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Il volto di Gesù
Flavio Caroli si è interrogato sui vari modi di rappresentare Gesù, curiosità nata da ragazzo confrontando il Cristo con la barba del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini con quello imberbe dei mosaici ravennati di Sant'Apollinare Nuovo e del mausoleo di Galla Placidia. Sollecitato da tale contrasto, l'autore ripercorre la tradizione iconografica millenaria che vede il Figlio di Dio raffigurato ora simile a un giovane Apollo ora nei panni di un uomo maturo, con barba e capelli lunghi. Passando dai primi affreschi paleocristiani a Cimabue, da Piero della Francesca a Michelangelo, da Gauguin a Warhol, da Pasolini a Olmi, ""Il volto di Gesù"" ripercorre in modo appassionante quasi venti secoli di storia dell'arte raccontando come pittori, scultori e registi hanno risposto al mistero delle sembianze di Cristo. Una sfida all'immaginazione, poiché ""anche le immagini che produrrà su di lui la fantasia del futuro non saranno né oggettive né innocenti. Saranno le immagini del Gesù di cui avrà bisogno il mondo di domani"". -
«Orlando furioso» di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino
""Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"" cantati da Italo Calvino, con la sua lettura chiara, appassionata e lucida di un classico della nostra letteratura. Calvino propone una ricca scelta di strofe non rispettando la divisione in canti, ma seguendo le vicende dei singoli personaggi. Si alternano perciò parti di commento, narrazione, quasi di anticipazione, a versi del testo originale, in un vero ""racconto"" in cui sembra quasi di sentire la voce. Calvino si muove leggero nella trama dei destini incrociati di Angelica, Bradamante, Ruggiero, Astolfo, Rodomonte e Orlando, colui ""che per amor venne in furore e matto"". Due autori geniali e fantasiosi si incontrano, per la meraviglia dei lettori, nell'unico luogo in cui potrebbero incontrarsi, un libro in un'edizione arricchita dalle tavole di Grazia Nidasio, una tra le più grandi illustratrici italiane. Età di lettura: da 12 anni. -
Shadow man, vita di Dashiell Hammett. Con un inedito di Dashiell ...
Nel giro di poco tempo, tra gli anni Venti e Trenta, Dashiell Hammett ha modellato la lingua del genere hardboiled, creando romanzi, racconti e soprattutto personaggi entrati di diritto nella storia della letteratura poliziesca. La sua vicenda umana rivive in questa biografia: dalla giovinezza segnata dalla tisi e da una vita familiare tanto ingombrante quanto detestata, all'attività di investigatore per l'Agenzia Pinkerton; dalla formazione come autodidatta ai difficili esordi letterari, fino al giorno in cui, improvvisamente, Hammett si sveglia ricco, famoso e frastornato, corteggiato dall'establishment artistico e da Hollywood. E poi ancora la vita di sprechi e generosità esasperate, le donne e le sbronze collezionate con pari voracità, il blocco creativo, l'esperienza militare, la caccia alle streghe che lo colpisce, fino agli ultimi anni vissuti in povertà, solo e malato. Un testo nitido, preciso, capace di restituire nella passione del rigore lo specchio infranto del mito Hammett. Completa il volume il racconto ""La battaglia delle Aleutine"", scritto da Hammett insieme a Robert Colodny, sulla guerra combattuta nelle sperdute isole dell'Alaska contro i giapponesi nel 1942-'43. -
Il mito greco. Vol. 2: Gli eroi.
