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La notte dei cervi volanti
Alba guarda fuori dalla finestra della sua camera. Buio. La guerra ha spento la città. L'ultima tacca della batteria del suo smartphone è scomparsa e con essa è svanita anche @alba_sunny, e forse tutta la sua spensieratezza. Energia, acqua, cibo, famiglia: non c'è più nulla in città per Alba e sua sorella Yulia, la loro unica chance è raggiungere il paese dei nonni, in montagna. Ma il viaggio per arrivarci è difficile, la campagna che attraversano non è più quella che conoscono, addomesticata, quella che un tempo guardavano sfrecciare dai finestrini dell'auto. Grazie a un gruppo di ragazzi di montagna, Gleno e il Branco del Faggio Torto, Alba e Yulia impareranno nuovi modi di vivere e dovranno proteggere il villaggio da una banda di malintenzionati pronti a tutto pur di impossessarsi delle preziose risorse naturali della valle. Disconnesse dal mondo, le due sorelle torneranno finalmente a connettersi con chi sta loro vicino e con se stesse... Con questo romanzo intenso è profondo Giuseppe Festa torna ai suoi temi più cari: il delicato equilibrio tra uomo e natura, che impone compromessi e rinunce, ma che avvicina le persone e garantisce un futuro per il singolo come per la collettività, e dove la guerra sullo sfondo non è altro che una potente esigenza di pace. Età di lettura: da 10 anni. -
Harry Potter. Edizione Serpeverde. La serie completa. Vol. 1-7
Gli esclusivi cofanetti delle case di Hogwarts per celebrare i primi 25 anni di Harry Potter. Un'edizione ricca di contenuti inediti e con le indimenticabili illustrazioni di Levi Pinfold. Sfoggia con orgoglio i colori della tua casa! Età di lettura: da 9 anni. Età di lettura: da 9 anni. -
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Ediz. anniversario 25 anni
«Non vado in cerca di guai. Di solito sono i guai che trovano me». Così dice Harry Potter, giovane studente della prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ai suoi amici. E infatti Harry non è al sicuro: un famigerato assassino è evaso dalla terribile prigione di Azkaban e gli sta dando la caccia, deciso a ucciderlo. Forse questa volta nemmeno la scuola magica, nemmeno gli amici più cari possono aiutarlo, non quando tra loro si nasconde un traditore... In un vortice di emozionanti colpi di scena, tra mappe stregate e ippogrifi scontrosi, zie volanti e libri che mordono, Harry Potter conduce il lettore nel terzo capitolo delle sue straordinarie avventure. Età di lettura: da 10 anni. -
Harry Potter e i doni della morte. Ediz. anniversario 25 anni
«Mi apro alla chiusura»: è uno dei tanti enigmi lasciati da Silente con cui Harry Potter deve confrontarsi in questo ultimo, settimo libro. E anche la saga stessa, nel giungere alla propria fine, si apre a sorpresa su nuovi mondi, nel passato e nel futuro: getta la luce della meraviglia su dettagli, personaggi ed eventi che pensavamo di conoscere già, rivelandone segreti e significati profondi. Insieme a Harry, nella sua disperata ricerca della verità, ripercorriamo le avventure apparentemente già vissute, riviviamo piccoli fatti e grandi eventi, seguendo il filo della consapevolezza che si dipana e si acuisce in un crescendo di emozioni, colpi di scena, perdite e conquiste. Età di lettura: da 12 anni. -
Nina e Macchia e altre storie di alberi e giardini
In quell'ora sospesa fra la notte e l'alba, Marco lascia casa sua in direzione di una baia inesplorata. Lì non ci sono bare neanche negozi, ma c'è un orto, con pomodori lucidi e dolci, tenere lattughe e fragole così succose da macchiare le dita. A occuparsene è la saggia Caterina, insieme alla cagnolina Macchia e all'intelligentissima asina Nina. Grazie a loro, Marco scoprirà che tutte le cose più buone che la terra regala hanno bisogno di un piccolo (insospettabile!) aiuto per crescere. Pia Pera ha scritto di natura, paesaggio e giardino e come pochi ha saputo raccontare il mondo naturale e lo ha trasformato in grande letteratura. Con un ritratto di Pia Pera bambina di Cristina Palomba e gli esperimenti botanici di Nadia Nicoletti. Età di lettura: da 6 anni. -
Non sei solo. Sfide, risposte, speranze
La sera del 13 marzo 2013, il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio si affaccia sulla loggia centrale della facciata della Basilica di San Pietro e, appena eletto pontefice, rivolge ai fedeli di tutto il mondo un candido «Buonasera». Un saluto che non è soltanto un saluto ma una dichiarazione d’intenti. Dopo un decennio di riforme, scelte di governo, incontri e viaggi nei luoghi più remoti della Terra, Papa Francesco è un leader mondiale e non solo un’autorità religiosa. Tuttavia è ancora lo stesso uomo umile, interessato alla sostanza, disposto ad affrontare i temi più delicati e urgenti del tempo che stiamo vivendo: l’accoglienza dei profughi, il dialogo con le altre religioni e culture, la sofferenza dei popoli in guerra, la lotta ai casi di abusi sessuali all’interno del clero, il riconoscimento del ruolo delle donne, la riorganizzazione della Curia. E al contempo si è sempre dedicato alla cura di ciascun essere umano e a quella che in questo libro egli chiama ‘vicinanza di cuore’. Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin sono stati i primi giornalisti in assoluto di cui Bergoglio si è fidato e che per molti anni lo hanno intervistato per giungere al libro Papa Francesco. Il nuovo papa si racconta diventato il bestseller che lo avrebbe fatto conoscere al mondo. Per altrettanti lunghi anni da allora hanno continuato ad avere un rapporto particolare e a dialogare con lui in una conversazione schietta e sincera, che non arretra di fronte alle questioni più importanti, urgenti e controverse e alla necessità di rinnovare il messaggio del Vangelo. Bergoglio torna a raccontarsi senza filtri: ne emerge il profilo di un religioso che vive e predica la parola di Dio e, consapevole delle proprie umane debolezze, sceglie di affidarsi alle mani della fede. E in essa trova risposte a interrogativi da sempre insoluti. Perché un pontefice è prima di tutto un pastore: apre la strada e indica la direzione, ma rimane indietro per aiutare gli ultimi a trovare i pascoli migliori. -
Lettere (1605-1610). Vol. 82
Alle soglie del quarto centenario dalla morte di Francesco di Sales, un'opera rivelatrice del suo attualissimo umanesimo. Il volume evidenzia «la peculiarità e i temi dell'epistolario salesiano con la ricchezza di orizzonti cui esso apre», offrendoci «una straordinaria testimonianza culturale dell'epoca». Esso raccoglie quasi quattrocento lettere scritte da Francesco di Sales in 6 anni di vita (alle quali si aggiungono, in Appendice, 18 lettere a lui indirizzate), che danno concreta testimonianza della sua intensissima attività epistolare, qui in particolare rivolta alla corte francese e a quella savoiarda, al Pontefice e ai Prelati, all'azione dei riformatori, alla guida e all'accompagnamento spirituale, a Giovanna di Chantal. Queste lettere fanno «intravedere sia la fitta rete di relazioni del santo, sia la sua azione, sia soprattutto i principi ispiratori di essa. Emergerà che ogni parola, ogni relazione, ogni scelta partono da una sorgente unica e sono costantemente connesse, come altrettanto dicasi dei giudizi e delle valutazioni che il santo offre. ... È facile intuire che la sorgente sia quell'appartenere a Dio, che il Sales ripete costantemente» (citazioni dall'Introduzione di Mons. Antonino Raspanti). -
Come muoiono i persecutori
Con l'editto di Milano (313), che poneva fine alle persecuzioni dei cristiani e ristabiliva la pace religiosa, Lattanzio si accinge alla composizione del ""De mortibus persecutorum"". L'opera, che inaugura il genere della storiografia ecclesiastica e delle persecuzioni, racconta il periodo che va dal 303 al 313. Lattanzio ne ripercorre le vicende soffermandosi sulle persecuzioni anticristiane, la restaurazione della pace, la rinascita della Chiesa e la punizione degli imperatori persecutori attraverso il loro crollo politico, le sofferenze fisiche e morali e, il più delle volte, una morte dolorosa e infamante. L'intento è di mostrare che tutto si compie secondo il disegno di Dio affinchè ""i posteri imparassero che c'è un unico Dio"". -
Anima, corpo, relazioni. Storia della filosofia da una prospettiv...
Il volume, in continuità con l'approccio delineato nel primo, analizza i principali snodi della filosofia moderna - dall'umanesimo rinascimentale all'evoluzionismo - ponendo al centro la questione antropologica e le ""vie"" di un umanesimo che la modernità ha proposto. Le grandi questioni tematizzate nel manuale - anima, corpo, relazioni - trovano nella filosofia moderna una rinnovata attenzione e un'apertura a molteplici dimensioni dell'umano: dall'arte all'economia, dalla politica al diritto, dalla teologia alla logica. È un'epoca storica ricca e variegata che, tra non univoche interpretazioni, risulta essenziale per comprendere la configurazione del pensiero occidentale contemporaneo, i suoi esiti e le sue sfide. Si rinnova così la capacità di inaugurare uno spazio di confronto con altre discipline e con un nuovo percorso storiografico che segna profondamente le attuali proposte antropologiche. -
Spirito e libertà. Letture agostiniane
A partire dall'operetta di Agostino De Spiritu et Littera, composta in forma di lettera per l'amico Marcellino, prende corpo questo ""itinerario"" che entra nel cuore della teologia e della spiritualità agostiniana, e cioè nel tema della Grazia come dono dello Spirito Santo. Tutto il discorso agostiniano si snoda attorno ad una citazione paolina di grande spessore, in cui si può leggere il mistero della vita cristiana: ""L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori attraverso lo Spirito Santo che ci è stato dato"" (Romani 5,5). Un viaggio affascinante tra le più belle pagine agostiniane su ""Spirito"" e ""libertà"", quella libertà capace di restituire la pace interiore e di edificare nell'amore la ""città di Dio"". -
La più grande delle magie. Dalla saga di Harry Potter un aiuto pe...
