Sfoglia il Catalogo illibraccio003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7401-7420 di 10000 Articoli:
-
Non sono quelli delle stelle. Stare semplicemente bene a tavola t...
Da diversi anni Arrigo Cipriani, in interviste e rarefatte apparizioni televisive, si è dato il compito di tenere alta la bandiera della buona cucina della tradizione italiana. Quella dei piatti che ogni giorno, secondo le ricette delle nostre genitrici e progenitrici, ancora si possono per fortuna assaporare in qualche costumata famiglia. La cucina che ""sa di casa"". Una delle regole auree di Cipriani è che in cucina non si devono far sembrare complicate le cose semplici, bensì far apparire semplici quelle complicate. Una regola, in verità, che si apparenta da vicino a ciò che, in altro contesto, Baldassar Castiglione nel Cortegiano definisce con il neologismo di sprezzatura: ""che nasconda l'arte e dimostri ciò, che si fa e dice, venir fatto senza fatica e quasi senza pensarvi"". Dove ""arte"" deve naturalmente intendersi con ""artificio"". Non ci sono invenzioni da fare, perché la buona cucina, che piace a Cipriani, è prima di tutto cucina di servizio: al servizio di chi ne beneficia e ne gode, in famiglia o al ristorante. E in quest'ultimo caso, deve appagare il cliente, non la vanità dello ""chef"". -
Vittorio Giorgini
-
La strada. Ediz. a colori
C’era una volta una strada. Non era una strada lunga. Non era asfaltata, ma fatta con ciottoli lisci e rotondi, di diversi colori. La strada se ne stava tranquilla, senza nessuna invidia per i viali e le piazze affollate del centro, dove la gente camminava elegante e impettita. D’un tratto, però, giunse da un angolo una voce allegra e sottile. Poi una risata… Un libro per pensare alle strade, ai nostri passi, alle meraviglie che possiamo scoprire se solo abbassiamo lo sguardo. Perché, per una strada o per l’altra, le sorprese non mancano: un passo svelto, un grido bambino, una carezza, un dialogo silenzioso ma ricco di significati per ricordarci che, a volte, accadono cose così, come per caso. Età di lettura: da 3 anni. -
I viaggiatori italiani e stranieri in Sardegna
Nel corso dei secoli, storici, viaggiatori, letterati – da Cicerone e Dante a Smyth e Valery, da Balzac e Cattaneo a Delessert, Mantegazza e Vuillier, da Corbetta, Lawrence, Wagner a Le Lannou e altri – hanno scritto sui sardi e la Sardegna. I loro giudizi sono stati per lo più falsi e infamanti; per altri, come i viaggiatori seicenteschi e settecenteschi, sono resoconti di viaggio, redatti in quanto funzionari governativi incaricati di rilevarne le condizioni generali dell'isola. Solo alcuni denunciano l'isolamento, lo sfruttamento, la repressione poliziesca e l'espropriazione etno-culturale della Sardegna. -
Sapere, fare e saper-fare in psichiatria, psicopatologia, clinica...
-
La verità privata. Riflessioni sul delirio
-
Medicina manipolativa in pediatria. Approccio osteopatico
Il testo vuole essere una guida per l'applicazione delle tecniche meccaniche sui bambini; in ciascuno dei capitoli vengono descritte le più comuni condizioni cliniche, la loro presentazione (considerazioni cliniche) e il loro trattamento (considerazioni relative al trattamento) comprendenti la descrizione di tecniche manipolative specifiche, utili per la gestione dei vari casi clinici. Nel libro vengono riportate numerose radiografie, disegni, fotografie e dissezioni anatomiche per facilitare la comprensione e l'applicazione delle varie tecniche. -
Giordano Bruno. La divina eresia. In appendice: La cabala del cav...
