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Legalità e legittimità
Pubblicato nell'estate del 1932, nell'agonia della Repubblica di Weimar, il libro offre sia una rigorosa e originale interpretazione dello Stato moderno, sia una lettura della Costituzione tedesca, che nelle intenzioni del grande giurista avrebbe dovuto salvare la Germania dalla paralisi parlamentare e dall'assalto deUe forze estremistiche antisistema. Al di là della contingenza storica in cui fu scritta, e delle soluzioni prospettate da Carl Schmitt, questa drammatica testimonianza intellettuale e politica vale come riflessione classica quanto controversa sulla crisi della democrazia. Introduzione di Carlo Galli. -
L' età della moneta. I suoi uomini, il suo spazio, il suo tempo
Una storia di mutevoli rapporti di forza tra uomini della moneta, della spada, del lavoro, dei libri, fra élite economiche ed élite politiche. Queste pagine descrivono una parabola che attraverso il feudalesimo, il nazionalismo, l'imperialismo, il socialismo, la democrazia e la finanziarizzazione dell'economia, giunge al tempo nuovo dell' information technology. Grazie agli algoritmi dopo secoli di subalternità dell'economia al potere politico, si è passati al conflitto per la guida della società, che vede prevalere gli «uomini della moneta» con una vittoria di cui la stessa costruzione europea è massima espressione. -
Annibale
«Annibale raccontato con garbo, ironia e compartecipazione da uno dei nostri migliori studiosi di storia romana e di storia militare» - rnFranco CardinirnrnrnIl libro rievoca la vita e le imprese leggendarie di Annibale, il condottiero cartaginese che nel corso della seconda guerra punica (218-201 a.C.) inflisse ai Romani una serie di disastrose sconfitte (la più devastante nella battaglia di Canne, 216 a.C.). A piegare Annibale, sul suolo africano, nella battaglia di Zama, fu poi Scipione, che della lezione del Barcide aveva sagacemente fatto tesoro. Ridimensionata Cartagine, Roma si avviò verso il predominio sul Mediterraneo. Una lettura coinvolgente, da cui emerge la figura di un generale tra i più grandi di ogni tempo. -
Giustizia sociale. Eguaglianza e rispetto nelle società diseguali
Che cos’è la giustizia sociale? Quali sono i suoi scopi? Un’equa distribuzione? La promozione dell’eguaglianza e del riconoscimento reciproco? Le risposte a tali interrogativi cruciali si organizzano oggi intorno a due filoni principali. Se per l’approccio socio-relazionale è centrale l’eguaglianza intesa nel senso delle relazioni tra persone, l’egualitarismo della sorte sviluppa una concezione di giustizia sociale come giustizia distributiva, integrando la preoccupazione per l’eguaglianza con la considerazione della responsabilità individuale. Attraverso un’attenta analisi dei due approcci, l’autrice approda a una nuova prospettiva basata sul rispetto, una nozione che – correttamente intesa – può davvero promuovere la giustizia, dandole forma nelle concrete pratiche sociali e istituzionali. -
La vita delle piante. Metafisica della mescolanza
Abbiamo adorato dèi antropomorfi e fatto per millenni degli animali l'oggetto del nostro culto. Eppure la forza cosmogonica più importante sul nostro pianeta sono le piante: sono loro le nostre ultime divinità. Sono loro ad aver prodotto il mondo così come lo conosciamo e lo abitiamo. Sono loro a mantenerlo in vita. Attraverso la fotosintesi, hanno permesso di cambiare lo statuto della materia che ricopre la crosta terrestre, trasformandola in centro di accumulazione dell'energia solare. E soprattutto hanno trasformato irreversibilmente la nostra atmosfera. Non illudiamoci: lungi dall'essere un elemento qualunque del paesaggio terrestre, le piante cesellano e scolpiscono incessantemente il volto del nostro mondo. -
Il mito. Discorso autorevole o racconto screditato?
La categoria «mito» è divenuta fondamentale nella nostra cultura, così come lo è divenuta nel discorso usuale o televisivo e persino nei linguaggi giovanili, dove le espressioni «mito» e «mitico», generalmente in forma esclamativa, ricorrono con straordinaria frequenza. Una cosa è chiara, sembra proprio che del «mito» non si possa più fare a meno. -
Elementi di teoria per la storia economica. Una rilettura dell'It...
