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1812: la campagna di Napoleone in Russia
""1812: la campagna di Napoleone in Russia"" ricostruisce la fatale disfatta dell'invasione francese e la misteriosa forza che ha infranto i sogni di conquista di Napoleone. Un evento che ha cambiato la storia europea, avvenuto esattamente duecento anni fa. Il saggio ripercorre l'avventura cominciata il 24 giugno 1812, quando un'immensa armata di ottantamila uomini guidati dall'imperatore francese cominciò la sua impresa alla conquista di Mosca. Era la più grande concentrazione di uomini mai schierata prima in Europa ma la campagna si rivelò ben presto un disastro per i francesi, che vennero decimati dall'esercito nemico e dal freddo. La disfatta segnò la fine del dominio napoleonico in Europa e influenzò profondamente la stessa cultura russa. L'opera di Tarle è innanzitutto importante per le fonti su cui si è basata la ricerca, per i materiali di archivio e le deposizioni di testimoni oculari a cui lo studioso ha potuto attingere. -
La notte di San Bartolomeo. 22 agosto 1572: lo sterminio degli Ug...
Il 24 agosto del 1572 si svolge una delle più spaventose ed efferate stragi della storia: più di tremila ugonotti vengono barbaramente trucidati a Parigi per ordine di Carlo IX, istigato dalla madre Caterina de' Medici che vuole annientare il partito dei protestanti dando loro la colpa della strage. Vengono commesse atrocità di ogni tipo, e non solo verso i seguaci di Calvino. Noguères raccoglie in questo libro le testimonianze, spesso contradditorie, di alcuni protagonisti della vicenda: sovrani, semplici borghesi, principi della Chiesa romana, ministri della religione riformata, ricostruendo l'eccidio in un contesto di straordinaria complessità. -
Quattordici volte ottomila
«Ho raccontato più volte che la sfida dei quattordici ottomila è nata con una storia d'amore e lo strano è che le mie parole sono sempre state interpretate in senso figurato, quando invece erano reali. Ma forse non è poi così strano, visto che quanto mi accingo a dire adesso non l'ho quasi mai rivelato…» Un libro confessione, questo di Edurne Pasaban, una fra i maggiori interpreti dell'himalaysmo contemporaneo, che racconta di un'adolescenza trascorsa più fra i boschi e le montagne che in discoteca e che prosegue con l'ineluttabilità di una passione invincibile: quella per l'alpinismo. Una passione che non le ha impedito di laurearsi in ingegneria e di lavorare per anni nell'azienda di famiglia prima di fare dell'alpinismo la sua professione, una scelta quasi obbligata per chi matura la determinazione di salire tutti i quattordici ottomila. Perché Edurne Pasaban ha deciso da subito di non entrare nel mondo della roccia e del free climbing, ma di puntare all'alpinismo affascinante e avventuroso degli ottomila. La sfida più ardua, soprattutto per una donna che si muove in un ambiente tradizionalmente maschile e ancora machista, ma in cui Edurne Pasaban ha saputo imporsi con autorevolezza tecnica, spirito di sacrificio e con la propria femminilità. -
Filosofia in breve. 150 grandi idee in poche parole
Un viaggio affascinante nelle grandi questioni della vita con le migliori menti degli ultimi 2500 anni.«Brillante, sapiente, ad alto tasso di intrattenimento, Filosofia in breve è un ricco menu-degustazione di idee sulla vita, sull'uomo e sul mondo. È un piatto di assaggi nutrienti e prelibati che stimolano l'appetito...» - David Mitchell, autore di Cloud Atlas - L'atlante delle nuvole«Certe volte la filosofia è circondata da un'aura che scoraggia le persone. Ma non dev'essere per forza così, ed è per questo che ho scritto questo libro. La filosofia dovrebbe essere comprensibile, dovrebbe essere pratica, e dovrebbe essere leggibile e accessibile. Ma, soprattutto, dovrebbe essere divertente. In Filosofia in breve spiego i concetti filosofici in modo chiaro e comprensibile. Questo libro è rivolto a chiunque abbia sentito nomi come Platone, Cartesio o de Beauvoir, ma che sa solo vagamente quali fossero le loro idee. È un libro rivolto a chi vuole scoprire cosa significano davvero lo strutturalismo, la fenomenologia o l'esistenzialismo senza doversi sorbire oscuri tomi filosofici che creano ancora più confusione. La mia speranza è di far uscire la filosofia dalla sua proibitiva torre d'avorio per riportarla nel salotto di casa, al bar o nel tragitto che fate ogni mattina per andare al lavoro. Questo libro esporrà le idee dei filosofi in un modo che, mi auguro, vi farà venire voglia di leggere tanti libri. Consideratelo una mappa introduttiva all'argomento.» -
