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Remo Gaibazzi e la scrittura nelle arti figurative. Ediz. illustrata
Remo Gaibazzi (Stagno di Roccabianca-PR, 1915-Parma, 1994) è stato un pittore che ha respinto le sirene del mercato e che ha scelto di vivere in provincia, seppure in una città come Parma ricca di ambizioni culturali: proprio per questo la sua opera è rimasta relativamente poco conosciuta, anche se non è stata affatto intellettualmente isolata e provinciale, com'è testimoniato dalla sua straordinaria carriera artistica, che lo ha visto passare dalla giovanile attività di caricaturista, amico di Guareschi e di Zavattini, a una pittura originale, ma sintonizzata sulle ricerche pittoriche più avanzate della fine del Novecento. Questo volume, catalogo della mostra Remo Gaibazzi e la scrittura nelle arti figurative. Variazioni nella ripetizione: 1979-1994 (Parma, Palazzo del Governatore, 20 maggio-15 luglio 2022), è incentrato sugli ultimi quindici anni dalla vita dell'artista, periodo durante il quale egli utilizzò sistematicamente, e in modo personale, la scrittura. Nella seconda sezione le opere del parmigiano dialogano con quelle di artisti affini, come Roman Opalka, Dadamaino, Alighiero Boetti etc. Il volume, particolarmente curato anche per quel che riguarda le immagini (i lavori di Gaibazzi sono difficilissimi da fotografare), oltre ai saggi di Francesco Tedeschi e Giorgio Zanchetti, presenta un testo di Andrea Calzolari che ripercorre cronologicamente la vicenda intellettuale degli ultimi anni del pittore. -
Il notariato in area umbro-marchigiana. Esperienze professionali ...
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L'apocrifo necessario. Sul riscrivere. Bibbia, teologia, letteratura
La riscrittura è un fenomeno presente nella stessa Bibbia e poi opera di tanti, credenti e non credenti. Il fatto letterario è noto; il riscrivere invece non è mai stato messo a tema, perché materia inafferrabile per modi, intenti e risultati. Questo volume se ne fa carico, propone piste di lettura e traccia linee di dialogo tra il fronte teologico e quello letterario. Una buona riscrittura biblica deve saper inquietare, toccare nel profondo, coinvolgere, animare. Non tutti i lettori accettano un tale trasporto e non tutti i testi sanno trasportare. Ma di fronte ai tanti dubbi che ancora avvolgono il magma eterogeneo che abbiamo tentato di maneggiare, di una cosa siamo certi: è riscrittura la parola capace di resurrezione. -
Ferion. Cuore vs acciaio
Questa è una storia ambientata in una terra magica, in un mondo pieno di mistero, di cavalieri e combattenti formidabili; una terra in cui la forza del cuore è pari a quella dell'acciaio. La forza di cui si parla è l'abisso del cuore, un potere unico, come unico è il passato e il cuore di ognuno. In questo mondo i giorni bui diventano ultimi desideri di chi si riscatta cambiando la propria vita ed il proprio destino attraverso una colpa o un passato oscuro. Perché il miglior modo per affrontare il futuro nasce dagli errori che si commettono e dalla capacità di crescere con loro. La sofferenza è una fiamma che non si può spegnere ed è proprio questa fiamma che con la sua luce rende visibile il nostro coraggio e ci permette di vedere chiaramente chi siamo. Tutto iniziò quando la notte aveva già avvolto il mondo e sembrava non lasciar spazio più a nulla. In questo tempo e luogo sconosciuto il grande drago Angarus, signore del cielo e della terra di Tabraca, si trovò a fronteggiare una situazione inaspettata: un bambino. Un bambino dal passato avvolto nelle tenebre, dense e misteriose, come lo era quella notte. -
Corri amico, corri
La storia è ambientata a Milano negli anni pre-tangentopoli, anni del tutto particolari, forse irripetibili. È la Milano da bere, capitale del business e del glamour. Il protagonista è Maurizio Robertini, 26 anni barese, laureato e impiegato presso la sede SIAE del capoluogo lombardo. Il romanzo narra la storia di due amicizie parallele vissute dal protagonista in quegli anni. Amicizie così intense e coinvolgenti, pur profondamente diverse tra loro, che condurranno a un finale davvero inaspettato -
