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Gatti come noi (mi manchi, dove sei?)
La sera in cui si lasciano, anche la sua gatta scompare. Lei la cerca ovunque. All'improvviso il mondo è diventato un posto buio e freddo. Niente ha più senso. Le manca la sua gatta, e le manca lui. Finché un giorno nella pianta di rose appassita sul davanzale spunta un delicato bocciolo... La cronaca poetica di una discesa nell'abisso e di un ritorno alla speranza, che interroga ciascuno di noi. Età di lettura: da 4 anni. -
Il mio Dante. La «Divina Commedia» tra poesia e scienza
Tanto la grande poesia quanto la scienza si appoggiano da un lato sull'unicità e l'eccezione e dall'altro sull'equivalenza e l'uniformità. Non sarà un caso allora che Dante, signore della poesia e della scienza, faccia di questi strumenti di conoscenza e di valutazione gli elementi portanti della sua Musa. Soprattutto nella sua opera maggiore, la Divina Commedia, una preziosa e inesorabile nassa per filtrare e catturare i frutti più prelibati del gran mar dell'essere. Il senso dell'eccezione serve ad apprezzare e a raffigurare l'unicità, a ritrarre cioè i grandi personaggi del Poema. La convinzione dell'equivalenza assoluta è invece la cifra del cosmo nella sua interezza e unità superiore. Sia in sé, che rappresentato. Senza eccezionalità non ci può essere singolarità e rappresentazione, senza equivalenza non ci può essere totalità e trasfigurazione. Sono questi i due poli fra i quali oscillano Figurazione e Trasfigurazione, cioè l'essenza più profonda di Dante. -
Mille esempi di cani smarriti
Antimo e Luciana sono una coppia di cinquantenni il cui pseudo-matrimonio è tenuto in piedi dal ricatto emotivo reciproco e dalla indolenza di lui. Antimo è figlio illegittimo di un prete-operaio di Terni, che l'ha allevato nella sua diocesi. Luciana è figlia della Roma-bene, erede di case e rendite. Protagonisti messi alla gogna, nell'equilibrio terrificante della normalità in cui nemmeno l'erotismo sprigiona più speranza e autenticità, sono i rapporti interpersonali, quelli all'interno della coppia, tra genitori e figli, tra cosiddetti amici di una vita e nuove conoscenze, i doppi vincoli psichiatrici sui quali spesso sorvoliamo per non doverci fare i conti, e la stagnazione attuale della cosiddetta lotta di classe. -
Perché la politica non ha più bisogno dei cattolici. La democrazi...
«Oggi neppure Aldo Moro batterebbe Salvini.» Le riflessioni argute e provocatorie di un politico cattolico di lungo corso. Un pamphlet controcorrente che scuoterà il mondo politico e la Chiesa.rnrn«Il mondo cattolico è diventato terreno fertile per le scorribande di politici.»rnrnL'estate politica 2019 porta con sé due immagini apparse sui giornali. La foto attuale di un ministro della Repubblica, a torso nudo, su una spiaggia romagnola, che assiste soddisfatto al ballo di alcune cubiste sulle note dell'Inno nazionale; accanto, una vecchia foto di un ministro della Repubblica, in giacca e cravatta, su una spiaggia pugliese che fa compagnia ai propri familiari leggendo un giornale. Tra le due immagini corre mezzo secolo abbondante, ma corre anche un'abissale differenza. I due protagonisti sono lontani in tutto, senonché entrambi si dichiarano ""cristiani"". Le loro esperienze politiche incrociano in modo diverso il rapporto tra cattolicesimo e politica e pongono una domanda: quale può essere oggi il contributo dei credenti, cristiani, cattolici alla vita sociale e politica? -
Dall'illusione dell'abbondanza all'economia dell'abbastanza
