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Layer. Benjamin Hubert
Sin dalla sua apertura nel 2015, lo studio di design londinese LAYER ha continuato a crescere fino a diventare una presenza globale nel settore, con clienti di altro profilo come Vitra, Braun, Nike, Bang & Olufsen e Airbus. Attraverso sei capitoli organizzati in ordine cronologico, il libro ripercorre il viaggio del fondatore dalla laurea in design alla creazione e successiva espansione della suo studio, un onesto e brillante resoconto su come avere successo nell'industria altamente competitiva del design. Prefazione di Benjamin Hubert. -
Le deboli
Anni Quaranta: in un paesino di quattromila anime dell'entroterra abruzzese, si sviluppano i drammi di vita di una famiglia e in particolare delle donne che ne fanno parte. Nonna, mamma e figlia si trovano a doversi districare tra i problemi che la guerra ha portato con sé, le vicende di tutti i giorni e la balordaggine di alcuni concittadini arroganti. Solo il loro essere donne forti e resistenti le farà risollevare dalla sorte che hanno avuto... -
La giara e altre novelle per un anno
Pirandello inizia a scrivere novelle alla fine dell'Ottocento, muovendo dai retaggi di un verismo di cui veniva disintegrando gli stessi presupposti teorici, e continua fino agli ultimi giorni di vita: questo genere letterario, ben radicato nella tradizione italiana, rappresentava per lui un momento ineliminabile di confronto con i suoi ricorrenti fantasmi, calati nelle vesti di personaggi. Questo volume raccoglie trentaquattro novelle tra le più celebri e conosciute, nelle quali lo scarto, l'anomalia, l'emarginazione diventano la molla che permette il sovvertimento di quel ""pantano della vita ordinaria"" in cui annaspa l'anti-eroe pirandelliano, in cui l'uomo del XXI secolo non può non riconoscersi. -
Opere complete. Vol. 1: Scritti 1906-1922.
Questo primo volume dell'edizione delle ""Opere complete"" di Benjamin, permette di seguire la formazione del suo pensiero, dapprima attraverso la sua militanza nel movimento della gioventù berlinese fino alla crisi che lo porta, negli anni della Prima guerra mondiale, a separarsi progressivamente da esso e a maturare i suoi primi grandi scritti teorici: il saggio su ""Due poesie di Friedrich Holderlin"", ""La vita degli studenti"" e quel ""Programma della filosofia futura"" che costituisce la prima e più lucida ricognizione degli orizzonti del suo pensiero. Gli anni compresi fra il 1919 e il 1922 sono quelli della tesi di laurea sul ""Concetto di critica nel romanticismo tedesco"" e dell'incomparabile saggio sulle ""Affinità elettive"" di Goethe. Parallelamente, con il ""Frammmento Teologico-politico"" e il saggio ""Per la critica della violenza"", giunge a lenta maturazione, dopo la crisi seguita al fallimento del movimento giovanile, la riflessione sulla politica. -
Cleopatra. Una donna
Nella storia che qui si presenta, a concepire l’idea di conquistare il potere sul mondo è stata una donna. Una regina che avrebbe lottato sino alla fine, mettendo tutto in gioco, per portare a compimento il suo progetto. Un piano che se si fosse realizzato avrebbe spostato definitivamente a Oriente l’asse politico e culturale dell’impero romano. Cleopatra sarebbe diventata così la garante di questo nuovo equilibrio, mettendo l’Egitto alla guida di un sistema di dominio organicamente integrato in quello romano. Il tentativo si concluderà con una rovinosa sconfitta, ma l’intelligenza, l’ambizione e la libertà di cui la protagonista aveva dato prova erano uno scandalo indicibile per il suo tempo, assolutamente da rimuovere e da trasformare in qualcosa di meno sconvolgente e di più comprensibile e familiare: non altro che in una dismisura sfrenata – e tuttavia non eversiva – di sesso, di seduzione e di tradimenti. Cleopatra ha dedicato la sua intera vita alla realizzazione di un progetto di straordinaria ambizione: spostare a Oriente l’asse politico e culturale dell’impero romano, e diventare ella stessa la garante di questo nuovo equilibrio, mettendo l’Egitto alla guida di un sistema di dominio organicamente integrato in quello romano, che sarebbe dovuto arrivare dal Nilo al regno dei Parti e oltre. Se un simile disegno fosse stato realizzato, la storia di Roma avrebbe preso un’altra direzione, e con essa, probabilmente, la storia d’Europa. L’aver concepito questa visione è la chiave del rapporto della regina con Cesare, e poi con Antonio: in apparenza subalterno nel primo caso; da leader incontrastata nel secondo. La vicenda di Cleopatra viene ricostruita illuminandone in presa diretta sette momenti cruciali, intorno ai quali è eseguito il montaggio dell’intero racconto: la notte prima della battaglia di Azio; l’incontro con Cesare, ad Alessandria, nell’autunno del 48; il giorno della morte di Cesare, trascorso dalla regina nella sua villa romana di Trastevere; il primo incontro con Antonio, a Tarso, in Cilicia, sulle rive del Cidno, in un giorno d’estate del 41; la ripresa dei rapporti con lui, nell’estate del 37, ad Antiochia; la giornata di Azio, il 2 settembre del 31; il colloquio con Ottaviano (Augusto) e il suicidio ad Alessandria, nel Palazzo dei Tolomei, fra l’8 e il 10 agosto del 30. -
