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Pensare meglio. Strategie e scorciatoie per decidere senza sbagliare
A tutti noi è stato insegnato che le scorciatoie sono qualcosa di sospetto, se non addirittura sbagliato o pericoloso: un trucchetto sleale, una soluzione per gli scansafatiche sempre pronti a “barare” o magari una deviazione adatta solo ai meno cauti. In ogni caso, niente di più lontano dalla matematica, con i suoi calcoli precisi – e un po’ noiosi – da svolgere un passo alla volta. Ma è davvero così? Uno studioso e divulgatore del calibro di Marcus du Sautoy non è affatto d’accordo. Anzi, secondo lui la matematica è il regno del pensiero strategico, quello che ci porta al risultato richiesto nel tempo più breve e con il minor dispendio di energie possibile. Imboccando, insomma la stessa via seguita da Madre Natura. E non è un caso se gran parte di ciò che chiamiamo “progresso” sia nato proprio dalla capacità di semplificare un certo compito: dobbiamo tantissimo infatti a quei “pigri” che hanno trovato la soluzione meno faticosa per affrontare i grandi problemi, dalle tecniche per costruire le grandi città sorte cinquemila anni fa al calcolo infinitesimale applicato all’ingegneria rinascimentale, fino agli algoritmi informatici in grado di aiutarci a trovare la strada giusta. Con la sua indubbia competenza e il suo inconfondibile piglio ironico, du Sautoy ci insegna come funzionano le scorciatoie mentali e quali sono le strategie per risolvere con creatività i problemi che affrontiamo ogni giorno. -
Dove crollano i sogni
Tra i capannoni dismessi della vecchia Genova operaia, all’ombra del grande ponte autostradale su cui s’infrange ogni occasione di riscatto, non c’è posto per la diciassettenne Blondi, solo un buco d’appartamento nel quartiere Certosa dove vive con la madre single che trascorre le serate a bere. Lei invece ha una storia con Cris, che sogna di comprarsi una moto e intanto passa da una canna a un “tirello” di ero. Ma di sogni Blondi ne ha altri: fuggire in Costa Rica per ricominciare. Servono i soldi però, e l’occasione giusta, e gli scrupoli si dimenticano in fretta quando si è disposti a tutto pur di scappare… -
Ginseng Roots. Vol. 3. Il peso della memoria
Craig Thompson è cresciuto in un luogo freddo e inospitale. In Blankets, il capolavoro della sua giovinezza, il Wisconsin era una muta coltre di neve. Il silenzio era interrotto solo dagli insulti dei bulli e dall’ira di suo padre, un uomo esasperato dall’ansia di sfamare la sua famiglia e inculcare nei figli il brutale dogmatismo della propria fede religiosa. Molti anni dopo, le nebbie dei ricordi più cupi si sono diradate, lasciando emergere dall’oscurità uno scenario complesso e sfumato: il Wisconsin non è una distesa di ghiaccio, ma un posto pieno di storie che Craig aveva rimosso, inclusa la sua. “L’adolescenza è fatta per sbagliare”, sembra ripetersi mentre osserva i suoi genitori: da ragazzo gli sembravano degli aguzzini crudeli, oggi sono una coppia di anziani rabboniti dal tempo e dalla stanchezza, due persone che per tutta la vita non hanno fatto altro che dedicarsi al lavoro nei campi e al volontariato. -
Il re delle volpi
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Marian ha ben poco da festeggiare: la madre l'ha promessa in sposa al detestabile Carl Lawrence, e a lei non resta che ubbidire. È proprio nella residenza di campagna del futuro marito che la ragazza incontra una volpe nascosta in un cespuglio. Incredibile ma vero, la volpe le parla. Si chiama Macbeth, e la fa una promessa: se Marian lo aiuterà a tornare a Faerie, il Re delle Volpi in cambio esaudirà qualsiasi suo desiderio. Marian, che per tutta la vita non ha fatto altro che subire le decisioni altrui, non ha dubbi. Questa è l'occasione che ha sempre sognato per rivendicare la sua libertà! Appena varcato il passaggio tra l'Altrove e il mondo di Faerie, però, scopre di essersi cacciata in un mare di guai e che Aleister, il Re delle Volpi, non è esattamente come se lo era immaginato. In compagnia del viziatissimo (ma affascinante) re, Marian dovrà sfuggire a fate vendicative, introdursi nel labirinto sotterraneo dei nani, difendersi da frotte di goblin e da mostri feroci. Ma soprattutto, per la prima volta, dovrà imparare a far sentire la propria voce. Età di lettura: da 10 anni. -
