Sfoglia il Catalogo illibraccio006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7621-7640 di 10000 Articoli:
-
L'albero delle bugie
Finalista del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2018. Categoria 11+rnrnMagia, scienza e desiderio di libertà si incontrano in un romanzo magistrale, con una coraggiosa eroina che rompe gli schemi, nel solco di Jane Eyrernrn«Geniale, misterioso, appassionante, meravigliosamente originale. Tutti dovrebbero leggerlo. Tutti. Adesso» – Patrick Nessrnrn«Un'eroina feroce e fuori dal comune, una scrittura perfetta ed emozionante, un romanzo indimenticabile» – Kirkusrnrn«Un mystery storico ipnotico. Intelligente, femminista, pieno di ombre: dove finisce la scienza e dove comincia la fantasia?» – School Library Journalrnrn«La scrittura di Frances Hardinge è dotata di una bellezza naturale e profonda. Nessun dettaglio è casuale e nessun capitolo è privo di sorprese. In ogni pagina è nascosto un segreto» – BooklistrnrnEra quella Faith, la fanciulla brava e buona? La ragazza nello specchio era capace di qualunque cosa. Ed era tutto fuorché brava e buona, lo si capiva al primo sguardo. ""Non sono buona."" Qualcosa nella mente di Faith riuscì a liberarsi, a volare via sbattendo ali nere nel cielo. ""Una persona buona non sarebbe mai capace di provare quello che provo io. Sono cattiva e subdola e piena di rabbia. Non c'è salvezza per me.""rnrnFin da quando era piccola Faith ha imparato a nascondere dietro le buone maniere la sua intelligenza acuta e ardente: nell'Inghilterra vittoriana questo è ciò che devono fare le brave signorine. Figlia del reverendo Sunderly, esperto studioso di fossili, Faith deve fingere di non essere attratta dai misteri della scienza, di non avere fame di conoscenza, di non sognare la libertà. Tutto cambia dopo la morte del padre: frugando tra oggetti e documenti misteriosi, Faith scopre l'esistenza di un albero incredibile, che si nutre di bugie per dar vita a frutti magici capaci di rivelare segreti. È proprio grazie al potere oscuro di questo albero che Faith fa esplodere il coraggio e la rabbia covati per anni, alla ricerca della verità e del suo posto nel mondo. Età di lettura: da 13 anni. -
Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway
Il vecchio era magro e scarno. Sulle mani aveva le cicatrici profonde scavate dalle lenze quando abboccano i pesci pesanti. Ma nessuna era recente. Erano tutte antiche come erosioni in un deserto senza pesci. Devi essere un bel pesce. Di sicuro, non sei come gli altri. Ti difendi, non ti fai prendere dal panico... Credo di non aver mai catturato un pesce forte come te. Ti ho preso a tradimento. Te ne stavi nelle acque profonde, lontano dagli ami e dagli inganni. E poi arrivo io a cercarti là sotto, a casa tua, a più di centoventi braccia. Forse non avrei dovuto fare il pescatore... Ma cos'altro potevo fare? Tu me lo sai dire, pesce? Il pescespada non finiva più di uscire, scintillante d'acqua nella luce dell'alba. Immobile, il vecchio lasciava correre la lenza tra le dita. Non sentiva più il crampo, né i morsi del filo. Quando il gigante ricadde di peso, tra enormi schizzi di schiuma dorata, la mano intorpidita del vecchio si aprì da sola. Miracolosamente. Tu vuoi la mia morte, pesce... Ne hai diritto, lo capisco. Mai visto qualcosa di più grande e di più nobile di te. Avanti, uccidimi. Non mi importa chi di noi farà fuori l'altro. Ho vinto io soltanto con l'inganno: tu non volevi farmi del male. Il primo squalo attaccò dopo il calare della terza notte. Non era lì per caso. Aveva cominciato a salire dalle profondità dell'oceano al formarsi della nube di sangue, poi dispersa nell'immensità delle acque scure. Perdonami, pesce. -
Commodore 64. Nostalgic edition. Ediz. illustrata
Il computer più venduto della storia compie 35 anni. Pronti a intraprendere un viaggio alla ricerca del tempo perduto? -
Cos'è accaduto alla signora perbene