Antologia palatina. Testo greco a fronte. Vol. 2: Libri VII-VIII
«Ospite, presso la tomba passando, / non dire che morta son io, / mitilenese cantatrice. / Opera d’uomini è questa: travolti / da rapido oblio i lavori degli uomini / periscono. / Ma se riguardo alle Muse tu valuti me, / che d’ognuna un fiore posi / nei miei nove libri, / tu capirai che dal buio dell’Ade fuggii, / che di Saffo poetessa / il nome a nessun sole manca». (Tullio Laurea). «L’uomo non valutarlo dal marmo: / modesta la tomba in vista, l’ossa / d’un grand’uomo cela. / Questi è Alcmane, saprai, che di Sparta / vibrava le corde, che nove Muse / stimano sublime. / V’è fra i due continenti la disputa: / lido? spartano? Piú d’una madre / c’è per i poeti». (Antipatro di Tessalonica). «Poco mangiai, poco bevvi, malato / fui spesso; alla fine, tardi, morii. / Che il diavolo vi porti!» [Simonide]. -
Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana
Questo libro è il tentativo di illuminazione di una vita – anzi, di molte vite: quella di Jacomo Tintoretto, il «più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura», di Marietta, la prediletta, e degli altri suoi figli, del padre, della giovane moglie Faustina, dei nipoti rinnegati, e di un’intera città, Venezia. Ed è un libro «scritto alla sua maniera: violando la prospettiva e ogni distinzione gerarchica tra generi e stili, tra margine e centro, dettaglio ed essenziale, tempo e spazio. Frugando nell’oscurità dei secoli che ci separano, senza trascurare nulla. Lasciando talvolta cadere un fiotto di luce là dove sembrerebbe non ci sia nulla da vedere. Tintoretto, del resto, faceva altrettanto». Jacomo Tintoretto disegnava i protagonisti dei suoi enormi teleri un personaggio alla volta, sulla carta azzurra, con il carboncino: «non era interessato tanto all’anatomia, come un medico, quanto al gesto (e al suo effetto sul pubblico), come un regista e un attore. Perché una delle prime regole che gli avevano insegnato, o che aveva subito imparato da sé, è che la pittura deve “muovere” – dunque emozionare, turbare, coinvolgere. Poi, quando aveva trovato il gesto, trasferiva il personaggio sulla tela. Non “trascriveva” la pittura copiandola dalla natura o dall’arte, ma la “scriveva” come da un’immagine della mente, intravista in sogno, trovandola nel suo farsi – e solo nel farla la vedeva». Pittore immenso, artista inquieto e geniale, uomo dalla vita piena di chiaroscuri quanto le sue opere – colto e popolare, libero e devoto, eccentrico e spregiudicato –, Tintoretto emerge dalle pagine di Melania Mazzucco come i suoi personaggi affiorano dall’ombra dei suoi immensi teleri sparsi nelle chiese di Venezia o nei quadri appesi nei musei di tutto il mondo: enigmatico, umano, complesso, guizzante di vita, figlio del suo tempo eppure modernissimo regista di corpi, di luci, di emozioni. “Jacomo Tintoretto & i suoi figli”, che qui si presenta in una nuova edizione, è uno degli oggetti letterari più affascinanti e originali della produzione italiana degli ultimi anni: accuratissima e fedele biografia, la prima importante apparsa in Italia del pittore veneto, precipitato di una raccolta di materiali durata più di dieci anni, grandioso affresco storico brulicante di personaggi – Tintoretto ovviamente, ma anche i figli, il padre, la moglie e tanti altri –, ritratto di una città, Venezia, fin nelle sue rughe più intime, narrazione che ricorre a stili e registri diversi per raggiungere il suo obiettivo: erigere un monumento al «più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura». -
Kafka sulla spiaggia. Ediz. speciale
Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, scappa dall’ombra di un’inquietante profezia. Un vecchio che comprende la lingua dei gatti fugge da un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Insieme partono dallo stesso quartiere di Tokyo per raggiungere il sud del Giappone: seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a incrociarsi, si inoltrano nelle nebbie del mistero verso un obiettivo che ignorano ma che rappresenta il compimento del loro destino. «""Kafka sulla spiaggia"" sembra scritto in risposta a un imperativo misterioso e categorico, con rigorosa precisione di dettagli eppure al di fuori di ogni logica convenzionale, come obbedendo agli ordini dell’inconscio», scrive il suo traduttore, Giorgio Amitrano. Perché «tutti possono raccontare una storia che assomiglia a un sogno, ma rari sono gli artisti che come Murakami ci danno l’illusione di sognarla» (questo è il «New York Times»). -
La regola di Benedetto. Introduzione alla vita cristiana. Introdu...
La Regola di san Benedetto sta a fondamento di tutto il monachesimo occidentale ed è sicuramente una delle radici più feconde nella tradizione culturale europea: pochi testi hanno esercitato nella storia occidentale un’influenza tanto profonda. L’edizione presentata – riveduta e ampliata secondo l’ultima edizione dell’originale tedesco – permette un approccio integrato e pluridimensionale al testo della Regola, fornendo al lettore gli strumenti critici secondo diversi livelli di approfondimento. L’Introduzione inquadra la Regola nel suo contesto storico, sociale e religioso, ne mette in risalto gli elementi innovativi e originali rispetto alle altre Regole che comparvero nello stesso periodo e soprattutto mostra come essa venne recepita nell’ambito ecclesiale del Medioevo e dei secoli successivi. Il cuore del volume è costituito dall’edizione critica del testo latino della Regola accompagnato dalla traduzione italiana, che si contraddistingue per precisione, per perfetta aderenza all’originale e, al tempo stesso, per uno stile estremamente scorrevole e leggibile. Il testo è corredato da un esauriente commento esplicativo che spiega la Regola parola per parola, ne esplicita i riferimenti biblici e patristici, mette a fuoco la teologia, la spiritualità e il pensiero di san Benedetto. Tale commento esplicativo e l’apparato di note che lo accompagnano sono redatti secondo i più aggiornati criteri di scientificità, ma, al tempo stesso, non ostacolano il lettore che vuole limitarsi al solo testo. Infine, la bibliografia aggiornata, un dettagliato indice analitico e una tavola, che guida alla lettura della Regola nel corso dell’anno, sono preziosi strumenti per chiunque voglia addentrarsi nell’esplorazione della straordinaria spiritualità di san Benedetto. -
Sacramentaria speciale. Vol. 1: Battesimo, confermazione, eucaristia
All’interno di una collana che ha conosciuto in questi anni ampio consenso – testimoniato dalle continue riedizioni e ristampe –, il volume viene ora felicemente a completare la sezione di sacramentaria speciale. Dopo l’uscita del tomo su penitenza, unzione degli infermi, ordine e matrimonio (2003), si prendono in considerazione i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana: battesimo, cresima, eucaristia. Il manuale conserva la medesima prospettiva di fondo: presentare per ogni sacramento i fondamenti biblici, passare in rassegna lo sviluppo storico del dogma, enucleare un quadro di sintesi dogmatica, proponendo a conclusione gli aspetti liturgico-pastorali più significativi. Per ogni sacramento viene dunque offerta un’esposizione articolata e completa, adeguata agli utenti del primo ciclo teologico e direttamente fruibile per il loro studio. -
Il giorno in cui ho scoperto di avere un dono
Per Maeve Chambers, sentirsi fuori posto è normale. A scuola, dove non è la studentessa più popolare. E a casa, perché è convinta di essere l'unica maldestra in una famiglia di geni. Se così non fosse, la sua migliore amica Lily non avrebbe avuto ragione di allontanarsi da lei. Ma qualcosa sta per cambiare. Quando, all'ennesima punizione, si ritrova a pulire lo scantinato della St Bernadette Catholic School, in un vecchio armadio si imbatte in un libro e un mazzo di carte. Per qualche ragione, quel mazzo la incuriosisce e la attira. E le basta poco per accorgersi di avere un dono nascosto: con le carte può leggere il futuro. All'improvviso, da emarginata quale era, Maeve si trasforma nella ragazza più ricercata della scuola. Tutti vogliono farsi predire il futuro e lei non si tira indietro. Al contrario, si gode ogni istante di quell'insperata celebrità. Finché al suo tavolo divinatorio non si presenta proprio Lily, che, dopo essersi fatta leggere le carte, scompare nel a. Spaventata, Maeve sa che non può perdersi d'animo, ma deve trovare il coraggio di andare a fondo del suo dono. Di fidarsi di sé stessa e delle proprie capacità. Perché è sicura di essere l'unica a poter rimettere le cose a posto. L'unica in grado di scoprire dove si trova Lily, che l'ha sempre fatta sentire all'altezza. E che ora lei ha intenzione di ritrovare. Costi quel che costi. Età di lettura: da 10 anni. -
Identità paterna e relazione di coppia. Trasformazione dei ruoli ...
