Sfoglia il Catalogo illibraccio006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8501-8520 di 10000 Articoli:
-
Guarda l'uccellino. Racconti inediti
""Guarda l'uccellino"" è una raccolta di quattordici racconti inediti, scritti quando Vonnegut era all'inizio di una carriera che lo avrebbe fatto diventare uno dei più popolari autori americani e aveva appena cominciato a trovare la sua voce. Quattordici racconti che, nel rispetto della sua regola numero uno: ""Non sprecare il tempo del lettore"", spaziano dal romantico al drammatico, dal giallo alla fantascienza. In comune hanno che sono tutti molto divertenti. Da ""Confido"", la storia di un tecnico di apparecchi acustici che inventa una macchinetta che ti capisce e alla quale puoi confidare i tuoi pensieri e sentirti meno solo, a ""Gridalo dai tetti"", dove una casalinga qualunque, moglie di un insegnante qualunque, scrive un bestseller che la fa diventare ricca ma le inimica i vicini e le rovina la vita. Oppure ""Fubar"", sigla che significa ""incasinato oltre ogni limite"": è questa la condizione umana dell'addetto alle pr di una grossa società, dimenticato nell'angolo di uno scantinato e lasciato là a intristire fino all'arrivo di nuova dattilografa-segretaria. E ancora: una parodia sul quoziente di intelligenza, confuso dai ragazzi di una scuola con il peso corporeo delle persone, o il racconto che ci svela che un tagliacarte non è affatto un tagliacarte ma una piccolissima astronave con a bordo sei microscopici passeggeri. -
Arcipelago dell'insonnia
""Arcipelago dell'insonnia"" narra la storia di tre generazioni di una facoltosa famiglia del Portogallo rurale: dall'ascesa, grazie alla caparbietà e al dispotismo del capostipite, fino all'ineluttabile crollo. Si avvicendano e si mescolano in modo frammentario le voci dei protagonisti, come anche i piani narrativi del presente e del ricordo, senza rispettare la sequenzialità temporale o semantica, né instaurare soluzioni di continuità fra realtà e irrealtà. Al centro della narrazione c'è quel che rimane della casa colonica, intrisa di memorie; le intemperanze del patriarca che abusa delle serve e maltratta i contadini con l'appoggio del fattore, amico e fedele braccio destro; ci sono le vicende di due fratelli, di cui uno solo legittimo, trattati in modo impari dal padre, e c'è la voce dolente di un nipote affetto da autismo che paradossalmente, sebbene in modo onirico e visionario, dall'ospizio in cui è recluso, è l'unico a conservare piena memoria del passato familiare e a svelare i nessi segreti di tante storie. -
La pioggia deve cadere
Nel quinto volume del ciclo de La mia battaglia, Karl Ove Knausgård rivela la sua personale e spesso vergognosa lotta contro l’introversione, l’abuso di alcol, l’infedeltà e le ambizioni artistiche, e ci riporta tutto il dramma quotidiano dell’esistenza, in un romanzo mozzafiato in equilibrio tra il disperato desiderio di essere buono e il terribile potere della trasgressione.rnrn“Quando scrivo voglio che sia una questione di vita o di morte.”rnrnA vent'anni, Karl Ove decide di trasferirsi a Bergen per seguire i corsi di una prestigiosa accademia di scrittura. Come studente più giovane mai ammesso, è eccitato e pieno di aspirazioni. Presto però si sente defraudato delle sue illusioni giovanili. A disagio in compagnia e senza speranza con le donne, si dà al bere e alla musica rock. Poi, pian piano, le cose prendono una piega più luminosa. Si innamora, lascia perdere lo scrivere e si concentra sulla più gratificante critica letteraria, e il principio di una vita adulta prende forma. Fino a quando i suoi demoni, le sbronze e l'irresistibile esca della battaglia dello scrittore lo richiamano all'ordine. -
Il buio oltre la siepe
