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Guerre ed eserciti nell'antichità
La guerra nell'antichità, considerata nel più largo contesto sociale, politico, economico e culturale, è l'oggetto di questo volume. L'evoluzione dell'istituzione militare nella Grecia antica, dall'oplita alla falange macedone, con i suoi combattenti per terra, ma senza dimenticare la guerra navale. Le guerre e i combattenti della grande tradizione della Roma antica, le trasformazioni dell'esercito romano, lo stretto rapporto - a quell'epoca - fra servizio, o mestiere, militare e cittadinanza politica, dai primi regni alla vicenda dell'Impero, sino alla decadenza finale e alla conclusiva anarchia militare. Un'antichità militare, analizzata e raccontata dai migliori specialisti, che sembra lontana nel tempo, ma che parla anche alla nostra contemporaneità. -
Descrivere la lingua dei segni italiana. Una prospettiva cognitiv...
Questo volume fornisce una descrizione attuale della lingua dei segni italiana e dei suoi utenti. Da quando il termine LIS è stato utilizzato per la prima volta, negli ultimi trent’anni è mutata la prospettiva teorica e profondi cambiamenti sono occorsi nella comunità delle persone, sorde e udenti, che oggi utilizzano questa lingua. A partire da dati empirici di ricerca, vengono illustrate le componenti articolatorie della LIS con le possibilità che queste hanno di combinarsi tra loro generando unità di senso ed enunciati di un discorso e di una conversazione. In particolare, emerge come la lingua si modifichi nel tempo, in relazione all’area geografica, all’interlocutore e al contesto comunicativo. Tutti gli esempi riportati nel volume con illustrazioni e Sign Writing sono accessibili tramite codice QR. Questa nuova impostazione propone un capovolgimento di prospettiva rispetto al passato: le lingue dei segni non sono più descritte sulla base delle proprietà delle lingue vocali, ma sono piuttosto le caratteristiche semiotiche e strutturali delle lingue dei segni a rivelarsi fondamentali nel funzionamento di tutte le lingue, portandoci a considerare il linguaggio, segnato o parlato, un fenomeno multimodale e multilineare.rnindice del volume: Introduzione alla prospettiva cognitiva e sociosemiotica. - I. Per una nuova descrizione della lingua dei segni italiana. - II. La comunità. - III. Le unità costitutive della LIS. - IV. Costruire enunciati in LIS tra indicare, dire e illustrare. - V. Le variazioni funzionali e sociali della LIS. - VI. Lingue dei segni e lingue vocali: verso una nuova descrizione. - Riferimenti bibliografici. -
Stonehenge
Situato nell’Inghilterra sud-occidentale, Stonehenge è uno dei complessi monumentali più noti e misteriosi dell’Europa preistorica. Le sue origini risalgono al III millennio a.C.: come le grandi piramidi egizie, è diventato l’emblema di una civiltà, continuando a suscitare nel tempo infinite congetture e teorie. Il libro offre una visione d’insieme di ciò che sappiamo su Stonehenge grazie all’archeologia moderna, allo studio della preistoria e alla storia delle religioni, illustrando anche il contesto culturale in cui si sviluppò. Completa il quadro il racconto della fortuna di questo famosissimo sito megalitico nell’arte, nella letteratura e nel cinema. -
Come eravamo. Viaggio nell'Italia paleolitica
Chi abitò l'Italia nel Pleistocene? Mettiamoci in viaggio sulle tracce dei primi ominini che popolarono la nostra penisola.Questa nuova edizione, aggiornata agli ultimi ritrovamenti in Bassa Maremma e nella Grotta della Bàsura a Toirano, ci guida dalle Alpi alla Sicilia alla scoperta di focolari, attrezzi e armi in pietra scheggiata, ossa animali, elementi di adorno, sepolture umane. Visiteremo grotte e ripari, saliremo montagne e ci riposeremo su antiche pianure alluvionali, giungeremo fino al mare. Raccoglieremo tutti gli indizi per ricostruire la vita, il rapporto con l'ambiente, la cultura dei cacciatori-raccoglitori che siamo stati, a partire da oltre un milione di anni fa. -
La contenzione del paziente psichiatrico. Un'indagine sociologica...
