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Fisiopatologia renale. L'essenziale
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Il defibrillatore sottocutaneo S-ICD. Storia, evoluzione e pratic...
""È per me un grande piacere introdurre il nuovo libro “Il defibrillatore sottocutaneo: storia, evoluzione e pratica clinica” di Giovanni Bisignani e co-Autori. Il piacere, duplice, è legato alla ventennale sincera amicizia che mi lega a Giovanni ma nondimeno al riconoscimento delle sue grandi qualità scientifiche ed organizzative.rnIl defibrillatore/cardioverter impiantabile (ICD) rappresenta sicuramente una delle grandi scoperte della medicina contribuendo all’allungamento della vita media. Il primo report scientifico che ha documentato l’efficacia di tale device è stato lo studio MADIT che ha dimostrato i benefici dell’ICD nel ridurre in modo significativo la morte improvvisa, che rappresenta circa il 50% del numero totale delle morti cardiovascolari. Una possibile complicanza, però, dell’utilizzo dell’ICD è l’infezione del device che si presenta nell’1-2% dei casi, ponendo difficili e rischiosi quesiti terapeutici, come la terapia antibiotica per curare l’endocardite ernl’estrazione meccanica transvenosa degli elettrocateteri. Il defibrillatore sottocutaneo sopravanza questi limiti mantenendo inalterate le possibilità terapeutiche antiaritmiche.rnI pazienti potenziali candidabili ad un ICD tradizionale, e quindi anche ad un ICD sottocutaneo, possono essere divisi in due gruppi. Il primo gruppo comprende pazienti con malattia cardiaca strutturale in cui il rischio di aritmie potenzialmente letali è fondamentalmente legato al grado di disfunzione ventricolare sinistra. I più frequenti pazienti di questo gruppo sono i soggetti con disfunzione ventricolare sinistra post-infartuale, ma altre categorie di pazienti come quelli affetti da cardiomiopatia dilatativa primitiva, da cardiomiopatia ipertrofica, o displasia aritmogena del ventricolo destro possono essere candidati ad un ICD, e quindi ad un ICD sottocutaneo. Nei pazienti con severa disfunzione ventricolare sinistra l’ICD ha dimostrato essere la migliore protezione dalla morte aritmica improvvisa.rnNel secondo gruppo sono compresi pazienti che non hanno una evidente malattia cardiaca strutturale, ma una sindrome genetica associata ad un rischio di morte improvvisa. Una storia familiare di morte improvvisa ed anomalie elettrocardiografiche permettono in molti casi la diagnosi. Tipici sono i pazienti affetti da cardiopatie aritmogene ereditarie da sindrome di Brugada, da tachicardie ventricolari polimorfiche catecolaminergiche, etc., spesso sono soggetti giovani e con una lunga aspettativa di vita. Per questi ultimi, l’ICD sottocutaneo rappresenta un’attraente strategia terapeutica considerati i vantaggi legati all’assenza di elettrodi all’interno delle camere cardiache. Nell’ICD sottocutaneo, la mancanza del collegamento diretto tra ICD e cuore (l’elettrodo da shock è parimenti sottocutaneo) ha il vantaggio di evitare che un’eventuale infezione del sistema elettrodico si propaghi all’endocardio, eludendo la necessità di estrazione in caso di malfunzionamento, il pericolo di danneggiamento delle sezioni cardiache o dell’asse venoso intra-toracico.rnInoltre le recenti linee guida 2017 AHA/ACC/HRS per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa consigliano il defibrillatore sottocutaneo in tutti i pazienti che hanno bisogno di un defibrillatore impiantabile ma privi di accesso vascolare adeguato, oppure ad alto rischio di infezione, quando non vi è necessità di stimolazione antibradicardica, antitachicardica o di resincronizzazione cardiaca (indicazione di classe I). Il testo, il primo sull’argomento, riporta con una dettagliata iconografia, le indicazioni corrette al defibrillatore sottocutaneo, la tecnica di impianto, le recenti innovazioni in ambito anestesiologico, la possibilità del controllo in remoto. Molto interessante è infine il capitolo dedicato alla... -
