Sfoglia il Catalogo illibraccio006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4761-4780 di 10000 Articoli:
-
Non siamo soli. I segnali di vita intelligente dallo spazio
Avi Loeb ci conduce in un viaggio attraverso i confini più remoti della scienza, dello spazio e del tempo, condividendo le sue ricerche e le profonde implicazioni per la nostra specie e il nostro pianeta, e ci sfida a pensare in modo critico a ciò che è là fuori, non importa quanto strano possa sembrare.Non siamo soli nello spazio. Avi Loeb, uno dei più noti astronomi a livello internazionale e docente alla Harvard University, ne è certo. La prova risalirebbe all'ottobre 2017, quando i telescopi sull'isola di Maui intercettarono un punto luminoso che sfrecciava rapido nel cielo. Si trattava del primo oggetto interstellare mai individuato nel nostro sistema solare, battezzato con il nome di 'Oumuamua. Alla luce dei dati raccolti in undici giorni di osservazione, gli scienziati si aggrapparono alla teoria che 'Oumuamua fosse una cometa piuttosto anomala, dato che aveva una forma stravagante, era troppo brillante, viaggiava a velocità sostenuta lungo una traiettoria inusuale e non lasciava detriti al suo passaggio. Secondo l'approccio tanto visionario quanto rigoroso di Loeb, l'ipotesi migliore è invece molto più semplice: 'Oumuamua non era un fenomeno naturale. Le sue caratteristiche peculiari indicherebbero una tecnologia extraterrestre molto avanzata. Ma la teoria sulle origini aliene di questo oggetto interstellare ha creato un'eco immediata tra l'opinione pubblica e rinvigorito il malanimo della comunità scientifica, restia a qualunque ricerca volta a indagare se il fenomeno della vita esista altrove nell'universo. Tuttavia, le probabilità che organismi intelligenti si siano evoluti fuori dal nostro pianeta sono elevate: basti pensare che nella sola Via Lattea ci sono cinquanta miliardi di pianeti di dimensioni e temperature superficiali simili a quelle terrestri. Ammettere che una civiltà aliena possa aver creato tecnologie raffinate è però una scommessa su cui pochi vogliono puntare. Loeb ci conduce in un viaggio attraverso i confini più remoti della scienza, dello spazio e del tempo, condividendo le sue ricerche e le profonde implicazioni per la nostra specie e il nostro pianeta, e ci sfida a pensare in modo critico a ciò che è là fuori, non importa quanto strano possa sembrare. -
Tutte le poesie. Nuova ediz.
Il volume racchiude l'intera produzione lirica di Salvatore Quasimodo. «L'edizione ampliata del volume dedicato al Premio Nobel include testi giovanili inediti o dispersi che lo sottraggono all'etichetta limitante in cui è sempre stato confinato. Così si svela un percorso ansioso e inappagato» - La LetturarnrnL'intera produzione lirica di Salvatore Quasimodo, dagli esordi (i primi versi, poi confluiti in Acque e terre, risalgono agli anni dell'adolescenza) all'ultima raccolta, Dare e avere , pubblicata due anni prima della morte. In questa edizione ampliata e arricchita di apparati di commento che offrono nuove interpretazioni è presente, inoltre, una folta appendice di poesie disperse o non ripubblicate dall'autore e di inediti giovanili, che accresce in maniera significativa il corpus finora noto. Ciò che in tal modo si disegna è un itinerario di assoluta originalità che attraversa tutto il Novecento, dalle prime prove di sapore dannunziano-pascoliano e crepuscolare ai testi ermetici, fino ai componimenti strettamente legati alle drammatiche vicende storiche del secolo e ai versi dell'ultima stagione caratterizzati da una forte dimensione narrativa. Punto cruciale di snodo il ""laboratorio poetico"" costituito dalla versione dei lirici greci, qui per la prima volta presentati non in posizione liminare, come semplice traduzione, ma come vero e proprio libro autonomo, un atto creativo nel quale Quasimodo ha trovato l'autenticità della propria voce, dando vita a testi di assoluta bellezza. -
