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Diritto monetario. Regole per la moneta contemporanea
L’introduzione dell’euro digitale sollecita con urgenza una rivisitazione delle funzioni della moneta, e pone interrogativi pressanti su come ridisegnare i poteri delle banche, centrali e nazionali, per disporre nuovi parametri normativi di stabilità economica, democratizzazione del denaro ed equa redistribuzione delle ricchezze finanziarie. Con rigorosa analisi giuridica, prestata all’interdisciplinarità tra diritto ed economia, il volume mette a fuoco le principali criticità della gestione bancaria delle finanze pubbliche e private, e individua percorsi e proposte per la ricostituzione del diritto monetario contemporaneo. -
Retorica. Una disciplina da rifondare
La disciplina che ha attraversato i millenni con il nome di retorica ha raggiunto il Novecento ridotta a un catalogo di figure ripudiato dalla stessa creazione poetica e letteraria che avrebbe dovuto alimentare. Nel tempo da allora trascorso, è giunta a maturazione una costellazione di ricerche utili a fornire nuove basi per una retorica unificata e comprensiva. Seguendo questi spunti, il manuale collega tre nuclei tematici: l'estensione del modello aristotelico alla struttura dell'azione linguistica comunicativa in generale; la duplice natura dell'espressione linguistica, al tempo stesso strumento al servizio del parlante e struttura autonoma resa possibile dalla condivisione di una lingua comune; infine, l'integrazione delle figure nell'espressione linguistica non come sostituti decorativi ma come forme di valorizzazione delle stesse risorse che alimentano gli usi strumentali. -
Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma
«Formigoni ripercorre in maniera documentata e attenta la vicenda dell'uomo che con coraggio e visione ha segnato la storia d'Italia della seconda metà del Novecento» Andrea Riccardi Aldo Moro fu il principale stratega del centro-sinistra e della «solidarietà nazionale», ma anche a lungo guida del governo e della politica estera italiana. La sua esperienza assunse un carattere drammatico non solo per il violento epilogo ma anche per la crescente difficoltà nel tenere assieme Stato e società, innovazione e tradizione, cambiamento e coesione, in un sistema sociale e politico messo a dura prova dalla transizione degli anni Settanta. Guido Formigoni ne tratteggia un profilo biografico completo: l'intellettuale, il giurista, il dirigente delle associazioni cattoliche, il costituente, il politico, lo statista. -
Tutte le perle del mondo. Storie di viaggi, scambi e magnifici or...
«... Questo vezzo di perle... Io voglio che il duca me lo comperi...perché io ne ho grandissima voglia» Eleonora di Toledo «alcuno di quegli huomini stringendosi il naso con un morso di corno, & ungendosi gli orecchi con un oglio, ...con un sacchetto al fianco, si calano giù per quella corda; e quanto più presto possono, empiono il sacchetto, o canestrello pieno di quelle ostreghe» Viaggio dell'Indie orientali, di Gasparo Balbi, gioielliero venetiano, 1590 Rare e preziose, le perle hanno ispirato artisti e scrittori, conquistato in ogni epoca il favore di uomini e donne che le hanno incluse fra gli ornamenti prediletti. Culturalmente assai dense, sono emblema del lusso, della raffinatezza e della purezza, sinonimo delle vette di perfezione che può raggiungere madre natura. La Venere botticelliana fuoriesce da una conchiglia marina, quasi fosse una perla, evocando eterne nascite, un ciclo perennemente rinnovato di amore e procreazione. Allo stesso tempo simboleggiano anche dolore e perdita: quante perle nei funerali più chic... Il libro ci propone un viaggio avventuroso, dal Nuovo Mondo all'Asia, dal Venezuela al golfo Persico e a quello di Mannar, dalle piazze dello smercio più frenetico, come Venezia, Anversa e Siviglia, alla Cina e al Giappone: come venivano pescate le perle? Chi le commerciava? chi le indossava? Come giungevano nelle botteghe di orafi dalle mani sapienti e da lì, sotto forma di splendidi gioielli, nelle corti sfarzose a decorare i corpi e le vesti di re, regine, cortigiane e cortigiani? E quali erano i loro altri usi? Se il linguaggio che parlavano era soprattutto quello del potere, del prestigio e della bellezza, mille sono le sfumature che accompagnano la fortuna delle piccole sfere bianche e luminescenti lungo i secoli e fino ai giorni nostri. -
Esegesi medievale. Scrittura ed Eucarestia. I quattro sensi della...