Manuale di perimetria
"Questo libro non nasce con lo scopo di volere essere un “trattato” di Perimetria nel senso più stretto del termine. Ossia nell’accezione di una trattazione completa e sistematica di tutto lo scibile relativo a tale disciplina. Vi sono in circolazione ormai da anni autorevoli opere di quel genere, ancorché ormai datate, redatte da studiosi di fama internazionale con i quali sarebbe quanto meno velleitario, se non addirittura un po’ sfrontato, volersi confrontare. Anche se va rilevato, a proposito di quelle opere, che esse fotografano sì con estrema fedeltà la realtà del momento, ma finiscono poi con il rappresentare – per via del modo stesso in cui sono concepite – degli scatti statici, come lo sono tutti i fotogrammi. Mentre in Medicina – e dunque anche in Perimetria – tutto è in continuo divenire. Ragion per cui una cinepresa che sia costantemente in funzione appare molto più adatta della macchina fotografica per documentare quella realtà. Sulla base di queste considerazioni, ho pensato ad un’opera che fosse concepita in maniera flessibile e dinamica, costituita da capitoli che si potessero periodicamente aggiornare, anche singolarmente, per mezzo di eventuali, successive edizioni, in modo da poter continuare a mantenere il passo con quei cambiamenti significativi che sicuramente si verificheranno in futuro, nell’ambito degli studi sul campo visivo. D’altra parte – quasi a volere sconfessare, almeno in parte, quanto appena asserito – ho concepito un’opera che credo si possa definire “di ampio respiro”. Un’opera chernpotesse essere in grado di possedere un buon grado di completezza, e non semplicemente, dunque, uno scarno bignamino o uno stenografico manuale destinato esclusivamente a rapide e superficiali consultazioni." -
Tecniche avanzate in chirurgia addominale
Questo volume di tecniche avanzate in chirurgia addominale tratta le tecniche più interessanti, esaminando in dettaglio indicazioni e controindicazioni, pianificazione operatoria, chirurgia, gestione postoperatoria, complicanze e risultati. -
Esercizio terapeutico. Fondamenti e tecniche
Gli autori e collaboratori della settima edizione di ""Esercizio terapeutico. Fondamenti e tecniche"" sono riusciti ad integrare le più attuali tendenze e ricerche con i concetti fondamentali dell'esercizio terapeutico. È un testo indispensabile per gli studenti e molto utile per i professionisti che desiderano tenersi aggiornati per trattare al meglio i propri pazienti. Tutti il contenuto è stato aggiornato ed è stato inserito un nuovo capitolo dedicato all'esercizio per le persone anziane. Sono presenti nuove informazioni sull' ICF (International Classification of Functional Disability and Health), sulla prevenzione, la salute ed il benessere, sulla gestione dell'incontinenza maschile e molto altro ancora. Nella sezione Approfondimenti sono inoltre riportate Le Linee Guida per la Pratica Clinica (CPGs). -
Il linfodrenaggio manuale secondo il dott. Vodder. Guida pratica
Un trattamento ""total body"" che può essere abbinato alla terapia fisica di decongestione e ottiene i suoi risultati influenzando il sistema vascolare linfatico della pelle. In questa seconda edizione, vengono spiegate perfettamente le manualità e tutti gli aspetti pratici dell'esecuzione, con istruzioni dettagliate per eseguire con precisione il linfodrenaggio e ottenere i risultati auspicati. Il manuale contiene anche un elogio della lentezza: un'esecuzione troppo veloce o un incremento pressorio vanno evitati, come ripeteva sempre il Dott. Vodder. Tutti i terapisti avranno a loro disposizione un validissimo strumento per imparare una tecnica che rappresenta una preziosa aggiunta al ventaglio delle loro proposte terapeutiche. -
Principi di chimica farmaceutica