Il sistema degli scambi e degli equilibri internazionali che si era esteso a tutto il mondo prima della crisi finanziaria del 2008-2009 è ormai affidato alla storia. La successiva tempesta economico-sociale, geopolitica, climatica che stiamo ancora attraversando ci ha proiettati in un mondo che possiamo chiamare «postglobale», caratterizzato dal parziale abbandono delle regole del libero mercato, dall’incentivazione al ritorno in patria delle industrie nazionali e dalla necessità - e contemporanea difficoltà - a tradurre in piani concreti i progetti «verdi». Il conflitto ucraino e le tensioni sino-americane stanno ulteriormente mettendo sotto stress l’ordine internazionale del passato, anche per il rinchiudersi dell’America su se stessa. La frattura globale che si sta aprendo porterà a un’atmosfera mondiale di grande ostilità? Provocherà un rallentamento strutturale della crescita o sarà solo un sussulto temporaneo Al momento attuale non ci sono risposte, ma solo scenari. Eppure il problema va posto. Dobbiamo tuttavia dimenticarci i tempi spensierati - e in parte irresponsabili - in cui eravamo convinti di vivere una condizione di facile abbondanza, cercando invece di costruire - dall’ambiente in su - una «età dell’abbastanza», nella quale si possa vivere ragionevolmente bene. Noi, i nostri figli e i nostri nipoti. Il secondo Rapporto sul mondo postglobale cerca di mettere un po' d’ordine in questa matassa complicata, indicando le vie d’uscita che si devono cercare. E probabilmente si possono trovare. -
Graffi sul tavolo
All'indomani della morte della nonna, Madelief interroga tutti coloro che l'hanno conosciuta per ricostruirne il passato. La nipotina, infatti, la ricorda come una donna severa e scolorita; ma grazie all'inchiesta prenderà forma l'immagine di una donna diversa, avventurosa, vitale, curiosa e stravagante. Cos'è che l'ha fatta tanto cambiare? Nella casetta in giardino che per lei aveva costruito il nonno, nei graffi incisi dalla nonna sul tavolo, Madelief troverà la risposta. Una risposta che farà capire moltissime cose sui sacrifici che la nonna dovette compiere. Età di lettura: da 8 anni. -
Trittico delle cose ultime. Grünewald, Holbein, Raffaello
Quelli sulle “cose ultime” sono pensieri estremi, posti al confine tra la vita e la morte, tra l’essere e il nulla. L’opera si interroga sulle “domande ultime” a partire da tre dipinti (un trittico) di straordinaria rilevanza: la Crocifissione di Matthias Grünewald a Colmar, il Cristo nella tomba di Hans Holbein il giovane a Basilea e la Madonna Sistina di Raffello a Dresda. Queste tre opere hanno generato una vera e propria storia degli effetti in ambito letterario, filosofico e teologico. Ognuna, ovviamente, ha una sua peculiarità ma nessuna delle tre avrebbe potuto essere dipinta dal proprio autore e poi ammirata dai molti osservatori se la croce cristiana non avesse ricoperto un ruolo tanto rilevante nella storia dell’Occidente. Ogni grande opera d’arte visiva, come ogni romanzo o poesia, più che risposte suscita domande. Alcune di queste domande sono come punti interrogativi conficcati nella linea d’intersezione tra la terra e il cielo, tra il “tempo penultimo” e il “tempo ultimo”. Il “tempo ultimo” non è solo il tempo della fine di ogni persona ma anche quello delle cose e del mondo. Lo studio si avvale dell’Introduzione di Mons. Erio Castellucci, della Postfazione di Piero Stefani e dei commenti alle immagini di Gabriella Caramore e Maurizio Ciampa. -
Primavera da scoprire. Ediz. a colori
È arrivata La primavera! Il sole splende e l'aria è mite. Il bosco riprende a vivere. Nuove foglioline crescono sugli alberi e i fiori sbocciano nei prati. Scoiattolo è felice e va alla ricerca di un compagno di giochi. Lungo il cammino incontra tanti animali. Alcuni sono piccoli, altri grandi; alcuni sono veloci, altri lenti. Chi giocherà con Scoiattolo? Un divertente libro cerca-e-trova educativo per conoscere la primavera e per imparare gli opposti. Età di lettura: da 2 anni. -
