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Fiordicenere
È la settimana che precede la Pasqua. Fatti che lo riguardano direttamente riaffiorano riportando Bruno Ramelli, ispettore di polizia in pensione, a rivivere un particolare giorno della sua vita con le sue relative conseguenze. Questo accade mentre si appresta a partire con la famiglia per trascorre la settimana che precede la Pasqua, fuori città. Quasi contemporaneamente la telefonata di un suo ex collega lo trattiene a Torino costringendolo a indagare su un caso risalente a ventiquattro anni prima e archiviato, all'epoca, insieme ai tanti dubbi lasciati dall'indagine svolta. I due fatti camminano paralleli e raccontano di come tutto ancora resista sotto la cenere del tempo. -
La canzone degli straccioni
L'anno sta terminando e benché siano passati ormai quarant'anni dai moti risorgimentali, è ancora forte a Parma l'eco del dismesso Ducato. La crisi che per decenni ha attanagliato la città porta a rimpiangere gli antichi fasti. Tuttavia, in quel fine 1902, affiorano segnali di riscatto e di ripresa che autorizzano speranze e festeggiamenti. A una delle tante feste tenutesi al palazzo del Governatore, un vecchio libraio austriaco, residuo del passato, annuncia la pubblicazione di un libro che porterà scompiglio in quella che un tempo era la petite capitale. Tale annuncio però segnerà il suo destino. Sarà la canzone di un mendicante a riportare giustizia e una rinnovata speranza. -
Un gatto da spiaggia
Nella casa di Gaia è entrato un nuovo micio che, poveretto, ha perso la voce, appena nato e abbandonato, a furia di chiedere aiuto. Spritz è un gattone rosso, furbo e curioso, che nella sua pacifica esistenza è testimone muto delle vicende e dei ricordi della sua padrona, e le narra con piglio vivace e scanzonato. Un libro non impegnativo ma curioso, fatto di tanti quadretti, come un puzzle della vita di Spritz e di Gaia, nella quale non può mancare fantasia e poesia. -
Le Ande. Speciale. Con cartina. Vol. 2: Aconcagua e i vulcani del...
""Meridiani Montagne"", la rivista monografica bimestrale di montagna e di cultura alpina, è giunta al suo nono anno di vita. Accompagnando i lettori nell'esplorazione delle cime più importanti dell'arco alpino con passione e senza tralasciarne il percorso storico e antropologico, Meridiani Montagne presenta la meta affrontandone tutti gli aspetti: l'alpinismo, l'escursionismo, la storia, il cinema, la cucina, i libri... Ogni monografia è corredata da una cartina inedita con tutti i percorsi, i rifugi e le informazioni utili all'escursionista. -
Le Ande. Speciale. Con cartina. Vol. 3: Cordigliere Blanca, Huayh...
""Meridiani Montagne"", la rivista monografica bimestrale di montagna e di cultura alpina, è giunta al suo ottavo anno di vita. Accompagnando i lettori nell'esplorazione delle cime più importanti dell'arco alpino con passione e senza tralasciarne il percorso storico e antropologico, Meridiani Montagne presenta la meta affrontandone tutti gli aspetti: l'alpinismo, l'escursionismo, la storia, il cinema, la cucina, i libri... Ogni monografia è corredata da una cartina inedita con tutti i percorsi, i rifugi e le informazioni utili all'escursionista. -
Fico d'India e pitaya
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Il mio 2022. Orto, ambiente, casa pensando al futuro del pianeta
L'agenda del 2022 si schiera marcatamente dalla parte della sostenibilità e lo fa puntando sul vetro, con suggerimenti per il suo utilizzo in cucina (e non solo). Mantiene comunque un taglio spiccatamente pratico, con consigli di coltivazione, salute e cura della casa, e tanto spazio per le annotazioni personali. La salute del pianeta e di chi lo abita è da sempre un tema caro a ""Vita in Campagna"" e ""Vivere La Casa in Campagna"". Nell'agenda del prossimo anno questo tema si traduce nei focus sul vetro, materiale riutilizzabile e riciclabile al quale il Consiglio Generale delle Nazioni Unite ha intitolato il 2022. Fra gli svariati impieghi, infatti, in cucina il vetro è un alleato prezioso per la conservazione e preparazione di molteplici ricette: confetture, sottaceti, liquori fino alla vasocottura. Ogni mese trovate un consiglio per la corretta conservazione/cottura o una ricetta sfiziosa. Mese dopo mese non mancheranno poi le indicazioni per la coltivazione di ortaggi e piante da interno, preziosi suggerimenti per mantenersi in salute e per la cura della casa. Inoltre vi invitiamo a visitare alcuni piccoli musei locali in cui scoprire il legame fra storia contadina e territorio. Rimangono confermati gli spazi per organizzare con facilità gli impegni: per programmare gli interventi da fare ogni giorno o nel lungo periodo e per annotare le spese settimanali e mensili. Sempre utili poi le infografiche relative al meteo e alle temperature, così da potersi annotare lo ""storico climatico"" della propria zona in vista di future coltivazioni. -
Il mio 2023. Orto, natura, casa. Risorse e strategie per frontegg...
