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Solletichino
Che giornata speciale! Bettina ha appena ricevuto in regalo dalla mamma una casetta per le bambole con addirittura cinque stanze, molte di più che nella casa vera! La mamma ha fatto giusto in tempo a finire di costruirla che è dovuta correre all'ospedale, con quell'enorme pancia che si ritrova! E il papà, agitatissimo, l'ha accompagnata in tutta fretta. Che trambusto, che baraonda! Bettina rimane sola con la nonna e con uno strano solletichino all'altezza dell'ombelico finché a un tratto... FUIIIIIII!... diventa piccola piccola - come un bigodino, come un biscottino lungo o un lecca-lecca corto - ed è pronta a vivere una splendida avventura nella sua nuova casetta per le bambole. Insieme alla nonna, la arreda di tutto punto, perché una casa senza quadri alle pareti, tende a fiori alle finestre e vasi sul davanzale non è una vera casa! Tornati dall'ospedale dopo due giorni con un fagottino azzurro in braccio, la mamma e il papà stentano a credere ai loro occhi: cos'è successo in casa? Dov'è finita Bettina? La nonna è forse impazzita? Età di lettura: da 5 anni. -
Public speaking online. Parla al tuo pubblico nel Web
Dagli antichi greci in poi, parlare in pubblico ha dato origine a una delle paure più diffuse, e oggi che la tecnologia permette di avere davanti a te, digitalmente, migliaia di persone, le cose non sono cambiate, se consideriamo quanto sia difficile stare davanti a una webcam, articolare bene i propri discorsi, coinvolgere i partecipanti e regalare loro un'esperienza appagante. Videoconferenze, Conference call, seminari online dal vivo, aule virtuali, video messaggi e anche il semplice uso di strumenti come Skype sono ormai azioni quotidiane, e la probabilità che qualcuno ti proponga prima o poi di presentare qualcosa online dal vivo cresce di giorno in giorno. Questo libro è pensato proprio per chi vuole superare la ""paura"" affrontando questa sfida in modo professionale ed elegante, senza improvvisare e senza doversi pentire di errori commessi; illustra tutti i passaggi, le strategie, i trucchi del mestiere utili per progettare, realizzare e valorizzare ogni presentazione via web, indipendentemente dal pubblico, dai contenuti e dagli obiettivi dell'evento. Scritto con linguaggio semplice e diretto, è ricco di spunti e idee di immediata applicazione, utilizzabili anche nelle presentazioni tradizionali. -
Tecnologia e risorse umane. La grande sfida delle aziende per non...
La rivoluzione digitale sta mutando in profondità il mondo delle Risorse umane. Dalla selezione dei curricula alla misurazione delle performance, ha infatti iniziato a modificare significativamente il rapporto tra le aziende e i loro collaboratori. In un'epoca in cui dedichiamo al lavoro sempre più tempo, questa trasformazione avrà risvolti molto incisivi per tutti. Ma quale sarà il suo vero impatto sul capitale umano? E come possono, le aziende, non perdere di vista la persona? Il digitale rappresenta un'opportunità enorme per riscrivere la stessa funzione sociale del lavoro. A una condizione, però: che si riscopra il coraggio di mettere davvero l'uomo al centro della sfida. Questo libro prova a raccontare come affrontare questo cambiamento, tanto decisivo per ognuno di noi. -
Le Dolomiti
La guida presenta tutti gli itinerari naturalistici e sportivi di una delle più belle catene montuose del mondo. -
Lombardia
Milano. Monza e la Brianza. Varese, il lago Maggiore, le valli Como, il Lario, la Brianza comasca Lecco, il lago, la Valsassina. Sondrio e la Valtellina. Bergamo. La pianura e le valli bergamasche. Brescia. La Franciacorta, la Valcamonica, il Garda Pavia, la Lomellina, l'Oltrepò. Lodi e il Lodigiano. Cremona e il Cremasco. Mantova. Il territorio di Mantova. Centinaia di immagini e la cartografia Touring con il consueto dettaglio: itinerari, piante di città, planimetrie di edifici, la metropolitana di Milano Oltre 1000 indirizzi utili: informazioni pratiche, indirizzi dove dormire, ristoranti e locali, spunti per il tempo libero e lo shopping. -
Madeira
Dalla capitale Funchal al villaggio di Santana, dalla spiaggia di Porto Santo alla foresta umida di Fanal, dal Pico do Arieiro al giardino tropicale di Monte, l'arcipelago portoghese di Madeira si svela davanti ai vostri occhi. Una carta d'insieme per visualizzare le zone principali descritte nella guida. 10 luoghi di visita assolutamente da non perdere, 10 chicche per scoprire l'anima più autentica dell'arcipelago. 5 carte ricche di dettagli per orientarsi al meglio. 250 siti, monumenti, indirizzi e attività facilmente individuabili nelle carte pieghevoli. 6 percorsi escursionistici. Tutte le informazioni utili per soggiornare nell'arcipelago. -
Atlante stradale Italia 1:200.000. Ediz. italiana, inglese, franc...
