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Tutte le poesie. Testo inglese a fronte
Sylvia Plath, voce tra le più potenti e limpide della letteratura americana, dopo la tragica morte divenne rapidamente e a lungo rimase un simbolo delle rivendicazioni femministe. Educata ai rigidi valori della società statunitense, nella sua breve vita la Plath riuscì a coniugare potenza espressiva e realizzazione estrema di sé, evadendo dalle sbarre imposte dalla condizione di “moglie” e trovando proprio in questo tentativo di superamento la suprema forza creativa. Nei suoi versi il tono è assoluto, ogni parola, e ciò che essa rappresenta, non potrebbe essere altrimenti: «suono e senso» scrive Seamus Heaney nel brano che introduce il volume «si alzano come una marea dalla lingua per trascinare l'espressione individuale su una corrente più forte e profonda di quanto l'individuo potesse prevedere». In tutto il percorso lirico della Plath, e fino alle perfette composizioni di Ariel, istanze psicologiche, biografiche e poetiche si fondono con un tono di libertà e perentorietà unico, un senso di urgenza e spontaneità che emerge dalla disciplina di metro, metafore, rime con la potenza di un fiat, con l'euforia di una mente che crea e supera il dolore personale, per approdare a un sentimento stupefatto, meravigliato dell'esistere. -
La vera storia della Lega Lombarda
Quello della Lega Lombarda è un mito recente, creato dal Risorgimento romantico. Ma quale è stata la sua ""vera"" storia? Fu un moto patriottico? Una precoce manifestazione di nazionalismo avant la lettre? O piuttosto un patto nato dalla volontà di proteggere il benessere economico e le libertà politiche conquistati a spese dell'autorità imperiale? In questo saggio uno dei più autorevoli medievisti italiani ricostruisce quella vicenda grazie a un paziente e minuzioso lavoro di documentazione storica. La penna di Cardini restituisce gli avvenimenti, i personaggi, lo scenario sociale ed economico che fu sfondo e motore dei fatti. -
La casa degli sguardi
Daniele, giovane poeta in profonda crisi, non ha più uno scopo. Ma vuole provarci ancora, vuole sopravvivere e lo farà attraverso il lavoro. Firma così un contratto con una cooperativa legata al Bambino Gesù, l'ospedale pediatrico di Roma. Una casa speciale, in cui incontra molti sguardi che lo spingeranno a porsi domande scomode. Ma gli offriranno anche le risposte.Daniele è un giovane poeta oppresso da un affanno sconosciuto, «una malattia invisibile all'altezza del cuore, o del cervello». Si rifiuta di obbedire automaticamente ai riti cui sembra sottostare l'umanità: trovare un lavoro, farsi una famiglia... la sua vita è attratta piuttosto dal gorgo del vuoto, e da quattro anni è in caduta ""precisa come un tuffo da olimpionico"". Non ha più nemmeno la forza di scrivere, e la sua esistenza sembra priva di uno scopo. È per i suoi genitori che Daniele prova a chiedere aiuto, deve riuscire a sopravvivere, lo farà attraverso il lavoro. Il 3 marzo del 1999 firma un contratto con una cooperativa legata all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. In questa ""casa"" speciale, abitata dai bambini segnati dalla malattia, sono molti gli sguardi che incontra e che via via lo spingeranno a porsi una domanda scomoda: perché, se la sofferenza pare essere l'unica legge che governa il mondo, vale comunque la pena di vivere e provare a costruire qualcosa? Le risposte arriveranno, al di là di qualsiasi retorica e con deflagrante potenza, dall'esperienza quotidiana di fatica e solidarietà tra compagni di lavoro, in un luogo come il Bambino Gesù, in cui l'essenza della vita si mostra in tutta la sua brutalità e negli squarci di inattesa bellezza. Qui Daniele sentirà dentro di sé un invito sempre più imperioso a non chiudere gli occhi, e lo accoglierà come un dono. Con la lingua precisa e affilata del poeta, Daniele Mencarelli ci offre con grazia cruda il racconto coraggioso del rifugio cercato nell'alcol, della spirale di solitudine, prostrazione e vergogna di quegli anni bui, e della progressiva liberazione dalla sofferenza fino alla straordinaria rinascita. -