In una sonnolenta cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l'avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. Questo, in poche righe, l'episodio centrale di un romanzo che da quando è stato pubblicato, oltre cinquant'anni fa, non ha più smesso di appassionare non soltanto i lettori degli Stati Uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove è stato tradotto. Non si esagera dicendo che non c'è americano che non l'abbia letto da bambino o da adolescente e che non l'abbia consigliato a figli e nipoti. Eppure non è un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel Sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell'Ottocento, della white trash, i ""bianchi poveri"" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. Quale il segreto della forza di questo libro? La sua voce narrante, che è quella della piccola Scout, la figlia di Atticus, una Huckleberry Finn in salopette (dire ""in gonnella"" sarebbe inesatto, perché Scout è una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico più caro (ispirato all'autrice dal suo amico d'infanzia Truman Capote), ci racconta la storia di Maycomb, Alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona società che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente. -
La Splendente
Una narrazione modernissima che parla il linguaggio del mito. L'incredibile opera prima di un autore giovanissimo che riscrive la guerra di Troia raccontando la storia, piena di umanità, di altri ragazzi. Antichi eroi.rnrnLa Splendente ha vinto il premio Calvino, il riconoscimento italiano più prestigioso per le opere prime.rn«Le mani perverse di un artigiano immane si erano divertite a costruire Troia. Le mura si stendevano su tutto l’orizzonte visibile, come se tracciassero il confine stesso della terra. E loro non erano che uomini, gli ultimi figli degli dei, rossi di sangue come neonati, bianchi nella luce delle stelle e nel pallore dell’angoscia per ciò che li attendeva.»rnrn«Non nascerà mortale più bello di lei», così profetizza Zeus, nei panni del cigno che feconda Leda; e così, con la nascita di Elena la Splendente, inizia questo romanzo che racchiude in sé tutto il cosiddetto «Ciclo troiano». Storie che arrivano da lontano, da teogonie e miti antichissimi che cantano il destino comune di dèi e uomini, per narrare una parabola funesta e accecante: il passaggio dall'età dell'oro a quella del ferro, la fine del tempo degli eroi. Storie che si intrecciano proprio in virtù della bellezza di Elena, la più desiderata, la più contesa e imprendibile. Ma Cesare Sinatti non si limita a riattualizzare i miti, allontana gli dèi e attenua il loro controllo sui destini individuali, intrecciando i modi dell'epica a quelli della tragedia (quella antica e quella moderna, da Euripide a Shakespeare), portando prepotentemente in scena l'umanità dei sentimenti e delle passioni dei protagonisti. Tolti alla fissità del mito, Odisseo, Agamennone, Menelao, Achille e Patroclo, ma anche Epipola, Clitemnestra, Penelope e molti altri ancora, emergono da queste pagine con estremo nitore... -
Dancing paradiso
Una storia lirica e avventurosa, un canto delle paure, delle ferite e delle ossessioni del nostro presente per raccontare l'impresa del sacrificio, della cura e della speranza.rnCerti angeli non sanno raccontar storie. Sempre uguale è il loro paradiso. Non li sorprende allegria o paura. Senza parole e alfabeto, prigionieri di un pensiero senza dubbio e dismisura. rnDancing Paradiso è un locale notturno di una crudele metropoli, dove ""non bisogna essere buoni per entrare, prendono anche le carogne, e qualche volta le fanno cambiare"". È in quel locale che un angelo custode - ""Angelo angelica"" - tenta di far confluire i cinque protagonisti di questa narrazione in versi: Stan, il pianista triste, che prepara un ultimo concerto per Bill, l'amico batterista morente in ospedale, Amina, giovane profuga che ha perso la madre passando il confine. Ed Elvis, un grottesco obeso hacker chiuso in casa da anni, forse mitomane, forse assassino, La poetessa Lady raffinata e ubriacona, ossessionata dal suicidio. Cinque ""creature della notte, senza un rifugio nel mondo, mannari senza luna"", di cui a poco a poco, mentre si avvicina la serata al Dancing, scopriamo la storia grazie al racconto condotto per loro voce. Assoli malinconici, struggenti, comici, crudeli, furibondi. Costretti alla solitudine, ciascuno di loro sembra aver perso ogni speranza. A vegliare perché possano incontrarsi, perché possano unire voci e musica in un racconto polifonico che indichi una possibile via di salvezza, l'angelo/a caduto dal cielo per stare con gli uomini, un angelo straccione dalle ali sporche di fango, lui stesso solo fra i soli. -
