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Calvino cantafavole. Ediz. illustrata
Il volume accompagna la mostra allestita a Genova presso il Palazzo Ducale dal 15 ottobre 2023 al 7 aprile 2024 in occasione del centenario della nascita dello scrittore e racconta Italo Calvino nello specchio della fondamentale raccolta delle Fiabe italiane (1956), che ha suscitato un ritorno massiccio a questa forma nella cultura italiana. La passione per la fiaba e il fantastico, centrali nell'opera dello scrittore, viene esplorata qui attraverso fili diversi. L'editoria, il teatro, l'opera lirica, l'arte, la grafica - con una folta presenza degli artisti di cui l'autore ha scritto, e cui è stato affine e vicino - sono i territori attraversati da una mostra che si propone come un lavoro filologico e allo stesso tempo come uno spettacolo, con la scenografia elaborata dal Teatro della Tosse che propone un palcoscenico vegetale, in omaggio al Barone rampante. Tra rarità di immagine, video, libri, illustrazioni, con ricchi premi e cotillons, va in scena il gran teatro della favola di Italo Calvino. Calvino cantafavole si inserisce nell'ambito del programma ufficiale delle celebrazioni che include la mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma (Favoloso Calvino. Il mondo come opera d'arte. Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri , 13 ottobre 2023 - 4 febbraio 2024), con il catalogo omonimo. Ai due cataloghi si aggiungono il volume Calvino A-Z , a cura di Marco Belpoliti, per la collana Enciclopedie, dove sono riunite 146 voci affidate a 56 autori e Idem di Giulio Paolini, edito nella collana Einaudi letteratura nell'aprile 1975, di cui scrisse l'introduzione Italo Calvino, qui in una versione più ampia e inedita. -
Libertalia. Vol. 2: mura dell'Eden, Le.
Può la luce nascere dai figli delle tenebre? All'inizio del XVIII secolo, in Madagascar, nacque una città utopica, fondata dai pirati, grazie alla ribellione di un prete italiano, Caraccioli, deciso a lottare contro il lusso sfrenato della Chiesa. A Libertalia, nella città di tutte le utopie, oscurità e luce si scontrano in una lotta all'ultimo sangue, senza vincitori né vinti. -
Libertalia. Vol. 3: cammino dell'inferno, Il.
Può la luce nascere dai figli delle tenebre? All'inizio del XVIII secolo, in Madagascar, nacque una città utopica, fondata dai pirati, grazie alla ribellione di un prete italiano, Caraccioli, deciso a lottare contro il lusso sfrenato della Chiesa. Ora per Caraccioli e per Mission è finalmente arrivato il momento della verità. A Libertalia, nella città di tutte le utopie, oscurità e luce si scontrano in una lotta all'ultimo sangue, senza vincitori né vinti. -
Quake champions
Mentre la Terra è messa a ferro e fuoco da una guerra senza fine, temibili guerrieri provenienti dagli angoli più remoti dell'Universo Infernale, combattono attraversando dimensioni da incubo alla ricerca di sostentamento e salvezza. Addestrati a uccidere, saccheggiare e sopravvivere, sono bloccati in un vortice di colpi e spargimenti di sangue... di questi campioni ne rimarrà soltanto uno. Paesaggi infernali, spietata violenza e antichi dei si scontrano in questa nuova serie a fumetti basata sulla leggendaria serie di videogiochi sparatutto in prima persona di Bethesda. -
Il Vangelo al contrario. Prediche «uggiose» per l'anno A
Le omelie di Salvatore Resca scelgono di partire non dai testi ma dalla vita. Se la vita, i nostri problemi, le nostre ansie, le nostre domande non trovano una risposta concreta nella Parola di Cristo, nei suoi gesti, nei suoi comportamenti, il cristianesimo è solo una religione, la messa è solo un rito, i sacramenti incomprensibili residui di un lontano passato, l'incidenza dei credenti sulla realtà un'illusione. Spesso le omelie si riducono ad una parafrasi della lettura evangelica, infarcita da strafalcioni interpretativi e da scontati, melensi e generici esortazione moralistiche. È necessaria invece una lettura interpretativa del testo, che distrugga i luoghi comuni, per scoprirne il senso profondo attraverso una attenta comprensione di ogni parola. Con linguaggio caustico e talvolta irriverente, queste riflessioni cercano di coniugare vangelo e vita, fede e realtà, Dio e il mondo. -
Divertiti per essere felice!