I Greci non ebbero un libro sacro. Espressero la loro visione della vita attraverso il libero gioco dei miti, che circolavano oralmente in un intreccio di versioni spesso contraddittorie: un sistema solo in apparenza caotico, ma in realtà coerente e animato da inesauribile energia fantastica. Di ciò dà conto questa antologia in due volumi (il primo, uscito nel 2009, è dedicato agli dei): Guidorizzi ha infatti costruito un percorso strutturato attraverso i miti usando parole e racconti degli antichi. Il libro offre così una visione complessiva del mito e dei suoi valori culturali e religiosi. Questo volume guida il lettore all'interno dell'affascinante e variegato mondo eroico: dagli uomini primordiali e dagli eroi civilizzatori delle origini si passa ai grandi cicli eroici di Eracle e Teseo, alle vicende delle famiglie ""maledette"" (come quelle degli Atridi e di Edipo), alla descrizione delle tappe della ""carriera dell'eroe"" (nascita, iniziazione, matrimonio, morte). Il mondo femminile è presentato nei due poli opposti delle donne ribelli (Circe, Medea, Elena) e delle donne esemplari (Penelope, Alcesti, Andromaca). Ampio spazio è dedicato ai cicli epici della guerra di Troia e dei ""ritorni"", tra cui spicca quello di Odisseo. Uno sguardo al destino degli eroi dopo la morte conclude il percorso. La scelta dei brani accosta a fonti erudite e mitografiche fonti letterarie di altissimo valore, sia arcaiche sia ellenistiche e tarde, e anche latine... -
Angelicamente anarchico. Autobiografia
Il prete rosso, il prete di strada, il prete new global. Don Andrea Gallo è il fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova, un'isola di solidarietà che accoglie persone in difficoltà: tossicodipendenti, ex prostitute, ex ladri, uomini e donne in transito da un sesso all'altro. E diventato celebre quando ha denunciato i fatti della scuola Diaz e di Bolzaneto in occasione del G8 genovese, diventando un'icona del mondo pacifista. Don Gallo, però, è soprattutto un uomo di Chiesa, profondamente convinto di indossare l'abito talare, e altrettanto convinto di poterlo fare in piena libertà di pensiero e di azione. Un prete angelicamente anarchico, che in questo libro rivela il suo punto di vista rivoluzionario su temi complessi come la lotta alla droga, il new globalismo, la politica, e racconta di incontri straordinari con quell'umanità dolente che bussa alla sua porta e con le tante star del mondo dello spettacolo e della politica, da Vasco Rossi a Romano Prodi, che lo amano e lo sostengono da anni. Ciò che ne viene fuori sono i frammenti di un romanzo verista, qualcosa di simile a quel mondo di ""storie dignitose e disperate"" messo in musica e parole dal suo concittadino Fabrizio De André. Prefazione di Vasco Rossi. -
Sulle nature dell'universo. Testo latino a fronte. Vol. 1
II Periphyseon, un dialogo in cinque libri tra un insegnante e il suo arguto allievo, è forse l'opera più grande e originale del pensiero medievale prima della Summa di Tommaso d'Aquino. Scritto in un latino straordinario da uno dei pochissimi filosofi del Medioevo che conoscessero il greco, e profondamente influenzato dal pensiero di Padri greci quali Basilio, Massimo il Confessore, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo, ""Sulle nature dell'universo"" è una vibrante testimonianza personale che si presenta come ""racconto immaginario di un'immagine"". Ma è anche una discussione serrata e razionalmente argomentata alla ricerca del Primo Principio, che fonda l'Essere e sta al di sopra dell'Essere. ""Natura è dunque il nome generale di tutte le cose che sono e di tutte quelle che non sono"", scrive Giovanni all'inizio della sua opera. Essa comprende sia Dio sia il creato, ed è divisa in quattro specie: ciò che crea e non è creato, Dio; ciò che crea ed è creato, le Cause Prime o Idee; ciò che è creato e non crea, gli effetti temporali, le cose create; e infine ciò che non è creato e non crea, il non essere, il nulla. Tutto il Libro I del Periphyseon è dedicato alla Creazione dell'universo da parte di Dio. -
La stanza delle meraviglie. Ediz. illustrata
Ben e Rose hanno un sogno in comune: avere una vita completamente diversa da quella che si ritrovano. Ben vorrebbe riunirsi al padre che non ha mai incontrato. Rose colleziona articoli di giornale e foto di una misteriosa attrice che sogna di conoscere. Quando entrambi trovano un pezzettino di puzzle che potrebbe aiutarli a ricostruire il quadro delle loro vite, partono alla ricerca di quello che hanno perso. Due storie lontane cinquant'anni, una raccontata in parole, l'altra in immagini, procedono parallele per poi incontrarsi in maniera inaspettata, in un gioco di simmetrie. Età di lettura: da 12 anni. -
