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Il pensiero presocratico
Guido Calogero è stato uno degli interpreti più importanti e innovativi del pensiero presocratico del Novecento. Il suo interesse per i Presocratici nasceva da una visione organica della logica antica considerata nell'intera vicenda della sua determinazione storico-teoretica. Era quindi intimamente connessa con l'interpretazione che del pensiero di Aristotele Calogero offrì nei suoi Fondamenti della logica aristotelica del 1927. In questo libro egli delineava le due diverse istanze della logica noetica, fondata sulla pura appercezione intellettuale del contenuto noetico, e della logica dianoetica, articolata nella sintesi predicativa che ha per oggetto il sinolo indissolubile di materia e forma, i cui remoti ma chiari precedenti giacciono nel pensiero presocratico, nella ""coalescenza"" (che non significa identità) di logica, ontologia e linguaggio, e nei due diversi imperativi della logica della visione e della logica della dizione. Questo volume raccoglie tutti gli scritti dedicati da Calogero al pensiero presocratico, e li fa precedere da una Introduzione che ne chiarisce i presupposti teorici e i nessi essenziali. Esso comprende tutte le voci della Enciclopedia Italiana (finora mai rese disponibili in un volume autonomo), tre recensioni, una delle quali monumentale, e infine saggi di grande rilievo dedicati a Senofane, Parmenide, Zenone e Gorgia. Per la ricchezza del suo contenuto il libro costituisce un'ampia introduzione al pensiero presocratico visto nella complessità della sua tessitura. -
Carmelo Bene: fonti della poetica
All'apice della sua multiforme carriera, estesa dal teatro alla letteratura, dalla radio al cinema e alla televisione, Carmelo Bene propose sulle scene italiane un genere ibrido che era stato senz'altro minore nella storia del teatro europeo, ma sempre presente e gravido di conseguenze per gli sviluppi delle arti della scena e della musica. La stagione dei melologhi fu, da un lato, frutto di intuizioni e di sensibilità condivise con alcuni protagonisti della scena musicale di quegli anni; dall'altro, fu l'esito di percorsi storici e di eredità culturali, oggetto di scavo in questo studio, che consentono di rintracciare alcune fonti inattese nella poetica dell'attore salentino. Il libro si conclude con una sezione dedicata alla rielaborazione da parte di Bene del Manfred di Byron-Schumann, esaminata attraverso l'ampio ventaglio degli strumenti dispiegati dall'attore per esaltare la presenza vocale e la forza espressiva del poema drammatico con musica. -
Psicoterapie in psico-oncologia. Percorsi clinici a confronto
Questo volume si pone come l'occasione per un gruppo di psicoterapeuti provenienti da paradigmi teorici e concettuali differenti d'interrogarsi sul lavoro clinico e psicoterapico con il malato oncologico delineando percorsi teorici, ma soprattutto esperienziali. La scelta del curatore di far rispettare ai vari autori un impianto comune, permetterà facilmente al lettore di cogliere, pur nei differenti stili espositivi, aspetti di continuità piuttosto che sottolineare altrettanto importanti elementi di discontinuità. L'intento di questo volume è infatti quello di guardare all'interno della ""nostra cassetta degli attrezzi"" per cercare di capire cos'è che cura, con quali strumenti cioè affrontare le angosce, gli sconquassi dell'immagine corporea, il vivere nell'incertezza, gli squilibri familiari e interpersonali dei pazienti, mostrando la complessità dei fattori in gioco e l'articolazione delle strategie operative, per arrivare non a una contrapposizione tra i diversi modelli presentati, ma a una teoria dell'azione terapeutica. Per queste caratteristiche riteniamo che il volume sia utile non solo a chi già lavora o intende approcciarsi al malato oncologico, ma a coloro che, lavorando con patologie gravi e/o avanzate, devono affrontare l'esplorazione di zone d'ombra dove si annidano paure ferali, rabbie e perdita. -
Ágalma (2020). Vol. 40: Figure dell'inorganico
Rivista di studi culturali e di estetica fondata da Mario Perniola. -
Nanni Moretti. Il cinema come cura
Da Io sono un autarchico a Tre piani, il cinema di Nanni Moretti ci invita a superare i nostri schemi mentali attraverso alcuni dei film più originali e disarmanti prodotti in Italia dagli anni Settanta a oggi. Dalle ossessioni dell'alter ego Michele Apicella a quelle di un autore maturo che continua a interrogare lo spettatore in opere calate dentro le esitazioni di un neoeletto Papa in crisi, di una regista in scacco esistenziale, dei condomini di una palazzina romana ispirata alle pagine dello scrittore Eshkol Nevo. Tutto il cinema di Moretti come percorso di rivendicazione di una crisi che è motivo di autoanalisi, per l'autore e per lo spettatore. -
Le forme del personaggio. Figure dell'immaginario nella serialità...
