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Una precoce consapevolezza. Scritti di critica delle traduzioni (...
Critico, editore e traduttore dal russo, autore di scritti politici, letterari e teatrali, Piero Gobetti (1901-1926) assegna - fin dagli inizi della sua attività di intellettuale-editore - un ruolo centrale e decisivo alla traduzione letteraria a cui dedica, nel triennio 1919-1921, alcuni importanti scritti per la prima volta raccolti in questo volume. La sua poetica del tradurre, che tende a superare i limiti dell'estetica crociana senza tuttavia negarne i presupposti, ha contribuito al rinnovamento della tradizione traduttologica italiana e alla sua apertura a una dimensione europea. -
Educazione e Teatro. Teatro di animazione, teatro didattico, anim...
Questo volume si propone come un manuale pratico di pronto uso per gli educatori che vogliono fare del teatro ed hanno necessità di sceneggiature per il loro progetto. Questa proposta ha tuttavia qualcosa in più rispetto ad altre: l'individuazione e divisione delle molteplici realtà drammaturgiche esistenti all'interno del teatro, l'elaborazione di strutture logico-linguistiche di diversa complessità in relazione al soggetto fruitore, la costruzione di sceneggiature con finalità educative ma con l'obiettivo di ""insegnare divertendo"". Questo libro può essere utilizzato: dagli educatori agli insegnanti, dagli animatori agli studenti di Scienze della Comunicazione e dai genitori nell'ambito familiare. -
I contratti di lavoro. Subordinati e autonomi
Autori: Lunardon Fiorella; Tullini Patrizia; Fiorillo Luigi; Perulli Adalberto; Lamberti Mariorosario; Lassandari Andrea; Leccese Vito. -
Con gli occhi della madre
Maria, attorniata da angeli e con l’aiuto dell’arcangelo Gabriele, ripercorre la vita di suo figlio Gesù. Gli episodi narrati dai Vangeli vengono rivisitati dal suo sguardo. Vengono alla ribalta pensieri, sentimenti, preoccupazioni di una ‘mamma’… che ci invitano a uno sguardo nuovo. -
Firenze: istruzioni per l'uso
Una guida divertente e pittoresca per avere un assaggio di Firenze e dei suoi favolosi tesori artistici. Scortato dalla storia di Filippo e dei suoi ciceroni (lo zio Carlo, archeologo di fama mondiale, e la sua amica Giulia, restauratrice della Soprintendenza), il lettore-viaggiatore può avventurarsi allegramente con loro per le strade, i palazzi, le chiese, i musei e i giardini di Firenze, e fare con loro la conoscenza dei personaggi più vari (santi, pittori, scienziati, architetti, papi, politici), alcuni famosi, altri un po' meno, ma tutti matti a sufficienza. La dimensione del racconto fa di questo libro un'occasione di approfondimento e scoperta per bambini e adulti. La collaborazione ai contenuti della celebre associazione ""Amici del Musei fiorentini"" garantisce la qualità delle informazioni. Le illustrazioni regalano una ricchezza immaginifica alle numerose fotografie, aggiornate per questa edizione. Testi di Manuela Benedetti, Donata Buttafuoco, Laura Ciuccetti, Diletta Corsini, Gina La Spina, Gianluca Mengozzi, Monica Fintoni, Simone Frasca, Andrea Paoletti. Età di lettura: da 11 anni. -
Il violinista di Birkenau
La storia vera di un violinista talentuoso che ha fatto vibrare il campo di Birkenau. rnJoshua Singer è cantore nella Sinagoga di Berlino. I suoi meriti artistici gli evitano la deportazione, ma a una condizione spietata: deve scegliere chi, tra i suoi due ?gli, dovrà essere deportato. Se Isaac, ipersensibile e dotato violinista, oppure Abraham, architetto con una natura più positiva del fratello. Convinto che Isaac non potrà comunque sopravvivere a lungo, Joshua lo destina alla deportazione. Molti anni dopo, un concerto commemorativo dell’olocausto lo mette in contatto con Mathias, un vecchio violinista che, a Birkenau, è stato compagno di baracca di Isaac. In una lunga conversazione questi gli narra come la musica di suo ?glio sembrasse vincere la morte stessa, e di come l’orchestra di Birkenau avesse dato la forza di sopravvivere a tanti.rnUn libro che racconta l’assurdità della guerra e di come l’umanità e l’estro artistico riescano a crescere anche dove sembra esserci il deserto. -
Contra Dantem: tra antidantismo e indebite riappropriazioni. Atti...