Giornale di adolescenza
Il ""giornale"" comincia nel 1936, con l'ingresso del piccolo Mario Morrone al ginnasio, e, con una scansione in capitoli che raccontano un anno dopo l'altro, arriva fino al 1940. Sono anni cruciali per l'Italia e per Mario, che vive la sua adolescenza sullo sfondo di un fascismo che passa dalla grottesca simulazione della guerra all'improvvisa realtà dello scontro. In un condominio della piccola borghesia napoletana degli anni Trenta, tra vicine di casa pettegole, serve procaci, vecchi professori, signore inquiete e bellimbusti, Striano ritrae un'umanità vivacissima in tutti i suo riti e in ogni dettaglio. -
Conversione. Una storia personale
""Questo libro Leonardo lo scrisse per una necessità. Lui non era un predicatore. Faceva qualcosa di meglio: insegnava con il suo modo di comportarsi. Senza volerlo - almeno esplicitamente - apparteneva più alla categoria dei testimoni che a quella dei propagatori. Per questo il libro che scrisse non è lo scintillante discorso di una teoria ma un pezzo di vita vissuta."" Così, a dieci anni dalla scomparsa di Leonardo Mondadori Joaquín Navarro-Valls commenta, nell'introduzione che accompagna la nuova edizione di questo volume, il racconto del suo ritorno alla fede. Ciò che colpisce è l'autenticità della testimonianza di un uomo che, a un certo punto della propria vita, sentì il bisogno di ""recuperare ogni giorno se stesso"". E di mettere a nudo il proprio cammino interiore in pagine che - sempre nelle parole di Navarro-Valls - sono divenute ""verità fatta vita e non una lectio magistralis teoretica, da accademia"". Eppure la sua conversione sembrò a molti, ieri come oggi, qualcosa di ""inopportuno"". Ancor più se si considera che non fu solo la generica riscoperta della religione ma piuttosto l'accettazione piena del cattolicesimo più ortodosso. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese, il ruolo di presidente nella grande azienda che porta il nome del nonno Arnoldo. Ma poi, per Leonardo ""qualcosa"" avvenne. Un imprevisto che diede senso nuovo e luce insperata alla sua vita. -
Romanzi e racconti. 1952-1966. Vol. 1
II Meridiano, primo di due che offrono l'opera omnia di Malamud con molte nuove traduzioni, propone i romanzi e le raccolte di racconti pubblicati tra il 1952 e il 1966. A ""The Natural"" (1952) e ""The Assistant"" (1957), presentati con i titoli ""Il fuoridasse"" e ""II giovane di bottega"", si affiancano ""Una nuova vita"" (1961) e ""L'uomo di Kiev"" (1966), e i racconti di ""II barile magico"" (1958) e ""Prima gli idioti"" (1963). Autore peculiare per lo stile e la lingua ingannevolmente semplici e a tratti sorprendenti ottenuti trasferendo nell'americano le cadenze e l'ironia dello yiddish, Malamud affronta spesso nella sua narrativa il tema del ""doppio"" e quello dell'identità ebraica, offerta, ripudiata e amata, dando vita a personaggi attraverso i quali però offre un ritratto dell'umanità tutta. Il suo sguardo introspettivo e spietato eppure così indulgente e partecipe dà spessore ai protagonisti delle sue storie, li rende commoventi irritanti, umani. Il saggio introduttivo è firmato dal critico inglese Tony Tanner. La cronologia e le dettagliate notizie sui testi si devono a Paolo Simonetti. -
Sulle nature dell'universo. Testo latino a fronte. Vol. 2
""Dio dunque non sa di se stesso che cos'è, perché non è un ""che cosa""."" Questa frase sconcertante si legge verso la fine del Libro II del ""Periphyseon"" di Giovanni Scoto Eriugena. È la formulazione esplicita di quella ""ignoranza divina"" che costituisce uno dei temi principali di questo Libro: ""il più labirintico dei cinque"", pieno di digressioni, excursus, e persino di riflessioni sulla natura e le diverse specie di digressioni. Se infatti il suo tema centrale è la seconda divisione della natura - la natura che è creata e crea, cioè le cause primordiali - gli argomenti che emergono nel corso della trattazione sono molti e affascinanti: il ritorno di tutte le cose alla loro origine divina, l'ascensione di Cristo come viaggio che supera la separazione fra terra e cielo, la processione dello Spirito dal Padre e non dal Figlio, le triadi divine e umane, il compimento della divisione di tutte le sostanze nella natura umana. Scritto in un latino straordinario da uno dei pochissimi filosofi del Medioevo che conoscessero il greco, e profondamente influenzato dal pensiero di Padri greci quali Basilio, Massimo il Confessore, Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo, e qui, nel Libro II, ispirato non soltanto alla speculazione neoplatonica, ma anche a un mito cosmogonico più antico, ""Sulle nature dell'universo"" è vibrante testimonianza personale che si presenta come ""racconto immaginario di un'immagine"". -
