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Cosmologie violente. Percorsi di vite criminali
Da dove viene l'agire violento? Con quali parole gli autori di un crimine narrano a se stessi i loro gesti atroci mentre li commettono? Nessun criminologo può tralasciare, lungo i suoi itinerari, l'analisi delle molteplici sfaccettature della violenza. Avvalendosi anche di interviste svolte in carcere con rei violenti e di frammenti di scene cinematografiche, gli autori costruiscono nuove lenti per mettere sotto osservazione gli atti violenti individuali e riuscire a comprendere in modo inedito la violenza e il male. -
La rivoluzione protestante. L'altro Cristianesimo
Un Cristianesimo diverso è possibile. Il 31 ottobre 1517 un monaco agostiniano attaccò 95 tesi ""da dibattere"" al portone della Chiesa di Wittenberg. Il gesto di Martin Lutero doveva cambiare non solo la storia della Chiesa ma quella dell'intera Europa. E le conseguenze della ""rivoluzione luterana"" si sono estese al mondo, come mostra il caso di un altro Lutero - il reverendo Martin Luther King jr - che nel Novecento ha guidato negli USA la lotta contro la discriminazione razziale. A quasi cinque secoli dai Padri della Riforma (Lutero, ma anche Zwingli, Calvino, Enrico VIII e molti altri con loro), il Protestantesimo continua a modellare le istituzioni delle società aperte dell'Occidente, in quel groviglio di contraddizioni che è stato suscitato dalla sua idea più affascinante, quella del sacerdozio universale, per cui la coscienza di ogni credente diventa la pietra di paragone della realizzazione della Buona Novella. In un'epoca in cui le pretese egemoniche del Papa sono sempre più messe in discussione, ripercorrere i momenti salienti delle vicende del Protestantesimo, come fa con un taglio vivace e accessibile William Naphy,è un'occasione non solo per fare i conti col passato ma anche per prospettare nel futuro i rapporti tra fede e ragione, religione e scienza, Chiesa e società. -
Alla ricerca del famigliare. Il modello relazionale-simbolico
Gli autori, tra i più noti studiosi a livello internazionale nel campo delle relazioni familiari, espongono in questo volume il modello relazionale-simbolico che rappresenta una suggestiva prospettiva alla ricerca del ""famigliare"", nel suo perenne moto di connessione tra mutamento e continuità, aspetti varianti e invarianti. La prima parte del volume è dedicata ai principi del modello (principio organizzativo, simbolico e dinamico) che prendono corpo nei vari ambiti della relazione familiare. Nei capitoli successivi, dedicati al legame di coppia, al legame genitoriale e ad alcune sue specifiche forme (adozione, affido, separazione), ai giovani adulti e alla famiglia migrante, vengono esposti i risultati di numerose e significative ricerche ispirate al modello e sviluppate nel corso di più di due decenni da studiosi psicosociali e clinici del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell'Università Cattolica di Milano. Viene inoltre delineata la metodologia di lavoro che orienta gli interventi formativi con le famiglie nella comunità, così come le caratteristiche dell'intervento clinico-psicoterapeutico. L'ultima parte del volume è dedicata ai principali strumenti quantitativi e qualitativi utilizzati dai ricercatori. -
Mindfulness e comportamenti di dipendenza. Guida pratica per la p...