L'ultimo libro
Il romanzo “L’ultimo libro” è di genere apocalittico, ambientato nella post pandemia e nel post guerra, là dove il mondo è alle prese con un nuovo virus di tipo spirituale trasmesso da insetti che colpiscono il male in quanto il genere umano dopo l’esperienza del Covid, anziché migliorare, è regredito. Per guarire o per non essere infettati ci sono due strade opposte, il vaccino terreno (scienza) od il vaccino spirituale (fede). Bisogna scegliere subito. Non c’è più tempo. O di qua o di là. I fatti si svolgono tra Forlì ed un importante Monastero dell’Alta Toscana (Monte Manto) e gravitano su due personaggi, Amos ed Alba che, fra intrighi, misteri e passione, sono chiamati a lavorare per un nuovo cristianesimo in grado di unire il meglio della fede con il meglio della ragione. Ma da soli la donna e l’uomo non ce la possono fare perché l’Ordine Mondiale Massonico, ormai è quasi padrone del mondo. Solo un Ritorno, prima della Venuta degli Ultimi Giorni, è l’unica via rimasta per risvegliarci e per salvare il Cristianesimo. Il finale propone, partendo da un Custode pro tempore della Chiesa, la salvezza attraverso una nuova Regola di San Benedetto. -
La bambina della piscina figlia di due papà
L’autore prende spunto da un incontro occasionale con uno dei due papà della bambina citata nel titolo per denunciare l’impianto ideologico surrettizio e contradditorio che da una parte mette al centro la “dignità della donna” mentre dall’altra riduce la donna a “strumento cedibile” per compiere la procreazione medicalmente assistita o PMA di modalità eterologa, per soddisfare in tal modo il “diritto” di genitorialità degli adulti, senza considerare, drammaticamente, che l’inevitabile inosservanza delle regole della Genetica esporrà all’incremento di rischio delle attuali sempre troppo diffuse malattie genetiche a carico di quei neonati che riusciranno a nascere. -
Le trappole dell'anima
La violenza sulle donne si può raccontare da due prospettive diverse: l'amore sognato e l'amore preteso. Una doppia trappola che prima ti inebria con il suo nettare, poi ti stringe nella morsa acuminata della verità. I due protagonisti ci accompagnano tra le pieghe di questo sentimento ambiguo come cronisti in bilico tra istinto di sopravvivenza e rassegnazione. Martina vuole salvare il proprio compagno ma ne è vittima, mentre Paolo, l'amico ritrovato, tenta di frenarne la deriva. Le loro voci si intrecciano in una storia disperata fatta di violenza e umiliazione. Una storia che, grazie ad una scintilla di consapevolezza, diventa testimonianza di redenzione. Prefazione di Maristella Fantini. Introduzione di Orietta Berti. -
Un viaggio lungo una vita
Un ammaraggio. Il risveglio di una coscienza sopita che ricostruisce il vissuto di una giovane donna attraverso continue alternanze tra passato e presente, in sospeso tra cielo e terra. L'eterno contrasto tra l'essere e l'apparire nella società moderna che pretende di affrancarsi dalle epoche passate ma in realtà ne conferma gli inganni, adattandoli allo stile di vita contemporaneo. -
C'era una volta una torta... Ricette e fiabe per piccoli cuochi
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Il diavolo straccivendolo. Ediz. illustrata
«Orbene, in quel tempo, al diavolo capitò un'avventura singolare e spiacevole. Il diavolo ha l'abitudine di portare con sé le anime che gli appartengono in una gerla, come è raffigurato, con una forca e una gerla da straccivendolo sulla schiena, sul portone della cattedrale di Friburgo; il demonio trova e raccoglie le anime dei malvagi nei mucchi di spazzatura che il genere umano deposita accanto a tutte le grandi verità terrestri o divine»: racconto meraviglioso, medievale, ma anche ironico e buffo, Il diavolo straccivendolo è tratto da La Légende du beau Pécopin et de la belle Bauldour incluso da Victor Hugo nella sua raccolta di lettere fittizie (e immaginario diario di viaggio) Le Rhin (1842-1845). -
Invecchiare? Sì, grazie! Itinerario interiore per la tappa più in...