Dimagrire con i perché
""Dimagrire con i perché"" è il nuovo metodo inventato da Rosanna Lambertucci. Dopo ""Più sani più belli"" e ""Il viaggio dimagrante"", la giornalista specializzata nell'insegnare efficaci percorsi di benessere propone una sorta di dieta dell'anima, nella consapevolezza del fortissimo legame che intercorre fra emozioni e cibo. È la stessa autrice a mettersi a nudo, offrendosi come ""cavia"" con il racconto dei suoi ricordi e delle sue emozioni quale esempio concreto di applicazione del metodo. Con l'aiuto di un pool di esperti la Lambertucci ha poi tracciato i test che aiutano il lettore a riconoscere a quale tipologia di carattere appartiene: dall'ansioso pauroso all'intollerante, dal pigro all'eremita affettivo, per un totale di dodici profili. Dopo aver stimolato le riflessioni sulla propria identità, il metodo suggerisce una dieta nutrigenomica, supportata dall'indicazione degli integratori più adatti per ogni carattere. Non può mancare anche l'individuazione di quali siano gli alimenti, i condimenti, i metodi di cottura, le ricette (anche il gusto vuole la sua parte) e soprattutto i rimedi che aiutano a mantenere o a ritrovare il giusto peso e la migliore forma fisica. Un metodo nuovo e appassionante, frutto dell'esperienza e della curiosità di una giornalista che ha a cuore il benessere suo e di tutti i lettori. -
La vespa nell'ambra
Cesare è in Egitto e ha affidato Roma a Marco Antonio, ma è difficile mantenere l'ordine nella città senza magistrati regolari. Un grande aiuto viene ad Antonio dal ricco cavaliere Volumnio, l'uomo che a Roma fornisce qualunque servizio a chi può pagare, grazie alla sua squadra di liberti, ex schiavi liberati, ciascuno dei quali è un grande esperto di un settore specifico. Tra loro spiccano Priscilla, famosa e abilissima medichessa, l'ex gladiatore Silio, conosciuto come Tigris nelle arene, amato dal popolo, temuto sicario, spia, guardia del corpo, e l'attrice cortigiana Citeride, amante di Marco Antonio, primadonna del suo apparato propagandistico e della ""politica spettacolo"" romana. C'è un forte legame fra i tre liberti che sono cresciuti insieme in Vicolo del Fico: da sempre Silio ama Priscilla, ma lei è rimasta vergine e si dedica solo all'arte medica e all'istruzione delle sue discepole. Ma una notte di fronte alla porta della cortigiana Glicera viene assassinato il nobile Gaio Terenzio. Vicino al cadavere è stato visto solo Valerio, che di Terenzio era stato complice di tante violenze negli anni precedenti. Ma i due ormai erano nemici. Valerio fugge e si nasconde, ma prima chiede aiuto alla sua ex amante Citeride, giurandole che c'è una testimone. Citeride si impegna a rintracciarla. -
Sulle nature dell'universo. Testo latino a fronte. Vol. 3
""Avrei dovuto pensare che da quel nome 'nihil' venga significata l'ineffabile, incomprensibile e inaccessibile luminosità della bontà divina, ignota a tutti gli intelletti tanto umani che angelici."" Così Giovanni Scoto nel cuore del Libro III, esso stesso al centro del ""Periphyseon"". Il nulla domina le sue idee rivoluzionarie sulla Creazione. ""Quando la trascendenza divina comincia ad apparire nelle teofanie"" scrive Peter Dronke, ""allora quel nulla diviene qualcosa. Creare dal nulla tutti gli esseri, dal più alto al più basso, significa farli apparire come teofanie, come manifestazioni del divino."" Perché Giovanni Scoto sostiene che nel Verbo divino, nella Sapienza, tutte le cose sono sia eterne sia fatte, e che Dio, nel creare il mondo, crea anche sé stesso. La Sapienza è informe, e in essa sussiste la materia, essa stessa informe. Nessun filosofo platonico si era spinto sino a questo. La Sapienza, che è l'esemplare infinito di tutte le forme, non ha bisogno di forma ""a essa superiore per formarsi"", ma quando discende nelle forme guarda a sé stessa come al suo proprio principio formatore. Nella sua trascendenza, la Sapienza è non-essere e assoluto nulla, ""ma in virtù della sua presenza nelle cose essa insieme è ed è detta essere"". L'animato dibattito tra maestro e discepolo che costituisce l'ossatura del ""Periphyseon"" raggiunge qui uno dei suoi punti più alti, dettando tutta l'interpretazione letterale della Genesi che l'ispirato profeta Mosè ha composto nel linguaggio della poesia e del mito. -
Ancora!