Le Avventure di Huckleberry Finn
Con una figura ispirata all'amico d'infanzia Tom Blankenship, Huckleberry Finn nacque come seguito del famoso romanzo Tom Sawyer. Alcune pagine scartate da Twain per il precedente libro si allargarono fino a divenire quello che da molti è stato definito il ""primo grande romanzo americano"". Huckleberry Finn ci trasporta nell'America del Mississippi prima della guerra di secessione, con un linguaggio che, per la prima volta nella letteratura d'oltreoceano, non è più letterario, ma una riproduzione di quel suono e di quella parlata del sud che in seguito occuparono le pagine di tantissimi romanzi. -
Il club dei parenticidi
Qui si uccide con gusto, impassibilità ed efferatezza, padri e madri, ma anche zii, cinesi, cani e passanti. tra umor nero, provocazione e cinismo.rnrn«Ci sono case editrici che meriterebbero una medaglia al valore: una è mattioli 1885, che recupera perle perdute come i racconti di Bierce» - Antonio D'Orrico, Corriere della serarnrn«Il patriottismo è aspro come la febbre, spietato come la tomba, cieco come una pietra e irrazionale come una gallina decapitata» Ambrose Biercernrnrnrn“Una mattina di giugno del 1872, all’alba, uccisi mio padre...” un club, per l’appunto, in cui il denominatore comune dei quattro racconti è la voluttà d’aver fatto fuori i propri famigliari. Quanto di più corrosivo, quindi, tra umor nero, provocazione e cinismo, a proposito del tanto celebrato “focolare domestico”, all’ombra del quale anche ai nostri giorni sembrano covare le braci di odi e d’insofferenze inestinguibili. Si uccide con gusto, impassibilità ed efferatezza, in questi racconti, padri e madri, ma anche zii, cinesi, cani, bambini e passanti: in un certo senso possiamo dire che Ambrose Bierce ‘The bitter’, con i suoi omicidi, preannuncia il surrealismo degli altrettanto implacabili Delitti esemplari di Max Aub. -
Adulterio e altre scelte
Questa è una fiction americana al suo meglio, da un autore la cui reputazione e il cui pubblico continuano a crescere ogni anno che passarnrn«L'immaterialità che Dubas invoca da dentro il suo mondo solido e concreto è una specie di grazia a cui siamo chiamati - la grazia della vita che non sappiamo più come raccontare» - Mario Fortunato, L'Espressornrn«La mano grande e sicura di Dubus rende umani e pieni di vita i personaggi nei loro errori e debolezze e non dei vuoti simulacri dell'American Dream di cui abbondano le lettere a stelle e strisce. Dubus ha compassione delle sue creature e la trasmette al lettore» - Antonio Armano - Il Sole 24 OrePubblicato nel 1977, Adulterio e altrernscelte è il secondo libro di racconti dirnAndre Dubus, autore ritenuto un maestrorndella short story da scrittori comernKing, Vonnegut, Yates, Joyce Carol Oatesrne Dennis Lehane.rnSe in Voli separati, il suo primo libro, lernstorie si legavano al tema dell’aria, dellarnpaura e della mancanza di respiro, quirnil motivo dominante sono le relazionirndistanti, e i momenti rivelatori che cirnaiutano a chiarirle e comprenderle.rnDa vero maestro del racconto, Dubus cirnpresenta una serie di parabole suddivisarnin tre sezioni.rnNella prima esplora la giovinezza e irnrapporti degli adolescenti con padri, famiglie,rnamici, osservando la tenerezza erni difetti di un genitore e il piacere che sirntrova nel dolore attraverso gli occhi dirnun ragazzo in Un pomeriggio con papà,rnrno regalandoci un meraviglioso raccontornsu bullismo e obesità in La ragazzarngrassa.rnNella seconda sezione, troviamo invecerngli adulti alle prese con varie formerndi disciplina e con le loro debolezzernnell’affrontarla: la vita militare, la polizia,rne il fato stesso. In questa serie dirnracconti, Dubus dipinge il mondo dellerncaserme da due fronti, quello maschile ernquello femminile, le donne e i loro rapportirncoi mariti impegnati come soldati.rnCome in uno dei racconti più celebratirndi Dubus, e qui presente, Andromaca.rnIn chiusura, una novella, Adulterio, dovernritroviamo alcuni dei personaggi trovatirnin Voli separati. -
