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Il sacro del Ticino. Itinerari di architettura e d'arte
Nello scenario di spettacolari paesaggi lacustri e montani, il Canton Ticino ha saputo creare e mantenere una forte identità culturale intorno all'architettura sacra, che connota in modo inconfondibile il territorio, con una straordinaria densità e una grande varietà di soluzioni. Lungo un arco di 1500 anni si va dall'antichissimo battistero paleocristiano di Riva San Vitale agli edifici sacri contemporanei, passando per la stagione romanica dei maestri comacini e campionesi, per le raffinate presenze rinascimentali, per i sontuosi complessi barocchi di stucchi e affreschi. Molti sono inoltre i capolavori d'arte presenti nelle chiese ticinesi: sculture, dipinti, cicli pittorici, alcuni dei quali davvero eccezionali per rarità e bellezza. Questo volume raccoglie, illustra e documenta il patrimonio architettonico e artistico ticinese, presentando tutti i principali edifici sacri del Cantone, organizzati lungo itinerari territoriali che ne facilitano la visita. -
Napoli al tempo di Napoleone. Ediz. illustrata
Le vedute del golfo di Napoli e dei magnifici dintorni hanno da sempre affascinato i pittori di ogni epoca, non solo italiani. Napoli al tempo di Napoleone illustra il panorama cosmopolita della città tra la fine del Settecento e il secondo decennio dell’Ottocento; un periodo segnato da numerose personalità di viaggiatori e pittori di paesaggio come Joseph Rebell, Michael Wutky, Pierre-Jacques Volaire, Simon Denis, Alexander Dunouy, Louis de Forbin, Johan Christian Dahl, le cui opere vengono per la prima volta poste a confronto. Tra i protagonisti della pittura di paesaggio tra Neoclassicismo e Romanticismo spicca la figura del pittore austriaco Joseph Rebell (1787–1828), la cui poetica è caratterizzata dall’originalità nell’indagare e interpretare la natura, osservata e sperimentata sul vero; ma anche dalla forza drammatica con cui sa rendere il paesaggio, rappresentato in particolari situazioni atmosferiche. È stato il precursore di una concezione romantica, basata sulla esaltazione dei valori atmosferici e sentimentali, che ha avuto una decisiva influenza sulle sperimentazioni più moderne. Il suo esempio è stato infatti fondamentale per l’olandese Antoon Sminck Pitloo e la generazione degli artisti della cosiddetta Scuola di Posillipo. Formatosi a Vienna, alla scuola di Wutky (protagonista della pittura di paesaggio a Napoli in età illuminista), Rebell arriva nel 1812 a Napoli dove lega la sua affermazione alla corte di Gioacchino e Carolina Murat. Dopo la caduta dei francesi, si trasferisce a Roma, dove nel 1819 per la visita dell’imperatore d’Austria Francesco I a Roma viene allestita una grande mostra di artisti tedeschi a Palazzo Caffarelli. Il sovrano rimase particolarmente colpito dalla bellezza dei suoi paesaggi e gli commissionò una serie di vedute di grandi dimensioni, oggi conservate al Museo del Belvedere a Vienna. Fu Maria Luigia d’Austria, figlia dell’imperatore e duchessa di Parma, a favorire la nomina di Rebell a direttore della Galleria Imperiale e conservatore dei palazzi del Belvedere a Vienna, dove si trasferì definitivamente nel 1824, ottenendo l’incarico di professore di pittura di paesaggio, conservato fino alla sua morte nel 1828. -
La forza dell'immagine. Argomentazione trascendentale e ricorsivi...