Questa nuova edizione del Foye, la VII italiana sulla VIII americana (a cura di Adriana Chilin e Giuseppe Zagotto), appare profondamente rinnovata, sia nei contenuti, ampiamente aggiornati, che nell'organizzazione e trattazione degli argomenti. In maniera più completa e mirata rispetto all'edizione precedente, il nuovo testo prevede una struttura gerarchica in comparti d'azione con una descrizione dettagliata in base alla patologia specifica di uso clinico. Anche se il testo, ormai diventata un classico per le sue note qualità è stato progettato per aiutare chi si dedica allo studio e alla pratica della Chimica Farmaceutica, in realtà può essere utile a chiunque sia interessato a conoscere come le sostanze chimiche che noi chiamiamo farmaci agiscono davvero, come i chimici farmaceutici distinguano, definiscano e calibrino lo stretto rapporto tra la struttura chimica e l'attività farmacologica e come i farmacisti siano in grado di guidare la loro comprensione delle basi chimiche dell'azione dei farmaci e di tradurla in un miglioramento dell'assistenza ai pazienti. -
Chirurgia della mammella
La medicina contemporanea ha capito che i chirurghi devono poter fornire diverse opzioni alle loro pazienti, poiché non c'è una paziente uguale ad un'altra. Chirurgia della mammella di Bland e Klimberg (I edizione italiana sulla seconda in lingua inglese, con Presentazione di Maurizio Nava) ha lo scopo di consentire ai giovani di capire le linee generali che portano ad una corretta impostazione del trattamento chirurgico del tumore della mammella, e non solo, e al chirurgo generale già esperto di approfondire alcuni aspetti per essere un chirurgo dedicato. L'obiettivo di un chirurgo dedicato alla mammella, come ci ha insegnato il Prof. Umberto Veronesi, è quello di condividere con la donna tutto il percorso chirurgico, con un'informazione completa ed un'attenta valutazione dei desideri della paziente. In sintesi, questo libro è un ottimo strumento per conoscere sia la chirurgia oncologica, che le tecniche ricostruttive di chirurgia estetica, tenendosi aggiornati sull'evoluzione di tutte le discipline che concorrono ad ottenere oggi una guarigione nel 90% delle donne affette da neoplasia mammaria: dalla diagnostica alla genetica, alle terapie farmacologiche e fisiche, dalla prevenzione all'anatomia patologica. -
Anatomia per osteopati. Testo atlante
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Laboratorio didattico di microbiologia, biologia e biotecnologie
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La zoppia nel cane
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Io, l'amore e Central Park
Siete mai stati innamorati? E quello stesso amore, che vi ha regalato tante emozioni, vi ha mai deluso? Erica, italiana che vive a New York, il suo sogno di vita, si troverà catapultata in una inaspettata storia d'amore con l'ultima persona che avrebbe mai pensato di incontrare: il famosissimo e bellissimo attore che tanto le aveva fatto battere il cuore da adolescente. Erica si ritroverà a fare i conti con un mondo che non le appartiene, con le sue paure mai superate e a rendersi conto che, comunque vada, ogni amore degno di questo nome ha il diritto di essere vissuto. -
Ancora una notte con te
Una storia giovane e fresca come l'amore che sboccerà tra Ryan, ragazzo che non ama legarsi troppo alle ragazze, e Tess, sensibile e con un passato carico di dolori e ferite. ""Era lei. La vidi sulla soglia della porta, quella ragazza così affascinante di cui mi ero completamente perso; il suo sguardo, le sue mani, le sue forme… pensavo di non rivederla più e pure mi ritrovai a casa sua. La guardai attentamente, non mi soffermai tanto sul suo corpo ma soprattutto sugli occhioni celesti che erano in perfetta sintonia con la sua maglietta blu. Non mi riconoscevo."" I due si conosceranno piano piano e chissà che la forza dell'amore non li tenga uniti a lungo a coronare il loro sogno? -
Prisma
“Primo tipo di figura – spirale. Secondo tipo – cerchio. Aumentando la frequenza – rombo. Quarto tipo – parallelepipedo in bidimensione, tridimensione… chiudi gli occhi e sei nella quarta. Chi ha davvero il coraggio di essere sé stesso?” (Di Maria Borio). -