L' autobiografia di Miss Jane Pittman
Con questa donna, Ernest Gaines ha creato una figura leggendaria. Nessun altro romanzo che parli degli afroamericani e del Sud degli Stati Uniti è in grado di emanare la stessa perfetta miscela di umorismo e ira, immaginazione e indignazione, miseria e poesia.La storia della lunga strada di riscatto della comunità afroamericana narrata attraverso la testimonianza diretta e lo sguardo unico di Miss Jane Pittman. Ormai anziana, Jane racconta la sua vita e la sua personale e coraggiosa lotta per la libertà, intrecciandola ad alcuni degli eventi di maggior rilievo nella storia americana. Nessun altro romanzo che parli degli afroamericani e del Sud degli Stati Uniti è in grado di emanare la stessa perfetta miscela di umorismo e ira, immaginazione e indignazione, miseria e poesia. -
Le più belle barzellette di Gino Bramieri
Nonostante fosse dotato di grande maestria nel condurre sketch comici e nel creare diver tentissimi personaggi e macchiette, la specialità era indubbiamente quella di raccontare barzellette, in genere molto brevi (a volte fatte di sole due battute, ""botta e risposta""), e spesso un po' surreali. Il suo repertorio era vastissimo e spaziava attraverso ogni genere di argomento, dagli sport alla chiesa, dalle classiche battute ""tra moglie e marito"" a quelle più adatte ai più giovani. -
Le due orfanelle. Romanzo teatrale in cinque atti e otto quadri
Scritto da due ambiziosi e astuti ""artigiani"" del teatro francese, ""Le due orfanelle"" è stato rappresentato per la prima volta nel 1874 a Parigi, ed è un capolavoro di mélodrame, genere a forti tinte fitto di sorprese e ritrovamenti. Secondo schemi collaudati anche del feuilleton - come la persecuzione e l'agnizione dell'orfano, l'eroe che salva l'amata in pericolo, la rappresentazione delle classi sociali con i loro difetti (dell'aristocrazia e del proletariato) e le loro virtù (della borghesia) -, questo dramma in cinque atti racconta di due fanciulle arrivate a Parigi pochi anni prima della Rivoluzione francese in cerca di un medico che possa ridare la vista alla più giovane. Ma Henriette viene rapita, e la cieca Luoise cade nelle grinfie di una arpia che la costringe a mendicare. Vi è naturalmente un lieto fine, e il Bene trionfa sul Male. Questa edizione, con traduzione e introduzione di Guido Davico Bonino, ci restituisce con forza narrativa il celebre dramma, che ha avuto oltre quarantamila repliche in centinaia di allestimenti e più di una decina di adattamenti cinematografici in tutto il mondo, tra cui il celebre ""Orphans of the Storm"" di D. W. Griffith. -
Vita e morte avventurose di Renart la volpe
""'Se me lo permettete, / vi esporrò senza menzogna / la vita di Renart la volpe, / che di tanti inganni è l'autore, / e che tanti uomini ha imbrogliato, / sia con l'astuzia sia con la forza: / non vi è nessuno che egli non riesca a ingannare.' Così lo scrittore medievale presenta il suo eroe in uno dei racconti compresi in questa antologia, che prosegue su altri rami il tronco del primo ""Romanzo di Renart la volpe"" pubblicato in questa collana; di Renart sono qui riprodotte quattro avventure, le branches 24, 12, 7 e 17 secondo la numerazione classica, dalla venuta al mondo, una parodia della Genesi biblica, alla morte burlesca e triplicata, perciò fasulla, come si conviene a un eroe trasgressivo quale il nostro. E la trasgressione connota questi racconti più di altri, perché qui si fa il verso alla religione, ai suoi riti, ai suoi istituti e generi di discorso: la messa, le confessioni, i funerali; ma il bersaglio sono anche i religiosi ipocriti e i monaci bianchi e neri la cui condotta è raffigurata satiricamente da Renart. Il tema del mondo alla rovescia, il linguaggio spesso volutamente osceno, la costante affermazione di un personaggio, la volpe, (...)"". -
