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L' unità
Punto fondante della spiritualità di comunione. L'unità testimonianza della presenza di Dio nella comunità cristiana. L'unità è costitutiva dell'identità della Chiesa, la quale dal Concilio Vaticano II è definita ""il segno e lo strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano""(LG 1). L'unità ne è dunque l'aspirazione più profonda e la sua stessa testimonianza. Allo stesso modo, se c'è una parola che caratterizza il carisma di Chiara Lubich questa è proprio ""unità"". Poco più che ventenne, ella attinge dalla Scrittura e ne fa il suo programma di vita. I testi della Lubich contenuti in questa antologia vanno infatti alle origini della sua comprensione e della sua esperienza del mistero dell'unità, indissociabile per lei dal mistero della Trinità. All'interno di tale visione, l'unità non è solo ecclesiale, ma un progetto che si traduce nella ""fraternità universale"" e riguarda ogni essere umano. -
Meditazioni sullo Spirito Santo
«Quando lo Spirito Santo si mostra, le cose si trasformano in schegge d'amore donate all'uomo per la sua redenzione e per la vita nella luce». Dieci meditazioni scritte per celebrare lo Spirito Santo, per tentare di coglierne le manifestazioni, che avvengono attraverso due movimenti, uno centripeto, che ci attira nell'intimo, e ci porta a chiudere le imposte della nostra stanza interiore, ad ascoltare la Sua voce a vivere le sue gioie, e uno centrifugo, che ci spinge verso il fratello, ad amarlo nei suoi bisogni concreti, ad accostarci alle sue sofferenze. -
Il tao del pedagogista
Un pamphlet a metà tra una piccola guida pratica e un saggio pedagogico e filosofico. Uno strumento utile per quanti hanno a cuore la sfida più impegnativa per la società contemporanea: educare. Perché, oggi, un serio pedagogista deve sempre preoccuparsi di avere qualcosa da dire e avere la giusta voce per porgerla al mondo. Un testo breve e necessario capace di parlare ad insegnanti, ricercatori di scienze umane e sociali, educatori, doposcuolisti, attivisti e giovani in formazione. Tutti interlocutori in continuo e sincero dialogo con se stessi e con la contemporaneità, impegnati in un processo di formazione che non si esaurisce mai, esattamente come il Tao: origine del tutto e via per l'infinito. -
«Ogni tempo liturgico ha la sua grazia». Avvento e Natale, Quares...
Il volume propone una raccolta di testi tratti dalla predicazione di san Pier Giuliano Eymard per il Tempo di Avvento e Natale, Quaresima e Pasqua. Egli trasmette la sua fede, le sue riflessioni sui misteri della salvezza, la sua preoccupazione pastorale di mostrare l'Anno liturgico come l'autentico cammino spirituale, in comunione con tutta la Chiesa. -
«Ogni mistero annuncia l'eucaristia». Feste del Signore e dei Santi
Questa raccolta di testi di san Pier Giuliano Eymard per le feste del Signore e dei Santi fa conoscere il suo pensiero e lo stile della sua predicazione. Un aiuto per vivere l'Anno liturgico, nutrire la fede e la preghiera. In ogni mistero, egli cerca sempre un riferimento, una attualizzazione nell'Eucaristia. -
Prime scene di caccia e di morte
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Più che sinceri
Ti spiego adesso come vanno le cose. Adesso che sono calmo, che sono seduto Te lo dico piano piano come chi deve stare fermo tra una partenza e l’altra come chi aspetta di arrivare e di partire insieme e non ha tempo di sbagliare. In una Milano vista come di scorcio, dalla breccia di una finestra incastonata sulla parete di una casa, come un occhio spalancato sul mondo, sui suoi ritmi e le sue frenesie, un padre dialoga con il figlio. Una raccolta poetica sotto le vesti di un diario, pensieri e bozzetti in cui l’io lirico e l’autore si ritrovano a combaciare, quasi a spogliarsi della propria corazza, per dedicarsi al figlio Giacomo con tutte le proprie insicurezze. Un’antologia sincera, più che sincera, anzi, parte inziale di un progetto più ampio, un libro ancora in lavorazione, dal titolo Il teatro delle corsie. -