«Coloro i quali avranno la compiacenza di frenare la loro curiosità al testo capiranno che non si tratta affatto dell'ennesimo lavoro accademico, che spinge in modo rapace la propria indagine chiudendosi ostinatamente nella semantica filosofica, bensì uno scritto che sa coniugare diligentemente due aspetti centrali della vita di Bruno: il coraggio delle idee e la sofferenza di viverle sino in fondo». «L'autore distilla senza fretta la materia pensante del Nolano, consentendo alla figura di Bruno di affiorare con un'insolita chiave di lettura, arguta a mio avviso: la solitaria e straziante voglia di emergere... dettata dal proprio inestinguibile fuoco interiore! La sutura tra il Bruno che lotta con i mediocri (intoccabili) pensatori e il Bruno che sfida la morale più potente del suo tempo, costituisce l'anticamera alla delirante consapevolezza che l'astuzia di David non sarà sufficiente ad abbattere il gigante Golia». «Cercate, se potete, di assumere in piccole dosi e gradatamente la bellezza di questo saggio, poiché oso paragonarlo ad un potente oppiaceo che tenta in tutti i modi di spalancare gli occhi dell'uomo da una terribile rilassatezza che in ogni epoca ha imperversato sulle vite di tutti con il nome di dio». (Dalla prefazione di Carlo D'Urso) -
Solitudine. Capri e Napoli (appunti casuali di un giorovago)
Prima edizione in italiano del libro Odinocestvo. Kapri i Neapol' del poeta Aleksej Lozina-Lozinskij (1886-1916), uno dei numerosi esuli russi che dopo la fallita rivoluzione del 1905 trovarono asilo nell'isola di Capri raccogliendosi intorno al carismatico scrittore Maksim Gor'kij. Aleksej Lozina-Lozinskij in quest'opera, uscita postuma nel 1916, descrive la sua esperienza di vita tra Napoli e Capri, dove soggiornò per circa un anno e mezzo, tra il 1912 e il 1913, entrando in contatto con gli abitanti del luogo e con la comunità internazionale di intellettuali e artisti che, per diverse ragioni, si trovavano sull'isola. Con efficace stile 'impressionistico', l'autore realizza un affresco della varia umanità che ebbe modo di conoscere a Capri, un ambiente dal grande fascino, sia per il contrasto tra dolcezza e asperità del suo paesaggio, sia per le rovine, ovunque presenti, del suo passato. La descrizione di persone e cose è sempre 'filtrata' dalle acute osservazioni dello scrittore e dalla sua riflessione, venata di ironia e disincanto, sull'esistenza umana. -
Genitori fortunati. Vivere da credenti il coming out dei figli
«Ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ""ogni marchio di ingiusta discriminazione"" e particolarmente ogni forma di aggressione e di violenza». Amoris laetitia, n. 250 Le parole di papa Francesco sono bellissime e autentiche perché profondamente evangeliche, parlano di un bene che non si lascia ingabbiare dal gelo della legge, suonano come promessa e riscatto per ogni genitore con un figlio LGBT+. La fede tormentata, il desiderio di Dio, talvolta incerto e talvolta silenzioso, che trapela dai racconti delle madri e dei padri ospitati in questo libro, non nascondono sofferenze e delusioni. Ma quella dei genitori di figli LGBT+ è una pressante richiesta di ascolto e di dialogo alla società civile e alla Chiesa. Perché accogliere, accompagnare, discernere e integrare ogni persona, indipendentemente dall'orientamento sessuale, non sia più profezia sorprendente e per qualcuno ancora motivo di disorientamento, ma bella e “normale” abitudine capace di radicarsi tra fratelli e sorelle impegnati in un cammino solidale e condiviso. La prima edizione di questo libro, pubblicato anche in Spagna e negli Stati Uniti, è stata donata da La Tenda di Gionata a papa Francesco nel corso dell'udienza avuta con lui in Vaticano il 16 settembre 2020. -
Il confronto letterario. Quaderni di letterature straniere modern...
