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Riscrivere l'umanità. La rivoluzione CRISPR e la nuova era dell’e...
Che cosa accadrebbe se l'umanità potesse alterare la sostanza stessa del codice genetico? Questa domanda è rimasta a lungo confinata al campo della fantascienza, ma tutto questo sta per cambiare, come ci rivela qui Kevin Davies. Davies porta il lettore a conoscere la più radicale conquista scientifica della nostra epocaRiscrivere l'umanità ci porta per mano all'interno dell'affascinante mondo di una nuova tecnica di editing genetico chiamata CRISPR, una potente cassetta degli attrezzi che permette di correggere il DNA di qualsiasi organismo, la cui scoperta è valsa a Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna il Nobel per la chimica 2020. Davies aiuta il lettore a conoscere quella che è forse la più radicale conquista scientifica della nostra epoca, incontrando gli scienziati in prima linea nelle ricerche e i pazienti la cui storia commovente riporta il racconto a un livello più umano. L'autore chiarisce infatti le conseguenze che questa nuova tecnica può avere, risparmiando a milioni di persone gli effetti devastanti delle malattie ereditarie o i problemi che crea la disabilità. -
Le famiglie omogenitoriali. Teorie, clinica e ricerca
Un riferimento essenziale per quanti lavorano in ambito familiare.Le famiglie omogenitoriali possono comporsi in modi differenti, non tutti riconosciuti dal sistema giuridico italiano. Al variare delle geometrie familiari contemporanee, il coordinarsi degli aspetti tecnici, affettivi, corporei, legali, economici ed etici implicati nel ""fare famiglia"" diventa più complesso e, per qualcuno, anche perturbante, poiché la famiglia non coincide con l'immagine di un uomo e di una donna cisgender, sposati, monogami, eterosessuali e fertili. Il volume presenta la genitorialità, lo sviluppo psicologico e la qualità delle relazioni genitori-figlie/figli nelle differenti forme che le famiglie omogenitoriali possono assumere, in particolare quelle che hanno fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita e alla gestazione per altri. Scritto alla luce delle più recenti evidenze empiriche e dei modelli teorici più attuali nell'ambito della psicologia familiare, evolutiva e dinamico-clinica, questo libro costituisce un riferimento essenziale per le studentesse e gli studenti dei corsi di laurea in psicologia, nonché per tutte le professioniste e i professionisti impegnati nel lavoro con le famiglie, omogenitoriali e non. -
Il metodo biografico. Come formazione, cura, filosofia
Come cercare una direzione, significativa per la nostra esperienza di vita, nelle pratiche di formazione e di cura? Come orientarsi nel labirinto delle proposte che si illudono di evitare la domanda di senso? Nel caos delle mode culturali e dei residuati ideologici, possiamo ripartire da quello che ci resta: da noi stessi, dalla vita in prima persona (bio) che è inscritta (grafia) nella storia sociale, nel romanzo familiare, nei riferimenti culturali, nelle tracce psichiche profonde. Il metodo biografico chiama direttamente l’autore che lo propone a un serrato confronto con la propria storia e con il proprio percorso di analisi e di autoanalisi, con le immagini dei sogni e dei quadri di sabbia. Ogni biografia è intrisa dei grandi racconti di senso, dei miti, spesso inconsapevoli, che l’esperienza di una vita pensata mette di nuovo alla prova. Farne un metodo significa cercare di prendersi sul serio. E invitare altri a una formazione e a una cura che non consideri niente di ciò che è umano estraneo a nessun individuo. -
Il trattamento del narcisismo patologico
Sviluppata originariamente per il disturbo borderline di personalità, la psicoterapia focalizzata sul transfert (Transference-Focused Psychotherapy, TFP) è stata ora adattata alle specifiche sfide poste dal trattamento dei pazienti con narcisismo patologico, da quelli con tratti narcisistici a quelli con un disturbo narcisistico di personalità. Scritto dai massimi esperti, il libro aiuta i clinici a identificare, comprendere e lavorare più efficacemente con tutta la gamma di pazienti i cui problemi rientrano in quest’area. Accompagnando il lettore attraverso le varie fasi della terapia, il libro mostra come coinvolgere in profondità questi pazienti e come aiutarli a superare i cronici problemi relazionali e comportamentali. -
Il bisogno di introversione. La vocazione segreta del mondo conte...