L’immagine non è solo un oggetto dell’indagine teorica ed estetica. Essa costituisce il trascendentale, l’inaggirabile condizione genetica di possibilità del pensiero e dell’essere. Questa è la tesi di Johann Gottlieb Fichte, che comprese l’immagine come ‘concetto assoluto’ e potente forza di configurazione dell’esperienza: una proposta teorica che, nell’epoca dell’iconic turn, risulta particolarmente avvincente sotto il profilo filosofico. La prima parte del volume discute la logica fichtiana dell’immagine articolandone le proprietà: autoriflessività, ricorsività, creatività. La seconda studia il dispositivo argomentativo di cui l’immagine è ‘motore’: l’esibizione performativa della coerenza strutturale tra ciò che la filosofia dice e ciò che essa fa. -
L' innesto. Realtà e finzioni da Matrix a 1Q84
In quale mondo viviamo? Che tipi di mondo esistono? Cos’è un mondo, e chi siamo noi? Questi gli interrogativi che sorgono di fronte a Matrix o a 1Q84, a Inceptiono ai Canti del caos. È possibile trovare una risposta a queste domande o sono destinate a rimanere insolute? Come comportarci di fronte al caos al quale alludono film e libri? Accettarlo e imparare a conviverci o rifiutarlo e ritrovare il nostro ordine e le nostre certezze? Questo libro decide di accettarlo, e prova anzi a trasformarlo in occasione per riflettere sui molti modi in cui gli universi plurali delle finzioni, letterarie e cinematografiche, partecipano alla costruzione del nostro “senso della realtà”. -
La grande etica. Testo greco a fronte
""La Grande Etica"" (Magna Moralia) è il terzo trattato di morale presente nel corpus delle opere di Aristotele. Oggetto di accesi dibattiti tra gli studiosi del trascorso secolo e del nostro, essa è stata per lo più ritenuta opera di un peripatetico che riassunse le tesi morali del grande filosofo senza coglierne l'intrinseca forza speculativa. La presente edizione la presenta in una luce del tutto nuova: nell'Introduzione si dimostra che è uno scritto essoterico, nel quale è raccolto un corso di lezioni tenute da Aristotele a un uditorio più ampio di quello della Scuola, e si presentano in una forma espositiva più sobria, ma non per questo meno rigorosa, le dottrine che saranno successivamente riprese nell'""Etica Nicomachea"" e nell'""Etica Eudemia"". La traduzione si caratterizza per il rigore filologico e l'assoluta fedeltà al testo greco (stabilito da Susemihl), che si produce a fronte. Si segnalano altresì le note di commento e l'utile Indice degli argomenti. -
L' idolo. Teoria di una tentazione. Dalla Bibbia a Lacan
Il giudizio sulla figura dell'idolo e sulla pratica dell'idolatria è unanime e costante: si tratta, sempre e per tutti, di qualcosa di negativo, di pericoloso, di una realtà con la quale è bene non avere nulla a che fare. La parola d'ordine è dunque sempre la stessa: gli idoli devono essere distrutti. Eppure gli uomini, della nostra come di ogni altra epoca, siano essi credenti o non credenti, ricchi o poveri, colti o ignoranti, non smettono un istante di fabbricarli e adorarli. Come spiegare l'universalità di tale legge? Perché ""il bisogno di comunione nell'adorazione è il più grande tormento di ogni uomo singolo, come dell'intera umanità, fin dal principio dei secoli"" (F. Dostoevskij)? Perché ""vi sono nel mondo più idoli che realtà"" (F. Nietzsche)? Il volume cerca di rispondere a queste domande elaborando una teoria che pone la figura dell'idolo e la pratica dell'idolatria non in relazione con una determinata scelta del soggetto, ma più essenzialmente con il suo stesso modo d'essere. Nell'ultima parte dello studio si propone un'originale interpretazione della società dei consumi la cui natura più profonda viene individuata nell'essere ultimamente ""una comoda idolatria per le masse a basso costo"". Una stimolante opera filosofica alimentata dal costante e fecondo dialogo con la psicoanalisi, l'esegesi biblica e la letteratura. -
La filosofia di Miles Davis
Scrivere di Miles Davis significa non solo doversi confrontare con uno dei più grandi musicisti del ventesimo secolo, ma anche fare i conti con un'originalissima e stimolante prospettiva filosofica. Ma cosa fa sì che ancor oggi la musica di Miles costituisca una delle più grandi ed emozionanti sfide per qualsivoglia filosofo realmente degno di tale appellativo? Da cosa dipende, se non dal suo essersi mostrato capace di depistare qualsiasi tentativo di prevederne le scelte musicali? Il fatto è che un genio come quello dell'autore di ""So What"" continua ancor oggi a incantare perché il suo è un gioco sempre insieme armonico, melodico e ritmico; e in ogni caso affidato a un incessante e mai pago rovesciamento delle parti. Proteso a rincorrere il libero ed esaltante, nonché metamorfico, dinamismo della natura; mosso dalla volontà di spingersi sempre più in là, verso quel ""limite ultimo"" che almeno una cosa gli avrebbe fatto senz'altro sperimentare: il brivido dell'inaudito e di una sempre inaugurale, nonché autentica, ""potenza poietica"". -