«Il titolo di questa sezione dell’Opera Omnia indica chiaramente l’oggetto delle opere presentate e subito si può intuire come siamo condotti al cuore dell’esistenza della Chiesa, che vive della Parola e del Pane, nutrendosi alla Tavola dei due alimenti necessari all’esistenza. I volumi di questa sezione hanno una data lontana nel tempo (1949, 1950, 1959-1993, date delle prime edizioni francesi), e tuttavia corrispondono a questioni che oggi sono più che mai importanti e difficili per la teologia e per l’esistenza cristiana; soprattutto, come si vedrà, la questione della lettura e interpretazione della Scrittura. […] Le opere di de Lubac contenute in Scrittura ed Eucarestia trattano due grandi temi, che coincidono con i fondamenti della fede e della teologia cristiana. La Chiesa, infatti, vive della Parola testimoniata e portata dal Libro, e della Eucarestia, nella memoria di Gesù, celebrazione ma anche sintesi di tutta la storia e del mistero della salvezza. Sono opere che hanno fecondato la riflessione teologica del periodo immediatamente precedente il Vaticano II, e, anche se non citate, hanno nutrito alcuni documenti conciliari tra i più importanti (sulla rivelazione, sulla Chiesa, sulla liturgia). […] È questo il significato delle opere di de Lubac, che rimangono dei classici della teologia del XX secolo, e proprio perché classici si presentano sempre attuali. Non si può capire la Chiesa senza pensare all’Eucarestia, e viceversa. L’esegesi, ricerca attenta, rigorosa, di tutta la dimensione storica e filologica della Scrittura, ha assoluto bisogno della lettura sempre attenta al “senso spirituale”: solo così la Parola vivifica. Altrimenti rimane lettera morta, addirittura portatrice di morte». Dall’Introduzione di Azzolino Chiappini alla Sezione quinta dell’Opera Omnia -
Storia della Chiesa. Vol. 5: Civitas medievale.
In questo volume si analizzano la grande opera di Bernardo e la riforma cisterciense e le città tornate a essere luogo di attrazione della vita sociale e culturale dei Paesi europei. La risposta della Chiesa alla rivoluzione cittadina sono gli ordini cosiddetti mendicanti, primi tra tutti francescani e domenicani. Di fronte ai gravi problemi sociali e alle nuove povertà, così come alle esigenze culturali, la Chiesa diviene il punto di riferimento e si può così parlare di una vera civitas medievale, con le grandi opere ospedaliere, le università e le cattedrali, lo sviluppo delle arti e della musica. Ma il periodo vede anche lo strappo con la Chiesa d'Oriente, il disastro della quarta crociata contro Bisanzio, l'Inquisizione contro i movimenti di riforma ed ereticali. -
Opera omnia. Vol. 71: culto di Mithra. Dall'India vedica ai conf...
Mithra è un dio sovrano del mondo indo-iranico il cui culto, sorto in India, è passato in Iran e poi in Commagene e all'inizio dell'era cristiana ha conquistato Roma, dove si è posto quale rivale della religione di Cristo. In questo libro, la cui parte più cospicua nasce dalla revisione e dal completamento di un corso svolto all'Università di Lovanio che raccoglie i risultati di una lunga stagione di rinnovamento degli studi mitraici, Julien Ries segue le sue tracce dall'India alle rive dell'Atlantico. Con una particolare insistenza sulle dottrine e sulle ripercussioni che queste hanno avuto sulla società e sulla vita dei fedeli, disegna una sintesi che, partendo dalla religione vedica, attraversa l'Iran antico, considera il culto regale e pubblico in Commagene e si conclude con i misteri mitraici diffusi nell'Impero Romano. Ne emerge un quadro vivido, efficace e completo delle peculiarità storiche e dei mutamenti dei culti di un dio che, pur conservando numerosi tratti della sua identità primaria, sotto l'influsso degli elementi culturali e religiosi incontrati sulle vie della sua migrazione ha subìto gli effetti dell'acculturazione e del sincretismo. -
La voce e il fenomeno. Introduzione al problema del segno nella f...