«La possibilità di amare e dedicarmi agli altri è la cosa più bella che la vita mi abbia riservato». A quasi dieci anni dal primo libro ""Un camper XXL"", nel quale la coppia Gentile - De Luca ha raccontato in maniera simpatica le peripezie di una famiglia aperta all'accoglienza, sempre pronta a cogliere le sollecitazioni della Provvidenza, l'Editore Sempre dà alle stampe questo secondo testo dal titolo volutamente provocatorio. Invecchiare: un tema quasi tabù, che l'autrice affronta con profondità e leggerezza, senza paura di addentrarsi nelle pieghe delle sue emozioni contraddittorie, proprio per questo percepite dal lettore vive e vere. -
Quanta bellezza. Elogio dei corpi fragili e cultura della cura
Il cuore dell'uomo non può non cedere davanti a chi porti nel proprio corpo o nella mente i segni della sofferenza. E chi scrive vive da oltre 20 anni a stretto contatto con persone estremamente fragili. 24 ore su 24. 365 giorni l'anno. Una condivisione stretta, la propria vita accanto alla vita di chi soffre. Questo testo accompagna il lettore, con uno stile quasi poetico, delicato e sapiente, alla scoperta di un altro modo per vedere e vivere la disabilità e l'emarginazione in generale. Non c'è disprezzo, ma nemmeno pietismo o moralismo. Le riflessioni partono dall'esperienza della vita dell'autore nella casa famiglia di Assisi, della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata dal servo di Dio don Oreste Benzi. Tra le pagine c'è la ricerca della Verità e una risposta che emerge, tra acute riflessioni e storie vere, tratte dalla vita di chi crede - come diceva don Oreste - che «le cose belle prima si fanno e poi si pensano». -
Boris Pahor. Scrittore senza frontiere. Studi, interviste e testi...
Il volume nasce come omaggio allo scrittore Boris Pahor in occasione del suo 108° compleanno (Trieste, 26 agosto 1913). L'opera si compone di due parti principali. La prima raccoglie saggi e studi di diversi autori italiani e sloveni su singole opere narrative di Boris Pahor, la seconda comprende interviste e testimonianze personali; seguono la cronologia della vita di Boris Pahor, i cenni biografici sugli autori che hanno collaborato al volume e l’indice dei nomi. Il volume raccoglie i contributi di: Cristina Battocletti, Cristina Benussi, Martin Brecelj, Francesco Carbone, Riccardo Cepach, Walter Chiereghin, Gianni Cimador, Martina Clerici, Marij Čuk, Roberto Dedenaro, Poljanka Dolhar, Elvio Guagnini, Fabienne Issartel, Dušan Jelinčič, Marija Kacin, Miran Košuta, Alessandro Mezzena Lona, Marija Pirjevec, Vilma Purič, Ligi Roberto, Tatjana Rojc, Paolo Rumiz, Fulvio Senardi, Maja Smotlak, Pietro Spirito, Mary B. Tolusso. -
Il libro aperto e divorato. Bibbia: traduzione e tradizione, cult...
