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Le avventure di Ulisse. Ediz. a colori
Chi era Ulisse? Un re antico, forte, furbo e assai tenace. Di nessuno era nemico: era un re che stava in pace.rnTroia, Polifemo, I venti di Eolo, Circe, Le Sirene, I proci, Le tempeste, Calipso, La lotta: racconti in rima e illustrati per avvicinare l'eroe greco ai giovani lettori, attraverso avventure e prove da superare con curiosità e ingegno. -
Paura e tristezza
Dalla miseria dell'infanzia con una madre senza marito alla condizione finale di moglie precocemente sfiorita, Anna sembra scontare l'inappellabile condanna all'infelicità del suo essere bastarda. Ma, più che di una sofferta espiazione, la sua vana ricerca di felicità brilla della luce di un dolente accettare la vita. E la storia di Anna bambina, giovane e adulta, che si snoda nel suggestivo scenario del Volterrano dai tempi della Prima guerra mondiale, si fa, da individuale, emblema del destino umano di ""paura e tristezza"". Simbolo con il suo nome delle tante figure femminili che popolano le pagine di Cassola, Anna sintetizza in sé le vicende di tutte. Un personaggio di indimenticabile purezza, un romanzo struggente, che cattura con la sua «sottilissima filigrana» (N. Ginzburg) e il suo «incanto disarmato» (A.M. Ortese). -
Finnegans Wake. Testo inglese a fronte. Vol. 1: I-IV.
""Libro della notte"", prosecuzione del viaggio nell'animo umano iniziato con quel ""libro del giorno"" che è l'Ulisse, Finnegans Wake è una «suprema sintesi verbale del Creato» costruita attingendo a quaranta lingue. La sua traduzione è dunque una ininterrotta sfida, come testimonia Umberto Eco: «Il ""senso"" di quest'opera ha la ricchezza del cosmo, e l'autore vuole ambiziosamente che esso implichi la totalità dello spazio e del tempo - degli spazi e dei tempi possibili». Nei primi quattro capitoli viene introdotto il personaggio di HCE - oste di Dublino (Humphrey Chimpden Earwicker), colle nei pressi della città (Howth Castle and Environs), personificazione dell'umanità intera (Here Comes Everybody) -, il suo non precisato crimine, probabilmente di natura sessuale, e la misteriosa lettera che lo potrebbe scagionare o incriminare. -
Storia militare della seconda guerra mondiale
La tattica e la strategia dei vincitori e dei vinti, la potenza industriale al servizio degli eserciti in lotta, il valore combattivo delle truppe: un monumentale saggio storico che ricostruisce in ogni suo dettaglio l'ultimo conflitto mondiale scritto da un illustre studioso di strategia militare. L'edizione comprende 44 cartine e un esauriente indice analitico. Prefazione di lady Kathleen Liddell Hart. -
Declino e caduta dell'impero romano
Profondamente nutrito della cultura e dello scetticismo del secolo dei lumi, Edward Gibbon ha creato, con ""Declino e caduta dell'impero romano"", un'opera ormai classica, la narrazione di alcuni degli eventi fondamentali della nostra civiltà visti dagli occhi di un inglese del Settecento. Da Marco Aurelio alle grandi invasioni barbariche, dai primi segni della decadenza alla finale caduta dell'Impero, il compendio in un solo volume che Dero A. Saunders ha tratto dalla vastissima opera storica del ""Tacito inglese"" offre ai lettori il racconto, sempre e soltanto nelle parole di Gibbon (con le brevi interruzioni di alcuni brani di raccordo dovuti allo stesso Saunders), di un periodo tra i più affascinanti, drammatici e tumultuosi della storia romana. -
Brigate rosse. Una storia italiana
Mario Moretti è stato l'anima delle Brigate Rosse, il principale artefice del sequestro Moro, l'uomo che nei cinquantacinque giorni di prigionia è stato più vicino allo statista, colui che gli ha sparato. In carcere dal 1981, nell'estate del 1993 incontra per sei giorni le giornaliste Carla Mosca e Rossana Rossanda e risponde alle loro domande. Il risultato è questo eccezionale libro-intervista che ripercorre la storia delle BR: la scelta della lotta armata, le prime colonne, la lotta contro lo Stato, il sequestro Moro, la fine. Prefazione di Rossana Rossanda. -
I dieci errori di Napoleone. Illusioni, sconfitte e cadute dell'u...
