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Brandelli di uno scrittore precario
Forse. La precarietà si nutre di forse. Ma lo scrittore precario ha pure una certezza: quella di essere uno scrittore anche se non vende milioni di copie, anche se non va da Fazio a promuovere la sua ultima fatica, anche se sta fuori da qualsiasi classifica. Lo scrittore precario scrive comunque, e scriverà sempre, al di là di ciò che potrà capitargli, in un caso o nell'altro, perché la sua identità coincide con la scrittura e vive attraverso di essa; scrive perché le viscere esplodono, le mani sanguinano, il cervello è in subbuglio, il cuore grida, e intanto qualcosa - o molto - sopra al foglio compare: scava nel mistero dentro di sé e lo rende materia concreta. -
Il sole forse (poesie del carcere)
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Dante nel Sette-Ottocento. Note e ricerche
Nel secolo XVIII la travagliata vicenda della fortuna e della ricezione di Dante e della sua opera si muove fra gli estremi di una sostanziale incomprensione e l'attenzione per una poesia non di rado considerata oscura, dissonante, «barbara», ma equiparata, per energia e vigore, a quella di Omero. Nell'Ottocento la 'riscoperta' da parte della cultura romantica prepara il riconoscimento del poeta della Commedia come padre della lingua e della civiltà italiana. Il volume indaga alcuni snodi decisivi di questo accidentato percorso: la rivalutazione ad opera di un defilato poligrafo veneziano, G.L. Fossati, il cui Elogio di Dante per Dionisotti rappresenta quanto di meglio la letteratura del tempo abbia saputo produrre sull'argomento; la promozione di Dante oltralpe ad opera di esuli, espatriati e fuorusciti prima dell'Unità, con letture in chiave mistica, esoterica, politica alternate a esercizi di strenuo rigore filologico; l'intermittente frequentazione di Dante da parte di un lettore d'eccezione come Leopardi; le protratte indagini, fra erudizione e istanze patriottiche, della Scuola storica e di Carducci, prima delle diverse interpretazioni maturate all'aprirsi del nuovo secolo. -
Peter. Storia di un camoscio della Vallemaggia. Ediz. illustrata
Una storia in equilibrio sulle rocce di una valle del Ticino con un nome misterioso: la Val Mala. Gli ingredienti sono: amicizia e paura, natura selvaggia e civilizzazione, agilità e sopravvivenza. E c'è il camoscio Peter che ci racconta la sua vita. Eventi, luoghi e protagonisti veri, ricamati con un filo di fantasia, per creare una storia che piacerà ai bambini e... non solo a loro! Il libro che ospita questa affascinante storia è completato da un opuscolo di 24 pagine che descrive le particolarità del camoscio e della regione dove si svolge la storia. -
L' interrogatorio
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La bella e il campione le fiamme e il sepolcro imbiancato. Quel t...
Ci sono anni che lambiscono la storia Anni che fanno la storia Anni che sono la Storia Tra questi ultimi c'è il 1991... che è stato decisamente uno degli anni più tumultuosi dell'ultimo decennio del XX secolo. -
San Bernardo. Testo francese a fronte
Il profilo di uno dei santi più rilevanti del Medioevo e in generale della cristianità tratteggiato da un grande metafisico del Novecento. Una nuova traduzione arricchita dal testo originale a fronte e dalla prefazione di Claudio Mutti. -
Metallo in bocca. Tratto da una storia vera
Sofia e Riccardo sono due ragazzi che s'incontrano in una rovente Bologna. Sono venuti da città diverse e si innamorano sotto le due torri. Lavorano in due locali adiacenti. Si piacciono subito, iniziano a flirtare, finiscono a letto dopo poche settimane, ne nasce una storia tremendamente intensa, totalizzante. Sofia ha poco più di vent'anni. È una ragazzina formosa e ingenua, vede il mondo come un parco giochi profumato e pieno di bellezza. La voglia di libertà di Sofia, e la gelosia di Riccardo, porteranno al deterioramento della bellezza del loro rapporto che sfocia nella violenza, negli schiaffi, nelle percosse, nei lividi, nello stupro. Non si torna più indietro. Lo stupro è lo spartiacque che divide per sempre la vita di Sofia che muore trafitta e rinasce come forma di Veronica. -
Il bilancio dell'impresa bancaria. Nuova ediz.
