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Il trionfo dell'amore. Testo francese a fronte
Un trono usurpato. La giovanissima principessa per restituirlo al legittimo erede s'introduce in un inaccessibile giardino di una Sparta immaginaria dove questi vive segregato dal mondo. Ma, oltre che virtuoso, Agis si rivela bellissimo: la sorpresa dell'amore induce la diciottenne Leonide a trasformare l'azione politica in avventura erotica. Ostacoli di ogni sorta rendono difficile la conquista di quel cuore ancora vergine. L'amore però rende Leonide audace, sfrontata, talvolta crudele, mentre un'istintiva vocazione teatrale le fornisce le infallibili risorse dell'illusione e del travestimento. Con una disinvoltura che sconfina in una consapevole ambiguità sessuale, interpreterà ruoli maschili e femminili, solleciterà con l'irruenza del suo il desiderio di uomini e di donne che cinicamente sedurrà. ""Il trionfo dell'amore"" solo per lei e il giovane principe sarà felice. La prima traduzione italiana di questa commedia rivela al lettore uno dei capolavori del teatro di Marivaux. -
Il romanzo della nazione. Da Pirandello a Nievo: cinquant'anni di...
Il romanzo della nazione o la nazione del romanzo. Il libro di Enza Del Tedesco pone la questione con forza: è il primo - il romanzo - a sviluppare una riflessione su un dato di fatto che suscita perplessità e sollecita interrogativi, o la seconda - la nazione - a mettere alla prova l'intelligenza di una narrazione che fatica a tenere insieme una costellazione di esperienze statuali, di tradizioni culturali e civili, di identità popolari, che avevano certamente delle buone ragioni per unirsi, ma che nell'esperienza della convivenza scoprono anche, forse soprattutto, quanto ancora li divide non senza sofferenza? Partendo dalla conclusione, dal racconto cioè di una nazione che non c'è, la studiosa ricostruisce la storia del romanzo della nazione all'incontrano: da Pirandello a Nievo, risalendo da ""I vecchi e i giovani"", sino al progetto, al sogno, del giovane Ippolito, che racconta la metamorfosi del veneziano in italiano, incontrando lungo il tragitto De Roberto, Verga, gli scapigliati e quanti altri mai, tutti testimoni della difficoltà di raccontare una nazione che deve trasformare le proprie parti in un tutt'uno e, quindi, rassegnati a documentare la propria inconsolabile delusione. Il romanzo della nazione che non c'è smentisce la pretesa di chi, fatta l'Italia, voleva fare gli italiani, capovolgendola nel suo contrario: gli italiani, che pure c'erano, sarebbero mai riusciti a fare l'Italia, nonostante le divisioni di classe, di educazione, di costumi, di dialetti? -
Mémoires. Sceneggiature per l'originale televisivo sulla vita di ...
Alla fine degli anni Sessanta la RAI decide di realizzare una miniserie sulla vita di Carlo Goldoni, affidandone a Giorgio Strehler la regia e la sceneggiatura. Nel 1971 il regista porta a conclusione un imponente lavoro in cinque episodi. Il progetto tuttavia non giunge a realizzazione e già al termine degli anni Settanta il regista dichiarava di aver irrimediabilmente perduto le sceneggiature originali. Alla morte di Strehler (1997) il suo archivio privato è stato donato al Museo Teatrale di Trieste. Dal riordino delle carte sono riemerse le sceneggiature per tanto tempo ritenute perse e che ora, per la prima volta, si pubblicano in questo volume. Più che uno strumento tecnico, queste sceneggiature costituiscono un saggio sulla vita di Goldoni e, allo stesso tempo, sono specchio dell'esperienza umana e artistica di Strehler. -
Vivere a spreco zero. Una rivoluzione alla portata di tutti
Cosa possiamo fare noi - cittadini-attivi, consum-attori, società civile - per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Come possono le imprese prevenire perdite e inefficienze che comportano impatti economici, ambientali e anche sociali assai negativi per tutta la collettività? Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società che metta al bando gli sprechi a trecentosessanta gradi: non solo alimenti, acqua ed energia ma anche rifiuti, mobilità e logistica, acquisti e forniture, comunicazione... ? Come potrebbero intervenire le istituzioni internazionali per promuovere un modello di produzione e di consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali limitate? Andrea Segrè tratteggia in questo libro un orizzonte che porta concretamente alla progressiva riduzione del consumo di risorse naturali e le emissioni nell'ambiente mediante il controllo e la prevenzione delle attività pubbliche e private. Una nuova visione nel rapporto fra ecologia ed economia, dove la seconda - letteralmente ""l'amministrazione della casa"" è parte integrante della prima: la nostra grande casa, il mondo. Ma anche una vetrina di buone pratiche - in parte già esistenti come il Last Minute Market - che se replicate su scala nazionale ed europea porteranno a una società più giusta e responsabile, equa e solidale e soprattutto sostenibile rispetto ai bisogni e ai diritti dell'umanità. -
«Il Principe» di Machiavelli e i cinque secoli della sua storia
A cinquecento anni dalla sua stesura, un bilancio del ""Principe"" di Machiavelli attraverso il racconto della sua composizione e del dibattito che ha suscitato nel corso dei secoli. Nella precisa ricostruzione delle condizioni storiche e politiche del tempo, in Italia e in Europa, emergono le vicende della vita dell'autore, segretario della seconda cancelleria fiorentina, la sua disgrazia al ritorno dei Medici, la concezione del trattato e i problemi affrontati nei ventisei capitoli dell'opera. Quindi la lunga storia delle condanne morali e religiose, le prime difese, l'esaltazione illuminista di Machiavelli nemico dei tiranni, da Rousseau a Foscolo e Alfieri, l'età del risorgimento e la rivalutazione desanctisiana, la storiografia positivista fino all'impiego del ""Principe"" nella dottrina totalitaria del fascismo, la nuova lettura marxista e la visione gramsciana dell'opera come libro vivente che agisce nelle vicende della storia. -
L' arte di guardare gli attori. Manuale pratico per lo spettatore...
Le tecniche di base, l'impiego degli oggetti, le azioni sottolineate, i cliché, gli effetti dell'immedesimazione e dell'imitazione, come si riconosce l'eco emotiva, perché è difficile entrare in scena, gli attori camaleonte, l'uso del trucco, le sensazioni fisiche, caratteristi e macchiette, personaggi comici e figure dell'orrore, come piangere impallidire e arrossire senza essere per nulla emozionati, a cosa servono le risate registrate, il meccanismo dei tempi, giochi e trucchi della telecamera e della macchina da presa, effetti del doppiaggio, l'effetto di ridondanza, l'invenzione della recitazione passiva, il meccanismo finale dell'arte dell'attore. Il libro ci illustra la grande arte di celebri attori come Marlon Brando, Eduardo e Peppino, Totò, Gassman, Sordi, Fabrizi, Chaplin, Stan Laurel e Oliver Hardy, Buster Keaton, James Dean, Anna Magnani, Mastroianni, Marylin Monroe, Grace Kelly, Liv Ullmann, Laurence Olivier, John Wayne, Humphrey Bogart, Katharine Hepburn e ci spiega anche come lavorano i personaggi a noi oggi familiari come Benigni, Verdone, Paolo Villaggio, Beppe Grillo, Sabina e Corrado Guzzanti, Dario Ballantini, Marco Paolini, Luca Zingaretti, Paolo Rossi, le Veline, e anche Anthony Hopkins, Dustin Hoffman, Maryl Streep, Al Pacino, De Niro, Clint Eastwood, Jack Nicholson e molti altri. -
Il redentore
Dalla sterminata mole di stesure e varianti dell'""Uomo senza qualità"" (più di diecimila pagine) Walter Fanta - probabilmente il più autorevole conoscitore delle carte di Musil e curatore della sua edizione critica digitale presso l'Università di Klagenfurt - propone un testo inedito a stampa e in prima traduzione mondiale che colpisce per la sua immediata freschezza narrativa. In questo breve romanzo, il cui protagonista ha l'emblematico nome di Anders (e non ancora quello definitivo di Ulrich), il lettore ritroverà in una nuova sorprendente combinazione e in una diversa prospettiva figure e situazioni dell'opera pubblicata in vita da Musil, ma anche scene poi cassate per la loro cruda violenza, o avvincenti per la loro dinamica narrativa. Tutto ciò che nell'""Uomo senza qualità"" appare sublimato dalla riflessione e dall'ironia, nel ""Redentore"" è ancora anarchica fantasia sovversiva. Introduzione di Luigi Reitani. -
Joel e Ethan Coen
Joel e Ethan Coen sono due cineasti geniali che hanno saputo rilanciare la tradizione del cinema indipendente fondendo assieme la bizzarria del B-movie, la graffiante acutezza dell'umorismo yiddish e l'epica narrazione della grandezza e del declino, estetico e morale, dell'impero americano. Scrittori e registi di intelligenza diabolica, specie nell'inventare un catalogo di personaggi assurdi e emblematici al contempo, hanno fin qui attraversato tutti i generi e i toni, alternando commedie grottesche e scatenate a teoremi politico-sociologici, nel segno di un doloroso e straniante senso del tragico. -
Il bel mestiere. Artigiani e maestranze nel teatro d'opera. Ediz....
Il nuovo volume della Fondazione Cologni nella collana ""Mestieri d'Arte"" rappresenta un inedito atto d'amore e un tributo ammirato ai maestri artigiani che dietro le quinte costruiscono giorno per giorno con ineguagliata competenza e passione il successo del teatro lirico italiano, da sempre amato e apprezzato in tutto il mondo, vero fiore all'occhiello della nostra tradizione artistica e artigiana. Le autrici accompagnano il lettore in un viaggio esclusivo nel mondo del teatro d'opera, incontrando le principali figure che realizzano lo spettacolo nella sua complessità e ricchezza, passando attraverso un universo multiforme di competenze e talenti che si incontrano nei diversi ambienti e reparti del ""dietro le quinte"": dal laboratorio scenografico alla falegnameria, all'officina meccanica; dalla scultura alla termoformatura, dalla sartoria al trucco e parrucco al magazzino costumi, fino all'allestimento scenico vero e proprio. Maestri d'arte e maestranze tecniche uniti con passione e spirito di sacrificio nella magica sinergia che dà vita allo spettacolo, rinnovando ogni volta l'illusione e l'emozione. Una macchina estremamente delicata e complessa, quella teatrale, che nasconde però una perfetta e calibratissima regia in cui tutto trova posto e ""funziona"", di sera in sera, quasi per incanto. Ma non si tratta di magia, bensì di altissima competenza, passione e dedizione totale, come sottolinea suggestivamente questo racconto a più voci. -
Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra
Il neorealismo attraversa la storia del cinema e della cultura italiana come una sorta di fantasma. Viene continuamente evocato sia da chi ne vuole distruggere la mitologia sia da chi cerca di recuperarlo e riattivarlo nelle dinamiche della contemporaneità. Il neorealismo è l'espressione di un periodo storico, delle sue rovine, dei suoi traumi, dei suoi desideri; è la manifestazione, ibrida e contraddittoria, di una nuova estetica; è un formidabile meccanismo generatore di immagini capaci di ""resistenza"" al tempo e passibili, insieme, di continue sopravvivenze. Mescolando varie prospettive e metodologie di ricerca, questo libro analizza le vedute e le visioni neorealiste come campi di tensioni, forze dinamiche che operano in molteplici direzioni: iconografiche, concettuali, tematiche, stilistiche, narrative, discorsive, produttive, ricettive. Le immagini del neorealismo sono contemporaneamente quelle impresse nei film del dopoguerra, quelle costruite dai discorsi dei critici e dei teorici, quelle che sono rimaste nella memoria collettiva e che tornano, con la loro aura di inattualità, a incidere su molte esperienze, disperse nello spazio e nel tempo, di riconquista cinematografica di un'identità antropologica ed estetica. -
Il mondo dell'arte
""Vogliamo essere liberi perché nel tormento della libertà sta il coronamento dell'arte universale"". -
Il vuoto condiviso. Spazialità complesse nelle residenze contemporanee
Il volume tratta le nuove strategie progettuali nella definizione di spazi abitativi capaci di accogliere articolazioni spaziali complesse. Vengono approfonditi in particolare all'interno delle unità abitative, gli ambienti a doppia altezza, luoghi archetipi per eccellenza dell'abitare soprattutto per le loro implicazioni funzionali, psicologiche e ambientali. Si tratta di operazioni coraggiose, dove oltre a capacità formali, architetti responsabili hanno cercato di riversare sensibilità civile e impegno etico nella ricerca di un vero confort abitativo. -
Il dilemma della complessità
Karl Popper affermava che ""la consapevolezza non inizia con la cognizione o con la raccolta di dati o fatti, ma con i dilemmi"". Cosa devono fare le organizzazioni per far fronte alla crescente complessità esterna? Devono aumentare la complessità interna per contrastare quella esterna, o devono selezionare parte della complessità esterna per ""ridurla""? Questo è il dilemma della complessità. Le capability organizzative sono necessarie per navigare nella complessità. Nel libro viene proposta una metodologia di assessment della complessità e di misura delle capability necessarie per gestirla e delle prestazioni, al fine di verificare la coerenza tra queste variabili. La metodologia è testata in cinque casi aziendali che ne evidenziano applicabilità ed efficacia. Dedicato alle persone consapevoli che la conoscenza inizia con i dilemmi. -