Il volume raccoglie un prezioso ciclo di seminari, affidati ad autorevoli studiosi, dedicati interamente alla Bibbia intesa come ""Grande Codice"" della cultura occidentale e medio-orientale, fonte di ispirazione linguistica, teologica, letteraria, filosofica, scientifica, artistica. Il titolo del volume rimanda all'ultimo libro biblico, l'Apocalisse (10,9-11), ove Giovanni, prima del settimo squillo di tromba, viene investito della missione profetica attraverso un atto simbolico: egli deve ricevere un rotolo aperto dalle mani del messaggero celeste e divorarlo. Tale immagine biblica è sembrata eloquente per compendiare l'intero percorso formativo. L'attenzione si concentra principalmente su due versanti: da un lato il rapporto tra traduzioni e tradizione dei testi biblici, colto nelle sue molteplici implicazioni linguistiche, esegetiche, storiche, teologiche e antropologiche; dall'altro un confronto esemplare con la ""storia degli effetti"" della Bibbia sulla cultura, che dagli antichi codici letterari e pittorici giunge fino all'arte cinematografica. Prefazione di Stefano Arduini. -
Der Fall des Partisanen Pircher
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TC multidetettore. Tavole teorico-pratiche
La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC ) è l’esemplificazione di una metodica di Imaging che ha avuto, nella sua storia, un solo credo: non fermarsi mai nella sua evoluzione tecnologica. Ciò lo dimostra, inequivocabilmente, un solo parametro: il tempo di scansione che è passato da ore, a minuti, a secondi, a frazione di secondo. Ma ciò che, più d’ogni altra cosa, colpisce è la potenzialità verso distretti anatomici che erano tabù per le prime TAC , basti pensare all’Imaging vascolare o all’Imaging delle arterie coronarie. Al pari dell’acquisizione il post processing ha avuto uno sviluppo tecnologico senza precedenti che ha spiazzato anche lo storico limite della TAC ; così che immagini solo assiali, per convenzione, sono diventate multi planari al pari del più avanzato Imaging di Risonanza Magnetica. Acquisizione e post processing avanzati sono sinonimo di complessità procedurali sia ai fini della acquisizione tecnica che ai fini della elaborazione del post processing il tutto condito dalla necessità di competenze sempre più sofisticate anche in termini di iter diagnostici e di semeiotica. L’evoluzione tecnologica nel suo complesso è spesso esemplificata dall’approccio tecnico alla strumentazione così che l’idea di consolle “banali” è venduta come sinonimo di avanzamento tecnologico; ciò è vero, a patto e condizione, che l’Operatore sia perfettamente a conoscenza di ciò che vi è dietro al semplice “pulsante” da schiacciare sulla consolle di turno.È altrettanto necessaria la considerazione che, come sempre accade, il progresso ha un suo prezzo ed il prezzo che si deve mettere in conto in tema di evoluzione tecnologica della TAC è l’aspetto dosimetrico che con l’avvento delle nuove TAC non può essere trascurato.A tal proposito si devono riscoprire le nozioni base della Radiobiologia che, oggi più che mai, non possono essere avulse dal bagaglio culturale sia del Medico Radiologo che del Tecnico di Radiologia.Queste Tavole Teorico Pratiche nell’ utilizzo della TAC è un ulteriore sforzo culturale, da parte della mia scuola, che si inquadra nella elaborazione di un “trittico” che ha come obiettivo didattico la messa a punto di tre volumi mirati alla ottimizzazione tecnica dei tre pilastri della Diagnostica per Immagini;: la Radiologia Convenzionale, La Tomografia Assiale e Computerizzata e la Risonanza Magnetica.La speranza è di essere Utili a Chi ci legge, Propositivi per Chi vuol prendere spunti di ricerca, concreti per esemplificare il lavoro quotidiano; sono perfettamente consapevole che questo è un ambizioso progetto che non ha raggiunto a pieno il suo obiettivo ma altrettanto consapevole di avere profuso uno sforzo Culturale nel massimo della nostra onestà intellettuale.Un grazie alla Dottoressa Roberta Ambrosini che dai tempi di Chieti mi ha affiancato nel lavoro, mi ha seguito a Novara e di cui, tra l’altro, onoro il suo sincero affetto e la sua amicizia sicuramente da me ricambiata. -
Dal castello del Graal. Mito antico e saga arturiana
In questo saggio l'autrice ci guida in un viaggio affascinante nelle radici storiche ed antropologiche della saga di Re Artù e della Tavola Rotonda, che affondano nel mito ben oltre il Medioevo, con simboli e significati tradizionali derivati dall'antichità greco-romana, medio-orientale e germanica. Ne emerge uno sguardo sempre innovativo e provocatorio, non solo del nostro Medioevo, da delle stesse radici dell'Europa contemporanea. -
Diana Facellina. Un mistero siciliano
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Le mani sulla città