Il libro esamina i criteri di redazione del bilancio di esercizio delle imprese bancarie, alla luce delle disposizioni contenute nella Circolare 262 della Banca d'Italia e dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS). Il linguaggio adoperato è chiaro e di facile apprendimento il che ne fa un testo indirizzato, in modo specifico, a coloro i quali approcciano alla materia pur non possedendo una specifica conoscenza degli argomenti e fornisce loro gli elementi necessari alla comprensione di un documento particolarmente tecnicistico quale il bilancio di un'impresa bancaria. Il volume si compone di 8 capitoli e particolare rilievo è dato ai criteri di rilevazione, valutazione e rappresentazione delle attività e passività di natura finanziaria. Il volume recepisce le importanti novità introdotte dal nuovo principio contabile IFRS 9 che, a partire dal 1° gennaio 2018, ha sostituito il previgente IAS 39 con riferimento alla classificazione ed alla valutazione degli strumenti finanziari. Occorre, infatti, ricordare che l'entrata in vigore del principio ha comportato la necessità di una revisione da parte dell'autorità di vigilanza della citata Circolare 262, al fine di recepire negli schemi di bilancio e nella nota integrativa l'effetto dei nuovi portafogli contabili in cui sono classificate le attività finanziarie e del nuovo modello di impairment fondato sul concetto di perdita attesa (c.d. expected loss). Il libro illustra, quindi, le nuove disposizioni della Banca d'Italia che troveranno applicazione con riferimento ai bilanci chiusi o in corso alla data del 31 dicembre 2018. L'interesse per il bilancio bancario è aumentato nel tempo soprattutto a causa del difficile contesto economico e finanziario nel quale gli intermediari si sono trovati ad operare a seguito della crisi finanziaria iniziata nel 2008. Dal bilancio di una banca è possibile comprendere non soltanto il suo operato e quali sono le sue performance, ma anche la qualità dei suoi attivi, come e con quale facilità accede alle fonti di raccolta, qual è il suo livello di adeguatezza patrimoniale rispetto ai requisiti imposti dalla normativa di vigilanza prudenziale, quali sono i rischi tipici della sua attività e come tali rischi sono fronteggiati. Per questo la finalità del bilancio è proprio quella di fornire ai suoi lettori tutte le informazioni utili per una accurata valutazione dell'azienda esaminata. -
Musica tra le righe
«[...] Il tutto a dimostrare che se la musica trascina e inebria, le parole del canto conducono ad emozioni e percezioni che significano la vita nelle sue tante verità e nelle sue attese.» (dall'introduzione di Elio Pecora) -
Il migliore sei tu. Fare impresa in modo umano
Il libro è scritto per incentivare il raggiungimento dei propri obiettivi. Determinazione e spirito di sacrificio vengono miscelati ad abilità, saggezza e talento nella comunicazione, uniti alla capacità di sognare e di trasformare il sogno in un progetto, realizzato con la cura di un antico maestro e l'acume di un moderno imprenditore. Prefazione di Paolo Ruggeri. -
Pues no soy mujer. The upheaval of singularity in Sor Juana Inée ...