Il draghetto Cirillo non vorrebbe mai andare a nanna. Si fa raccontare dalla mamma la favola della buonanotte, ma non si accontenta di sentirla una sola volta, vuole sentirla ancora... e ancora... e ancora! Attenzione a non farlo arrabbiare, o potrebbe incendiare tutto il libro! Età di lettura: da 3 anni. -
Lo scontro finale. La ragazza drago
Nidhoggr, la malvagia viverna che un tempo cercò di distruggere l'equilibrio della natura, sta per tornare. Il siglilo con cui II drago Thuban la imprigionò sottoterra si è infranto, e solo Sofia può fermarla. Perché in lei vive lo spirito di Thuban, così come nei suoi compagni Draconiani vivono i draghi nati per proteggere l'AIbero del Mondo e ritrovare i cinque Frutti che lo faranno risplendere. Ne mancano solo due, e per trovarli Sofia dovrà partire alla volta di Edimburgo, In un'avventura dagli esiti imprevedibili che la porterà a combattere contro la morte stessa. Un'antica nemica potrebbe rivelarsi una preziosa alleata, una figura riemersa dal passato potrebbe dare a Sofia la chiave per vincere o toglierle ogni speranza, e il tormentato amore per Fabio sboccerà o sfiorirà per sempre. E in gioco il destino del mondo: riuscirà Sofia a sconfiggere I propri fantasmi e rinchiudere per sempre Nidhoggr nella sua prigione? Età di lettura: da 12 anni. -
Le ricette della Prova del cuoco
""Dalle cucine della 'Prova del cuoco', direttamente nelle case degli italiani, un nuovo manuale di ricette. Questa volta al mio fianco ho voluto due fuoriclasse oltre che miei quotidiani compagni di viaggio: la 'Sfoglina' bolognese Alessandra Spisni e lo chef lombardo Sergio Barzetti, maestri di cucina e beniamini del nostro pubblico. Alessandra Spisni propone, con tutta la sua carica di simpatia, il meglio delle ricette tradizionali bolognesi, dalle paste fresche a quelle ripiene, dai grandi secondi di carne ai dolci di casa, dai ricchissimi fritti ai sontuosi piatti dei giorni di festa. Sergio Barzetti ci spiega invece tutti i segreti della sua cucina creativa. Partendo da ingredienti stagionali e facilmente reperibili, arricchiti dall'utilizzo di erbe fresche e spontanee, Sergio suggerisce ricette innovative ed elegantissime, ideali per far colpo durante una cena o per arricchire il menu casalingo quotidiano. Le mie ricette infine vogliono dimostrare come anche una mamma e donna impegnata nel lavoro possa diventare una grande cuoca, trasformando i prodotti acquistati al supermercato in rapidi e sfiziosissimi piatti. Un mix di stili diversi, dunque, con due caratteristiche comuni: l'amore per la buona tavola e il gusto della convivialità. Rimboccatevi le maniche e armatevi di buona volontà: con questo manuale di cucina potrete finalmente stupire familiari e amici."" (Antonella Clerici) -
La mossa della regina
La storia appassionante e poco conosciuta di Caterina Parr, la sesta moglie di Enrico VIII. Londra, 1543. Quando Caterina Parr rimane vedova per la seconda volta a trentun anni, è costretta a trasferirsi alla corte di Enrico VIII insieme alla fedele cameriera Dot e alla figliastra Meg. Attratta irresistibilmente dal fascino di Thomas Seymour, consigliere di corte del re, con cui inizia una relazione segreta e appassionata, Caterina non può però sottrarsi alle attenzioni del borioso e temibile sovrano che ha messo gli occhi su di lei e ha deciso di sposarla. Caterina non ha scelta: sarà la sua sesta moglie. Ha così inizio per lei una nuova vita nella quale, ben consapevole dell'atroce fine delle donne che l'hanno preceduta, dovrà imparare a navigare nel mare in tempesta di un mondo lacerato da intrighi, tradimenti e sospetti usando il suo istinto femminile e la sua intelligenza per potersi adattare al nuovo ruolo, diventando presto un punto di riferimento per il re all'interno di una corte infida. -