""La storia ha una sua natura sfuggente ed elusiva, tende a non dichiarare le proprie leggi. Individuare i momenti nei quali Napoleone avrebbe potuto indirizzare in modo diverso la sua avventura, incanalandola verso un esito migliore, rischia di risultare arbitrario. Ma il tentativo non è inutile in vista della comprensione politica e umana di una delle vicende più affascinanti della storia moderna."" Sergio Valzania ci invita a questo ""azzardo storico"" isolando dieci errori (ma il numero è evidentemente arbitrario e pretestuoso) commessi da Napoleone a partire dalla ripresa della guerra contro l'Inghilterra nel 1804, iniziale e rovinoso sbaglio della carriera politica e diplomatica dell'imperatore, fino alla battaglia di Waterloo, che mette la parola fine all'avventura bonapartista con una disfatta senza eguali. Napoleone fu sempre innanzitutto un militare: l'aver appreso alla perfezione il proprio mestiere, essere un valoroso soldato, gli procurò le maggiori soddisfazioni, ma lo portò anche a scegliere sempre le vie della guerra a scapito di una più promettente politica diplomatica. Le sue capacità di tattico sono fuori discussione: a determinare la sua sconfitta fu piuttosto l'incapacità di comprendere i fenomeni della geopolitica e della grande strategia, i rapporti di forza sottostanti ai conflitti maggiori, le tensioni prodotte ""dalle impalpabili volontà dei popoli"" che non la forza militare di un avversario più capace di lui sul suo terreno d'elezione. -
Storia del Giappone
Il Giappone occupa una piccolissima parte della superficie delle terre emerse, ma controlla circa un sesto del potere economico mondiale. Centocinquant'anni fa era un paese di risaie e feudatari dispotici, in mezzo secolo è divenuto una potenza imperialista. È uscito dalla Seconda guerra mondiale annichilito dall'atomica, ed è riuscito a trasformarsi in superpotenza industriale e finanziaria. Risultati eccezionali che solo in parte si devono alla fortuna. Perché il successo del paese nel XX secolo deriva certo da una serie di circostanze favorevoli, ma anche dalla capacità dei giapponesi di volgere quelle circostanze a proprio favore e, in definitiva, da millenari valori e pratiche di vita profondamente radicati nella storia. -
Matteo Ricci. Un gesuita alla corte dei Ming
Il gesuita Matteo Ricci arrivò a Macao nel 1582 e, dopo aver soggiornato in varie città, si trasferì a Pechino, dove visse dal 1601 al 1610 alla corte dell'imperatore Wanli della dinastia Ming. Fu Ricci a scoprire che la Cina coincideva con il Catai descritto da Marco Polo e a farne conoscere per primo, attraverso le sue lettere e i suoi scritti, la cultura e le tradizioni. La vita del gesuita è qui raccontata dalla giornalista Michela Fontana che a Pechino ha vissuto a lungo. Prefazione di Marianne Bastid-Bruguière. -
Paolo. L'ebreo che fondò il cristianesimo
L'autore parte da un dato di fatto - Paolo era ebreo - e conduce la sua analisi cercando di rispondere ad alcuni interrogativi fondamentali: che cosa ha conservato l'apostolo della cultura ebraica? Quali idee ha tratto da quella tradizione? In che modo se ne è allontanato e l'ha contrastata? Domande che non solo rimettono in discussione i rapporti originari tra ebrei e cristiani e i loro debiti reciproci, ma finiscono per investire anche i rapporti successivi fra le due confessioni, perché gettano nuova luce sulle radici di una millenaria conflittualità. -
La zarina Alessandra. Il destino dell'ultima imperatrice di Russia
In questo volume, l'autrice ricostruisce i fatti salienti della vita di Alessandra: la morte precoce della madre, la lunga battaglia per sposare Nicola, che amava nonostante la debolezza e le scarse capacità di governo, la grave emofilia del figlio Alessio, le crescenti eccentricità che accompagnarono il suo cammino di fede e la sempre maggiore dipendenza da una serie di santoni di dubbia fama, tra cui il famigerato Rasputin. Alla storia personale di Alessandra fa da sfondo un affresco storico della Russia prima della Rivoluzione: l'industrializzazione del paese e l'arretratezza delle campagne, i lussi e la guerra con il Giappone, le bombe dei terroristi e la repressione zarista del 1905, l'estendersi dei fermenti rivoluzionari. -
Stiller