Bologna non è più la «signora perbene» di un tempo, ma – parole di Sarti Antonio, sergente – è diventata una «città di merda». Cosa le è accaduto? Come si è potuti arrivare al punto che, durante uno dei tanti scontri tra forze dell'ordine e manifestanti, un uomo passato di lì per caso sia stato centrato in fronte da un proiettile e sia morto? Il questurino si ritrova immerso fino al collo nelle indagini, soprattutto quando qualcuno gli fa intendere che esiste un filmato dell'episodio. Sarebbe un indizio decisivo. Ma la «signora perbene» ha in serbo ancora molte sorprese, e non tutte piacevoli... -
La chiave di vetro
Ned Beaumont, giocatore d'azzardo per tutte le bische e cavaliere nero per tutti gli intrighi, il più duro tra i duri creati da Dashiell Hammett. Braccio destro di Paul Madvig, un pezzo da novanta nel settore delle costruzioni di San Francisco, Ned si trova a investigare sulla morte violenta del figlio del senatore Henry, corrotto e corruttibile come tutti i politicanti. Eppure, i conti non tornano fin dall'inizio. E lo stesso Madvig, innamorato della figlia del senatore, a voler insabbiare un caso che si rivela sempre più ambiguo e pericoloso. Ma perfino un reietto della società come Ned Beaumont ha una sua etica. Così, in mezzo a brutali guerre tra bande e pestaggi ben oltre il limite del sadismo, Ned Beaumont arriverà comunque alla verità, più infame e innominabile di qualsiasi menzogna. Romanzo di culto, ritenuto dallo stesso Hammett la sua opera migliore, ""La chiave di vetro"" mette in scena in versione hardboiled una vicenda fedelissima alla realtà del crimine organizzato e della moderna politica. Al centro, un eroe indimenticabile, oscuro, apparentemente privo di interiorità ma in realtà capace di seguire lealtà e amicizia fin nelle più estreme conseguenze. -
La maledizione dei Dain
Una famiglia come tante alla periferia di San Francisco, un banale furto di diamanti, un detective privato, il Continental Op, deciso a vederci chiaro. Perché qualcosa non quadra. I ladri sono andati a colpo sicuro, anche troppo. Gabrielle, la giovanissima e inquieta figlia dei padroni di casa, si è eclissata, diventando la sospettata numero uno. Una scomparsa che segna l'inizio di un impressionante sterminio. Padre, matrigna, fidanzato e il medico di Gabrielle vengono fatti fuori uno dopo l'altro. Che cosa sta accadendo? C'è davvero una maledizione che incombe sulla famiglia Dain? Chi sta cercando di fare un vuoto di morte attorno a Gabrielle? E perché? Una detective story nella quale lo stile potente e impeccabile di Dashiell Hammett di volta in volta avvicina e allontana dal lettore la soluzione, imprigionandolo fino all'ultima pagina in un infernale gioco di specchi incrinati e scatole cinesi. Una narrazione in cui si intrecciano compassione ed erotismo, voluttà e droga, potere e ferocia. -
Nella casa del verme
In questa gemma dark fantasy, pubblicata in America nel 1976 la potenza evocativa di Tolkien, la brutalità visionaria di Moorcock ed Herbert, e gli orrori di Lovecraft si fondono nell'immaginario multiforme di chi avrebbe ideato la grande epica de Il Trono di Spade, l'evento spartiacque del fantasy mondiale. rnrnrnIl sole sta morendo, e le tenebre incombono. Il mondo è ridotto a oceani di fuoco e lande di cenere. Nella loro fortezza, gli adepti del Verme Bianco, guerrieri e dame, danzano su pavimenti di lucida ossidiana, portano avanti rituali millenari di estasi e dolore, banchettano con le carni di nemici deformi. E al centro di quel triste carosello c'è lui, Annelyn, giovane, fiero e sicuro di sé. Fin troppo. Umiliato con alcuni amici dal misterioso Beccaio, decide di vendicarsi braccandolo nei sinistri cunicoli dove nessuno ha mai avuto il coraggio di spingersi. Ma dove regna il buio è facile che il cacciatore diventi preda. Comincia così, scandito dalla follia, un inseguimento nell'abisso, che si trascina per cunicoli soffocanti e misteriosi saloni dove marcisce un potere che magari è solo l'eco d'una tecnologia micidiale. Quella del Verme Bianco? Con l'inconfondibile magia della sua scrittura, George R.R. Martin riesce a evocare un intero universo, con le sue religioni, razze e verità sepolte, un mondo che si protende ben oltre gli accenni sapientemente calibrati che lo tratteggiano. -