Come risparmiare in casa in tempo di rincari? L'agenda 2023, frutto della collaborazione con Adiconsum, Adoc e Federconsumatori Veneto, illustra i diversi fronti su cui intervenire: dall'autoproduzione alle tecnologie per il risparmio energetico, dagli strumenti per tutelarsi agli accorgimenti per una spesa più leggera. Tanti consigli da mettere in pratica ogni giorno. Caro bollette, caro benzina, caroprezzi in generale: come affrontare questo momento così critico? Innanzitutto ricorrendo all'autoproduzione: impariamo a coltivare un orto o un piccolo frutteto, anche sul terrazzo, e poi a trasformare frutta e verdura, così da evitare sprechi e avere una dispensa ben fornita. Ma si possono autoprodurre anche detersivi o semplici giochi, con il vantaggio di insegnare anche ai più piccoli la sostenibilità. Inoltre, operando le scelte corrette al momento della spesa, è poi possibile preparare gustosi piatti a basso prezzo. Ci sono poi gli incentivi statali, i bonus per le famiglie in difficoltà e diversi portali che forniscono strumenti per la tutela dei consumatori. E per finire, non può mancare l'attento monitoraggio delle spese, che IL MIO 2023 rende possibile attraverso le tabelle settimanali e mensili. -
Il sentiero dell'amore. Medjugorie. Via crucis
Il testo presenta la Via Crucis illustrata di Medjugorie, insieme alla preziosa testimonianza di Vicka Mijatovic', veggente di Medjugorie. Vengono rappresentate le quindici stazioni della Via Crucis illustrate da immagini che rappresentano ogni stazione. Ogni stazione è accompagnata, inoltre, da riflessioni spirituali e pensieri di don Giovanni D'Ercole validi per il nostro tempo. Il testo, oltre a presentarsi molto bene dal punto di vista artistico, è un notevole riflessione per la preghiera personale, in particolare in questo periodo di Quaresima. -
Itinerario di comunione. Il «Castello interiore» di Teresa di Gesù
Giovanni Moioli coglie la profondità di Teresa di Gesù, innamorata di Dio, di Cristo, al quale parla con una grande effusione del cuore, raggiungendo con Lui l'intimità di una comunione, pienamente assunta in un'esperienza singolare. Esperienza non rinchiusa, non trattenuta per sé, ma proposta alle «monache carmelitane scalze, sue sorelle e figliole», come lei stessa scrive all'inizio del trattato, detto Castello interiore. L'autore indugia nell'accompagnare le parole di Teresa, nel suo proporre la dimora nel Castello, al cui centro sta il Re, che è il Signore. Nel ribadire «l'idea della presenza di Dio nell'anima per essenza e per potenza», come afferma la Santa, ne mette in luce la peculiarità di un vissuto non dissociato dalla riflessione teologica e biblica. Don Moioli, in queste pagine, ci prende per mano e ci fa penetrare nel «castello di cristallo delle sette dimore», per sottolineare che, proprio nel centro dell'anima, è possibile l'incontro con Colui che è ""il centro"" assoluto, la cui iniziativa è di farci gravitare verso di sé, verso quell'unione che trasforma, cui ciascuno di noi deve tendere. Nel riproporre questa fondamentale acquisizione di Teresa, ne dimostra la pregnanza anche sul piano del cammino spirituale, che non può prescindere dal riferimento cristologico e trinitario. Qui si colloca il cammino dell'unione, i cui registri, presenti nel Castello, sono la ""sequela"" e l'""orazione"": registri che si compongono, senza dialettica. -
Sulla via della croce
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Fiamma d'amore viva
La ""Fiamma d'amor"" viva è l'opera conclusiva di san Giovanni della Croce. Redatta infatti a due mesi dalla sua morte e legata necessariamente alla ""Notte oscura"" e al ""Cantico spirituale"", è però originale quanto a esperienza mistica, creazione letteraria e dottrina spirituale. Come nelle opere preesistenti, lo scopo principale è narrare la grandezza e l'onnipotenza di Dio fatte amore, ma qui mettendo al centro il suo essere trinitario, e dando particolare risalto agli effetti prodotti nell'anima. Dominato da una forte carica emotiva, il linguaggio simbolico documenta l'ormai raggiunta maturità mistico-letteraria del Santo. Il simbolo fiamma-fuoco è prolungamento della notte-oscurità. La poesia, intensa, semplice e di grande bellezza, è più compatta del ""Cantico"", meno progressiva e drammatica della ""Notte"". -
La promessa e i voti nell'Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi
Come comprendere oggi le promesse e i voti che emettono i membri dell'Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi? Qual è il loro significato? Si tenta di rispondere a questi quesiti, dopo aver effettuato un breve excursus storico sul significato dei voti e della promessa, da quella prospettiva teologale che cerca di aiutare a vivere la sequela di Gesù già iniziata con il Battesimo. Segue una breve riflessione intorno al tema della promessa emessa nell'Ordine Secolare, per finire con una riflessione sulla sequela di Gesù nello spirito dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza e delle Beatitudini. -
Leonia Martin. Una santità sorprendente
Accanto a Teresa, ""la più grande santa dei tempi moderni"", e ai suoi genitori Luigi e Zelia, prima coppia canonizzata dalla Chiesa, Leonia Martin potrebbe essere vista come il brutto anatroccolo. Bambina sempre ammalata, di spirito poco sveglio e dal carattere difficile, accumula insuccessi su insuccessi. Rimandata dalla scuola e uscita poi ben tre volte dai monasteri in cui era entrata, riesce a entrare definitivamente alla Visitazione di Caen solo all'età di trentasei anni. Ma sono proprio le sue fragilità e i suoi insuccessi che condurranno Leonia, in religione suor Francesca Teresa, sulla via di una santità umile e gioiosa. -
Poemetto con la madre e altri versi
Chi ha parlato, come di recente Fausto Curi, di una ""funzione Porta"" in relazione alla poesia italiana del secondo Novecento, può trovare in ""Poemetto con la madre"" (1985) e ""La posizione fetale"" (1985), (testi inediti qui pubblicati per la prima volta), la conferma delle proprie convinzioni. Sono testi di crudeltà e violenza, oltre che di una negata dolcezza, in cui la pulsione al cannibalismo, alla lacerazione, si sviluppano su una materia freudiana di rara compattezza. Ma sono anche testi in cui la dicotomia nascita-morte, restare-partire, raggiunge una asciutta, essenziale e insieme raggelata misura. -
Lettere d'un maestro sufi. Lo Sheikh al-'Arabi ad-Darqawi
Antologia tratta da quella di trecento lettere redatta dallo stesso sheikh Darqawi (1743-1833) e trascritte dai suoi discepoli più stretti. -
Visite al Ss.mo sacramento e a Maria Ss.ma