Microliti. Testo tedesco a fronte
Figura di assoluto rilievo nella poesia del Novecento e autore tra i più amati pur nella sua vertiginosa oscurità, Paul Celan ha saputo porsi come testimone degli orrori della storia e dare vita - in immagini e metafore ardite, nell'acutezza tagliente della parola - a una lirica di incisiva verticalità ieratica. Un'opera, la sua, in cui il testo si pone come folgorante realtà poetica autonoma, nata dal silenzio e dalla sofferenza. Accanto ai percorsi della poesia, fin dagli anni giovanili e nelle sue diverse lingue (dal rumeno al francese, quasi ""attraversando"" il tedesco) Celan ha costruito una sorta di controcanto in prosa per frammenti - aforismi, abbozzi narrativi e di poetica - che negli ultimi anni virano verso l'epigramma e l'apologo in uno stile di intrinseca brevità, « lapidar ». Nel 1956 è lo stesso Celan a definire questi frammenti, i suoi ""microliti"", appunto, come «pietruzze appena percepibili, lapilli minuscoli nel tufo denso dell'esistenza»; ormai «povero di parole e forse già irrevocabilmente condannato al silenzio», il poeta dispera però «di raccoglierli a cristalli». Ciò nonostante, continuerà ad accumulare ostinatamente i suoi microliti fino alla morte. «Pubblicarli postumi - scrive Dario Borso, che questi microliti ha scelto, ordinato e tradotto sulla base dell'edizione Wiedemann-Badiou - significa quindi ricomporre, per quanto irregolare e accidentato, il mosaico di un'intera vita.» E permettere ai lettori di entrare in modo più partecipe nel complesso e profondo mondo poetico dell'autore. -
La mano sinistra del buio
«La luce è la mano sinistra del buio, e il buio è la mano destra della luce. Due sono uno, vita e morte, e giacciono insieme come amanti in kemmer, come mani giunte, come la meta e la strada.»«Un monumentale esperimento di pensiero» – Neil Gaiman«Ursula K. Le Guin è una scienziata della chimica del cuore umano» – David Mitchell«Non esiste nessuno come Ursula K. Le Guin» – Zadie SmithSul pianeta Inverno, coperto di ghiacci perenni e dominato da una struttura semi-feudale, l'Ecumene ha inviato un emissario, Genly Ai, incaricato di convincere gli indigeni a unirsi alla Lega. Non sarà facile per lui entrare in contatto con gli abitanti di quel mondo alieno, ancora ignoto, che trascorrono i cinque sesti della loro esistenza in uno stato ermafrodito neutro, per poi essere maschi o femmine solo nei giorni del kemmer. Per riuscire nel suo intento, l'Inviato dovrà superare differenze biologiche, culturali, psicologiche, sociali e comprendere articolate organizzazioni politiche, oltre che affrontare condizioni estreme in un attraversamento del grande Nord degno di Jack London.Opera rivoluzionaria per i suoi aspetti concettuali e stilistici, La mano sinistra del buio descrive – nota Nicoletta Vallorani – «la progressiva costruzione di un rapporto di amicizia tra diversi che oltrepassa con spontaneità struggente ogni genere di differenza, e ogni differenza di genere». La nuova traduzione di Chiara Reali riesce a restituire tutti i colori di un testo complesso e delicato, un romanzo dallo stile fluido e composito, che mostra come categorie da noi ritenute determinanti non lo siano affatto, e come sia possibile progettare una cultura che da esse prescinda. «È questo che insegna la creazione immaginaria,» conclude Vallorani «ipotizzare mondi che potrebbero insegnarci qualcosa sul nostro.» -
Il peggiore dei mondi possibili