Il pane in 101 domande e ricette
Nel capitolo 1 - ""La materia prima"" si parla di farine, ma anche di acqua e sale, i tre ingredienti fondamentali per fare il pane. Ma anche di grassi, zuccheri e sospensioni, ovvero tutto ciò che può fare la differenza nel pane per renderlo da semplice accompagnamento a re della tavola. In questo primo capitolo l'autore parla anche dei diversi tipi di lievito e, naturalmente, di lievito madre. Spiega le differenze e, attenzione, ci dice una cosa molto importante: ""Ogni pane ha il giusto lievito, non sempre il lievito madre è la scelta corretta, dipende dal risultato che si vuole ottenere!"". Dopo la materia prima cosa serve per fare il pane? ""Le attrezzature"". Con il capitolo 2 entriamo, dunque, in laboratorio e vediamo quali sono gli strumenti essenziali per l'arte della panificazione. Con il capitolo 3 - ""L'impasto"" si scende nel dettaglio analizzando i vari tipi di impasto: da quello diretto a quello semi-diretto fino all'indiretto. Matteo vi farà scoprire cosa sono la biga e il poolish e ve ne darà una dimostrazione pratica attraverso le sue ricette. Quando l'impasto è pronto bisogna dare al pane la giusta forma e farlo lievitare ecco il capitolo 4 - ""Fermentazione, formatura, lievitazione"". Anche qui tante risposte e tante ricette che scioglieranno molti dubbi. Il pane è ben lievitato, è giunto il momento di cuocerlo. Il capitolo 5 - ""La cottura"" vi darà le risposte essenziali su questa fase fondamentale della produzione. Dal caldo del forno a ""Il Freddo"" dell'abbattitore di temperatura e del fermalievitazione. Il capitolo 6 vi spiega l'importanza dei tempi e delle temperature in un panificio moderno e vi dà anche qualche informazione giuridica in fatto di abbattimento del prodotto pane. Saper fare il pane significa anche saper riconoscere i suoi pregi e i suoi difetti. Un bravo panificatore deve dunque riconoscere attraverso i cinque sensi il frutto del suo lavoro. Lo vediamo nel capitolo 7 - ""L'analisi organolettica"". Non di solo pane vivo l'uomo, e nemmeno il panificatore. Sebbene il pane stia riconquistando punti tra i consumatori è indubbio che un panificio moderno non può vivere con la sola produzione di pane. È fondamentale proporre una selezione di altri prodotti dolci e salati che, dalla mattina alla sera, possano soddisfare la clientela nei diversi pasti. Siamo al capitolo 8, con ""Gli altri prodotti"" e tantissime ricette. Si chiude con il capitolo di cui si accennava sopra: ""La comunicazione"", dove Matteo Cunsolo saprà darvi le ultime, fondamentali, risposte per il successo di un forno moderno e sempre al passo con i tempi. -
Sottozero. Il gelato in pasticceria tra nuove forme, tecniche, ricette
Può il gelato assumere forme nuove e inaspettate senza dimenticare golosità e gusto? Può! A dimostrarlo in 240 pagine, 8 capitoli e oltre 60 ricette è Luca Montersino, pasticcere, cuoco, formatore e volto noto della tv. Nel suo ultimo volume ""Sottozero"" racconta con semplicità accurata un gelato ""diverso"", che attinge alla tradizione, la moltiplica per bontà, la rende innovativa, gustosa e persino ""leggera"". Tante sono le variabili che prendono forma pagina dopo pagina: dai lievitati farciti alle merendine ispirate agli anni Ottanta e Novanta, passando per le mitiche coppe gelato, fino al gelato salutistico senza lattosio o zuccheri aggiunti, alle granite e ai sorbetti. Un volume completo, di forma e di sostanza, ma anche di estetica, come ci mostra Montersino, nel capitolo dedicato a ""I grandi classici in vasetto"". Dalla pasticceria italiana, infatti, trae ispirazione per modulare la versione gelato di dolci noti come la Zuppa inglese, il Tiramisù, la Millefoglie, la Meringata e li racchiude in tanti scenografici vasetti di vetro dove giocare su colori, stratificazioni e consistenze. Buoni da mangiare e agili da gustare, esattamente come lo stecco, il gelato da