L'Atalante (Jean Vigo, 1934). Immagini del desiderio
L'Atalante è stato a lungo considerato il film più rappresentativo di Jean Vigo, l'opera conclusiva interpretata spesso come un film-testamento. Eppure, tutta la produzione di Vigo vive di una tensione primaverile e aurorale e il suo ultimo film rimane ancora oggi un'opera sfuggente, sintesi imperfetta di tensioni storiche, estetiche e figurative che in parte si rifanno alla cinematografia francese degli anni Venti e Trenta, ma in parte anticipano la germinazione delle nouvelles vagues internazionali a venire. Film manifesto della cinefilia di tutti i tempi, osannato e omaggiato da più generazioni di critici, cinefili e registi (da Bunuel a Truffaut, da Bertolucci a Tempie, da Kusturica a Carax, fino a Gondry e McQueen), L'Atalante vive di una unicità ed esemplarità costitutive, al crocevia fra momenti caratteristici della storia del cinema e differenti concezioni del mezzo cinematografico. Questo libro indaga tale singolarità, attraverso un approccio interdisciplinare che coniuga le esegesi storico-critiche accumulatesi negli anni con uno studio nuovo e circostanziato, senza trascurare gli strumenti dell'analisi storiografica. -
Il cinema e l'estetica dell'intensità
L'intensità è una componente fondamentale del cinema, che delinea le dinamiche interne all'opera e i percorsi della sensazione dello spettatore. È il flusso del film, la dimensione creativa della forza e il suo vettore di attrazione. Contro la considerazione fredda del cinema - propria degli studi ideologici e semiologici - va affermato il carattere di emozione del film, che agisce direttamente sulla psiche. Il libro è articolato in una parte teorica e in una parte analitica dedicata a film come Arancia meccanica e Sentieri selvaggi, M e Quarto potere, Il Gattopardo e Zazie nel metro, Bella di giorno e Zero Dark Thirty e a capolavori dell'avanguardia come The Art of Vision di Brakhage e Vinyl di Warhol. -
Ritorno al cielo. L'estetica musicale in Italia dal Trecento al p...
Se l'estetica musicale e la storia della musica condividono i medesimi oggetti, siano essi le forme musicali, gli scritti, le elaborazioni filosofiche, la riflessione estetica e la conoscenza storica appaiono dialetticamente e indissolubilmente connesse, anche a livello ermeneutico. È perciò ben difficile comprendere appieno l'esperienza e la riflessione estetica facendo astrazione dai prodotti musicali, considerati nella loro dimensione storica. In questo studio non si intende però parlare in senso stretto di estetica musicale italiana, inseguendo arbitrarie delimitazioni geografiche, temporali, stilistiche, o di altro tipo: si restringerebbe infatti in maniera controproducente il fondamento storico-analitico del piano dell'indagine, che è quanto meno europeo e che peraltro garantisce l'ampiezza teorica del problema affrontato. In maniera il più possibile storico-critica, si vuol piuttosto indicare quelle che potrebbero essere definite le peculiarità principali del pensiero italiano nell'ambito della riflessione estetica musicale tra il Medioevo e gli inizi del Novecento, con costanti rinvii all'orizzonte del pensiero europeo. -
Critica della mente innocua. Gruppo e legame sociale in Bion
Il lavoro di Bion sui gruppi consente di guardare da una prospettiva diversa aspetti della società, della politica e della storia che erano pur stati intuiti da grandi filosofi e pensatori otto-novecenteschi: si pensi all'ideologia come falsa coscienza in Marx, alla funzione della morale in Nietzsche o a tutto ciò di cui Wittgenstein dice che si deve tacere. L'indagine di Bion, partita con l'esperienza di lavoro terapeutico compiuta con i militari colpiti da shock durante la seconda guerra mondiale, approfondisce il ruolo svolto dal gruppo nella vita individuale di ognuno. L'individuo necessita del gruppo in quanto questo costituisce un rifugio psichico contro le angosce primarie. Attraverso la creazione di una propria mentalità, il gruppo si pone in relazione con la società attraverso modalità varie che convergono sempre nella difesa della propria identità. -
L' impegno di una vita: insegnare a pensare
