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Amrita
""Amrita"" è un romanzo di grande respiro. Narra della piuttosto insolita famiglia di Sakumi, di cui fanno parte la madre, con il suo compagno molto più giovane, il fratellastro undicenne Yoshio, una cugina e un'amica. Su tutti loro pesa il ricordo di una sorella morta in un incidente stradale mentre guidava sotto l'effetto di alcol e barbiturici. Con lei Sakumi intrattiene un muto dialogo, che costituisce uno dei molti fili della narrazione. Una narrazione composta di tante voci che l'autrice scava, indagando percezioni del reale diverse da quelle usuali. Ora investigando nei labirinti della mente, ora investigando le alterazioni della coscienza dei diversi personaggi. Si tratta di una scoperta del mistero e della profondità che consente a Banana Yoshimoto di illuminare in modo sottile la dimensione magica dell'esistenza e, insieme, di ampliare i confini delle abituali tematiche di amore, amicizia, morte, solitudine, senza perdere la freschezza, la grazia e la leggerezza di una narrazione che parla direttamente al cuore. -
L' eco della pioggia
Il giovane Sun Guanglin riannoda i fili della propria esistenza, lasciando che i ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza riportino alla luce le storie tragiche e spassose dei suoi familiari, amici e compaesani. In un ritmo lento e cadenzato come lo scorrere del fiume, che fa al tempo stesso da sfondo e da personaggio del romanzo, assistiamo alle sue prime esperienze: la scoperta della sessualità, la gioia e il tormento dell'amicizia, la solitudine e l'abbandono degli adulti, che accomunano, riunendole, la generazione dei vecchi e quella dei bambini. Un romanzo della memoria, un romanzo di formazione, un quadro della società cinese contemporanea. Tutta la società cinese postrivoluzionaria, soprattutto quella contadina, trova in questo libro una rappresentazione corale, un'importante voce ""dall'interno"". -
Manuale pratico di psicomagia. Consigli per guarire la tua vita
Alejandro Jodorowsky ha esposto nei saggi ""La danza della realtà"" e ""Psicomagia"" la base teorica di una tecnica di guarigione da lui creata e sviluppata. In questo ""Manuale pratico di psicomagia"", analizza in ottanta punti le possibili criticità nella vita di un individuo, dai problemi più comuni a quelli più complessi, e mette insieme oltre trecento consigli (azioni psicomagiche) per aiutare tutti coloro che desiderano curarsi, liberarsi o semplicemente migliorarsi, proponendo un avvio al processo di guarigione attraverso atti simbolici di grande impatto. Sono consigli pratici che aiutano a sbarazzarsi delle idee nocive e delle influenze negative. Possono aiutare a risolvere problemi di lavoro, di salute, di sesso, della vita di coppia come di quella da single, e insegnano ad affrontare sentimenti come l'odio, la gelosia, l'insicurezza, il senso di fallimento o di inferiorità, il pessimismo, l'abbandono e molti altri ostacoli che possono affliggere la vita. -
La scienza della contentezza. Come raggiungerla e perché conviene...