Fiorirà l’aspidistria, Omaggio alla Catalogna, Una boccata d’aria, La fattoria degli animali, 1984: con queste cinque opere, tra il 1936 e il 1948, George Orwell è andato delineando un panorama sociale, politico e narrativo che si è nutrito insieme di suggestioni biografiche, grandi eventi storici, immaginazione letteraria, diventando uno dei grandissimi autori del Novecento. Questo volume li raccoglie, fornendo inoltre un agile profilo dell’autore e una curiosa sezione di giudizi critici dei contemporanei, a volte sorprendenti. -
L' ultimo sorso. Vita di Celio
Una scrittura aspra, nervosa e autentica al pari del protagonista di questo romanzo, un libro che tiene viva la fiamma del ricordo e fa luce sul potere dell'amicizia, rara e inafferrabile ma capace di farsi salvifica nell'ostilità e nell'indifferenza del mondo.Rocciatore, taglialegna, scalpellino, minatore, apicoltore: chi è Celio? Insofferente alle persone fino alla misantropia, si rifugia in se stesso, nell'ermeticità del dialetto ladino e nell'abbraccio ambiguo dell'alcol, che lo stringerà per tutta la vita, fino al delirio e alla morte. In quest'uomo, conosciuto durante la problematica infanzia e quarant'anni più vecchio di lui, l'autore troverà un inaspettato mentore, una protezione dalle violenze perpetrate dal padre, una via d'accesso privilegiata ai misteri e alla saggezza della natura, rivelatasi solamente per lui. Nel racconto, Mauro Corona si riscopre bambino, mettendo nero su bianco le parole – sempre misurate, mai lasciate al caso – dell'anziano amico e compagno di bevute, alla ricerca delle radici di un male di vivere sempre scacciato e mai sopito, nel duro e apparentemente impenetrabile cuore da montanaro. -
Storie spaventose per una matematica da paura
Se vai a Tabellinia potrai incontrare il conte Calcula che ti insegnerà le tabelline cantando l'inno nazionale, ti farà diventare super bravo nelle frazioni giocando con un puzzle, e con la sua pozione magica ti svelerà i segreti di somme e sottrazioni! Tre storie da brivido per non avere più paura della matematica! Età di lettura: da 7 anni. -
Poi la mamma torna. Gestire il distacco senza sensi di colpa
In questo libro Alessandra Bortolotti parla di educazione affettiva, di regole, di limiti, di capricci e di comunicazione efficace con i bambini di ogni età. Per comprendere come crescere insieme, al riparo dai pregiudizi culturali e nel pieno rispetto delle emozioni di grandi e piccini.Tante volte avrete sentito frasi come «Se lo allatti così tanto, lo tieni sempre in braccio e dormi vicino a lui, crescerà viziato e dipendente da te! Non te lo staccherai più di dosso! Quando tornerai al lavoro o dovrai portarlo al nido come farai?». Questo libro nasce per provare a rispondere ai dubbi dei genitori sul momento del distacco dal proprio bambino. «Non è necessario allontanare da noi i nostri figli o frustrare i loro bisogni per renderli autonomi» spiega Alessandra Bortolotti. «A questo pensa già la vita di tutti i giorni, dal momento in cui vengono al mondo. È però necessario saper gestire i momenti di distacco quando sarà ora di lasciarli andare. Il distacco e il contatto sono due facce di uno stesso continuum di esperienza che, dal momento della nascita in poi, li porterà a ricercare la dipendenza dall'adulto per fare il pieno di sicurezze.» In Poi la mamma torna Alessandra Bortolotti parla di educazione affettiva, di regole, di limiti, di capricci e di comunicazione efficace con i bambini di ogni età. Per comprendere come crescere insieme, al riparo dai pregiudizi culturali e nel pieno rispetto delle emozioni di grandi e piccini. -
Tre racconti
A metà strada tra il romanzo breve e il racconto, i tre testi racchiusi in questo volume costituiscono una summa delle virtù narrative e delle caratteristiche della scrittura di Piero Chiara. Vi ritroviamo infatti il gusto per la ricerca storica e filologica, la curiosità per le vicende e gli uomini del passato, riletti con un'irresistibile propensione al comico. È questo sentimento a guidare, in Sotto la Sua mano, la ricostruzione delle circostanze che portarono a erigere la colossale statua di San Carlo ad Arona. La Banca di Monate e Il giocatore Coduri consentono invece di ritrovare il Chiara pittore della provincia, artefice di personaggi memorabili e astuto regista di beffe, sorprese e momenti di suspense. -