In questo scritto Matthew Lipman racconta, con stile autobiografico, il suo percorso di ricerca filosofico, esistenziale e politico che lo ha condotto a creare il progetto della ""Philosophy for Children"". Attraverso questo testo si intrecciano ricordi, idee e riflessioni dell'autore che, a partire dall'infanzia sino a giungere all'età adulta, hanno creato il tessuto teorico e pratico del suo impegno filosofico. Si tratta di un'occasione preziosa per approfondire le potenzialità emancipative offerte dalla ""Philosophy for Children"". ""L'obiettivo che mi sono proposto con questo libro non era di scrivere la consueta autobiografia nella quale venisse rivelata per intero l'esistenza - professionale e privata - dell'autore. Mi premeva, piuttosto, realizzare un'opera in cui il lettore potesse trovare argomenti di interesse comune e, nello specifico, i passaggi cruciali nella storia della 'Philosophy for Children'. Solo se possiedi tutte queste cose - idee, ideali, una metodologia appropriata e coraggio - puoi cominciare a distinguere mezzi e fini e poi riunirli così che operino efficacemente insieme come se fossero una cosa sola."" Prefazione di Duccio Demetrio. Postfazione di Pino Boero. -
Lezioni di metafisica. Spazio, tempo, materia e teorie dell'anima
""Lezioni di metafisica"" presenta tradotti in italiano due cicli di lezioni tenuti da Henri Bergson presso la classe di khâgne del Lycée Henri-IV, tra il 1893 e il 1894. Per la loro collocazione temporale, a cavallo tra gli anni del ""Saggio sui dati immediati della coscienza"" (1889) e ""Materia e memoria"" (1896), queste lezioni risultano di straordinario interesse per gli studi sul filosofo francese, che vi sviluppa un serrato confronto con la storia della metafisica moderna e della psicologia. Aristotele, Descartes, Malebranche, Spinoza, Leibniz, Kant, Spencer sono presentati e discussi da Bergson, che riflette - con loro e attraverso di loro - sui grandi temi dello spazio, del tempo, della materia, della memoria e dell'individualità. Tra i banchi dell'Henri-IV Bergson mette a punto un vero e proprio studio preparatorio per la sua originale critica al pensiero classico. Prefazione di Rocco Ronchi. -
Albert Serra. Cinema, arte e performance
Nel panorama artistico internazionale Albert Serra è un caso esemplare di regista e artista capace di muoversi con facilità tra i mondi del cinema e dell’arte contemporanea, pur mantenendo una poetica visiva coerente. Negli ultimi anni l’autore catalano è stato protagonista dei principali eventi artistici, esponendo retrospettive dei suoi lavori alla Tate Modern di Londra e al Centre Pompidou di Parigi, partecipando alla Biennale di Venezia e alla Documenta di Kassel, vincendo un Pardo d’oro al Festival di Locarno per ""Història de la meva mort"" (2013) e presentando alcuni dei suoi film al Festival di Cannes. A partire da una conversazione pubblica dei curatori avuta con l’artista durante il Filmforum Festival di Udine e Gorizia e attraverso alcuni saggi critici, questo libro sviluppa un dialogo con l’autore sul suo lavoro, sul suo processo creativo, sul suo rapporto con il cinema e l’arte contemporanea. -
Adesso... me lo scrivo. Sull'utilizzo della scrittura nella relaz...
Dal diario alla lista, dalla lettera al racconto, all'esame di tecniche di supporto nel condurre la narrazione, un'introduzione alla scrittura-terapiarnrnIl libro prende in considerazione l'utilizzo di ogni forma di scrittura - in particolare quella creativa - nel contesto di una relazione di aiuto e di autoaiuto, fornendone presupposti teorici e metodologici e illustrando esperienze pratiche svolte in laboratorio o in sedute individuali. Dal diario alla lista, dalla lettera al racconto, all'esame di tecniche che possono essere di supporto nel condurre la narrazione, il libro costituisce un'introduzione alla scrittura-terapia, disciplina che ben può considerarsi strumento di promozione del benessere psicofisico della persona, di sollievo per l'anima e riparatore di traumi. Il libro è destinato a operatori nella relazione d'aiuto ma anche, e soprattutto, a tutti coloro che praticano o intendono cimentarsi con la scrittura, e che hanno già sperimentato o vogliono far esperienza di quanto sia soffice il ""foglio giaciglio"" e di come sia possibile rialzarsi da esso rinfrancati. -
La vita inedita. Diario 1933-1993