Il popolo degli alberi
Cosa pensare quando il genio si rivela un mostro?«Yanagihara è una scrittrice unica al mondo. Il suo virtuosismo letterario sembra un atto di guerriglia politica. La sua ricerca della bellezza, uno scherzo da troll fatto al canone letterario maschile occidentale. Il suo premio Nobel Norton Perina, che ha scoperto delle tartarughe che ci rendono immortali ma finisce in disgrazia accusato di pedofilia, è un imprevedibile miscuglio di utopia e prevaricazione, unisce il Phileas Fogg del Giro del mondo in ottanta giorni al Michael Jackson del Neverland Ranch. La scrittura di Yanagihara gioca con i registri per farci ripensare in modo straniante e avvincente cos'è l'eurocentrismo e cos'è l'esotismo» – Francesco Pacifico«Con il dipanarsi della trama, la storia da biografia si espande e acquista un respiro più ampio. Diventa anche un'appassionata denuncia contro l'egoismo ottuso dell'uomo che stravolge l'equilibrio della natura» - Patrizia Violi, la LetturaIl giovane medico Norton Perina ritorna da una spedizione nella remota isola micronesiana di Ivu'ivu con una scoperta sconcertante: ha davvero trovato una cura per l'invecchiamento? Sembra che la carne di un'antica specie di tartaruga contenga la formula per la vita eterna. Perina prova scientificamente la sua tesi e guadagna fama e onori mondiali, ma ben presto scopre che le sue proprietà miracolose hanno un prezzo terribile. E mentre le cose sfuggono rapidamente al suo controllo, i suoi stessi demoni prendono piede, con conseguenze personali devastanti. Cosa pensare quando il genio si rivela un mostro? -
Contro un mondo senza amore
Dall'autrice palestinese più letta nel mondo, il toccante ritratto di una donna coraggiosa che si rifiuta di essere una vittima.rnrnNahr è rinchiusa nel Cubo: tre metri quadrati di cemento armato levigato, privata di ogni riferimento di tempo, con i suoi sistemi di alternanza luce e buio che nulla hanno a che vedere con il giorno e la notte. Vanno a trovarla dei giornalisti, ma vanno via a mani vuote, perché Nahr non condividerà la sua storia con loro. Il mondo lì fuori chiama Nahr una terrorista e una puttana; alcuni forse la chiamerebbero una rivoluzionaria o un esempio. Ma la verità è che Narh è sempre stata molte cose e ha avuto molti nomi. Era una ragazza che ha imparato, presto e dolorosamente, che quando sei un cittadino di seconda classe l'amore è un solo tipo di disperazione; ha imparato, sopra ogni cosa, a sopravvivere. Cresciuta in Kuwait, è una ragazza arrivata in Palestina con le scarpe sbagliate e che, senza andare a cercarseli, trova scopi, passione politica, amici. E trova un uomo dagli occhi scuri, Bilal, che le insegna a resistere; che prova a salvarla ma quando è già troppo tardi. Nahr si mette seduta nel Cubo e racconta la storia a Bilal. Bilal che non è lì, che forse non è più neanche vivo, ma che è la sua unica ragione per uscire fuori. -
In primavera
Un emozionante romanzo sulla famiglia, la vita quotidiana, le sue gioie e le sue difficoltà.«Innamorarsi del mondo, rimanere sensibili, starci dentro» – The New York Times«Se non avete ancora provato Knausgård, provate ""in Primavera"", è toccante e bellissimo, e capirete perché alcuni di noi sono impazziti per lui» – Los Angeles Review of BooksMentre in Autunno e in Inverno sono caratterizzati da brevissimi saggi che riguardano le osservazioni e le riflessioni di Knausgård su oggetti, ambienti circostanti connessi alla natura e al mondo materiale, in Primavera ritorniamo invece alla narrazione di più ampio respiro che ruota sulla famiglia dello scrittore, e in particolare sulla malattia della moglie. La cornice