Dinnanzi a una realtà esteriore che appare sempre più come un luogo sprofondato nel disordine e nella più radicale evanescenza, la vita altrettanto in disordine degli individui sembra orientarsi verso il proprio mondo interno, gli interessi privati, la sfera intima. Su questo ""ripiegamento"" aleggia presto il sospetto che si tratti di una tendenza all'isolamento, con un conseguente giudizio di condanna. Se tuttavia la crisi del nostro modo di vivere fosse irreversibile, il rientro in noi stessi potrebbe far parte di un più profondo bisogno di introversione, quasi il preludio a una nuova, più equilibrata, visione delle cose. Il primo passo con cui il mondo contemporaneo starebbe seguendo il filo della sua più segreta vocazione. -
L'irripetibile. Il paradosso di Dada
«Nell’epoca della sua riproducibilità tecnica», sembra ormai scontato che l’arte abbia perso gli attributi di unicità e irripetibilità che la rendevano tale. Ma davvero alla tesi di Benjamin non può che corrispondere un’opera d’arte seriale, non specifica? Massimo Donà afferma di no, e per dimostrarlo volge lo sguardo al Dada, una delle più eversive e provocatorie avanguardie europee, ripercorrendone la storia e tracciandone una tradizione che va dall’estetica hegeliana all’opera del maledetto Rimbaud e del truce Lautréamont, fino alla “poesia in negativo” di Laforgue e alla patafisica di Jarry. Il viaggio nell’epopea dadaista si conclude con la tappa del dadaismo italiano, rappresentato dall’esperienza estrema, a tratti sofferta e sicuramente “dada”, dell’artista-filosofo Julius Evola, il “Barone”. Proprio come il Dada, anche l’arte contemporanea è più complessa e radicale di quanto siamo soliti credere; e, contro ogni facile discorso sulla serializzazione, sembra aver scoperto nell’unicità dell’esperienza il suo paradossale senso originario. -
Bugiardo Occidente
Sei nuovo da queste parti, hai lasciato il paese per frequentare l’università. Il dormitorio ricavato in questo casermone sarà la tua casa. E hai un nuovo coinquilino. È difficile da inquadrare. Ha pelle bianca e liscia di vampiro, ignote abitudini notturne; sembra poter fare a meno di parlare, forse di dormire e mangiare. Diventerà la tua ossessione. L’inquietudine scivola in “Bugiardo Occidente” già dal primo racconto, ma lo scarto tra realtà oggettiva e percepita si fa ancora più grottesco nel corso di una «tranquilla serata» a base di droghe e alcol scadente, sotto i portici di via Mascarella, dove ha inizio l’allucinazione di una quête cavalleresca. Oppure durante la prima autopsia di uno specializzando in Medicina, in cui, è presto evidente, l’oggetto d’indagine non è soltanto la causa di morte, ma anche la vita interiore del defunto. Ed è con la stessa attitudine a sorprendere, con scrittura volentieri ipertrofica, totalizzante, che un anno di studi a Lisbona può essere cronaca di un’autodistruzione, svelamento dell’ipocrisia della “generazione Erasmus”, in realtà fatta di emotività fragili e in crisi morale, incapaci alla lotta, intrappolate dentro alla «striscia di Moebius del capitalismo». -
Madri, mostri e macchine
Disastri nucleari, biotecnologie, fecondazione assistita, cinema e letteratura di fantascienza punteggiano la costellazione di idee madri, mostri e macchine. Nell’universo scientifico e nell’immaginario culturale il corpo gravido e quello mostruoso si mescolano, restituendo una visione della corporeità femminile come qualcosa di affascinante e mortalmente temibile. Il fenomeno, che privilegia il deviante, il mutante e l’ibrido, sfida così le versioni più convenzionali dell’umano e riafferma il caposaldo del femminismo: la “differenza” come urgenza politica e filosofica. -