Cartografia stradale e turistica 1:200.000. Informazioni per viaggiare. 18 attraversamenti di aree metropolitane 1:100.000. 113 piante di città con principali punti di interesse e ZTL (Zona a Traffico Limitato). Indice dei nomi. Distanze stradali fra le principali città. -
Trentino Alto Adige 1:200.000. Carta stradale e turistica
Le carte regionali 1:200.000 comprendono la rete viaria dettagliata con le caratteristiche di ogni strada. Ricca la classificazione delle località di interesse turistico e le indicazioni relative alle aree naturali protette. Sul retro delle carte l'indice dei nomi accompagnato dalla tabella delle distanze chilometriche tra le principali località. -
Molise
Vestigia sannitiche e tesori d'arte, buon cibo e tradizioni vivaci, borghi medievali, riserve naturali e uno spicchio di Adriatico. Sono le peculiarità di una piccola regione dalla spiccata identità e dal sapore schietto, che la Guida Verde invita a esplorare perdendosi nei dettagli: Campobasso antica e moderna, le aree archeologiche di Saepinum e Pietrabbondante, le cattedrali di Termoli e di Larino, i castelli di Civitacampomarano e Pescolanciano, l'arte campanaria di Agnone, il Festival della zampogna a Scapoli... Sommario: Campobasso e il Molise Centrale; Il Matese; Termoli e il Basso Molise; Isernia e l'Alto Molise. Tra le pagine di questa Guida Verde: Il Molise non esiste: la storia di uno slogan coniato per scherzo divenuto brand di una regione suggerita nel 2020 dal New York Times fra le 52 mete internazionali da visitare Il rintocco del futuro, ovvero l'arte campanaria di Agnone nella bottega della famiglia Marinelli, in un reportage del giornalista Stefano Brambilla Trekking sul tratturo degli antichi pastori, da Celano a Foggia Ineluttabile, lenta, migrante: la transumanza nel racconto dello scrittore Adelchi Battista. Le tracce della comunità arbëreshë nei piccoli borghi molisani. Cantine, frantoi, osterie, caseifici, panetterie, aziende tartufarie: i nostri consigli su dove assaggiare i prodotti del territorio. Splendore della notte: un cammino al centro geometrico della natura umana narrato dallo scrittore Antonio Pascale. -
Antonello da Messina. L'opera completa. Ediz. illustrata
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Dante. Un'epopea pop. Ediz. illustrata
Il volume racconta l’epopea popolare di Dante Alighieri e del suo poema, la cui fortuna, cominciata già nel Trecento, arriva fino ai giorni nostri. I suoi versi più celebri, impressi nella mente di ciascun italiano, sono diventati quasi proverbiali; altri invece li incontriamo nelle canzoni, nelle pubblicità, perfino nelle scritte sui muri. Anche il profilo del poeta, riconoscibile in tutto il mondo, è diventato un’icona familiare, riprodotta in monete, francobolli e monumenti. Ad alimentare tale fama hanno contribuito gli artisti che hanno raccontato Dante e la Divina Commedia con mezzi diversi: dalle illustrazioni ai romanzi, dalle canzoni ai film, dai fumetti ai videogiochi. Completa la rassegna una sezione dedicata all’arte contemporanea, con opere di maestri internazionali quali Edoardo Tresoldi, Irma Blank, Tomaso Binga, Richard Long, Letizia Battaglia, Kiki Smith, Rä di Martino, Robert Rauschenberg e Gilberto Zorio, scelte per reinterpretare i temi danteschi. -
Per un erbario
Nel 1947 l'editore Mermod di Losanna propose a Colette di mandarle regolarmente un bouquet di fiori ogni volta diverso; Colette, da parte sua, avrebbe scritto una sorta di ""ritratto"" dell'uno o dell'altro di quei fiori. Ne risultò una raccolta che apparve l'anno successivo con il titolo ""Per un erbario"". -
L'uva e il vento. Poesie italiane. Testo spagnolo a fronte