Le avventure del bravo soldato Svejk nella grande guerra
Quando nel 1921 inizia a lavorare a quello che sarà il suo capolavoro Jaroslav Hasek ha alle spalle cinque anni di vita militare e un ventennio di attività giornalistico-letteraria: una solida base grazie a cui può dare corpo a un romanzo esilarante che è l'affresco storico di un'epoca percepita come insensata anche da chi la viveva, pazzia e idiozia infatti sono temi cruciali che percorrono l'intera vicenda di Svejk, un tipo umano nuovo nella letteratura mondiale, così come completamente nuovo era per l'epoca lo stile espressionista e plurilinguistico di Hasek, dagli effetti dirompenti - qui resi con efficacia dalla traduzione di Annalisa Cosentino, dall'approccio disinibito e attualizzante, Soldato semplice dell'esercito asburgico poi riformato per malattia mentale, Svejk racconta ""dal basso"" la Grande Guerra; il suo nemico non è perciò l'esercito avversario ma la casta degli ufficiali, ""Nella quantità di opere sulla Grande Guerra"" ha scritto Luigi Reitani ""al capolavoro di Hasek spetta ancor oggi un'importanza centrale, vittima innocente di quella follia a lui superiore che viene chiamata Storia - ma al tempo stesso inesauribile narratore in prima persona di storie che mostrano l'infinita follia del mondo - Svejk è davvero il grande Gian Burrasca del Novecento, a cui va la nostra eterna simpatia."" -
Opere. 1974-1996
Tra erotismo ed esotismo, i grafismi visionari e raffinati di Magnus alle prese con il tema erotico, esplorato con grazia e sensualità. Le mille sfumature del desiderio, alcune davvero sorprendenti accendono le pagine di questa raccolta. -
Il parto positivo. Diventare mamma con scienza e con amore
Il Parto Positivo è un approccio al parto che, attraverso le conoscenze e le tecniche del metodo anglosassone hypnobirthing – riadattato al sistema italiano e completato da solide conoscenze neuroscientifiche –, prepara le donne ad affrontare il parto in modo calmo e rilassato in ogni fase del travaglio fino alla nascita della loro bambina o del loro bambino. E oltre.A dispetto del nome, l'hypnobirthing non è una strana pratica hippie, ma un solido approccio dall'efficacia dimostrata che si basa su esercizi di rilassamento profondo. Perché non resti solo una tecnica è importante che diventi una procedura ""automatica"". Bastano pochi minuti di pratica al giorno. L'hypnobirthing è soltanto uno degli strumenti offerti da questo libro, che si pone l'obiettivo di fornire una ""cassetta degli attrezzi"" per ogni neomamma, basata sulle più recenti evidenze scientifiche: dalle nozioni di base sulla fisiologia del parto e sulla trasformazione del cervello della mamma in attesa, alla gestione di emozioni, stress e paura. Ma anche lo sviluppo prenatale del bambino e la spiegazione di alcune delle procedure più comuni che vengono effettuate negli ospedali, perché per preparare un parto positivo è necessario informarsi sulle strutture sanitarie in cui si deciderà di partorire, nell'ottica di compiere scelte il più possibile consapevoli e senza affidare nulla al caso. Al cuore del progetto ""Il Parto Positivo"" ci sono Silvia Dalvit e Cecilia Antolini, una neuroscienziata e una filosofa, convinte dell'importanza della maternità e dell'urgenza di cambiarne la narrativa e l'esperienza. La missione è semplice: far sì che ogni donna abbia gli strumenti per affrontare positivamente la gravidanza, il parto e la maternità. Perché un parto positivo è possibile, e dovrebbe essere normale: «Non c'è nulla di più meravigliosamente normale di una nascita. Preserviamo la normalità. Preserviamo la meraviglia». -