Coraline. Ediz. anniversario
«È una storia che i bambini leggono come un'avventura, ma gli adulti vivono come un incubo. Coraline è il più strano dei miei romanzi. È quello che mi ha richiesto più tempo. Ed è quello di cui vado più fiero» – Neil GaimanIn casa di Coraline c'è una porta che dà su un muro di mattoni. Un giorno, la porta rivela un corridoio scuro che conduce a una casa identica alla sua e a una donna molto gentile, dall'aspetto uguale a sua madre, ma con due lucidi bottoni al posto degli occhi. Ben presto Coraline scoprirà che dietro a quell'apparente idillio si nasconde una realtà straordinariamente pericolosa... -
Un vuoto d'aria
Poeta appartato e ribelle per vocazione, Carlo Bordini è stato comunque per molti, fino alle generazioni più giovani, un autore di culto, una figura autonoma di riferimento. Composto negli ultimi anni di vita, Un vuoto d'aria, che esce postumo a cura di Francesca Santucci, conserva i tratti più rilevanti della sua fisionomia poetica, in primo luogo l'intensità materica e una potente energia espressiva. L'alternarsi di versi e prosa poetica genera una forte efficacia comunicativa, pur con volute sconnessioni interne, che va ben oltre i termini di una letterarietà di tradizione e di maniera, del tutto estranea al senso della ricerca di Bordini. Una ricerca sempre volta, per citare un suo intervento, a quella che definiva iperverità, nella convinzione che «l'arte, ogni forma d'arte, giunge, quando funziona, a una verità più profonda di quella che una persona conosce o crede di conoscere nella sua vita». Ci troviamo di fronte a un autore che varia le scelte tematiche e formali, e che reinterpreta la stessa poesia d'amore o autobiografica secondo termini del tutto personali. Un autore ben attento all'esempio di Pasolini, capace di ironia e di aperture trasgressive e coinvolto come pochi altri nella stagione dell'impegno, attraversata prima con adesione ideologica e poi con distacco. Ma nella cui poesia troviamo anche legami con grandi esempi storici, come quelli di Apollinaire e Gozzano. Bordini è stato un poeta per il quale risulta decisivo il rapporto tra scrittura e psicoanalisi, poiché nei suoi versi «la psicoanalisi è ovunque», come scrive Guido Mazzoni nel saggio introduttivo, «non è solo un contenuto: è una forma, è una macchina semiotica». E questo nell'ininterrotta indagine sul vissuto che ha alimentato i suoi testi, ai quali possiamo oggi tornare con il pieno interesse dovuto a una riscoperta ormai necessaria. -
Amiche speciali. Nina&Olga. Ediz. a colori
Nina abbraccia Olga e il vento le fa volare in alto. Ecco, si parte, comincia l'avventura!Nel Mondo di Sopra il Sole sta per svegliarsi e la stella Sonia ha preparato il caffè: sta per iniziare una nuova giornata. La nuvola Olga è già pronta e non vede l'ora di scoprire cosa l'attende. Quando scende nel Mondo di Sotto, Olga incontra Nina, una bambina dai capelli rossi e ricci, che rincorre il capello che il vento birbantello le ha portato via. Sarà l'inizio di un'amicizia davvero speciale! -
Il ritratto