Leonardo. La rinascita degli dèi
Oscuro stregone o geniale scienziato, artista illuminato da Dio o eretico miscredente? Tra la Firenze di Savonarola e Machiavelli e la Roma dei rivali Michelangelo e Raffaello, nella vita di Leonardo da Vinci si ritrovano tutta la magnificenza e le contraddizioni del Rinascimento: un’età dell’oro per le arti, con l’umanesimo e la scoperta dell’America, ma anche un’epoca di fanatismo religioso e caccia alle streghe, con l’Inquisizione e i roghi di libri. Nel 1901 Merežkovskij non pubblicò solo un romanzo storico, ma anche un’avvincente biografia di Leonardo: un uomo semplice e tormentato che viveva il mondo come un’eterna scoperta, curioso come un bambino; capace di studiare per settimane il volo di una mosca «con la stessa matita e lo stesso amore con cui poco prima aveva disegnato il divino sorriso della Vergine». Un precursore che diede tutto se stesso nel tentativo di donare le ali all’umanità, ma che era destinato a rimanere incompreso fra i suoi contemporanei, come un «uomo che si sveglia nel buio, troppo presto, mentre tutti gli altri dormono ancora». -
Charles de Foucauld. Esploratore mistico
La vita di Charles de Foucauld, nato a Strasburgo nel 1858, fu guidata dall’irrequietezza: quella del giovane alla ricerca del piacere, poi del viaggiatore assetato di conoscenza e infine del convertito che non cessa d’interrogare la propria fede e di metterla alla prova nel mondo. Michel Carrouges – poeta e studioso del surrealismo, un’altra figura di cristiano inquieto – ne scrive la biografia scegliendo lo stile piano della pura evidenza dei fatti: una radicale testimonianza d’amore in forma di romanzo d’avventure. L’ateo Charles combatte in Algeria e compie importanti spedizioni geografiche in Marocco, ma un’inquietudine più profonda lo porta a intraprendere un lungo cammino di conversione, dal pellegrinaggio in Terra Santa fino al definitivo ritorno in Africa. Qui il «fratello universale» studia la lingua e la cultura tuareg, fonda un eremo e si oppone alle violenze dei predoni, che lo uccideranno di fronte alla sua casa nel 1916. Nell’incontro di misticismo e azione, la voce di fratello Charles, santificato nel 2022, è diventata più forte. Milioni di fedeli testimoniano oggi quanto sia vasta l’eredità di questa vita estrema e di questa morte solitaria. -
E lucevan le stelle
Noemi aspetta il traguardo dei diciott’anni per lasciare il paese della costa calabrese e chi ci vive con lei: sua madre, Stella, con la quale la convivenza è diventata una guerra di trincea. Imprenditrice fraudolenta nonché succube dell’alcol e abile manipolatrice, la madre di Noemi ha infatti dilapidato il lascito del padre di lei, e ora mira ai soldi del vecchio Tonino, titolare del ricco albergo di paese, di cui è l’amante. Stella d’altra parte non sopporta la maturità della figlia né la sua bruttezza: Noemi le ricorda la ragazzina che era un tempo e che ha fatto di tutto per cancellare, stravolgendo il suo corpo e la sua identità. Finché, un giorno di fine estate, in paese appare Daniel, un turista americano che finisce per accordarsi con don Tonino e intrattenere gli ospiti dell’albergo grazie alle sue abilità di pianista. Daniel si innamora di Stella al primo sguardo. E Noemi di lui. Flirtare con quello che appare un ingenuo e romantico americano diventa il nuovo gioco di Stella: ma sia lei che la figlia ignorano con chi hanno davvero a che fare. -
Punto d'incontro all'infinito
Scritto nel 1932, il romanzo, finora inedito in italiano e considerato l’opera più significativa del periodo precedente l’esilio di Klaus Mann, dipinge un quadro affascinante della “generazione perduta”, cresciuta durante e dopo la Prima Guerra Mondiale, che in un mondo in piena decadenza e profonda crisi di valori – dove sembra prevalere l’arrivismo sociale ed economico e la ricerca più sfrenata del piacere – cerca una sua via, tra speranze e disillusioni, ribellione politica ed evasione dalla realtà. Tra Berlino e Parigi le vicende di Sebastian e di Sonja, uno scrittore e un’attrice teatrale, si intrecciano con quelle del ballerino arrampicatore sociale Gregor Gregori, che preannuncia il protagonista del romanzo posteriore “Mephisto”, e di un caleidoscopico pullulare di personaggi, che ben rappresentano l’atmosfera dell’agonizzante Repubblica di Weimar. -
Dante a Trento! Usi e abusi di una retorica nazionale (1890-1921)
L’11 ottobre 1896, in piena dominazione austroungarica, si inaugurava a Trento il monumento a Dante «Genio tutelare della lingua e della civiltà italiana nel Trentino», opera dello scultore fiorentino Cesare Zocchi. Riconosciuto come il più elaborato e riuscito fra i molti dedicati al poeta nel corso dell’Ottocento, quello di Trento è passato alla storia come un monumento apertamente irredentista, un’interpretazione che l’esito della Grande Guerra non fece che rafforzare. Ma nel contesto multinazionale dell’Impero, l’affermazione dell’italianità era impresa ben più complessa. Anna Pegoretti ricostruisce nel dettaglio l’episodio restituendolo al suo articolato contesto storico, culturale e letterario, dominato dalla figura di Giosue Carducci. -
Postmodernità e transmodernità. Sulla filosofia di Gianni Vattimo
Enrique Dussel, esponente dell’etica critica, fondatore della Filosofia della Liberazione, legge e commenta Gianni Vattimo, che ha inaugurato con il “pensiero debole” l’era del postmoderno. Quale pensiero abitare e quale mondo immaginare dopo il tramonto della modernità? Per Dussel è impossibile parlare del filosofo torinese senza tener conto del quadro storico del pensiero europeo, che gli permette di riconoscere parzialità e pregiudizi quasi connaturati in una filosofia che si è pretesa “centro” del mondo. Ecco perché alla fine del moderno annunciata da Vattimo, il filosofo della liberazione risponde con il concetto nuovo di “transmoderno”, che mette a valore la posizione etica della “periferia” e delle vittime della globalizzazione: gli esclusi, gli sfruttati, gli emarginati, le culture altre. Un dialogo intenso, fra esponenti di correnti filosofiche diverse, per mettere in questione i luoghi comuni della nostra contemporaneità. -
Creature
Sergio Maletti è un giovane ingegnere, che si divide tra il lavoro, le uscite con l'amica Vittoria e qualche relazione sentimentale di scarsa importanza. Una sera, in un locale della movida milanese, incontra Mara: donna bellissima e sensuale. Il loro è un amore travolgente, tanto che appena pochi mesi dopo, si sposano con rito civile alla presenza degli amici e dei parenti di Sergio. Mara, che ha confessato al fidanzato di essere rimasta sola al mondo, non invita nessuno. La loro storia assume ben presto i connotati della favola: sono giovani, sono belli, sono felici, hanno un lavoro che li gratifica. Durante la luna di miele, però, i primi segnali che forse qualcosa non è esattamente come appare. Chi è infatti la splendida creatura che ha conquistato Sergio? E come si interseca l'ossessione di Mara per una vecchia casa, fulcro di misteriose scomparse ed episodi inspiegabili? Nonostante il tentativo di giustificare gli anomali comportamenti della moglie, l'evidenza assume i contorni dell'incubo, a cui occorre decidere se assoggettarsi o reagire. -
Il dialogo continua. Note a margine su eteroglossia e traduzione....
La raccolta qui presentata nasce con l'intento di mostrare alcuni tra i primi frutti del nostro lavoro di ricerca che si snoda, in un arco temporale che va dal XXVI al XXXI ciclo, nel contesto del corso di dottorato in Studi Comparati (ind. Slavistica) dell'Università degli Studi di Roma ""Tor Vergata"". -
I soldi danno la felicità. Corso semiserio di sopravvivenza finan...
Questo libro intede essere un corso semiserio di finanza alla portata di tutti e, perché no, una piccola guida per un uso dei soldi che generi felicità.«Dobbiamo renderci conto che non compriamo con il denaro, ma con il tempo che abbiamo utilizzato per guadagnare quei soldi. E la felicità non è poter possedere sempre più beni, ma avere il tempo per fare quello che ci piace, per coltivare le relazioni umane, per stare con i nostri figli e con gli amici. Tutti, a questo mondo, abbiamo il diritto di essere felici» – Pepe, Mujica, ex presidente dell'UruguayChi ci capisce qualcosa di finanza? Quando si parla di questa materia spesso ci vengono in mente domande comuni, forse un po' ingenue e naïf. Ugo Biggeri, fondatore di Banca Etica, qui coadiuvato e pungolato da Cristina Diana Bargu, giovane laureata in Economia e Statistica, parte proprio dalle questioni più semplici per darci gli strumenti utili a orientarci in questo campo tanto complicato quanto criticato e mal visto. Ecco come funzionano il mercato, la Borsa e i suoi prodotti principali, dai “cattivissimi” derivati ai più ben voluti titoli di stato, ed ecco come si possono gestire i soldi. Il loro valore sta nelle relazioni e nel bene comune che aiutano a generare. In questo senso sì, i soldi danno la felicità. Oppure no, lo sappiamo bene. Tutto dipende da come – a livello individuale e collettivo – decidiamo di guadagnarli, spenderli, risparmiarli o investirli. Se molto è stato scritto sul consumo responsabile, siamo ancora poco coscienti di come le nostre piccole grandi scelte finanziarie, dal tipo di banca in cui aprire un conto corrente agli investimenti su cui puntare, possano fare la differenza. I soldi danno la felicità è una guida semplice e alla portata di tutti per trovare il modo migliore di usare il denaro, prestando attenzione all'impatto che ha non solo sulle nostre vite, ma anche su quelle degli altri e sul nostro pianeta. Basta esserne consapevoli, ma per esserlo è necessario essere informati. -
Eredità
Miguel Bonnefoy, con la sua scrittura elegante, evocativa, compone un ritratto familiare profondamente umano, dove la grande Storia entra prepotente in esistenze comuni plasmandole in destini fuori dall'ordinario.«A 33 anni e al terzo stupefacente romanzo, con Eredità (presso 66thand2nd) Bonnefoy racconta come la fillossera - il pidocchio selvatico che distrusse in pochi mesi secoli di agricoltura francese, dal Mediterraneo all’Alsazia - induce Lonsonier, che ha visto ingiallire in una notte i suoi sei ettari di onorati vitigni, a salpare verso la California, con trenta franchi in una tasca e, nell’altra, l’unico ceppo di vite rimasto sano». - Daria Galateria, RobinsonLa casa di calle Santo Domingo, a Santiago del Cile, con i suoi tre limoni a nascondere la facciata, ha ospitato diverse generazioni di Lonsonier. Lì il patriarca, giunto dalla Francia alla fine dell'Ottocento con trenta franchi in una tasca e un ceppo di vite nell'altra, ha visto il suo primogenito, Lazare, annunciare in un giorno di agosto del 1914 la sua volontà di andare a combattere in Europa per una terra che conosceva solo attraverso i libri e i racconti del padre. Lì Lazare abiterà insieme alla moglie Thérèse e costruirà una voliera in giardino per ospitare decine di splendidi uccelli. Lì nascerà Margot, l'aviatrice, che sorvolerà i cieli sopra la Manica durante la Seconda guerra mondiale, e sarà concepito il figlio di lei, Ilario Da, il rivoluzionario, che vivrà le ore più buie della dittatura di Pinochet. Vite condannate a passare da una costa all'altra dell'Atlantico, accompagnate da una lunga serie di dilemmi destinati a non abbandonarle mai, con la misteriosa leggenda di uno zio scomparso come unica eredità. -