Tutto in una noce. Ediz. a colori
Una mattina Emilia trova una noce sul comodino. Il nonno allora le racconta una storia: è la storia del suo viaggio attraverso l'oceano in cerca di una nuova casa, con una piccola borsa in mano e una noce in tasca. E di un albero che nacque anni dopo, e di un altro ancora, più piccolo, cresciuto accanto al primo. Giorno dopo giorno, il nonno insegna a Emilia come coltivare il suo seme. Ma mentre il piccolo noce cresce a pieno ritmo, il nonno comincia a rallentare il suo. Una storia tenera e potente sulla famiglia, sul ciclo della vita e sull'amore che non muore mai. Età di lettura: da 6 anni. -
I chiostri di New York
Per Ann Stilwell passare l’estate a lavorare per il Metropolitan Museum of Art di New York è un sogno che si avvera. Ma il destino scompagina i suoi piani quando per un disguido si vede assegnata a una sede distaccata del Met: il Cloisters, una serie labirintica di chiostri spagnoli ricostruiti lungo le rive dell’Hudson, rinomato per la sua collezione di arte medievale e per un giardino ricco di piante medicinali. La giovane studentessa trova ad accoglierla Patrick Roland, l’eccentrico direttore del museo, e Rachel Mondray, la sua magnetica e ricchissima assistente. Da subito i due la coinvolgono nelle loro ricerche sulla storia della divinazione, e Ann sembra disposta a tutto pur di entrare nelle loro grazie. Ma tra gli incunaboli della biblioteca, mentre la curiosità accademica muta pian piano in ossessione, Ann scoprirà qualcosa capace di incrinare gli equilibri: un mazzo di tarocchi italiani risalente al Quattrocento, da secoli ritenuto perduto, in grado, secondo Patrick, di aprire una visione sul futuro a chi sa leggerlo. Mentre segreti e mire personali trascinano i tre studiosi in un gioco mortale di seduzioni e prevaricazione, Ann dovrà fare una scelta: credere in un destino già scritto o diventarne l’unica artefice. -
Il visconte di Bragelonne
Dopo I tre moschettieri e Vent’anni dopo, Dumas pubblica a puntate su un quotidiano – come d’abitudine del “padre del feuilleton” –, l’ultimo capitolo della sua saga più famosa: il risultato è un appassionante romanzo che ha al centro il crepuscolo degli eroi di un tempo. Nella Francia del giovane Re Sole attraversata da trame di potere, denaro e amore, ritroviamo Athos, Porthos, Aramis e d’Artagnan e il misterioso uomo con la maschera di ferro – ispirazione per indimenticabili film e musical – e assistiamo alla restaurazione di Carlo II sul trono d’Inghilterra. Incontriamo anche Raul de Bragelonne, figlio di Athos ma erede dello spirito cavalleresco di tutti loro, appassionato protagonista di una tormentata storia d’amore. Restituito ai lettori in una nuova e autorevole traduzione di Guido Paduano, lo spirito degli eroi di Dumas, vecchi e incanutiti ma mai domi, parla ancora ai nostri giorni. Perché, come disse di lui George Sand, “Dumas era il genio della vita. Non ha sentito la morte”. -
Bucaneve
Ambre ha vent’anni e la vita davanti a sé, ma non la vede. Da un anno è l’amante ragazzina di un quarantenne, Philippe, professionista affermato, padre di famiglia. Vive nell’appartamento che lui le ha messo a disposizione, ma è un amore asfissiato che si nutre di scampoli di tempo. Quando Ambre, sopraffatta dal vuoto, tenta di farla finita, Philippe è già distante da quell’amore nuovo e salva il proprio imbarazzo offrendole una via di fuga: le trova una sistemazione ad Arvieux, un paesino delle Alte Alpi francesi, come cameriera stagionale in un albergo. In questa valle azzurra, dove la montagna si presenta allo stato puro e le vetrine dei bar sono appannate dai fumi della cioccolata, Ambre scopre un micromondo di sogni, fragilità, entusiasmi, delusioni. Le persone che incontra hanno, come lei, dolori che pesano e solitudini schierate come scudi. Persone come Tim, l’aiuto cuoco, ventiduenne gay rifiutato dalla sua famiglia; come Rosalie, madre single di una bambina di quattro mesi, che soffre di fobia dell’abbandono. Come Wilson, che preferisce il rumore del vento tra i pini alla compagnia degli uomini. Giorno dopo giorno, tra un turno in sala e una ciaspolata nei boschi di larici, tra incomprensioni e risate leggere, Ambre mette piede nei loro silenzi ed esce dal suo. Come accade quando, sulla superficie di neve invernale, protettiva e muta, riaffiora la vita nei petali di un bucaneve. -
