Sfoglia il Catalogo illibraccio006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1261-1280 di 10000 Articoli:
-
Apri il tuo cuore. Come vivere ogni attimo al meglio. Ediz. a colori
Come possiamo gioire di ogni singolo momento della nostra vita? Il segreto è in una parola: gratitudine. Quando apprezziamo ciò che di buono ci accade, allora ogni istante della nostra vita ci sembrerà un dono. La vita ti offre infinite meraviglie.rn Età di lettura: da 10 anni. -
Pokémon. 2024 un anno di pokémon (calendario)
Un calendario ricco di giochi, quiz e pagine da colorare. Per scoprire giorno dopo giorno tante curiosità sui Pokémon più famosi di sempre. -
Erano tutti miei figli
‘Erano tutti miei figli’ fu iniziato diversi anni dopo che il Group Theater aveva cessato di esistere, ma oggi posso dire che si trattò di un’opera destinata a un teatro dell’avvenire. Mi rendo conto di quanto sia vaga quest’espressione, ma non riesco troppo bene a definire ciò che intendo. Forse significa un teatro, un’opera destinata a diventar parte della vita dei suoi spettatori – un’opera seriamente destinata alla gente comune, e importante sia per la sua vita domestica che per il suo lavoro quotidiano – e insieme un’esperienza che allarga la sua consapevolezza dei legami che si collegano al passato e all’avvenire, e che si celano nella ‘vita’.Arthur Miller -
Shakespea Re di Napoli
Ruggero Cappuccio sceglie la menzogna per raccontare una storia che non è stata, ma avrebbe potuto essere. Siccome la figura che ispirò Shakespeare nei suoi centocinquantaquattro ""Sonetti"" è ancora consegnata al mistero, nulla vieta di rintracciarla fra i personaggi che affollavano lo stordente barocco napoletano. Lo stupore delle immagini del grande teatro inglese ritrova così il suo specchio deformante, infedelmente fedele, nella città partenopea e soprattutto nella sua lingua. -
Dostoevskij. Poetica e stilistica
Il saggio di Michail Bachtin, tradotto e pubblicato in Italia nel 1968, non vuole essere una monografia critico-biografica tradizionale, né una ennesima interpretazione filosofica o psicologica di Dostoevskij. Attraverso una originale analisi stilistica, Batchin individua le categorie essenziali della poetica dostoevskiana e coglie la novità di questo mondo narrativo nella polifonia, nell'insubordinazione delle voci dei personaggi a una concezione del mondo cristallizzata e a esse estranea. -
L' ordine del discorso e altri interventi
In questo saggio Foucault analizza le varie forme in cui in ogni società la produzione del discorso è al tempo stesso controllata e selezionata, in modo da scongiurarne i pericoli e da padroneggiarla. Il volume contiene anche la ""planchette"" di candidatura al Collège de France, intitolata ""Titoli e lavori"", in cui lo studioso offre una sintesi di tutte le sue ricerche anteriori, illustrando il cammino percorso fino ad allora e delinea alcuni dei problemi e dei campi che avrebbero dovuto essere oggetto delle sue indagini e del suo insegnamento negli anni a venire. A completare il saggio due interventi di Jules Vuillemin, autore della presentazione alla titolarità nel Collège di Foucault. -
I mostri di Templeton
Due sono le ragioni di fama - slegate fra loro e anche incongruenti - della cittadina di Templeton: l'aver dato i natali al pioniere della letteratura americana James Fenimore Cooper e l'essere diventata sede del popolarissimo Museo nazionale del baseball. Ma una mattina di luglio, proprio mentre la giovane Wilhelmina Upton (per tutti Willie), ultima erede del fondatore Marmaduke Temple, torna a casa incinta e infelice, a quelle due ragioni se ne aggiunge una terza: il cadavere lungo quindici metri di un mostro che emerge sulle acque del lago locale. E da quell'affioramento, a Templeton, sembrano scaturirne molti altri. Willie, costretta a fuggire dalla Stanford University dopo la rocambolesca fine della relazione clandestina con il suo professore di archeologia, vorrebbe rifugiarsi fra le braccia comprensive e disinvolte della madre Vi. Invece la trova trasformata dall'attivista hippy che era in una fanatica religiosa dell'ultima ora, impaziente di liberarsi del fardello di una bugia lunga ventotto anni: Willie non è, come le ha sempre fatto credere, il frutto di una notte d'amore promiscuo, ma la figlia di un uomo ben noto e ignaro che vive proprio lì, a Templeton. Alla ragazza non resta che impiegare le sue abilità archeologiche per riportare alla luce la verità e scoprire l'identità del misterioso genitore. Le sue ricerche restituiscono un quadro della cittadina che credeva di conoscere e rivelano che, a Templeton, non tutti i mostri vivono in fondo al lago. -
Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica liberale
Nella modernità la teoria morale si astiene dal proporre modelli vincolanti di vita buona. Sennonché l'impossibilità di comporre la disputa sullo statuto morale e giuridico della vita umana prepersonale induce oggi Habermas a riproporre la problematica etica classica sul piano dell'universalità antropologica. Che significato vogliamo dare alla vita della nostra specie? vogliamo mantenere il valore tradizionale della responsabilità morale soggettiva? che tutela dare alla vita umana nei suoi stadi prenatali? che rispetto tributare ai suoi stadi post mortem? L'autore teme una genetica liberale che si affidi alle opzioni interessate dei genitori e ai meccanismi del mercato. Fuoriuscendo dal rapporto clinico e dialogico col paziente, ossia dai limiti strettamente terapeutici e negativi che presuppongono il consenso dell'interessato, il liberalismo genetico rischia di alterare quell'eguaglianza casuale della natalità cui tutti i cittadini devono il cominciamento di un esclusivo destino di socializzazione. Solo se manteniamo come giuridicamente indisponibile la casualità della nascita, i cittadini possono garantirsi l'eguaglianza di accesso all'ideale comunità dei soggetti morali e alla reale comunità dei cittadini politici. -
La bambina pugile ovvero La precisione dell'amore
Le poesie di Chandra Livia Candiani si rivolgono spesso a un tu variabile, che di volta in volta si riferisce a persone presenti o assenti, prossime o lontane nello spazio e nel tempo, o ancora: comunità in potenziale ascolto, entità non individuabili, la morte, parti dell'io poetante (""Io ti converto in fame / mio silenzio""). Ma questo tu assomiglia molto a un noi creaturale che accomuna dèi, uomini e cose in una sorta di fratellanza universale in cui l'insistenza pronominale funge più da invocazione che da individuazione. O da ""istruzioni per l'uso"", come nella splendida ""Mappa per l'ascolto"" (""Dunque, per ascoltare / avvicina all'orecchio / la conchiglia della mano"") o la corrispondente ""Mappa per pregare"". Della stessa serie ""pedagogica"" è la strofa di ""istruzioni per abbracciarsi"" che abbiamo messo in copertina. Chi parla, in questi casi, è una voce sapiente ma non saccente, un soffio leggero con la forza di un vento impetuoso: il risultato di una miscela di linguaggio quotidiano e metafore evocative, colloquialità e schemi anaforici sacrali. Nel libro ci sono anche poesie sulla parte infantile di sé (secondo lo schema io-tu-noi-tutti) da coltivare o recuperare, poesie sul silenzio, sul desiderio; bellissime quelle sul lutto, declinate in varie fasi della raccolta, che sembrano contenere il massimo di precisione proprio quando i rapporti tra presenze e assenze sembrerebbero entrare nelle zone della vaghezza e dell'oscurità. -
I due corpi del re. L'idea di regalità nella teologia politica me...
Agli inizi del XVI secolo un oscuro giurista inglese diede alle stampe una singolare teoria sulla persona del re, già ampiamente diffusa in tutta l'Europa medievale e premoderna: di là dal suo corpo naturale, mortale, soggetto alle malattie e alla vecchiaia, il sovrano dispone anche di un corpo ""politico"", invisibile, incorruttibile, che mai invecchia, si ammala o muore. In questo secondo corpo, che passa da un re all'altro in una successione virtualmente senza fine, si concentra l'essenza della sovranità, del potere regale. Dalla scoperta di questa finzione giuridica, nasce la ricerca di Kantorowicz attorno al tema medievale del corpo doppio, della ""persona ficta"" e della ""dignitas"" immateriale che conferisce l'aureola dell'autorità, la legittimazione stessa del potere. ""I due corpi del re"" è ormai un classico e non solo della discussione storica e politica: la ricerca di una ""dignitas"" perpetua, che non muore mai, porta Kantorowicz alla scoperta della più grande, e laica, di queste figure: l'""humanitas"", la dignità dell'essere uomo che accompagna, come un corpo mistico e perenne, ogni singolo individuo. -
I sette pazzi
Lasciato dalla moglie, sull'orlo del carcere per essersi appropriato di denaro dell'azienda in cui lavora, frustrato nelle proprie aspirazioni di geniale inventore, Erdosain entra in contatto con una strana setta dalle oscure e inquietanti mire politiche. In un cocktail ideologico che mette insieme disinvoltamente comunismo e fascismo, populismo e schiavismo, la setta vuole dominare il mondo e per autofinanziarsi cerca di organizzare il più grande bordello del Sudamerica. Dal canto suo, Erdosain, sempre più alla deriva esistenziale, viene coinvolto in un rapimento a scopo di estorsione. Con questo romanzo, considerato il suo capolavoro, il maestro di ""Onetti"" e di ""Sàbato"" riscrive Dostoevskij in chiave sudamericana, con la follia, l'ironia e la visionarietà di un grandissimo scrittore. Prefazione di Ernesto Franco. -