La voce delle ombre
Venezia, agosto 1849. Un caso per lo sbirro Teodoro Valier. Da un anno Venezia resiste all'assedio degli austriaci, ma la disfatta è alle porte. La sente nell'aria l'ex sbirro della polizia asburgica Teodoro Valier, chiamato da Daniele Manin, l'uomo che regge le sorti della rivoluzione, a risolvere un caso di omicidio. Con la pioggia incessante di granate, la penuria di cibo e l'epidemia di colera che falcidia la popolazione, sembra quasi uno scherzo: quando non si sa nemmeno dove seppellire i cadaveri, uno in più che differenza può fare? Purtroppo la vittima è un valoroso combattente ostile a Manin, che qualcuno potrebbe additare come mandante del delitto, e dunque s'impone di scoprire quanto prima la verità. -
Scomparsa
In una foresta dove i pini si susseguono all'infinito e le pendici cadono a picco ci si può perdere. Ma Cressida Mayfield, diciannove anni, non si è persa. Attorno alla mezzanotte del 9 luglio è stata vista in compagnia di Brett Kincaid, caporale dell'esercito rientrato dall'Iraq ed ex fidanzato della sorella Juliet, poi scomparsa «con l'apparente facilità con cui un serpente contorcendosi si libera della pelle ormai secca e logora». L'intera comunità della piccola cittadina di Carthage inizia una ricerca frenetica della ragazza e di un colpevole. Ma, mentre le piste finiscono una dopo l'altra in un vicolo cieco, la superficie molto perbene della città inizia a mostrare le prime crepe. Chi sono davvero Zeno e Arlette, i genitori della ragazza scomparsa? E la sorella Juliet è proprio la figlia serena e solare, facile da amare, che tutti conoscono? Perché lei e Brett hanno rotto il fidanzamento al suo ritorno dalla guerra? Fantasmi e segreti spaventosi sembrano incombere dai luoghi remoti dell'animo di molti cittadini di Carthage, inquietanti e mai esplorati come i boschi fitti di quella foresta così vicina ai borghesissimi quartieri residenziali. Cressida Mayfield è una figlia ombrosa, troppo intelligente, dotata di una ferocia puritana che l'ha tenuta lontana dagli uomini, ma è davvero solo questo? Perché i genitori hanno scelto per lei un nome così strano che suona come una maledizione, «Cressida, la donna che nessuno ama»? -
Due
Pasqua 1920. In un albergo solitario nella campagna parigina alcune coppie di giovani amoreggiano sui divani. La Grande Guerra è finita da poco e quei ventenni sono avidi di vita, d'amore e di piacere. In quella notte di primavera Antoine e Marianne si conoscono e si innamorano - lei con totale trasporto, lui con più distacco - fino a intrecciare una relazione destinata a passare per tutte le fasi dell'amore e del disamore, comprese quelle più drammatiche. È attraverso la loro storia, e quella dei loro amici, che Irene Némirovsky ci offre il ritratto della ""generazione perduta"" vissuta tra le due guerre. Ma traccia anche un'analisi impietosa, e allo stesso tempo partecipe e ironica, dell'amore coniugale; di cosa significhi, tra passione e disincanto, ""essere due"". -
Il presente non basta. La lezione del latino
Come mai in un'epoca caratterizzata dalla proliferazione dei mezzi di comunicazione, la reciproca comprensione è più difficile? Come mai ci ostiniamo a credere che il presente si riduca alla novità e che la novità si identifichi con la verità? Come mai le parole di Lucrezio sull'universo, di Cicerone sulla politica, di Seneca sull'uomo colpiscono la mente e curano l'anima più e meglio dei trattati specialistici? Ivano Dionigi, latinista, già rettore dell'Università di Bologna, con ""Il presente non basta"" affronta tali domande volgendo lo sguardo alla lingua che l'Europa ha parlato ininterrottamente per secoli, attraverso la politica, la religione, la scienza. Il latino evoca un lascito non solo storico, cultuale e linguistico ma anche simbolico: si scrive ""latino"", ma si legge ""italiano, storia, filosofia, sapere scientifico e umanistico, tradizione e ricchezza culturale"". Non è un reperto archeologico, uno status symbol o un mestiere per sopravvissuti; è il tramite che - oltre Roma - ci collega a Gerusalemme e ad Atene, l'eredità che ci possiamo spartire, la memoria che ci allunga la vita. È un'antenna che ci aiuta a captare tre dimensioni ed esperienze fondamentali: il primato della parola, la centralità del tempo, la nobiltà della politica. Come mater certa, anzi certissima dell'italiano, il latino - lingua morta eppure resistente nell'uso comune, dal lessico economico a quello politico, medico e mediatico - ci restituisce il volto autentico delle parole. -
La grande Caterina. Una straniera sul trono degli zar
Caterina II di Russia, nata principessa Sofia di Anhalt-Zerbst e andata in sposa a soli sedici anni all'erede al trono degli zar, è una delle più straordinarie e controverse figure femminili della storia europea. Questa biografia ne delinea la forte personalità: una donna intelligente, amica e sostenitrice degli illuministi, caparbia e coraggiosa, che riuscì a imporsi in un mondo straniero e ostile superando i pregiudizi dei suoi contemporanei. Emerge così l'affascinante profilo della zarina, in cui risaltano, oltre al temperamento energico, alla cultura e alle ambizioni di potere, anche le intime gioie e le paure segrete di una delle grandi protagoniste dell'età moderna. -
La morte nel villaggio
A St Mary Mead, un tranquillo villaggio nella campagna inglese, la vita scorre monotona, senza che accada mai nulla di nuovo. O almeno così pensano tutti. Tranne miss Marple, persuasa che il male possa nascondersi ovunque. E infatti, quasi a dimostrare la teoria della simpatica ed estrosa anziana signora, proprio nella canonica davanti alla sua villetta vittoriana viene commesso un feroce delitto. L'inatteso crimine sgomenta l'intera comunità, tanto più che la vittima, il prepotente colonnello Protheroe, era un personaggio molto in vista, anche se odiato persino dai membri della sua famiglia. Le indagini della polizia locale non portano a nulla, ma la mansueta miss Marple, grazie alla sua abilità nel raccogliere i pettegolezzi e alla capacità di sondare gli animi, riuscirà a scoprire un insospettabile colpevole. Prefazione e postfazione di Claudio Savonuzzi. -
Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo
Molto più che semplice autobiografia, «Il mondo di ieri» è il ritratto di un'epoca scomparsa, la suprema epopea di quella ""Felix Austria"" che tanto segnò la storia e la cultura europea, quel mondo nel quale «ognuno sapeva quanto possedeva e quanto gli era dovuto, quel che era permesso e quel che era proibito: in cui tutto aveva una sua norma, un peso e una misura precisi». Al centro di tutto sta la Vienna imperiale, simbolo di un'epoca indimenticabile che Zweig – esponente di una generazione che «ha imparato a fondo l'arte preziosa di non rimpiangere il perduto» – descrive in tutto il suo splendore e in tutte le sue contraddizioni. Pubblicato postumo, «Il mondo di ieri» è segnato da un'atmosfera autunnale che imprime all'intera opera il severo suggello della modernità. -
Primavera a Trieste
Sono gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale e la città di Trieste si trova a vivere un dramma inedito, precursore delle tensioni della Guerra fredda. Per quaranta giorni - dal primo maggio al 12 giugno - le truppe titine occupano la città, portando nuovi spargimenti di sangue e nuove morti. «Tragico, asciutto diario di un'intera collettività», come l'ha definito Claudio Magris, ""Primavera a Trieste"" racconta «una stravolta realtà in cui lo scrittore e con lui i suoi concittadini e il suo mondo sono e si sentono minacciati, indifese pedine di un gioco di proporzione mondiale in cui torti antichi vengono ripagati con alti interessi, la rivendicazione nazionale e sociale si mescola e si confonde con una contrapposizione internazionale di potenze che si contendono il mondo e - in questo gioco guardingo, feroce e ipocrita - passano disinvoltamente sui corpi e sulle sofferenze dei piccoli mondi, come in questo caso Trieste.» Introduzione di Elvio Guagnini. Prefazione di Claudio Magris. -