""Durante gli anni che seguirono, circa dal 1963 al 1968, cercai di dare forma - in particolare nei tre lavori pubblicati nel 1967 - a ciò che non doveva in alcun modo essere un sistema, ma una specie di dispositivo strategico aperto sul suo proprio abisso, un insieme non chiuso, non chiudibile e non totalmente formalizzabile di regole di lettura, d'interpretazione, di scrittura..."". Così confessa Derrida; gli anni a cui egli si riferisce sono quelli dominati dallo strutturalismo e dalle indagini sulla natura del segno, sullo statuto del testo, sul rapporto tra linguaggio e potere. Con i tre volumi ricordati - La voce e il fenomeno, Della grammatologia) e La scrittura e la differenza) -, il filosofo intervenne in questo dibattito cercando di individuare, all'interno di un sistema che finisce sempre per concepirsi come chiuso e autosufficiente, le tracce di quelle contaminazioni che, più che distruggerlo, lo decostruiscono e così facendo anche lo aprono e lo sollecitano verso una scena - in verità la stessa all'interno della quale ogni esperienza umana fin da principio drammaticamente si muove - che non è mai stata e mai potrà essere concepita come una mera struttura. In queste pagine, attraverso un confronto serrato con la fenomenologia di Husserl, le ragioni di una simile sollecitazione sono individuate con un'originalità e un rigore tali da rendere ha voce e il fenomeno un classico della filosofia contemporanea. Prefazione di Carlo Sini. Postfazione di Vincenzo Costa. -
Donare la morte
Testimonianza, amicizia, responsabilità, perdono, segreto: sono i termini che hanno permesso a Derrida di mettere a fuoco, in modo sempre più radicale, la realtà di generazione dell'io. In Donare la morte è il rapporto tra il segreto e la responsabilità che muove il lavoro del filosofo francese, che di questa coppia di termini rintraccia le strutture costitutive fino agli estremi limiti: al termine di una serrata analisi si scoprirà che il segreto non è semplicemente il nascosto, l'inaccessibile, ma il rapporto fra l'io e la sua origine, e che la responsabilità è il nome proprio dell'inappropriabile costituzione dell'io. Un terzo termine però spiazza ed inquieta il rapporto tra segreto e responsabilità: la morte, che viene pensata non tanto come mancanza e limite di un io che si suppone padrone di sé, ma come riconoscimento di un dono che è il movimento generativo dell'io che viene prima del suo esistere e del suo sapersi. Attraverso una lettura dei Saggi eretici di Patocka e delle discussioni sul rapporto fra il bene e il segreto in Platone e nel linguaggio cristiano, la morte viene indicata come il luogo senza luogo della verità dell'io. E ancora, nel racconto biblico di Abramo e del prospettato sacrificio di Isacco viene ulteriormente rilanciata la questione del segreto in rapporto alla responsabilità: rilancio che approda all'impossibilità di un'etica del dono che non si lasci misurare da un segreto abissale ed insieme generativo dell'umano. Delle risorse di questo segreto sembra vivere sia la questione della fede ebraico-cristiana, che apre la pensabilità di un segreto di Dio, sia la questione, come tale, del sapere. -
La prima impresa. Shakespeare in Warburg e Benjamin
Il libro si apre con una lettera di Warburg su Shakespeare, trascritta e presentata da Claudia Wedepohl, archivista e studiosa del Warburg Institute, che ci introduce alla lettura che Warburg dà di Shakespeare in pagine intense e ancora poco note.Qual è il senso della continua e a volte misteriosa presenza di Shakespeare nella riflessione di Aby Warburg e di Walter Benjamin? Shakespeare è di certo un simbolo per la cultura europea. E nell’interrogarsi su Shakespeare anche Warburg e Benjamin si interrogano in effetti sul senso stesso della cultura, sulle sue possibilità e i suoi doveri. I becchini, dice ad Amleto uno degli uomini che scavano