Articolato in tre parti, il volume offre innanzitutto una descrizione e una valutazione di informazioni emerse dall'osservazione approfondita di casi di contenzione di malati psichiatrici nell'ambito di Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura in Piemonte, per poi occuparsi dei limiti di compatibilità della contenzione con la Costituzione e le leggi. Infine, viene proposta un'esposizione della disciplina giuridica (o talvolta assenza di disciplina) nel diritto comparato di alcuni paesi europei, con attenzione anche alle differenze nella regolamentazione sui trattamenti sanitari obbligatori in ambito psichiatrico. Quest'ultima parte contiene anche un confronto di alcuni dei casi rilevati nell'osservazione delle prassi rispetto alle varie normative vigenti nei diversi paesi considerati. La prima parte dell'indagine è stata svolta da sociologi, la seconda e la terza da giuristi. Nel corso della ricerca frequenti e stretti sono stati i momenti di confronto tra gli autori per assicurare un risultato che possa veramente dirsi interdisciplinare. -
Ho scelto la prigionia. La resistenza dei soldati italiani nei La...
L'8 settembre 1943 il tenente di fanteria Vittorio Vialli viene catturato dai tedeschi a Istmia. Deportato, dovrà scegliere se aderire alla Repubblica fascista di Salò o restare prigioniero. Come tanti altri militari italiani sceglierà la prigionia e trascorrerà quasi due anni nei campi di concentramento per militari in Germania e in Polonia. Fortunatamente il 5 aprile 1945 l'avanzata dei carri armati inglesi salverà lui e i suoi compagni dal trasferimento nel campo di sterminio e restituirà loro la libertà. Una storia simile a molte altre, se non fosse che Vialli, studioso di storia naturale e curioso per natura, è appassionato di fotografia e con mille espedienti riesce a portare sempre con sé una macchina fotografica. Giorno dopo giorno, trasferimento dopo trasferimento, scatta di nascosto una grande quantità di foto che illustrano con impressionante eloquenza la vita nei lager: le baracche, gli appelli, le privazioni, la morte. Ci consegna così un diario scritto con la macchina fotografica, un documento crudo e assolutamente unico dell'odissea vissuta dalle migliaia di soldati non traditori che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e di combattere a fianco dei nazifascisti. -
L' illuminismo
Il libro - qui presentato in una nuova edizione aggiornata - illustra i cambiamenti che nel contesto sociale e nel clima intellettuale dell'Europa del XVIII secolo presiedono alla nascita dell'Illuminismo. Oltre al ruolo decisivo svolto dallo sviluppo della stampa, e dalle nuove forme della produzione e del consumo culturale, sono esaminati fattori chiave come quello economico e quello scientifico. È inoltre valutato il diverso impatto che i Lumi ebbero per ricchi e poveri, uomini e donne, europei e non europei. -
Comprendere il linguaggio
Come facciamo a comprenderci? Ovvero, in che cosa consiste la comprensione del linguaggio? Scoprire i meccanismi psico-neurali alla base della comprensione spiega davvero il successo della comunicazione? Questo libro offre un'introduzione alle differenti teorie della comprensione, facendo interagire le analisi filosofiche del concetto di comprensione con le più recenti teorie empiriche della neurosemantica. -
«Partigiani di tutta Europa, unitevi!». L'ideale dell'Europa unit...