narrativa non è casuale, si concentra sulla giornata che si conclude la sera con la ""Valborgsmesseaften"", tra il 30 aprile e il 1° maggio, quando in Svezia si festeggia l'arrivo della primavera con canti e falò. Knausgård è a casa da solo con i tre figli più grandi, di nove, otto e sei anni, e la piccola appena nata di appena tre mesi. Tocca a lui accudire tutti perché la moglie Linda è ricoverata in una clinica psichiatrica dopo aver tentato il suicidio con i barbiturici mentre è incinta per la quarta volta. Dopo aver accompagnato i figli a scuola, Knausgård è diretto all'ospedale per far visita alla moglie e insieme a lui c'è ovviamente la piccola. Durante questo viaggio di andata e ritorno racconta alla figlia tutto quello che è accaduto in famiglia prima di quel tragico ricovero, in positivo e in negativo, di come è stata concepita e del perché, dei suoi fratelli e della depressione cronica e bipolare della madre. Knausgård riprende i temi a lui cari e che hanno contraddistinto ""la sua battaglia"". Allo stesso tempo la sua è come una dichiarazione d'amore continua nei confronti della piccola e dei figli, dell'amore che, come sottolinea in più occasioni, è incondizionato, non finisce mai e chiede nulla in cambio. -
Scusate il disturbo
Una raccolta di racconti uniti da un filo che attraversa amori e divorsi e finisce con la morte.«Il dominio tecnico su ogni parola di questi nove racconti – c'è l'Irlanda, c'è Parigi, ci sono i Golf Club vietati agli ebrei del profondo Sud nel quale Ford continua a tornare senza nostalgie sentimentali – è strabiliante: una moglie tradita smaccatamente dal marito gli chiede: ""Come pensavi che sarebbe andata a finire?"", e l'unica risposta possibile è: ""Non lo so. Forse non ci ho pensato"", frase che il marito (presto ex marito) pronuncia ""cercando di sorridere"" e in quelle tre parole ci sono oceani, galassie di solitudini» – Matteo Persivale«Questa è l'America e Richard Ford è il suo cantore» – The Wall Street Journal«Richard Ford si sofferma sui rimpianti e le nostalgie di una generazione» - Mariarosa Mancuso, Robinson«Il dio dei racconti... Il lettore si affida alle mani capaci di un esperto» – The Sunday TimesScusate il disturbo è una raccolta di nove racconti, due dei quali sono quasi romanzi brevi, uniti da un filo che attraversa amori e divorzi e finisce con la morte. Gli ambienti, descritti con l'acuto spirito di osservazione per cui Ford è famoso, sono gli Stati Uniti del Sud e del Nord-est (Louisiana e Maine), New York, l'Irlanda, Parigi. I protagonisti sono uomini di mezza età con un bagaglio pesante di unioni e disunioni, tutti agiati, se non ricchi o molto ricchi, dopo brillanti carriere: senior citizens con grandi mezzi. Non ci sono giovani in questi racconti e, se ci sono, le loro apparizioni sono estemporanee: il tempo, per una figlia, di sfogare i suoi rancori prima di andarsene sbattendo la porta; il tempo, per una ragazza sconosciuta rischiosamente caricata in macchina da un vedovo un po' brillo, di studiare la nuova situazione e forse decidere qualcosa per il futuro. -
Non si muore tutte le mattine
Non si muore tutte le mattine è un’opera sull’ambizione, l’impresa, la resa e la grazia.«La vita va corretta, eccome, è troppo dura da buttare giù liscia.»Una stagione all'inferno. Dove l'inferno è l'io di chi racconta e insieme la scena, metropolitana, suburbana, in cui si muove, accompagnato dall'amico di sempre, Nutless e dall'amico alcolico e diabolico, Chinaski. Si procede muovendo dal centro verso l'esterno, dal chiuso di uno scantinato verso il quartiere e poi verso l'angoscia delle tangenziali, della piana ""ipermercata"", e verso un surreale interregno dove tutto può accadere. Oltre, vi è solo il viaggio, un viaggio lungo le strade defraudate di storia e di vita della ""Balcanìa"", verso i confini estremi di ""Stanbùl"", nelle taverne in cui la musica del rebetico riconferma vitalità e sconfitta. Epopea di perdenti, unica razza che ha potuto conoscere la grandezza e la bellezza. -
I miei giorni alla libreria Morisaki
Jinbocho, Tokyo: il quartiere delle librerie, paradiso dei lettori. Benché si trovi a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni, è un angolo tranquillo, un po' fuori dal tempo, con file di vetrine stipate di volumi, nuovi e di seconda mano. Non tutti lo conoscono, i più vengono attratti dalle mille luci di Shibuya o dal lusso di Ginza, e neppure Takako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – lo frequenta, anche se proprio a Jinbocho si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni: un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza adibita a magazzino al piano superiore. È il regno dello zio Satoru, che ai libri e alla Morisaki ha dedicato la vita, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. Entusiasta e un po' squinternato, Satoru è l'opposto di Takako, che non esce di casa da quando l'uomo di cui era innamorata le ha annunciato che sposerà un'altra. Ed è proprio lui, l'eccentrico zio, a lanciarle un'imprevista ancora di salvezza proponendole di trasferirsi al piano di sopra della libreria in cambio di qualche ora di lavoro. Takako non è certo una gran lettrice ma, quasi suo malgrado, si lascia sorprendere e conquistare dal piccolo mondo di Jinbocho. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con uno sconosciuto ossessionato da un misterioso romanzo e rivelazioni sulla storia d'amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare.COME COMINCIAIl mio soggiorno presso la libreria Morisaki durò dall'inizio dell'estate fino alla primavera.Abitavo sommersa dai libri in una stanza al primo piano, un ambiente buio e angusto, umido, pervaso dell'odore di muffa tipico della carta vecchia.Ciò nonostante, il ricordo di quelle giornate è ormai parte di me perché è proprio lì che la mia vita, la mia vera vita, è cominciata. Senza quell'esperienza tutto sarebbe stato molto più scialbo, banale, piatto.Un posto importante, indimenticabile: questo è per me la libreria Morisaki.I ricordi di quel periodo sono ancora vividi, pronti a emergere dai recessi della memoria. -
Oscuri resti. Le indagini di Laidlaw
Glasgow, 1972. L'avvocato Bobby Carter ha lavorato troppo a lungo per le persone sbagliate. Adesso è morto, e non per un incidente. Chi è il colpevole tra i suoi molti nemici? La reputazione del detective Jack Laidlaw lo precede. In commissariato tutti sanno che è un battitore libero, con un pessimo carattere. Non fa gioco di squadra, è taciturno e inadatto a qualsiasi convenevole, ma ha un sesto senso infallibile: intuisce subito cosa succede in strada. Il suo capo imputa la morte di Carter ai soliti regolamenti di conti tra bande rivali, ma è davvero così semplice? Mentre i due principali gangster di Glasgow si preparano a una guerra, Laidlaw dovrà scoprire chi ha ucciso Carter prima che la città si trasformi in una polveriera. Con l'invenzione del detective-filosofo Jack Laidlaw, William McIlvanney ha cambiato il genere giallo, dando vita al tartan noir. Il testimone passa ora al suo principale erede, Ian Rankin, in un incontro di fuoriclasse, un noir fulminante che scava nei bassifondi dell'anima fin dentro ai recessi più oscuri.«Cosa ne pensi del detective Laidlaw?»«È un pezzo unico in una produzione di massa. Naturalmente può essere un vero rompipalle, ma è un prezzo che vale la pena pagare.» -
Romanzo senza umani
Un uomo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, dopo avere provocato una serie di “incidenti emotivi”, come lui stesso li definisce. È ripiombato nella vita di persone che non vedeva da tempo. Ha risposto a email rimaste lì per quindici anni, facendo domande fuori luogo. Ha provato a riannodare fili spezzati. Mauro Barbi, storico di professione, cerca di aggiustare i ricordi degli altri – le persone che ama e ha amato – proponendo la sua versione dei fatti. Cerca di costruire una “memoria condivisa” che lo riguarda. Ma che impresa è? Forse c’entra una Piccola era glaciale privata, un processo di raffreddamento che ha spopolato la sua esistenza. Dove sono Fiore, Arno, il vecchio Cardolini, Meri, la Ragazza belga di Madrid? Dov’è Anna? Dove sono tutti? Forse il lago a cui ha dedicato anni di studio può dargli le risposte che cerca. Vede, anzi immagina, l’immensa lastra di ghiaccio che lo copriva da sponda a sponda quattro secoli e mezzo prima. Il sole pallido su una catasta di uccelli morti. Un lunghissimo inverno che travolse l’Europa con i suoi venti polari, le grandinate furiose, le inondazioni. Una remota stagione estrema che faceva battere i denti, perdere la speranza, impazzire. Come se ne uscì? Come se ne esce? Le immagini del passato ci ingannano sempre. Barbi prova a rientrare nel presente, con tutta l’ansia e la fatica che richiedono i gesti semplici. Uno in particolare potrebbe cambiare tutto. In questo suo ""Romanzo senza umani"", dove gli umani sono a fuoco più che mai, Paolo Di Paolo interroga i disastri climatici delle nostre singole vite. Gli anni senza estate, i desideri furiosi come acquazzoni tropicali, le secche della speranza, il gelo che intorpidisce e nasconde. E poi il disgelo, che finalmente riporta alla luce. Che cosa ricordano, gli altri, di noi? -
I lupi nel bosco dell'eterno
Nel 1986, il ventenne Sivert Loyning torna dall’esercito a casa di sua madre nel Sud della Norvegia. Una sera, vede in sogno il padre morto che cerca disperatamente di dirgli qualcosa. Mentre Sivert inizia a indagare sulla vita del padre, gli indizi puntano all’Unione Sovietica. E la scoperta di avere una sorellastra lì, il prodotto di una relazione che suo padre ha avuto con una donna russa, mina interamente la sua idea di chi sia. Nella Russia odierna, Alevtina, la sorellastra di Sivert, è in viaggio con il figlio piccolo verso casa del patrigno, per festeggiarne l’ottantesimo compleanno. Da giovane, Alevtina era disposta a porre grandi interrogativi sulla vita e sulla coscienza umana, e non aveva paura di cercare complesse e forse inconoscibili risposte. Ma dopo un evento inquietante nei suoi vent’anni, ha scelto un percorso di carriera più convenzionale. In qualità di biologa evoluzionista affermata che si avvicina alla mezza età, si chiede perché sia stata così determinata a mantenere il suo mondo all’interno di un quadro così pratico e consolidato. Di cosa ha paura? Quando questi due personaggi si intersecano, emergono due approcci molto diversi al grande mistero della vita. E quando una stella luminosa appare nel cielo, illumina la meraviglia dell’esistenza umana e i misteri che esistono oltre la nostra visione del mondo. Ambientato sullo sfondo politico e culturale degli anni ottanta e dei giorni nostri, ""I lupi nel bosco dell’Eterno"" è un libro ampio e coinvolgente sull’eredità e la parentela, i fratelli e le anime gemelle, il temporale e l’eterno. -
Il crollo della casa Usher e altri racconti
La follia, la famiglia e l’isolamento. Una misteriosa lettera informa il narratore di questa storia delle cattive condizioni di salute di Roderick Usher, suo amico d’infanzia. Deciso ad aiutarlo, l’uomo accorre alla tenuta degli Usher, proprietà della famiglia da generazioni. Persino la casa, al suo arrivo, sembra affetta da un misterioso male: una lunga crepa corre dal tetto alle fondamenta, macchie e scricchiolii sinistri gli incutono fin dal primo istante un senso di oscura minaccia. Roderick porta i segni visibili della sofferenza e di una protratta consunzione, la luce gli è divenuta insopportabile, così come ogni stimolo che colpisca con particolare intensità i suoi sensi, si tratti di cibo, suoni, profumi o colori. Lo stesso morbo, apparentemente, ha colpito la sorella Madeline, vittima anche di lunghe catatonie. E nessun medico sembra in grado di guarirli. Roderick spera che la visita dell’amico possa infondergli l’energia e la volontà necessarie per rimettersi in salute, ma la compagnia e le cure non sembrano sortire alcun effetto. E con il passare del tempo l’ospite comincia a sospettare che la casa sia la causa del misterioso morbo che ha colpito i suoi abitanti. -
Che c'è di male nel sentirsi speciali? Trasformare il narcisismo ...
Innamorati di se stessi, i narcisisti vogliono l'elogio degli altri, cercano attenzione, si preoccupano del loro aspetto. Talvolta, i loro comportamenti sono meno decifrabili, ma, in ogni caso, il mondo deve ruotare attorno a loro. In realtà, lungo la scala che va dall'altruismo assoluto, anch'esso espressione del narcisismo, all'arroganza totale, estremi entrambi pericolosi, si collocano forme salutari e, anzi, preziose, di narcisismo. È essenziale dunque sapersi spostare lungo quella scala. Basandosi sulla propria ricerca e sulle ultime scoperte in psicologia, Malkin insegna strategie concrete per fronteggiare i narcisisti nel modo giusto, o per prevenire e combattere in noi le derive più pericolose e conflittuali del narcisismo. Nello stesso tempo, aiuta a dotarsi di una sana autostima anche chi, al contrario, non si sente abbastanza speciale, perché trovi il coraggio di far sentire la sua voce e viva una vita più ricca e appagante. Dimenticate tutti i cliché e fatevi guidare da Malkin nel cogliere il meglio dal bisogno di sentirsi speciali e nell'affrontare consapevolmente la tendenza a essere assorbiti da se stessi. Che siate narcisisti o, al contrario, siate alle prese con qualcuno che lo è, in questo libro troverete molte verità che sfidano le conoscenze convenzionali sul narcisismo. -
Il metodo Simonton anticancro. Prevenire e combattere la malattia...
A una diagnosi di cancro molte persone reagiscono passivamente, invece è importante prendere in mano la situazione, facendo in concreto qualcosa per se stessi... Carl Simonton - oncologo, radiologo e pioniere dell'attuale psiconcologia - già negli anni settanta, con il suo team, aveva scoperto la connessione tra fattori psicoemotivi e salute... Cornelia Kaspar, stretta collaboratrice di Simonton, presenta qui questa pratica e ne integra nuovi e recenti sviluppi. I racconti di chi è passato attraverso l'esperienza della malattia e il programma biennale di guarigione, illustrato con ricchezza di consigli pratici, esercizi e visualizzazioni, aiutano chi è affetto da patologie gravi a mobilitare le capacità innate di guarigione del nostro corpo e a nutrire la speranza; mostrano a familiari e amici dei malati come affrontare le loro stesse paure e dare il giusto sostegno ai loro cari; insegnano a tutti noi a percorrere la strada della salute prima che la malattia si presenti. -
Geniale. 13 lezioni che ho ricevuto da un mago leggendario sull'a...