Interrogando incessantemente la realtà geografica, umana, culturale, sociale e politica del Portogallo e del mondo senza mai piegarsi ad alcun compromesso in grado di mettere a rischio la sua libertà, Miguel Torga ha tenuto per sessant'anni, dal 1933 al 1993, un diario. Oppositore assoluto, visse da esule in patria le lunghe decadi della dittatura di Salazar, poi la «rivoluzione dei garofani» del 1974 e infine il brusco passaggio del suo paese alla modernizzazione di cui, negli ultimi anni, non smise di descrivere vizi e distorsioni. Sempre in rivolta, indignato da tutto ciò che oltraggia la figura umana e affligge l'autenticità delle sue relazioni, Torga non cadde mai nella trappola della gratificazione o della compiaciuta realizzazione di sé. La parola che ci consegna nelle pagine di questa antologia, con rigore e forza agonica, è un vero e proprio «atto ontologico», lontano da ogni linguaggio criptico e gergo sapienziale, strumenti che, secondo lo scrittore, rafforzano la presunzione e inaridiscono l'anima di chi li utilizza. L'opera diaristica di Torga è, al di là di tutte le sue diagnosi tanto lucide quanto lungimiranti, un ostinato invito a «non abituarsi alla vita», un vademecum di disperata speranza a viverla cercando di non consentire ai nostri sensi e alla nostra mente di banalizzarla. Allo scopo di poter rinascere ogni mattino, inediti. -
Lo Stato in Dante. Una teologia politica per l'impero
Argomenti letterari volutamente variopinti, e allo stesso tempo intramati da un sottile fil rouge, da un ordito quasi magico di rimandi che realizza una speciale, forse alchemica, riconnessione tra il giuridico, il politico e l'economico. Una selezione accurata e ragionata dei capolavori della letteratura, per articolare e analizzare gli aspetti prismatici e abissali della legge, per riportare al centro l'azzurro, colore dell'anima, complesso e plurale, e per suggellare l'aspetto angelico della parola, nella compiuta consapevolezza che essa non è tanto qualcosa che inventiamo o impariamo a scuola, quanto piuttosto una potenza che esercita su di noi un invisibile potere. Presentazione di Monateri Pier Giuseppe. Postfazione di Frosini Tommaso Edoardo. -
Cinematocrazia
Dopo ""Abitare la soglia"", il filosofo Massimo Donà torna a interrogarsi sulla magia del cinema, un'arte dalla natura menzognera, ma che, nel contempo, riesce a essere uno stupefacente specchio della realtà. Arte barocca per eccellenza, il cinema viene interrogato dal filosofo veneziano quale magico ed eccezionale riflesso della vita, nonché delle sue mirabolanti peripezie. Esso appare dunque come una vera e propria lanterna magica in grado di fare del gioco della verità, che per esso e in esso viene comunque chiamato in causa, il manifestarsi della più radicale impossibilità del ""vero"" medesimo. In cui a tradirci sarà ogni volta la stessa assoluta veridicità delle sue sempre più fantasmagoriche rappresentazioni. Un libro rivolto a tutti - non solo a cinefili e filosofi -, che intende esplorare attraverso il grande schermo il rapporto tra verità e finzione, realtà e rappresentazione: dicotomie che soltanto la ""lanterna magica"" del cinema riesce a coniugare in un'unica messa in scena. -
Navigator (a vista). Storia e storie del reddito di cittadinanza
L'antologia si compone di testimonianze dirette dei Navigator, i tutor del Reddito di Cittadinanza, raccolte dall'Associazione Nazionale Navigator - A.N.NA. attraverso un contest letterario, volto a far luce tanto su una categoria professionale sconosciuta ai più quanto sulla platea dei beneficiari. Tra ""storie di vita"", testimonianze e riflessioni, ciascun contributo approfondisce uno o più aspetti dell'universo composito del Reddito di Cittadinanza, alternativamente rappresentato da visioni opposte ma tutte figlie di pregiudizi e mancanza di riscontro nella realtà. La verità è ovunque e in nessun luogo, ma non si può sperare di avere una visione globale della misura senza averla osservata con gli occhi di chi l'ha seguita passo passo: noi. Introduzione di Domenico De Masi. -
Psicopatologia e psichiatria clinica. Letture congressuali e lezioni
I volumi costituiscono la raccolta di 50 letture congressuali e lezioni su temi di Psichiatria Clinica e Psicopatologia clinica e antropologica, scandite da un reiterato tentativo di recuperare la sapienza psicopatologica del passato e di integrarla con quanto la Psichiatria attuale propone. Il libro si propone di mantenere vivo il pensiero psicopatologico classico e la sua validità per la teoria e la prassi clinica, soprattutto in relazione alla deprivazione culturale della didattica attuale appiattita spesso su meri parametri biologici e nosografici. Il testo è rivolto a studenti di medicina, specializzandi, professionisti della salute mentale e psicoterapeuti.