passeggio per eccellenza, protagonista del terzo capitolo. Ci sono poi le Torte gelato, vero trait d'union con la pasticceria, in cui si esprimono le più alte tecniche di entrambi i ""mestieri"", a partire dallo Zuccotto o dalla Millefoglie sino alla gustosa Sacher gelato. Arrivano poi le merendine gelato che guardano ai must degli anni '80 e '90, dalla Fiesta al Tegolino reinterpretandoli in versione ""sottozero"". Si prosegue poi con il gelato salutistico, una nuova frontiera che combina golosità con un basso contenuto di zuccheri. Non potevano mancare inoltre le mitiche coppe degli anni '80! Banana split, Pesca melba o la classica Mangia e Bevi. Il volume si chiude con il capitolo dedicato ai sorbetti e alle granite, in cui la freschezza prende forma in tante sfumature ghiacciate. Esaustivo e ricco, Sottozero è un volume che guarda il gelato con occhi nuovi, ma nel pieno rispetto della tradizione. Dettagliato nella tecnica, creativo, interpreta la gelateria del futuro senza dimenticare il passato. -
Di rima e di prosa
Introduce l'autore: «La perdita improvvisa di un amico fraterno diventa motivo per scrivere e per gettare sul foglio bianco tutto il dolore, i cattivi pensieri e la rabbia. I sogni diurni e le insonnie notturne che ti invitano a scrivere così come quei vuoti interiori, profondi e dolorosi, che non riesci a colmare. Poi altre gioie e altri dolori, fantasie e tragiche realtà, tutti frammenti che si mescolano e si confondono. / Ecco un amore che riempie la tua vita, un altro non corrisposto che ti caccia nella disperazione e ti torna il desiderio di scrivere. Arriva una figlia e ti senti un altro, la famiglia si allarga e cambiano le priorità, la vita assume una dimensione tutta nuova, il tramonto si allontana e in cielo prevale il sereno. I fogli bianchi si riempiono di inchiostro e le pagine si accumulano. Infine, non poteva mancare il sindacato, la CGIL, dalla quale ho avuto tanto, alla quale ho dato tutto.» Come si legge nella prefazione di Alessandra Kersevan: «Di rima e di prosa, due termini che l'autore ha voluto usare per questa raccolta: un binomio che indica cautela e modestia, quasi ad escludere o prevenire un sospetto di presunzione. Invece la poesia c'è, non solo per la forma, non solo per l'incalzare dei versi, non solo per certe immagini e metafore di toccante espressività. C'è per una ineludibile necessità interiore che sola può placare l'insonnia e le emozioni. Nasce dall'esigenza di dare un ritmo alla riflessione sulla vita, allo scrivere scandito da una musica che, come la poesia, dovrebbe sempre accompagnare la condizione umana.» -
Allucinazioni: sintomi o capacità? Racconti di errori diagnostici...
""È il racconto del viaggio di una ricercatrice della mente che incontra delle persone, i pensatori dialogici, accompagnandoli nel disvelamento di parti di sé importanti e trascurate, che vogliono parlare con il mondo e con loro stesse. Non tutti coloro che hanno allucinazioni, qui intese come la capacità di attivare e udire le voci, se ne sono fatti un problema e certamente non lo vanno nemmeno a dire in giro, vuoi perché ci sono abituati, vuoi perché lo trovano normale, così come Mozart ad esempio, che pare vedesse colori mentre suonava. Ma questo è oggetto di una prossima opera, che non vedo l'ora di leggere anche io. Un indizio: fate attenzione alle immagini che, come una punteggiatura, accompagnano i vari capitoli del libro. Esse rappresentano un testo nel testo. Sono immagini ""parlanti"", prodotte da quegli stessi processi immaginativi di cui si parla nel libro. Parola antica: intenzionalità. Questa ce la teniamo cara perché l'ha introdotta F. Brentano, quando ha inventato la psicologia moderna, e ci piace perché è una chiave molto potente e utile per comprendere la mente. Parole vecchie: allucinazione uditiva, malattia mentale, elettroshock, contenzione farmacologica e fisica, stigma, pericolosità sociale, interdizione, schizofrenia, ospedale psichiatrico... Un vocabolario terribile che vorremmo cancellare. Perché le parole sono macigni o chiavi, sotterrano la mente sotto il loro peso o la aprono sollevandola dal peso del disorientamento e dalla paura. Ecco le parole nuove: Pensatore dialogico. Buona lettura, vi auguro che dopo questo libro capiti anche a voi di cambiare paradigma e parole."" (Dott. Giuseppe Galdi - Dirigente Medico Psichiatra S.P.D.C., Ostia) -