La Rivista ""Il confronto letterario"" è pubblicata dal Dipartimento di letterature straniere moderne dell'Università di Pavia. I contributi pubblicati riguardano le tematiche letterarie e filologiche di tutte le letterature moderne. Gli articoli sono caratterizzati da un notevole rigore scientifico. Tuttavia, al di là degli specialisti, il contenuto, proprio per le tematiche di tipo letterario che lo caratterizzano, è fruibile anche da un pubblico generico e non universitario. -
Messale proprio dell'Ordine carmelitano
Il nuovo Messale Proprio dell'Ordine nasce dall.esigenza di fornire a tutti uno strumento di preghiera completo e funzionale. Raccoglie tutte le festività e le ricorrenze propri del Carmelo ed è aggiornato al 2003. Il formato tascabile lo rende un sussidio per tutti coloro che vogliono partecipare pienamente alla Liturgia. -
Parer la mode. Bijoux de 1750 à 1990. Ediz. illustrata
Filo conduttore del libro sono i gioielli non preziosi che dalla metà del XVIII secolo all'ultima decade del XX hanno caratterizzato la storia del costume, la sua evoluzione così come le trasformazioni dei gusti femminili, e non solo. Comune denominatore di questi manufatti è anzitutto la loro realizzazione in materiali non preziosi e, di conseguenza, il costo accessibile. Deanna Farneti Cera si cimenta in una narrazione illustrata suddivisa per epoche (gioielli vittoriani, edoardiani, Arts & Crafts, Jugenstil, liberty, degli anni Dieci e Venti fino a quelli degli anni Ottanta), e per ciascun momento storico mette in luce la stretta relazione creatasi tra la storia del costume e le declinazioni stilistiche dell'accessorio che lo arricchiva e abbelliva. La vena sentimentale e romantica delle creazioni vittoriane lascia spazio agli strass e alle decorazioni argentee che connotano gli esemplari di epoca edoardiana. Ornamenti astratti e geometrici si diffondono nel contempo in Austria e Germania, e l'avvento dell'industrializzazione associato a un nuovo ruolo femminile comportò - con la fine della Prima guerra mondiale - la fortuna di elementi in plastica, spesso colorati, che abbellivano gli abiti neri tipici dell'atmosfera charlestone. Linee nette, colori contrastati e astrazione furono poi il carattere distintivo dello stile Déco. Ed è proprio negli anni Venti che grazie a Coco Chanel si assiste in Francia all'affermazione del concetto di bijoux per la moda. Da qui la riflessione della Farneti Cera diventa ancor più puntualmente illustrata, e l'autrice non manca di mettere in luce come il bijou rifletta in maniera sorprendente lo stile della donna che lo indossa. I ""gioielli fantasia"" degli anni Trenta si trasformano, assoggettati al gusto degli anni Quaranta, in elementi particolarmente vistosi e spesso volutamente falsi. Negli anni Cinquanta Dior dà vita a una sorta di rinascita, e i gioielli appaiono come fossero tessuti che si adattano al corpo. Le rivoluzioni degli anni Sessanta si riversano anche sul costume, e i materiali più innovativi nonché i colori fluorescenti avranno un vero e proprio ruolo principe. Gli anni Settanta si connotano per una rivisitazione del passato e gli anni Ottanta, che chiudono il volume, danno voce a realizzazioni di grande creatività e successo quali quelle di Ugo Correani per Versace e Karl Lagerfeld per Chanel. -
Ogni bambino merita un romanzo. Lo sviluppo del sé dall'esperienz...
Nel testo vengono raccolte alcune idee teoriche frutto di un grosso impegno di analisi della letteratura (di Psicologia evolutiva e Psicologia sperimentale) e di osservazioni dirette sui bambini. Non si pretende di analizzare le componenti psicologiche, fisiologiche, biologiche, evolutive del bambino, ma di dare un suggerimento di riflessione a chi quotidianamente si occupa di psicologia e psicoterapia dell'età evolutiva. Il bambino viene qui considerato al centro dei processi esperienziali e relazionali che vedono il suo organismo continuamente in contatto con l'ambiente e il metodo elettivo principale di analisi adottato è quello dell'osservazione. -
Spegni quel cellulare. Le tecnologie tra cattive abitudini e dipe...