Questo libro, dedicato al trattamento dei disturbi da dipendenza da alcol e da sostanze (ma applicabile anche alle nuove forme di dipendenze comportamentali), presenta un programma di prevenzione delle ricadute molto innovativo, che integra la pratica della mindfulness con strategie cognitive e comportamentali evidence-based. Offre ai clinici informazioni e materiali indispensabili per coinvolgere i pazienti in un efficace percorso terapeutico. Il programma prevede otto sessioni di gruppo accuratamente strutturate, in cui i partecipanti accrescono la consapevolezza delle loro esperienze interiori, abbandonano i loro abituali schemi di pensiero e di comportamento che possono innescare una ricaduta e acquisiscono abilità concrete per affrontare le sfide quotidiane del percorso di recupero. Si offrono ai clinici linee guida dettagliate per condurre ogni sessione, tracce esemplificative delle meditazioni guidate e più di venti schede e moduli riproducibili. -
Quel che una pianta sa. Guida ai sensi nel mondo vegetale
Come fa un fiore di ciliegio a sapere quando è ora di sbocciare? Si rende davvero conto che è arrivata primavera? E come fa una Venere acchiappamosche a capire quando far scattare le sue foglie e intrappolare la preda? È forse in grado di avvertire le sottilissime zampe dell'insetto? Per secoli abbiamo provato meraviglia di fronte alla struttura delle piante. Ora Daniel Chamovitz punta lo sguardo sulle modalità con cui i vegetali fanno esperienza del mondo, dai colori che ""vedono"" agli odori che ""annusano"", e a quel che ""ricordano"". Noi e i vegetali siamo figli della medesima evoluzione darwiniana, anche se due miliardi di anni fa è avvenuta la grande biforcazione tra le bellissime forme animali e quelle vegetali. In questo viaggio tra erbe, fiori e alberi, possiamo imparare come le piante distinguano l'alto dal basso, come si accorgano che una loro vicina è infestata, scoprendo che con i girasoli e le querce abbiamo in comune molto più di quanto possiamo immaginare. -
Esperienza e educazione
In questa sintesi del suo pensiero, John Dewey, il più importante filosofo dell'educazione del Novecento, contrappone la sua posizione a quella dei conservatori, che criticavano le ""scuole nuove"" ispirate dal suo credo e auspicavano il ritorno alla tradizione e al principio di autorità come fondamento pedagogico. Secondo Dewey, l'esperienza è il banco di prova di ogni teoria pedagogica e, allo stesso tempo, è ciò che permette di educare ogni uomo alla responsabilità, alla partecipazione, alla soluzione di ""problemi di tutti"" in una società fondata sull'integrazione e non sull'esclusione. Già nella forma polemica, oltre che nel contenuto, ""Esperienza e educazione"", che brilla per chiarezza, sintesi e profondità, è di grande attualità e riesce ancora oggi, nella confusione del dibattito sulla scuola, a mettere a nudo le differenze fondamentali tra chi vuole un'educazione autoritaria e chi immagina e vuole mettere in pratica una comunità educante. -
Il dono nel tempo della crisi. Per una psicologia del riconoscimento
Nella prospettiva di una psicologia relazionale, gli autori mostrano le potenzialità terapeutiche e umane del dono, della reciprocità e del perdono, anche in un tempo di interminabile crisi come il nostro, dato che la crisi costituisce da sempre una condizione costante dell'esistenza umana. Solo da chi sia aperto al riconoscimento dell'altro, nella sua diversità e nella sua ricchezza, possono scaturire sentimenti e comportamenti adeguati a ""ri-generare l'uomo"". Il libro delinea i tratti essenziali della cura psicologica come donazione di senso e presenta una inedita psicologia del riconoscimento e della reciprocità, che nel dono e nel perdono, considerati abitualmente gesti inattuali, individua invece gli snodi fondamentali di una piena realizzazione di sé. -
Neuropsicologia dell'inconscio. Integrare mente e cervello nella ...