As the several examples analyzed in this text suggest, sor Juana problematizes the age-old question of identity from within. This causes not only a disintegration of the structure of identity and of the process of identification, but also a breakup of the very structuralist ground upon which they stand. Presenting a subject that is semiotic, unplaceable, and untranslatable, and that functions along with a sex that is, in its turn, singular and excessive, entails a profound reshaping of identity politics beyond the sphere of the metaphysic of presence. Sor Juana interestingly configures a non-binary and fluid position for her subjectivity that even today can enter into a powerful dialogue with contemporary feminist theory. -
Il teatro delle didascalie dal Vaudeville a Beckett
«Il 16 e il 17 novembre 2018, presso il Castello di Torrimpietra, si è svolto il Colloquio Malatestiano Il teatro delle didascalie dal vaudeville a Beckett, a cura di Silvia Carandini, Claudio Vicentini e mia, quattordicesimo appuntamento della sezione dedicata al Teatro e alle Arti dello spettacolo. Tale delimitazione temporale si giustifica con una considerazione che ci è parsa evidente: questa componente dell'apparato paratestuale di un'opera teatrale conosce un considerevole incremento nell'arco di tempo considerato, nella quantità come nella qualità del suo contributo alla definizione di singoli modelli drammaturgici. Si rivela, insomma, un indicatore importante delle mutazioni che accompagnano, fra Settecento e Novecento, il rapporto fra testo e scena. Rispetto all'ambito cronologico indicato dal titolo, la nuova fortuna dell'apparato didascalico è stata però indagata a partire da qualche decennio prima: da quando, cioè, decade l'ostracismo decretato nei suoi confronti dall'estetica del classicismo. Per l'Abbé d'Aubignac, infatti, l'accostamento di una prosa per sua natura scadente ai bei versi dei poeti drammatici rischia di compromettere la bellezza dell'opera. Considerata «voce d'autore», la didascalia contravviene alle drastiche regole classiciste le quali impongono che al dialogo, ed esclusivamente ad esso, competa non solo la comprensione della trama, ma anche la sua capacità di commuovere e stupire. Una sua possibile qualità letteraria non è, nella rigorosa separazione dei generi vi- gente in quel modello estetico, nemmeno contemplata. Ma c'è una ragione più strettamente formale che impone il ricorso alla didascalia: sarebbe un errore, da parte dell'autore, manifestare la sua presenza in un testo nel quale la convenzione stessa lo vuole statutariamente assente...» (Maria Grazia Porcelli) -
Guida agli angeli di Roma. Itinerari tra l'arte e il sacro
Roma è la capitale del cattolicesimo, è la città dei papi e siccome i papi sono sotto la protezione degli angeli è anche la città degli angeli, la patria terrestre di questi spiriti celesti. Lo spirito romano è la capacità di attingere all’invisibile attraverso il visibile, attraverso quella speciale atmosfera di cui Roma è impregnata e che solo a Roma si respira e che rimanda a una realtà soprannaturale, a una nuova Gerusalemme immersa nella storia, ma appartenente all’eternità. Questo libro, mentre illustra lo sviluppo iconografico delle raffigurazioni angeliche nelle molte opere d’arte presenti a Roma, vuole aprirci all’amore verso questi spiriti celesti nel corso del nostro pellegrinaggio tra le chiese cittadine e i vari rioni. Osserveremo l’evoluzione della figura degli angeli che compaiono dapprima nelle semplici forme della pittura delle catacombe per impreziosirsi nel Medioevo e nel Rinascimento, fino alla fioritura nel Barocco e all’epilogo nel Classicismo e nello stile Nazareno. Don Marcello Stanzione ci accompagna in questo itinerario romano tra storia, arte e devozioni, analizzando le più importanti raffigurazioni angeliche, per gettare uno sguardo sul meraviglioso mondo degli angeli, la cui più bella traccia su questo pianeta si trova proprio a Roma. E non poteva essere altrimenti… -
Riviste futuriste. Collezione Echaurren Salaris. Ediz. multilingue
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Affetti e relazioni nell'infanzia. La socialità nei contesti 0-6