Chi non riesce a fare a meno del cellulare è malato? La diffusione di smartphone e tecnologie computazionali mette in discussione il concetto di dipendenza, nella sua espressione scientifica e nella sua accezione comune. Nel libro, alla documentata analisi critica degli studi sulle dipendenze comportamentali e alla proposta di rivederne il paradigma interpretativo, si accompagnano riflessioni sulla necessità di ripensare il nostro rapporto con le tecnologie e con le opportunità che esse ci offrono. I dispositivi tecnologici, che influenzano i comportamenti di miliardi di persone, stanno cambiando i processi della conoscenza, i modi di relazionarci e di stare al mondo, con incognite sul futuro della natura umana. Non si può fermare questa evoluzione epocale, ma si possono ridurre le derive più inquietanti, con un uso consapevole e controllato di queste opportunità tecnologiche. Il volume suggerisce anche i modi concreti per farlo e tornare ad essere, almeno in parte, padroni di questi strumenti. -
Quark. La teoria del gabbiano
«Non è facile definire con parole semplici un’opera così variegata: un’epitome cosmogonica, un profluvio epistemologico, un compendio sineddotico di metasememi. Se si volesse utilizzare un lemmario più articolato e stuzzicante, la si potrebbe assimilare a un pot-pourri, a un pastiche, a una pizza fantasia. Per capirci qualcosa, si suggerisce quindi di leggerlo e rileggerlo, un capitolo dopo l’altro, partendo preferibilmente dall’inizio, per arrivare con pazienza fino in fondo. Toccato il fondo, tutto apparirà incredibilmente più leggero» (M. M. del TSA Neuropean Post). «Un libro inconsistente, irriverente, emotivamente contagioso. Chi si sa accontentare delle proprie emozioni potrebbe anche non leggerlo e lasciare la curiosità insoddisfatta, ma è onesto avvertirlo che potrebbe pentirsene» (P. J. del NPCD Journal). Quark è il verso del gabbiano, è il nome delle particelle elementari con le quali siamo stati costruiti, è un formaggio tipo ricotta, è un progetto segreto destinato a cambiare il corso della storia. La scarsa fantasia dell’autore spiega perché abbia deciso di usarlo anche come titolo del libro. -
La mosca e la ragnatela-The fly and the spider web. Ediz. bilingue
“Boggeri mi chiama nel suo studio e comincia a raccontarmi una storia di ragni e di ragnatele. E con le sue bellissime mani, le mani più belle che io abbia mai toccato, traccia diverse tipologie di ragnatele nello spazio. Finalmente arriva alla grafica e mi dice che spesso la grafica svizzera è perfetta, ma spesso di una perfezione inutile. Utile, la ragnatela, sarebbe diventata solo quando infranta dalla mosca. È così, che grazie a lui, è cominciata questa ricerca del senso nel mio lavoro.” -
I sapori dell'orto nella cucina della tradizione regionale
“I sapori dell’orto” proseguono la collana “Biblioteca di cultura gastronomica” realizzata da Accademia Italiana della Cucina per permettere ai cultori di riscoprire le tradizioni della nostra cucina, contribuendo alla salvaguardia dei prodotti locali e delle loro tipicità. Questo secondo libro è interamente dedicato al vastissimo panorama degli ortaggi. All’interno, oltre 200 ricette tipiche. -
San Leo. Un mondo
L'etimo latino di ri-cordare, rimanda al cuore. In Ugo Gorrieri, questo ""ritorno al cuore"" della memoria si fa racconto, anzi narrazione. I personaggi e i luoghi di questa operazione che chiamiamo ""letteratura"" sono tutti reali: le sorelle Perazzoni e Balacchi, l'osteria della Mariuccia, la bottega di Pedrella, il forno di Romolo, i fratelli Bucci, continuando nel galoppo della memoria, fino al crollo della rupe, alla festa di S.Cecilia, alla Madonna Pellegrina, ai fuochi di S. Giuseppe. Ma potrebbero essere ""inventati"", frutto di una fantasia proustiana che non teme il linguaggio semplice e un po' naif di chi scrive per puro piacere. Gorrieri sa di avere un pubblico ""privilegiato"" di lettori, quello dei compaesani che ricordano le stesse cose e gli stessi personaggi, forse; o più probabilmente quello dei figli e nipoti cui intende trasmettere la staffetta di una memoria che altrimenti rimarrebbe consegnata solo alle immagini struggenti e piene di poesia di qualche sfocata foto d'epoca sepolta in fondo a un cassetto. -
I perpetratori della Shoah nella letteratura, nel cinema e in alt...