Le capacità della mente raccontate da un fuoriclasse della divulgazione scientifica.«Massimo Polidoro è come il compagno di scuola più brillante che ti aiuta con i compiti, ma con la particolarità che ti spiega la lezione meglio del professore» – Pif«Un vero segugio. Se non siete di coloro che piangono quando gli rivelano che Babbo Natale non esiste, imparerete da lui molte storie divertenti e istruttive» – Umberto Eco«È eccellente! Riesce a capire al volo e a risolvere cose complicate, là dove gli altri solitamente falliscono» – Alberto AngelaImmaginate di avere la possibilità di trascorrere un anno intero, fianco a fianco di un vero genio, di osservarlo all'opera, lavorarci insieme e imparare quanto più potete sul suo modo di pensare, ragionare, organizzarsi, affrontare i problemi, escogitare progetti, trovare soluzioni... Massimo Polidoro ha avuto questa fortuna. A 18 anni, con una borsa di studio da Piero Angela, è partito per gli Stati Uniti diventando il primo apprendista a tempo pieno di James Randi, illusionista e campione della razionalità e del pensiero scientifico di fama mondiale, omaggiato da figure del calibro di Isaac Asimov, Richard Feynman e Carl Sagan. L'esperienza accanto al genio, oltre a una straordinaria scuola di vita, è stata una palestra intellettuale senza paragoni, che gli ha consegnato tra le mani una ""cassetta degli attrezzi"" cognitivi, indispensabili per potenziare le sue abilità mentali. Così, l'autore, un passo dopo l'altro, ha imparato a pensare in modo lucido e critico, a focalizzarsi, allenare la memoria, riconoscere i propri limiti, dare la caccia all'insolito, a fakenews, e pseudoverità, e molto altro ancora. Oggi, recuperando aneddoti, esperienze fuori dal comune e storie illuminanti, ripercorre questo straordinario percorso, condividendo tredici fondamentali lezioni che ha appreso e che i lettori potranno applicare alla propria situazione. Un viaggio nell'universo della mente e delle sue facoltà che non mancherà di istruire, sorprendere, illuminare, divertire e commuovere. -
Black Mamba. Il reale potere dell'immaginazione
Creatività, immaginazione e percezione sono le caratteristiche più importanti della psiche umana, in quanto non solo sono fonti di mondi fantastici, ma anche fondamenta della realtà stessa e strumento primo del pensiero. Sono queste capacità mentali che ci permettono di cogliere la realtà e darle un senso. Proprio grazie ad esse prendiamo decisioni e ci prepariamo alle conseguenze che ne derivano, costruiamo una visione efficiente della realtà, elaboriamo possibili scenari, risolviamo problemi, siamo persino in grado di vincere il dolore e di avvertire il sopraggiungere della morte. Certo, a volte queste straordinarie facoltà possono anche sviarci. Muovendosi tra scienze della cognizione, neurologia e informatica, Fred Mast le indaga, si pone domande e abbozza risposte sulla base delle ricerche più recenti, espone punti di vista alternativi e potenzialmente innovativi. E ci stupisce, svelandoci, tra gli altri, anche il segreto che si cela dietro la storia di Black Mamba. Con tono leggero e a tratti spiritoso, Mast dipana il discorso in capitoli dai titoli bizzarri, fantasiosi e stimolanti, raccontandoci la psicofisica del quotidiano attraverso le rappresentazioni mentali che ne facciamo e incanalandoci nella comprensione di diversi fenomeni connessi all'immaginazione, dalla funzione dei sogni ai meccanismi delle allucinazioni, fino a porre la questione se anche le macchine possano essere dotate di fantasia.Un libro unico sul vero jackpot evolutivo dell'essere umano: l'immaginazione. Cos'è l'immaginazione? Nient'altro che fantasia oppure qualcosa di realmente e concretamente importante, se non addirittura vitale per gli esseri umani? Fred Mast, psicologo e scienziato cognitivo, ci accompagna nell'universo variegato e sorprendente delle nostre facoltà immaginative attraverso una trattazione brillante e saldamente ancorata alla scienza. Tra intuizioni e scoperte, esploreremo un terreno estremamente interessante e avveniristico, alla ricerca di risposte a domande curiose e affascinanti, come:• Su quali basi il nostro cervello decide cos'è reale e trasforma la fantasia in realtà?• Si può allenare il corpo con il mental training?• Cosa c'è di vero nella ""legge dell'attrazione""?• I videogiochi davvero rendono stupidi e violenti?• Bastano i nostri sensi per distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è?• Ci sono connessioni tra sogni e realtà?