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Delle azioni a difesa della proprietà. Art. 948-951
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Boschi e mercanti. Traffici di legname tra la contea di Tirolo e ...
Tra Cinquecento e Seicento l'accesso alle licenze di taglio di boschi rilasciate dalla Camera arciducale dell'Alta Austria diede alle élites residenti nella fascia di confine tra l'Impero e la Repubblica di Venezia grandi possibilità economiche, grazie allo sfruttamento delle risorse della montagna. La ricerca analizza la distribuzione degli interessi economici di alcune imprese, i loro legami con il circuito creditizio veneziano, l'organizzazione del lavoro e la distribuzione delle infrastrutture, ma anche l'intreccio di rapporti d'affari e di patronage tra i mercanti e le élites locali, i feudatari e i membri della burocrazia austriaca, interessati a trasformare in ricchezza un patrimonio naturale di lenta riproducibilità. -
Scritti novecenteschi
Piero Treves (1911-92) non può dirsi storico del Novecento, ma uomo del Novecento. Se i suoi lavori maggiori sono dedicati alla età classica o alla storia della storiografia nell'Ottocento, meno conosciuti sono i suoi lavori sul XX secolo. Questo volume intende restituirci l'immagine di un Treves, che alla storia contemporanea ha dedicato importanti lavori dove l'autobiografia s'intreccia con l'analisi della cultura politica (e letteraria). Sono raccolti in questo volume saggi dispersi in riviste talora periferiche o in atti di convegni, scritti nel secondo dopoguerra intorno a nodi storiografici di grande rilievo: le origini del socialismo in Italia ripercorse attraverso la memoria di Claudio Treves o Alessandro Levi; la questione dell'antifascismo e il ruolo degli intellettuali in esilio; la cultura universitaria italiana e il magistero di Gaetano De Sanctis; la storia e la storiografia sul fascismo nell'analisi dell'opera di Renzo De Felice; la controversa questione del rapporto fra 'antifascisti ebrei' e 'antifascismo ebraico'. Il volume ruota intorno a due lunghi contributi, che costituiscono, ora che ci è possibile leggerli uno accanto all'altro, una piccola storia della cultura italiana nel periodo compreso fra le due guerre mondiali. -
Ordinamenti giuridici delle chiese protestanti
Benché minoritarie in Italia, le confessioni protestanti sono una componente religiosa molto importante non solo in Europa e negli Stati Uniti, ma anche nel cosiddetto Terzo Mondo dove una attiva evangelizzazione insidia negli ultimi anni l'apostolato cattolico. Dal punto di vista del diritto ecclesiastico, del rapporto cioè degli stati con le religioni, la conoscenza degli ordinamenti interni della multiforme miriade del mondo protestante è il presupposto fondamentale per disciplinarne un corretto rapporto. -
Il limite del bisogno. Antropologia economica di Roma arcaica
Il libro indaga l'economia di Roma arcaica (dall'VIII agli inizi del IV secolo a. C.) in una originale prospettiva antropologica, evitando di proiettare sull'antico i paradigmi dell'economia moderna, ma facendo emergere - tramite un esame dettagliato delle testimonianze antiche - il sistema di logiche, credenze, pratiche culturali che la società romana dovette elaborare nei primi secoli della sua storia al fine di organizzare le sue forme di produzione, scambio e consumo dei beni materiali. L'economia romana di età arcaica si configura così non come una versione meno riuscita di quella tipica degli Stati occidentali moderni, ma come un peculiare, originale - e tutt'altro che rozzo - risultato della capacità dei Romani di costruire modelli di comportamento, tecniche, istituzioni in grado di garantire nel tempo la sussistenza della loro comunità. -
Stato sabaudo e Sacro Romano Impero