""Nutro una certa predilezione per L'uva e il vento, forse perché è il mio libro più incompreso o perché attraverso le sue pagine io cominciai ad andare per il mondo. C'è polvere di strada e acqua di fiumi; ci sono esseri, continuità e altri posti che io non conoscevo e che mi furono rivelati in questo tragitto. Ripeto, è uno dei libri che amo di più"". Così scriveva Pablo Neruda nelle sue memorie, a difendere il valore di un'opera che era apparsa ad alcuni critici troppo legata all'engagement politico dell'autore. E quell'impegno è ben presente nella raccolta, che tuttavia è soprattutto un lungo viaggio poetico attraverso continenti e paesi diversi. Fra questi, un posto particolare spetta all'Italia, dove Neruda arriva nel 1951. -
Hashish
In un antico palazzo dell'isola Saint-Louis, a Parigi, si riuniscono i membri di un misterioso ""club"" per sperimentare gli effetti dell'hashish: tra gli adepti ci sono anche scrittori del calibro di Balzac, Nerval, Baudelaire e Gautier. Ed è proprio Théophile Gautier a rivelare per primo, in un articolo e poi in un lungo racconto diventato giustamente celebre, ""Il club dell'hashish"", i retroscena di quelle riunioni dove la droga suscita delizie voluttuose, ma anche incubi e brividi d'orrore. Del resto l'ambiguità dei paradisi artificiali tanto ricercati dalla generazione romantica, sarà messa in luce qualche anno dopo in modo magistrale da Baudelaire. Da parte sua Théophile Gautier, la cui opera narrativa e poetica, a furia di ""cambiare il dizionario in tavolozza"", rivaleggia spesso con la pittura, sa descrivere le allucinazioni, siano esse causate dall'hashish o dall'oppio con il talento di un maestro del genere fantastico. -
Lo zio Peter
""Lo zio Peter"", pubblicato per la prima volta sul «Fraser's Magazine» nel 1853, è costruito intorno a una vicenda d'amore che mette a dura prova i due giovani innamorati: quando infatti il borghese benestante Charles Merton decide di sposare l'aristocratica Lady Helen, va incontro alla fiera opposizione dello zio - al quale Charles deve tutto - che è fermamente convinto che il matrimonio tra un borghese e un'aristocratica possa portare solo problemi e dispiaceri. Come sempre nella scrittura della Gaskell, la storia di questo amore contrastato si contraddistingue per la grande finezza nella trattazione dei personaggi, primo fra tutti proprio lo zio Peter del titolo, in preda ai propri conflitti interiori, tra ferrei pregiudizi e paura della solitudine. Ma oltre alla viva realtà di questi personaggi, il racconto delinea con grande efficacia il conflitto, nell'Inghilterra di metà Ottocento, tra aristocrazia e borghesia, nella fase dell'ascesa e affermazione di questa nuova classe di imprenditori e commercianti. -
Musica da camera
Apparsa nel 1907, la raccolta Musica da camera comprende trentasei poesie scritte tra il 1901 e il 1904, tutte di ispirazione amorosa, e trovò subito un'ottima accoglienza da parte di critici e scrittori come Ezra Pound, che ne apprezzò l'eleganza e il temperamento delicato, e William Butler Yeats, che scrisse: «Penso che il signor Joyce abbia grandissime qualità. C'è una poesia nell'ultima pagina del suo Chamber Music che... è un capolavoro di tecnica ed emozioni». Tuttavia Joyce non ne era del tutto soddisfatto: ne apprezzava soprattutto la grazia musicale, tanto da parlare espressamente di canzoni per queste sue poesie e da augurarsi che almeno alcune venissero messe in musica, «quella vecchia musica inglese che piace a me». Eppure questo suo libro d'esordio, che per lingua, prosodia e temi richiama direttamente la copiosa lirica elisabettiana, se da un lato rappresenta l'omaggio di uno scrittore ventenne a tutta una tradizione lirica, dall'altro si pone come primo, fondamentale tassello di un'inesausta ricerca espressiva che già in quegli anni lo vedeva all'opera sui racconti di ""Gente di Dublino""; basti pensare che il 1907 è anche la data del più famoso di questi racconti, ""I morti"", apparso recentemente in questa stessa collana. -
