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Linguaggi politici nell'Italia del Rinascimento
Studiosi del tardo Medioevo e del primo Rinascimento cercano di mettere a fuoco il denso nodo concettuale dei linguaggi politici e di indagarne le implicazioni, sulla base di due direttrici fondamentali. Da un lato l'abbandono del terreno esclusivo dei ""grandi autori"", dei testi prodotti da umanisti e filosofi, e l'allargamento a quello spettro di fonti che per convenzione sono definite ""pragmatiche"" - capitoli, gravamina, arenghe, missive, statuti, testimoniali, atti notarili. Dall'altro, un'attenzione particolare per le circostanze d'uso del linguaggio, per le finalità che si proponevano di conseguire i soggetti che consapevolmente lo impiegavano: da qui l'importanza dei contesti sociali in cui le idee prendevano corpo, dell'indagine sui rapporti tra gli autori o produttori di testi e i loro destinatari. -
Insegnare e apprendere la filosofia. L'esercizio del pensiero
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Il sentiero verso l'equilibrio. Storia di un viandante e del suo ...
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Twombly. Sculture
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Principi di etica
""Questa esposizione non sarà né un compendio, né un estratto, né una parafrasi, ma il concetto, direi quasi l'immagine, che io mi son formato di essa [l'etica di Hegel, n.d.r.], spiegato e definito nelle forme più essenziali in cui si individua sempre più l'assolutezza del volere."" (Bertrando Spaventa). -
Il melo
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Una battaglia nella notte. Plinio Corrêa de Oliveira e la crisi d...
Una battaglia navale che si svolge nella notte su un mare in tempesta. È questa la metafora che san Basilio usa per descrivere la situazione della Chiesa dopo il Concilio di Nicea del 325, e che Benedetto XVI ha evocato due volte a proposito degli anni successivi al Concilio Vaticano II. Che quella del cosiddetto postconcilio sia stata una lunga notte oggi non è più messo seriamente in dubbio da nessuno. Ma che c'entra esattamente con questa notte il Concilio? I suoi testi e documenti ne sono responsabili? Il Brasile, il più grande paese cattolico del mondo e per anni il centro della teologia della liberazione, offre a Massimo Introvigne un punto di partenza originale per riflettere sui decenni precedenti al Vaticano II, sul Concilio e sul postconcilio, seguendo l'itinerario di Plinio Corrêa de Oliveira (1908-1995) e delle varie associazioni da lui fondate o che da lui derivano. Sulla base di una vastissima documentazione, Introvigne mostra come un confronto con questo pensatore cattolico brasiliano può costituire un punto di vista nuovo per comprendere lo scenario storico e sociologico in cui è maturata la crisi nella Chiesa postconciliare, e le prospettive di un suo superamento. -
Melo da Bari e il mantello delle stelle
Di Melo non si ha notizia alcuna prima dell'inizio della sua insurrezione (1009-1011) contro l'imperatore di Costantinopoli Basilio II e i catapani bizantini di Bari, da lui combattuti e vinti, ma a sua volta inesorabilmente sconfitto.Il fumetto ripercorre questa storia di intrighi e battaglie partendo dalla liberazione dall'assedio saraceno di Bari da parte dei Veneziani (1002). La successiva azione autonomistica di Melo veniva a scontrarsi con i disegni di restaurazione del governo bizantino in Italia meridionale. L'insurrezione antibizantina, appoggiata dal papa e dall'imperatore Enrico II, coadiuvata da Normanni e Longobardi, si protrasse, dunque, all'interno di uno scenario politico internazionale, e culminò con la vittoria di Aeca (1017), cui seguì l'anno dopo la disfatta di Canne. Melo vantava l'amicizia personale di Enrico II di Sassonia, incoronato nel 1014 sovrano del Sacro Romano Impero da papa Benedetto VIII. Alla solenne cerimonia partecipò anche Melo; in quella occasione offrì a Enrico uno stupendo mantello (conservato a Bamberga) di seta azzurra con una straordinaria decorazione del cielo stellato, di simboli dello zodiaco, di segni e immagini cristiane. -
Mariano Daniello di Jacopo detto Taccola o Archimede da Siena
«L'identità di Mariano di Jacopo, detto il Taccola, artista e ingegnere senese, è rimasta a lungo un mistero, sebbene le sue opere siano studiate e valutate da storici di varie discipline umanistiche e tecniche; per questo motivo, da più di un secolo rimane un grande personaggio poco conosciuto e poco celebrato. Ingegno poliedrico, esplicò diverse attività e la sua fama è legata soprattutto all'abilità che dimostrò come ingegnere e trattatista. A Taccola, conosciuto anche come ""l'Archimede senese"", è stata attribuita l'invenzione di una serie di numerose macchine, dispositivi e processi tra cui: la miniera esplosiva sotterranea, la pompa aspirante, un autorespiratore e un piano per la desalinizzazione dell'acqua di mare. È ormai generalmente accettato che questo personaggio abbia avuto una grande influenza nel Quattrocento, cosa che fa supporre che lo stesso Leonardo da Vinci conoscesse alcune delle sue invenzioni e che la sua opera abbia avuto una forte influenza sul suo concittadino Francesco di Giorgio Martini». (Dalla Premessa) -
La seconda tomba di Don Minzoni. La ricerca di giustizia di Monsi...