Tutte le volte che ho scritto ti amo
Lara Jean tiene le sue lettere d'amore in una cappelliera. Non sono le lettere che qualcuno ha scritto per lei, ma quelle che lei ha scritto: una per ogni ragazzo di cui si è innamorata. L'ultimo si chiama Josh, che è il suo migliore amico, nonché il ragazzo di sua sorella. Un giorno, scopre che tutte le sue lettere d'amore sono state spedite. E quel che è peggio, ricevute. Improvvisamente, la sua vita diventa molto complicata, ma anche molto, molto più interessante... -
Perfetti o felici. Diventare adulti in un'epoca di smarrimento
Che cosa significa essere adulti oggi? E come diventarlo? Se negli ultimi decenni l’identità adulta è stata principalmente fondata sul lavoro e sulla possibilità di costruire un proprio ruolo sociale e professionale, oggi quel modello appare in crisi e non più in grado di offrire le certezze fornite finora. Anche per questo, nella “stanza delle parole” dove la psicoterapeuta Stefania Andreoli riceve i suoi pazienti, negli ultimi anni ha cominciato a emergere una istanza generazionale comune: quella dei venti-trentenni e dei trenta-quarantenni, in cerca di aiuto per capire come trovare il proprio posto in un mondo sempre più schiacciato sul presente e che sembra aver perso ogni slancio verso il futuro. Partendo dalle storie di chi si rivolge a lei ogni giorno, Andreoli mostra a tutti noi cosa voglia dire essere adulti in quest’epoca di disorientamento, e prova a tessere un filo per ricucire lo strappo che oggi separa i più giovani dai loro genitori e dalle generazioni che li precedono. Perché, in un momento in cui le accuse reciproche prevalgono sul dialogo e la richiesta di omologarsi a un irraggiungibile ideale di perfezione vince sul guardarsi davvero, potrebbero essere proprio i giovani adulti, e i nuovi modelli di cui sono portatori in quanto figli del loro tempo, a indicare la soluzione rivoluzionaria capace di aiutare tutti a essere più in ascolto di se stessi e degli altri e, finalmente, anche più felici. -
I ladri di New York. Uniform Edit.
Vita Marlowe, dodici anni, inglese, è appena sbarcata a New York con sua madre e ha già una missione. Il nonno, amatissimo, è stato vittima di un raggiro, e ha perso tutto: i gioielli, i ricordi, il castello sulla riva dello Hudson. Vita, debole di gambe ma eccezionale nella mira, è determinata a restituirgli ogni cosa e studia un piano contro un noto e pericoloso truffatore legato alla Mafia. Da sola, però, sa di non poterlo sconfiggere: ha bisogno di alleati. E chi meglio di una giovane borseggiatrice e di due ragazzi del circo che si esibiscono alla Carnegie Hall? Un'avventura a rotta di collo per le strade di New York, nei ruggenti Anni Venti. Età di lettura: da 10 anni. -
Vivere la ragione. Saggi sul pensiero filosofico di Luigi Giussani
Luigi Giussani (1922-2005) aveva una personalità dirompente, la sua testimonianza di fede è stata ed è tuttora straordinariamente contagiosa e ricca di frutti, ma non si renderebbe adeguatamente conto di essa e della sua peculiare fecondità di risultati se ci si dimenticasse che nella sua proposta generativa di affinità e di popolo si esprime una genialità di pensiero. Gli esiti di molte sue riflessioni in ambito teologico, filosofico e pedagogico hanno infatti un marcato carattere di originalità e hanno profondamente, seppure a volte sotterraneamente, influenzato la cultura contemporanea. Alla natura del suo genio filosofico e teologico appartiene l’inclinazione “fenomenologica” a tornare alle “cose stesse”: lontano da un’impostazione intellettualistica del sapere, egli è mosso dall’urgenza di partire dall’esperienza come campo di rivelazione del reale e di rinviare all’esperienza. Di qui il suo caratteristico modo di «vivere la ragione»: la continua ricerca dei “certificati di validità” delle affermazioni proprie e altrui, l’attenzione a come le cose originariamente