Viaggio al termine della notte
A novant'anni dalla sua pubblicazione e a oltre sessanta dalla morte dell'autore, Viaggio al termine della notte si impone come il romanzo che ha saputo meglio capire e rappresentare il Novecento, illuminandone con provocatoria originalità espressiva gli aspetti fondamentali. «Céline è stato creato da Dio per dare scandalo», scrisse Bernanos quando nel 1932 il romanzo diventò un successo mondiale, suscitando entusiasmi e contrasti feroci. Lo «scandalo Céline», che dura tuttora, è la profetica lucidità del suo delirio, uno sguardo che nulla perdona a sé e agli altri, che ha il coraggio di affrontare la notte dell'uomo così com'è. L'anarchico Céline, che amava definirsi un cronista, aveva vissuto le esperienze più drammatiche: gli orrori della Grande Guerra e le trincee delle Fiandre, la vita godereccia delle retrovie e l'ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, le durezze dell'Africa coloniale, la New York della «folla solitaria», le catene di montaggio della Ford a Detroit, la Parigi delle periferie più desolate dove lui faceva il medico dei poveri, a contatto con una miseria morale prima ancora che materiale. Totalmente nuovo nel panorama francese ed europeo è stato poi il modo insieme realistico e visionario, sofisticato e plebeo con cui Céline ha saputo trasfigurare questa materia incandescente. Per lui, in principio, è l'emozione, il sentimento della vita: di qui l'invenzione di un linguaggio che ha tutta l'immediatezza del «parlato» quotidiano, capace di dar voce, tra sarcasmi e pietà, alla tragicommedia di un secolo. Questo libro sembra riassumere in sé la disperazione del Novecento: è in realtà un'opera potentemente comica, esilarante, in cui lo spettacolo dell'abiezione scatena un riso liberatorio, un divertimento grottesco più forte dell'incubo. Oggi il Viaggio, nella traduzione ormai classica di Ernesto Ferrero, scrittore particolarmente attento al «colore» dei linguaggi, si offre a nuove generazioni di lettori con l'intatta freschezza di un «classico» che non finisce di stupire per la sua modernità. -
La vestale di Cesare
Roma, 21 a.C. Cesare Ottaviano Augusto tiene salde nelle sue mani le sorti dell'Impero, ma la sua autorità regge solo finché il popolo, dagli schiavi ai senatori, crede che gli dèi di Roma lo sostengano, in particolare Vesta, l'amata dea della casa e del focolare. In qualità di Vestalis Maxima, Pomponia, tra le personalità più influenti della ristretta cerchia di Ottaviano, è stimata da tutti i cittadini e dedica la sua vita a proteggere il suo Ordine e la fiamma eterna di Vesta. Così, quando una terribile epidemia si diffonde in città, contagiando l'imperatore e scatenando il panico tra gli abitanti di Roma, la vestale suprema si adopera per mantenere il favore della dea perché vigili sulla popolazione e sulle sacerdotesse. Ma un pericolo imprevisto si nasconde nella figura di un nobile malvagio, Severo Calidio Pavone, che minaccia non solo di compromettere l'amicizia di Pomponia con Ottaviano, ma di distruggere tutto ciò che lei ama. Con il coraggio, la saggezza e il fascino che la contraddistinguono, riuscirà la Vestalis Maxima a sconfiggere il Male che insidia le massime cariche dell'Impero e a riportare la pace nella Città eterna? -
Il diario del colonnello Brandon
James Brandon ha solo diciotto anni, ma è convinto che nella sua esistenza non ci sia posto per la felicità: Eliza, la donna di cui è perdutamente innamorato, è stata promessa in sposa al fratello, Harry. Disperato, decide di arruolarsi: lascia l'Inghilterra alla volta delle Indie orientali e ne fa ritorno solo diversi anni dopo... soltanto però per scoprire che Harry ha divorziato da Eliza e la donna, malata di tisi, sta per morire. Nonostante tutto, James non si arrende, neanche quando il destino sembra deciso a mostrargli il suo volto più crudele: Marianne Dashwood, l'unica donna dopo Eliza che ha acceso una scintilla nel suo cuore, gli rivela di essere innamorata di un altro. Ma è possibile che non ci sia nessuna luce di speranza per lo sfortunato e romantico colonnello Brandon? Con questo appassionante romanzo, Amanda Grange ha voluto rendere omaggio a un altro capolavoro di Jane Austen, ""Ragione e sentimento"", narrandoci gli amori travagliati di James Brandon, dal punto di vista del giovane gentiluomo, in una attenta e accurata rivisitazione di un grande classico della narrativa di tutti i tempi. -
La pace è ogni respiro. Semplici esercizi per le nostre vite stressate