Anche a distanza di un secolo, l’assassinio di Don Minzoni mantiene la sua attualità. Quel delitto ci ricorda quale sia spesso il destino di chi ha il coraggio di difendere i valori in cui crede; ci dimostra che ai violenti non basta uccidere un uomo, serve soprattutto distruggerlo moralmente; ci sbatte in faccia l’immagine di una giustizia che non vuole trovare la verità. Anche oggi che la Chiesa ha avviato la causa di beatificazione del “servo di Dio” Giovanni Minzoni, che tutto sembra dunque finalmente chiaro, non è affatto inutile ricordare quel delitto e rileggere quanto accadde ad Argenta, nel Paese e soprattutto a Roma. Ed è giusto ricordare il ruolo che in quella vicenda ricoprì Monsignor Nazareno Orlandi, prete senese energico, polemico, con una certa considerazione di sé. Con tutti i suoi limiti, ma sicuramente con un coraggio che pochi altri mostrano, Orlandi chiede per mesi giustizia, prima di arrendersi di fronte ad una triste verità: il buon nome dell’Italia in molti l’hanno sulla bocca e troppo pochi nel cuore. -
Cara signorina maestra. Cento anni della Lega delle Maestre cattoliche
Il 2 settembre 1918 mons. Bacciarini fondò a Locarno la sezione ticinese della Verein katholischen Lehrerinnen der Schweiz, con lo scopo di responsabilizzare la figura della maestra in ottica cristiana, elevandola ad «un vero araldo di Dio, una missionaria permanente in mezzo al popolo» e ponendo nelle sue mani un'educazione dei fanciulli che fosse autenticamente cristiana. L'associazione svolse questo gravoso incarico con dedizione e serietà per esattamente un secolo, attraverso un Canton Ticino in costante evoluzione. Le Maestre Cattoliche assistettero attivamente alle numerose riforme scolastiche e al contemporaneo declino della vita religiosa nella società, restandone sì duramente provate, ma mai sopraffatte. Un'attività secolare, come già detto, testimoniata fino alla fine anche da una costante opera di beneficienza e sostegno a numerose opere missionarie. -
Tirinea
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Noi siamo quelli di Selenyj Jar
Seconda guerra mondiale, fronte russo: gli Alpini abruzzesi del Battaglione L'Aquila entrano nella storia con le loro gesta eroiche a Selenyj Jar, tra fine 1942 e inizio 1943. Tanti non torneranno da quel fronte, ma non verranno mai dimenticati. È così che, dopo oltre 70 anni, il ricordo di quelle gesta cambia anche linguaggio, per raggiungere tutte le generazioni e trasmettere valori senza età. Nasce così ""Noi siamo quelli di Selenyj Jar"", bellissimo racconto a fumetti di Marco Trecalli, con la collaborazione di Daniele Di Benedetto. Il fumetto riporta in vita i nostri nonni facendoli ridere, scherzare, combattere e imprecare. In bianco e nero, come le poche foto di quell'inferno di ghiaccio, ma accompagnati dalle loro parole, dai loro sentimenti, dalle loro debolezze e dalle tante forze. In questi giorni, 78 anni fa, il reggimento cominciava a muoversi verso il quadrivio. Quest'anno abbiamo deciso di celebrarli cosi: l'opera è dedicata infatti alla memoria di tutti gli alpini che non hanno fatto ritorno dalla Russia e all'alpino Valentino Di Franco, reduce di Selenyj Jar e memoria storica della battaglia. -
Il segreto custodito. Sulle orme dei condottieri Magosdj
Il libro che spiega il percorso dei Condottieri Magosdj, con l'uso delle carte che le autrici utilizzano nel gioco omonimo. Un gioco e un percorso spiegato in questo libro che permetterà a chi non si sente, per così dire ""nei canoni della norma"", di riconoscere il proprio valore sulla terra. Vuole essere quel qualcosa con cui ti puoi confrontare, nell'era dell'Acquario e che permette una perfetta condivisione di intenti... Il gioco viene utilizzato nei percorsi individuali e nelle scuole, dove i ragazzi attraverso un gioco da tavolo fanno un vero e proprio viaggio per attivare e comprendere le emozioni, i propri talenti e le potenzialità. -
The witch. La strega. Storia di una strega cosmica tra magia e so...