Ghost Track
Alla fine del nastro c'è sempre un altro nastro. Il timer sarà attivato appena prima della fine del nastro. Qualche tempo dopo il timer segnerà che il suo tempo è scaduto, ma adesso sa che a ciascun intoppo corrisponde la stessa risposta. Forse. -
Ulasch, ovvero l'ultimo viaggio. Storia breve
Tra le strade di una Vienna d'altri tempi tre vecchi amici trascorrono le loro giornate condividendo segreti e ricordi. Mentre tutto sembra cambiare rimane la certezza degli affetti autentici, vero punto fermo nella vita di ciascuno. -
La terza gamba. Una via d'uscita dall'emergenza
""La terza gamba"" è un breve manuale che si rivolge a chi sta attraversando un momento critico e ha bisogno di un aiuto semplice e immediato, offrendo strumenti pratici da applicare nei momenti di disagio. Gli esercizi proposti permettono di acquisire una padronanza delle sensazioni corporee sin da subito, per essere in grado di affrontare tutte le situazioni che si presentano quotidianamente. -
Il ristorante nel bosco. Leggo e ascolto ...in maiuscolo! Ediz. a...
È sabato e il bosco è invaso da un profumino delizioso: odore di calzino bagnato, formaggio verde e alito di drago. È la famigerata zuppa di Gloria, che si prepara ad accogliere i suoi ospiti al ristorante “Da leccarsi i baffi”. Tutti gli animali si mettono in fila per assaggiarla. Ma quale sarà l’ingrediente segreto? Forse le alghe dello stagno? O magari la corteccia di faggio? Età di lettura: da 6 anni. -
Come far fare i compiti ai bambini
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Io so un segreto
""Io so un segreto"" è un racconto scritto negli ultimi anni della sua vita (1935), che mostra ancora una volta l'abilità di Lucy Maud Montgomery nel trattare un argomento a lei congeniale: il mondo dell'infanzia, descritto in tutte le sue sfaccettature. La storia di Jane Lawrence, e del suo incontenibile desiderio di conoscere almeno uno dei segreti della sua amica più grande Dovie Johnson, è emblematica di come chiacchiere e falsità possano essere fonte di angoscia e di dolore anche per i piccoli. Un'altra toccante storia riscoperta e proposta per la prima volta ai lettori italiani da Enrico De Luca che l'ha selezionata fra le numerose short stories della scrittrice canadese, amata in tutto il mondo per il celebre personaggio di Anne Shirley. ""L'acqua che si gonfiava intorno ai pilastri del molo ascoltava. Le colline al di là del porto ascoltavano. O almeno così sembrava a Jane. Il mondo intero stava ascoltando. Jane rabbrividì di deliziosa estasi. Finalmente avrebbe sentito un segreto."" Età di lettura: da 11 anni. -
Lo scherzo del filosofo
I coniugi Armitage, Everett e Camelford - amici di vecchia data - sono infelici dei rispettivi matrimoni, e rimpiangono le scelte compiute una ventina di anni prima. Una sera della loro villeggiatura a Königsberg, però, un anziano gentiluomo dal viso aguzzo offre loro una seconda occasione: potranno essere di nuovo giovani e tornare sui propri passi. Che si tratti di uno strano sogno, un'allucinazione o un'incredibile realtà, i protagonisti di questo racconto filosofico apprenderanno un'importante verità sulle loro vite e sull'essere felici. Jerome Klapka Jerome (1859-1927), poliedrico autore e maestro indiscusso dell'umorismo inglese, pubblicò, nel corso della sua esistenza, oltre cinquanta opere fra romanzi, testi teatrali, racconti e saggi. Ricordiamo almeno: ""Tre uomini in barca (per non parlare del cane)"" e il suo seguito ""Tre uomini a zonzo"", e poi ""Diario di un pellegrinaggio"", ""Paul Kelver"", ""Pensieri oziosi di un ozioso"", e l'autobiografia ""La mia vita e i miei tempi"". Dello stesso autore, Caravaggio Editore ha pubblicato anche la raccolta ""Raccontati dopo cena"". -