L' imperatore del male. Una biografia del cancro
""L'imperatore del male"" è la storia dell'epica lotta contro il cancro. La cronaca degli sforzi per debellare una malattia antica un tempo clandestina, quasi da non nominare che oggi è un'entità multiforme, pervasa di una profonda valenza metaforica, medica, scientifica e politica. Questa ""biografia"" vuole comprenderne la personalità e demistificarne il comportamento per capire se sia possibile sradicarla per sempre dai nostri corpi e dalla nostra società. Premio Pulitzer nel 2011, ""L'imperatore del male"" è un libro rigoroso, animato dalla scrittura ammaliante e dalla tensione narrativa di un autore straordinario, ma anche dalla pietas di un grande medico. Nato come diario di un anno in ospedale, racconta di vittorie e sconfitte, di offensive seguite da altre offensive, di eroismo e superbia, di spirito di sopravvivenza e capacità di recupero; e, inevitabilmente, dei feriti, dei condannati, dei dimenticati, dei caduti. -
Casa Howard
Nelle pagine di ""Casa Howard"" si intrecciano le vicende di tre famiglie: i Wilcox, borghesi arricchiti e arroganti; le sorelle Schlegel, raffinate, colte, idealiste; e i coniugi Bast, lei una donna volgare, lui un impiegatuccio, sull'orlo della rovina. I loro destini si incrociano quando la signora Wilcox stringe una profonda amicizia con Margaret Schlegel e decide di lasciarle in eredità Casa Howard, il suo amatissimo cottage di campagna. La dimora è il simbolo stesso dell'Inghilterra di nobili tradizioni, ed è proprio attorno alla tenuta che si consumerà il conflitto tra due diversi modi di concepire la vita, uno scontro di classi e di sessi espresso in un'inquieta vicenda di matrimoni mancati o falliti, di amori morti sul nascere, di violenze represse. -
Le volpi del deserto
Due volpi e un segreto. rnCredo che la cosa più difficile, per chi nasconte un tesoro, sia riuscire a nasconderlo a se stesso.Morice è il ragazzo destinato a svelarlo. A undici anni si è appena trasferito a Dautremere, un paesino sperduto della Corsica: mentre i suoi genitori gestiranno il decadente Hotel Napoléon, lui andrà in giro a registrare i suoni del mare. Almeno, questa è l'intenzione, finché un pomeriggio incontra Audrey, sua coetanea: è lei a rivelargli l'inquietante scomparsa di un marinaio tedesco che viveva lì. E questo non è l'unico mistero. Ben presto Morice e Audrey scoprono che su tutto il paesino aleggia un oscuro segreto che risale alla Seconda guerra mondiale. La stessa guerra in cui Rommel, il generale nazista detto ""la Volpe del deserto"", e Saint-Exupéry, il celebre autore del Piccolo principe, potrebbero essersi alleati per stravolgere le sorti del conflitto, scatenando una caccia al tesoro che dura da quarant'anni e che porta proprio a quelle scogliere... Età di lettura: da 11 anni. -
La torre dell'alba. Il trono di ghiaccio
Chaol Westfall e Nesryn Faliq sono giunti nella sfolgorante città di Antica per stringere un'alleanza con il khagan del Continente meridionale: le sue possenti armate sono l'ultima speranza per l'Erilea. Ma questo non è il loro unico scopo: nella famosa Torre Cesme cercheranno una guaritrice che possa far tornare Chaol a camminare. Una come Yrene Towers, sopravvissuta agli orrori delle persecuzioni di Adarlan contro chi, come la sua famiglia, usava la magia per curare. Yrene non ha alcun desiderio di aiutare il giovane un tempo nemico. Tuttavia ha giurato di assistere chi ha bisogno, e onorerà la sua promessa. Stretti tra gli intrighi del khaganato, Chaol, Nesryn e Yrene stanno per ottenere le risposte di cui sono in cerca. Risposte che potrebbero salvare il loro mondo. O distruggerlo. -
Come parlare perché i bambini ti ascoltino & come ascoltare perch...