Voci smarrite. Godimento femminile e sublimazione
La voce umana non è solo un suono che supporta la parola ma, nel suo timbro unico, è allo stesso tempo metafora della pulsione e metafora dell'invenzione, pensata come strutturalmente capace di sublimazione, perché ciascuno può dar voce a qualcosa di soggettivo che abbia valore di scambio. È questa la tesi che Laura Pigozzi vuole sostenere: quella di un legame preciso, stretto, implicito tra il valore etico del gesto vocale e il dispositivo psichico della sublimazione. Sublimare è aver a che fare con l'inconscio, è creare: sta qui il suo valore di legame sociale, di produzione di arte e pensiero, di nodo simbolico con l'altro che passa attraverso un'invenzione soggettiva che crea legame. Ma questo come trova la sua articolazione oggi, in un'epoca in cui il soggetto appare in dissolvenza in un mondo conformistico che distrugge le singolarità e in cui si impone l'ideale anestetico (sfavorevole all'estetica, alla sensibilità, alla creazione) della omologazione? È quello che l'autrice interroga seguendo le diverse vicende della voce umana - dagli stonati ai dislessici, dalla muta maschile alla complessità del godimento del e nel corpo femminile, dai rantoli di Tom Waits e di Antonin Artaud alle death voices - per comprendere il senso della anestesia che attraversa la civiltà attuale e la clinica contemporanea, e di cosa resta, nel congelamento della vita psichica del soggetto, del destino pulsionale e vivo di cui ogni scambio inventivo è fatto. -
Storie di fantasmi
L'uomo nella gabbia di ferro, il gatto vampiro, il passeggero invisibile, la vedova in treno, l'arpista di Inveraray... 50 storie del soprannaturale; 50 profili di personaggi, animali, anime e mostri indimenticabili e dalle origini oscure; 50 misteri della natura, dell'occulto o semplicemente della suggestione. Lord Halifax consiglia di non leggere il volume dopo il tramonto, per non correre il rischio di evocare presenze o stimolare paure. Il lettore appassionato di suggestioni gotiche, di Edgar Allan Poe, Ann Radcliffe e Horace Walpole non rimarrà deluso, e al contempo chi diffida del solito libro di spettri e apparizioni in castelli diroccati rimarrà sorpreso dalla varietà di luoghi e personaggi e dall'atmosfera che cambia a ogni racconto. Dalle nebbie dell'Inghilterra ai ghiacci del Canada, dalla misteriosa Parigi a Malta, dall'Irlanda fino all'Australia: nessuno sfondo è inadatto per i racconti di lord Halifax, e i suoi spiriti sono di volta in volta spaventosi, malinconici, protettivi o misteriosi. Il grande autore riunisce una raccolta di manifestazioni ultraterrene con un meticoloso e paziente lavoro, riportando ricordi personali e fatti accaduti a conoscenti con un indiscutibile talento di scrittore, condito di humor nero tipicamente britannico. La lettura scivola veloce da una storia all'altra, e dopo un viaggio tra manieri inglesi e ambientazioni pittoresche si arriva alla fine con qualche affascinante inquietudine in più. -
Memorie di una spia