Le nostre giornate sono piene di impegni, di incontri, di attività, di divertimenti. Ma questo non ci rende felici, e neppure sereni. Lo sappiamo bene, anche se facciamo finta di niente e proseguiamo sulla stessa strada, stressati e sempre più invischiati nella routine quotidiana. Thich Nhat Hanh ha scritto questo libro pensando a noi. Ha condensato la sua filosofia profonda e universale in brevi capitoli, ciascuno dei quali è dedicato a un momento della nostra giornata, a un'incombenza anche minuta e magari involontaria (respirare, ad esempio), a un aspetto del nostro comportamento, a un sentimento: il risveglio mattutino, la pulizia personale, la colazione, il camminare, il lavoro, il mangiare, il tempo libero, la famiglia, la meditazione, l'amore, il pensiero di Dio? Ciascuna di queste azioni o situazioni è ugualmente importante e merita di essere vissuta fino in fondo attraverso la Piena Consapevolezza, e assaporata istante per istante anche grazie alla recitazione dei gathas, brevissime poesie da utilizzare come strumenti di concentrazione. La forza della saggezza distillata in queste pagine è tutta racchiusa nella semplicità delle parole scelte da Thich Nhat Hanh, strumenti formidabili che chiedono soltanto di essere usati giorno dopo giorno, anzi respiro dopo respiro, perché sia possibile sperimentare la pace interiore e la vera felicità. -
Pasolini contro Pasolini
Da quel novembre del 1975 in cui fu ucciso, Pier Paolo Pasolini si è trasformato in un fantasma che si aggira per l'Italia. Da morto, lo scrittore friulano è stato usato da tutti: la destra, la sinistra, i cattolici, gli estremisti, i giustizialisti, i complottisti e i militanti della decrescita felice. Ognuno prende la parte che più gli fa comodo e butta via il resto. È stato detto che Pasolini ha previsto ogni cosa e oggi le sue analisi sono vissute come profezie, ma le sue parole scivolano sulla superficie delle nostre coscienze come balsami. Nessuna abrasione, nessuno scuotimento. Gli schiaffi che dava (e riceveva) sono diventati morbide carezze. Pasolini si è fatto specchio delle nostre brame, ognuno vi si vede più bello e pulito. Nicola Mirenzi appartiene alla generazione di chi non c'era nell'Italia di Pasolini, ma ha ""vissuto con lui"" perché Pasolini è onnipresente ancora oggi, sotto forma di spettro, icona pop, mito, oggetto di un'operazione di ""beatificazione"" che nasconde in realtà un atteggiamento superficiale e sostanzialmente indifferente verso la sua opera e le sue battaglie. Nel quarantennale della morte appare quindi impossibile parlare di Pasolini se prima non si distingue l'autore dal racconto edulcorato (e tossico) che ne è fatto. Perché un conto è Pasolini, un altro è il pasolinismo. Una cosa è lo scrittore, un'altra la sua leggenda. E solo il ritorno alla sua opera può riscattare il chiacchiericcio intorno alla sua immagine. -
Stanley Kubrick. Shining
«Shining assomiglia in modo esemplare al labirinto che il protagonista Jack Torrance osserva agli inizi della sua follia, di cui si crede dominatore, ma da cui gli sarà impossibile uscire. Nel momento in cui tutto sembra finire e crediamo di esserne fuori, basta un’immagine a ricacciarci al suo centro, in quel groviglio di contraddizioni irrisolte che è l’Uomo, lo specchio opaco in cui ogni risposta, lungi dall’essere risolutiva, è parziale e sfuggente, elusa con la stessa cura con cui vengono edificate le domande.» - Giorgio Cremonini -
Perché narrare le fiabe
Se speriamo di vivere semplicemente di momento in momento, ma realmente coscienti della nostra esistenza, la necessità più forte e l'impresa più difficile consiste nel dare un significato alla nostra vita. Bruno Bettelheim, nel suo libro Il mondo incantato, espone la convinzione che un ruolo essenziale per raggiungere questo scopo, soprattutto nelle prime fasi della vita dell'uomo, venga svolto proprio dalla fiaba; essa risulta quindi fondamentale per la formazione del bambino. Da questo presupposto prende forma il libro che, nei sette capitoli che lo compongono, affronta una serie di temi che diventano di fatto un pre-testo per affrontare, a casa o a scuola, progetti di educazione: interculturale, con il superamento dei pregiudizi; ambientale, per il rispetto dell'ambiente e la salvaguardia della fauna in via di estinzione; alimentare, per affrontare lo spreco del cibo; emotiva, per analizzare i temi della morte e dell'abbandono, e così via fino al bullismo e all'educazione di genere - Gender. Tutti gli argomenti vengono trattati mettendo in relazione la vita reale del bambino e quella dei personaggi fantastici delle fiabe che fanno da cornice alle diverse storie. -
Metacooperative learning. Percorso di ricerca e didattica nella s...