Il ritratto è un inno alla vita e un canto d'amore, portato avanti da due personaggi immensi e vulnerabili che, sulla soglia del precipizio, crollano e si rialzano, con dolore e con grazia, mentre l'amore della loro vita e tutto quello che pensavano di essere sta scomparendo.Valeria Costas, scrittrice acclamata e tradotta in tutto il mondo, ha dedicato la vita ai suoi libri e al suo grande amore, il noto imprenditore Martín Aclà. Vive sola a Parigi, mentre Martín abita a Londra con la moglie e i figli: i due sono amanti da più di venticinque anni, e nessuno sa di loro. Quando Valeria scopre dalla radio che Martín ha avuto un ictus, il suo mondo crolla. L'idea di perderlo è devastante. Deve trovare un modo per raggiungerlo, stare con lui, salvarlo, o almeno dirgli addio. Si avventura così in un piano maldestro e spericolato: commissiona il proprio ritratto alla moglie di Martín, la pittrice Isla Lawndale, e grazie a questa bugia riesce a insinuarsi in casa loro. Nella grande e caotica villa nel centro di Londra in cui l'uomo che amano giace in coma, Valeria e Isla si ritrovano una davanti all'altra, affascinate e intimorite l'una dall'altra. Isla sa chi è davvero la donna che le siede di fronte? Valeria le dirà che Martín le aveva appena chiesto di passare i prossimi anni insieme? E cosa ha capito Antonia, la figlia adolescente di Isla e Martín, della doppia vita del padre? Giorno dopo giorno, durante le sedute per il ritratto, Valeria e Isla si studiano e cominciano a raccontarsi, creando un'intimità sempre più profonda, dispiegando la loro fragilità e la loro forza. In un'altra versione della storia, forse, sarebbero state amiche. In questa potrebbero essere ancora in tempo ad aiutarsi. Le bugie, i ricordi e i segreti si rincorrono e si intrecciano in una commovente e luminosa danza di passione e compassione. -
Il mistero della stanza blu
È una notte calda e afosa degli anni Sessanta, quando nella città giapponese di K viene compiuto un misterioso ed efferato omicidio: durante una festa di compleanno a casa del dottor Aosawa, un eminente medico proprietario di un'importante clinica, diciassette persone muoiono avvelenate. L'unica sopravvissuta della famiglia è la figlia Hisako, mentre sul tavolo della cucina viene ritrovata una lettera con un verso criptico, probabilmente lasciata dall'assassino. Hisako, che ha perso la vista dopo un incidente, è tra i pochi testimoni della strage ma non ricorda quasi nulla: nel suo interrogatorio confuso parla soltanto di una stanza blu, piccola e semibuia, e di fiori bianchi. Pochi mesi dopo, il fattorino che ha consegnato le bevande alla festa viene trovato morto, apparentemente suicida, con un biglietto in cui si dichiara colpevole dell'omicidio. Le indagini si chiudono frettolosamente, ma in molti sono convinti che altre persone siano in realtà coinvolte nel delitto. Attraverso le voci di chi è stato testimone dell'omicidio, Il mistero della stanza blu ricompone come un mosaico l'intera vicenda, ricostruendo magistralmente le pieghe e le ombre di quella giornata terribile. Un giallo raffinato, selezionato dal ""New York Times"" come uno dei migliori libri del 2020, una critica profonda alle contraddizioni e alle ipocrisie della società giapponese, una riflessione lucida e spietata sulla natura del male e gli abissi insondabili della memoria. -
Pace in terra
L'umanità non è riuscita a sconfiggere il proprio istinto aggressivo, ma ha messo a punto un espediente per sfogarlo senza rischiare di distruggere l'intero pianeta: le maggiori potenze mondiali hanno spostato sulla Luna lo sviluppo e la produzione di armamenti affidandoli a robot autoprogrammati. Ma qualcosa va storto: i robot cessano di comunicare con la Terra. Per scoprire cosa sia successo, viene inviato in missione segreta sulla Luna Ijon Tichy. Questi, tuttavia, una volta giunto, viene casualmente colpito dagli effetti di un'arma ultrasonica che rompe la comunicazione tra i due emisferi del suo cervello: la parte sinistra non sa niente di cosa stia avvenendo sulla Luna, la destra non lo vuole rivelare. E l'astronauta si trova al centro di una duplice lotta: quella tra le potenze mondiali pronte a tutto pur di impadronirsi di ciò che Ijon Tichy sa, e quella tra le due metà della sua mente, ciascuna delle quali cerca di prendere il sopravvento. Pieno d'azione e di sottile ironia, ma anche fondato su una rigorosa base scientifica, Pace in Terra è un ritratto satirico del mondo al tempo della Guerra Fredda e della corsa agli armamenti. -