si danno, la passione per la verifica. Il Centenario della nascita è stata una circostanza propizia per illuminare ulteriormente il pensiero di Luigi Giussani, la sua originalità e le sue ancora largamente inesplorate virtualità. Il presente volume, Vivere la ragione, curato da Carmine Di Martino, è il secondo dei tre progettati in occasione del Centenario – rispettivamente dedicati al suo pensiero teologico, filosofico e pedagogico-sociale – e raccoglie contributi di filosofi e studiosi del panorama contemporaneo. Saggi di: F. Acciaro, M. Azurmendi, F. Bertoldi, F. Botturi, E. Buzzi, A. Campodonico, G. Corbella, C. Di Martino, C. Esposito, G. Fornasieri, A. Gerolin, O. Grassi, A. Llano Torres, V. Lomuscio, G. Maddalena, R. Martínez Rivas, T. Mauri, E. Mazzarella, P. Musso, J. Navarro Linares, M. Negro, G. Pezzini, P. Ponzio, G. Ruiz López, T. Sperotto, L.F. Tuninetti.Testo a cura di Carmine di Martino. -
Bucanieri
New York, fine Ottocento. Cinque giovani bellezze, figlie dei nuovi ricchi, respinte dall’élite americana che le considera parvenu. Sono loro le bucaniere – così le immagina Edith Wharton nel suo ultimo romanzo – che, sovvertendo le rotte del passato, partono alla conquista dei tesori della Vecchia Europa: arte, cultura, ma soprattutto nobiltà. Perché un buon matrimonio è l’unico strumento concesso a una donna per assicurarsi un’esistenza dignitosa e conquistarselo è vitale. Così, riconvertendo in fascino la diversità che a casa loro le aveva relegate ai margini, queste eroine si fanno irresistibili ambasciatrici di uno stile di vita e di un amore diverso e irriverente, che vince le convenzioni del Vecchio Mondo e le ipocrisie di quello Nuovo. Completato da Marion Mainwaring. Con gli apparati critici di Sara Antonelli. Traduzione di Chiara Gabutti. -
Tutto il blu del cielo
Cercasi compagno/a di viaggio per un’ultima avventura: sono le prime parole dell’annuncio che Émile pubblica online un giorno di fine giugno. Ha deciso di fare ciò che ancora non ha mai fatto, che ha sempre rimandato, perché nella vita va così. Partire per un viaggio on the road, setacciare paesaggi vicini eppure mai esplorati, affondare occhi e naso là dove non c’è altro che natura e silenzio, senza data di ritorno. Ha solo ventisei anni e una forma di Alzheimer precoce e inesorabile, per questo vuole vivere in completa libertà, lontano da chiunque lo conosca, fintanto che il suo corpo glielo concederà. Non si aspetta che qualcuno davvero risponda al suo appello, ma sbaglia. Qualche giorno dopo in una stazione di servizio, pronta a partire, protetta da un informe abito nero, con un cappello a tesa larga, sandali dorati ai piedi e zaino rosso in spalla, c’è Joanne. E così, su un piccolo camper, attraverso boschi profumati, torrentelli rumorosi, sentieri e stradine che si snodano tra le vette dei Pirenei e certi bellissimi borghi dell’Occitania, una giovane donna e un ragazzo s’incamminano. Parlano poco, forse cercano una dimensione diversa dove potersi incontrare, la parola giusta per bucare, senza fare troppo male, ognuno il dolore acuto dell’altro. ""Tutto il blu del cielo"", esordio di Mélissa Da Costa diventato un bestseller da seicentomila copie, è una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell’altro, la magia del sentirsi umani. -
I delitti della bella di notte
Risolto il mistero sulla morte dello scrittore Alan Conway, l’editor londinese Susan Ryeland vola a Creta per reinventare la propria vita. Tra le bellezze dell’isola il tempo scorre lento, forse anche troppo, fino al giorno in cui arrivano i Treherne, che dal Suffolk hanno viaggiato fin lì solo per lei. La loro figlia Cecily è scomparsa, e per i coniugi la chiave della vicenda è nascosta in Atticus Pünd e il nuovo caso, il romanzo di Conway liberamente ispirato a un fatto di cronaca: l’omicidio di un uomo avvenuto il 15 giugno 2008 nell’albergo di proprietà dei Treherne, dov’era in corso il matrimonio di Cecily. Nella sua ultima telefonata la ragazza diceva di aver rintracciato nel romanzo nuovi indizi per riaprire il caso: nessuno meglio di Susan può aiutarli allora a ritrovare la figlia. -
Storie giapponesi di paura. Yokai, Yurei, Obake e altre creature ...