E voi? Non ne avete abbastanza di dover rispondere all""'obbligo della felicità""? Di dover sempre puntare a trarre il meglio da voi stessi? Vorreste piuttosto riuscire a perdonarvi gli errori compiuti, non vivere di rimpianti? Impegnarvi in ciò che vi conviene davvero? Ebbene, se la risposta è sì, siete sulla buona strada, perché questo è il punto di partenza della contentezza permanente, che si oppone con un no deciso alla fugace felicità. Sulla base delle ricerche scientifiche più recenti e autorevoli, richiamando racconti di casi reali, Christina Berndt illustra ciò che distingue la contentezza dalla felicità, cosa accade a livello neurologico e fisiologico, chiarisce le dinamiche psicologiche in gioco e quali sono le influenze genetiche fin qui emerse sul nostro stato di soddisfazione. Vi porterà a scoprire da soli, con test e un programma di esercizi, su cosa vale la pena investire, come acquisire un maggiore distacco da ciò che non serve o assorbe inutili energie, fino ad arrivare a dirsi, finalmente e irrevocabilmente, contenti e soddisfatti! -
Uscire dalla solitudine. Dietro le nuvole, l'amicizia e l'amore
La solitudine può essere bella e creativa, ma solo se scelta. La solitudine non voluta, invece, fa soffrire e tocca un po' tutti. Talvolta è evidente, come nel caso dei nuovi esclusi, di chi non può essere protagonista di nulla o di chi vive solo; altre volte è celata da una rete di relazioni solo apparenti, senza contatti nutrienti, reali e umani. Così lo spazio interno si inquina per mancanza di scambi vitali: al chiuso della propria mente o della propria famiglia, i problemi sembrano ingigantirsi, assumere drammaticità e perdere i loro contorni reali. Alla fine non si riesce a condividere i propri stati d'animo con nessuno, nemmeno con se stessi. E il risultato è una profonda, inspiegata sofferenza, o azioni estranee perfino a se stessi. Questo libro, passando in rassegna i diversi tipi di solitudine e ripercorrendo i contorni di casi reali, aiuta ciascuno a ricostruire le cause della propria solitudine, con lo scopo di suggerire come fare ad aprire porte e finestre, lasciar entrare e uscire la vita e le emozioni, sdrammatizzare e, infine, perdonarsi. -
Le armi nascoste della manipolazione. Come smascherarle, disinnes...
A volte, non solo non ci rendiamo conto di essere manovrati, ma non siamo neppure consapevoli che noi stessi adottiamo strategie per influenzare ed esercitare un controllo sugli altri per persuaderli, in modo più o meno trasparente, a pensare o fare ciò che vogliamo, magari senza cattive intenzioni o senza essere machiavellici. Perdiamo di vista che, nel gioco delle parti, carnefici, vittime e salvatori si alimentano e sostengono a vicenda. Lo spiega bene Christophe Carré, uno dei maggiori esperti di questi temi, il quale, senza demonizzazioni e con grande perspicacia, esplora qui le dinamiche e le modalità manipolatone che ciascuno di noi - chi più, chi meno - sperimenta nel lavoro, nei rapporti di amicizia, in amore e nella relazione con i figli. Lo fa integrando molteplici contributi delle scienze umane e della psicologia sociale, grazie ai quali suggerisce come riconoscere e scardinare il gioco della manipolazione, usarne con intelligenza gli strumenti e imparare a comunicare e agire senza barare. -
Shonin-ki. L'insegnamento segreto dei ninja
Lo «Shonin-ki» è uno dei capolavori del ""ninjutsu"", uno dei quattro ""hi densho"", i documenti di trasmissione segreti scritti dai ninja. Insieme rappresentano l'insieme delle conoscenze di tutte le scuole di ""ninjutsu"". Fu scritto nel 1681 da Natori Sanjuro Masazumi, un samurai di alto rango divenuto maestro ninja, che guidò uno dei più importanti clan ninja del Giappone antico, la Scuola Natori. Da sempre avvolti da un alone leggendario, i ninja sono stati considerati i custodi di tecniche segrete e letali, dotati di poteri quasi soprannaturali. Il cuore del ""ninjutsu"" sta nell'osservare, spiare, prevedere e fermare il pericolo. Oltre all'attenzione e all'astuzia, il ninja deve essere motivato da una totale determinazione, che gli permetta di adattarsi a ogni situazione e di avvalersi con efficacia e discernimento di stratagemmi. Il ""ninjutsu"" non è solo un insieme di tecniche adatte alla guerriglia: la sua essenza dimora nella costante vigilanza e nella capacità di trovare una via d'uscita e di sfruttarla, nella flessibilità e nel mantenimento della forza plasmante della resistenza. Questa è resilienza. Resistenza, perseveranza, autodisciplina, resilienza: questo ci trasmettono i ninja, ci insegnano ad affrontare le difficoltà e a rispondere a situazioni pericolose attraverso l'addestramento fisico e mentale, avvalendoci di armi convenzionali con strategie che non lo sono, in una parola ci insegnano la sopravvivenza. Una disciplina che ci è poi d'aiuto anche nella nostra vita quotidiana. -