L' esperienza delle cose (Epistole, Libro I). Testo latino a fronte
Quando scrive le Epistole, introducendo un genere poetico del tutto nuovo, di fatto sconosciuto alla letteratura greca e quindi latina, Orazio è un poeta ormai affermato, che, quarantenne, ha alle spalle una vita già piena di esperienze. Con l'epistola in versi adesso egli esplora i grandi temi morali della filosofia, le questioni del vivere civile, ripensa momenti e situazioni della propria opera di uomo e poeta, talvolta evoca con rapida grazia il profilo dei suoi destinatari, che si tratti di Mecenate o di altri più giovani e meno noti amici, stabilendo con loro un contatto fatto di pensiero ed emozioni. A questo così intenso gioco dell'intelligenza ogni lettore è chiamato a prender parte, trovandosi a tu per tu con Orazio, nella continua ricerca di prospettive nuove, talvolta sorprendenti, sugli uomini e sulle cose, nel tentativo di giungere a un punto d'equilibrio tra le passioni e l'ascetismo, un distacco dalle cose che non sia sterile immobilità, ma piuttosto libero e creativo, talvolta addirittura gioioso, stato dell'animo, senza obblighi di fedeltà verso scuole, maestri o altre autorità. -
Roma. The Ruyi
Ancora una volta sulle tracce de Ruyi, per conoscere tutti i segreti della città eterna. Il Ruyi è giunto a Roma molti secoli fa e da allora la città porta su di sé i segni di questo passaggio: pare che nel corso dei secoli il Ruyi sia passato di mano in mano, di sotterfugio in sotterfugio da un luogo all'altro; pontefici e artisti, negromanti e prostitute, governanti e gente del popolo hanno conosciuto la storia di questo potente oggetto, occultandolo ogni volta in un nascondiglio diverso. Carlo Dolfin, il vecchio professore che a Venezia è venuto a conoscenza della faccenda, lascia ancora i suoi appunti a disposizione di chi voglia mettersi sulle tracce del magico oggetto prima che cada in mani sbagliate Sessanta racconti su sessanta luoghi di Roma, i luoghi legati alle vicende più affascinanti e originali della città. Al centro della storia universale, Roma racconta infinite storie di imperatori, papi, artisti, statue parlanti, maghi e altri ancora. Attraverso le vicende dei Borgia e le disavventure di Virgilio Mago, passando dal Colosseo, da Trastevere o da molti altri luoghi, scoprirai i segreti della città caput mundi. -
Il ritorno. Testo inglese a fronte
Quale sorpresa sgradita e crudele per Alan Hervey, uomo borghese e conformista, che in una piovosa sera londinese, compiaciuto e soddisfatto del proprio successo, torna nella sua bella casa dopo una giornata nella City. La moglie se ne è andata: lo ha lasciato per un altro uomo. Nelle ore che seguono Hervey sarà costretto a tentare di capire, e a trovare possibili soluzioni che lo proteggano dalla critica della società in cui vive e si riconosce. Ben presto, però, la sua preoccupazione per lo sguardo degli altri si trasformerà in una violenta - e tragica - scoperta del mondo sommerso che è in lui, fino all'imprevedibile colpo di scena che chiude la storia. Scritto all'inizio della carriera, ""Il ritorno"" è certamente il meno conradiano dei racconti di Conrad. Giocato nell'arco di poche ore, e ambientato nello spazio claustrofobico di una grande magione vittoriana, esso rivela la volontà dell'autore di cimentarsi con un tema caro alla narrativa di fine secolo - le tensioni ormai sempre più ingovernabili del matrimonio borghese - ma anche di ingaggiare un corpo a corpo con la figura del protagonista facendolo sprofondare nel modernissimo gorgo della sua coscienza infelice. -
GialloSvezia. Racconti inediti dei maestri del giallo svedese
I successi editoriali degli ultimi anni hanno mostrato al mondo l'eccellenza del giallo scandinavo, con autori che si sono imposti sulla scena internazionale con i loro personaggi, il sorprendente realismo, il contrasto seducente tra un'immagine quasi idilliaca di quiete e benessere e l'efferatezza di crimini incomprensibili. Dalle suggestive atmosfere di un nord selvaggio degli inizi del secolo scorso di Åsa Larsson alla fantascienza di un giovanissimo Stieg Larsson, questa raccolta di storie inedite di alcuni dei maggiori scrittori nordici di suspense fornisce un prezioso sguardo d'insieme sul giallo svedese. Dalla narrazione più classica di Sjöwall e Wahlöö al delizioso metaracconto di due maestri come Henning Mankell e Håkan Nesser - che ci accompagnano in una strana notte nella vita dei loro due più famosi protagonisti -, fino alla vena mistica di Tove Alsterdal e alla magia dell'isola di Öland raccontata da Johan Theorin, troviamo in queste pagine tutte le sfumature del genere. Autori noti e autori da scoprire compongono una raccolta che svela il lato oscuro della Svezia con le sue ombre più profonde, a riprova del perché il giallo nordico ha stregato milioni di lettori nel mondo. -