""Felice di incontrarvi! Sono una Strega che vive in un piccolo villaggio di montagna in Italia e la stregoneria e la magia sono una parte della mia vita. Attraverso un viaggio strano ma intenso, difficile e meraviglioso sono arrivata dal Canada, dove sono nata. Questo è un libro sulle Streghe e la stregoneria, scritto da una Strega, ma concepito per essere accessibile a chiunque abbia anche una piccola curiosità su questo argomento: esploreremo le nostre tradizioni più importanti, i miti, la magia, il sesso, il soprannaturale e l'emancipazione. Parlerò del terrore della caccia alle streghe e di alcune streghe storiche che ho incontrato. Voleremo ancora verso i giorni nostri, dove milioni di persone in tutto il mondo si stanno risvegliando come Streghe, adesso che la Natura è gravemente a rischio e la società occidentale ha un disperato bisogno di essere ""re-incantata"". L'intenzione di questo libro è di ispirare, potenziare e sollecitare voi che lo leggerete, indipendentemente dal fatto che vi identifichiate come streghe o meno. Benvenute alla lettura, benvenute nella magia!"". -
L' ultimo scacco
Questa Antologia raccoglie i 52 testi che hanno partecipato al Premio Letterario ""L'ultimo scacco"", un concorso riservato a racconti brevi inediti aventi un'attinenza filosofica, concettuale, metaforica o di qualunque altra natura con il gioco degli Scacchi. Sono storie originali, divertenti, a volte surreali, piene di emozioni, che parlano con la schietta ed essenziale lingua che caratterizza la narrazione breve, di temi esistenziali, ed esprimono quella bellezza che ha reso il ""Nobil Giuoco"" una filosofia, un'arte e pura poesia. Sarà una piacevole lettura per chi ama la scrittura fornita a piccole dosi.(Curatori: Carlo Alberto Cavazzoni è un Maestro di Scacchi della Federazione Scacchistica Italiana. Danilo Mallò, è istruttore e presidente del Comitato Regione Scacchi Sardegna. È fondatore e presidente dell'associazione culturale ""Le Pergamene di Melquiades"") -
L'istante preciso in cui Monet entra nell'atelier
""Attraverso un'unica immagine, ossessionante, lancinante, quella che coglie l'istante preciso in cui Monet entra nel suo atelier, ho cercato di raffigurare gli ultimi anni della vita di Monet. È lì, dentro al grande atelier di Giverny in cui ha dipinto le Ninfee, che si sente al sicuro dalle minacce del mondo esterno, dalla guerra che rimbomba nei dintorni di Giverny, dalla vecchiaia che si avvicina, dalla vista che diminuisce inesorabilmente. È lì, all'ombra della morte, che inizierà l'ultimo corpo a corpo decisivo con la pittura. È lì, nel corso di dieci anni, dal 1916 al 1926, che Monet perseguirà instancabilmente l'incompletezza delle Ninfee, continuando a ritoccarle, a perfezionarle."" (Jean-Philippe Toussaint) -
La realtà virtuale in psicoterapia
L'autore, che professionalità in ambito psicologico a quella per l'informatica presenta un progetto mirato ad illustrare in forma semplice ma approfondita l'impiego della realtà virtuale nella pratica psicoterapica. Nel testo, adatto a tutti, sono rintracciabili gli assunti teorici alla base di questa tecnica oltre ad una nutrita quanto esaustiva rassegna dei maggiori studi pubblicati a livello mondiale sull'argomento. -
Storia di una ricerca. Lezioni 2002
Ventisei anni dopo la prima edizione di ""Bambino donna e trasformazione dell'uomo"", con questo quinto libro di Massimo Fagioli ha inizio la pubblicazione delle lezioni che egli tiene dal 2002 all'Università di Chieti-Pescara ""G. d'Annunzio"". Tema di queste lezioni, rivolte agli studenti del Corso di laurea in psicologia e frequentate da un vastissimo pubblico, è la storia di una ricerca: la ricerca svolta con l'Analisi collettiva a partire dal 1974-75, prima all'interno dell'Università di Roma e poi in uno studio privato, e quella precedente, iniziata con le esperienze psichiatriche condotte negli anni Sessanta. -
Ferrara estense: lo stile del potere