Un ragazzo normale
Mimì, dodici anni, occhiali, parlantina da sapientone e la fissa per i fumetti, gli astronauti e Karaté Kid, abita in uno stabile del Vomero, a Napoli, dove suo padre lavora come portiere. Passa le giornate sul marciapiede insieme al suo migliore amico Sasà, un piccolo scugnizzo, o nel bilocale che condivide con i genitori, la sorella adolescente e i nonni. Nel 1985, l'anno in cui tutto cambia, Mimì si sta esercitando nella trasmissione del pensiero, architetta piani per riuscire a comprarsi un costume da Spider-Man e cerca il modo di attaccare bottone con Viola convincendola a portare da mangiare a Moria, la tartaruga che vive sul terrazzo all'ultimo piano. Ma, soprattutto, conosce Giancarlo, il suo supereroe. Che, al posto della Batmobile, ha una Mehari verde. Che non vola né sposta montagne, ma scrive. E che come armi ha un'agenda e una biro, con cui si batte per sconfiggere il male. Giancarlo è Giancarlo Siani, il giornalista de ""Il Mattino"" che cadrà vittima della camorra proprio quell'anno e davanti a quel palazzo. Nei mesi precedenti al 23 settembre, il giorno in cui il giovane giornalista verrà ucciso, e nel mondo circoscritto dello stabile del Vomero (trenta piastrelle di portineria che proteggono e soffocano al tempo stesso), Mimì diventa grande. E scopre l'importanza dell'amicizia e dei legami veri, i palpiti del primo amore, il valore salvifico delle storie e delle parole. Perché i supereroi forse non esistono, ma le persone speciali e le loro piccole, grandi azioni non muoiono mai e sono come il mare: luccicano in eterno. -
Respirazione olotropica. Teoria e pratica. Nuove prospettive in t...
Un testo sulla teoria e la pratica della Respirazione olotropica. Una tecnica in grado di scavalcare le barriere costruite dal lavorìo mentale e di portare rapidamente in superficie il materiale emotivo da elaborare. La Respirazione olotropica è quindi una tecnica di esplorazione dell'inconscio, in grado di intensificare tutte le strategie utilizzate dalle terapie verbali tradizionali: dall'allentamento dei meccanismi psicologici di difesa al ricordo degli eventi traumatici repressi o rimossi, dalla ricostruzione del passato mediante il lavoro sui sogni o sui sintomi nevrotici fino all'analisi del transfert. Inoltre, in uno spazio di totale regressione, può non solo riportare alla luce ricordi traumatici da elaborare, ma anche far rivivere la propria nascita biologica. Negli anni, la tecnica si è rivelata efficace per un'ampia gamma di disagi emotivi e psicosomatici, nella trasformazione della personalità e delle strategie di vita, ma anche nel trattamento di alcuni disturbi organici. I principali vantaggi della prospettiva olotropica sono quindi una comprensione più profonda del disagio emotivo e psicosomatico e una maggiore efficacia terapeutica in tempi più brevi. -
Scusa. Il magico potere di ammettere i propri sbagli
Dire semplicemente ""scusa"" a volte è tutto ciò che serve. A volte no. Come ""grazie"" e ""per favore"", ""scusa"" è una parola magica, ma il suo incantesimo funziona solo a determinate condizioni. Harriet Lerner ha studiato per più di due decenni cosa c'è dietro il chiedere scusa e perché alcune persone non lo fanno mai. Oggi è in grado di farci comprendere l'enorme potere che si sprigiona nell'esprimere il nostro rincrescimento per un errore, un'offesa o una scortesia, anche se involontari. Ammesso che lo si faccia, siamo certi di farlo nel modo giusto? In questo libro impareremo come sanare i legami con un sincero ""mi dispiace"" e come evitare scuse che, al contrario, rendono più profonda la ferita originale. Capiremo ciò che ci spinge a non scusarci e ciò che invece ci porta a un eccesso di scuse. Non potremo più nasconderci dietro i ""se"" e i ""ma"" di scuse false o maldestre e banali giustificazioni. Le nostre saranno vere scuse. Lerner offre una prospettiva unica, una guida salutare e persino gioiosa per raggiungere una vera riconciliazione. -
Archivio Foucault. Interventi, colloqui, interviste. Vol. 3: 1978...