Dopo gli anni '50, che hanno visto una grande espansione dell'economia italiana e il nostro paese contendere il primato in Europa alla Germania, è iniziata una «lunga scivolata» che nell'arco di pochi decenni ci ha fatto perdere posizioni, fino alla attuale recessione da cui fatichiamo a riprenderci. Il volume propone una matura e articolata riflessione in cui si spiegano le ragioni sia di quei lontani fasti sia della successiva parabola discendente, illustrando i punti di svolta e le occasioni mancate. L'autore non si limita a raccontare che cosa è successo in quasi settantanni di storia italiana ma, nella convinzione che - come diceva Keynes - studiare il passato ci aiuti a «capire il presente per gli scopi del futuro», rilegge e interpreta i fatti economici alla luce della teoria economica. -
Il tramonto della repubblica dei partiti. Diari 1985-1989
Dopo la cronaca degli anni trascorsi al Quirinale nel settennato di Pertini, prosegue in questo volume il resoconto dell'esperienza istituzionale di Antonio Maccanico. Trascorso circa un anno e mezzo con Cossiga al Quirinale, all'inizio del 1987 Maccanico è eletto presidente di Mediobanca e in tale veste ne conduce in porto la sofferta privatizzazione. Nell'aprile 1988 assume il primo diretto incarico politico come ministro per gli Affari regionali e problemi istituzionali. Avvia il faticoso percorso delle riforme che sostarizia il tentativo del governo di Ciriaco De Mita, segretario della De e presidente del Consiglio. Nel 1989, alla vigilia del disfacimento dei regimi dell'Est europeo, lo sostituiscono rispettivamente Arnaldo Forlani e Giulio Andreotti, che occupavano quei ruoli già 16 anni prima: Maccanico rimane al governo. I diari restituiscono la luce crepuscolare del quinquennio 1985-1989, caratterizzati da scelte che annunciano l'indirizzo dell'economia nella nuova realtà globalizzata e da resistenze che preludono all'esaurimento dei soggetti costituenti. Prefazione di Sabino Cassese. -
Vedere e agire. Come occhio e cervello costruiscono il mondo
Può sembrare per lo più ovvio che saper afferrare un oggetto dipenda dal vederlo e non viceversa. Tuttavia, oggi le scienze cognitive e la filosofia della percezione suggeriscono che le cose non stanno così. Alla luce delle scoperte più avanzate nel campo della filosofia della percezione e delle scienze cognitive, gli autori illustrano la relazione tra occhio, cervello e comportamento, mostrando come visione e azione non siano due facoltà distinte ma due parti costitutive di un unico mondo visuo-motorio, due aspetti inscindibili del nostro modo di costruire la realtà. -
Il grande racconto delle religioni. Ediz. a colori
Nella straordinaria varietà di miti, simboli, forme, riti e valori in cui nelle diverse culture storiche trova espressione il sentimento religioso, il nucleo fondamentale è sempre lo stesso: il rapporto dell'uomo con il cosmo e con le sue forze potenti, misteriose e ingovernabili. Che si tratti di aborigeni, di nativi americani, di sumeri, cinesi, di cultura hindu, o di antichi greci, del credo mazdeo, di ebraismo, cristianesimo o islam, la visione religiosa del mondo garantisce ai credenti un punto di vista unitario sulla realtà, una bussola per orientarsi tra il bene e il male. Mentre alcune visioni hanno al loro centro il problema del rapporto con una natura selvaggia e minacciosa, altre insegnano all'uomo a vivere in armonia con il cosmo che lo circonda, lo ha creato e lo nutre. In altre ancora, ordinatrice del cosmo è una figura di sovrano divinamente ispirato. Tra VIII e VII secolo a.C. si fa strada una visione religiosa nuova: il monoteismo. Il divino non si manifesta più nella natura, non ha tratti antropomorfi, ma trascende radicalmente l'uomo. Con il Cristianesimo la concezione del Dio incarnato opera una svolta antropologica destinata a segnare la storia del pensiero occidentale. È di tutto questo che parla il libro: dell'eterno, inesausto bisogno umano di realizzare la pienezza dell'essere attraverso il sacro. -
Fare squadra. Psicologia dei gruppi di lavoro
Grazie all'introduzione delle nuove tecnologie e di nuove modalità produttive, nei luoghi di lavoro si assiste oggi a una riduzione dei livelli gerarchici e a una crescente necessità di lavorare in gruppo. Sono così diventate sempre più preziose competenze trasversali, non tecniche, che riguardano la capacità di stare in gruppo, la leadership, la comunicazione, la gestione dei conflitti. Il volume, qui presentato in una nuova edizione aggiornata, fornisce un'analisi dei processi che portano alla formazione dei gruppi di lavoro. Servendosi anche di casi organizzativi, sono illustrate le principali linee di intervento attraverso le quali si definiscono i team, si sviluppa una leadership, si gestiscono conflitti e si chiariscono i fattori che possono portare al successo o insuccesso di un gruppo di lavoro. -
