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Botanica magica. Le erbe nella tradizione esoterica. Misteri, for...
La magia delle erbe, chiamata popolarmente Magia Verde, è sicuramente, insieme a quella imitativa, il caposaldo di tutta la pratica magica. Ogni pianta ha tradizionalmente un suo carattere, una sua vibrazione, un suo messaggio e, naturalmente, un suo potere esoterico. Senza le piante non esisterebbe la magia, infatti sono pochissime le pratiche che si eseguono senza una componente vegetale. Il panorama botanico esoterico è molto vasto, eterogeneo e la sua fitologia occulta piuttosto complessa. In questo testo imparerete a conoscere le più importanti piante magiche, le loro proprietà attribuite dalla tradizione, i loro segreti e le formule per comporre polveri, bagni, defumazioni, tinture... La maggior parte degli autori si sono prodigati in una classificazione magica dei vegetali in base alla natura planetaria degli stessi, noi abbiamo voluto andare oltre. Ogni pianta è accompagnata dal nome botanico, dal nome popolare, dal pianeta che la regge, dall’Orixà della tradizione afrobrasiliana a cui è dedicata e con il quale lavora ed inoltre è segnalato il giorno, o i giorni, in cui il suo potere si esplica meglio. Alcune piante sono appannaggio di più Orixàs e lavorano con più Santi, questo perché un vegetale agisce in maniera diversa a seconda dell’uso che se ne intenda fare. Il volume è impreziosito da una ricca appendice finale dedicata ad una pianta in particolare: la Mandragora! -
Dizionarietto rompitascabile degli editori italiani, compilato da...
“Dizionarietto rompitascabile degli editori italiani” è l’esilarante fotografia di un’epoca editoriale straordinaria. Apparso nel 1928, questo elenco compilato personalmente dall’editore Formíggini di Modena divide le case editrici italiane allora attive (molte delle quali presenti ancora oggi) a seconda delle città e le ritrae con rapide quanto argute pennellate, seguendo una poetica dell’umorismo che contraddistinse sempre il suo catalogo. Un compendio percorso da un’ironia elegante e garbata, qui introdotto e curato da Antonio Castronuovo, che alla figura di Formíggini ha dedicato grande spazio nei suoi studi. -
Come essere un marito perfetto
Apparso per la prima volta nel 1937, “Come essere un marito perfetto” parte da un assunto: se in un matrimonio c’è un problema è quasi sempre il marito. Dedicato ai «neo-sposati, ai quasi-sposati, ai da-molto-sposati, agli ex-sposati e ai pluri-sposati, e anche a tutti quelli che non si sposerebbero neanche pagati», questo vademecum scandaglia ogni fase con irresistibile ironia. Dal corteggiamento alla convivenza di lungo corso, infatti, la strada è disseminata di rischi e inconvenienti: è qui che intervengono l’umorismo di Browne e la leggendaria fantasia di Robinson, che con le sue macchine surreali e fantastiche ci offre preziosi stratagemmi di sopravvivenza coniugale. -
Un'altra donna
Jin-a è stata vittima di abusi da parte del suo compagno e capo del suo dipartimento al lavoro. Dopo aver rischiato la vita più volte ha trovato la forza per denunciarlo, ma al termine del processo è ben lontana dal sentirsi risarcita: all’uomo è stata inflitta una pena lieve e le persone a lei vicine l’hanno delusa, minimizzando e ignorando l’accaduto. Inoltre, è impaurita all’idea che l’uomo possa tornare a minacciarla. Decide così di cercare sostegno on-line, pubblicando la sua storia. Ma anche nel mondo digitale non trova che reazioni scomposte e feroci: nessuna empatia, anzi, ulteriori accuse. Tra la pioggia di commenti spiacevoli ne spicca uno che la offende in modo familiare, riportando un appellativo che affonda le radici nel passato: “aspirapolvere”. La curiosità la spinge a tornare nei luoghi della sua infanzia, dove riemergono ricordi di violenze subite non soltanto da lei ma anche da ragazze a lei vicine, in un intreccio che alza un velo su una piaga estesa nella società coreana così come nel resto del mondo. Autrice di punta della narrativa coreana, con questo romanzo la pluripremiata Kang Hwa-gil decostruisce con sapienza l’idea che alcune vicende ci siano estranee e conduce il lettore in un luogo in cui la violenza subita da una donna – fisica e psicologica – riguarda ogni membro della collettività. -