In questo volume Foucault affronta i nuovi scenari della comunicazione su scala mondiale, le forme di produzione della verità, e analizza i sistemi di controllo del potere sull'individuo. La decifrazione di forme inedite della produzione della verità e l'individuazione di straordinarie possibilità espressive per la libertà degli individui rovesciano le prospettive precedenti, caratterizzate dal predominio dei dispositivi di sapere/potere, e comportano la necessità per Foucault di proporre la questione dell'etica. Nel riprendere la lezione dell'Illuminismo e dell'etica antica, sostiene pertanto l'attualità di un'estetica dell'esistenza (fare dello stile di vita un'opera autonoma e consapevole) e di un'etica come le sole vie accessibili al soggetto nell'epoca dell'estrema instabilità degli ordini normativi (declino dei progetti politici, metamorfosi della religione, insignificanza della morale, impraticabilità del diritto). Con questo terzo volume si conclude la pubblicazione italiana del cosiddetto Archivio Foucault, che raccoglie interviste, colloqui e interventi di vario tipo, importanti per definire al meglio la personalità del grande filosofo francese. -
L' isola sotto il mare
Le eroine di Isabel Allende recano tutte il medesimo tratto dominante: la passione. Sono le passioni a scolpirne il destino. E Zarité Sedella, detta Tété, ultima incarnazione della donna come la vuole Isabel, non fa eccezione. 1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell'isola, il lavoro degli schiavi. Tété impara presto com'è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l'ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l'affrancamento degli schiavi. È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all'annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi - soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un'eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni. -
L' amante della Cina del nord
Marguerite Duras, dopo aver saputo della morte del protagonista dell'Amante, rivive, riscrivendolo, l'amore fra quel cinese e lei quindicenne. Nell'Amante della Cina del Nord i protagonisti sono quindi gli stessi dell'Amante: l'uomo cinese e la quindicenne bianca. Uguale lo sfondo: l'Indocina degli anni trenta, con i suoi pomeriggi estenuanti, l'odore di pioggia e gelsomino, le strade brulicanti di cani, mendicanti, pazzi, le note del jazz. Ma la storia viene rivissuta, scavata, sviluppata, ingrandita, poiché in fondo essa costituisce la matrice di tutta l'opera della Duras. L'infanzia in Cocincina è riguardata con l'accanimento di chi vuol dire tutto: l'orgoglio, la povertà, l'avarizia, la crudeltà della vita coloniale per i degradati. Non c'è più spazio per tenerezza o nostalgia. Le passioni sono primarie, violente: un fratello pronto ad ammazzare per droga, una madre tentata di prostituire la figlia, un cinese molto ricco venuto dal Nord a fronte di una famiglia rovinata. E tutto è raccontato in modo immediato, diretto, sensuale. -
Middle England
Tornano alcuni personaggi de ""La banda dei brocchi"" e di ""Circolo chiuso"": Benjamin e Lois Trotter e i loro amici, che ritroviamo qui ormai alle prese con le grane dell'età che avanza. Ma l'attenzione del nuovo tragicomico romanzo si concentra sui membri più giovani della famiglia Trotter, come la figlia di Lois, Sophie, ricercatrice universitaria idealista, che dopo un matrimonio poco probabile fatica a rimanere fedele al marito, soprattutto da quando le rispettive idee politiche si sono fatte sempre più distanti. Intanto la nazione sfrigola e questioni come il nazionalismo, l'austerità, il politicamente corretto e l'identità politica incendiano il dibattito e gli animi. -
