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La politica europea
La partecipazione dell'Italia all'Unione europea è caratterizzata da notevoli ambiguità. L'Italia ha fornito un decisivo contributo di idee e iniziative utili a superare i momenti di stasi che ne hanno segnato il percorso; è riuscito, contro ogni previsione, a partecipare fin da subito all'unificazione monetaria; le sue élite politiche e i suoi cittadini sono stati a lungo fra i più ""euroentusiasti"""" nel panorama comunitario. Eppure, l'interazione fra il sistema politico italiano, le istituzioni dell'Ue e i nostri partner europei si è più volte dimostrata faticosa e superficiale. Giuliani svolge un'analisi dei fattori che hanno prodotto un simile sfuggente equilibrio di vizi e virtù."" -
Poteri pubblici, mercati, globalizzazione
Quale ruolo giocano nell'economia i poteri pubblici, come gli Stati, l'Unione Europea, gli organismi internazionali? In quale misura e con quali esiti regolano i mercati nell'attuale fase di sviluppo della globalizzazione? Una fase in cui -secondo diversi economisti, sociologi, giuristi - sono soprattutto le grandi imprese multinazionali a porre le regole degli scambi, mentre i pubblici poteri restano dietro le quinte o producono norme deboli. Questo libro, che ricostruisce il rapporto fra poteri pubblici e mercati, mostra che nell'età contemporanea, accanto alle regole prodotte dalle imprese, un ruolo essenziale viene svolto dai pubblici poteri, nazionali e ultranazionali. L'autore evidenzia i disequilibri di una regolazione globale sempre più complessa e indica vie da seguire per raggiungere nuovi equilibri fra libertà economiche e valori sociali. -
Dopo la flessibilità, cosa? Le nuove politiche del lavoro
Il volume affronta il tema delle politiche del lavoro a cavallo tra la legislatura che volge al termine e la prossima, che inizierà dopo le elezioni. Il libro prende spunto da un convegno, tenuto a Venezia nell'ottobre 2005, ed è dedicato all'impegno di Umberto Romagnoli, autorevole esponente della scuola bolognese di diritto del lavoro che ha raccolto l'eredità di Federico Mancini. -
La guerra nel mondo contemporaneo
Esperto di storia militare, Black offre in questa sintesi un panorama generale di tutti i conflitti che hanno avuto luogo dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi. Si tratta di una narrazione che fornisce le informazioni essenziali per i conflitti trattati inquadrandoli in una cornice interpretativa nuova. Secondo Black infatti la guerra fredda ha uniformato nel paradigma dello scontro fra Est e Ovest una quantità di situazioni, particolarmente nel Terzo mondo, che a esso in realtà non erano riconducibili. La guerra fredda era, sotto ogni punto di vista, un paradigma occidentale. La prospettiva di Black viceversa porta attenzione ai paesi in via di sviluppo e alle specificità dei conflitti là combattuti. -
Il labirinto delle istituzioni nella storia europea
La storia dell'Europa è innanzitutto un eccezionale laboratorio di istituzioni politiche. Nel ricostruire la genealogia delle forme di governo che oggi hanno trovato un'originale composizione nell'Unione Europea, l'autore ne mostra l'irriducibile complessità: lo spazio politico dell'Europa è stato plasmato da una molteplicità di progetti imperiali, da una tradizione repubblicana stratificata, da un sistema concorrenziale di Stati che spesso si sono trovati a competere per l'egemonia. La fusione tra modello della polis, modello imperiale e modello statale non ha mai trovato attuazione nel corso della storia europea, tuttavia tale aspirazione ha impresso la sua impronta sul processo evolutivo delle istituzioni del vecchio mondo. A fronte dei diversi scenari che oggi si profilano, il libro fornisce una mappa dell'immaginario politico europeo e delle sue realizzazioni concrete. Più che la ricostruzione di una vicenda destinata a culminare nella sperimentazione della democrazia costituzionale cosmopolitica, quel che risulta è un intreccio di vie particolari, di tentativi falliti, di sintesi incompiute, di paradossi istituzionali, che rendono enigmatica la vocazione politica dell'Europa. -
Scegliere il mondo che vogliamo. Cittadini, politica tecnoscienza
Energia nucleare, Ogm, cellule staminali, treni ad alta velocità: quanto più la scienza e la tecnologia avanzano rapidamente, tanto più la società sembra fare resistenza. Questo libro sostiene che simili questioni non tollerano né una ""risposta tecnocratica"""" (la delega agli esperti), né una """"risposta etica"""" (il rinvio ai valori morali dell'individuo). Quella che si rende necessaria è piuttosto una """"risposta politica"""": poiché ogni tecnologia incorpora una visione dell'uomo, della natura, della società, diventano indispensabili sedi, istituzioni e procedure trasparenti e affidabili attraverso cui giungere a una scelta pubblica tra alternative possibili."" -
I test nelle organizzazioni