la fossa di Ofelia, sono stati i primi ad avere un grado di nobiltà, perché sono stati i primi ad avere “arms”: armi, e di qui anche stemmi o imprese nobiliari, ma anche braccia per scavare. E in effetti quello che tanto Warburg quanto Benjamin sembrano cogliere in Shakespeare è una continua messa in causa dell'immagine nel suo significato codificato – l’impresa o stemma nobiliare come simbolo delle gerarchie prestabilite – a favore del nascere di nuove immagini che si fanno “impresa” nel senso di avventura energetica, lotta per liberare l'espressione da tutto quello che ha di irrigidito e per renderle la sua vera forza, il suo legame con la vita. -
I Veda e gli inni cosmici
Jaca Book, a conclusione dell’Opera Omnia di Raimon Panikkar, pubblica la celebre raccolta di testi vedici con gli Inni cosmici. Con la parola Veda, che in sanscrito significa “conoscenza suprema”, “rivelazione”, si indica un corpus di letteratura religiosa fra i più antichi dell’umanità, che apparve nel nord dell’India fra i 2000 e i 1000 anni a.C. I Veda – che comprendono quattro grandi raccolte – furono dapprima cantati e recitati, poi scritti nell’antica lingua indoaria conosciuta come vedico, anteriore al sanscrito classico. Raimon Panikkar ha dedicato dieci anni della sua vita alla traduzione e al commento dei Veda. Come in tutti i suoi numerosi testi, egli cerca di aprire la strada all’uomo di oggi verso quell’esperienza che ricollega in lui la dimensione del divino, dell’umano e del cosmico. L’ultima parte, Gli inni cosmici, ha un carattere completamente diverso dalle parti precedenti. È un’antologia pensata da Pannikar per far apprezzare anche al lettore non esperto questa tradizione millenaria. -
La Chiesa e la sua storia. Vol. 10: Ai nostri giorni. Dal 1917 a oggi
L'opera presenta, oltre ai disegni per i più piccoli, un grande apparato fotografico, ricostruttivo e cartografico con una particolare attenzione all'arte e all'architettura. Il volume, pensato per i ragazzi, presenta grandi titoli che permettono di cogliere da subito il senso di ogni doppia pagina (primo livello di lettura, collegato ai disegni) e un apparato illustrativo con relative didascalie (secondo livello di lettura). Età di lettura: da 12 anni. -
La grande onda. Ediz. a colori
Un racconto intenso, profondo come le onde del mare più volte riprodotte da Hokusai, grande pittore e incisore giapponese. Artista che ancora oggi influenza scuole e artisti del Giappone e dell’Europa.rnrnNaoki è arrivato, appena nato, un giorno ó'memo e di vento forte. Un'onda gigante lo ha portato sulla barca di Taro. Sono passati sette anni, ma Naoki resta piccolo piccolo. Dovrà ritornare verso l'oceano per diventare grande? La risposta arriverà da un favoloso pesce d'argento... Età di lettura: da 6 anni. -
Babbo Natale al lavoro! Ediz. a colori
I folletti di Babbo Natale fanno un lavoro da sballo! A preparare i pacchi si divertono un sacco! Ma per fortuna Babbo Natale dirige i lavori, perché i folletti ne fanno di tutti i colori... Età di lettura: da 4 anni. -
Frankie e il bello dei rifiuti. Ediz. a colori
Nella compostiera in giardino vive Frankie, un lombrico. Conduce una vita felice tra i gusci di uova, le bucce di mela e il terriccio morbido. Frankie però si sente diverso dagli altri: tutti i suoi amici sono bravissimi a fare qualcosa, lui, invece, pensa di non saper fare nulla di speciale. Il grillo Steve, per esempio, suona una dolcissima melodia con il flauto e allieta tutti con la sua musica. La coccinella Josie si prende cura di tutte le pianticelle che crescono, come un'abile giardiniera. Anche Frankie vuole imparare a fare qualcosa. Così si guarda intorno... e scopre che non è un'impresa semplice. Non sa impollinare, come fanno le api, o far rotolare pallottole di cacca, come fa lo scarabeo stercorario. Frankie però sa scavare tunnel nel terreno, gallerie