Il testo descrive l'azione di sperimentazione del cooperative learning secondo i principi della didattica metacognitiva, che costituisce un interessante campo di ricerca soprattutto se questo connubio viene praticato con i bambini della scuola dell'infanzia di quattro-cinque anni. Viene qui evidenziata anche una riflessione sullo stato della ricerca riguardante l'applicazione della metacognizione nella didattica e l'uso del cooperative learning non soltanto come strategia inclusiva, ma anche come strumento di promozione di una reale costruzione della conoscenza condivisa e socializzata. Il cooperative learning è progettato, praticato e verificato in unione alle strategie proprie della didattica metacognitiva. L'autrice sperimenta questa nuova metodologia composita nel contesto della scuola dell'infanzia. Ciò ha comportato l'indagine di un ambito complesso, le cui numerose variabili sono portate a conoscenza dello studioso: dalla rilevazione delle funzioni metacognitive dei bambini alla promozione della motivazione all'apprendimento; dalla rilevazione di eventuali criticità nell'apprendimento alla progettazione di interventi didattici metacooperativi di supporto, dalla preparazione degli insegnanti a usare, in ottica metacognitiva, il cooperative learning alla strutturazione di attività ludiformi, rispondenti agli obiettivi della ricerca. Vengono, infine, descritte alcune attività didattiche da un punto di vista meta-cooperativo, riproducibili nei diversi contesti organizzativi della scuola dell'infanzia e applicabili ai vari campi di esperienza. -
Educazione affettiva. L'impegno della scuola attuale
Questo volume intende affermare un tema fondamentale - l'educazione affettiva - per la scuola attuale. Un tema che dovrebbe costituire una delle frontiere più avanzate della formazione dei bambini, dei ragazzi e dei giovani che - oggi - si trovano a vivere la loro esperienza emotiva con molte difficoltà. Anche a scuola la pedagogia può essere, se ben gestita nei vari insegnamenti, non una terapia ma un buon sostegno per sviluppare un migliore equilibrio emotivo. Come emerge dal volume stesso, si tratta di una competenza ulteriore che deve entrare a far parte urgentemente della formazione degli insegnanti e degli educatori. -
Il Gruffalò-Gruffalò e la sua piccolina. Ediz. a colori
Il Gruffalò: uno dei mostri più amati dai bambini di tutto il mondo sin dalla sua prima apparizione nel 1999. Creato dall'incontro di Julia Donaldson e Axel Scheffler, una delle coppie più affiatate nel mondo dell'editoria per bambini, ""Il Gruffalò"" è diventato un classico moderno, protagonista di spettacoli teatrali, animazioni cinematografiche e decine di pubblicazioni diverse. Le due storie del Gruffalò vengono ora proposte in un prezioso cofanetto telato e laminato. Età di lettura: da 3 anni. -
Dov'eri tu nel '77?
