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Storia della resistenza
A 75 anni dalla fine della seconda guerra mondiale,rnfinalmente una storia della Resistenza italiana conrnl’ambizione di proporre uno sguardo complessivo surnfatti e momenti che hanno cambiato per sempre ilrnnostro paese.rnrnI due anni che vanno dall’8 settembre 1943 al 25rnaprile 1945 rappresentano un momento crucialerndella storia d’Italia. Sono gli anni della guerrarnmondiale, con le truppe straniere che occupanornil paese. Sono gli anni della guerra civile, conrnlo scontro tra italiani di diverso orientamento.rnSono gli anni della guerra di liberazione, in cui sirncombatte contro il nazifascismo per preparare e farrnnascere una paese democratico e libero. È il ‘temporndelle scelte’ per una società italiana schiacciatarnsotto il tallone nazista e fascista, lacerata trarncollaborazionismo e ribellismo. Una nazionerndivisa politicamente, militarmente e moralmenternall’interno di un’Europa in fiamme.rnPer fare i conti con la storia della Resistenzarnitaliana, il libro ripercorre le varie fasi dellerndiverse Resistenze: le specificità della guerrigliarnurbana, l’attestamento nelle regioni di montagna,rnl’organizzazione dei gruppi partigiani nelle zonerndi pianura. Affianca alla lotta armata le variernforme di supporto fornito ai ‘banditi’ da settorirndelle popolazioni, si addentra nella cosiddetta zonarngrigia, evidenzia la peculiarità delle deportazionirnpolitica e razziale, nonché l’internamento deirnmilitari.rnL’interazione con gli Alleati è colta nel contributornfornito alla campagna d’Italia, nelle rischiosernmissioni militari paracadutate dietro le linee, nelrnrilevante lavoro informativo svolto dai ‘ribelli’ perrni servizi segreti angloamericani, senza tralasciarernla ricostruzione del sostegno finanziario e armatornpreordinato dai centri Alleati in Svizzera.rnUna ricostruzione nuova, originale, vivida in cuirnlo sguardo d’insieme si alterna costantemente conrnl’attenzione a vicende personali e collettive pocornconosciute o inedite. Un libro necessario oggi,rnquando il venir meno degli ultimi testimoni direttirndi queste vicende sta dando sempre più spaziorna un uso politico della Resistenza che deforma ernrimuove i fatti, le fonti e la storia. -
«Le religioni sono vie di pace». (Falso!)
È falso che le religioni siano vie di pace. Èrnfalso che siano modelli irenici; è falso chernsi debba a loro quel fragile concettorndi ‘tolleranza’ che ha permesso larncoesistenza di diverse appartenenzernconfessionali; è falso che al cuore dellernreligioni vi sia un’unica regola d’oro chernle orienta verso la pacifica convivenza; èrnfalso, infine, che le religioni siano vittimerndi strumentalizzazioni di ordine politico edrneconomico, e non il motore stesso di alcunernguerre.rnrnLa storia è punteggiata da guerre e violenze scatenate darnmotivi religiosi: dall’antisemitismo cristiano alle Crociate,rndai tribunali dell’Inquisizione alla Guerra dei Trent’anni. Lornscenario non cambia se ci volgiamo al tempo presente:rndall’Irlanda del Nord ai Balcani, dalla crisi tra Russia e Ucrainarnal Medio Oriente. Negli ultimi anni, in particolare, si è parlato dirnfondamentalismo islamico a causa dell’Isis; ma i fondamentalistirnnon sono solo islamici: numerosi e significativi episodi dirnintolleranza fondamentalista si sono verificati anche in camporncristiano e in quello ebraico. Le religioni orientali non fannorneccezione: basti pensare alle violenze degli induisti contro irnmusulmani in India ma anche al suprematismo buddista in SrirnLanka, nel Myanmar, in Thailandia.rnDi fronte al diffondersi di conflitti ispirati a motivi religiosirnsi commenta, spesso, che gli elementi religiosi sono solo unrnpretesto che maschera ragioni politiche ed economiche. Ma èrndavvero così? Paolo Naso, sociologo delle religioni, contestarnquesta semplificazione e ci spiega perché le religioni non sonornnecessariamente vie di pace, a partire da un dato strutturale:rnle religioni non sono meri corpi spirituali che si muovonornsecondo il piano di Dio, ma costruzioni umane condizionate darninteressi materiali e politici. Operano nella storia e per questornnon sfuggono alle leggi della geopolitica quando si mobilitanornper fini che hanno un carattere secolare. Basti pensare airnfondamentalismirne ai radicalismirnreligiosi dei nostrirngiorni che, perrnquanto giudicatirndevianti e talvoltarneretici rispettornalle ortodossiernconfessionali,rnutilizzano linguaggirne simboli religiosi. -
Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma
Nel gennaio 49 a.C., Cesare, conquistatore delle Gallie,rnalla testa di alcune coorti legionarie varcò il Rubicone,rnpronunziando una celebre frase. Nello stesso giorno occupòrnRimini, presidio strategico della terra Italia. Si spinse poirnverso sud, minacciando la stessa Roma, cuore di una resrnpublica ormai egemone sul Mediterraneo.rnPompeo, incaricato di fermarlo, rispose con una mossarnmeno celebre ma altrettanto fatidica. Ordinò all’interarnclasse politica di abbandonare la città e di seguirlo, perrncontrattaccare dal meridione della Penisola o, addirittura,rndai Balcani.rnIl panico fu inenarrabile. Mai i romani si erano trovati dirnfronte a una situazione del genere. L’Urbe, nella sua secolarernstoria, era stata sempre difesa, con alterne fortune, da nemicirnesterni e interni. A Cesare essa fu invece abbandonata,rnassieme al suo ricchissimo tesoro.rnChe cosa avvenne in quei terribili giorni? Come si giunserna una situazione tanto sconcertante?rnRoma era davvero indifendibile? Qualirnfurono le conseguenze della fugarnpompeiana?rnPer rispondere occorre ricostruirernla temperie politica e istituzionalernche aveva trasformato la gloriosa resrnpublica in un sistema logoro e corrotto,rnnel quale ormai troppi non credevanornpiù, e che Cesare riuscì a piegare conrnrapidità impressionante. -
Storia mondiale dell'Italia
La parola 'Italia' definisce uno spazio fisico molto particolare nel bacino del Mediterraneo. Un luogo che è stato nel tempo punto di intersezione tra Mediterraneo orientale e occidentale, piattaforma e base di un grande impero, area di massima espansione del mondo nordico e germanico e poi di relazione e di conflitto tra Islam e Cristianità. E così, via via, fino ai nostri giorni dove l'Italia è uno degli approdi dei grandi flussi migratori che muovono dai tanti Sud del mondo. Questa peculiare collocazione è la vera specificità italiana, ero che ci distingue dagli altri paesi europei, e ciò che caratterizza la nostra storia nel lungo, o meglio nel lunghissimo periodo. La nostra cultura, la nostra storia, quindi, possono e debbono essere indagate e, soprattutto, comprese anche in termini di relazione tra ciò che arriva e ciò che parte, tra popoli, culture, economie, simboli. La ""Storia mondiale dell'Italia"" vuole ripercorrere questo cammino lungo 5000 anni per tappe: ogni fermata corrisponde a una data e ogni data a un evento, noto o ignoto. Le scelte risulteranno spesso sorprendenti, provocheranno interrogativi, faranno discutere sul perché di molte presenze e di altrettante esclusioni. La storia, ancora una volta, si dimostra un antidoto alla confusione e al disorientamento del nostro tempo. Perché ci racconta come le sfide a cui siamo sottoposti non siano inedite. Perché porta in evidenza la complessità ma anche la ricchezza della relazione tra l'Italia e il resto del mondo. Perché, soprattutto, fa comprendere che, quando si è perso l'orientamento della nostra collocazione spaziale, lunghi e disastrosi periodi di decadenza hanno fatto sparire, quasi per magia, l'Italia dalle mappe geografiche. -
1284. La battaglia della Meloria
Il 6 agosto del 1284 è la festa di San Sisto: un giorno solitamente fausto per Pisa. Quel giorno, al largo di Livorno, nei pressi delle secche della Meloria, Genovesi e Pisani si affrontarono in una delle più grandi battaglie navali del Medioevo. La causa immediata è la contesa per il controllo della Corsica. In realtà, al centro v'è soprattutto il tentativo di affermare la propria supremazia su tutto il Tirreno al fine di salvaguardare le rotte per la Sicilia, l'Africa settentrionale e il Levante mediterraneo. In effetti, le due città giunsero allo scontro al culmine di una serie di rivolgimenti - dalla caduta dell'Impero Latino di Costantinopoli all'ascesa della potenza angioina, allo scoppio della guerra del Vespro - che mettevano in discussione gli equilibri raggiunti a fatica. La ricostruzione del volto di questa battaglia e della sua lunga preparazione consente di riportare alla luce, oltre alla brutalità del combattimento sul mare, il profilo di un Medioevo diverso: quello marittimo e navale, dove gli orizzonti improvvisamente si allargano e dove piccole città si rendono protagoniste di rivoluzioni - da quella commerciale a quella nautica, a quella finanziaria - capaci di mutare il corso della storia. -
Sulle rotte di Ulisse. L'invenzione della geografia omerica
Furono gli Eubei di Calcide e di Eretria i più antichi esploratori delle rotte mediterranee; marinai, mercanti, coloni, che, procedendo da oriente verso occidente, si spinsero fino alle acque degli empori atlantici, superando, presso Gibilterra, le mitiche colonne di Ercole. Il volume si sofferma sul mondo della grecità arcaica, su quella memoria dell'Odissea che è nella 'bisaccia' di ogni navigante e poi colono. Il dato davvero più rilevante è constatare che la codificazione della geografia dell'Odissea è definitivamente compiuta, e su più scenari mediterranei, già nella seconda metà delI'VIII secolo a.C., poco prima dell'Odissea, nella stagione cioè - con Cuma e con Naxos - delle prime fondazioni coloniali elleniche sia in Italia sia in Sicilia. Tale codificazione resterà sostanzialmente immobile fino alla tarda età ellenistica, quando i Romani, vinta Cartagine, si proietteranno su rotte atlantiche, qui nuovamente riciclando l'eterna leggenda dell'eroe navigatore. -
Dal mostro al principe. Alle origini di Roma
Un racconto mitico, sacrale, rituale e storico che svela il significato più profondo del luogo dove Roma è stata fondata.I misteri delle origini di Roma si annidano nei 31 ettari del Palatino che si affacciano sul Tevere, lì dove un tempo si ergeva il monte Germalus: prima villaggio dei Velienses, poi centro 'proto-urbano' del Septimontium e infine urbs Roma. Tre abitati forse tutti fondati tra il 1050 e il 750 a.C., nel giorno di un capodanno pastorale anteriore alla città fissato al 21 aprile. Metà di questo monte è rimasta un luogo di culti e di memorie, l'unico risparmiato dai palazzi dei principi; l'altra metà è stata occupata dal primo palazzo di Augusto, che ha rifondato la città nella casa-santuario da cui governava l'impero come principe e pontefice massimo. ""Dal mostro al principe. Alle origini di Roma"" indaga l'essenza mitica e storico-archeologica del monte Germalus, con una ricerca nuova e sistematica: dal ritrovamento dell'altare e del penetrale di Pales ai nuovi studi sui templi di altri culti femminili e sulle capanne prima dei capi locali, poi del primo re; dal riesame del palazzo di Augusto, che ne propone una ricostruzione nuova sotto numerosi aspetti, alla riconsiderazione delle diverse fondazioni dell'abitato sul Tevere. -
Groenlandia. Viaggio intorno all'isola che scompare
Le grandi esplorazioni polari, le affascinanti e terribili vicende di chi cercava il ""Passaggio a Nord-Ovest"" non sono retaggi del passato. Questo resoconto di un viaggio in barca a vela in Groenlandia lungo lo Scoresby Sund, il fiordo più grande del mondo, ne è la testimonianza. Ma la grande avventura lungo il 71° parallelo nord è anche un reportage al centro dell'emergenza climatica che stiamo vivendo. Conosceremo le storie di chi vive e studia al ""centro del ghiaccio"", laddove iniziano i mutamenti che condizioneranno il nostro futuro.Nell'estate 2019 una spedizione percorre la costa della Groenlandia orientale, una delle zone più remote al mondo, al centro di quella crisi climatica che sta terremotando l'Artico. Un viaggio in barca a vela all'interno del fiordo di Scoresby Sund per raccontare fenomeni che stanno avendo un impatto anche alle nostre latitudini: correnti oceaniche improvvisamente calde, ghiacciai che si sciolgono a ritmi senza precedenti, tsunami provocati dal crollo di iceberg giganteschi, fiordi e coste liberi dalla banchisa, specie in via di estinzione. È un Artico ""azzurro"", e privo di ghiacci, quello al centro del libro, che anticipa il nostro destino climatico e spiega molti aspetti del meteo impazzito che conosciamo. Un racconto di viaggio che si riempie di personaggi e delle loro avventure – esploratori, alpinisti, scienziati che si sono spinti in questa frontiera selvaggia attratti dal fascino per l'ignoto – e che si intreccia al resoconto scientifico. Perché è proprio in questo continente quasi disabitato, dai confini labili e dalla geografia incerta, per effetto delle trasformazioni causate dallo scioglimento dei ghiacci, che gli scienziati hanno trovato un laboratorio ideale per le loro ricerche. -
29 luglio 1900
Sono le 22.00 del 29 luglio 1900. Siamo a Monza e il re Umberto I sta salendo in carrozza dopo aver premiato i ginnasti della società ""Forti e liberi"". Ad aspettarlo c'è il revolver di Gaetano Bresci, l'anarchico venuto dall'America. Pochi istanti dopo l'Italia intera entrerà in una nuova epoca.«Un invito a entrare nella storia» – Pietro Polieri, La Gazzetta del Mezzogiorno«Un suggestivo itinerario nella nostra storia alla svolta tra Ottocento e Novecento, attraverso una serie di cerchi concentrici che si dipartono proprio dal 29 luglio 1900 per investire prima il contesto italiano, poi il modo in cui l'intero Occidente euroamericano, il nostro mondo di allora, visse quello che una canzone anarchica definì «il fosco fin del secolo morente» – Giovanni De Luna, La Stampa«A molti forse non dice granché la data 29 luglio 1900. Ma quel giorno a Monza il re Umberto I fu assassinato dall’anarchico Gaetano Bresci: uno snodo complesso e cruciale, che Marco Albeltaro ricostruisce con una prosa avvincente» – La Lettura - Corriere della SeraUn anarchico, un re e un cocchiere. Tre persone che non hanno nulla in comune; tre vite diverse che si incontrano la sera del 29 luglio 1900 a Monza. Uno spara, uno muore, l'altro osserva. Tre voci, tre punti di vista per raccontare un giorno come tanti che ha visto il primo di una serie di omicidi politici che avrebbero costellato i decenni a venire. Gaetano Bresci, l'anarchico, è un operaio figlio di contadini, un emigrato in New Jersey, un uomo ora radicato negli USA ma capace di lasciare tutto e attraversare l'Atlantico per vendicare gli oppressi dalle violenze del sovrano. Un uomo comune che con il suo atto dirompente diventa un mito destinato a sopravvivere per decenni. Il re è Umberto I, 're buono' perché abolisce la pena di morte, ma anche 're mitraglia' perché sostiene le cannonate di Bava Beccaris durante i moti popolari a Milano. La politica, gli stili di vita, le condizioni culturali, sociali ed economiche dei due uomini, Umberto I e Gaetano Bresci, diventano così il pretesto per raccontare un'epoca con le sue tensioni e le sue contraddizioni. E, infine, c'è il terzo protagonista: il cocchiere. Una figura marginale e fino a oggi trascurata eppure centrale nella scena del delitto. Un osservatore particolare: invidia e non sopporta il re con il suo snobismo e i suoi eccessi, ma non capisce e nemmeno si accorge di tutta la tensione sociale che attraversa il Paese. In questo giorno si chiude per l'Italia l'Ottocento, secolo della nascita della nazione e dello stato unitario, e comincia a prendere forma il Novecento, secolo delle masse. -
La camelia
La camelia conta più di 22.000 varietà. Novità travolgente nei giardini dell'Ottocento, divenne il fiore del Risorgimento nazionale, un'icona di stile che decretò fortune letterarie e musicali.«La camelia meritava un libro» – Il Piccolo«La seducente storia di un fiore che ha inondato i giardini e i salotti letterari tra Ottocento e Novecento» – il manifesto«Un quadro narrativo affascinante che valorizza il repertorio vegetale presentato con le avvincenti tribolazioni dei moti risorgimentali e delle cospirazioni carbonare» – Federica Arnoldi, DoppiozeroDavanti a una tazza di tè quanti di noi sanno che in infusione mettiamo per lo più i giovani germogli essiccati e variamente trattati di una pianta chiamata da Linneo Camellia sinensis (L.) O. Kuntze? Le sue foglie hanno conquistato il mondo, ne hanno rivoluzionato aspetti culturali, sociali ed economici, intorno a esse si sono canonizzati riti e millenarie cerimonie. E fu proprio cercando di possedere la pianta del tè che gli europei scoprirono altre specie di camelia. Ecco perché la vicenda della diffusione del tè si incrocia con quella della diffusione dei semi e delle piante di alcune tra le molte varietà di camelia. La storia del viaggio di questa pianta è affascinante e, in parte, ancora avvolta nelle nebbie. Asiatica nell'origine, in Europa e in Italia diviene, soprattutto, storia di ville e giardini, di passioni aristocratiche, esclusive, per un fiore dalle forme e dai colori così diversi, talora persino sul medesimo esemplare, da soddisfare i capricci estetici sia di chi l'ama per le corolle dalla perfezione geometrica sia di chi le predilige bizzarre e vezzose. -
Dei e artigiani. Archeologia delle colonie greche d'Occidente
Mario Torelli, fra i maggiori archeologi italiani, analizza e ricostruisce l'insieme delle forme religiose, i culti, le pratiche della devozione dominanti nel mondo greco, quelle che i coloni hanno recato con sé dalla madrepatria. Ne esamina le successive trasformazioni, mostrando anche come queste forme religiose - articolandosi secondo specifici rituali - hanno informato edifici, monumenti e materiali artigianali. Sulla base di una ricchissima documentazione e un vasto materiale di ricerca sul campo durata due secoli di scavi, si sono potuti ricostruire alcuni comportamenti sociali, come il simposio, o la cerimonialità di rituali, come il matrimonio, le dediche votive e le tradizioni patrie di religiosità domestica o funeraria. Le città e le produzioni della Magna Grecia e della Sicilia durante la colonizzazione greca: il racconto di una 'cultura delle colonie' fatta di pratiche, consuetudini e simboli che combinano insieme saperi, tecniche e modelli culturali originati nella madrepatria. -
La voce delle sirene. I Greci e l'arte della persuasione
Per gli antichi le Sirene erano mostri orripilanti, per metà uccelli e per metà donne. Eppure, esse avevano qualcosa che le rendeva irresistibili: la voce, suadente e ammaliatrice. Insieme ad altre figure mitologiche a loro affini come Circe, Calipso ed Elena, le Sirene sono in questo libro le protagoniste della prima tappa di un cammino che, partendo da Omero e a Omero ritornando, si concentra sull'Atene del V secolo, la città della democrazia e della parola. Ripercorrendo storie poco note e celebri passi di prosa e di poesia, Laura Pepe indaga le incredibili potenzialità di peithó, persuasione, la parola che insieme seduce e convince. Sovrano potentissimo, la parola è capace di compiere le imprese più divine: sa convincere del vero e del giusto, ma può anche illudere e ingannare. Scopriremo la sua forza in queste pagine, guardando ai protagonisti della politica che arringano il popolo riunito in assemblea, agli accusatori e agli accusati che si industriano a convincere i giudici del tribunale e, infine, a quei maestri di persuasione che furono i sofisti. E ancora una volta saremo grati alla Grecia antica, che - tra storia, mito, poemi e filosofia - ha dato forma al nostro modo di pensare e di confrontarci con il mondo.Per gli antichi le Sirene erano mostri orripilanti, per metà uccelli e per metà donne. Eppure, esse avevano qualcosa che le rendeva irresistibili: la voce, suadente e ammaliatrice. Insieme ad altre figure mitologiche a loro affini come Circe, Calipso ed Elena, le Sirene sono in questo libro le protagoniste della prima tappa di un cammino che, partendo da Omero e a Omero ritornando, si concentra sull'Atene del V secolo, la città della democrazia e della parola. Ripercorrendo storie poco note e celebri passi di prosa e di poesia, Laura Pepe indaga le incredibili potenzialità di peithó, persuasione, la parola che insieme seduce e convince. Sovrano potentissimo, la parola è capace di compiere le imprese più divine: sa convincere del vero e del giusto, ma può anche illudere e ingannare. Scopriremo la sua forza in queste pagine, guardando ai protagonisti della politica che arringano il popolo riunito in assemblea, agli accusatori e agli accusati che si industriano a convincere i giudici del tribunale e, infine, a quei maestri di persuasione che furono i sofisti. E ancora una volta saremo grati alla Grecia antica, che - tra storia, mito, poemi e filosofia - ha dato forma al nostro modo di pensare e di confrontarci con il mondo. -
Romanzo popolare. Come i «Promessi sposi» hanno fatto l'Italia
Forse perché lo leggiamo troppo presto o forse perché siamo costretti a farlo a scuola, sta di fatto che, in generale, abbiamo una opinione abbastanza grigia e sfocata dei Promessi sposi. Spesso ci rimanda un’immagine di compunzione religiosa e di moderatismo accomodante simile a certe vecchie fotografie che troviamo nelle case dei nostri nonni e che faticano a parlarci ancora.rnEcco, vi invitiamo a (ri)leggere i Promessi sposi in modo un po’ diverso dal solito, cioè in compagnia non di un letterato, ma di uno studioso di storia d’Italia. Scopriremo così che i Promessi sposi hanno un carattere fortemente politico e ci dicono moltissimo sulla nostra storia, non solo quella del Seicento, sul nostro carattere nazionale, sull’impronta che il cattolicesimo ha lasciato, nel bene e nel male, nella nostra coscienza morale.rnTorneranno alla luce l’importanza e il valore del messaggio ideologico al cuore di questo romanzo: una morale privata basata su libertà di scelta e responsabilità individuale, per uomini e donne; un illuminato senso della misura nella valutazione delle cose del mondo, ma con una consapevolezza acuta della giustizia e dell’ingiustizia dei contesti sociali e delle azioni dei singoli. -
Storia della terra
Una palla infuocata si è trasformata in milioni di anni in ciò che noi chiamiamo Terra: un agglomerato di rocce sufficientemente solido da ospitare i vasti oceani della nostra ‘arancia blu’ e grandi continenti in perpetuo movimento. Un ambiente dove la vita ha prosperato, e continua a farlo nonostante tutto e tutti. Eppure di questo spazio, su cui poggiamo i piedi tutti i giorni e che ci nutre, spesso sappiamo pochissimo. In questo libro, allora, ci muoveremo attraverso i luoghi dove è possibile comprendere la storia della Terra e i profondi legami che essa ha con la storia della vita: dalle tenui tracce della sua origine, più di tre miliardi di anni fa, fino alle prove della coevoluzione del pianeta con il mondo vivente. Andremo alla scoperta di alcuni dei suoi luoghi più incredibili, dalla fossa delle Marianne alla cima dell’Everest, passando per le miniere del Sudafrica e le scogliere coralline tropicali.rnIl nostro sarà anche un viaggio nel tempo, perché è impossibile raccontare la storia della Terra tralasciando le storie dei protagonisti della sua esplorazione, dalle prime intuizioni sulla sua forma fino alle recenti esplorazioni dei fondali oceanici.rnUna storia della Terra che propone un approccio globale alla comprensione del pianeta e della sua fisiologia, una dimensione culturale oggi più che mai necessaria. -
Andiamo! Corso di italiano multilivello per immigrati adulti. Liv...
""Andiamo!"" è un manuale di italiano L2 per immigrati adulti. Si può utilizzare in classi multiculturali e multilivello e copre i livelli pre A1, A1 e A2. Il libro pone particolare attenzione agli aspetti interculturali. Le situazioni e i temi proposti si riferiscono ai domini e agli ambiti tipici in cui si muovono gli immigrati adulti con progetto di residenza a lungo termine in Italia. Protagonisti delle situazioni proposte sono stranieri immigrati. E attribuita grande importanza alla concretezza della lingua studiata, per questo ci sono molte immagini e documenti autentici. Oltre ai classici input scritti e audio, il manuale fornisce input video che rispecchiano le situazioni reali e quotidiane in cui i migranti interagiscono (i dialoghi sono disponibili anche in versione solo audio). La riflessione grammaticale è semplificata e resa il più possibile accessibile agli utenti a cui è rivolto il manuale. Per l'utilizzo in classi multilivello vi sono molti esercizi differenziati per livello di difficoltà che si riconoscono dal colore della consegna. Alcune indicazioni per l'insegnante, che integrano e arricchiscono la guida, sono fornite direttamente all'interno del manuale. -
Al centro. Corso di italiano per richiedenti asilo
Al centro è un corso di italiano L2 per adulti rifugiati e richiedenti asilo che si indirizza ad apprendenti alfabetizzati di livello A1, ospiti di Centri di Accoglienza Straordinaria e SPRAR.rn• Le attività presenti nel libro sono state testate in classe perché frutto dell’esperienza di insegnamento delle autrici presso Centri di Accoglienza Straordinaria.rn• La lingua italiana viene presentata seguendo i bisogni e le priorità linguistiche del profilo degli apprendenti.rn• Attività ludiche, interculturali e uscite didattiche con attività cooperative favoriscono l’integrazione e consentono di far emergere le specificità individuali degli studenti.rn• La guida per l’insegnante in fondo al volume suggerisce come gestire alcune attività per sfruttare tutte le potenzialità del libro. -
Movimento e gioco al nido. Proposte di interazioni sensibili con ...
