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Peanuts. Mai braccare un bracchetto!
“Il mondo dei Peanuts è un microcosmo, una piccola commedia umana sia per il lettore candido che per quello sofisticato”. Così scrisse Umberto Eco nella prefazione alla prima edizione italiana dei Peanuts. Quasi settant’anni dopo la loro prima apparizione, siamo ancora assetati di Peanuts. Perché, per proseguire con le parole di Eco (traduttore di molte strisce presenti in questa edizione Oblomov), Schulz mostra chiaramente le nevrosi universali dell’uomo moderno; ma “all’improvviso, in questa enciclopedia delle debolezze contemporanee, ci sono (...) schiarite luminose, variazioni disimpegnate, allegri rondò dove tutto si pacifica in poche battute. I mostri ritornano bambini, Schultz diventa solo un poeta dell'infanzia"". -
New York cannibals
Il grande sequel di Little Tulip, dalla coppia di maestri François Boucq e Jerome Charyn. Un noir d’autore, crudo e romantico. Dalla Siberia a New York, ai confini dell’esistenza.Il sequel di Little Tulip prende corpo nella New York del 1990. Paul-Pavel ha un negozio di tatuaggi, vive con Azami, la figlia della sua compagna, che ora è cresciuta ed è diventata una poliziotta con la passione per il bodybuilding. Un giorno, durante un inseguimento, Azami trova un neonato abbandonato in un bidone della spazzatura e, sterile a causa degli steroidi che assume, decide di adottarlo. Paul accetta di occuparsene insieme a lei. Una serie di eventi li condurranno a scoprire un traffico di neonati e di sangue umano gestito dalla mafia russa e il collegamento tra questo e il gulag nel quale Paul è cresciuto. -
Keeping Two. Ediz. italiana
“Keeping Two” è apparentemente una storia sulla perdita, ma anche un viaggio in cui si trova qualcosa lungo la strada, qualcosa che era sembrato irredimibile fino a quel momento. È, In questo senso, è anche un libro profondamente romantico. Una giovane coppia è bloccata nel traffico e legge un libro ad alta voce per passare il tempo. La relazione è già tesa, ma tra la rabbia del sentirsi intrappolati nell’abitacolo, il frastuono dei clacson e un romanzo che tocca corde troppo intime, la tensione sale alle stelle. Quando, raggiunto l’appartamento, uno di loro esce per comprare la cena e noleggiare un film per la serata, ognuno dei due giovani innamorati è costretto a confrontarsi, in assenza dell’altro, con il vuoto e l’insicurezza, in modi inattesi e scioccanti. Jordan Crane costruisce con abilità hitchcockiana una narrazione, costata vent’anni di lavoro, che intreccia su diverse linee temporali le vite ordinarie dei suoi protagonisti e i loro pensieri, ricordi E paure, fino a creare una vertigine crescente, di terrore e paranoia. È questa tensione a “tenere insieme” i pezzi ciò che rende “Keeping Two” una delle graphic novel più emozionanti del panorama contemporaneo, un brillante dramma per adulti che mostra una profonda empatia e compassione per i suoi personaggi. -
With a little help from my friends
Il gruppo di geni musicali che ha sconvolto la storia della musica moderna in un racconto collettivo pieno di affetto e passione. Fumetti, illustrazioni, foto, racconti, analisi. In un perfetto popcorn book da gustare in totale leggerezza. All you need is love, cantavano i Beatles, tra il serio e il faceto. E con le loro ballad scanzonate hanno cambiato la nostra vita per sempre. -
Juliette. I fantasmi ritornano a primavera
Camille Jourdy eccelle nell’associare umorismo e poesia a una profonda acutezza di sguardo, rivelandosi un’analista sottilissima della società contemporanea e delle sue nevrosi. Juliette, una giovane donna in preda ad attacchi d’ansia, lascia per un po’ la sua vita parigina per andare a ricaricare le batterie in provincia, nel paesino della sua infanzia. Vi trova un padre dalla memoria vacillante, una madre esuberante ed estrosa, e la sorella, madre esemplare che però nasconde un amante... Juliette ha un nodo da sciogliere. Nodi, ce ne sono altrettanti nella vita di Polux, simpatico tipo da bar ozioso e solitario. Il caso farà incrociare le loro strade... -
Do what you want. La storia dei Bad Religion