Il classico di Sant'Alfonso Visite al SS.mo Sacramento e a Maria SS. ma è, senza dubbio, uno dei capolavori della sua arte spirituale, la cui ripubblicazione ha come unico scopo quello di contribuire a diffondere la spiritualità eucaristica di cui il Santo fu un insigne testimone, come ci ricorda Giovanni Paolo II nell'enciclica Ecclesia de Eucharistia; al n. 25, infatti, si legge: ""Di questa pratica [le visite a Gesù Sacramento] ripetutamente lodata e raccomandata dal Magistero, numerosi santi ci danno l'esempio. In modo particolare, si distinse in ciò sant'Alfonso Maria de' Liguori, che scriveva: ""Fra tutte le devozioni, questa di adorare Gesù sacramentato è la prima dopo i sacramenti, la più cara a Dio e la più utile a noi"""". Il volume, curato da don Mario Colavita, si apre con un'ampia introduzione, di carattere storico-pastorale sul santo del secolo dei lumi e sui fondamenti del pensiero della Chiesa sull'Eucarestia, per far meglio apprezzare questo "" magnifico manuale di conversazione con Gesù Cristo "" che ha ispirato e continua ad ispirare, nel mondo intero, le parole da pronunciare dinanzi al tabernacolo. -
Padre Pio e il mistero della sua messa
Padre Pio viveva di Eucarestia, nell'Eucarestia, per l'Eucarestia, l'Eucarestia era il suo tutto. Questo innamorato dell'Eucarestia è stato ben più che un contemplativo, è stato un mistico, anzi un estatico dell'Eucarestia. Mistico autentico ai livelli più alti, aveva raggiunto l'alta contemplazione infusa, intelletto, volontà e memoria erano in contatto con la divinità.L'altare era il nuovo Calvario, il luogo dove P. Pio si immolava. La prima pellegrina, in assoluto, che partiva dal cielo per assistere alla Messa di Padre Pio era proprio Maria. Padre Pio, che, annientandosi, ha saputo attivare a sé per la salvezza dei fratelli l'Onnipotente e farlo operare nel suo mini-stero, è oggi modello, messaggio della forza dell'Eucarestia: con tutto se stesso chiama, invita ad andare, a vivere, a usufruire sempre dell'Eucarestia, che è rimedio assoluto, fondamentale, divino, per curare i mali gravissimi da cui siamo affetti. -
Alberto Marvelli. Un giovane per i giovani
Alberto Marvelli (1918-1946) è un giovane santo in giacca e cravatta. Una esemplare figura di laico cattolico. Una proposta di spiritualità per l'uomo d'oggi, quella laicale e cioè incarnata nel tempo e nella storia, capace di condivisione, di discernimento della testimonianza di un amore che Dio ci ha donato e che vuole rinnovare la mente ed il cuore delle persone, che vuole rinnovare la storia. Alberto visse con grande impegno la propria fede, alimentandola con un'intensa vita di preghiera e testimoniandola nell'impegno dei propri doveri quotidiani di studio e di lavoro, nella Chiesa, nella società, nella carità verso i poveri. L'opuscolo vuole rendere un servizio al discernimento vocazionale attraverso le parole di Alberto Marvelli, un giovane per i giovani. Il cammino verso il Sinodo dei Giovani del 2018 continua a farci riflettere su chi siano i giovani nella Chiesa e nel mondo, e invita loro a inventare e immaginare se stessi, con il corag-gio di affrontare il futuro perché in un mondo che cambia bisogna rischiare. -
Il diritto (non) ci salverà
Ci salverà il diritto dalle catastrofi umanitarie, dal delirio identitario, dal razzismo, dalla tortura e dalla violenza delle istituzioni? È al solo diritto che dobbiamo affidarci per contrastare il declino della nostra democrazia verso una deriva illiberale? I cultori dello stato di diritto e coloro che si impegnano per la promozione dei diritti umani non di rado si affidano al contenzioso per resistere a tentazioni autoritarie o per far progredire una legislazione altrimenti timorosa e restrittiva. Ci sono esempi di questo nella recente storia italiana, europea e statunitense. Si pensi allo scontro tra Donald Trump e i giudici che gli hanno annullato per due volte il suo Muslim Ban. Il diritto è come una botte che può essere o meno riempita di buon vino. Ma anche quando il vino è buono conta la cultura sociale, politica, umana degli operatori della giustizia.