""Le forme del personaggio"" offre una ricognizione sulle figure che abitano l'immaginario della serialità televisiva statunitense degli ultimi anni. Il libro si pone come obiettivo quello di indagare sia le forme che compongono gli esseri finzionali seriali, sia quelle tramite cui essi si manifestano nelle serie televisive. Dopo una disamina del concetto di personaggio in generale, il discorso procede concentrandosi sui personaggi specificatamente seriali e televisivi. Una simile prospettiva fenomenologica consente di analizzare quelle forme che, da un punto di vista estetico-narrativo quanto storico-culturale, conformano l'identità di queste figure. Si vedrà poi come, proprio a partire da quelle forme, sia possibile tratteggiare una tipologia dei personaggi seriali televisivi sulla base delle loro diverse caratteristiche, differenziandoli tra personaggi stereotipati, individualizzati, popolari e replicanti. -
Tecnica e architettura
«La cornice epistemologica che possiamo ricavare dalla lettura di questo libro ci aiuta a comprendere le forme dell'architettura contemporanea che rispecchiano le tendenze fondamentali del nostro tempo: queste pagine rappresentano un esercizio a ripensare il modo in cui abitiamo. Saper leggere l'architettura significa comprendere come i popoli del passato hanno dato forma ai problemi del loro tempo. In tal senso, l'architettura si configura come un gesto 'complesso': l'opera d'arte è un'affermazione di pensiero.» (dalla Prefazione di Luca Taddio) -
Dante: filosofia e poesia della giustizia. Dalla «Monarchia» alla...
Il legame fra legge, diritto e giustizia è particolarmente stretto ed evidente nell'opera di Dante, in quanto fondato sull'evoluzione e sull'interazione delle due scientiae che lo hanno ad oggetto nel periodo in cui egli opera: la teologia e la scientia iuris. L'Alighieri, infatti, vive alla fine del secolo di massimo splendore degli studi giuridici medievali, che avevano ritrovato un nuovo impulso nelle città italiane a partire dall'XI secolo. Egli li interpreta e ne ridefinisce la funzione su basi filosofiche e teologiche che mirano alla ideazione di una società ben guidata, fondata sulla giustizia, che prelude alla perfetta communitas celeste e ad essa guida. Su queste basi è costruito non solo il De monarchia, ma anche il poema, specie la terza cantica, più prossima alla stesura del trattato politico. Il volume indaga tali fondamenti e gli sviluppi che assume il tema della giustizia nel De monarchia da prospettive filosofiche, storiche, giuridiche e letterarie, e ne individua gli sviluppi nel poema. -
Metafisica dell'immanenza. Scritti per Eugenio Mazzarella. Vol. 1...