A quarant'anni dalla nascita del punk e a dieci anni dalla sua prima edizione - ormai introvabile - torna il libro-culto del leader dei Diaframma: ""Dov'eri tu nel '77?"" - pagine di energia, rabbia e amore declinate con spietata irriverenza da Federico Fiumani, dai primissimi anni ottanta protagonista, insieme ai suoi Diaframma, della new wave italiana. -
Cichero. Storia e memoria di una divisione partigiana
Sulle montagne dell'entroterra ligure, nell'inverno tra il 1943 e il 1944, un pugno di straccioni male armati dichiara guerra alle truppe del Reich e ai loro servi fascisti. Nel giro di pochi mesi, quegli ""straccioni"" diventeranno una formazione di centinaia e poi di migliaia di combattenti: la divisione garibaldina Cichero. Per più di un anno, e fino alla resa dei conti finale, la Cichero terrà testa ai nazifascisti, liberando un'area vastissima a cavallo di tre regioni e sperimentando forme di democrazia dal basso. Il tutto dimostrandosi più forte dei rastrellamenti, delle rappresaglie e delle stesse polemiche interne. Una storia, quella raccontata da Tommaso Baldo, unica nella sua straordinarietà e, al tempo stesso, esemplare nel suo contenere in sé tutte le componenti della Resistenza, le tante ""Italie"" antifasciste. -
Il mio cofanetto Montessori degli uccelli
Il cofanetto contiene: 1 libretto per scoprire gli uccelli e le loro abitudini; 1 taccuino di osservazione con le sagome degli uccelli per imparare a disegnarli; 30 canti di uccelli da ascoltare scaricando l'App dal cellulare; consigli della LIPU per osservare gli uccelli e costruire una casetta nido; 90 carte delle nomenclature per scoprire 30 uccelli d'Europa, (per ogni uccello: 1 immagine parlata, 1 carta muta e 1 cartellino di lettura); 10 carte piuma e 5 carte habitat (parchi e giardini, campagna coltivata, zone umide e litorale) imparare a classificare gli uccelli. Età di lettura: da 5 anni. -
Divani. 340 modelli iconici
Un omaggio all'elemento clou della casa moderna attraverso le opere di 150 designer, dalle icone intramontabili del design ai classici del futuro.rnrnDato che il divano gioca spesso più di un ruolo nelle nostre case, come pezzo decorativo centrale, area giochi per bambini e persino letto per gli ospiti, diventiamo sempre più esigenti su ogni aspetto del suo design. Questo volume generosamente illustrato celebra la creatività di oltre 150 designer, riunendo il meglio in fatto di divani del XX e XXI secolo. Oltre a mettere in mostra icone come Josef Hoffmann e Le Corbusier, presenta le creazioni più originali, che continuano a ridefinire ed espandere questo campo. Il libro include consigli pratici sull'acquisto di un divano e sullo stile di uno spazio abitativo, nonché una timeline del design del sofà. -
Oceano. Tagli e animazioni per esplorare il mondo marino
Dalle sponde agli abissi, una sfarzosa odissea marina a opera di Hélène Druvert, che realizza, dopo ""Anatomia"", un altro album animato. Tuffatevi nel vero polmone del nostro pianeta, incontrate i suoi abitanti, una flora e una fauna ricchissime che si rivelano dietro sorprendenti tagli laser. Capire come nasce un’onda, osservare le fumarole nere nelle grandi profondità, ammirare il teatro corallino e la danza degli animali bioluminescenti. Questo libro documentario presenta i molteplici aspetti dell’oceano e ne spiega i misteri. Vi attende un viaggio nel cuore dell’immenso blu grazie a tante animazioni. Età di lettura: da 8 anni. -
Storie di fantasmi del Giappone
Illustrando il celebre compendio del folklore giapponese, Benjamin Lacombe offre un tributo al lavoro di Lafcadio Hearn. All'inizio del Novecento, lo scrittore irlandese fu uno dei primi occidentali a ottenere la cittadinanza giapponese: l'amore per la cultura della sua nuova patria lo portò a percorrere le varie province del Paese, al fine di trascrivere le storie di fantasmi e le leggende tramandate di generazione in generazione. In ""Storie di fantasmi del Giappone"" Benjamin Lacombe sceglie lo stile adatto a ogni racconto, reinterpretando l'ampia gamma del bestiario tradizionale con la sua inimitabile arte. In appendice al volume, alcuni giochi ispirati a quelli tradizionali permettono d'inventare la propria leggenda di yokai. La presente edizione, a cura di Ottavio Fatica, riprende parte dei testi da lui tradotti per Adelphi nella raccolta Ombre giapponesi, completandola con altri, qui proposti per la prima volta al pubblico italiano.