Il contesto lavorativo italiano, in costante mutamento e sempre più attento alla flessibilità, ha posto via via maggiore attenzione alla selezione del personale e alla valutazione delle risorse umane. È sempre più frequente infatti il ricorso a test per valutare diverse caratteristiche individuali in occasione di concorsi pubblici, selezioni private, ricollocamento del personale, valutazione del potenziale, ecc. Questo volume rappresenta uno strumento per la scelta e l'utilizzo dei test in ambito organizzativo e orienta il lettore a un uso responsabile e appropriato di tali strumenti. -
Il pensiero pendolare
In questo libro si parla di un tipo particolare di movimento, il movimento del pendolo, che accompagna un tipo particolare di pensiero, il pensiero pendolare. Il pendolo è qui simbolo di esperienza e modello di conoscenza: oscilla fra un estremo e l'altro, avanza e poi ritorna arricchendosi ad ogni passaggio, sta nella propria tradizione ed esperienza, e poi ne esce, entra nel nuovo e nell'ignoto, per ritornare ancora nel consueto. Del pendolo e del movimento pendolare l'autrice traccia una mappa culturale in cui, accanto ai riferimenti mitologici, letterari e filosofici, trova spazio anche la sua esperienza autobiografica. -
La Spagna imperiale. 1469-1716
Il libro traccia la parabola di un paese che nell'arco di solamente due secoli da piccolo e isolato divenne rapidamente la potenza dominante d'Europa e del mondo e altrettanto rapidamente decadde. La narrazione prende le mosse dal 1469, allorché il matrimonio dei ""re cattolici"""" Ferdinando e Isabella unificò i regni di Castiglia e Aragona, per passare alla politica di """"reconquista"""" dei territori iberici in mano musulmana, alla scoperta dell'America e al conseguente instaurarsi di un impero immenso, che vive la sua stagione d'oro nel pieno Cinquecento con i regni di Carlo V e di Filippo II, e vertiginosamente decade nel corso del Seicento."" -
Elementi di demografia
Lo studio delle trasformazioni quantitative e strutturali della popolazione, così come l'analisi del complesso dei fenomeni che determinano il cambiamento demografico o che ne risentono, vanno assumendo importanza crescente in una realtà in cui sempre più è avvertita l'esigenza di acquisire dati oggettivi per interpretare il passato e, ove possibile, anticipare il futuro. In questo volume vengono illustrati nozioni e metodi di base con cui si possono descrivere e approfondire la consistenza, le caratteristiche e le modalità di sviluppo di una popolazione. In particolare vengono esposti i modelli teorici e gli strumenti di analisi che hanno maggiore rilevanza pratica. -
Popoli e civiltà. Per una storia e filosofia del diritto internazionale
Due sono i temi al centro di questo volume: la ricerca sulle radici dello ""scontro di civiltà"""" e l'analisi delle odierne trasformazioni del diritto internazionale. Rispetto al primo punto, il volume intende sollecitare e promuovere l'avvio di studi e ricerche sulla storia del diritto internazionale, per comprendere come lo scontro tra le civiltà abbia in realtà radici profonde, risalenti almeno all'età del colonialismo del secolo XIX. La fine del sistema coloniale dopo la Seconda guerra mondiale ha creato le condizioni che hanno determinato il tramonto della posizione """"eurocentrica"""" del diritto internazionale e ha permesso l'avvio di una riflessione sui principi del diritto internazionale aperta ai contributi di altre civiltà, in particolare di quella islamica. La seconda parte del volume affronta invece le prospettive che si aprono ad un nuovo ordine mondiale e alla sua possibile forma istituzionale, discutendo alcuni temi fondamentali: dall'ipotesi della dissoluzione delle Nazioni Unite in una pluralità di sistemi regionali, alla prospettiva della creazione di una nuova comunità internazionale, al progetto kantiano di una giuridificazione delle relazioni fra gli Stati. Il volume analizza la pluralità delle opzioni che si presentano alla definizione del futuro assetto mondiale."" -
Il trattamento clinico della relazione genitore-bambino
È ormai assodato che all'origine di diversi problemi nella salute mentale dell'infanzia vi sia una relazione difficile tra il bambino e chi si occupa di lui. Ma cosa accade quando una madre ha difficoltà a relazionarsi con il proprio bambino? Cosa può fare al riguardo il clinico? Il pianto, il sonno e l'alimentazione sono tra i problemi più comuni nell'infanzia, tuttavia alcuni bambini sotto questi aspetti sono più difficili di altri; d'altro canto alcuni genitori fanno più fatica di altri a comprendere i bisogni dei loro figli molto piccoli. Questo volume, frutto del contributo di diversi esperti nell'ambito della relazione madre-bambino, presenta, pur all'interno di un quadro concettuale definito, una vasta gamma di modalità di intervento terapeutico volto sia al trattamento delle difficoltà nelle relazioni precoci sia alla promozione di una risposta appropriata da parte dei genitori, al fine di sostenere uno sviluppo adeguato e salutare dei bambini e delle proprie famiglie. -