L'instancabile lavoro filosofico Mazzarella si configura come un esercizio teoretico che se da un lato approfondisce la sua voce all'interno di alcune tensioni cardine della storia del pensiero filosofico, dall'altro fa un passo oltre, arrischiando la filosofia in territori inediti: la conduce ai suoi confini, sulla soglia, più precisamente del suo stesso inveramento/superamento, come quando fluisce, in Mazzarella, nella trama del pensiero poetico. -
Il tempo e l'altro
""Il tempo e l'altro"" ospita quattro conferenze tenute da Emmanuel Levinas nel 1946-1947, durante il primo anno della sua attività al Collège philosophique fondato da Jean Wahl. Queste pagine, anche alla luce della pubblicazione delle opere inedite di Levinas, in particolare i Carnets de captivité, appaiono come un luogo di ""gestazione"" dei temi centrali della maturità teoretica dell'Autore. Di più, ne costituiscono una prima sintesi. Un'opera fondamentale per cogliere la cellula germinale del pensiero di Levinas e riscoprirne la grandiosa originalità. Postfazione Francesca Nodari. -
Il sentimento paralizzante del possibile. La vertigine della libe...
Che cosa significa essere liberi? Esiste una determinazione filosofica capace di definire in modo inequivocabile questo principio? Questo breve saggio ripercorre con un linguaggio accessibile a tutti le formulazioni dei concetti di scelta, libertà, autenticità e responsabilità, facendo luce sul contesto filosofico e culturale che le ha declinate, con particolare riferimento al pensiero di Kierkegaard e Sartre. -
La resistenza in 100 canti
I cento canti fondamentali della resistenza - Bella ciao, Fischia il vento, Dalle belle città - per capire l'evento essenziale della nostra Storia. Spartiacque etico, politico, culturale, la resistenza continua a essere un punto di riferimento per ogni movimento progressista, democratico, rivoluzionario italiano. I canti nati nei venti mesi di guerra partigiana sono la testimonianza diretta delle opere, degli uomini e dei giorni che diedero vita a un'altra Italia. Questi canti sono un trattato di storia orale, pagine strappate dal diario della lotta. Canzoni battagliere, ironiche, che mescolano il riso e la festa al ricordo dei compagni caduti. A queste si aggiungono le canzoni che, via via, dal 25 aprile del 1945, stratificano nella memoria destini personali ed eroismi collettivi. Canzone per canzone, Alessio Lega ricostruisce la connessione con i fatti storici e narra i personaggi quotidiani e incredibili che sconfissero il fascismo e la guerra e ci donarono libertà e pace. Contiene una selezione di foto e spartiti originali. -
Studi hegeliani. Diritto, società civile, Stato
Lo studio di Hegel rappresenta uno dei momenti centrali della riflessione di Bobbio. I saggi raccolti in questo volume costituiscono un insieme coerente che approfondisce alcuni punti essenziali del pensiero del grande filosofo tedesco. Bobbio pone il problema del rapporto fra la tradizione del diritto naturale e la filosofia di Hegel, mostrando come la seconda costituisca insieme il compimento e la dissoluzione della prima. Se essa portava a individuare nello Stato ""il punto culminante del processo storico"", il coronamento di questa visione generale è ""la considerazione della supremazia della legge, intesa come la più alta manifestazione della volontà razionale dello Stato"". Proseguendo nella sua riflessione, Bobbio analizza il posto che occupa il diritto nel sistema della filosofia hegeliana: sono scritti - quelli del diritto, sul diritto privato e pubblico, sulla costituzione e sulle forme di governo - ""nati da un interno svolgimento, da un collegamento naturale fra tema e tema, come se la chiusura di un problema ne aprisse subito dopo un altro"". -
Leopardi e la filosofia