iL romanzo del Fuji. Lauda, Hunt F1 1976
È il 24 ottobre del 1976 e sul circuito giapponese alle pendici del monte Fuji la pioggia scende incessante dal mattino. In quest’ultima gara della stagione si deciderà il campionato di Formula 1. A contendersi il titolo, l’austriaco campione del mondo in carica Niki Lauda, che qualche mese prima al Nürburgring è stato vittima di un incidente terribile, uscendone vivo per miracolo, e l’inglese James Hunt, talento purissimo e spirito ribelle. I due piloti sono divisi da soli tre punti e uniti da una singolare amicizia. In un tempo e in uno spazio sospesi, nell’attesa di conoscere se la gara si correrà o meno a causa del maltempo, si muovono tutti i grandi protagonisti dell’automobilismo di quegli anni: non solo piloti, come Lauda, Hunt, Emerson Fittipaldi, Clay Regazzoni, ma anche tecnici, meccanici e uomini di scuderia, come Mauro Forghieri, Alastair Caldwell, Daniele Audetto e Bernie Ecclestone. Diego Alverà, in questa storia vera più appassionante e tesa di un romanzo d’invenzione, racconta il variopinto mondo che anima il circus: una piccola folla di anime in movimento con i loro desideri e destini, passioni, ideali e interessi che si intrecciano, si incontrano e si allontanano. E sopra tutto questo, l’intenso, contraddittorio ed esclusivo rapporto tra Enzo Ferrari, che supervisiona ogni cosa e segue ogni corsa da Maranello, e il suo pilota Niki Lauda. Fuji 1976: una gara che segna il destino di un mondiale, ma anche l’inizio di cambiamenti epocali per la Ferrari e per tutta la Formula 1. -
Quando eravamo sorelle
Noreen, Aisha e Kausar, tre giovani sorelle americane di origine pakistana, si ritrovano sole dopo la morte della madre e l’improvvisa perdita del padre. Ancora bambine, sono affidate in custodia allo zio, uno sconosciuto, un uomo autoritario e distante il cui solo interesse nei loro confronti è legato agli assegni mensili che riceve dal governo. Strappate al mondo che conoscono, vengono sottoposte a un regime di privazione affettiva e materiale che le accompagnerà per anni. In questa solitudine spiazzante il lutto è un compagno tenace, ma gli orizzonti di queste bambine, adolescenti, poi giovani donne si aprono alla scoperta del posto che il loro corpo occupa nel mondo – quel corpo così mutevole, estraneo, oggetto degli sguardi altrui. Quel corpo su cui, da quel giorno infelice, gli appellativi al femminile gravano come macigni. Ragazze. Orfane. Sorelle. Ed ecco che, nel disorientamento, è proprio quest’ultima identità a salvarle, questo inscindibile legame che, oltre ogni ostacolo, le lega l’una alle altre. Il loro sguardo abbraccia finalmente la possibilità di un futuro diverso, di una vita nuova, scontrandosi però quotidianamente con una realtà claustrofobica in cui il Sogno americano è svanito. Il Sogno americano è solo un’altra illusione vacua, come la magica nuova vita che gli era stata promessa. Con una prosa commovente e intessuta di lirismo, questo debutto narrativo indaga il sentimento profondo e le fratture che contraddistinguono i rapporti familiari, così come i difficili scenari in cui si muove in questi anni chi è musulmano in America. Ma più di tutto Asghar ci mostra come, anche quando ci sembra di aver perduto ogni cosa, pur abitando ai margini si possa trovare la forza per rialzarsi. Andare avanti. Ricominciare.