L'abbazia dell'incubo
Nel 1818, anno di uscita di “Frankenstein”, apparve anche questo divertente contrappunto al capolavoro di Mary Shelley, “L’abbazia dell’incubo”, satira estrosa e spensierata della novella gotica da casa di campagna inglese. L’intreccio ruota attorno ai romantici intrighi di Scytropo Musoni – ricalcato sulla figura del poeta Shelley, amico e grande estimatore di Peacock – diviso tra l’amore per due donne, Marionetta e Stella (nella realtà, Harriet Westbrook e Mary Godwin). Ci sono anche Byron, alias signor Cipresso, e Coleridge, che è il signor Umbrofilo. Tutta la narrazione è illuminata dallo stile originale di Peacock, che Manganelli definì un «delizioso eccentrico ottocentesco», tra dialoghi incredibili e la costante messa in ridicolo del movimento romantico. -
Dizionarietto illustrato della lingua italiana lussuosa
Duemila voci – tra le più fantasiose e stravaganti – accompagnate da quarantotto illustrazioni compongono questo libro il cui autore, Giampaolo Barosso, è stato un uomo poliedrico e dotato di sfolgorante ironia; oltre alla selezione dei lemmi, questo ricco banchetto linguistico è dotato di un’ampia gamma di esempi sull’uso dei vocaboli, ritrovati nei luoghi più disparati – da Liala a Moravia, da Maometto a Totò. Completa questa edizione dell’opera un testo di Antonio Castronuovo, amante di libri e bizzarrie letterarie, che accompagna il “Dizionarietto” a cinquant’anni dalla prima uscita. Postfazione di Antonio Castronuovo. -
La ragazza in giardino
Laura trascorre la sua infanzia a villa Bra con la nonna Leo, donna spigolosa amante delle piante molto più che delle persone, e qui cresce in simbiosi con il mare ligure e la vegetazione lussureggiante, lontana da qualsiasi forma di vita sociale. Spontanea e selvatica, Laura ha uno sguardo esigente e lucido sul mondo degli adulti e il lettore la accompagna nella sua iniziazione alla vita – all’amore, al sesso, al desiderio di autonomia – a partire da questo Eden moderno, luogo di delizie e di illusioni. Un romanzo potente – in parte autobiografico – in cui scorre l’energia vitale di un’autrice tutta da riscoprire, estranea a ogni retorica, capace di produrre un racconto della realtà creativo e sottilmente polemico, di cui svela gli ingranaggi di bellezza, dolore e nonsenso. Introduzione di Francesca Sensini. -
L'Isola dei pinguini
Anatole France, “scrittore dalla penna d’oro” come lo definì Joseph Conrad, scrisse uno dei romanzi satirici più importanti del Novecento quarant’anni prima della “Fattoria degli animali”. Ambientato intorno all’anno Mille, vi incontriamo un vecchio monaco quasi cieco sbarcato su un’isola bretone. Accolto da una moltitudine di pinguini, lui però li scambia per persone basse: e allora li battezza, tutti. Poiché si è trattato di una svista, Dio decide di concedere ai pennuti un’anima, purché sia “di piccola taglia”. Inizia così la storia di Pinguinia, i cui abitanti poco hanno giovato della conversione al cattolicesimo: hanno infatti sviluppato tendenze alla corruzione, all’invidia e ad altre caratteristiche squisitamente umane. Opera polimorfa e atipica edita nel 1908, fece infuriare borghesi e cattolici e fu amata da Walter Benjamin, Carl Jung e Joseph Conrad, il quale a questo romanzo dedicò un testo che accompagna la presente edizione. Con un testo di Joseph Conrad. -
Alberi e gente nuova per il pianeta
Francesco Ferrini, professore di arboricoltura, e Ludovico Del Vecchio, inventore del genere green thriller, proseguono la loro avventura tra i giganti verdi alla ricerca di una vita diversa e migliore sul pianeta. Tra i temi trattati: il fabbisogno minimo per un’esistenza umana dignitosa, la difesa della biodiversità, le specie meno comuni di alberi diffuse nell’ambiente urbano, la fascinazione delle piante, i metodi di guarigione degli alberi, le città sostenibili nel mondo, la diversità degli alberi, gli animali di città, come si cresce un gigante verde, quanto guadagno economico porta un albero alla comunità, e tante ricette del vivere con ingredienti arborei. Un volume mosso da metodica passione e ricco di informazioni utili, da godere riga per riga per ritrovarsi un po’ cambiati già alla fine della lettura. -