L'unificazione degli Stati europei è uno dei temi cruciali del dibattito politico-programmatico sulla ricostruzione postbellica sviluppato dalla Resistenza italiana. La stampa clandestina, strumento di libertà e veicolo di progettualità morali e istituzionali, ne offre una illuminante visione d'insieme. Il volume traccia la presenza dell'obiettivo europeista nei fogli delle principali forze politiche, brigate partigiane e formazioni politico-culturali impegnate nella guerra di liberazione, rilevandone affinità e differenze in un confronto con il progetto federale elaborato nel «Manifesto di Ventotene». Nel confermare la diffusa adesione all'ideale dell'unità europea nel suo nesso strutturale con l'esigenza di rinnovamento della vita politica legata alla Resistenza, lo studio concorre alla ricostruzione di interazioni e influenze tra le forze politiche in campo e alla spiegazione delle scelte effettuate dai governi del primo dopoguerra in tema di integrazione europea. -
Introduzione alla metafisica contemporanea
La metafisica ha una tradizione antica e nella sua lunga storia ha conosciuto alterne fortune. Tutt'altro che sterile e isolata, la metafisica contemporanea ha connessioni con altre discipline, è piena di dubbi, procede per approssimazioni e torna spesso sui suoi passi. Questo manuale mira a fornire un quadro obiettivo del dibattito attuale. Tratta di questioni vecchie di millenni, ma analizzate da nuovi punti di vista. Si discute di esistenza, identità, proprietà, relazioni, oggetti astratti, tempo, divenire, essenze, Dio e artefatti, partendo dall'esperienza quotidiana e argomentando con gli strumenti dei metafisici del nostro tempo. Gli autori ricostruiscono le teorie più significative, ne valutano costi e benefici e indicano nuovi sviluppi possibili. -
Le competenze psicoterapeutiche
La ricerca sui fattori comuni ha avuto il merito di dare un nome ai molteplici fattori aspecifici che entrano in gioco nel processo terapeutico. Ha infatti messo in evidenza come oltre alla dimensione tecnica ci siano altri elementi, intrapersonali, interpersonali e sociali che contraddistinguono una terapia efficace da una fallimentare. Essi riguardano i valori implicati nell'incontro fra terapeuta e clienti, le forme relazionali e interattive che l'incontro genera, la consapevolezza da parte del terapeuta del proprio posizionamento nel processo e il contesto socio-istituzionale. A partire da un'impostazione sistemico costruzionista, le autrici danno spessore teorico e applicativo ai dati di ricerca offerti dalla letteratura sui fattori comuni e evidenziano una serie di competenze, alcune trasversali ai modelli, altre specifiche dell'approccio sistemico, che possono aiutare il clinico nella gestione del processo terapeutico. -
Io e il mio DNA. Abbiamo davvero un destino genetico?
Un viaggio affascinante dentro al proprio genoma per giungere a scoprire che un destino genetico individuale forse non esiste.Per quel carico di promesse insito in ogni scoperta scientifica, anche la molecola del Dna ha finito per diventare un'icona del futuro, una sperata chiave d'accesso al benessere, alle cure e alla conoscenza di se stessi: il Dna è «unico» e ci rende unici. Federico Neresini ha avuto l'opportunità di sottoporsi in prima persona alla mappatura del proprio genoma e a tutte le esperienze che ne conseguono. Partendo dalle pagine del suo diario in presa diretta, conduce una serie di riflessioni sul Dna come fenomeno sociale, dalla sua forza mediatica alla magica fede in un gene per qualsiasi cosa, dal fantasma dell'eugenetica al business della genomica on line. -