Adele Faber e Elaine Mazlish hanno scritto questo libro che unisce testo e apparato grafico, arricchito di questionari, vignette, schemi ed esempi. In questa nuova edizione le due autrici rivedono i loro consigli alla luce delle sfide poste dalle generazioni di «nativi digitali», aggiornato per tutte le questioni educative della vita quotidiana: gestire la rabbia; stabilire regole ferme (e farle rispettare); trovare alternative efficaci alle punizioni; guadagnare la collaborazione attiva dei più piccoli; risolvere i conflitti familiari. -
Il nostro traditore tipo
Con Il nostro traditore tipo John le Carré reinventa il romanzo di spionaggio, traendo spunto dalla realtà post Guerra Fredda per indagare nei recessi dell'animo umano.«Ascolti. Conosce Jack London, il miglior scrittore inglese?»«Non di persona.»Dima non colse la battuta.Perry e Gail, lui insegnante idealista a Oxford, lei avvocato rampante: una coppia di fidanzati inglesi in vacanza nello scenario da sogno di Antigua, nei Caraibi. E un russo di nome Dima, rozzo eppure magnetico, che possiede una tenuta sull'isola. Un incontro destinato ad avere conseguenze inimmaginabili per i due giovani, quando il russo chiede a Perry di giocare a tennis con lui è solo una normale partita quella che si svolge alle sette di mattina davanti agli occhi stralunati di Gail e alla più strana accozzaglia di persone che le si sia mai parata davanti? Chi è veramente questo russo carismatico che ostenta amicizia e giovialità nei confronti della giovane coppia? E, soprattutto, cosa vuole da loro? L'esito della partita di tennis andrà ben oltre il risultato. Ha inizio un'avventura che vede i due fidanzati coinvolti dai servizi segreti inglesi e dal ""riciclatore numero uno al mondo"" di denaro, dapprima chiusi in un asfissiante seminterrato, poi spettatori della finale del Torneo del Roland Garros a Parigi e infine catapultati in uno chalet sulle Alpi svizzere. La posta in gioco è alta: volti nuovi della mafia russa cercano una propria ""rispettabilità ufficiale"" nei mercati di tutto il mondo, intrecciando i loro affari con quelli delle multinazionali e inevitabilmente con le politiche degli Stati sovrani. John le Carré reinventa il romanzo di spionaggio, strappandolo alle sue definizioni classiche. -
Una piccola città in Germania
Harting è un oscuro funzionario dell'ambasciata britannica di Bonn. Dopo vent'anni di onorato servizio, improvvisamente scompare portando con sé quarantatré pratiche segretissime e di vitale importanza. Preoccupato dal probabile tradimento, in un momento di estrema difficoltà in cui i rapporti fra Gran Bretagna e Germania si stanno facendo sempre più tesi, il Foreign Office incarica Alan Turner di indagare sull'accaduto. In un'atmosfera ingannevole e opprimente, Turner si troverà ben presto a dover fare i conti con personalità ambigue, verità nascoste e rancori personali. -
Pumpkinheads
L'amata scrittrice Rainbow Rowell e l'artista vincitrice dell'Eisner Award Faith Erin Hicks si sono unite per creare questa storia tenera e divertente su due adolescenti che imparano cosa significhi dire addio a un posto – e a una persona – senza rimpianti.Josiah è pronto a passare tutta la notte crogiolandosi nella malinconia (è un tipo malinconico). Ma Deja ha un piano: e se, invece che deprimersi, e invece della solita zuppa di fagioli alla Casetta del Mais e Fagioli, facessero il botto? Potrebbero visitare tutti gli stand della fiera. Assaggiare tutto. E forse Josiah potrebbe perfino parlare con quella ragazza carina su cui fantastica da tre anni... -
Denominazione di origine inventata. Le bugie del marketing sui pr...