Senza paradiso. Miti e credenze dell'Aldilà greco
In che modo gli antichi Greci si immaginavano l’aldilà? In una religione senza dogma come quella greca antica, molteplici risposte sono possibili. Nel darne conto, il libro mostra innanzi tutto come i Greci costruivano l’identità del morto, definendone i tratti esteriori, il cibo e lo spazio a lui riservati. Entriamo poi in contatto con un gruppo di racconti mitici che riguardano gli individui puniti per sempre nell’aldilà, in una dimensione priva di paradiso: alcuni celebri (Sisifo, Tantalo e le Danaidi), altri meno conosciuti, comernil povero Ocno, costretto a intrecciare una corda eternamente divorata da un’asina, o come coloro che non erano stati iniziati ai misteri di Eleusi, immersi per sempre nell’immenso lago di fango degli inferi. -
Eretici ed eresie medievali
Fra il XII e il XIII secolo, al moltiplicarsi delle esperienze religiose fa riscontro l’intolleranza ecclesiastica verso ogni forma di autonomia quale espressione di una volontà di inquadramento tesa a dirigere ogni aspetto della vita degli uomini. La sintesi non fu sempre possibile. Ne derivarono esclusioni, anche violente, e integrazioni proficue. Una parte prevalse, l’altra soccombette: storicamente vinti furono gli eretici, vincitori gli uomini di chiesa. Poiché il conflitto fu tra singoli e gruppi, il libro ruota intorno a figure-cardine individuali e collettive: da Pietro di Bruis a Dolcino di Novara attraverso valdesi, umiliati, catari, amalriciani, apostolici e «santi» eretici. -
Piero Calamandrei e il nuovo Codice di procedura civile (1940)
Questo libro parla del nostro Codice di procedura civile. Un codice tuttora in vigore, che pur con le opportune revisioni è rimasto sostanzialmente immutato nell'impianto e nella visione complessiva. Messo a punto da una commissione di cui facevano parte Piero Calamandrei, Francesco Carnelutti e Enrico Redenti, per volontà di Dino Grandi, Guardasigilli fascista ma attento custode della tradizione romanistica contro la deriva del diritto libero germanico, fu presentato dallo stesso Grandi al re con una Relazione la cui traccia derivava da un testo autografo di Calamandrei. Un codice nato dunque in pieno periodo illiberale, concepito quando «a poco a poco nella nostra legislazione si introduceva la peste totalitaria». Codice «fascista», come alcuni studiosi hanno ancora di recente sostenuto, o «codice degli italiani», come ebbe a scrivere lo stesso Grandi a Calamandrei nell'agosto del 1943? Grazie a un'accurata ricostruzione storica e filologica predisposta da Giulio Donzelli, corredata da un saggio storico di Guido Melis e Antonella Meniconi e da saggi di esperti di diritto processuale civile quali Claudio Consolo e Romano Vaccarella, il volume propone una rilettura della Relazione, aiutando a distinguere quanto in quel testo sia da attribuire al giurista fiorentino e quanto al ministro e ai suoi collaboratori. E, soprattutto, permette di inquadrare storicamente l'impresa della gestazione del Codice e i rapporti fra Calamandrei e Grandi, grazie anche ad alcuni documenti inediti - riprodotti nell'Appendice - custoditi nella Biblioteca Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano a cura della nipote Silvia, con la collaborazione di Francesca Cenni. -
Andare per le vie militari romane
Tre sono le strade che più delle altre hanno scandito la conquista e il controllo della penisola da parte di Roma: l'Appia, la Flaminia e l'Emilia, vie consolari sorte nell'arco di 125 densissimi anni. Inizialmente, progettando l'Appia, Roma si propose di difendere la «prima Italia», il versante tirrenico raccolto intorno all'Urbe. La Flaminia, via militaris per eccellenza, permise poi di tener separati i principali nemici, i Galli e i Sanniti, consentendo di disporre da mare a mare una fascia di territorio fedele alla res publica. L'Emilia (187 a.C.), infine rappresentò per molto tempo la chiusura a settentrione dell'Italia politica legata a Roma, prefigurando il modello di limes destinato a divenire canonico lungo le frontiere presidiate del suo futuro impero mondiale, dalla Britannia all'Eufrate. Un itinerario da percorrere cercandone per ognuna anima e vocazione. -