Spiegazione degli uccelli
Un uomo e una donna decidono di passare insieme un lungo weekend fuori Lisbona. Ciò che lei non sa è l'intenzione del marito di abbandonarla. Rui S., uomo incapace di prendere decisioni, decide così di riprendere le redini della sua vita. Durante i quattro giorni nei quali trascorre l'azione, i dolorosi ricordi della prima moglie si confondono con le sarcastiche e sconvolgenti riflessioni sulla fallita relazione con la seconda moglie, Marília, comunista impegnata. Irrimediabile il finale, quando non restano più spiegazioni se non quelle degli uccelli. Il romanzo di un uomo che riflette sui fallimenti della sua vita, trasformata in un circo di cui lui rappresenta la principale e tragica attrazione finale. Sullo sfondo, spicca l'eccezionale resa di un Portogallo negli anni Settanta, appena uscito da una dittatura lunga cinquant'anni: il paesaggio, la sua intensa relazione con il mare, l'appartamento della coppia, la loro vita quotidiana che accumula carte e polvere. Inedito in Italia, il quarto romanzo di Lobo Antunes, Spiegazione degli uccelli, prefigura la poetica e lo stile del grande autore portoghese che il pubblico italiano conosce, ma in una narrativa più lineare rispetto a romanzi più recenti. -
Bushido per donne guerriere. Risveglia il samurai che c'è in te
Creature apparentemente delicate, tuttavia capaci di generare figli, gestire la famiglia, accudire malati e anziani, studiare ai più alti livelli, guidare aziende, spaccarsi la schiena in lavori pesanti. E, contemporaneamente, occuparsi di affetti e incombenze pratiche. Il multitasking è il modus operandi delle donne. Senza nulla togliere agli uomini, di fatto la sensibilità femminile in alcuni campi ci spinge a dover lottare ancora più tenacemente. Questo libro raccoglie parole profonde, che giungono fino a noi da una tradizione che di guerrieri ne ha forgiati tanti. Si tratta di una raccolta, in una traduzione accurata e diretta dal giapponese, di aforismi estrapolati dalla letteratura samurai, intrisa di valori in cui ci rispecchiamo ancora oggi. Le parole dei maestri del Bushido, la ""Via del Guerriero"", diventano indicazioni essenziali e indispensabili per spronarci a migliorare, ad affrontare e a superare le innumerevoli prove cui siamo sottoposte nello svolgimento dei nostri tanti ruoli. Vi ritroveremo, infine, una sapienza che possiamo finalmente condividere con gli uomini della nostra vita. -
Ausländer. Straniero
«In mezzo a questa gente sarebbe sempre stato uno straniero – un ausländer. Ma nel suo cuore Peter sentiva di avere ragione. Qualcosa dentro di lui gli impediva di accettare la cieca fede che loro nutrivano nei confronti di Hitler e del nazismo.»rnrn«Mi piace la storia perché può essere strana quanto la fantascienza, ma è accaduta per davvero!» – Paul DowswellrnrnPolonia 1941. I genitori di Peter vengono uccisi e il ragazzo mandato in orfanotrofio a Varsavia. Peter, biondo con gli occhi azzurri, sembra il ragazzo ritratto nel manifesto della gioventù hiltleriana e può essere adottato da una famiglia importante. Così avviene. Il professor Kattelbach e sua moglie sono entusiasti di accogliere nella loro famiglia un giovane dall'aspetto così ""ariano"". Ma Peter non è il ragazzo tipico della gioventù hitleriana, Peter non vuole essere un nazista e decide di correre un rischio... il rischio più grande che si può correre a Berlino nel 1943. -