Con le illustrazioni di Elisa Menini.rnCon la prefazione di Paolo Linetti.rnA cura di Maria Gaia Belli.rnrnIl mondo del folklore giapponese è ricco di creature spaventose: apparizioni inquietanti, spiriti, demoni, creature metà animali e metà donne, mutaforma che mettono in comunicazione il mondo dei vivi con quello dei morti. Uno degli aspetti più inebrianti di questo universo è ben spiegato nella prefazione a questo libro da Paolo Linetti, esperto di arte giapponese: “I mostri giapponesi non possono essere definiti ‘soprannaturali’, essi non vengono da un’altra dimensione, occupano lo stesso spazio reale degli umani”. Una caratteristica che il giornalista e professore di origine greco-irlandese Lafcadio Hearn riesce a trasmetterci pienamente: anche oggi le sue selezioni di racconti dal folklore nipponico sono considerate un vero e proprio ponte tra Occidente e Oriente. Questo volume ne raccoglie trentatré di genere spaventoso, con una nuova traduzione di Andrea Cassini, fresca e fedele allo spirito del mito antico giapponese, accompagnate dalle illustrazioni di Elisa Menini, talentuosa fumettista italiana che si ispira alla stilistica ukiyo e manga più tradizionale. Il risultato è un viaggio ipnotico tra vicende inquietanti e seducenti: dal destino straziante della oshidori, l’anatra mandarina, al suonatore di biwa contattato dalle anime dei morti, dalla trappola del Rokuro- Kubi alla maledizione del rospo-donna, e alla leggenda del Mangiatore di sogni. -
Le belve
QUESTA È LA STORIA... ...di tre criminali dilettanti che fuggono da una rapina andata male. ...di una classe di liceali di Ferrara sequestrati durante una gita in un ospedale abbandonato. ...dell'ex sanatorio Boeri, che nasconde strati di storie maledette, sepolte nelle sue viscere oscure. ...di una ragazza con un potere che le permette di percepire il Male. -
La regina del Nord. La saga completa
Regno di Valenia, 1566. Da sette anni Brianna vive nella Gran Casa di Magnalia, la prestigiosa scuola per giovani prescelte che ambiscono a perfezionare la propria Passione ed essere adottate da un patrono. Brianna però è l'unica allieva a non aver mai mostrato doti particolari e, se non fosse stato per l'enigmatico maestro Cartier, non avrebbe trovato la sua vocazione tra Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza. Ma alla cerimonia finale, il timore della ragazza diventa realtà, e Brianna rimane l'unica senza un patrono. Ancora non sa che dietro allo spiacevole imprevisto si cela la sua più grande fortuna. Lo scoprirà solo quando un misterioso nobile - troppo esperto con la spada per essere un semplice protettore - la sceglierà. Brianna si troverà allora dentro un vortice di intrighi e piani segreti per rovesciare il re e ripristinare sul trono l'antica legittima monarchia, tutta al femminile. Perché ci fu un tempo in cui sul Nord regnavano le regine. Ed è ora che quel tempo ritorni. -
Il fiume del male
A Sanibel Island, una placida località balneare al largo della costa sudovest della Florida, la mareggiata ha sospinto sulla battigia un tipo insolito di spazzatura: decine di scarpe, appesantite da un macabro dettaglio che lascia intravedere un gioco incomprensibile, violento, perverso. Né l’FBI, né la Guardia Costiera, né le autorità locali sembrano in grado di stabilire a chi appartengano o da dove provengano, ma c’è una domanda che richiede una risposta urgente: le vittime di quel gioco malato sono ancora vive? Un caso così complesso richiede l’esperienza e le competenze dell’agente speciale Aloysius Pendergast: arrivato a Sanibel, Pendergast si trova coinvolto in una delle indagini più difficili della sua carriera, incastrato in una trama tentacolare che si dipana per mari e continenti, facendo infine emergere il nero filo che lega un criminale sadico a uno degli enigmi più sconcertanti della scienza moderna. -
Adriano Olivetti, un italiano del Novecento
Adriano Olivetti è un mito dell’industria, della creatività e della cultura italiana nel mondo. In questo libro, frutto di un decennio di ricerche e di scrittura, Paolo Bricco ripercorre la vita e la vicenda industriale e sociale, politica e culturale dell’Italia tra la fine dell’Ottocento e il boom economico. Questa è, prima di tutto, la storia di un’utopia. Ma questo libro non è un’agiografia e di Adriano Olivetti mostra le contraddizioni, i conflitti e le generose incompiutezze: i legami profondi e tormentati con i familiari, le due mogli e le altre donne amate; la passione per l’organizzazione scientifica del lavoro e l’attrazione per la spiritualità, l’astrologia e la sapienza orientale; il complesso percorso dal socialismo di famiglia degli anni Venti all’adesione teorica al corporativismo e al suo concreto inserimento nella società fascista degli anni Trenta; gli avventurosi rapporti, alla caduta del regime, con i servizi segreti inglesi e americani; la perpetua tentazione della politica e la mancata trasformazione del Movimento di Comunità in un partito tradizionale.