Possono interrogarmi quanto vogliono, da me non caveranno nulla, perlomeno nulla di vero.rnrnL'americano mister White viene fermato al confine svizzero: la polizia lo identifica come Anatol Stiller, noto scultore scomparso da anni. Incarcerato in attesa di chiarimenti, l'uomo appunta su una serie di quaderni la sua verità. I destini di un individuo in apparenza comune e di un artista di successo vengono così a incrociarsi. Ma White è o non è Stiller? Romanzo tra i più importanti del Novecento qui proposto in una nuova traduzione, in Stiller personaggi, luoghi, aneddoti, favole vanno a comporre le molteplici biografie dell’enigmatico protagonista. E dietro le intricate vicende sentimentali di Stiller, dietro le mirabolanti imprese di White, quello che Frisch ci propone è il romanzo di uno scrittore che, riflettendo, ricordando, ascoltando, attraverso la fatica delle parole, cerca di arrivare a se stesso. -
Storia della medicina. Dagli antichi greci ai trapianti d'organo
«Un libro scritto ""alla vecchia maniera"", che riporta il progressivo trionfo della scienza sulla superstizione; Nuland è un narratore di grande talento.» - The New York Times Book Reviewrnrn«Nuland riesce a infondere vivacità nella materia che tratta, e alla fine lascia il lettore una più profonda comprensione delle conquiste raggiunte.» - The New York TimesrnrnLa medicina ha raggiunto la posizione di una disciplina scientifica, asettica, eppure essa è il risultato di un percorso plurimillenario, spesso controverso e contrastato, che ha il suo fulcro nella figura del medico. Il metodo di ragionamento utilizzato oggi per ricostruire la sequenza di eventi patologici affonda le sue origini nella Grecia di venticinque secoli fa, e le diagnosi vengono formulate tenendo in considerazione le precedenti teorie. La storia della medicina procede tramite gli sforzi crescenti compiuti da generazioni di studiosi alla ricerca di terapie sempre più perfezionate, di strumenti più sicuri e di teorie più efficaci. Una storia in cui ogni passo è stato fatto grazie all'ostinazione e al coraggio di pochi uomini. -
Caporetto. 24 ottobre-12 novembre 1917: storia della più grande d...
La battaglia di Caporetto è diventata simbolo di disfatta nel linguaggio comune: la principale sconfitta dell'esercito italiano nella storia causò migliaia di morti, decine di migliaia di feriti, oltre a una quantità incredibile di prigionieri e sfollati. rnIl disastro fu l'effetto della mancanza di un piano strategico dei vertici militari, le cui conseguenze furono gravose: la ritirata, la pesante occupazione del Friuli e del Veneto e la violenza sulle donne, l'esodo della popolazione locale, il grave problema dei prigionieri italiani lasciati a morire nei lager dell'impero, il rientro in patria dei superstiti e l'ostruzionismo nei loro confronti, il doloroso recupero delle salme. «I soldati hanno mollato» si sostenne al comando vedendo la falla aperta e la disfatta profilarsi. Cadorna telegrafò al ministro della Guerra affibbiando la responsabilità della sconfitta a «dieci reggimenti arresisi senza combattere». Ma non era vero: con pesanti sacrifici umani molti soldati resistettero, permettendo ad altri la ritirata. Al di là dei nomi dei reparti, si trattava di uomini in carne e ossa, giovani e meno giovani, persone sposate o piene di sogni, che lasciarono la loro vita sul terreno di battaglia per salvarne altre. In occasione del centenario della battaglia di Caporetto, Arrigo Petacco e Marco Ferrari raccontano in un saggio storico, che è anche un inedito reportage sui luoghi dello scontro, l'assurdità dell'atteggiamento italiano, gli errori degli alti comandi, la disumana vita di trincea, il massacro di migliaia di contadini analfabeti, le esecuzioni sommarie della nostra truppa e la disordinata e scomposta rotta. E ci spiegano che Caporetto non esiste, è solo un'invenzione italiana durata qualche decennio. La Caporetto finita nei libri di storia si chiama in realtà Kobarid e lì un esercito di collezionisti ancora oggi estrae dalle trincee e dalle caverne il materiale usato dai soldati sui due fronti. La cittadina slovena è infatti ricca di piccoli musei, collezioni private, le trincee sono state recuperate, i viaggi nella memoria di discendenti di soldati sono costanti. Riemergono così in tutta la loro drammaticità storie individuali e collettive di una guerra che ancora parla, e si presenta con le sue atrocità. -
Finnegans Wake. Testo inglese a fronte. Vol. 3-4: III-IV.