L' eternità delle forme
""La forma è mutevole. Questa è l'ultima parola della scienza positiva. I morti non ritornano. Questo è incontrovertibile. I morti sono morti, e questa è la fine di ciò, e di essi. Eppure, ho avuto esperienze qui... qui, proprio in questa stanza, proprio su questa scrivania..."" L'eternità delle forme (1911) è un racconto particolarissimo, specialmente per la struttura, contiene infatti una raccolta di frammenti ricavati dal manoscritto di Sedley Crayden, che il suo ultimo cameriere decide di rendere nota dopo la sua morte. L'abile penna di London trasporta il lettore nella quotidianità estenuante di una mente tormentata da incessanti visioni, angoscianti rimorsi e interrogativi metafisici che mai riceveranno risposta: «L'eternità delle forme. È ridicolo. Eppure c'è una strana magia in quelle parole. Se fosse vero, allora lui non avrebbe smesso di esistere.» -
L' amore come attimo eterno
Raccolta di poesie di Elvis Gjoka. -
Haiku e metamorfosi di laguna
100 haiku dello haijin Matteo Contrini divisi per stagione con Prefazione di Luca Cenisi. -
Poëticae Mater
Il titolo della presente raccolta Poëticae Mater dice che Maria è non solo Madre della poesia, ma anche del fare artistico e creativo. Una 'poiesis mariana' è ciò di cui ogni poeta e artista, oggi, dovrebbe disporre per dare forma a quel Verbo che lo Spirito genera in loro, nel silenzio della loro artisticità. Quelle che il lettore si ritrova tra le mani sono poesie scritte, per così dire, in 'stile evangelico': immediate nel contenuto, semplici nella forma, essenziali nella tecnica linguistica e perché no, a tratti anche apparentemente disadorne, un po' come la pittura simbolica dell'arte paleocristiana, che tanto fece discutere gli esteti abituati al linguaggio colto della cultura classica, ma così potente sotto il profilo comunicativo da innescare un processo di rinnovamento artistico. -
Rosario Livatino. Martire della giustizia
Rosario Livatino: un giovane, un giudice, un cristiano. Non un santo a tutti i costi, non un superuomo, ma un uomo come mille altri. Innamorato della vita, della giustizia, della verità. Eroe per caso nella terra dei limoni e dei carretti, della lupara e del tritolo mafioso. Uno dei cosiddetti ""giudici ragazzini"" chiamati a fronteggiare ""Cosa nostra"". L'Italia lo conobbe dalle pagine dei giornali soltanto all'indomani della sua morte, avvenuta il 21 settembre 1990, mentre percorreva la statale 640 per recarsi al lavoro presso il Tribunale di Agrigento. Dopo il barbaro assassinio, la sua figura ha cominciato a distinguersi nell'immaginario di chi vive nell'Italia di oggi ma ne sogna una diversa. Un servitore dello Stato. ""Un martire della giustizia e, indirettamente, anche della fede?"", come ha detto di lui Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 maggio del 1993. Quello tracciato da Maria di Lorenzo è un ritratto semplice e veritiero: di un testimone dei nostri tempi. -
Le parole del corpo. Tecniche e giochi per l'animazione attravers...
Sottolinea l'importanza del linguaggio del corpo e lo fa valorizzando un'arma efficace per far cadere le difese, per abbassare la maschera, per consentire di sfogare emozioni e tensioni: il gioco, che diventa una grande lente di ingrandimento attraverso cui leggere e comprendere bambini, ragazzi e giovani.