Per effetto dei costanti progressi nell'ambito della clinica e della ricerca scientifica, il costrutto teorico di inconscio sta subendo oggi una riformulazione e, indubbiamente, una trasformazione. I processi inconsci non sono più ritenuti espressione della mente soltanto, bensì di mente, cervello e corpo. Attingendo alla teoria degli affetti, alle neuroscienze cognitive e a una ricca esperienza clinica, Efrat Ginot analizza la propensione del cervello-mente a percepire l'ambiente interno ed esterno sulla base di mappe inconsce preesistenti, e a mettere in atto in maniera automatica pattern profondamente radicati di emozioni, comportamenti e processi cognitivi, anche quando inappropriati o dannosi. Poiché l'interazione tra processi inconsci e consapevolezza riflessiva è al centro dei percorsi di cura proposti, particolare attenzione è rivolta agli approcci terapeutici tesi a utilizzare le nuove acquisizioni relative ai processi inconsci e alla loro interazione con quelli consci. Efrat Ginot, psicologa e psicoanalista, svolge attività di libera professionista a New York, dove insegna all'Institute for Contemporary Psychotherapy e collabora in qualità di supervisore con il Fifth Avenue Center for Counseling and Psychotherapy. Nelle sue pubblicazioni scientifiche ha integrato neuroscienze e psicoanalisi, e ha ricevuto nel 2002 il Gradiva Award della National Association for the Advancement of Psychoanalysis, assegnato ogni anno negli Stati Uniti alla saggistica psicologica. -
Don Lorenzo Milani. Biografia per immagini
Questo non è l'ennesimo libro su don Lorenzo. Per la prima volta la sua vita viene ripercorsa attraverso immagini e foto fra cui molte inedite. Dalla nascita a Firenze in viale Principe Eugenio (oggi viale Gramsci) alla visita di papa Francesco il 20 giugno 2017 alla tomba di don Lorenzo a Barbiana. È un lasciare alle sole immagini la capacità di ""parlare"", di suscitare nel lettore emozioni, suggestioni e commozioni attraverso il non-detto, il silenzio, appunto. -
Omero e Dallas. Dall'Iliade alla soap-opera
La tesi di questo libro è che esista uno stretto legame tra il popolare prototipo dei serial televisivi e il celebratissimo poema della Grecia classica. Entrambi questi universi narrativi appartengono al continente della cultura orale, e dunque non possono essere interpretati con i canoni della cultura scritta. Entrambi celebrano, entro una situazione conviviale e con un esplicito scopo gratificante, un modo di essere, un costume, un'identità collettiva. -
Miti dell'individualismo moderno. Faust, don Chisciotte, don Giov...
Quella che Watt, un critico della letteratura, racconta in queste pagine è la storia di un pezzo essenziale dell'immaginario collettivo comune. A cavallo tra il Cinquecento e il Settecento, l'Europa assiste infatti alla nascita di quattro miti fondativi della sua cultura moderna. Le versioni originali di tre di essi - Faust (1587), don Chisciotte (1605) e don Giovanni (1620 ca.) presentavano intrecci dagli esiti tutt'altro che rassicuranti: Faust e don Giovanni finivano all'inferno e don Chisciotte era oggetto continuo di scherno e derisione. Il loro destino ultimo rifletteva in sostanza l'anti-individualismo del loro tempo. Ma ecco che un secolo dopo Daniel Defoe dà vita a Robinson Crusoe, personaggio che per la prima volta rivela una più positiva considerazione dell'individuo, divenendo simbolo di comportamenti sociali, economici e religiosi del tutto nuovi. Qualche decennio ancora, e all'inizio dell'Ottocento, l'interpretazione di queste quattro figure centrali dell'immaginario occidentale muta radicalmente: il Romanticismo le ricrea come personalità eroiche, oggetto di ammirazione. Da allora in avanti, i quattro personaggi incarneranno le problematiche tipiche dell'individualismo moderno: la solitudine, il narcisismo, e le rivendicazioni dell'Io contro le pressioni della società. In ultimo, la rielaborazione dei quattro miti a opera di grandi geni quali Rousseau, Goethe, Byron, Dostoevskij, li connota definitivamente come miti laici per antonomasia. -
La testa senza il corpo. Il viso e l'invisibile nell'immaginario ...