Dal Quattrocento al Settecento i Savoia furono considerati una dinastia tedesca, ramo cadetto degli imperatori sassoni di casa Wettin. Feudatari dell'impero dai tempi di Umberto I Biancamano, nonché ""vicarii imperium per italiani"", nel 1361 essi furono compresi nel corpo germanico, acquisendo diritti e status dei soli principi tedeschi. Ciò li differenziava dalle altre dinastie italiane - come Visconti, Gonzaga e Medici - i cui stati erano nell'impero, ma non dell'impero. Amedeo Vili, Emanuele Filiberto e Vittorio Amedeo II, i più grandi sovrani sabaudi, ebbero nel rapporto con l'impero la stella polare della propria politica, tanto che Carlo Emanuele I raccomandò al figlio ""di stringersi bene in ogni maniera ed arte con l'impero"", perché solo questo era ""il dritto e vero appoggio"" della dinastia. Sino a fine Settecento i sovrani sabaudi decorarono le loro residenze con affreschi e dipinti che ne illustravano la discendenza sassone: si pensi al Salone degli svizzeri, cuore cerimoniale del Palazzo Reale di Torino, dove gli affreschi non raccontano le storie dei principi sabaudi, ma quelli dei principi sassoni, come la conversione di Vitichindo. Poi, nel corso del Risorgimento, questa storia divenne motivo d'imbarazzo e i suoi simboli furono via via accantonati. Il volume affronta questo tema, tanto centrale quanto trascurato nella storia dello Stato sabaudo, attraverso il contributo delle più recenti ricerche di storici italiani, tedeschi, austriaci e svizzeri. -
Università sostenibili
La sostenibilità del pianeta è ormai al centro del dibattitorninternazionale. Le università, che pure per la loro natura di centri dirnformazione e ricerca rappresentano il luogo per eccellenza di questorndibattito, hanno tradizionalmente dedicato una minore attenzione allarnsostenibilità delle proprie attività e delle proprie infrastrutture. Questornlibro pone l’attenzione proprio sui campus universitari e sulle azionirnmesse in atto dagli atenei per renderli «sostenibili», in particolare dalrnpunto di vista ambientale, incrementando l’efficienza energetica,rnsviluppando nuove forme di mobilità e di gestione dei rifiuti ernvalorizzando gli spazi verdi. Il rispetto per l’ambiente comporta inoltrernresponsabilità strettamente amministrative, contabili e gestionali:rnrispettare significa anche lavorare bene e con trasparenza. Il librornespone i risultati di una survey condotta nel 2019 sulle universitàrnstatali italiane, completata dal racconto di alcuni casi particolarmenterninteressanti. Nella parte finale si presentano in modo più ampio le sfidernfuture e il ruolo che le università possono rivestire per contribuire adrnaffrontarle. -
Carteggio
Il carteggio tra Benedetto Croce e Tammaro De Marinis comprende 415 missive, 365 di De Marinis a Croce ([1900]-1952) e 50 di Croce a De Marinis (originali, 1913-1951). La prima lettera di Croce a De Marinis conservata è del 1913, ma la maggior parte delle altre missive del filosofo conservate (41 su 50) fu scritta negli anni Quaranta e Cinquanta. Tammaro De Marinis (Napoli 1878 – Firenze 1969), antiquario, collezionista e mercante di libri a Firenze dal1904 al 1924, fu uno dei maggiori bibliofili italiani del Novecento. Fu anche autore di cataloghi e importanti pubblicazioni bibliografiche, tra cui La biblioteca napoletana dei re d’Aragona (4 voll., 1945-47, e 2 voll. di supplemento, 1969), e La legatura artistica in Italia nei secoli XV e XVI (3 voll.,1960). Il suo nome è legato al rimpatrio della Bibbia di Borso d’Este. È stato direttore della sezione libri e manoscritti dell’Enciclopedia Italiana. Le famiglie Croce e De Marinis furono legate da solidi vincoli di consuetudine e d’affetto. Croce e le sue figlie spessissimo soggiornarono nella sua abitazione, presso Firenze, soprattutto negli anni successivi all’avvento del fascismo. A De Marinis Croce si rivolgeva per l’acquisto, sul mercato antiquario, di edizioni rare, ancora oggi presenti nella biblioteca della Fondazione Croce.