Il Parmigiano Reggiano più simile a quello creato tanti secoli fa dalla sapienza dei monaci emiliani? È il Parmesan prodotto nel Wisconsin, in USA. E quella meraviglia dolce e succosa, coccolata dal sole e dall'aria della Sicilia, che si chiama pomodoro di Pachino? È un ibrido prodotto in laboratorio da una multinazionale israeliana delle sementi. Per non dire del Marsala: fu inventato, commercializzato e prodotto su larga scala da un commerciante inglese che aggiunse alcool al vino al solo scopo di conservarlo meglio durante il trasporto verso la madrepatria. E tutto quel gran sbattersi per definire il vino DOC, DOP o IPG in base a presunte e millenarie tradizioni dei vigneti? Un nobile intento che però finge di non sapere che nella seconda metà del 1800 un parassita distrusse tutte le vigne presenti sul territorio italiano ed europeo. Dovendo ripartire da zero, i nostri viticoltori usarono obbligatoriamente viti non autoctone e innesti vari. Alberto Grandi, professore dell'Università di Parma, svela quanto marketing ci sia dietro lo strepitoso successo dell'industria gastronomica italiana. I tantissimi prodotti tipici italiani, gran parte dei piatti e la stessa dieta mediterranea sono buonissimi, ma le leggende di storia e sapienza che li accompagnano sono invenzioni molto più recenti, scaturite dalla crisi industriale degli anni Settanta: è in quel momento che imprenditori e coltivatori italiani si alleano per inventare una presunta tradizione millenaria del nostro cibo e il conseguente storytelling per sostenerla. «Denominazione di Origine Inventata» è un libro che farà arrabbiare – ma forse anche ragionare – tutti coloro che sono fideisticamente innamorati del grande mito della tipicità italiana. -
Amati per amare. Realizza te stesso attraverso i 4 livelli dell'amore
“Ciao, che bello incontrarti! Non ti conosco di persona, ma se hai preso in mano questo libro sono sicuro che una parte di te crede profondamente nell'amore. Magari la vita ti ha riservato delle delusioni, ma in cuor tuo sai che siamo tutti fatti per amare, per donare e ricevere amore. Non è in fondo ciò che vogliamo tutti, amare ed essere amati? ""Amore"" è una parola tanto inflazionata quanto fraintesa. Sì, perché l'amore non è solo quello romantico, che si vive in coppia, o il sentimento che proviamo nei confronti di parenti e amici. L'amore è, piuttosto, un modo di vivere: è il frutto più succoso dell'evoluzione interiore, un frutto che possiamo mordere ogni volta che ci apriamo totalmente alla vita. Non è facile, ne sono consapevole. Ogni giorno abbiamo a che fare con un mondo conflittuale, che gronda rabbia, invidia e indignazione. Grazie alla tecnologia abbiamo ampliato le nostre reti di conoscenze, ma questa iper-connessione ci ha portato a disconnetterci dai nostri cuori. In apparenza siamo tutti vicini, in realtà siamo sempre più lontani non solo dalle altre persone, ma anche dalla natura e soprattutto dal nostro spirito. Da chi siamo veramente. Amati per amare parla dell'amore verso noi stessi e del suo mutare con naturalezza in amore per gli altri e per l'universo intero. Non è una scatola di cioccolatini che nascondono messaggi sentimentali. Quello che stai per intraprendere è un percorso di evoluzione interiore emozionante e a tratti spigoloso, che toccherà le tue corde più intime, lasciandoti a volte perplesso e senza parole. Scoprendo le mie carte ancora prima che tu legga pagina 1 non vorrei scoraggiarti nel proseguire, ma voglio essere del tutto sincero: salire attraverso i quattro livelli dell'amore (Richiesta, Aspettativa, Libertà e Perdono) e far sì che amare incondizionatamente diventi il tuo nuovo stile di vita non sarà una passeggiata in piano, ma un alternarsi continuo e avventuroso di discese e risalite. Ci sarà da riflettere tanto ma sarà un viaggio entusiasmante attraverso riferimenti alla storia dell'arte e del cinema, alla fisica e alle leggi che governano l'Universo, a racconti zen, storie autobiografiche e tanto altro. Ti condurrò alla scoperta dei lati più belli di te, degli altri e della vita, ma anche di quelli più scomodi e dolorosi, che di solito si preferisce ignorare e nascondere. Sorpresa: proprio lì vive la magia! È dalla consapevolezza delle tue fragilità, dei tuoi limiti e delle tue ferite che sbocceranno i fiori più preziosi. Quando avrai imparato ad amare te stesso nella tua interezza, allora potrai cominciare a rivolgere all'esterno uno sguardo di amore incondizionato, e con esso abbracciare il mondo intero.” -
Le ateniesi
Atene, 411 a.C. Siamo in campagna, appena fuori dalle porte della città, dove, in due casette adiacenti, abitano due vecchi reduci di guerra, Trasillo e Polemone. Anni prima hanno combattuto insieme nella ingloriosa battaglia di Mantinea, che ha visto gli Ateniesi sbaragliati dagli Spartani, sono sopravvissuti e ora vivono lavorando la terra e senza mai decidersi a trovare un marito per le loro due figlie, Glicera e Charis, che però iniziano a mordere un po' il freno. Per i due vecchi l'unica cosa che conta è la politica. Atene ha inventato la democrazia ma deve difenderla, i ricchi complottano per instaurare la tirannide: anche il vicino Eubulo, grande proprietario che si ritira in una villa poco distante quando le fatiche della vita nella polis richiedono un po' di riposo, è guardato con sospetto. Ma Charis e Glicera pensano che i padri vivano fuori dal mondo: per loro il giovane Cimone, figlio di Eubulo, ricco, disinvolto e arrogante, è un oggetto di sogni segreti. È così che, quando tutti gli uomini si radunano in città per la prima rappresentazione di una commedia di Aristofane, le ragazze violano tutte le regole di una società patriarcale e accettano di entrare in casa di Cimone, lontane dagli occhi severi dei padri. Ma mentre in teatro l'ateniese Lisistrata e la spartana Lampitò decretano il primo, incredibile sciopero delle donne contro gli uomini per invocare la fine di tutte le guerre, la notte nella villa di Eubulo prende una piega drammatica... -
Le cose che ho
Una storia che graffia e che racconta con una scrittura poetica la sfida di affacciarsi al mondo degli adulti, e imparare a scoprire chi vogliamo essere.rnrnLe cose che ho: In mezzo al nero, un puzzle azzurro mare. Un nome che non c'è. Una domanda che non so fare. Non si può. Ma vorrei scappare.rnDeborah ha tredici anni, un fratellino in arrivo, una bicicletta che sfreccia sulle strade di provincia e degli amici, con cui divide la scuola, il campo skate. E i binari. La sfida, tra l'erba fangosa della collina, è riuscire a tenere gli occhi aperti mentre lo spostamento d'aria arriva come uno schiaffo e lo sferragliare dei vagoni fa sparire tutto il resto. Un gioco tra ragazzini, all'apparenza. Ma quando la necessità di dimostrare il proprio coraggio prende il sopravvento, il gioco si fa pericoloso. Estremo, come la paura. -
Il diritto di sognare. Ediz. ad alta leggibilità
Questo libro parla di: razzismo, coraggio, discriminazione, amicizia.Bea a scuola è brava, ma non è la numero uno e questo la infastidisce. Così scrive di chi, come lei, è un'eterna seconda. Come Claudette Colvin, che negli anni Cinquanta si rifiutò di lasciare il posto sull'autobus a una donna bianca. Nove mesi dopo, Rosa Parks compì lo stesso gesto e divenne l'emblema del movimento per i diritti civili. Conoscere la storia di Claudette è l'occasione per Bea di fare pace con le classifiche. -
Mia inquieta Vanessa
Mia inquieta Vanessa è un romanzo provocatorio, disturbante e potente, è il ritratto magistrale di un'adolescenza travagliata e delle sue ripercussioni, che solleva interrogativi fondamentali su azione, consenso, complicità e sull'essere vittima. È il romanzo che definisce un'epoca, e segna l'esplosivo esordio narrativo di una straordinaria autrice.«La confusione straziante di un'adolescente e le più profonde perversioni del potere: un romanzo che definisce un'epoca» – People2000. Delusa dalla fine di un'amicizia e alle prese con le prime difficoltà della vita ma ambiziosa e impaziente di diventare adulta, Vanessa Wye ha quindici anni quando affronta il secondo anno di liceo alla prestigiosa Browich School e inizia una travolgente relazione con Jacob Strane, il suo magnetico insegnante di letteratura di quarantadue anni. 2017. Quasi vent'anni dopo, quando iniziano il movimento #MeToo e l'ondata crescente di accuse verso uomini potenti, arriva infine la resa dei conti. Strane viene accusato di abusi sessuali da un'altra ex allieva, che contatta Vanessa chiedendole di fare lo stesso e denunciare il professore. Vanessa è inorridita, perché è sicura che la relazione che ha avuto con Strane non sia stata un abuso. Era amore. Di questo è certa. Costretta a ripensare il suo passato, a ripercorrere tutto ciò che è accaduto, Vanessa deve ridefinire la storia d'amore mai davvero finita che ha segnato la sua esistenza, e deve affrontare la possibilità di essere una vittima, e solo una delle tante. Si ritrova improvvisamente di fronte a una scelta impossibile: rimanere in silenzio, ferma nella convinzione di avere agito volontariamente quando ha iniziato la relazione da adolescente, o guardare con altri occhi se stessa e gli eventi del suo passato. Ma come può rinnegare il suo primo amore, l'uomo che l'ha trasformata radicalmente ed è stato una presenza costante nella sua vita? È davvero possibile che colui che tanto ha amato da ragazzina e che ha sempre professato di adorare solo lei possa essere così diverso dall'uomo in cui ha sempre creduto? Alternando il presente di Vanessa e il suo passato, la storia affianca memoria, trauma e l'emozione mozzafiato di una adolescente che scopre il potere che può esercitare il proprio corpo. -
Scholomance 2 - La prova finale
""Nella saggezza troveremo rifugio"": così recita il motto della Scholomance. Qualcuno potrebbe persino sostenere che sia vero – peccato che qui la saggezza sia difficile da trovare, figuriamoci il rifugio… La nostra amata scuola, infatti, da sempre fa del suo meglio per ""divorare"" noi studenti, ma ora che sono arrivata all'ultimo anno e mi sono guadagnata in qualche modo una manciata di alleati, mi sono accorta che la Scholomance ha sviluppato un desiderio molto particolare… per me. E sebbene finora sia sempre riuscita a contrastare le ondate infinite di nefasti che mi ha scagliato contro tra un estenuante compito a casa e l'altro, non ho idea di come io e i miei compagni riusciremo a sopravvivere alla prova finale, il giorno del diploma. Certo, io potrei accettare il mio destino, abbracciare la stregoneria nera e salpare per acque molto meno pericolose. Sarebbe facile. Ma non ho intenzione di mollare. Non cederò ai nefasti né al destino. E soprattutto non alla Scholomance. Riuscirò a portare me e i miei amici fuori da questo posto orribile una volta per tutte, fosse l'ultima cosa che faccio.