L' aspra disarmonia. Lingua e scrittura in Edoardo Sanguineti
Poeta, romanziere, traduttore, drammaturgo, critico letterario, teatrale e musicale, critico dell'arte e del cinema, Edoardo Sanguineti (1930-2010) è stato uno dei maggiori intellettuali italiani del secondo Novecento. La sua vasta produzione, i molteplici campi di interesse, la presenza sulla scena culturale italiana ed europea ne fanno una figura particolarmente complessa e affascinante. Nei dieci saggi che compongono il volume, i principali ambiti della produzione di Sanguineti (poesia, romanzo, traduzione) vengono posti in dialogo e indagati con strumenti linguistici e letterari. Così, attraverso l'analisi puntuale dei testi e la verifica degli assunti teorici si entra nell'«aspra disarmonia» della scrittura sanguinetiana, nella sua ideologia e nel suo linguaggio. E dalle prospettive dei singoli saggi emerge, alla fine, il ritratto di un grande autore del nostro tempo. In Appendice al volume un importante scritto di Sanguineti sulla propria poesia. -
Antropocene. Una nuova epoca per la Terra, una sfida per l'umanità
Viviamo un'epoca segnata da una indelebile impronta umana. Il riscaldamento globale, l'alterazione dei normali cicli biogeochimici, la perdita di biodiversità, l'irreversibile trasformazione di habitat e paesaggi impongono sfide completamente nuove. Come sfamare un'umanità in crescita senza impattare ulteriormente sull'ambiente? A quali istituzioni dare il mandato di rispondere a una realtà connessa e interdipendente? Soli in questo mondo abbiamo la responsabilità delle nostre azioni. Possiamo fare dell'Antropocene un'occasione per ripensare al nostro pianeta. -
La persecuzione dei primi cristiani
Subito dopo la morte in croce di Gesù di Nazareth, i suoi seguaci iniziarono a essere perseguitati. Fino al IV secolo il cristianesimo rimase una religione a rischio di estinzione, esposta non solo agli attacchi di intellettuali romani e greci, ma anche alla brutale persecuzione delle autorità: Pietro e Paolo sarebbero stati giustiziati a Roma, e l'imperatore Nerone avrebbe usato i cristiani come torce viventi per illuminare i suoi giardini. Altri cristiani furono condannati a finire sbranati dai leoni nel circo o altrettanto crudelmente puniti per la loro fede. Il volume spiega le ragioni di questa antica fase di persecuzione, illustra martiri e apostati, persecutori e perseguitati, e offre un panorama di un mondo di fede che oggi ancora, dopo duemila anni, è parte costituiva dell'immagine di sé della Chiesa. -
Estetica dell'improvvisazione
Questo libro propone una teoria estetica generale dell'improvvisazione nell'arte, in tutte le arti, performative e non, in riferimento a molti casi concreti.L'improvvisazione è un tema in auge fin dal secolo scorso, come testimoniano i grandi nomi dei filosofi che se ne sono interessati, fra gli altri Derrida ed Eco. Felice miscela di abitudine e creatività, di norma e libertà, l'improvvisazione è costitutiva dell'agire. La consentono e spesso la richiedono in gradi variabili molte pratiche umane anche ben regolamentate, come il gioco degli scacchi, il pilotaggio di aeroplani o la medicina. Ed è anche la sorgente stessa dell'esperienza artistica. L'arte nasce come improvvisazione, eppure quest'ultima ha una sua dimensione estetica specifica: quella di una «grammatica della contingenza» in cui nozioni quali emergenza, presenza, curiosità e autenticità spiegano il piacere dell'avventura improvvisativa e il coinvolgimento empatico che essa può generare. -
Eredità coloniale e costruzione dell'Europa. Una questione irriso...