Quello che amo di te. Bevelstoke. Vol. 3
Annabel Winslow è a Londra per la Stagione, alla ricerca di un marito ricco per salvare la famiglia dai guai finanziari. La sua avvenenza attira l'attempato conte di Newbury, il quale desidera un erede per estromettere dalla successione l'odiato nipote Sebastian Grey, un giovane tanto bello quanto scapestrato che nasconde un segreto. Annabel in realtà non ha alcuna voglia di diventare la moglie del vecchio Newbury, che un tempo aveva corteggiato persino sua nonna! E tutto si complica tremendamente quando per caso conosce proprio Sebastian, e i due si ritrovano subito presi in un bacio appassionato. Lei è ormai rassegnata a sposare Newbury, pur detestandolo, perché rappresenta la sicurezza economica. Ma ovviamente si sente molto più attratta dal fascinoso Sebastian. Cosa potrà aiutarla ad arrivare a una decisione? -
Racconti di Odessa
Odessa, la ""Marsiglia russa"", ha i caratteri della leggenda sin dalle prime righe di qualsiasi racconto di Babel', che sia ambientato nell'avventuroso mondo della malavita o nella variopinta comunità ebraica. Ma l'eccezionalità dell'Odessa di Babel' non fa che riflettere l'eccezionalità di questa città fuori del comune: internazionale e universale fin dalla sua fondazione, crocevia di lingue, religioni e popoli, Odessa è uno spazio infinito, proiettato in una dimensione eterna. Tra i suoi vicoli e i mercati, le banchine e le sinagoghe, le case di malaffare e i ricchi palazzi è un susseguirsi di feste nuziali, commerci (quasi mai onesti) e tenerezze, ma anche pogrom, violenze e funerali: tutta l'inesausta varietà della vita che in questi racconti, ambientati tra la fine dell'Impero zarista e gli anni della Rivoluzione, lo scrittore restituisce con uno stile essenziale, conciso, che sa essere nello stesso tempo favoloso, tragico e ironico. -
L'ultimo abito da Parigi
Londra, 2017. Quando la sua amata nonna Sylvie le chiede di andare a Parigi per recuperare un abito che ha indossato decenni prima, Lucille vede in questo viaggio l'occasione di sfuggire temporaneamente alle pressioni della sua vita (compresi un fidanzato molto distratto e una madre troppo impegnata). Arrivata a Parigi, si ritrova in un appartamento a fissare confusa sei abiti meravigliosi: sono Dior, l'emblema del lusso, dell'eleganza e dell'alta moda. Ma Lucille non riesce a conciliare questo mondo glamour con l'immagine di sua nonna, seduta nella minuscola casa nel Sudovest di Londra. Passando le dita sugli abiti, scopre due iniziali ricamate su ogni etichetta, nascoste tra le strisce di tessuto: A&A. Che cosa significano? Quali segreti nasconde quella collezione di abiti di inestimabile valore? Parigi, 1952. La Francia del dopoguerra è piena di fascino e privilegi, e Alice Ainsley, moglie dell'ambasciatore britannico, conduce una vita esclusiva, tra gioielli, banchetti e abiti d'alta moda. Ma dietro la facciata scintillante la giovane donna sta in realtà soffocando in un matrimonio privo d'amore. Il marito è drasticamente cambiato, e le speranze di Alice di vivere una storia romantica e di costruire una famiglia sono svanite. Così, quando un nuovo volto appare nel suo salotto, lei si trova a desiderare di seguire il suo cuore... senza curarsi delle conseguenze. -
Coraline
In casa di Coraline c'è una porta che dà su un muro di mattoni. Un giorno Coraline scopre che dietro la porta si trova una casa identica alla sua, dove vive una donna uguale a sua madre, ma con due bottoni al posto degli occhi. Amorosa e attenta, l'altra madre le chiede di diventare sua figlia. Ma Coraline capisce subito di essere finita in una ragnatela al cui centro c'è un ragno straordinariamente pericoloso.