Detectives, mostri e fantasmi. Le grandi storie del brivido
Con ""Detectives, mostri e fantasmi"" si chiude la trilogia che Fernando Savater ha dedicato all'«arte di raccontare storie». Come nei due precedenti volumi - ""Pirati e altri avventurieri"" e ""Luoghi lontani e mondi immaginari"" - Savater passa in rassegna un'ampia serie di opere, svariando tra cinema e letteratura, e lo fa soprattutto da appassionato e intelligente lettore che confessa i suoi amori più antichi e mai abbandonati. Protagonisti di questo terzo volume sono i grandi autori del 'brivido', in particolare Edgar Allan Poe e Agatha Christie, visti come due dei principali rappresentanti di una letteratura che da una parte non ha mai cessato di fondarsi sul 'mistero' nelle sue molteplici forme, ma dall'altra ha sempre voluto affrontarlo con tutte le chiavi che ha a disposizione, prima di tutte quelle della logica. Fra questi due versanti, si situano autori e personaggi indimenticabili, dal grande Sherlock Holmes all'epopea tragica di King Kong, dai maestri del racconto gotico come M. R. James e Lovecraft ad uno degli eroi dell'infanzia di Savater, il bambino William Brown con la sua banda di 'fuorilegge'. E poi: Ian Fleming e Michael Crichton, con le loro trasposizioni cinematografiche, e tanti altri autori noti e meno noti. Savater si mostra ancora una volta lettore onnivoro, ma non solo: ogni libro, ogni storia è un'occasione per riflettere non soltanto sulla letteratura e sulle differenze tra i diversi generi, ma anche sul nostro rapporto coi libri, sulla nostra capacità e volontà di leggerli fuori dai pregiudizi, e dunque senza tarpare le ali all'immaginazione e senza vergognarsi di provare piacere quando lo si prova, e semmai interrogandosi su questo piacere che la strana esperienza 'aggiuntiva' della lettura offre a tutti noi. -
La voce a te dovuta. Testo spagnolo a fronte
Quando, nel dicembre del 1933, esce ""La voce a te dovuta"", Pedro Salinas ha già al suo attivo tre raccolte, che ne hanno fatto uno dei poeti più importanti di Spagna: ""Presagi, Sicuro azzardo"" e ""Favola e segno""; la nuova raccolta inaugura una trilogia amorosa che troverà poi ulteriore sviluppo in ""Ragioni d'amore"" (1936) e nel postumo ""Lungo lamento"". Tutte le citate raccolte fanno parte ormai da tempo del nostro catalogo; l'unica mancante della trilogia era proprio ""La voz a ti debida"", la più celebre, che ora si aggiunge alle altre, e come le altre tradotta e presentata da Valerio Nardoni. Se si considera che la sola edizione italiana integrale de ""La voz a ti debida"" continuava a essere quella - pur ottima - di Emma Scoles uscita oltre quarant'anni fa, l'importanza di questa nuova traduzione non può sfuggire a nessuno; anche perché una particolare attenzione, come nel caso delle precedenti raccolte, è stata data da Nardoni all'impianto stilistico di un canzoniere che, pur nella varietà dei metri usati, spicca per la sua unità non soltanto tematica. Per anni si è discusso se l'amata protagonista di queste poesie fosse o meno una persona reale, e solo più recentemente se ne è avuta la conferma: quando, cioè, Katherine Whitmore, un'ispanista americana che era stata a Madrid dapprima nel 1932 e poi negli anni 1934-35, ha accettato di rendere pubbliche le lettere d'amore del grande poeta spagnolo. Ma ""La voz a ti debida"" va ben al di là delle circostanze reali da cui è scaturita, e resta come uno dei vertici assoluti della poesia, non solo d'amore, del Novecento. -
Arsène Lupin. L'agenzia Barnett & Co.