Teste decapitate: dai crani degli Indios sudamericani alle statue della Grecia classica, da Dùrer a Rodin, da Paul Klee a Picasso, da Cezanne a Max Ernst, da Delacroix a Francis Bacon. Teste di donne e uomini, di santi e profeti, di regnanti e figure mitologiche, a cavallo dei secoli e degli stili. Di questo originalissimo argomento tratta il nuovo libro dell'intellettuale francese, che sostiene con forza «la necessità dello sguardo, la necessità di guardare alla raffigurazione in sé, ma anche la necessità di vedere ciò che non viene raffigurato, per esempio la violenza della morte, la depressione, la castrazione e i tanti altri aspetti correlati alla mutilazione». Con una prosa a metà tra il letterario e il filosofico, e un ricchissimo apparato iconografico, il libro ripercorre una storia per immagini del visibile in Occidente, e diventa l'occasione per un ripensamento di alcune sue specificità, come l'importanza delle icone, che per i bizantini equivalevano non solo a una forma d'arte visuale ma anche a una forma di scrittura. Quel che infatti vediamo in un'icona è l'economia di ciò che non vediamo; essa è uno stimolo tanto a vedere quanto a pensare ciò che non è visibile. L'icona possiede dunque in sé una dimensione realmente minimalista: la sua essenza è assente da ciò che mostra. -
Plutonio 239 e altre fantasie russe
Un ingegnere nucleare contaminato mortalmente dalle radiazioni che per salvare la famiglia dalla fame tenta di vendere al mercato nero del plutonio; una ragazzina convinta di aver provocato la morte dell'adorato ""compagno Stalin""; le vicende di due intellettuali russi tra la breve fioritura liberale degli anni Sessanta e la repressione post '68. Questi alcuni temi dei racconti di questo volume in cui Ken Kalfus, acclamato come uno dei più significativi narratori contemporanei, esplora gli ultimi cinquant'anni di storia e i mille volti di quell'immensa regione della geografia e dell'anima chiamata Russia. Storie lievi e tragiche insieme in cui l'horror si unisce al comico e la realtà al fantastico. -
Exame das tradiçoes phariseas-Esame delle tradizioni farisee (1624)
Scoperto soltanto nel 1991, nell'unica copia sopravvissuta, l'""Exame das tradiços phariseas"" (1624) è un punto di raccordo essenziale tra la tradizione averroistica dei marrani iberici e il pensiero di Spinoza. Questo libro fornisce un nuovo profilo biografico-intellettuale di Uriel da Costa. Ne ricostruisce attentamente il corpus delle opere, da secoli deturpato da falsificazioni e false attribuzioni. Dopo averlo vagliato criticamente, offre il testo portoghese dell'""Exame"", accompagnandolo con un vasto regesto delle fonti, un ampio commento e una traduzione italiana. -
Le vie della sete. Esplorazioni sahariane
Le ""Vie della Sete"" sono i sentieri tortuosi percorsi da Ardito Desio durante le scorribande scientifiche che fece, a partire dal 1926, fino al 1940 quando lo scoppio della seconda guerra mondiale gli impedì di continuare le ricerche. Attraversò più volte le aride distese del Sahara a piedi, a dorso di cammello, in camion o in aereo, per cercare, nelle viscere del deserto, le ricchezze naturali nascoste. Questo libro si legge come un romanzo, con la differenza che le avventure che vi sono descritte sono vicende vere, riprese dai suoi diari, che invitano il lettore curioso ed amante delle sensazioni forti a ripercorrerne gli itinerari. Chi viaggia oggi nel deserto libico ritrova i luoghi descritti da Desio, taluni irriconoscibili come le città e i villaggi, altri rimasti immutati nel tempo. Il nome di Ardito Desio viene generalmente legato alla spedizione italiana che ha guidato nel 1954 alla conquista del K2, la vetta più alta del mondo dopo l'Everest. Ma la conquista del K2 è solo una delle numerose imprese importanti della sua vita; un'altra, - più importante soprattutto per gli sviluppi che ha avuto a partire dall'immediato dopoguerra - è la scoperta, nel 1938, del petrolio nel Sahara libico, descritta appunto in questo libro. -
Storia della pedagogia. Da Platone ai nostri giorni
Questa sintetica Storia della Pedagogia intende essere un utile contributo al dialogo tra la prassi educativa e la teoria pedagogica. L'autore rimette in luce le radici della pedagogia occidentale nell'antichità greca, nel Cristianesimo e nell'illuminismo; insegue poi, in una seconda parte, l'idea pedagogica del diciannovesimo e nel ventesimo secolo; offre infine uno sguardo sulla pedagogia dei nostri giorni. -
Poesie d'amore