Il filo sottile. L'Ostpolitik vaticana di Agostino Casaroli
Il volume, basato su fonti inedite di primaria importanza, ripercorre le nervature di una stagione politica straordinariamente complessa per le relazioni politiche della Santa Sede: quella nella quale essa entra in contatto con il sistema sovietico uscito dalla seconda guerra mondiale. Dopo un quindicennio nel quale le condanne di Roma scivolavano senza scalfire la strategia persecutoria dei regimi dell'ateismo di stato, col 1963 si apre il filo d'un dialogo di cui sarà protagonista Agostino Casaroli, diventato segretario di stato del papa venuto dall'est. La sua stagione è quella dell'Ostpolitik vaticana, ma anche della Conferenza di Helsinki e dell'implosione del socialismo reale. I saggi qui raccolti non costituiscono una biografia di Casaroli, né un manuale sulla superficie delle relazioni della chiesa con i paesi dell'est così come emergono dalla pubblicistica: sono piuttosto esplorazioni approfondite di angoli e settori dell'azione vaticana di cui Casaroli è protagonista, in una chiesa che non sa rassegnarsi all'idea che le sofferenze dei perseguitati vadano guardate come la prova della malvagità del male, e non come una vocazione per tutta la chiesa. Il volume si chiude con un inventano dell'Archivio Casaroli, e con testimonianze di illustri ecclesiastici e politici che l'hanno avuto come collega, controparte o amico. -
La socializzazione flessibile. Identità e trasmissione dei valori tra i giovani
Sono qui discussi i risultati di una ricerca interdisciplinare sulle caratteristiche emergenti dei processi di socializzazione nella cultura occidentale, che considera ormai superate le logiche autoritarie del tipo ""i figli devono obbedire ai padri"""" o """"i giovani devono conformarsi agli adulti"""", ma non ha ancora definito nuove, affidabili, modalità di trasmissione dei valori significativi alle generazioni successive. Il crinale da percorrere appare stretto: occorre infatti rispettare la capacità di iniziativa e la creatività dei più giovani senza scaricare su di loro ogni responsabilità. Per molti adulti un'attenzione critica ma non svalutativa verso i comportamenti dei giovani risulta problematica e gravosa. Esiste la tendenza a esagerare episodi negativi (violenza, teppismo) di cui gli adolescenti sono protagonisti, che conducono a giudizi generalizzati sul """"vuoto morale delle giovani generazioni"""". Per sottoporre alla prova dei fatti simili luoghi comuni il volume indaga i nuovi modi in cui famiglia, scuola, ambienti di lavoro, rapporti amicali ed esperienze di gruppo influenzano l'assunzione di valori, la formazione dell'identità e gli stili di vita dei giovani."" -
Cognizione e comunicazione. Le basi psicologiche dell'interazione umana
La comunicazione è un'attività in cui più soggetti interagiscono manipolando e interpretando i reciproci stati mentali. La competenza comunicativa è oggetto di uno specifico filone di ricerca nelle scienze cognitive, e interessa aree disciplinari come la psicologia, la linguistica, la filosofia del linguaggio, l'informatica. Questo volume sviluppa una ampia e approndita indagine dei meccanismi con cui le persone sono in grado di attribuire stati mentali agli altri, una capacità fondamentale per una corretta ed efficace comunicazione tra individui. Su queste basi viene proposta una ricostruzione analitica del concetto di comunicazione e dei cosiddetti ""atti linguistici"""", collegando i temi della pragmatica di ispirazione linguistica e filosofica con le recenti ricerche sui fondamenti cognitivi dei meccanismi di comprensione della comunicazione."" -
Povertà, ambiente e società
Nella sua lunga carriera di studioso Dasgupta - una delle voci più autorevoli dell'economia contemporanea - ha analizzato una pluralità di temi connessi allo sviluppo economico: dalla misura del benessere all'utilizzo delle risorse ambientali, dalle cause profonde della povertà al ruolo del capitale sociale, dalla contabilità ambientale ai fondamenti economici della ricerca scientifica e tecnologica. A legare questi studi una medesima prospettiva: lo sviluppo economico è in processo che deve essere indagato tenendo conto di diversi aspetti, quali la dimensione economica e sociale, la cultura e le istituzioni, la dimensione ambientale, i diritti e la partecipazione politica. Nell'approfondire le interazioni fra uomo, ambiente naturale e istituzioni formali e informali, i saggi qui raccolti mettono in luce quei meccanismi ancora poco esplorati che generano trappole della povertà, ovvero situazioni in cui poverta, sottonutrizione, degrado della dotazione di risorse naturali locali e alti tassi di fertilità interagiscono in una spirale in cui ciascun fattore è sia causa sia conseguenza degli altri. Mentre ragiona sulla persistenza della povertà estrema, Dasgupta indica le linee per progettare nuove strategie di crescita. -
L' Unione Sovietica in 209 citazioni.
209 frammenti per raccontare la potenza e la vanità del socialismo reale. In queste pagine l'Unione Sovietica si racconta, per così dire, da sé; parla in prima persona attraverso un'incredibile raccolta di citazioni: brani di lettere, di discorsi, di diari e memorie, documenti ufficiali e saggi storici. Il libro non è composto che di questo: 209 citazioni con le relative note che le illustrano (un tesoro di dottrina, per chi voglia integrare su un registro più approfondito). E insomma un mosaico, un montaggio, che segue ordinatamente l'intera parabola dell'Unione Sovietica e la illumina da prospettive inconsuete, attingendo a dettagli sconosciuti, a parole dimenticate. Una lettura erudita e, per la materia trattata più che per intento autorale, straniante e a volte ironica, oltre che spesso tragica. -
Globalizzazione e istruzione
La seconda metà del secolo scorso è stata caratterizzata da trasformazioni e fenomeni che hanno fatto parlare dell'avvento di una ""nuova"""" società. Fra questi, la globalizzazione - intesa come crescente interdipendenza tra le regioni del mondo - ha assunto un posto di primo piano, anche nell'immaginario collettivo. I sistemi scolastici nazionali non sono rimasti immuni dal cambiamento, che ha portato alla ribalta concetti quali """"competizione tra scuole"""", """"buoni scuola"""", """"capitalismo accademico"""", """"privatizzazione scolastica"""". Ma in che modo i due versanti del mutamento in corso globalizzazione e istruzione - sono collegati fra loro? Secondo l'autore di questo volume la risposta è da ricercare in un insieme potente di idee, riconducibili al cosiddetto neoliberismo, che hanno plasmato i processi di globalizzazione economica, di trasformazione dello stato e di riforma dei sistemi scolastici. L'influenza di tali idee è rafforzata da alcune istituzioni internazionali, come l'Organizzazione mondiale del commercio e la Banca mondiale, che ne sono diventate gli alfieri, anche in campo educativo."" -
Incontro con la scienza politica
Il testo intende tracciare un chiaro profilo delle tappe fondamentali nel lungo percorso della scienza politica: lo sviluppo di prospettive, approcci e paradigmi idonei al consolidamento di una conoscenza cumulativa dei fenomeni politici; la predisposizione di metodi e tecniche per analizzare il potere, i conflitti, i regimi, le istituzioni, le identità e i comportamenti politici; la crescita dell'interesse per i processi decisionali e la formazione delle politiche pubbliche. -
La libertà negli occhi
In un mondo in cui l'individuo ha l'impressione crescente di essere guidato da un potere che lo trascende, Roberto Escobar indica la possibilità e, anzi, la necessità, di riappropriarsi della signoria sulle proprie vite. Qual è il ruolo politico dell'occhio? In una prospettiva forse ovvia, i pochi ""tengono d'occhio"""" i molti e lo sguardo del potere appare totale. Al tempo stesso, però, orientando il proprio sguardo verso i pochi e verso il loro """"splendore"""" - corti, palazzi, monumenti, riti, simboli, spettacoli - i molti ne ricavano visioni del mondo e modelli di vita. Ma davvero si esaurisce in questo il senso politico del guardare ed esser guardati? Davvero lo """"stare di fronte"""" è tutto dominato da un lato dalla sorveglianza occhiuta del potere, dall'altro dalla propensione a farsi imporre legittimità, giustizia, biografie? Sulla scorta delle idee di Camus, Canetti e Simmel, delle creazioni letterarie di Greene, Pasolini e Karen Blixen, nonché delle suggestioni pittoriche di Pieter Bruegel e di quelle cinematografiche di Peter Weir, l'autore afferma, con grande passione civile, la propria volontà di vincere la terribilità dei tempi ritrovando proprio nell'occhio la promessa d'una libertà imprevista.""