Mugby Junction. La stazione immaginaria
“Mugby Junction” raccoglie otto racconti apparsi per la prima volta nel 1866 sul supplemento natalizio del settimanale «All the Year Round», di cui Charles Dickens era fondatore e redattore. I racconti, tutti ambientati nella stessa cornice, l’immaginario interscambio ferroviario “Mugby Junction”, sono a opera dello stesso Dickens e dei suoi collaboratori Andrew Halliday, Charles Collins, Hesba Stretton e Amelia B. Edwards, questi ultimi scrittori e scrittrici anche celeberrimi all’epoca e classici nel mondo inglese ma ancora oggi inediti in Italia. Il treno e la ferrovia, con la duplice anima sempre associata al progresso portatore insieme di vita e morte, fanno così da sfondo a ghost stories, a personaggi e temi tipici vittoriani, a fatti di cronaca dell’epoca, alla cronaca rosa e a scorci sul territorio metropolitano londinese. Una preziosa raccolta che permette di avvicinarsi al panorama letterario dell’epoca e all’ambizioso progetto collettivo del massimo autore vittoriano. -
Tutti gli uomini di Venere. Quando gli alleati salvarono le opere...
Nel luglio del 1943, le truppe alleate che sbarcarono in Sicilia avevano una piccola unità di Monuments Officers, incaricati di proteggere i monumenti e l’arte italiana dal passaggio devastante della guerra. L’idea che la vittoria militare non fosse la sola posta in gioco per gli eserciti alleati in Europa e che una civiltà millenaria andasse salvaguardata era senza precedenti. Un manipolo di storici dell’arte, archeologi, artisti e architetti armati di mappe e di guide, i Monuments Officers furono una presenza singolare sui campi di battaglia. Ribattezzati Venus Fixers, “aggiustaveneri”, da generali e commilitoni scettici, questi soldati dell’arte percorsero la penisola dalla Sicilia all’Alto Adige all’inseguimento di preziosi capolavori trafugati dai nazisti e intervenendo su chiese, palazzi, musei e biblioteche danneggiati dalle bombe. Trovarono nella dedizione e appassionata competenza dei soprintendenti italiani un prezioso alleato. Chiunque ammiri oggi il nostro patrimonio artistico è, in parte, loro debitore. Il libro è la prima ricostruzione completa della missione dei Monuments Officers in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. -
Come d'aria
Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant'anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.Proposto da Elena Stancanelli al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:rn«Come d’aria è un libro che fruga dentro il cuore del lettore. Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce. C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne. Avvinghiate l’una all’altra, in una assoluta e reciproca dipendenza. Daria, la figlia, che comunica soltanto attraverso il suo irresistibile sorriso, Ada, la madre, catapultata suo malgrado in questa storia d’amore. Era una ballerina, Ada. E il corpo, di entrambe, è il centro di questo memoir sfolgorante per intelligenza, coraggio e misericordia. In questo libro si entra con enorme facilità, ma da questo libro si esce cambiati. C’è una tale quantità di vita, nelle sue pagine, da lasciarci senza fiato. Ci siamo noi, la fatica, la nostra inutile bellezza. Dalla prima lettura ho pensato che fosse una pepita d’oro, un dono, un abbraccio. Come avrebbe detto Bobi Bazlen, una perfetta e lacerante «primavoltità».» -
L'inferno delle ragazze e altri racconti
Yuriko, affascinante manipolatrice; Tomiko, combattuta tra la sete di vendetta e l’amore; Utae, pronta a tutto pur di punire chi l’ha ferita: giovani donne indecifrabili in un mondo inquietante, un “inferno” a tratti grottesco dove dominano sotterfugi e inganni e in cui è arduo distinguere tra verità e bugia. Sono loro le protagoniste intorno alle quali ruotano tre racconti thriller dai dialoghi dirompenti ambientati nel Giappone degli anni Trenta del Novecento. L’autore, Yumeno Kyusaku, figura di culto in Giappone, viene oggi riscoperto in Occidente e accostato a Kafka e a Poe per le trame enigmatiche immerse in atmosfere oscure, per i continui richiami onirici, per le sue storie di profondo valore letterario in cui il vero protagonista è l’intricato mistero della mente umana. -
Il capolavoro sconosciuto
Parigi, 1612. Il pittore Nicolas Poussin si trova nella capitale francese per incontrare l’artista fiammingo Porbus. Durante questa visita conosce un personaggio misterioso, il maestro Frenhofer, un ricco e anziano borghese che in cambio dell’aiuto economico dato a un grande pittore aveva ottenuto la possibilità di esserne l’unico allievo e di apprenderne i segreti. Frenhofer, dopo aver invitato Porbus e Poussin a casa propria, racconta loro di un dipinto a cui lavora da dieci anni, che non esita a definire un capolavoro e che per il momento si rifiuta di mostrare, perché incompleto. Nicolas Poussin gli offre una modella – la sua amante Gillette –, talmente bella che potrebbe ispirarlo a raggiungere la perfezione che cerca; Frenhofer, in cambio, acconsente a mostrare il “capolavoro sconosciuto”, ma ciò che Poussin e Porbus vedranno sarà per loro fonte di turbamento, delusione e stupore…Con un testo di Demetrio Paolin. -
L'uomo che camminava per le strade
Opera poco nota, “L’uomo che camminava per le strade” fu scritta da Silvio D’Arzo sul finire degli anni Trenta, prima che l’autore adottasse lo stile sobrio e impersonale che oggi maggiormente gli si associa. Qui i primi passi nell’età adulta del protagonista Carlo Stresa sono narrati con uno stile ironico e a tratti malinconico, insieme a una ragazza «coperta di colori chiassosi e stravaganti come le cravatte dei commessi viaggiatori», un collega di scuola «ghiotto, terribilmente ghiotto, come un altro può essere timido. Goloso da non credersi» e altri personaggi indimenticabili. Opera incompiuta ma di notevolissima esecuzione, è completata dallo schema dei capitoli che sarebbero dovuti seguire e da una postfazione che inquadra il testo nella produzione di questo grande autore da rileggere nella sua interezza. Postfazione di Arnaldo Colasanti. -
Avevo un cane e anche un gatto
Cani e gatti erano affetti stabili per Karel Capek, grande scrittore ceco considerato tra i più importanti del Novecento. In questa edizione di ""Avevo un cane e un gatto"" sono raccolte storie umoristiche sulla vita con gli amici a quattro zampe, originariamente pubblicate su un quotidiano tra il 1926 e il 1932, oltre a Dášenka, celebre racconto su un cucciolo e su quanto sia difficile crescere per ogni creatura. Storie ricche di vita e di riflessioni illuminanti, impreziosite dalle divertenti tavole in bianco e nero realizzate dall’autore stesso e da suo fratello Josef Capek. Un classico della letteratura ceca imprescindibile per gli amanti degli animali. Età di lettura: da 6 anni. -
The Spurs Way. La storia di San Antonio, la dinastia più longeva ...
“The Spurs Way” è un lungo viaggio nella storia dei San Antonio Spurs, la dinastia più longeva dell’intero sport statunitense, e nei suoi intrecci con gli avvenimenti che hanno segnato lo sviluppo della NBA. Il vero punto di partenza è il primo incontro tra Gregg Popovich e Tim Duncan, rispettivamente il demiurgo del “modello Spurs” e la ragione per cui la franchigia è diventata vincente. Sin dagli anni in cui gli Spurs si chiamavano Dallas Chaparrals, infatti, San Antonio era considerata un’eterna incompiuta, sempre sul punto di essere spostata in mercati più ricchi. L’estate 1997 ha cambiato il corso degli eventi, e oggi gli Spurs sono una cosa sola con la città e la comunità locale. La loro storia è ormai interrelata a quella del Texas, una terra contraddittoria e multiculturale che è cresciuta insieme alla squadra. Nell’ultimo ventennio, il “modello Spurs” si è gradualmente imposto come uno dei sistemi più importanti che si devono analizzare per comprendere l’evoluzione del Gioco e della Lega. Questo libro dettagliatissimo e coinvolgente vi aiuterà a farlo. -
Piccola enciclopedia degli ultracorpi. Vol. 3: I B-movies inglesi...