Felicità senza soggetto
Vivendo nel tempo presente come coinvolto in una sorta di sinistra mutazione antropologica, il poeta fa i conti con il passato: con quello vissuto in prima persona e con l'ampio territorio d'un Novecento quanto mai remoto, dal quale affiorano le residuali tracce mnestiche di una realtà perduta, immersa nell'ideologia, nell'utopia di certezze ormai irreversibilmente dissolte. Mario Santagostini ripercorre, liberamente e per frammenti, il tempo della sua formazione, rispetto alla quale continua insistente ad agire la misteriosa forza della materia che lo attrae, il suo amore inquieto per la vita e per gli stessi forse squallidi dettagli di una periferia urbana, milanese, rappresentata come in un sogno di Sironi. Una periferia rivissuta, metaforicamente, sempre ""oltre il capolinea"", tra odori d'acqua oleosa di benzina, o girovagando tra fossi, cortili, sottopassi. In un tempo di illusioni perdute e già consegnato alla storia, un tempo in cui volavano ""sassi, molotov, sampietrini"". Ma l'idea del passato va ben oltre la storia stessa e in questa strana, vibrante ""Felicità senza soggetto"", Santagostini mescola, nell'impeccabile eleganza della sua scrittura, nella sensibile sottigliezza della sua testimonianza lirica, numerose grandi figure della poesia e dell'arte, come Petrarca, Manzoni, Pascoli, Sereni, Van Gogh (con i suoi mangiatori di patate senza volto, con l'urlo e la presenza mimetica dei fiori). Sironi, appunto, e Hopper... -
Il dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale
Il dott. Amendola non è un impiegato qualunque. È il direttore della ""Gazzetta ufficiale"", lo strumento che rende possibile la democrazia: perché se una legge fosse solo approvata dal parlamento ma non resa pubblica tramite la Gazzetta, sarebbe come se non esistesse... Il dott. Amendola sovrintende a ogni passaggio della correzione delle bozze con mostruosa attenzione, e si sente come un arbitro sui campi di calcio: in grado di fischiare rigori decisivi (la legge sul divorzio, per esempio) o di ""ammonire"" le leggi che meno condivide, assegnando loro un numero menagramo secondo la Smorfia... E in effetti il dott. Amendola è un esemplare forse unico di ""svizzero-napoletano"": regolarissimo, maniacale ma anche scaramantico come pochi e metodicamente edonista su alcuni fronti come il cibo e il calcio. Ma c'è un progetto titanico a illuminare le sue giornate apparentemente grigie... Da anni, ormai, Ciro Amendola sta dando vita con le sue sole forze all'Archivio completo delle leggi vigenti. Sì, perché sembra assurdo ma è così: in Italia non esiste una banca dati pubblica delle leggi. Il lavoro procede senza intoppi fino a che una mattina, nella lista delle telefonate, non scorge il nome di Mirella Cherubini. Mirella. Il suo grande amore di gioventù. L'unica vera testimone del fatto che sotto la scorza di burocrate del dott. Amendola si nasconde l'anima ardente, mai sopita, di Ciro...