Un parroco (cinquantenne) e un suo parrocchiano (quasi ottantenne) si cimentano sulle dinamiche del divertimento fine a se stesso (che è una scelta) e quelle del cambiamento (che è un dono) illustrandone dapprima le predisposizioni d’animo facilitanti e successivamente le dinamiche misteriose e profonde. Il punto d’equilibrio è possibile trovarlo a partire dal riconoscere cosa è importante, prioritario e decisivo per la riuscita integrale della vita. La difficoltà a trovare tale equilibrio è accentuata dallo sbilanciamento dell’uomo d’oggi verso la dimensione “ludica” favorita da proposte, annunci, falsi profeti, suggestioni, culture che finiscono per ostacolare il percorso del vero cambiamento. I due autori, con il loro narrare intessuto di vissuti personali e di considerazioni oggettive, intendono condurre il lettore, con discrezione e garbo, alla conclusione che la “realtà” più grande è sempre quella del Regno di Dio. E chissà che così non si riesca, magari, a trovare “divertente” … “lasciarsi convertire”! -
The home edit. Una guida per organizzare e realizzare i tuoi obie...
Ricordati: ogni singolo spazio nella tua casa ha il potenziale per essere perfettamente funzionale e avere un aspetto magnifico. Il mix di vestiti estivi e invernali nell'armadio? Fatto. Il temuto cassetto delle cianfrusaglie? Consideralo già a posto. Ed ecco la notizia migliore: è facile ed è anche divertente. Da Clea Shearer e Joanna Teplin, le famose home organizers di Instagram che hanno fatto del loro gusto per l'ordine il metodo che ha conquistato tutti, arriva un personale approccio al riordino. ""The Home Edit"" ti insegnerà a ridurre all'essenziale gli oggetti in ogni stanza, a riordinarli in modo che siano belli da vedere e facili da trovare e a mantenere il sistema in modo che tra sei mesi non sarai costretta a ripartire da zero. -
La mia vita nei Dire Straits
La storia privata di uno dei gruppi più importanti della storia del rock.«Un viaggio esaltante fatto di dedizione assoluta, ostacoli ed emozioni per portare un grande gruppo rock all'apice del successo. Mi è piaciuto moltissimo!» – Roger TaylorI Dire Straits hanno riempito gli stadi più grandi del mondo e hanno venduto centinaia di milioni di dischi. Per tutti gli anni Ottanta sono stati uno dei gruppi più importanti del pianeta. I loro brani più famosi – Sultans of Swing, Romeo and Juliet, Money for Nothing, Brothers In Arms – hanno fatto da colonna sonora a un'intera generazione e oggi conservano ancora una grande vitalità: vendono ancora tanto, e le radio di tutti i continenti continuano a trasmetterle. In La mia vita nei Dire Straits, John Illsley – membro fondatore, bassista e pilastro della band – rievoca lo spirito di quegli anni e racconta la storia di uno dei gruppi più straordinari della storia del rock. Iniziando dai suoi improbabili esordi nel Middle England, l'autore ripercorre l'ascesa della band, dai primi concerti negli squallidi pub di Londra ai locali più famosi del mondo, dai club della working class al Madison Square Garden, dai concerti in compagnia di gruppi punk scatenati al palcoscenico del Live Aid a Wembley. Finché, alla fine, le esigenze sempre più impegnative dei tour su scala mondiale e della vita sotto i riflettori hanno preteso il loro tributo. La storia di John è anche un omaggio affettuoso al suo grande amico Mark Knopfler, cantante solista, autore dei brani e talentuoso chitarrista della band, loro due sono stati gli unici due membri del gruppo a resistere per quindici anni. Scritto con intensa onestà, profondamente meditato e ricco di umorismo, questo è il primo e unico resoconto di quella storia straordinaria. Con la prefazione di Mark Knopfler. -
L' alfabeto del corpo. Un sistema pratico di azioni mentali e fis...