L'orso Bruno. Ediz. a colori
Il primo libro creato da Eric Carle, per imparare i colori e i nomi degli animali. Età di lettura: da 3 anni. -
Star Trek. La pista delle stelle
Il capitano Kirk, il comandante Spock, l’ufficiale medico McCoy, il capo ingegnere Scott… I personaggi della serie classica Star Trek hanno segnato l’immaginario di almeno tre generazioni di appassionati di fantascienza. Questo volume raccoglie tutte le loro avventure. Per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima -
L' ultimo lieto fine. L'accademia del bene e del male. Vol. 3
Agatha passava per odiosa e prepotente, ma si è scoperta buona e gentile. Sophie era considerata la persona più dolce del mondo, ma nascondeva un animo egoista e altezzoso. Sono sempre state unite, ma l'amicizia di una vita si è sciolta come neve al sole. Tedros era un perfetto principe delle favole, ma nella vita di tutti i giorni si rivela capriccioso, pretenzioso e viziato. Il Gran Maestro era vecchio e potente, e all'improvviso si è trasformato in un sedicenne pallido, affascinante, impulsivo. Sarebbe bello che ciascuno di loro potesse vivere fino in fondo la propria storia, come in ogni fiaba che si rispetti. Ma nulla è come sembra, nulla va come ci si aspetta... Solo una cosa accomuna tutto e tutti: la disperata ricerca del Lieto Fine. -
Tutte le poesie
Riunire l'intera opera poetica di Fernando Bandini non significa solo presentare le sue raccolte poetiche ""maggiori"", da Memoria del futuro a Quattordici poesie . Significa anche ripercorrere le sue raccolte minori e dare ordine alle numerose poesie disperse, tra le quali spicca un gruppo di raffinatissimi testi in latino, testimoni di un'attività creativa cui si accompagna una magistrale riflessione teorica. All'atto poetico appartengono infine le prove traduttive: versioni di poeti francesi come Arnaut Daniel e Baudelaire, di latini come Virgilio e Orazio, o virtuosismi come la resa in latino della Bufera di Montale. «Un poeta eccezionale tra pacatezza e meditazione» lo definì l'amico Andrea Zanzotto; gli fa eco Gian Luigi Beccaria, che nell'introduzione scrive: «Sono stato un affezionato lettore della poesia di Bandini, dell'ultima soprattutto. Conosco poche raccolte poetiche più salutari di Santi di Dicembre , di Meridiano di Greenwich o di Dietro i cancelli e altrove , salutari come uno squillo di tenerezza nel frastuono di un presente che sciala le parole: raccolte che senza clamore, mentre intorno venta una ""bora / di notizie e di annunci che toglie spazio agli angeli"", anelano a un riparo, a una nicchia di resistenza, anche per la limpidità della lingua: nicchia dunque, ma in cui si compendia l'universo, riparo anche, ma che si risolve sostanzialmente in intensità di memoria. Memoria che custodisce e rivive un non lontano passato di stagioni, paesaggi, momenti, ora pieni di grazia, ora misteriosi, inquietanti». -
La curiosità non invecchia. Elogio della quarta età
Questo libro è una riflessione sulla vecchiaia, stimolata anche dalle testimonianze di ottantenni e novantenni protagonisti della vita culturale e politica del nostro paese che raccontano di come e quanto è cambiato il loro modo di vivere i sentimenti e le esperienze propri della vita di ogni essere umano: la famiglia, l'amore, l'amicizia, il senso del tempo, i sogni, il desiderio, i ricordi, i lutti. Ammaniti ci mostra che continuare a coltivare affetti, interessi e passioni, rimanere agganciati al presente e fare progetti per il futuro, magari condividendo in maniera partecipe quelli di figli e nipoti, è il segreto per far sì che la vecchiaia non corrisponda a un periodo di vuota attesa della morte, ma sia una fase di straordinario arricchimento interiore e affettivo. Come quando il giorno concede al tramonto la sua luce più intensa e più vera.