Delitto e castigo
«Sono stato solo capace di uccidere. Anzi, ora si scopre che neanche di questo sono stato capace...»Raskol'nikov è un giovane che è stato espulso dall'università e che uccide una vecchia usuraia per un'idea, per affermare la propria libertà e per dimostrare di essere superiore agli uomini comuni e alla loro morale. Una volta compiuto l'omicidio, però, scopre di essere governato non dalla logica, ma dal caso, dalla malattia, dall'irrazionale che affiora nei sogni e negli impulsi autodistruttivi. Si lancia cosí in allucinati vagabondaggi, percorrendo una Pietroburgo afosa e opprimente, una città-incubo popolata da reietti, da carnefici e vittime con cui è costretto a scontrarsi e a dialogare, alla disperata ricerca di una via d'uscita. Nuova traduzione di Emanuela Guercetti. Prefazione di Natalia Ginzburg e saggio introduttivo di Leonid Grossman. -
Il re pallido
La trasfigurazione in forma narrativa di un anno che David Foster Wallace, nel bel mezzo degli studi universitari, trascorse lavorando per il Centro controlli regionale dell'Agenzia delle Entrate di Peoria, nell'lllinois. Un romanzo labirintico, che tra finte prefazioni e digressioni, minuziose descrizioni che ricordano i cataloghi dell'epica antica e sintesi fulminanti, riesce a trasformare gli eventi più ordinari in avventure miracolose. Una gigantesca macchina tra saggio e racconto, popolata da un'umanità insieme buffa e dolente e sorretta dall'ambizione quasi filosofica di raccontare la noia, ossia tutto ciò che di solito viene escluso dalle storie perché ritenuto privo di interesse. E che qui viene evocato con grande empatia, nel suo inscindibile misto di banalità e dignità. -
Storia dell'impero bizantino
La ricostruzione di Ostrogorsky prende avvio con il trasferimento del centro politico dell'impero romano nell'Oriente ellenistico, per concludersi con la presa di Costantinopoli da parte di Maometto II. L'originale fisionomia dell'impero bizantino nasce dall'incontro della struttura statale romana con la cultura greca e la religione cristiana. Sono le tre grandi linee di cui tiene conto l'autore nel delineare un'avventurosa vicenda di lotte armate, di dispute religiose e teologiche e una fioritura artistica che fece di Bisanzio, per alcuni secoli, il più importante centro di cultura e di studi. -
I filosofi parlano di felicità. Vol. 2: Tra i moderni.
Non c'è filosofo, tra gli antichi e i moderni, che non abbia parlato di felicità. Dare ragione della vita e del modo di renderla migliore è stato parte essenziale di una competenza sui generis, dichiaratamente fondata sulla conoscenza dell'uomo, che ha mantenuto alto per secoli il prestigio di questa figura intellettuale. Medici dell'anima, o del disordine della mente, i filosofi hanno dispensato diagnosi e prescrizioni per rendersi felici con cognizione, indagando ogni piega del rapporto dell'individuo con se stesso, con gli altri, con la precarietà dell'esistenza. Il libro intende presentare al lettore, introducendoli e commentandoli, testi che esprimono con particolare forza la pretesa strategica che ha accompagnato a lungo la ricerca filosofica, dialogando spesso con gli altri saperi a disposizione di ciascuna epoca. Se il primo volume risaliva alle origini, disegnando le linee di un discorso che le epoche successive avrebbero sempre di nuovo ripercorso. ""Tra i moderni"" ricostruisce importanti sviluppi di tale dimensione intellettuale. Da Pascal a Spinoza, da Hobbes a Kant, da Rousseau a Marx e Nietzsche, la questione si rinnova e diventa più complessa, rispetto all'universalismo fiducioso degli antichi, imponendo di superare alcuni parametri di implicita esclusione: il genere, la classe, la fede religiosa. L'ultima sezione documenta il disincanto intervenuto in questa prospettiva di ricerca. Un'appendice su Darwin chiude la rassegna. -
Praga magica
""Con un gusto ardimentoso ed enciclopedico Ripellino passa in rassegna una folla di persone, luoghi, libri, ombre, edifici, relitti, echi e bagliori della civiltà praghese: sepolcrali ossessioni alchemiche di Rodolfo II e passeggiate notturne di Kafka, taverne picaresche del soldato S'vejk e antri del Golem, caffè letterari e chiese spettrali, tutti travolti dalla continua sopraffazione politica-etnica-religiosa che ha visto il calvario boemo sotto il tallone della Controriforma, di Hitler, di Stalin e dei suoi successori."" Claudio Magris. Il libro, a metà tra saggio e romanzo, è stato pubblicato per la prima volta nel 1973. -