""L'alfabeto del corpo"" è un libro che rappresenta la sintesi (l'essenza, il succo) di un lungo e complesso cammino, professionale e personale, nell'esperienza corporea, condotto negli anni con passione e attenzione incessante. La semplicità degli esercizi proposti non deve ingannare, perché quella semplicità è un punto di arrivo, il risultato di un processo che partendo da una funzione corporea elementare conduce alla cosiddetta ""funzionalità vitale"": dal movimento alla vita, in tutte le sue estensioni. Gli esercizi prendono spunto dalle parole, in ordine alfabetico, perché noi impariamo a muoverci proprio come impariamo a scrivere. Ma non solo. La scrittura allena alla vita mentale e il movimento perfeziona il corpo. Ma occorre superare la pericolosa separazione mente-corpo e tornare all'unità. ""L'alfabeto del corpo"" porta le parole nel corpo e il corpo nelle parole. Per imparare a scrivere dobbiamo conoscere le lettere, capire le parole, sapere dove ci portano e dove possiamo portare gli altri, con quelle, e ricordare che le parole ci fanno volare verso la poesia e la letteratura. Allo stesso modo, gli esercizi collegati alle parole ci permettono di capire che senso dare al nostro corpo, che cosa gli piace; dove ha bisogno di diventare forte, per poter fare; dove deve essere paziente, per poter ottenere; dove delicato, per far fluire la vita. Insomma, qualunque sia la nostra storia il nostro corpo deve essere capace di scriverla. -
La suora
La vita di Romolo Strozzi è segnata da un'ossessione amorosa. Anni fa, a Orta, davanti al lago, conobbe una donna di cui si innamorò. Non sapeva che la donna stava per diventare suora di clausura nell'Isola di San Giulio.... Romolo Strozzi è un uomo in fuga. Ha abbandonato la Puglia, l'insegnamento, vive tra i monti della Valsesia. Un giorno Nora (lui rifiuta di chiamarla suor Beatrice) lo chiama. Ha bisogno del suo aiuto. Sua madre, ottantunenne, ha ucciso un'altra donna, un po' più giovane, a Vercelli. L'ha investita, con la volontà di ucciderla usando l'auto come un proiettile. Ha ammesso l'omicidio, ma rifiuta di dare spiegazioni. Perché l'ha fatto? Nora chiede a Romolo di scavare, ma non è facile, siamo nel primo lockdown. E lui a Vercelli, non conosce quasi nessuno. Riuscirà comunque a scavare. Nel farlo incontrerà una storia d'amore unica, grande ma tragica, ambientata nel 1945, negli ultimi mesi della guerra. -
Prof... Quanto mi hai dato? Etica e pedagogia della valutazione s...
La pandemia ha riportato la scuola alla ribalta facendone emergere le annose criticità, una tra queste la valutazione degli apprendimenti scolastici, che è il tema portante del libro. È nata così la forte esigenza di affrontare una delle questioni più delicate: la valutazione scolastica. Un tema spinoso che non trova ad oggi una equilibrata sistematizzazione, tanto più che la scuola va assumendo tratti marcatamente aziendalistici volti a formare, quasi esclusivamente, gli imprenditori del futuro... Il saggio si articola in tre parti, tre sguardi: pedagogico, filosofico, sociologico. In maniera trasversale offre stimoli per la riflessione e proposte di cambiamento, a partire dal basso, dalle parole dei ragazzi intervistati e da quelle dei docenti. È una proposta formativa tesa all'affermazione di una scuola come realtà culturale dove i docenti devono riappropriarsi del ruolo intellettuale che a loro compete. Un agire educativo in direzione della prosperità sociale, capace di restituire il diritto al sogno di ciascun ragazzo. Ognuno dei nostri studenti è meritevole di esprimere sé stesso, di essere caso di qualità, di fare esperienza di bellezza. Il loro destino è il destino di tutti noi. -
Gioco mortale
New York, 2011. Il detective Ray Hayes viene buttato giù dal letto dal suo partner, Roger Donovan: in uno squallido edificio è stato ritrovato il cadavere di una donna, insieme a un misterioso biglietto con la parola ""quattro"". Per Ray comincia una difficile indagine, scandita da incubi post-traumatici e dissociazioni, ma anche dall'eco di Julia, la donna che ama, scappata a Philadelphia senza dare spiegazioni. Il tutto mentre il numero delle vittime continua a salire, senza che Ray abbia idea di che cosa indichino quei biglietti e quei numeri. I detective seguono diverse piste che si rivelano inconcludenti: l'assassino tesse la tela di una vendetta che affonda le radici in un passato lontano, si insinua nell'intimità dei rapporti, sfaldando la fiducia e portando Ray sull'orlo di una psicosi. Forse solo una giovane agente, con un velo di tristezza negli occhi e un forte senso di giustizia nel cuore, riuscirà ad aiutarlo nell'indagine più impegnativa della sua carriera, salvandolo a un passo dal baratro. -
Civico 22
«Civico 22 è un romanzo corale in cui trovano spazio varie generazioni. Pur nella difficoltà potranno germogliare relazioni profonde: nell'amicizia e nei sogni, nella malattia e nel sostegno reciproco, nella sofferenza e nella speranza. Il romanzo offre inoltre un affresco sociale contemporaneo. Tramite le vicende dei personaggi compaiono in filigrana diversi temi d'attualità: la violenza sulle donne, l'impatto di tale violenza sui minori, l'individalismo e l'insoddisfazione degli adulti, le difficoltà genitoriali, i dubbi esistenziali dei giovani, la solitudine degli anziani. Ma su tutto dominano la speranza e la voglia di riscatto: la vita dei protagonisti non è già stata scritta, non coincide con il Civico 22. Loro sono più di un indirizzo». -
Quella cosa pericolosa chiamata amore
Dal carcere di Rovigo, il 3 gennaio 1982, un commando di Prima Linea fa evadere tre pericolose terroriste. Dieci anni dopo, nei gorghi di Trecenta, due studenti ritrovano un barile con un corpo umano all’interno. Ai giorni nostri, Marco Pavan, ex poliziotto e investigatore privato senza arte né parte, diviso tra i problemi familiari con l’ex moglie e la figlia Martina, si trova a indagare sul misterioso passato di un collega con il quale ha un debito morale. Ad aiutarlo, il poliziotto Manfron e Caterina, un’abile hacker dalla doppia vita. Queste tre storie apparentemente lontane e slegate tra loro, si avviluppano in un noir incisivo e temerario, che attraversa gli anni di Piombo con personaggi potenti e indimenticabili, legati a filo doppio alla vera storia d’Italia, quella che non si insegna nelle scuole. Scavando e riportando alla luce segreti dimenticati, Pavan dovrà fare i conti con l’odio antico e implacabile di un nuovo antagonista: il vasaio. In un finale pirotecnico, pieno di colpi di scena, ancora una volta l’investigatore dovrà mettere in gioco tutto, compresa la sua vita. -
Super santos subito. Anche un pallone aiuta a diventare grandi
Chi non ricorda i passaggi in cortile imitando la voce dei radiocronisti, i portieri volanti e il dibattito infinito sulla traversa che c'è ma non si vede? E poi le scivolate sull'asfalto grigio, il pallone incastrato sotto le marmitte e il sogno di un prato verde? A essere preso a calci era spesso un Super Santos, una macchia d'arancione nel film in bianco e nero di tante partite in strada degli anni Settanta e Ottanta. Questo libro è la fotografia di una generazione cresciuta tenendo sottobraccio quella sfera rimbalzante. Un compagno di giochi che, in verità, non gode di ottima fama e rischia, come un tempo, di finire sui balconi del primo piano, inseguito ancora dall'immortale minaccia: ""mò ve lo buco quel pallone!"". Prefazione di Alessandro Altobelli. -
Il modello per la leadership dinamica. Tra il dire e il fare, c'è...