L'odore del pane
Un calabrese, che in gioventù ha avuto una breve esperienza con i briganti e poi una vita travagliata che lo porta a compiere un delitto e a perdere la famiglia, è costretto ad emigrare negli Stati Uniti d'America. Qui si distingue per l'onestà e per la dedizione al lavoro. Resiste alle lusinghe dei capi malavitosi che vanno affermandosi a New York tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, si oppone con decisione alle loro minacce e, aiutato da persone che gli vogliono bene, si ricostruisce la vita. È partito per lasciare per sempre il paese dove è nato e dove ha molto sofferto, ma i ricordi gli affiorano in ogni occasione, allo stesso modo di come affiora la fame ogni volta che si sente l'odore del pane appena sfornato: un odore che non si può dimenticare. Il romanzo copre un arco temporale che va dal 1892 al 1922 ed è tutto frutto di fantasia. Alcuni personaggi che vi appaiono, sono veramente esistiti (don Pietro Bandini, Joe Morello, Joe Petrosino, Ignazio Lupo, padre Francesco Zaboglio e altri) e alcune vicende narrate sono realmente accadute e storicamente note (la traversata dell'oceano Atalantico, i controlli a Ellis Island, la fondazione di Tontitown. -
Funesti presagi. Antologia di fantascienza apocalittica. Ediz. in...
Nove racconti, nove autori provenienti da diversi paesi, per ciascuno dei quali il mondo finisce in un modo diverso. Una piccola raccolta che porta alle estreme conseguenze le nostre paure sul destino del pianeta, aiutandoci ad esorcizzarle. Di Funda Özlem Şeran, Joanne Carlton, Dimitra Nikolaidou, Seran Demiral, Colin O'Sullivan, Kostas Charitos, Lara Reims, Chiara De Giorgi, Claudio Strauss. A cura di Ünver Alibey. Traduzione di Maria Grazia Beltrami. La descrizione della scomparsa della civiltà così come la conosciamo per mezzo di un evento apocalittico, i fatti che precedono e/o seguono questo evento, i fenomeni che lo causano – dal cambiamento climatico all'invasione aliena passando per gli zombie – e i possibili sviluppi futuri sono tra gli argomenti più cari agli scrittori di narrativa speculativa, quella, cioè, che viene comunemente chiamata fantascienza. Per questa antologia Ünver Alibey, scrittore turco-cipriota di fantascienza, ha selezionato nove ottimi esempi di questo tipo di narrativa, provenienti da diversi paesi. “Il calore dell'hammam”, di Funda Özlem Şeran (Turchia), racconta di una civiltà di scarafaggi mutanti che domina la terra dopo un'apocalisse nucleare. “Il giorno dell'uscita”, di Joanne Carlton (Belgio) parla di un mondo che cerca di risanarsi dopo un disastro climatico. “Il passaggio alla fine del mondo”, di Dimitra Nikolaidou (Grecia) ci porta nel bel mezzo delle guerre climatiche. “La tempesta”, di Seran Demiral, (Turchia), parla di una misteriosa tempesta che sparge il polline di alcuni strani alberi, cosa che distrugge l'umanità. “Insurrezione in corso”, di Colin O'Sullivan, (Irlanda), narra di un'apocalisse provocata da armi chimiche, seguita da un regime autocratico che porta il popolo al limite della fame. “Lo spaventapasseri”, di Kostas Charitos (Grecia) è ambientatoe in un mondo arido e caldo in modo infernale a causa di una crisi climatica. “Ci vediamo dall'altra parte”, di Lara Reims (Paesi Bassi), disegna un'apocalisse provocata da un'intelligenza artificiale che si impadronisce del mondo. “Il Saltatempo”, di Chiara De Giorgi (Italia), narra dei disastri provocati dagli esperimenti temporali. “Will Faraway”, di Claudio Strauss (Italia), presenta un'apocalisse urbana e morale in un ambiente ormai devastato.