Il libro racconta la straordinaria carriera quarantennale della band in prima persona. Dagli esordi, adolescenti che sperimentano in un garage della San Fernando Valley soprannominato ""The Hell Hole"", ai principali festival musicali di tutto il mondo. Con la loro miscela unica e inconfondibile di hardcore melodico e testi profondi ed evocativi, i Bad Religion hanno spianato la strada all'esplosione del punk rock degli anni '90, aprendo le porte a band come NOFX, The Offspring, Rancid, Green Day e Blink-182. Hanno mostrato al mondo ciò che potrebbe essere il punk all’ennesima potenza, che unisce musicisti eccezionali con la ricerca intellettuale nella composizione dei testi, e continuano a diffondere il loro messaggio una canzone, uno spettacolo, un tour alla volta. Senza alcun segno di interruzione. -
Una stanza tutta mia. Ediz. a colori
C'è una stanza, nascosta in ognuno di noi, dove regnano la Fantasia e l'Immaginazione, dove si può giocare con le storie che inventiamo, dove salpare all'avventura su una barchetta di carta tra pesci tropicali e pappagalli al timone. Attenzione però, perché la stanza è più reale di quanto si possa pensare. La rabbia porta un gran caos, la tristezza fa crescere il mare fino al soffitto e la felicità è come un luna park pieno di colori e divertimento. Solo imparando a conoscere la propria stanza, e permettendo a qualcuno di entrarvi, si può imparare a vedere il mondo a colori anche quando tutto sembra grigio. Età di lettura: da 4 anni. -
Voglio 100 lampadine. Ediz. illustrata
Rocco è un bambino molto capriccioso, talmente capriccioso che i suoi pianti si sentono fino in strada. Un giorno, un inventore che passa proprio sotto casa sua decide di intervenire. Che colpo di fortuna! L’inventore ha creato un Traduttore Per Capricci e Bizze Certificato: accostando l’apparecchio alla fronte di Rocco, inventore e genitori scoprono che dietro alle continue insistenze ci sono richieste di amore, attenzione e condivisione. Certo, poi alcuni capricci sono solo capricci! Una prima lettura per ridere e riflettere su quello che desideriamo veramente. -
Verso il mar Ionio. Un vittoriano al Sud. Ediz. integrale
Il Sud d’Italia alle soglie del Novecento è vissuto e narrato come mai prima da un grande e singolare autore vittoriano, quarantenne inquieto e solitario: uno “scrittore nato” secondo Virginia Woolf. Il 16 novembre 1897 George Gissing lascia Napoli diretto a Paola, si ferma a Cosenza, poi raggiunge Taranto, Metaponto, Sibari, Crotone, Catanzaro, Squillace e infine Reggio Calabria, lungo il tracciato della ferrovia ionica. Lascia i bassifondi dell’East End londinese pensando di trovare la Land of Romance; ma quel fine secolo, incalzato dalla modernità, stava cancellando le tracce della classicità perfino nelle regioni più appartate. La sua reazione non sarà quella dello snob deluso, è proteso invece a cogliere i segni del cambiamento al di là degli stereotipi. Si interessa alla vita quotidiana e al costume, alla stampa locale, ai fatti di cronaca, si appassiona alla musica popolare; la visione delle grandi foreste di conifere secolari della Sila, delle campagne coltivate e di quelle desolate, convive con lo sconcerto di trovarsi in mezzo a una discarica nella periferia semiabbandonata di una delle città gioiello della Magna Grecia. -
Insetti delle tenebre. Coleotteri troglobi e specie relitte
Hanno sembianze di pietra, simili a corniole, quarzi, gessi cristallini; mostrano superfici brune e porose o smaltate, metalliche e lucide come uno specchio; sembrano fatti di squame d'ottone oppure sono ambrati e trasparenti come ampolle di vetro di Murano. Alcuni di loro sono fossili viventi, esseri antichi confinati nei profondi recessi da passati sconvolgimenti ecologici o climatici. Sono gli insetti del sottosuolo, specializzati nelle tenebre, creature misteriose che animano un oscuro habitat dominato dal silenzio, anfratti rupestri, faglie e grotte, dove l'orologio biologico avanza con esasperante lentezza. Curculionidi, Pselafidi, Leiodidi, Stafilinidi: la loro nomenclatura suona come una litania, un formulario magico che evoca mostri infernali, un repertorio mitografico. Sembra di sfogliare il diario del tempo, la cronaca di un pellegrinaggio alchemico, tra resoconto entomologico e immersione biospeleologica, esplorazione onirica e suggestioni teoriche, dentro un atlante di minuscoli insetti da leggere come un bestiario medievale. Procediamo ammaliati in una sorta di regressione uterina con il presentimento terrifico del mondo-senza-di-noi. -