Lo scopo di questo libro è quello di presentare un modello di leadership dinamico che in più di cento casi si è dimostrato un ottimo metodo per superare crisi sia personali che professionali. Il Dynamic Leadership Model è un paradigma di business per la direzione, l'organizzazione e le strategie di comunicazione di un'azienda, che impedisce alle personalità di coloro che modellano attivamente il business di influenzarlo. Tutto si basa sulle leggi della fisica e sulla consapevolezza che la personalità che più influenza il processo è quella del ""regista"". Una volta che lui o lei cambia il proprio modo di comportarsi, vengono eliminate anche le cause dei problemi. Questo libro descrive molti casi di successo in cui il Modello di Leadership Dinamico ha avuto un forte impatto sulla trasformazione di un'azienda. -
... E tu vivrai nel terrore! L'aldilà
Nel 2021 ricorre il quarantennale dall'uscita di ""…e tu vivrai nel terrore! L'aldilà"", diretto nel 1981 da Lucio Fulci. Non solo uno dei più importanti horror italiani di sempre - al pari di Suspiria o della Maschera del demonio -, ma una delle vette della produzione tricolore del periodo. È la tesi ambiziosa di questo libro, che ricostruisce la produzione, la distribuzione e il culto nato intorno a L'aldilà. Un film che infrange la nozione di spazio e di tempo sia nel suo svolgimento, sia nel suo rapporto ultradecennale col pubblico. Un albergo costruito su una delle sette porte del male. Un'idea semplice che conduce lo spettatore in un crescendo di orrore e di stupore che dà forma alle paure più nascoste. Il volume contiene documenti, fotografie e interviste inedite relative alla realizzazione del film, che sono di sicuro interesse per i tanti appassionati di Lucio Fulci così come per gli amanti del cinema tout court. -
Il grande azzurro
“Fluttua. Attorno a lei c’è una musica dolce che la culla. Diviene acqua, tenuta a galla da una forza che è come casa, come onde, come l’abbraccio di una madre. È dentro di lei e intorno a lei. È protetta dall’amore, dalla casa, ed è piena di coraggio”.«Una storia memorabile ed evocativa su sorellanza e identità» - InternazionaleHassana e Husseina sono sorelle gemelle. Fino ai dieci anni sono rimaste sempre insieme, nella pace del villaggio: Hassana era la gemella più forte, estroversa, Husseina la più timida e schiva. I mercanti di schiavi le separano in un giorno di fragore e fiamme, gettando tra loro un'insondabile distanza. Hassana si aggrappa a Husseina nei sogni, per Husseina lo strappo dalla famiglia e dalla gemella è un pensiero troppo doloroso. Entrambe tuttavia nella lontananza fanno fiorire la loro autentica personalità. Lottano per essere libere: libere da padroni sordidi e meschini, ma anche da chi vuole convertirle ""per il loro bene""; libere di partecipare ai riti candomblé nella foresta brasiliana, libere di esprimere il proprio talento nel lavoro, libere di abbracciare cause più grandi nel mondo mutevole e febbrile dell'Africa di fine Ottocento. Imparando ad accettare le paure e i desideri più intimi affronteranno l'acqua profonda che le separa; si ricongiungeranno soltanto quando potranno guardarsi negli occhi come due persone intere. -
La vedova Van Gogh