Remo Bodei ha coltivato a lungo il suo interesse per Giacomo Leopardi. Ne ha scritto Ma partire dal 1992, spesso in occasione di interventi a convegni e relazioni, fino alla conferenza tenuta nel 2017 al XIV Convegno Internazionale di Studi Leopardiani su Leopardi e la cultura del Novecento. Modi e forme di una presenza. La lunga frequentazione con l'opera leopardiana lo ha portato a riflettere su temi filosofici di grande rilievo, quali il problema del male e l'idea e l'immagine dell'infinito e del limite, anche in rapporto al dibattito sul sublime e al contrasto tra classici e romantici. Bodei si è anche misurato con gli aspetti più rilevanti del pensiero leopardiano, tematizzando il rapporto del poeta con la filosofia e il concetto di ""ultrafilosofia"". I saggi qui raccolti - alcuni editi per la prima volta, sempre controllati a partire dalle versioni, a volte diverse, che il filosofo conservava - testimoniano l'importanza assunta da Leopardi nella ricerca storica e filosofica di Remo Bodei. -
Pianeta Banksy. L'uomo la sua opera e il movimento che ha ispirato
Le opere di Banksy sono riconosciute a livello universale come l'emblema della ribellione al sistema e della denuncia delle storture di una società sempre più votata al consumismo, alle disuguaglianze e alla solitudine. Dove passa Bansky resta un segno indelebile, uno squarcio di verità che non è possibile ignorare e che ridefinisce per sempre il tessuto urbano. In questo volume, il fotografo e writer Alan Ket ripercorre, attraverso una galleria tematica di oltre 200 scatti, le opere più note di Banksy e dei suoi più apprezzati discepoli. Angeli, demoni, animali, icone, satira politica. Questa è la storia dell'unico esercito che porta avanti la sua rivoluzione soltanto con colori e bombolette spray. -
Libro blu
Tradizionalmente considerata un'opera cruciale per il passaggio dal Wittgenstein del Tractatus logico-philosophicus a quello delle Ricerche filosofiche, il Libro blu raccoglie una serie di osservazioni filosofiche sulla natura del linguaggio, a partire da concetti cardine come significato e intenzione, e sul rapporto tra filosofia e scienza. È un esempio tipico della concezione wittgensteiniana della filosofia, intesa essenzialmente come un metodo per liberare l'uomo dai ""crampi mentali"" e dissolvere la nebbia che avvolge l'uso comune del linguaggio. -
Oltremai. Ediz. italiana, inglese e francese
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La veglia eterna. Catacombe dei Cappuccini di Palermo. Ediz. ital...
Il lettore viene accompagnato a scendere i gradini che conducono alle catacombe e, oltrepassato il cancello, eccole: le mummie. Riposano in piedi nelle nicchie bianche, nei loro antichi abiti, e assomigliano a una versione macabra delle vecchie foto in bianco e nero, in cui uomini con grandi baffi e donne con grandi sottane se ne stavano in posa, impalati come manichini. Tra queste spicca la piccola Rosalia, dolcemente adagiata nella sua minuscola bara: il suo volto è sereno, la pelle appare morbida e distesa, e le lunghe ciocche di capelli biondi raccolte in un fiocco giallo le donano un'incredibile sensazione di vita. Se Rosalia Lombardo è stata imbalsamata, come altri corpi presenti nelle Catacombe, la maggior parte delle salme ha invece subìto un processo di mummificazione naturale - vale a dire senza che fossero eliminati viscere e cervello oppure iniettati particolari liquidi conservanti. La mummificazione è una tradizione antichissima in Europa, che in Sicilia ha preso particolarmente piede, e le Catacombe di Palermo rimangono l'espressione più straordinaria di questa tradizione, in ragione del numero di corpi conservati al loro interno (1252 corpi e 600 bare in legno, alcune delle quali vuote, secondo un censimento del 2011). Pagina dopo pagina, il libro si offre come una guida storica e storico-artistica alla più grande collezione di mummie spontanee e artificiali al mondo. -
Trucas. Ediz. illustrata