Orientare bene la propria vita è imparare a fare una magia. Nelle avventure di Harry Potter e dei suoi amici si nasconde un aiuto. Le loro storie e le loro scelte si trasformano magicamente in una bussola per scegliere come orientare i propri passi. -
Mino. Ediz. a colori
Mino è appena arrivato. Si guarda intorno ma non sa niente del mondo. Ci sarà un posto anche per lui? L'elefantino Mino affronta il suo primo e più importante viaggio: la nascita e l'ingresso nel mondo alla ricerca di un proprio posto. Per scoprire che quel posto speciale dove non avere mai paura, dove non sentire mai freddo e sentirsi sempre a casa è l'abbraccio della mamma: il posto caldo e sicuro dove essere amato sempre e immensamente. Età di lettura: da 3 anni. -
Opera omnia. Vol. 24/1: Commento al Vangelo e alla prima epistola...
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Lettere. Vol. 1: 1916-1933
Prima pubblicazione in Italia dell’epistolario completo della Stein Della ricca corrispondenza di Edith Stein, sono tradotte in questo volume tutte le lettere (che ci sono rimaste) del periodo che va dal 1916 - la prima è scritta all’indomani della sua tesi di dottorato - fino al 14 ottobre 1933, data del suo ingresso nel Monastero delle Carmelitane Scalze di Colonia. Alle lettere scritte da lei si aggiunge un certo numero di lettere a lei indirizzate, e di documenti che la riguardano; sono invece escluse le numerose lettere indirizzate a Roman Ingarden, raccolte nel quarto volume della collana. Tutto questo materiale, per la massima parte finora inaccessibile in italiano, ci introduce con immediatezza nel suo vissuto prima di assistente di Husserl attenta a tenere in vita i rapporti tra i fenomenologi del gruppo di Gottinga, poi di formatrice delle sue allieve di Spira e di Münster, di conferenziera stimata e ricercata nel mondo universitario cattolico, fino alle lettere del 1933, piene di dolore per la persecuzione antiebraica ormai palese, ma anche di letizia perché le si spalancano finalmente le porte del Monastero. -
Lettere. Vol. 3: Lettere a Roman Ingarden (1917-1938)
Interamente ricomposto, l’epistolario della Stein con il filosofo Roman Ingarden. Il gran numero di lettere indirizzate da Edith Stein a Roman Ingarden e l’interesse che esse offrono hanno suggerito ai curatori della nuova collana delle Opere Complete tedesche (ESGA) di raccoglierle in un volume unico, che viene qui tradotto, come di consueto, con i ricchi apparati di note dell’edizione tedesca. Cronologicamente, queste lettere a Ingarden si situano per la massima parte nello stesso arco di tempo del volume Lettere 1 (1916-1933) - soltanto 4 lettere su 162 sono posteriori al 14 ottobre 1933, data dell’ingresso di Edith Stein al Monastero delle Carmelitane Scalze di Colonia. Il particolare legame di amicizia tra Edith Stein e Roman Ingarden dà a queste lettere un tono tutto particolare, sia che in esse si tratti di eventi personali, sia che in esse si tratti di problematiche più ampie, come quelle relative alla svolta idealistica del maestro Husserl e ai rapporti tra i suoi allievi di Gottinga e quelli di Friburgo, o al nascente interesse di Edith Stein per la metafisica. Emergono inoltre in queste lettere la partecipazione appassionata di Edith Stein agli eventi bellici e le ragioni del suo breve impegno politico, vi sono registrate le sue riflessioni sul senso della storia e sul ruolo dei popoli, nonché il suo interesse per la persona, che non verrà mai meno; non da ultimo, viene alla luce il suo intimo dibattere le “questioni religiose” e il suo confronto con Ingarden sulla sua avvenuta conversione, di fronte alla quale egli assume un atteggiamento a tratti ostile a tratti più aperto. -
Il grande formichiere e altre, piccole, favole in poesie
Poesie in forma di favola, favole nere, brevi, per adulti, descrizioni cristalline di paesaggi emotivi e sonori congelati nel tempo. Tra le ""Illuminazioni"" di Rimbaud e i racconti brevi di Kafka, in alcuni momenti sembra ricordare alcuni interni dei diari della Pizarnik, come alcune favole poetiche della Ombres, o quelle più surrealiste di Gertrude Stein; con la rigorosa arte della tessitrice di storie, la scrittrice greca Niki-Rebecca Papagheorghiou porta rapidamente il lettore nel vortice della sua voce - voce profonda eppure leggerissima, materna eppure sola - una voce femminile ed enigmatica. Poesie fiabesche popolate di animali, piante ed oggetti che saturano lo spazio del racconto aprendo al suo interno un silenzio denso, di riflessione, di poesia. Il libro sarà inoltre arricchito dalle illustrazioni a colori, dal tratto inconfondibile, della disegnatrice Giuditta Chiaraluce, con l'introduzione di Evanghelia Stead, postfazione di Francesca Sensini e un ricordo dell'editore greco Stavros Petsòpoulos. -
Il compleanno e altre opere
«Questo è il mio corpo/cucilo senza/memoria». I versi di Florinda Fusco sono emersioni, nel senso anche di ""emergenza"", da un poiein in crisi, insorgenze dal vuoto spazio della pagina, come un silenzio che ""dice"", riempito di sangue e carne, perché espressione di un farsi poetico corporeo e sensoriale femminile. I sensi appaiono potenziati dalla tensione poetica: il corpo, seppur frantumato e sezionato, come per le mistiche della tradizione (ampiamente studiate dall'autrice), sembra giungere dove la parola non può arrivare; scisso, ancorato al terreno umico con piedi, mani, pelle e ossa, ma costantemente attratto dalla visione, dall'estasi, dalla pulsione, abstractio mentis che sempre lascia segni sul corpo, ferite versali di una sofferenza lacerante incistata nel corpo. La parola perde così il suo tenore analogico e diviene ""corpo"" per se stessa, corpo politico, spettrale e dinamico, come snodo della tensione, come derma della relazione abissale tra vita e morte, tra necessità del dire e afasia: corpo scrivente, sessuato, iper-esposto, benché usato, come ha scritto Biagio Cepollaro, «per un'esperienza che di corporeo non ha più nulla». Una ricerca poetica che affonda nel pre-verbale, verso l'oltre della parola, per cui le immagini e i suoni sembrano giungere da un luogo lontanissimo, «da una profonda instabilità semantica, da dove si ricomincia a parlare, a nominare», ha scritto Giuliano Mesa. Una poesia radicale, intesa come interrogazione al mondo che non può avvalersi di vecchie risposte, di vecchie domande - e che domanda ancora, ""di nuovo"", protendendosi «verso la precoscienza del genere, prima del gender ma anche oltre il gender, scavalcato per estremizzazione sensoriale e auto-percettiva, tra residui di coscienza politica e lacerti di memoria autobiografica», come precisa Margherita Ganeri. Interlocutrici fondamentali dell'autrice sono Simone Weil e Hannah Arendt, tra quelli più propriamente poetici Amelia Rosselli, Edoardo Cacciatore ( attraversati a lungo dall'autrice nei suoi studi e nella produzione saggistica) e Alejandra Pizarnik. Nel libro, oltre all'inedito Il Compleanno, è contenuta la trilogia Tre opere (Linee, Il libro delle madonne scure, La Signora con l'ermellino) che ha reso Florinda Fusco una delle voci più innovative e radicali della poesia italiana del nuovo millennio. -
Storie della buonanotte da tutto il mondo. Ediz. a colori
Una raccolta di storie della buonanotte da tutto il mondo, popolate da personaggi classici come fate, elfi, principesse, animali magici e tanti altri. Illustrate da: Teresa Alberini, Giulia Baratella, Valentina Belloni, Sara Benecino, Giorgia Broseghini, Isabella Ceravolo, Francesca De Luca, Elena Iarussi, Alida Massari, Michela Nava, Domenico Russo, Sara Ugolotti. Età di lettura: da 5 anni. -
Cacciatori di tesori
12 storie piene di avventura e mistero: dalla ricerca della città di El Dorado, alla magnifica tomba di Tutankhamon. Indizi, ritrovamenti casuali, leggende e un pizzico di fortuna. Elementi di cartotecnica interattivi rendono la lettura una vera scoperta! Età di lettura: da 8 anni. -
Storie della fattoria da tutto il mondo. Ediz. a colori
Una splendida raccolta di storie a tema fattoria provenienti da tutto il mondo, popolate da tanti simpatici personaggi al centro di avventure appassionanti. Età di lettura: da 3 anni.