A fine agosto del 1945, tre mesi dopo la resa della Germania, il capo di Stato Maggiore Eisenhower atterra a Washington portando con sé un eccezionale passeggero: l'uomo è Reinhard Gehlen, alto ufficiale tedesco e stretto collaboratore di Adolf Hitler, a capo dei servizi segreti della Wermacht nell'Est europeo. Quando la vittoria dell'Armata Rossa è ormai alle porte, Gehlen si trasferisce in fretta in Baviera, recando con sé i suoi inestimabili archivi e le sue liste di agenti segreti. Si consegna poi agli americani per combattere il comunismo, pronto a tornare sul campo per difendere l'Occidente. Nasce così l'""Organizzazione Gehlen"" a servizio della CIA nella Germania federale, un potentissimo organismo segreto e militare che influirà per vent'anni sui destini del mondo. L'organizzazione ha il suo quartier generale a Pullach, un villaggio a circa otto chilometri a sud di Monaco, ed è volta alla canalizzazione di informazioni riguardanti le nazioni allora aderenti al Patto di Varsavia ad uso dell'intelligence della NATO. -
Simone Weil
Simone Weil, allieva dell'École normale supérieure, agrégée di filosofia, professoressa di liceo in provincia, sostenitrice dei disoccupati e dei lavoratori dei sindacati, operaia nelle officine Renault, volontaria nelle brigate internazionali, operaia agricola, infine impegnata a Londra nei servizi della Francia combattente, dopo un breve soggiorno a New York. Colpita da tubercolosi (rifiuta di nutrirsi per condividere appieno le sofferenze dei francesi oppressi dai nazisti), si spegne a Londra ""nell'amore di Dio"". Infatti Simone Weil, benché provenga da una famiglia ebrea, prima di morire si converte al cattolicesimo, al termine di una lunga ricerca spirituale che la porta dai luoghi di san Francesco d'Assisi alla lettura dei testi sacri indù, alla frequentazione assidua di monaci benedettini e di sacerdoti domenicani. Questa biografia, risultato di molti anni di ricerca, riflette su tutta l'opera di Simone Weil, oltre a fornirci dettagli personali, frutto della conoscenza della famiglia e degli amici da parte dell'autore. Georges Hourdin, giornalista, fondatore di uno dei maggiori gruppi editoriali francesi, unisce qui i suoi ricordi alla storia del suo personaggio: gli anni tra le due guerre sono al centro di quest'opera, anni di grandi cambiamenti politici e sociali, di interrogativi sul ruolo da assumere in questo mondo in cambiamento, di impegno e anche di grandi amarezze e delusioni. Anni decisivi per l'esistenza stessa di coloro che li hanno vissuti intensamente. Affascinato da Simone Weil, l'autore ci offre una notevole meditazione sulla vita e sulla storia. -
Storia delle arti marziali. L'avventura delle discipline da comba...
Fin dagli albori della storia il complesso di discipline di combattimento armate e disarmate che conosciamo come ""arti marziali"" ha accompagnato lo sviluppo della civiltà. Nei secoli le arti del combattimento, in Oriente e in Occidente, sono state tecniche di sopravvivenza, discipline filosofiche, attività ludiche, sportive e, dal Novecento, hanno parzialmente cambiato finalità ponendosi soprattutto come pratiche educative per tutti, abbandonando le caratteristiche più violente allo scopo di migliorare il fisico e la mente di chi le esercita. L'autore, che vanta una trentennale esperienza come atleta, insegnante, giornalista e promoter, ripercorre la storia dell'evoluzione delle tecniche di combattimento dall'antichità a oggi in una panoramica agile e avvincente. Dalle prime tecniche praticate da Egiziani e Babilonesi fino alle discipline coltivate da monaci buddhisti, santoni indù, samurai e contadini in rivolta, la storia delle arti marziali si sviluppa come un travolgente racconto sull'avventura dell'Uomo. Attraverso continui mutamenti e sviluppi si è giunti alle moderne Mixed Martial Arts, riservate a campioni professionisti, mentre nelle palestre si coltivano dottrine che insegnano il rispetto di se stessi e dell'avversario. Non mancano aneddoti e ritratti di personaggi chiave, oltre che un'analisi paese per paese delle singole scuole, con cui l'autore traccia un quadro esaustivo di un mondo esaltante in continua evoluzione.