La ricerca ha ampiamente accertato che la matrice del pensiero, del linguaggio e l'impronta relazionale vanno rintracciate nell'esperienza originaria e preverbale del bambino nei primi tre anni di vita. In questo volume, l'autore inquadra la centralità e le potenzialità del corpo (gioco, movimento, gesto, sguardo) come prima dimensione dell'essere psichico ed elemento essenziale nella costruzione del sé, delineando i processi attraverso i quali si dipana l'esperienza corporea del bambino, a partire dalla relazione/diade primaria con la madre. Il testo si rivolge a educatori di nido, psicomotricisti e terapisti, ma anche a chi opera nel sostegno alla genitorialità nella fascia 0-3 anni. Integra in una lettura psicomotoria apporti scientifici e osservazioni concrete, offrendo il modello di un adulto che non anticipa, sovrastimola o si sovrappone al bambino, ma che, con profonda consapevolezza e attenzione, sa stare in ascolto e sintonizzarsi con lui in un dialogo fatto di rispecchiamenti e trasformazioni, dentro contesti e contenitori sicuri e facilitanti. -
Laboratorio verbi. Fiabe e attività per la scuola primaria
Ritornano le mirabolanti avventure del Re dell'alfabeto, alle prese con la costruzione del suo magico regno in cui, questa volta, saranno i verbi ad essere i veri protagonisti. Il volume prevede un approccio creativo, curioso e stimolante alla grammatica, e si compone di 14 sezioni, ognuna delle quali dedicata a una specifica caratteristica del verbo. In particolare vengono trattati: i modi e i tempi del verbo i verbi ausiliari i verbi attivi e passivi i verbi transitivi e intransitivi i verbi riflessivi, reciproci e pronominali i verbi predicativi e copulativi i verbi impersonali i verbi servili e fraseologici i verbi irregolari. Ogni argomento è introdotto da una fiaba e viene esplorato attraverso una serie di attività didattiche e di approfondimento di varia difficoltà che permettono all'insegnante di alternare lavori singoli e di gruppo. Le schede presentano inoltre dei brevi appunti grammaticali. Chiudono ciascuna sezione alcune proposte di scrittura creativa, che danno ampio spazio alla fantasia dei bambini consentendo loro di sperimentare quanto hanno imparato. -
Manuale di comunicazione aumentativa e alternativa. Interventi pe...
Il Manuale è il primo testo introduttivo alla CAA rivolto a professionisti, a studenti e a tutte le persone interessate alle alternative di quanti non sono in grado di soddisfare le proprie esigenze comunicative. I contenuti e l'organizzazione del libro rispecchiano le più attuali linee di intervento in CAA e si avvalgono dei contributi dei più importanti professionisti internazionali del campo e di numerose testimonianze dirette delle persone che si affidano alla CAA. La prima area si riferisce all'insieme delle componenti e procedure: messaggi, simboli, accesso alternativo, valutazione e pianificazione degli interventi, con attenzione alla promozione di reali opportunità di partecipazione delle persone con complessi bisogni comunicativi nei loro ambienti di vita. La seconda descrive gli approcci sviluppati per rispondere alle esigenze comunicative di persone con disabilità di sviluppo. La terza si occupa delle persone con disabilità comunicative acquisite in una fase successiva della vita. Pensato per gli operatori del settore, ma pienamente accessibile anche a insegnanti e genitori... -
Recupero in ortografia. Percorso per il controllo consapevole del...
La ricerca e la pratica didattica mettono in evidenza l'elevata diffusione degli errori ortografici e la loro persistenza anche dopo la scuola dell'obbligo. Le tecniche di recupero classiche, incentrate sulla ripetizione di esercizi, si rilevano spesso inefficaci e frustranti per gli alunni. ""Recupero in ortografia"" sposta il focus del docente dal monitoraggio degli errori ai processi sottesi, dalla valutazione dei risultati alla lettura dell'evoluzione della competenza, coinvolgendo e motivando in prima persona l'alunno. Vengono illustrate le operazioni mentali coinvolte e proposti esercizi e verifiche attentamente graduati per ogni tipologia di errore ortografico: errori fonologici: omissione o aggiunta di lettere, inversioni, scambio di grafemi (ad esempio, D/T, P/B), i digrammi e i trigrammi (ad esempio, GN, LI/GLI, SCI/SCE); errori non fonologici: separazioni e fusioni illegali, l'apostrofo, uso dell'H, scambio di grafema omofono non omografo (ad esempio, CU/QU, CCU/CQU); altri errori: raddoppiamenti, accenti. In questa nuova edizione è stata rivista e ampliata la sezione dedicata agli strumenti mirati all'acquisizione e al potenziamento di strategie metacognitive da parte dell'alunno, così come è stato inserito materiale a uso dell'insegnante per permettere una valutazione che non si limiti agli aspetti quantitativi, ma metta a fuoco quelli qualitativi e i progressi del bambino.