La raccolta riunisce alcune fra le più belle poesie d'amore di E.E. Cummings scelte fra le più espressive e sperimentali. Il poeta scardina e distrugge la sintassi, inventa neologismi, s'innalza in straordinari voli lirici, rivoluziona l'ambito poetico con un linguaggio non ancora del tutto compreso e spesso intriso di misticismo e di riferimenti filosofici che dà origine a un'infinita varietà di registri. Questa silloge vuole offrire l'opportunità di conoscere uno dei più straordinari poeti americani di tutti i tempi. -
Storia della mistica occidentale
L'origine della mistica occidentale è in Grecia - dall'""Iliade"" alla filosofia di Eraclito, Platone, Aristotele, Plotino - e della grande tradizione filosofica classica essa è stata l'unica erede e continuatrice, fedele al precetto dell'Apollo Delfico: ""Conosci te stesso, e conoscerai te stesso e Dio"". L'esperienza mistica non è infatti devozione, non si identifica con la santità e meno ancora con la vita religiosa, ma è quella via del distacco che conduce all'unità profonda dell'uomo con l'infinito, con Dio e col mondo, senza bisogno di mediazione alcuna di Chiese o Scritture. Essa è perciò innanzitutto un'esperienza di libertà, per cui non di rado è stata oggetto di condanna da parte delle autorità ecclesiastiche, dato che contiene una non celata esplosività: può esser vista come altissima pietà e compimento della religione, ma anche come sua completa distruzione e superbo ateismo. Da un lato la storia della mistica occidentale si intreccia perciò strettamente con quella della filosofia, come lo mostrano grandissimi pensatori - da Cusano a Spinoza, a Hegel. Dall'altro lato, essa innerva tutta la vicenda religiosa cristiana, che non può essere davvero compresa senza di essa. -
La goccia che fa traboccare il vaso. La preghiera nella grande prova
In un tempo di grande prova, a livello personale e collettivo, emerge con forza il bisogno di rivolgerci a una ""realtà"" che possa sostenerci o addirittura liberarci dal pesante fardello. Paolo Scquizzato, prete della diocesi di Pinerolo, ha scritto una lettera ad alcuni amici, sparsi in tutta Italia, da Bolzano a Palermo: Augusto Cavadi, Claudia Fanti, Paolo Farinella, Paola Lazzarini, Antonella Lumini, Alberto Maggi, Gianni Marmorini, Carlo Molari, Gianluigi Nicola, Silvano Nicoletto, Antonietta Potente, Gilberto Squizzato, Ferdinando Sudati, Antonio Thellung, Paolo Zambaldi. Ha chiesto loro un breve contributo sulla preghiera, su come poter concepire la preghiera in epoca di Covid-19 e cosa voglia dire pregare un Dio in un momento buio come questo. Si è formato un mosaico, fatto di piccole tessere, ciascuna con la sua ricchezza e con il suo tratto personale, di autori e autrici profondamente sinceri. «La parola ""preghiera"" viene da prex-prece, atto proprio della persona che si reputa costitutivamente precaria. Ma che nella sua precarietà e fragilità è chiamata a maturare, a improntare stili di vita alternativi, capaci di fecondità e cura a tutti i livelli. Questo mosaico di interventi, nel suo sguardo d'insieme, ci parla della preghiera come atto di trasformazione non del cuore e del mondo di Dio, ma dell'uomo e del suo mondo. Una presa di consapevolezza del proprio posto nella creazione, del fatto di essere co-creatori e collaboratori delle immense energie divine, per corrispondere ad un Amore previo e gratuito e per diventare quindi sempre più responsabili. La preghiera dunque come risposta e impegno nei riguardi di quello Spirito che da sempre soffia all'interno dell'intero creato. Grazia e responsabilità, come la più antica sapienza cristiana ci ha sempre insegnato». -
L' esercito di Roma
La figura del legionario romano ci è familiare oggi quanto lo era ai cittadini - e ai nemici - dell'Impero romano duemila anni fa. Questo libro, superando gli stereotipi più diffusi, vuole mettere in evidenza ciò che l'esercito dí Roma fu dal costituirsi della prima milizia cittadina, all'inizio della Repubblica, fino all'eccellenza della legione imperiale, e ancora oltre, nel momento delle mortificanti sconfitte subite per mano dei Goti e degli Unni nel Basso Impero. Ricostruendone l'evoluzione di tattiche, armamento e addestramento, l'opera ci permette di conoscere a fondo le forze che consegnarono a Roma il più grande impero che la storia ricordi. Il volume, tuttavia, non si limita a ripercorrere i mutamenti di questo formidabile apparato militare attraverso i secoli, ma si sofferma anche sull'eccezionalità degli uomini che condussero quei soldati in guerra, in particolare nella rievocazione delle grandi battaglie, quali Canne, Farsalo, Adrianopoli. Corredato di illustrazioni, fotografie e mappe dettagliate, L'esercito di Roma è un fondamentale testo di riferimento sulle forze armate romane dall'VIII secolo a.C. fino al V secolo d.C., dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente.