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Tempo di crisi
Il recente terremoto finanziario e borsistico che si è abbattuto sulla nostra società offre a Michel Serres l'occasione per riflettere più in generale sul fenomeno della crisi. Per il filosofo francese, quando si vive una crisi, nessun ritorno indietro è possibile. Bisogna inventare qualcosa di nuovo, avere il coraggio di voltare pagina. Quello che colpisce, invece, è che, nonostante i giganteschi sconvolgimenti che negli ultimi decenni hanno trasformato l'umanità, le istituzioni non sono cambiate. È questa la vera crisi, sostiene l'autore. Di qui occorre partire per ripensare il passato, mettere in discussione il nostro rapporto con il mondo e dare finalmente voce al pianeta Terra, diventato un protagonista essenziale della scena politica. -
Storia della chimica. Vol. 2: Dalla chimica fisica alle molecole ...
Prendere un medicinale, indossare una camicia colorata, spostarsi in auto: quegli atti banali, e infiniti altri, che appartengono alla quotidianità di tutti non sarebbero possibili senza la chimica contemporanea. Il semplice catalogo delle scoperte, dei brevetti e dei prodotti industriali riferibili a una delle sue numerose branche, dal secondo Ottocento a oggi, sarebbe già impressionante. Ma ancora non spiegherebbe nulla. Racconta e spiega, invece, con un'esposizione accattivante Salvatore Califano, che in questo secondo volume della storia della chimica - l'unica completa mai scritta - ripercorre ogni snodo di una vicenda costellata di memorabili traguardi, leggendarie casualità, dibattiti acerrimi e massicce ricadute in ambito economico. Una vicenda forse oscurata, nella percezione generale, dalla smagliante epopea della fisica, i cui protagonisti hanno ormai raggiunto la notorietà di eroi popolari. Eppure il contributo della chimica alla comprensione della struttura dell'atomo è stato rilevante, e sono risapute le feconde interazioni tra una delle maggiori rivoluzioni scientifiche, quella quantistica, e la scoperta della radioattività naturale da parte di Antoine-Henri Bequerel e dei coniugi Curie. Se la chimica inorganica ha concorso a ridisegnare il paesaggio concettuale della scienza, non meno dirompenti sono stati gli sviluppi della chimica organica, culminati nella diffusione onnipervasiva delle materie plastiche e dei prodotti di sintesi, mentre le ultime frontiere della ricerca di laboratorio si sono via via attestate sulle molecole della vita. Proprio le svolte odierne sembrano confermare il fondamentale ruolo di connessione tra fisica e biologia che la chimica ha assunto da tempo, e che qui viene completamente alla luce. -
Una nuova cultura dell'energia
In seguito a un incidente Luce Irigaray inizia, senza troppa convinzione, a praticare lo yoga. Sarà una scoperta e una rivelazione che modificherà profondamente la sua percezione del mondo. Filosofa e psicoanalista di cultura occidentale, si accosta sempre più alla filosofia orientale, diventa vegetariana, smette di fumare, adotta un nuovo ritmo di vita che comprende ogni giorno una passeggiata, la scrittura di una poesia e un momento di meditazione. Da questi semplici gesti nasce un ripensamento sulla natura stessa dell'uomo. D'ora in avanti accoglierà e farà vivere quotidianamente il precetto fondamentale della cultura dello yoga: non nuocere, né agli altri né a se stessi. -
L'origine delle specie
Rielaborato e meditato per quasi vent'anni nella quiete della campagna inglese, alla sua pubblicazione, nel 1859, questo capolavoro della letteratura moderna ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo, segnando da allora un ""prima"" e un ""dopo"". La teoria della selezione naturale, proposta in queste pagine, è alla base della moderna biologia evoluzionistica, ma da molti decenni ormai è entrata a far parte del nostro bagaglio culturale più ampio, ben al di là del suo merito scientifico. E, come per tutti i classici, la sua attualità non tramonta e continua a stupire. Prefazione di Luca e Francesco Cavalli Sforza. Introduzione di Giuseppe Montalenti. -
L'ordine del mondo. Le simmetrie fisiche da Aristotele a Higgs
Le ricerche condotte con i grandi acceleratori di particelle, come l'LHC di Ginevra, hanno lo scopo di verificare una concezione del mondo fisico fondata su una delle più importanti e straordinarie idee della scienza contemporanea: l'idea di simmetria. Le simmetrie, princìpi di invarianza delle leggi di natura, stabiliscono – per dirla in modo intuitivo – che «tutto rimane com'è anche se cambiamo qualcosa». È un'affermazione paradossale, che sorprendentemente ha implicazioni scientifiche di enorme portata. Lo si è scoperto nel corso del Novecento, con la teoria della relatività, la meccanica quantistica e la fisica subnucleare, grazie a figure geniali come Albert Einstein, Paul Dirac, Hermann Weyl e molti altri. Oggi sappiamo che le simmetrie organizzano l'intero universo: determinano le entità fondamentali che lo compongono, le loro proprietà e le loro interazioni. Inoltre – ed è molto importante – conferiscono «bellezza» alle teorie fisiche, rendendole semplici e coerenti. Questo è ""L'ordine del mondo"", un libro che illustra le simmetrie e la loro funzione nella fisica, ripercorrendo un'avventura intellettuale affascinante che, dai primi filosofi-scienziati dell'Antichità fino ai protagonisti della fisica contemporanea, ci ha avvicinato sempre di più alla comprensione della natura. -
Scolpitelo nei cuori. L'Olocausto nella cultura italiana (1944-2010)
Siamo capaci, noi italiani, di elaborare, metabolizzare e comprendere l'Olocausto che ci ha colpiti? Siamo in grado di tramandarne la memoria? Che uso abbiamo fatto, noi, pubblicamente, nella nostra dimensione culturale condivisa, dell'immane sterminio che ha coinvolto gli ebrei e i non ebrei del nostro paese, non certo meno che altrove? Quali ricadute nelle nostre vite, quali insegnamenti, quali comportamenti ci deve imporre la storia di quell'orrore? Sono domande dure come macigni, sono le fondamenta stesse dell'Italia repubblicana. È su queste domande che si possono porre le basi di una società che vuole voltare pagina e ricostruire se stessa dopo il ventennio fascista e una guerra al massacro. A sessant'anni di distanza, questo è il primo libro che affronta nel dettaglio il tema di quanto si è sedimentato dell'Olocausto nella nostra identità, attraverso i libri degli intellettuali, le canzoni popolari, il cinema, la televisione, i monumenti innalzati o quelli che non sono mai stati inaugurati; ma anche attraverso l'operato del nostro Parlamento e delle sue leggi. Robert Gordon ha studiato in profondità la storia dell'elaborazione della Shoah in Italia, e ce ne offre qui un quadro complesso, ripercorrendo questi sessant'anni su più livelli, evidenziando la figura centrale di Primo Levi, ma anche il diffuso sentimento autoassolutorio degli italiani, che ancora oggi vivono spesso se stessi come esecutori ""riluttanti"" di ordini altrui, faticando a farsi carico del proprio passato. -
Storia della tecnologia. Vol. 1/2: Dai tempi primitivi alla cadut...
La ""Storia della tecnologia"" è un'opera che racconta ed esplora la nascita e lo sviluppo della tecnologia. In questo primo volume scopriamo l'origine della lavorazione della pietra, la domesticazione del fuoco, l'addomesticamento degli animali, l'arte dei metalli e l'invenzione della ruota. Il primo tassello di una narrazione che ci porterà alle soglie della contemporaneità. -
Metodo. Nel laboratorio di un genio
Conosciuto in antichità, passato nei secoli attraverso innumerevoli mani, da Gerusalemme a Costantinopoli a Parigi, perduto, cancellato e sovrascritto, il «palinsesto» archimedeo venne trascritto e pubblicato una prima volta nel 1907. Trafugato e ritrovato, il codice è stato infine messo all'asta da Christie's a New York, sottoposto a lettura con tecniche digitali (che hanno evidenziato porzioni di testo precedentemente ignote) e finalmente ripubblicato nel 2011. Quest'opera straordinaria, ora per la prima volta tradotta in italiano, ci offre un'occasione unica per entrare in contatto diretto, dopo oltre ventidue secoli, con la mente di uno degli uomini più geniali che siano mai vissuti. È il testamento scientifico di Archimede, il luogo nel quale il genio spiega il suo sistema per indagare la natura, che oggi appare di una modernità strabiliante. Attraverso le sue proposizioni traspare un procedimento, per così dire, «inverso»: non solo la mente che svela i comportamenti della materia per mezzo della matematica, ma anche la materia che domina la mente: la fisica che indica soluzioni alla matematica pura. Un capogiro di profondità e intelligenza. -
Arte in Italia tra le due guerre. Ediz. illustrata
Sino a oggi l'arte italiana del Ventennio non ha trovato una storiografia adeguata. Nel dopoguerra, e per decenni, si sono salvate prevalentemente figure singole e scuole ritenute - talora con palese forzatura - frondiste e marginali, retrodatandone artificiosamente il tardivo antifascismo. Così un duplice torto si è consumato ai danni di una stagione figurativa di altissimo livello: sotto attacco, negli anni trenta, da parte delle frange più retrive e autarchiche, che inveivano contro i più rancidi prodotti del così detto ""modernismo"", ossia ""la malattia esterofila, la tubercolosi deformista, il gonococco astrattista e lo spirocheto novecentista"", ha patito in seguito la strategia silenziante di una vulgata che la sviliva, con analoga intenzione di azzeramento, a esclusiva arte di regime. Fabio Benzi, tra i maggiori studiosi di quel periodo artistico, si libera dei clichés più usurati e mistificatori e in un saggio di svolta riscrive daccapo l'intera vicenda. Nel quadro che ricompone davanti a noi, corredato di un'antologia di testi teorici e di una ricca iconografia, tutto acquista nitore, protagonisti e comprimari, opere e idee, mostre e manifesti programmatici, movimenti e poetiche di gruppo, mentre risalta la loro statura internazionale e viene in luce la capacità della politica culturale fascista di metabolizzare avanguardie in lotta reciproca. I cultori di un realismo didascalico o di una ""anemica"" pittura da cavalletto vennero oscurati dal giganteggiare di espressionismo, astrattismo, futurismo. -
Marie Curie. Una vita
Genio assoluto, appassionata e brillante, Marie Curie fu tra le prime donne a raggiungere notorietà mondiale in campo scientifico. Non solo, fu anche la prima persona a ricevere due Premi Nobel: il primo per la fisica, con il marito Pierre, nel 1903, il secondo per la chimica, nel 1911. Fu anche la prima donna a varcare come docente le porte della Sorbona. Lavorando su materiali d'archivio inediti, compreso il diario della scienziata, Susan Quinn ne ripercorre la vita: dagli anni in Polonia alla collaborazione con il marito morto prematuramente, dai successi internazionali alla relazione con il fisico francese Langevin che quasi le costò il secondo Premio Nobel. Questa è però soprattutto la storia di una donna e di una scienziata che dedicò, con entusiasmo e dedizione totale, tutta la propria vita alla ricerca. -
Il mondo dei quanti. La fisica quantistica per tutti
Il senso comune ci dice che la materia non svanisce nel nulla, che una particella e un'onda sono entità molto diverse e che una conoscenza sufficientemente accurata conduce a buone predizioni. Eppure, quando usciamo dall'ambito dell'esperienza quotidiana, per addentrarci nel mondo della fisica quantistica, le cose mostrano di stare in tutt'altro modo: le particelle di materia si possono annichilare, onde e particelle sono due facce della stessa medaglia e i risultati di certi esperimenti sono totalmente imprevedibili. Kenneth Ford ci spiega come le leggi che governano l'enormemente piccolo e l'enormemente rapido sfidino il senso comune e mettano alla prova il nostro intelletto al limite delle sue possibilità. Ford ci introduce alle grandi idee della fisica quantistica, che, nonostante i numerosi successi, continua a rimanere piena di concetti misteriosi: la granularità, il dualismo onda-particella, il principio di indeterminazione, la natura dei bosoni e dei fermioni, il principio di sovrapposizione e la non separabilità. -
L'alternativa razionale. I pro e i contro dell'ingegneria climatica
Decenni di discussioni sul riscaldamento globale hanno finora portato solo a politiche confuse, fatte più di roboanti dichiarazioni che di soluzioni reali. Intanto il carbonio nell'atmosfera continua a crescere e l'effetto serra si intensifica. Davvero non si può fare nient'altro? In effetti sì, tecnicamente si può, e costerebbe anche molto poco. Ma la soluzione proposta si scontra con una comprensibile resistenza da parte di molti. Una delle proposte (mai comunque in opposizione alla riduzione delle emissioni di CO2, che resta un obiettivo necessario) si chiama ""geoingegneria"", un insieme di tecnologie volte a modificare artificialmente il clima della Terra. La tecnica si basa sul rilascio nella stratosfera di gocce di acido solforico, che agirebbero come un ombrello contro i raggi del Sole. Non parlare di questi temi potrebbe costarci caro. Parlarne in maniera poco informata, anche di più. Per questo uno dei principali esperti mondiali di tecnologie climatiche ha voluto scrivere questo libro: per discutere in base alle conoscenze e valutare se all'umanità convenga iniziare seriamente a investire nel settore dell'ingegneria ambientale. -
Miti e misteri
Apparso per la prima volta nel 1951 nella collana einaudiana di studi etnologici cara a Cesare Pavese, “Miti e misteri” raccoglie quindici studi, frutto delle indagini sempre più approfondite e rivelatrici che Karoly Kerényi aveva condotto sull'antica religione ellenica, tentativo originale di valorizzare l'eredità classica per l'uomo contemporaneo. L'incontro con la «grande mitologia» aveva portato Kerényi alla scoperta dei temi mitologici fondamentali, di cui tutti i miti tramandati sino a noi sono altrettante variazioni; l'incontro con Jung ebbe a chiarire in lui i rapporti tra gli archetipi psichici e le immagini storicamente concrete della religione greca. In Kerényi, peraltro, la teologia diventa antropologia: la religione greca non vi appare come il frutto di una fantasia sfrenata o di una ingenuità «primitiva», né come il casuale confluire di elementi culturali disparati, ma come una risposta coerente e articolata al problema della presenza dell'uomo nel mondo. -
Sulle tracce dei dinosauri. Esplorazioni di un mondo perduto
A giudicare dall'interesse che continuano a suscitare in un pubblico vastissimo, i dinosauri si direbbero i più vivi tra gli animali estinti. Raccontate da uno studioso che lavora sul campo, le conoscenze scientifiche sui dinosauri hanno il magnetismo di un giallo preistorico. ""La rinascita dei dinosauri"": così i paleontologi definiscono la fiammata di curiosità che negli ultimi decenni ha accolto le risultanze di vaste esplorazioni di siti in ogni parte della terra. Se le si interroga nel modo giusto, come solo scienziati esperti sanno fare, le orme fossili dicono tantissimo, non solo sul comportamento individuale e sociale dei dinosauri, ma anche sul loro habitat, e sono quindi preziose per la ricostruzione del paleoclima e della paleogeografia. Attraverso quelle impronte lasciate sulle rocce sedimentarie tra 230 e 65 milioni di anni fa, entriamo in contatto con un mondo altrimenti perduto. In un saggio rivolto a un pubblico largo, Martin Lockley fornisce lo strumento per comprendere la preistoria: la mappa dei ritrovamenti fossili, il loro significato, la loro classificazione e le fondamentali deduzioni di carattere biologico. E si diverte a sfatare alcune leggende. Una guida per tutti gli appassionati. -
Psiche
Non possiamo vedere la psiche come vediamo i corpi. Eppure non c'è nulla di più reale della nostra componente immateriale. Sono tangibili le azioni che produce, intense le passioni che smuove, laceranti e distruttive le sofferenze che genera, tenendo in ostaggio la vita. Questo pulsare di energia psichica non avviene nel vuoto, ma nella società e nella storia. Mentre la frattura ossea di un europeo di oggi è simile a quella di un antico egizio o di un indio precolombiano, una lesione della psiche è del tutto diversa. Per larga parte della vicenda umana è prevalsa una condizione partecipativa, fusionale, in cui - con l'aiuto di cerimonie collettive e di convinzioni profonde - i contenuti psichici inconsci venivano proiettati nel mondo circostante. La modernità invece, attraverso l'eclisse del sacro e l'espansione della coscienza, fa tornare lentamente le proiezioni nell'individuo. Uno spostamento titanico, previsto sia da Freud sia da Jung, che esalta la libertà personale, ma crea una nuova fragilità: rende solitarie le emozioni e alimenta le patologie della psiche postsociale. Luigi Zoja, tra i maggiori analisti junghiani, osserva da vicino queste dinamiche, sciogliendo diversi equivoci. A cominciare dallo statuto della psicoanalisi, non assimilabile alle scienze naturali e al modello medico di cura come ripristino di uno stato preesistente. -
A tua insaputa. La mente inconscia che guida le nostre azioni
C'è un intero mondo sotto la superficie della nostra consapevolezza. Le scoperte più recenti indicano che proprio lì si trova la chiave per conoscere se stessi e per inventare nuovi modi di pensare, sentire e comportarsi.rnrn«""A tua insaputa"" di John Bargh segna un enorme passo in avanti nella comprensione dei misteri del comportamento umano. Un libro brillante e convincente» – Malcolm Gladwellrnrn«Notevole... un affascinante compendio della ricerca sociopsicologica più avanzata, condotta dall'autore stesso e dai suoi colleghi. Lo stile di Bargh, chiaro e accessibile, conquisterà in egual misura i lettori comuni e gli specialisti» – Publishers Weeklyrnrn«Questo libro è un must, non solo perché tratta di un argomento affascinante – la natura della mente inconscia – ma soprattutto perché è un libro divertente e accessibile, scritto dallo scienziato che ha fatto le ricerche decisive su questo tema. Dovrebbero leggerlo tutti» – Timothy D. WilsonrnrnJohn Bargh è probabilmente il principale esperto mondiale della mente inconscia. In questo libro mette per la prima volta in pagina il risultato delle sue ricerche più che trentennali, regalandoci una nuova e rivoluzionaria comprensione dei meccanismi mentali nascosti che governano segretamente ogni aspetto del nostro comportamento. Ricco di aneddoti e di racconti esilaranti, A tua insaputa trasmette un entusiasmo contagioso. Vi sono descritte le grandi scoperte compiute nei laboratori della New York University e di Yale, dove Bargh e i suoi colleghi hanno cercato di comprendere in che modo l'inconscio – a nostra insaputa – guida i nostri fini e i nostri comportamenti nei contesti più diversi, dalle relazioni sociali alla genitorialità, dagli affari economici ai gusti personali. Noi ci illudiamo di essere pienamente al comando delle nostre vite, ma scopriamo che il più delle volte non è così e questo libro ve lo dimostrerà in modo chiaro e ineludibile. Dai moltissimi e ingegnosi esperimenti che gli psicologi sociali hanno compiuto negli ultimi anni risulta evidente che l'inconscio ci guida di nascosto nei campi più disparati: ci indica chi amare, come votare, cosa comprare e persino in quale città vivere, oltre a molto altro. Dal momento che siamo inconsapevoli dei meccanismi che lo governano, l'inconscio fornisce anche spunti narrativi irresistibili e sorprendenti, che Bargh sfrutta in queste pagine con grande gusto. Ma non si tratta di arrendersi alle manovre di un oscuro «burattinaio» della mente. Essere consapevoli dei meccanismi del pensiero inconscio ci consente infatti anche di operare dei trucchi e di attuare delle strategie efficaci, in grado di migliorarci la vita, per cui la lettura di questo libro potrebbe letteralmente cambiare la vostra esistenza. -
La sopravvivenza degli antichi dei. Saggio sul ruolo della tradiz...
Oggi sappiamo che le divinità pagane non sono mai morte. Che l'idea di una rinascita quattro-cinquecentesca dell'antico pantheon dopo secoli di eclisse è tanto trionfale quanto priva di fondamento. Se la storiografia artistica ha riannodato i legami tra Medioevo e Rinascimento è merito soprattutto di un giovane studioso che nel 1940, in piena guerra, ha dato alle stampe questo saggio ai tempi assolutamente pionieristico, in cui lo schema oppositivo morte-resurrezione lascia il passo al principio continuista della sopravvivenza. Nel suo «libro di giovinezza», dal ricchissimo corredo illustrativo, Jean Seznec ha profuso infinite ricognizioni di miniature, scritti astrologici, enciclopedie, trattati e monumentali cicli figurativi, documentando come durante il lungo transito medievale gli dei dell'antichità avessero conservato attributi riconoscibili, nonostante l'iconografia barbarizzata e cristianizzata. Fossero sopravvissuti, insomma, alla stregua di «incarnazioni di idee». Con l'arte rinascimentale quelle divinità ripresero il loro lontano aspetto. Sulle pareti e nelle volte dei palazzi, o nelle cupole delle cappelle, i contenuti ancora vivi si ricongiunsero alle forme precedenti: irriducibile alla pura funzione decorativa, un intero «universo di dei planetari, di eroi e di allegorie» reclamò la propria ascendenza. E fino a Seznec serbò il segreto del proprio debito nei confronti del Medioevo. Presentazione di Salvatore Settis. -
La conoscenza del mondo fisico
Tra i più grandi spiriti della nostra epoca, Planck compì la costruzione della termodinamica e pose le basi di quella rivoluzionaria teoria dei quanti che insieme alle scoperte di Einstein sta alla base di tutta la fisica contemporanea. Nella seconda parte della sua vita Planck intrattenne un'ampia corrispondenza scientifica e scrisse numerosi saggi su questioni fisiche connesse con i problemi più generali; questi saggi sono raccolti nel presente volume, e nel loro genere costituiscono un insuperato esempio di alta divulgazione («tutti straordinariamente semplici – scrive Planck –, i testi riguardano il compito della fisica come indagine del mondo esteriore reale») e insieme di riflessione scientifica e umana, tanto che sono diventati giustamente celeberrimi. -
Percezioni. Come il cervello costruisce il mondo
Un libro, ma anche una specie di esperimento, di cui il lettore è l’oggetto. Mostra il sistema per cambiare noi stessi sfruttando la fallibilità delle nostre percezioni, e ci convince attraverso innumerevoli esempi spiazzanti che dubitare – di tutto, anche di ciò che «vediamo coi nostri occhi» – è sempre salutare e molto utile.rnrn«Beau Lotto è un narratore potente che unisce la scienza di laboratorio con le arti creative in maniera inaspettata, ricavandone intuizioni utilissime.» - Wiredrnrn«È scritto benissimo, con ironia e chiarezza. Lo raccomando davvero.» - Jerry Harrison, chitarra solista dei Talking Headsrnrn«Beau Lotto è lo scrittore ideale per un libro popolare sulle neuroscienze della percezione. Ha già dimostrato di essere un divulgatore della scienza estremamente coinvolgente e audace. Soprattutto, è un ben noto neuroscienziato che conosce bene ciò di cui parla. In questo libro vi convincerà del fatto che l'esperienza della visione è una cosa ben più misteriosa ed eccitante di quel che sembra.» - Christopher Frith, Professore di Neuroscienze, University College, LondrarnrnPer secoli i filosofi hanno cercato di capire se ciò che vediamo corrisponde davvero a ciò che c’è «là fuori». Da Platone a Matrix, il dubbio ci ha sempre assalito: la «cosa in sé», l’esistenza oggettiva, indipendente dal nostro sguardo, è vera o è un’illusione?rnLe neuroscienze hanno la risposta: è un’illusione, noi non vediamo la realtà. E hanno anche una spiegazione del perché: il nostro cervello non si è evoluto per guardare la realtà, ma per fare altro. Solo il 10% delle connessioni neurali riguarda la visione; il restante 90% è per lo più costituito da un’immensa e sofisticatissima rete interna, che lavora incessantemente per dare un senso all’informazione proveniente dall’esterno. E «dare un senso», in termini evolutivi, significa costruire un modello del mondo che consenta di sopravvivere e riprodursi al meglio. Tutte le migliori scelte di sopravvivenza fatte dai nostri antenati, dunque, sopravvivono in noi; le peggiori sono invece morte con loro senza lasciare discendenza.rnCostruiamo attivamente un mondo che ci appare reale perché ci è utile. Si tratta di un mondo che naturalmente ha una relazione con la realtà, ma non è la realtà.rnUsando le neuroscienze percettive, Beau Lotto ci offre un libro effervescente, che ha uno scopo preciso: mostrarci come la consapevolezza della differenza tra percezioni e realtà possa portare a sviluppare una nuova creatività, sul lavoro, in amore, ovunque.rnMa se il nostro cervello è una manifestazione della nostra storia evolutiva, come possiamo noi «uscirne», guardarlo «da fuori» per innovare il nostro futuro? Proprio di questo parla il libro: possiamo farlo «deviando», cambiando modo di vedere: guardando sé stessi guardare, percependo le nostre percezioni, conoscendole, diventandone consapevoli.rnPercezioni è costruito – anche tipograficamente – allo scopo farvi pensare in modo nuovo e creativo. È un libro, ma è anche una specie di esperimento, di cui il lettore è l’oggetto. Mostra il sistema per cambiare noi stessi sfruttando la fallibilità delle nostre percezioni, e ci convince attraverso innumerevoli esempi spiazzanti che dubitare – di tutto, anche di ciò che «vediamo coi nostri occhi» – è sempre... -
La scienza dell'uomo. Biologia, evoluzione e cultura
È possibile studiare l'uomo nella sua interezza e in maniera scientifica? Da questa domanda fondamentale prende avvio l'opera monumentale di John Z. Young. Inizia così una esplorazione che attraverso gli elementi base della vita, idrogeno, ossigeno e acqua, giunge fino ai sistemi più complessi che regolano la coscienza umana. Come si organizza la vita nella sua singolarità (nella cellula, per esempio), e nei suoi conglomerati? Come si è evoluta e adattata la vita umana sulla Terra e quali sono i meccanismi che ne presiedono la nascita, lo sviluppo e l'invecchiamento? A ognuna di queste domande, e a molte altre, ""La scienza dell'uomo"" risponde con chiarezza, nella consapevolezza che ogni sapere è comunque provvisorio e che il cammino verso la conoscenza dell'uomo è, fortunatamente, ancora molto lungo.