Le imprese di Arsène Lupin sono ben note al grande pubblico, anche grazie al rinnovato interesse suscitato dalla fortunata serie di Netflix. Pochi però sanno che, fra le sue innumerevoli doti, vi è certamente un talento investigativo fuori del comune. Eccolo allora, in questa nuova raccolta di racconti uscita originariamente nel 1928 - e che Leblanc considerava fra le sue opere migliori -, dismettere i panni del ladro, pur gentiluomo, Arsène Lupin e indossare quelli dell'arguto e irriverente detective Jim Barnett, alle prese con otto diversi casi apparentemente impossibili da risolvere. E se Lupin si è spesso scontrato con l'ispettore Ganimard, suo acerrimo nemico, ecco qui Jim Barnett alle prese con l'ispettore Béchoux, suo malgrado costretto a rivolgersi spesso all'""amico"" - ma forse più appropriatamente ""rivale"" - per le indagini più complesse, e che, come un novello Ganimard, viene regolarmente canzonato dall'irriverente Lupin/Barnett, certamente più abile di lui anche nel mestiere di detective... -
Poesie d'amore di Riccardo Reis. Testo portoghese a fronte
Fra i diversi eteronimi di Fernando Pessoa è a Ricardo Reis che è riservata la parte del poeta 'amoroso'. In realtà, discepolo di quell'Alberto Caeiro che è il vero maestro di tutti gli eteronimi (nonché dello stesso Pessoa, il quale dopo il suo avvento ebbe a scrivere: «era apparso in me il mio Maestro»), Reis porta alle estreme conseguenze il tentativo di «riedificazione pagana» che già da Caeiro prende le mosse; ed è in questo tentativo che occorre inserire anche la vena amorosa del poeta, una vena amorosa del tutto sui generis, in quanto il paganesimo di Ricardo Reis è innanzitutto accettazione di antiche verità, così che «ciò che sentiamo dentro come verità lo traduciamo in parola, scrivendo versi senza preoccuparci di sapere a cosa siano destinati». E ancora: «Deponiamo i nostri versi come offerte, iscrizioni votive, sull'altare degli dèi, semplicemente grati perché ci hanno liberato, e posti in salvo, da quel naufragio universale che è il cristismo». Quanto a Pessoa-lui stesso, la poesia d'amore pare quasi non sfiorarlo; eppure occorre chiedersi, al di là della scissione ironica connaturata all'adozione di un eteronimo: che cosa spinge un poeta a inventarsi una serie di autori in cui di volta in volta incarnarsi, se non anche il desiderio di colmare una propria 'insufficienza' o 'impossibilità', vissute appunto come tali? Ed è per questa ragione, soprattutto, che gli eteronimi non sono semplici pseudonimi; ed è per questa ragione, soprattutto, che le poesie «dell'amor profano» di Ricardo Reis - qui scelte e raccolte da Paolo Collo - restano, in ultima analisi, le poesie d'amore di Fernando Pessoa-lui stesso.