Queste terre selvagge oltre lo steccato
Il libro è concepito come una serie di lettere destinate alla figlia di tre anni sulla possibilità di “trovare casa” sulla terra, una terra viva. Una ricerca appassionata di cosa lasciare ai figli una volta che ce ne saremo andati e un invito a cambiare il modo di sentire-pensare. L’autore nigeriano affronta alcune delle questioni cruciali della crisi contemporanea attraverso la lente intima della genitorialità. Si interroga su miti e rituali della modernità, sulla crisi ambientale, la decolonizzazione, l’idea di razza al di là delle retoriche dominanti, l’identità e l’appartenenza. Ragiona su cosa significhi essere umani nelle rovine di un mondo fratturato dal progetto dell’accumulo infinito. Dai guaritori Yoruba alle bidonville indiane nella ricerca di come abitare le “crepe” del mondo, il libro restituisce una ricca sintesi delle domande più lucide dei pensatori del presente: interpella le scienze ambientali, il postumanesimo, la fisica delle particelle, la metafisica Yoruba, l’epistemologia femminista, la trans-razzialità. I temi trattati, che abbracciano la questione della sopravvivenza sul pianeta Terra e la svolta ontologica in antropologia, sono tra gli argomenti più discussi e trattati negli ultimi anni. Ma questo è un libro che non si limita a una sintesi del già pensato, esplora invece nuove tracce. -
Storie che si biforcano
""Storie che si biforcano"" è un libro dalla struttura insolita, più simile a un labirinto che a una semplice raccolta di racconti, senza tema di esagerare si potrebbe dire che nulla di simile è mai apparso finora. I racconti - di genere prevalentemente fantastico e spesso caratterizzati da un plot twist alla fine - compaiono nel libro due volte, con il finale diverso, ribaltato. In certi casi cambiano solo le ultime righe, in altri le storie prendono pieghe diverse a metà, o quasi subito. L'intera struttura del libro - e di conseguenza l'esperienza di lettura - gioca su queste differenze: è come se al centro del libro ci fosse uno specchio, ma uno specchio ingannevole, che distorce e ribalta l'immagine quanto più ci si avvicina. -
Non nella Enne non nella A ma nella Esse
""Non nella Enne non nella A ma nella Esse"" racconta la musica elettronica tra la fine del secolo scorso e oggi, attraverso uno dei suoi esponenti più geniali: Nicolas Jaar. La voce di quest'eccitante, appassionata, struggente elegia appartiene al migliore amico di Jaar, che esegue una vera e propria partitura attorno a un'amicizia che non sa definirsi tranne che per la condivisa, totalizzante devozione al suono e alle parole incapaci di dire davvero, e quindi taciute. I due protagonisti, prima su una bicicletta, poi in una Twingo acquamarina, attraversando la New York dei ghetti e club sotterranei e le sale concerto del vecchio continente, suonano sulla pagina il passaggio della musica dentro il corpo e l'anima dell'altro: della musica elettronica che dilaga e disfa i nomi delle cose per lasciare solo stupore e invenzione. In ottanta bpm, non uno di più. -
L'ultimo bastione del buon senso
Danilo Kis è noto, in Italia, soprattutto come narratore. Tuttavia, pochi autori hanno riflettuto intorno alla letteratura come lo scrittore iugoslavo. Nelle sue pagine convivono le questioni, teoriche e pratiche, sollevate dai formalisti russi all’inizio del XX secolo; i problemi dello stile posti da Flaubert e da Joyce; quelli delle strutture narrative che hanno impegnato Borges, Nabokov e i fautori del nouveau roman; e, infine, i conflitti più spinosi: la tensione tra invenzione letteraria e ricerca documentale e la responsabilità dello scrittore nei confronti della Storia. Basato sull’omonima edizione serba, curata da Gojko Bozović e da Mirjana Miocinovic, ""L’ultimo bastione del buon senso"" contiene le riflessioni saggistiche di Kis dai testi dell’apprendistato letterario degli anni ’50 a quelli della maturità. Secondo titolo della collana di saggistica Ostranenie, il volume presenta un’organizzazione tematica degli scritti di Danilo Kis e offre una ricostruzione dettagliata dell’idea kisiana di letteratura e di mondo. -