Il Convegno di studi Contra Dantem: tra antidantismo e indebite riappropriazioni, organizzato da Coordinate dantesche, gruppo di ricerca interdisciplinare congiunto per le Università di Milano e di Friburgo, e dal Centro Pio Rajna, con la collaborazione della Casa di Dante in Roma, vuole proporre un'occasione di studio dell'opera di Dante e della sua tradizione nel corso dei secoli, dal Medioevo ai nostri giorni, valutando in particolare le posizioni antidantesche che si sono manifestate, con forme e in momenti diversi, nella storia. L'approccio dell'indagine è multidisciplinare, volto a osservare la diffusione dell'opera di Dante da prospettive e con metodi diversi. Il convegno è stato organizzato secondo una scansione cronologica in sessioni (sessione medievale, Quattro-Settecento, contemporanea). In particolare, nella sessione medievale, si porta l'attenzione sulle reazioni all'opera di Dante nella letteratura e nella società del Due-Trecento, avendo cura di mettere in evidenza la presa di posizione dei poeti contemporanei a Dante. La sessione dedicata al Quattro-Settecento offre una discussione delle acquisizioni consolidate e, dove possibile, una definizione dei modelli e degli anti-modelli letterari tra XVII e XVIII secolo. La sessione conclusiva del Convegno è dedicata all'anti-dantismo dell'età contemporanea e porta l'attenzione su fasi e momenti significativi di rilettura, adattamento, tradimento dell'opera di Dante (un caso per tutti, la lettura crociana). -
In bocca al lupo. Le fiabe di paura dei Grimm tra letteratura, ci...
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Memorie di famiglia. Piccole storie all’interno della grande Storia
I testi qui raccolti sono frutto delle narrazioni sulle vicende degli ebrei italiani dal 1938 al 1945 realizzate da undici anni dai figli e nipoti dei protagonisti al Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani di Roma, in occasione del Giorno della Memoria. Importante mezzo di trasmissione della memoria famigliare, esse sono anche un pezzo della grande storia, e aprono finestre spesso inedite sui fatti drammatici di quegli anni e sul modo con cui questi fatti sono stati percepiti, vissuti e trasformati in memoria collettiva. Il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani, inaugurato il 29 giugno 1902, nasce come orfanotrofio per accogliere bambini ebrei e offrire sostegno alle famiglie disagiate; funzione svolta massicciamente dopo le due guerre mondiali. Nel corso della sua storia è diventato anche un centro di prima accoglienza e dimora temporanea per gli ebrei profughi dalla Libia nel 1967 e dall’Iran nel 1979-80. Dal 1987 al 1997 il Pitigliani è diventato Bait Bet, una “seconda casa”, dove crescere all’insegna dell’educazione ebraica. Oggi, il Centro è un Ente Ebraico civilmente riconosciuto in base alla Legge n. 101 dell’8 marzo 1989 e svolge principalmente attività educative e assistenziali per i giovani della Comunità, con particolare riguardo alle famiglie più bisognose. L’assistenza, l’educazione, la diffusione della storia, delle tradizioni e dei principi dell’etica ebraica sono gli obiettivi che motivano l’opera quotidiana del Pitigliani. L’attività educativa è ispirata al Metodo Feuerstein per la cui formazione il Centro è accreditato presso il MIUR. Il Centro è aperto al pubblico e dedica un ampio spazio alle attività culturali organizzando, nel corso dell’anno, numerosi eventi finalizzati a diffondere la conoscenza della cultura ebraica, a promuovere il confronto su tematiche culturali e sociali nella convinzione che la conoscenza sia lo strumento attraverso il quale abbattere le barriere, superare i pregiudizi, promuovere la convivenza e il dialogo interculturale. La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali. Prefazione di Mario Venezia. Introduzione di Nando Tagliacozzo. -
Il piccolo libro della vera felicità
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Per fare un tavolo. Arte e territorio