""Libro della notte"", prosecuzione del viaggio nell'animo umano iniziato con quel ""libro del giorno"" che è l'Ulisse, Finnegans Wake è una «suprema sintesi verbale del Creato» costruita attingendo a più di quaranta lingue. La sua traduzione è dunque una ininterrotta sfida, che questo sesto volume porta all'infinita fine, smentendone la presunta ""intraducibilità"". Negli ultimi capitoli il gigante Haun-Yawn è sottoposto a interrogatorio da Quattro inquisitori; rispondendo con molteplici voci si trasforma in HCE, padre universale ma anche voce ancestrale della storia d'Irlanda. Alle prime luci dell'alba ALP, il fiume di Dublino Anna Liffey, e moglie di HCE, lascia il suo letto per andare a morire nel padre-mare: la sua morte apparente è preludio di una rinascita che porta in sé il germe della resurrezione e dell'insurrezione. -
L'uomo che ride
«Io non sono niente, sono solo una voce. Il genere umano è una bocca e io sono il suo grido.»Nell'Inghilterra di inizio Settecento un bizzarro vagabondo, Ursus, poeta e filosofo di strada, raccoglie due orfani – un ragazzino, deformato nel volto da un perpetuo ghigno, e una neonata cieca – e li educa all'avventurosa vita dei girovaghi. Il ragazzo, Gwynplaine, nasconde però un segreto. E quando, ormai giovane uomo, viene casualmente a conoscenza delle proprie origini, il destino suo e dei due compagni subisce una svolta imprevista... Romanzo dalle tinte forti e dalle atmosfere gotiche, scritto tra il 1866 e il 1868, L'uomo che ride è percorso da un brivido di inquietudine e mistero: l'opera più notturna, onirica e visionaria dell'autore dei Miserabili. -
Poesie. Testo inglese a fronte
«E lì, con te, subito la notte è tenera / Con la sua luna regina sul trono.»rnrnQuesta edizione dell'intero corpus poetico di John Keats (fatta eccezione per i poemi e i tentativi teatrali) ripercorre il breve e intensissimo arco della sua produzione, riflettendone, fin nelle pieghe più segrete, la mutevolezza lessicale e metrica, la continua germinazione di immagini, la ricchezza speculativa. Il tema su cui si impernia l'attività del grande poeta inglese, fin dall'apprendistato giovanile, è la possibilità o meno della poesia; del suo scoccare, nel corpo vivo del verso, dall'incontro con un tempo originario dove tutto era in germe, dove passato e futuro trovavano la propria conciliazione e che ora è attingibile solo nella forma dell'evocazione funebre. Con un saggio di Jorge Luis Borges. -
Il libro tibetano dei morti
Risalente alI'VIII secolo, ""Il libro tibetano dei morti"" riporta l'insegnamento sulla vita e la morte del maestro Padmasambhava, fondatore del buddhismo tibetano e onorato dai tibetani come un secondo Buddha. Proposto per la prima volta in edizione integrale, contiene una delle descrizioni più dettagliate e intense della morte, destinate ad aiutare i morenti e chi li accompagna in questo difficile momento di passaggio. Il volume viene qui accompagnato da un commento del Dalai Lama, oltre che da un ricco apparato di note, introduzioni ai singoli capitoli e glossario, che lo rendono comprensibile e fruibile anche da un ampio pubblico di non esperti. -
Alla ricerca del tempo perduto. Vol. 1: Dalla parte di Swann
«E tutta Combray e la campagna circostante, tutto questo è uscito, città e giardini, dalla mia tazza di tè.»Quasi un preludio ""musicale"" all'intera Recherche, Dalla parte di Swann (1913) introduce i temi cruciali dell'intera opera: il senso del tempo, la memoria, il sogno, l'abitudine, il desiderio. E poi ancora la gelosia, il rapporto tra arte e realtà, l'interagire di rituali ed emozioni. Il lettore fa conoscenza in queste pagine con i personaggi destinati ad accompagnarlo lungo i sette libri – Odette, Bloch, Françoise, Charlus... –, mentre la storia d'amore di Swann diventa quasi ""figura"" del contrastato rapporto che legherà poi il Narratore a Gilberte e Albertine. -
Trilogia della nebbia: Il principe della nebbia-Il palazzo della ...
Una misteriosa casa sulla costa atlantica spagnola e tre ragazzi alla scoperta degli antichi segreti che custodisce, legati a innominabili patti siglati con un personaggio luciferino, il misterioso Principe della Nebbia che emerge dalle ombre della notte per sparire alle prime luci dell'alba. Nella Calcutta del 1916 un treno in fiamme squarcia la notte mentre i gemelli neonati Ben e Sheere vengono miracolosamente salvati. Sedici anni dopo, le braci di quell'incendio ricominciano ad ardere per i due adolescenti, segnando il loro destino. In un faro sulla costa normanna i giovani Irene e Ismael si addentrano nel mistero di un fabbricante di giocattoli, un enigma che li unirà per sempre trascinandoli in un mondo labirintico di luci e ombre. I primi tre romanzi dell'autore de ""L'ombra del vento"" riuniti in un unico volume.