Le forme della bellezza. Viaggio nell'arte del bendessere
Se oggi domina una bellezza «di superficie», effimera, incapace di appagare i bisogni profondi dell’uomo, la proposta per superare questa impasse e` di legare il bello al bendessere, la nuova disciplina di cui Andreoli e` ideatore e fautore, che si propone di migliorare l’esistenza dell’uomo, l’«essere-bene».rnrnLa bellezza non e` soltanto un concetto astratto. Appartiene a ciascuno di noi e si esprime ogni giorno nel modo in cui adorniamo il nostro corpo ma anche nei comportamenti che mettiamo in atto nella vita di relazione, nei gesti, nelle parole. Vittorino Andreoli ci accompagna in un percorso di definizione della bellezza che va oltre i criteri dominanti, arrivando a comprendere persino il brutto. Una fantastica galleria di pensieri in dialogo con una selezione di opere, attraverso cui il grande psichiatra narra l’esperienza del bello in tutte le sue manifestazioni: il creato, la ragione, il sacro, i sentimenti, i pensieri e gli atteggiamenti come la discrezione, l’eleganza, il mistero. Dallo sguardo al sorriso, dalle mani al «territorio dell’eros», questo viaggio alla scoperta della bellezza che e` in noi svela le mille sfumature di una realta` in continuo divenire, dai primi «moti creativi» delle pitture rupestri allo sguardo enigmatico della Gioconda, fino alla vibrante sensualita` delle Madonne che allattano. Se oggi domina una bellezza «di superficie», effimera, incapace di appagare i bisogni profondi dell’uomo, la proposta per superare questa impasse e` di legare il bello al bendessere, la nuova disciplina di cui Andreoli e` ideatore e fautore, che si propone di migliorare l’esistenza dell’uomo, l’«essere-bene». -
Tè verde. Testo inglese a fronte
Figura di un doppio persecutorio e beffardo che istiga al male, ombra allucinatoria che non dà tregua, effetto ipnotico che droga e annienta la volontà, patologia paranoica lacerante e distruttiva, aggressione maligna e seducente di desideri e conflitti rimossi, fantasma di un atavismo ferino e degenerato: tutto questo, e altro ancora, è la piccola scimmietta nera che una sera, all’improvviso, dal cantuccio oscuro di un omnibus appare al mite, solitario e malinconico reverendo Jennings, trascinandolo in un percorso disperato verso la follia e il suicidio. Tè verde è la storia di questa ossessione, ma non solo; è anche la storia di colui che la racconta, trascrizione di un “caso” clinico che ci arriva dalla voce ora distaccata ora partecipe del dottor Hesselius, figura quanto mai moderna di analista/indagatore/detective, che racconta al tempo stesso la sua ossessione, ovvero quella di leggere il caso con gli occhi della scienza, rimuovendone la carica eversiva con le proprie fragili certezze; voce autorevole e rassicurante che si perde nel vortice della follia e dello scacco metafisico. -
Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio. ...
Roberto Longhi è stato senza dubbio uno dei più autorevoli storici dell'arte del Novecento; tra i suoi numerosi meriti, vi fu quello di riscoprire artisti che fino a quel momento erano stati pressoché dimenticati dalla critica: tra i più importanti, Piero della Francesca e Caravaggio. La mostra ""Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio"", che si tiene presso il Museo Civico di Sansepolcro, collocazione abituale di alcuni capolavori pierfrancescani (uno fra tutti, il ""Polittico della Misericordia""), intende ripercorrere la centralità e la specificità degli studi longhiani dedicati ai due maestri. Si tratta di un Longhi in parte inedito, in quanto non solo critico e commentatore: vengono esposti infatti anche alcuni suoi disegni, copia delle opere oggetto delle sue indagini; uno strumento ulteriore di ricerca, che permette al pubblico attuale di osservare i dipinti con gli stessi occhi dello studioso.