Una storia vera, bellissima, mai raccontata. La storia della donna che ha consegnato al mondo l'arte di Van Gogh.«Scrivo circondata dalla vertigine dei colori. Frutteti in fiore, in camera da letto; in sala da pranzo, sopra il focolare, davanti ai miei occhi proprio adesso, i mangiatori di patate; nel piccolo soggiorno, il grandioso paesaggio di Arles e la notte stellata che sovrasta il Rodano. Ognuno di loro sfavilla per casa. E sembrano dipinti da persone diverse.»Cieli, occhi, corvi, girasoli: dovunque giri lo sguardo, Johanna vede dipinti di Van Gogh. Splendono nel buio, la svegliano all'alba; prima del canto degli uccelli, prima dei rumori di Parigi che riparte. La gente non li capisce, non li ama. Li usa come fondi d'armadio, per tappare i buchi del pollaio. Van Gogh si spara al petto e con lui se ne va il fratello Theo, inseparabile anche nella morte. Johanna resta sola con un piccolino nella culla: si chiama Vincent come lo zio. Lui e i dipinti illuminano il nero che l'ha avvolta. Vedova giovane, torna in Olanda e si prepara a lottare. Apre una locanda in campagna, fa arrivare da Parigi i quadri di Van Gogh. Dal soffitto al pavimento, li appende in ogni stanza: è il primo museo segreto. Di giorno Johanna accoglie gli ospiti, cresce suo figlio. Di notte si immerge nelle lettere di Van Gogh. Le affidano una missione, le indicano la strada. Oltre le porte chiuse, il disprezzo, la selva dei no. Il primo sì è il disegno venduto a un cliente argentino. La prima mostra la ospita all'Aia una donna senza pregiudizi. Poi il vento gira, vengono i buoni incontri, gli incroci fortunati; il tempo corre, vola, le mostre si moltiplicano e Vincent van Gogh entra nella Storia. Johanna, finalmente, può respirare leggera, aprire altre porte. Tornare a smarrirsi in un sorriso, nel gioco meraviglioso dei corpi. -
Monster
Finalista Premio Mare di Libri 2022Ha sedici anni, è nero, è dietro le sbarre: Steve è accusato di omicidio. Ma è colpevole? È davvero un mostro? In attesa del verdetto della giuria, decide di raccontare la sua storia sotto forma di sceneggiatura. Una storia fatta di strade sporche, gentaglia feroce, pregiudizi senza fine.«Monster è anche un affresco impressionante del clima di violenza che si respira dietro le sbarre, cosa che all'epoca dell'uscita del libro produsse qualche polemica sull'opportunità che il volume fosse leggibile anche e soprattutto da ragazzi in età scolare» – Alberto Anile, RobinsonPer questo mi filmo. Voglio sapere chi sono.Steve Harmon è in prigione, accusato di aver fatto il palo durante una rapina finita nel sangue: rischia una condanna a vita. Steve è smarrito, pieno di paura; per farsi coraggio ricorre alla sua grande passione, il cinema. Decide di raccontare il suo processo come se fosse un film. E noi veniamo catapultati lì, in prima fila: assistiamo a interrogatori e testimonianze, ricostruiamo da varie angolazioni la vita di Steve, che segue un corso di cinema, vive a Harlem, frequenta i bulli del suo quartiere. È colpevole o innocente? È davvero un mostro, come lo definisce la pubblica accusa? O è soltanto un ragazzo nero, e in quanto tale colpevole designato, sospetto per definizione? Fino all'ultimo non lo sapremo: faremo i conti, invece, con i nostri pregiudizi, le nostre ambivalenze, che oscillano di scena in scena. Come il suo avvocato difensore, come i suoi stessi genitori, non sappiamo se fidarci completamente di Steve.