Nativi digitali. Crescere e apprendere nel mondo dei nuovi media
Il libro esplora l’impatto delle tecnologie sulla GenerazionernY, ovvero sui giovani che sono nati e cresciuti con esse, sulrnloro modo di pensare, sentire e relazionarsi. Cosa cambiarnquando si parla a un amico guardandolo negli occhirno quando si posta un messaggio sulla sua bachecarndi Facebook? La virtualità dei nuovi media ci aliena dallarnrealtà o, al contrario, ci aiuta ad affrontare le sfide dellarnmodernità? E le strutture educative in che modo possonornformare i nativi digitali? -
L' equazione degli alef
Lo spread potrà mai superare alef con zero? E quando questo accadrà, la Borsa saprà resistere? Il crollo si annuncia disastroso. Dove allora proteggere i risparmi, se non investendoli in un alef ancor più grande? Scenari da fantascienza. E in verità gli alef appartengono alla matematica più astratta e fantastica. Sono numeri, con le loro formule e i loro teoremi, tuttavia infiniti, fratelli maggiori degli 1, 2, 3... che si usano in finanza. Alef con zero è il più piccolo, ma altri gli si accodano. Sono pieni di misteri: chi tra loro è per esempio 2 alla alef con zero? Non sono un incubo, né turberanno mai le nostre economie. Vale però la pena di conoscerli, per apprezzare la genialità di chi - il matematico Georg Cantor - seppe idearli. -
Storia culturale del made in Italy
Alto artigianato, tradizione di eccellenza, senso del bello: è questo in sintesi ciò che si intende per Made in Italy. Realtà o mito, questa immagine ha una storia, ed è quella raccontata nel libro, che prende le mosse dalla straordinaria fioritura artistica del ’4-500,rnper raccontare come nel ’6-700 i viaggiatori stranieri che visitano l’Italia riconoscano in essa la patria dell’arte. Nell’Ottocento gli storici danno forma a un’idea di Rinascimento che si diffonderà soprattutto in America, alimentando un forte collezionismo di oggetti e opere d’arte italiane. Nel secondo dopoguerra la nascente industria della moda italiana, alla ricerca di un suo spazio nel mercato dominato dalla haute couture francese, si ricollegherà rncon successo al mito dell’eccellenza rinascimentale, sinonimo rndi prestigio e di sapienza artistico-artigianale. -
Decisione robotica
Questo volume, aggiungendosi a «Calcolabilità giuridica» (2017) e «Il vincolo giudiziale del passato. I precedenti» (2018), compie e chiude una trilogia di riflessioni, svolte nei «Seminari Leibniz per la teoria e la logica del diritto» tenuti presso l’Accademia Nazionale dei Lincei. I tre volumi non attuano un disegno prestabilito, ma si svolgono, l’uno dall’altro, secondo una linea di spontaneità logica. I temi si ordinano in sequenza da sé soli, come per una necessità interiore, che li guidi e li disponga nel tempo. La decisione robotica è un arduo e grave tema, che il giurista, affascinato e insieme respinto dalla tecnica, affronta con timore o sospetto. La decisione affidata al robot non è un fenomeno anti-umano, un miracolo o una catastrofe. È una decisione «umana», e appartiene, anch’essa, alla storia integrale dell’uomo. Con scritti di Antonio Carcaterra, Alessandra Carleo, Maria Rosaria Covelli, Massimo De Felice, Derrick de Kerckhove, Luisa De Renzis, Franco De Stefano, Andrea Di Porto, Gregorio Gitti, Natalino Irti, Giovanni Legnini, Massimo Luciani, Giovanni Mammone, Marisaria Maugeri, Carlo Mottura, Erica Palmerini, Filippo Patroni Griffi, Antonio Punzi, Enzo Vincenti. -
Il grande racconto del viaggio in Italia. Itinerari di ieri per v...
Il Grand Tour, consuetudine delle classi colte europee nei secoli passati, trovava il suo culmine nel Bel Paese, in omaggio al quale diventava il Viaggio in Italia. Come si svolgeva ce lo racconta la messe di diari, memorie, guide, epistolari a cui il libro attinge, restituendoci le vicende di uomini e donne d’ingegno, di nobili, di artisti, di poeti, di studenti e di quanti si dettero con entusiasmo alla scoperta della penisola. Ripercorriamo così gli itinerari più battuti, sperimentiamo l’equipaggiamento e i mezzi di trasporto, riviviamo gli incidenti e le avventure, ma anche i sogni e a volte lo scoramento di quei primi turisti. Ma c’è dell’altro, perché grazie a quelle testimonianze potremo fare l’unica, autentica esperienza di viaggio ancora possibile oggi: tornando sui passi degli antichi visitatori, in loro compagnia, fare nostre le loro mete favolose.