Se negli Stati Uniti gli anni Cinquanta segnarono l’avvento dei B-movies di fantascienza, spesso ispirati dalla metafora invasione aliena/pericolo comunista, in Inghilterra, con l’avvicendamento tra il governo laburista e quello conservatore e la salita al trono di Elisabetta II, nonostante il raggiungimento di una stabilità economica maggiore si assistette a una diserzione delle sale cinematografiche. Forse la colpa era della televisione, o magari gli inglesi erano più votati al risparmio rispetto agli americani, fatto sta che la crisi del cinema proseguì, fino all’avvento di una novità risolutiva. La svolta si ebbe con la casa di produzione Hammer, che portò sullo schermo classici dell’orrore sanguinolenti ma con un tocco di sensualità, grazie alla presenza di procaci fanciulle. La critica impallidì e lanciò accuse di sadismo gratuito, ma il pubblico ne fu entusiasta. Adorava le storie di tenebrosi e crudeli gentiluomini come Dracula o il Barone Frankenstein, interpretati da Christopher Lee e Peter Cushing. Fu un’efficace risposta ai film horror americani, che avevano come protagonisti Vincent Price e ancor prima Bela Lugosi. La Hammer non si accontentò di riportare in sala il brivido ma si cimentò anche con la fantascienza, e centrò definitivamente il successo con la serie del Dottor Quatermass. Con un’accorta politica di contenimento dei costi, sfornò pellicole a ripetizione e portò a termine una piccola rivoluzione nell’industria cinematografica inglese con film che oggi sono consacrati al culto. Un capitolo della grande storia dei B-movies non poteva che essere dedicato a loro. -
American tennis record book. Tutti i numeri del tennis U.S.A.
Jimmy Connors, John McEnroe, Andre Agassi, Jim Courier, Pete Sampras, Andy Roddick e tanti altri: i grandi campioni americani hanno avuto un ruolo insostituibile nella storia del tennis. Gli Stati Uniti hanno costituito il nucleo centrale del circuito mondiale per gran parte dell’Era Open, iniziata nel 1968, e da quando nel 1973 è stato introdotto il ranking ATP sono stati ben sei i giocatori a stelle e strisce che ne hanno occupato la prima posizione. Questo libro fotografa il primato storico del tennis americano, fornendo tutte le statistiche relative ai giocatori statunitensi in oltre mezzo secolo di sfide. Le classifiche stagione per stagione, i risultati nei tornei dello Slam e negli altri grandi eventi, i record incredibili, gli esiti degli head-to-head e tante altre graduatorie attraverso le quali sarà facile immer¬gersi nelle grandi rivalità del tennis d’oltreoceano. Perché sebbene oggi siano i campioni del Vecchio Continente ad aver preso il comando delle operazioni, nessun movimento è riuscito a raggiungere i picchi che hanno caratterizzato il dominio statunitense tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, segnati da sfide epiche come quelle tra Connors e McEnroe e tra Agassi e Sampras. I dati clamorosi presentati da questo libro unico lo dimostrano in modo inoppugnabile. -
Diario delle mie emozioni nel mondo. In 70 schede da compilare
Diario delle mie emozioni nel mondo è un libro/diario per annotare e conservare quanto di bello e di significativo si è vissuto nel tempo libero. Ogni tipo di esperienza – dai viaggi alle vacanze stanziali, dalle escursioni alle sagre, dai mercatini alle mostre – trova spazio nei diversi capitoli del diario e nelle relative schede. Sono queste il vero cuore del libro: guidano infatti la lettrice o il lettore a fissare le informazioni essenziali, ma soprattutto le impressioni e le emozioni delle sue avventure nel mondo. Le schede sono di diversa lunghezza (Small, Medium, Large ed Extra Large), in modo che chi le utilizza possa scegliere il formato adatto all’esperienza di cui vuole mantenere memoria: pagina dopo pagina, prenderà forma il resoconto vivo dei momenti più importanti di un certo periodo. Ogni capitolo si apre con una citazione letteraria in cui un personaggio di invenzione vive esperienze simili a quelle che le schede sollecitano a ricostruire. Anche se siamo ormai abituati a produrre di continuo foto e video, ispirati da queste brevi letture, scopriremo che può essere divertente e stimolante arricchire i nostri ricordi con la forza della parola scritta.