Che cos’è quel tripudio di macchie colorate che ci sorprende appena apriamo il libro? È uno dei soliti guai combinati da un buffo mostriciattolo verde e peloso che si allontana a passi felpati portando con sé l’arma del delitto: i tubetti di pittura. Il suo piedone scivola via dal frontespizio e noi ci sentiamo un po’ spaesati: non sappiamo quando esattamente è iniziato il libro e, ogni volta che questo bizzarro essere scompare lasciando la pagina vuota, siamo pervasi da un brivido di suspense. Ma la fuga del nostro eroe non sarà priva di ostacoli: prima una mano gigantesca lo costringe a farsi un bagno perché è tutto imbrattato di pittura poi, mentre si allontana completamente fradicio lasciandosi dietro una scia di colore, ecco che appare un matitone puntato dritto contro di lui. Un momento... non è un matitone ma qualcosa di molto peggio! Una giocosa e arguta riflessione sulla pittura nel suo rapporto con la pagina (o la tela) bianca, ma soprattutto la divertente avventura di un altro strambo personaggio partorito dalla esuberante fantasia di Juan Gedovius ancora una volta raccontata efficacemente senza bisogno di parole. -
Labirinti
A un anno dalla riedizione del Signor Spartaco, ritroviamo un giovane Spartaco in cammino insieme allo zio, l'ingegnere Dortles, su sentieri di alta montagna. Il luogo che attraversano è misterioso e affascinante: si dice infatti che sulle guglie si impiglino i sogni e che in certi punti si possa sentire l'oscurità scorrere. Al calar della notte, i due viaggiatori fanno una sosta e, mentre Spartaco dorme, lo zio si avvede di alcune ombre e le segue imboccando un sentiero che lo conduce fino a scoprire le antiche creature delle creste di cui parlano le leggende della montagna. Incantato, rimane a guardarle mentre oscillano muovendo lunghe pertiche con cui, lentamente, raccolgono i sogni. A un tratto scivola sul terreno friabile provocando una frana che fa fuggire le strane creature nella loro caverna. Raggiunta da un masso aguzzo, una di loro cade morta e l'ingegnere Dortles le si avvicina, notando tra le sue dita un oggetto variopinto: è una scatola contenente i colori del sogno, che porta al nipote affinché ricominci a dipingere. Con questi pastelli, luminosi e malinconici al tempo stesso, Spartaco inizia a creare i racconti delle nuvole e, terminata la scatola, scova in un bugigattolo alcune vernici sbalorditive con cui prosegue il lavoro fino a completare un libro. Questo libro si intitola ""Labirinti"". La sfida, qui, per Mattotti, consiste nell'utilizzare un colore pittorico e volumetrico per trasfigurare la realtà fino a sondare gli abissi dell'animo umano, dando forma narrativa a ciò che sembra impossibile da raccontare: la contemplazione, il cambiamento delle nuvole, l'aria, il colore, la vertigine che si avverte in cima a un serbatoio, tutte cose che non generano azione ma tracciano piuttosto degli itinerari interiori. Itinerari che l'artista percorre insieme a Jerry Kramsky (al secolo Fabrizio Ostani), con il quale crea un sodalizio che prosegue e si affina da oltre quarant'anni con esiti di perfetto equilibrio tra disegno e pittura. Come si legge nel primo episodio, ""Spartaco in valvolandia"", l'arte evocativa può esprimersi attraverso disegni teneri e delicati ma anche vere e proprie essenze da incubo. Si passa così dalle sette sfumature del bianco delle terre degli Inuit in ""Santi Numi"" ai colori cupi e alle geometrie futuriste di ""I minatori"" e ""Contagio pericoloso"", dalla levità delle figure e dei colori freddi di ""Lettere dall'ultimo confine"" e ""L'eleganza interiore"" agli esseri fantastici di ""Spartaco apprendista sognatore"". Pagina dopo pagina, la narrazione prende corpo attraverso immagini astratte: una cometa rossa che attraversa il cielo notturno, nuvole impetuose che si fondono con le chiome degli alberi, stormi di uccelli neri che sorvolano città metafisiche. Sequenze che producono un effetto drammaturgico invitando il lettore a lasciarsi trasportare dall'immaginazione. Pubblicato per la prima volta in Francia da Albin Michel nel 1988, Labirinti viene oggi riproposto da #logosedizioni come settimo volume della serie dedicata al Mattotti fumettista. In questa nuova edizione, l'opera originale viene riproposta insieme a svariati materiali aggiuntivi, per la maggior parte inediti: le quattro storie Nocturne, Capriccci, Il Santo Coccodrillo e Ahum!, alcuni schizzi preliminari e l'approfondita prefazione di...