Almeno a partire dall’inizio degli anni Sessanta, la riflessione e le indagini sulla Shoah si sono giustamente concentrate soprattutto sulle vittime e quindi sui testimoni delle persecuzioni e dello sterminio. L’ottantesima ricorrenza il 20 gennaio 2022 del famoso e famigerato incontro presso la villa sul Wannsee, a sud-ovest di Berlino, in cui venne deliberata la Soluzione finale, suggerisce tuttavia un cambio almeno parziale di prospettiva, che metta a fuoco anche gli autori, vale a dire i perpetratori di quel crimine. Nella storiografia, un simile mutamento di paradigma ha avuto inizio già a partire dagli anni Novanta, quando una serie di importanti ricerche hanno cominciato a indagare non solo o non tanto le figure dei principali gerarchi e criminali nazisti, bensì anche le centinaia di migliaia di ‘uomini qualunque’, di giuristi, funzionari, burocrati, di semplici cittadini, studenti, lavoratori e buoni padri di famiglia che in diversi ruoli e con diverse modalità hanno preso parte attiva al più grande crimine dell’umanità. I contributi contenuti in questo volume intendono portare avanti queste ricerche e approfondire, in particolare, le diverse rappresentazioni dei perpetratori presenti nella letteratura, nel cinema o in altri media, per interrogarsi anche sull’evoluzione di tali raffigurazioni, che costituiscono l’espressione più immediata di quell’immaginario collettivo che esse stesse contribuiscono a formare. Saggi di G. Corni, La biografia di Hitler: una lunga storia; A. Goggio, Ridere del male? Rappresentazioni parodistiche e satiriche del Führer fra ieri e oggi; N. Brazzelli, “Things are never as they seem”: il giovane Adolf secondo Beryl Bainbridge; L. Fontana Fourel, Schöne Zeiten (Bei tempi): Sobibór e Auschwitz negli album ricordo di Johann Niemann e Karl Höcker; A. Costazza, Il paradosso del mentitore: Rudolf Höss in letteratura e al cinema; L. Bernardini, Un boia loquace: Jürgen Stroop nella cultura polacca; C. Flinz, Il discorso di Goebbels allo Sportpalast di Berlino: Un’analisi linguistica; V. Pobbe, “In piedi! Entra la Corte”. La rappresentazione dei criminali nazisti all’interno delle aule di tribunale; D. Manera, Francisco Boix e El triángulo azul; F. Haas, Il peso della Storia tedesca: carnefici e vittime della Shoah nel romanzo Jahrestage di Uwe Johnson; S. Apostolo, Tra ‘Täterforschung’ e ‘Familienforschung’. Christian Kracht, il nazismo e l’analisi della colpa in Eurotrash; F. Prina, L’enigma della Shoah in Fatherland di Robert Harris; G. Franczak, L’irrappresentabile. I perpetratori polacchi, Jedwabne e il caso di Aftermath (2012), un “Holocaust horror film”.