I libri della giungla
Kipling ha creato l'universo epico-leggendario dei ""Libri della Giungla"" scrivendo incantevoli fiabe per bambini, e dedicandosi a curiosi racconti di cani, nei quali dà parola e trasmette il punto di vista dei cani stessi. Il volume raccoglie queste scritture 'animali' - i due ""Libri della Giungla"", alcuni racconti tratti dai volumi ""Storie proprio così"" (1907) e ""Quel servo del tuo cane"" (1930) - mostrando come, pur nelle differenze di genere, ci sia una continuità di sguardo, un'elaborazione mitica che carica la narrazione di un fascino particolare: qualcosa di selvaggio e di dolcissimo, di ancestrale e di fraterno che riesce a toccare nell'intimo lettori giovani e adulti. -
Una giovinezza inventata
La storia di una ragazza borghese, una jeune fille rangée che vive con rabbia e al tempo stesso con astrazione la propria educazione alla vita. Sul filo dei ricordi Lalla Romano ricostruisce la Torino ovattata degli anni Venti con le sue atmosfere, i suoi luoghi, tracciando non il ritratto di un'epoca ma quello di un tempo della vita. L'educandato femminile, le amicizie, il primo amore, i tentativi di porre le basi per il futuro, le incertezze di una personalità ancora acerba sono narrate con distacco oggettivo, fino all'evidenza di una pungente ironia. In ""Una giovinezza inventata"" (1979) l'autrice ha saputo cogliere quanto c'è di intimo e unico nella giovinezza di ognuno e nello stesso tempo quanto di inconsapevolmente comune c'è nella giovinezza di tutti, tratteggiando, come ha affermato Geno Pampaloni, «il quadro di una infelicità, sottile ma irrimediabile, che la giovinezza consegna alla vita». -
Le ricette della signora Tokue
Una favola moderna sull'amicizia e la libertà. Un'ode agrodolce alla cucina e alla vita, che ci insegna a trovare la grazia nell'inaspettato e a riscoprire la gioia nascosta nelle piccole cose.rnrnrnQual è la ricetta della felicità? È una questione di spezie e calore, di ascolto e confessione, di zucchero, di briciole di sogni e, alla fine, di un pizzico di sale. «Si tratta di osservare bene l'aspetto degli azuki . Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi». Questo è il segreto culinario un po' bizzarro che custodisce l'anziana signora Tokue. Ascoltando la voce dei fagioli rossi azuki si può imparare a fare il ripieno perfetto per i dorayaki , tipici dolci giapponesi che si sciolgono in bocca e fanno dimenticare il peso delle preoccupazioni. Tokue rivela il proprio segreto a Sentaro, un pasticciere in crisi di vocazione, che accetta di assumerla nel suo laboratorio dopo aver assaggiato la sua sublime confettura an . E vede gli affari raddoppiare. Tokue gli rivela però anche un altro segreto, quello del suo passato. Impartendo cosí a Sentaro una lezione ben piú profonda e preziosa. -
La moda contemporanea. Vol. 1: Arte e stile da Worth agli anni Ci...
Ricco di continui riferimenti all'arte contemporanea, alla letteratura e alla filosofia La moda contemporanea propone una chiave di lettura originale e innovativa, e costituisce uno strumento indispensabile per studenti, operatori e tutti gli appassionati della materia.rn«Fabbri ripercorre la storia della moda intrecciandola all'arte, alla letteratura e alla filosofia» – Il VenerdìrnDalla sontuosità tessile di Charles Frederick Worth alle citazioni ipercolorate di Emilio Pucci, dalle geometrie affilate di Coco Chanel alle visioni oniriche di Elsa Schiaparelli e Marcel Rochas, dalle forme organiche di Cristóbal Balenciaga, di Charles James e di Christian Dior alla pose affettate di Pierre Balmain. Questo libro racconta la storia della moda indagando al contempo sul senso stesso del vestire e sul significato della «firma», sul potere plasmante dell'abito e sulla sua densità artistica e culturale. Con stile elegante e vivace, l'autore ricostruisce l'universo frammentario della moda analizzando i protagonisti e le principali poetiche del firmamento vestimentario, senza limitarsi alle celebrità delle passerelle e recuperando anche le figure dimenticate dalla storia. Ricco di continui riferimenti all'arte contemporanea, alla letteratura e alla filosofia, che danno vita a un gioco d'insieme di forte suggestione, La moda contemporanea propone una chiave di lettura originale e innovativa, e costituisce uno strumento indispensabile per studenti, operatori e tutti gli appassionati della materia.