interminabili, che fanno bene al suolo. Forse deve semplicemente continuare a fare quello che ha sempre fatto? una storia molto green. che insegna quanto ognuno di noi sia importante per gli altri e possa dare il proprio contributo al pianeta. parola di lombrico! La storia di Frankie insegna ai bambini che ognuno è speciale, unico. E che ognuno può fare qualcosa di bello e importante nel mondo che lo circonda. Il racconto accompagna i piccoli lettori nel cuore più profondo della natura, alla scoperta degli animali che popolano il terriccio e soprattutto il microcosmo della compostiera. conoscere da vicino l'ambiente in cui viviamo ci può aiutare a rispettarlo e a fare cose molto utili, come la raccolta differenziata. Età di lettura: da 3 anni. -
Jura: ricerche sulla natura delle forme scritte
Pubblicato nel 1987, Jura è uno dei libri in cui Luigi Meneghello dispiega più compiutamente le sue doti di studioso della lingua e del dialetto vicentino. In questo personalissimo itinerario, guidato dal piacere della lettura Meneghello dà vita a un’originale raccolta di “autocommenti” sulla propria ricerca narrativa, tra citazioni e trapianti: nove interventi, usciti tra il 1978 e il 1986, in una polifonia che alterna il saggio autoesegetico all’elzeviro, la conversazione trascritta alla riflessione teorica. Sono frammenti autonomi che riflettono la luce della vera letteratura, componendo un’opera aperta che attraverso il racconto di vicende personali, tra la materia di Malo e quella inglese, brillano per virtuosismo verbale, per il sense of humour, e per il potere di restituirci le immagini cangianti di un caleidoscopio. -
Anni interessanti. Autobiografia di uno storico
In questa autobiografia Hobsbawm reinterpreta il Novecento attraverso il personale punto di vista delle sue esperienze, e rivendica con passione la legittimità delle sue posizioni politiche e culturali di sinistra. Nato lo stesso anno della Rivoluzione d'ottobre e cresciuto a Vienna e a Berlino, fu costretto a emigrare in Inghilterra in seguito alle persecuzioni razziali. Comunista convinto senza mai essere dogmatico, è rimasto fedele agli insegnamenti di Marx anche negli anni delle abiure e delle sconfessioni. -
Viaggio in Grecia. Guida antiquaria e artistica. Testo greco a fr...
Con il libro sull'Arcadia, Pausania conclude il suo viaggio nel Peloponneso. In questa regione un tempo gloriosa, e ora ridotta per lo più a un cumulo di rovine, egli ricerca le tracce dell'antico splendore, visita i luoghi anticamente frequentati dagli dèi e recupera le lontane memorie dei fatti storici e delle tradizioni mitiche, con una partecipazione emotiva particolarmente sentita. Alla fine dei suoi mille percorsi, Pausania si sofferma sulla descrizione della vita e delle imprese dell'arcade Filopemene, l'ultimo eroe della Grecia e paladino della sua libertà. -
Lirici europei del Cinquecento. Ripensando la poesia del Petrarca
Da Bembo a Torquato Tasso, dalle poetesse alle varie forme di classicismo, dall'Accademia fiorentina al gruppo napoletano. E quindi, un ampio panorama delle aree linguistiche di diffusione europea del petrarchismo, che tocca Francia e Portogallo, Spagna e Inghilterra, per approdare alle esperienze neolatine fuori d'Italia. Questa raccolta, che riunisce sotto il segno del Petrarca esperienze italiane ed europee, documenta come il ""Canzoniere"" e i ""Trionfi"" abbiano avuto un ruolo determinante per la nascita e lo sviluppo della grande poesia alle soglie della modernità. -
La vita istruzioni per l'uso
Pubblicato nel 1978, ""La vita istruzioni per l'uso"" è un meccanismo ingegnoso e divertito che ha coinvolto lettori di ogni paese. Il libro è ambientato in un palazzo parigino, dove si affollano innumerevoli personaggi, sullo sfondo di avventure, delitti, peripezie. Un libro, come scrisse Italo Calvino, sospeso tra pietas e gioco.