Il nonno che aggiustava i sogni. Ediz. ad alta leggibilità
Dal vincitore del premio internazionale Hans Christian Andersen, una storia avventurosa, piena di forza, mistero ed emozioni.rnrnMichael si trasferisce con i genitori in Israele, la terra d'origine del padre, per poter assistere il nonno anziano. Adattarsi alla nuova casa, alla lingua e ai nuovi compagni di scuola è difficile per il ragazzino, così come è struggente il ricordo dell'America, il solo mondo che lui abbia conosciuto. Una volta giunto a Gerusalemme, però, Michael capisce che quel vecchio burbero, responsabile del loro trasferimento, è in realtà un meraviglioso complice: nella cantina della sua grande casa nasconde un tesoro fatto di preziosi oggetti antichi e di attrezzi incredibili. Non solo: tutti i mercoledì si camuffa ed esce per le vie del quartiere con un affilatoio su ruote, gridando: «Arrotino, arrotino! Forbici e coltelli! Coltelli e forbici», facendo accorrere donne, bambine e bambini curiosi. Il nonno è davvero in grado di riparare qualsiasi cosa! Ma allora sarebbe capace di aggiustare anche i sogni? Michael lo scoprirà quando il nonno lo farà entrare in un suo sogno, offrendogli il più prezioso dei doni: come un apprendista stregone, Michael imparerà a distinguere i confini tra il sogno e la realtà, vivendo insieme al bizzarro vecchietto avventure a volte fantastiche, a volte spaventose: perché ci sono sempre due lati delle cose, uno brutto e uno bello. Età di lettura: da 9 anni. -
Zeitoun
Attraverso la vicenda di Zeitoun, Dave Eggers ci riporta al disastro Katrina e alla surreale vicenda di una città, New Orleans, sconvolta dal cataclisma.Quando l'uragano Katrina si abbatté su New Orleans, Abdulrahman Zeitoun, un americano di origini siriane, benestante e padre di quattro figli, decise di sfidare la tempesta e di restare in città, per proteggere la propria casa e l'attività lavorativa di ristrutturazioni immobiliari. Nei giorni successivi si mise a girare per le strade allagate su una canoa di seconda mano, portando aiuti e viveri alle persone e agli animali bloccati nelle case dall'inondazione. Ma il 6 settembre 2005 Zeitoun sparì all'improvviso. La moglie, sfollata con i figli nel Texas, disperata cercò di avere sue notizie, nel timore che gli fosse successo qualcosa di molto brutto. Cosa successe ad Abdulrahman Zeitoun? In questa opera di non-fiction, per la quale ha condotto ricerche e lavorato per tre anni, Dave Eggers, sulle tracce delle radici siriane del protagonista, racconta il suo matrimonio con Kathy - un'americana convertitasi all'Islam, la nascita dei figli, e soprattutto dipinge magistralmente l'atmosfera surreale (a New Orleans e negli Stati Uniti) che ha reso possibile quanto è accaduto a Zeitoun. -
In exitu
Ultima opera di Giovanni Testori, ""In exitu"" ha per protagonista un giovane drogato omosessuale che consuma i momenti finali della propria esistenza in un angolo della Stazione Centrale, rivedendo nei brevi attimi che lo separano dalla morte la propria vita. Fin da subito il testo venne accolto dalla critica letteraria come un grande capolavoro della letteratura che trovava nel teatro la sua forma ""perfetta"" di comunicazione. Da allora è stato più volte messo in scena, a partire dalla spettacolare rappresentazione sulle scalinate della Stazione Centrale di Milano nel 1988. In una lingua lacerata e spezzata, l'ultimo romanzo di Testori: la parola teatrale che si fa carne.