Cultura profetica. Messaggi per i mondi a venire
Nel corso della storia i gruppi umani che si sono susseguiti hanno creato narrazioni diverse del mondo, vivendo così in mondi differenti. Ogni narrazione cosmologica, però, giunge al termine: il suo futuro si esaurisce e un'apocalisse la investe. Il nostro pianeta ha vissuto molte apocalissi storiche, come ciascuno di noi fa esperienza di svariate fini del mondo nel corso della propria vita. Come affrontare la sfida di lasciare un messaggio culturale fecondo a coloro che verranno dopo la fine del nostro futuro? Come possiamo contribuire alla creazione di nuovi mondi dalle rovine del nostro? Siamo davanti a un bivio: lasciare in eredità le scorie del nostro mondo distrutto e autodistruttivo, oppure una fertile bugia che ci conduca oltre la soglia della prossima apocalisse. Il profeta non conserva la cenere del mondo passato, ma immagina dei messaggi da inviare ai mondi alieni a venire. Prefazione di Franco «Bifo» Berardi. -
La vita di santa Macrina
È il primo scritto biografico con protagonista una donna ed è un manifesto del monachesimo femminile. E' l'opera di un fratello teologo e santo, Gregorio Nisseno, su una sorella monaca e santa.La vita di S. Macrina, è uno scritto dove il Nisseno lascia intravedere le sue intuizioni filosofiche, teologiche e mistiche in un'elegante formula letteraria: basterà leggere la preghiera di Macrina morente, o la descrizione del contrasto fra dolore e imperturbabilità di fronte alla morte, per cogliere la bellezza di una scrittura in cui vivacità di sentimenti e statura intellettuale si fondono. -
Libro della mia vita
Non è un'autobiografia, né un diario intimo: il ""Libro della mia vita"" è il racconto delle meraviglie che Dio ha operato nella vita di Teresa d'Avila, come lei stessa afferma. Una raccolta di esperienze, di fatti mistici, di memorie. Lo stile semplice, la freschezza dell'espressione, la concretezza pratica, il suo humour introducono quasi con naturalezza ai gradi più alti dell'orazione, che la protagonista definisce ""rapporto di amicizia con Dio"". Una rara testimonianza, quanto mai attuale, di quella sintesi tra contemplazione e azione che l'uomo di oggi ricerca con tanta fatica. -
Lo specchio dell'eterna beatitudine
L'opera, presentata per la prima volta in traduzione dall'originale medio olandese, rivela le linee di fondo della spiritualità del mistico del Brabante J. van Ruusbroec, orientata all'eucaristia. Alla sua luce si percepisce il mistero dell'infinito amore di Dio che si comunica in Cristo. E nell'abbraccio divino che ci riempie di gioia indicibile, il Padre e il Figlio, nello Spirito santo, stringono tra le loro braccia l'anima trasformata ed essa, senza perdere la sua essenza umana, passa nella beatitudine sovraessenziale. -
Vita di Antonio. Detti, lettere
Scritta nel IV secolo da Atanasio, la Vita di Antonio è un best seller della letteratura cristiana, presente in centinaia di codici nelle biblioteche di tutto il mondo. Di Antonio, ""il padre dei monaci"", conosciamo l'infanzia e la giovinezza, le notti trascorse vegliando e pregando, la predicazione, la fuga verso il deserto, i miracoli compiuti in nome di Dio, le battaglie contro i filosofi e gli eretici? In pochi racconti della letteratura universale troviamo tanta semplicità, tanta tensione drammatica, tanta ingenuità, unite a una sottile sapienza intellettuale, che continuano ad affascinare, oggi come sedici secoli fa, il grande pubblico. Completano la nostra conoscenza di questo padre del deserto i trentotto Detti e le sette Lettere sicuramente autentiche. -
Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald
Dopo un'accurata indagine storica, C. Siccardi propone la biografia di Mafalda di Savoia per farne conoscere più a fondo la vicenda: secondogenita di Vittorio Emanuele III ed Elena, morì nel campo di concentramento di Buchenwald nel 1944. In questo volume emergono non solo i momenti tragici, ma anche la personalità di una donna colta e intelligente, briosa e mite insieme; leggendo queste pagine si respira l'atmosfera socio-politica e culturale della prima metà del Novecento.