Il volume è rivolto a quanti si preparano ad affrontare la professione educativa e a chi opera nei servizi 0-6. Gli argomenti proposti riguardano alcuni nodi della crescita nei primi anni di vita; la centralità degli affetti verso le persone di riferimento, nel nido e nella scuola dell'infanzia; le cornici di interazione all'interno delle quali prende forma la soggettività; la riflessione sulla qualità della relazione educativa; le parole degli adulti nei rapporti con l'infanzia; il gruppo dei coetanei, sia come risorsa per la crescita sia come luogo problematico da affrontare con strumenti adeguati; le identità di genere; l'evoluzione della sensibilità interpersonale e della gentilezza e, infine, l'attitudine ottimistica dei bambini verso coloro che pongono istanze di cura specifiche (disabilità e background migratorio). In appendice, si offre uno schema-guida per l'osservazione dei diversi ambiti di sviluppo. -
I sogni nella psicologia di Sante de Sanctis
Il volume, preceduto raccoglie alcuni degli scritti più significativi sui sogni dello psichiatra e psicologo Sante de Sanctis (1862-1935), considerato uno dei ""protagonisti"" della psicologia italiana negli anni della sua fondazione e affermazione come scienza autonoma tra Ottocento e Novecento. Oltre che per i molti meriti scientifici, de Sanctis è ricordato come lo studioso che, più di ogni altro in Italia, nella prima metà del XX secolo ha dato un contributo originale e innovativo allo studio dei sogni, suscitando l'interesse di Freud e conquistando una chiara fama a livello internazionale. -
Studi foscoliani
Raccolti per la prima volta in un unico volume e disposti in sequenza cronologica, gli Studi foscoliani di Giuseppe De Robertis documentano un trentennale esercizio critico, di rara coerenza e in continuo approfondimento. Tracciata la Linea della poesia foscoliana, De Robertis dedicò il lavoro successivo a metterne in risalto le fasi essenziali: le Ultime lettere di Jacopo Ortis e il contemporaneo carteggio con Antonietta Fagnani Arese; i sonetti che chiudono una stagione e ne aprono una nuova; le traduzioni di Sterne e dell'Iliade, che rinnovano la prosa e il verso dello scrittore e del poeta; le Grazie che conducono al punto massimo di essenzialità la sovrabbondanza sentimentale del romanzo giovanile. Spiccano in questa parabola interpretativa le memorabili pagine dedicate ai frammenti prediletti del carme incompiuto, il Silvano e la Ballerina; l'individuazione del ""pianissimo"" didimeo; il rilievo concesso all'epistolografo, grandissimo fra i moderni; l'ascrizione alla più alta poesia della versione omerica; il posto di eccellenza riservato al critico, ben altrimenti congeniale del De Sanctis e dello stesso Carducci maestro della propria giovinezza vociana. Nell'insieme di questi studi De Robertis sentì di avere realizzato la propria aspirazione a determinare la ""condizione alla poesia"" e di aver saputo per via stilistica rileggere Foscolo secondo i parametri del ""gusto"" della propria epoca. -
I fondamentali dell'amore umano
Per chi crede ancora nella sfida del matrimonio. Perché tanti matrimoni finiscono dopo breve tempo? E perché i giovani non credono più al ""sogno dell'amore per sempre""? Forse perché il nostro tempo narcisistico ha dimenticato i ""fondamentali"" dell'amore umano. Ugo Borghello, mettendo a frutto lunghi anni di pastorale dedicata alle ""crisi dell'amore"", ha preparato un ricchissimo percorso per giovani coppie, che potranno ricevere molti spunti per riscoprire le radici del loro legame e per impostare un rapporto autentico e non vincolato soltanto alle oscillazioni del sentimento. -
La conoscenza è un'avventura
Lucio Rossi, fisico di fama internazionale, ci conduce attraverso il vasto mondo della ricerca scientifica. Partendo dalla sua esperienza al CERN con l'acceleratore LHC, culminata con la rivelazione del bosone di Higgs, l'autore ci racconta di come ogni scoperta abbia, prima o poi, applicazioni concrete nella vita di ogni abitante del pianeta, non solo fra una ristretta élite di studiosi. Si tratta di conquiste che possono incidere profondamente sullo scacchiere geopolitico, come quelle legate alla superconduttività, uno dei grandi settori d'indagine nel campo degli acceleratori di particelle, che presenta forti connessioni con il problema energetico. Con questa consapevolezza, ripercorrendo la propria vicenda professionale - i successi, gli errori, le ripartenze -, l'autore suggerisce che i binomi scienza e tecnica, teoria e pratica, avventura e razionalità rappresentano solo in apparenza strade alternative. In realtà, i veri scienziati operano sapendo che ogni ricerca è un tassello nella costruzione di un grande mosaico a più dimensioni: quello del futuro di tutta l'umanità.