Dagli stessi autori di ""A cielo aperto"" una nuova ricerca dedicata all'arte contemporanea in chiave pubblica. ""Per Fare un Tavolo. Arte e territorio"" è un evento ideato da Bianco-Valente e Pasquale Campanella nell'ambito del Padiglione Italia alla 17ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e parte integrante del progetto A Cielo Aperto, le cui attività sono sostenute dall'Associazione Culturale Vincenzo De Luca, nel Comune di Latronico. I contributi presenti nella pubblicazione provengono da personalità afferenti a diversi ambiti disciplinari, sono un approfondimento sulle tematiche delle aree interne e degli sviluppi delle pratiche artistiche legate al territorio, per definire il ruolo ""pubblico"" dell'arte, degli artisti e delle comunità. Oltre alla riflessione e all'analisi teorica, si confrontano alcune fra le migliori esperienze artistiche italiane che in anni di lavoro hanno saputo mettere insieme ""bellezza"" e ""politica"". -
I sentieri del Nizhar
«Ma quanti altri attacchi avrebbero potuto neutralizzare? Quante altre minacce sventare? Era praticamente impossibile saperlo, come era impossibile prevedere il punto esatto dove sarebbe caduta una foglia in una giornata ventosa». Sette eletti, dodici doni, infiniti sentieri e una sola meta per offrire alle Terre dell'Alto Ovest una possibilità di salvezza e un futuro. Dopo i racconti de ""La Compagnia dell'Oste"", gli Inkiostri si confrontano con il romanzo fantasy e portano alla luce un mondo arcano, antico e inesplorato. -
Cose dell'altro secolo. Ediz. per ipovedenti
Una storia d'altri tempi, una narrazione che riporta nella civiltà contadina del Piemonte. -
Fattore umano in aviazione
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Tracce della Memoria. Ricordi di un ragazzo che volle fare la guerra
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In colonia ieri...e oggi. Ediz. illustrata
Le vacanze a cui oggi si pensa non hanno niente a che vedere con quelle di un secolo fa e nemmeno con quelle di pochi decenni fa. Questo testo intende ripercorrere la storia delle istituzioni che svolsero un ruolo importante per migliaia di bambini ed adolescenti vissuti in epoche tanto diverse: ospizi, colonie, case di vacanza hanno ospitato a diverso titolo e con differenti modalità i nostri nonni, i nostri genitori ed infine i nostri figli proponendo servizi ed opportunità valide all'interno delle rispettive società in continua evoluzione. Agli ospizi marini e montani dell'età liberale si sostituirono le cosiddette 'Colonie' che nacquero come strutture portanti della politica e sopravvissero con un impianto simile fino ai primi anni settanta. Infine, le attuali 'Casa vacanze' che danno un'offerta educativo-pedagogica completamente nuova Attraverso la ricostruzione storica dei primi capitoli fino all'Appendice, dedicata ai ricordi personali di ieri e di oggi, il lettore può rivivere esperienze dirette o fantasticare su ciò che non ha sperimentato e che forse potrà trovare in queste pagine. -
Pommo e l'uccellino. Ediz. a colori
Pommo è in cerca di un amico con cui giocare a palla. Per fortuna incontra l’uccellino Pico con cui scambia non solo passaggi ma anche attenzioni e gentilezze, soprattutto quando la palla finisce in mezzo alla strada e andarla a riprendere rischia di diventare un pericolo. Un linguaggio semplice, immediato e comprensibile per scoprire il mondo insieme. Rappresentato attraverso colori netti e definiti e forme bidimensionali realizzate con la tecnica del collage, ""Pommo e l’uccellino"" è perfetto per chi si approccia ai libri sin dai primissimi anni di vita. Età di lettura: da 2 anni. -
Dante e la teologia. L'immaginazione poetica nella «Divina Commed...
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Avrei voluto giocare a pallone
""Avrei voluto giocare al pallone. Ne avevo diritto. In fondo ero un bambino di 11 anni."" Il poeta e pedagogista Gianni Milano ci racconta la storia di Domenico Luciano detto Undici, bambino partigiano trucidato il 23 febbraio 1945 a Givoletto TO. Età di lettura: da 12 anni. -
Una maglia a pois. Giancarlo Bellini: corridore per caso