Il volume è il risultato di una ricerca che ha indagato, dalla prima metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra, la continuità delle logiche coloniali con le politiche europee in Africa e nell'area del Mediterraneo.Nella prima parte, l'analisi del diritto coloniale fa risaltare il «lato oscuro» del pensiero occidentale, che ammetteva i diritti dell'uomo e del cittadino, proclamati dalla Dichiarazione della Rivoluzione francese, solo per i coloni nelle terre d'oltremare, ma li negava alla popolazione indigena. Al tempo stesso emerge l'ideologia, racchiusa nel diritto coloniale, di una «missione civilizzatrice» che rinviava in un futuro lontano e ipotetico la possibilità di un'«assimilazione» tra colonizzati e colonizzatori. Non è sorprendente ritrovare questa stessa dottrina al fondamento delle attuali politiche migratorie francesi. Di grandissimo rilievo si è rivelata la considerazione della pluralità degli «sguardi» – del colonizzatore e del colonizzato – che hanno consentito di cogliere la contraddizione fra la tradizione europea del liberalismo e dell'illuminismo e la durezza del «fatto coloniale» o, meglio, del «capitalismo coloniale», che emerge particolarmente attraverso l'analisi del pensiero di alcuni classici della storia delle dottrine politiche, da Locke a Diderot, a Kant, a Tocqueville, a J.S. Mill. Il volume approfondisce poi la dottrina dell'«Eurafrica», elaborata nel corso degli anni Trenta del secolo scorso, che enunciava la tesi della complementarietà tra Europa e Africa. Essa fu anche al fondamento – sulla base di una concezione neo-coloniale – della costituzione della Comunità Economica Europea del 1957. Sono infine considerati gli sviluppi di questa politica neo-coloniale, che si è tradotta nelle relazioni asimmetriche e nelle politiche protezionistiche dell'Europa rispetto ai paesi africani e ai paesi della «riva sud» del Mediterraneo. Solo la consapevolezza del proprio passato potrà dare all'Europa l'identità di una «potenza civile» portatrice dei diritti e dei principi della democrazia. -
«Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori». Il Pater noste...
Il volume prende le mosse dai contributi della dottrina tedesca dell'Ottocento, rivisitata attraverso le voci di Emilio Betti e di Francesco Carnelutti e attualizzata alla dematerializzazione e alla moltiplicazione dei crediti nella nostra epoca di capitalismo finanziario e di crisi endemica, per giungere alle novità normative introdotte in Italia negli ultimi anni in materia di tutela e di autotutela esecutiva dei crediti e di procedure concorsuali, estese a ogni sorta di debitore. Al lettore vengono offerte altresì alcune riflessioni sul significato religioso e ancestrale del nesso debito-credito, sulla centralità del debito e dell'esdebitazione nella costruzione economica e giuridica della società globale e sulla crisi come dispositivo di governo dell'homo oeconomicus videns et consumans. All'idolum tribus del mercato alte si levano dissonanti voci con i versetti del Pater noster: «Et dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus». -
Il secondo principio
L'entropia dell'universo o di un qualsiasi sistema isolato è destinata ad aumentare nel tempo. Questo dice in sostanza il secondo principio della termodinamica, una delle poche formule veramente figlia del pensiero collettivo, che ha attraversato quasi due secoli lungo i quali ha rivelato gradualmente la sua natura. Questo principio è stato visto da molti come la dimostrazione che tutto è destinato a finire, ma va letto invece come una sfida per il presente: è difficile fabbricare strutture efficienti, ma questa difficoltà ci spinge a costruirle in modo intelligente e a migliorarle in continuazione. -
Tecnologie e diritti
«I diritti fondamentali si pongono a presidio della vita, che in nessuna sua manifestazione può essere attratta nel mondo delle merci». Il volume rappresenta uno dei libri più importanti dell'intera produzione scientifica di Stefano Rodotà, in cui netta si manifesta l'intuizione che le profonde trasformazioni tecnologiche avrebbero cambiato il quadro dei diritti civili e politici, ridisegnato il ruolo dei poteri pubblici, mutato i rapporti personali e sociali, inciso sull'antropologia stessa delle persone. Pubblicato nel 1995, rappresentò un importante punto di svolta nello studio del diritto, sospingendolo fortemente alla ricerca di risposte efficaci di fronte alle rischiose conseguenze dell'innovazione. Da allora Rodotà sarà «il giurista delle nuove tecnologie», l'appassionato primo Garante della Privacy, l'instancabile difensore della dignità umana e dei diritti dei singoli, pericolosamente minacciati nella propria riservatezza e nella propria integrità anche corporea. La nuova edizione, curata dai suoi allievi, aggiornata nei contenuti, rimane inalterata nell'impianto e nello spirito.