Sfoglia il Catalogo feltrinelli000
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2041-2060 di 10000 Articoli:
-
Dialetto, dialetti e italiano. Ediz. illustrata
L'Italia è un paese di eccezionale varietà linguistica, cui contribuiscono l'italiano standard (con le sue diverse colorazioni regionali), i dialetti e le minoranze linguistiche. Completano il quadro i dialetti parlati fuori della penisola, in aree prossime o, talvolta, in terre assai lontane. Questo libro descrive, secondo varie prospettive, la situazione del dialetto - con le sue qualificazioni più correnti: arcaico, schietto, locale, rustico, urbano -, ciò che si pensa del (proprio) dialetto, il rapporto con l'italiano e le sue varietà, le diverse forme di documentazione (vocabolari, grammatiche, atlanti linguistici), i gruppi dialettali. La nuova edizione è stata rivista sulla scorta dell'esperienza dell'uso didattico e contiene i necessari aggiornamenti bibliografici, così come aggiornato risulta anche l'apparato cartografico. -
La politica locale. Potere, istituzioni e attori tra centro e periferia
La politica locale costituisce un tema sempre più rilevante per le scienze sociali, così come per la vita dei cittadini. In Italia, in particolare, i temi del regionalismo e del federalismo sono al centro del dibattito istituzionale e suscitano grande interesse nell'opinione pubblica. In questa nuova edizione il volume offre il quadro aggiornato della politica locale nei suoi diversi aspetti: il potere di comunità, le subculture territoriali, il clientelismo e la corruzione, i conflitti etnico-nazionali, i partiti regionalisti, i movimenti urbani, l'articolazione del governo locale, le politiche pubbliche nelle città. -
Economia e politica economica del diritto
Con questo volume gli autori vogliono fornire le basi per comprendere la funzione economica di istituti fondamentali del diritto quali la proprietà, il contratto, la responsabilità civile, l'impresa, e per valutare eventuali proposte di riforma dell'ordinamento vigente. Il testo è pensato come punto di partenza per coloro che si accingono per la prima volta ad affrontare l'analisi economica del diritto. -
Per le strade del mondo. Laiche e religiose fra Otto e Novecento
Numerose sono le ricerche sull'attività svolta dalle donne nei campi dell'educazione, dell'istruzione e dell'assistenza, temi che hanno caratterizzato l'azione femminile fra Otto e Novecento e che sono stati alle origini della storiografia femminista italiana. La novità di questo volume è nell'analisi dell'impegno svolto dalle donne tanto nella beneficenza cattolica quanto nella filantropia laica per evidenziarne le diversità, le interazioni, la mutuazione di modelli, le finalità e i risultati raggiunti. L'indagine è stata poi allargata alle congregazioni religiose femminili che, impegnate spesso sullo stesso terreno delle associazioni laiche, hanno inevitabilmente finito per relazionarsi più o meno direttamente con esse. Senza appiattire differenze ed esperienze di vita così variegate, è emerso un universo femminile che ha saputo intrattenere rapporti con i rappresentanti delle istituzioni statali, delle amministrazioni locali e delle gerarchie ecclesiastiche nel momento in cui il processo di secolarizzazione e la modernizzazione del paese investivano la società, e le identità maschili si misuravano con nuovi rapporti tra i sessi. Grazie alla storia delle donne e all'ottica di genere, su tali questioni la storiografia laica e la storiografia cattolica si sono per la prima volta confrontate per colmare alcune lacune negli studi e arricchire la storia di quel lungo e complesso processo di formazione delle italiane. -
Teoria economica e relazioni interpersonali
L'inserimento del paradigma relazionale nella teoria economica è una novità emergente. Soltanto pochi anni fa, il nucleo duro della teoria economica era costituito da modelli in cui le preferenze individuali, la tecnologia e le istituzioni erano un dato, gli agenti economici erano pienamente razionali, e il contesto sociale era ininfluente. Ultimamente questi capisaldi hanno cominciato ad essere messi in discussione anche all'interno del mainstream. Se non è più possibile postulare un determinato orientamento motivazionale ma occorre dimostrarne la salienza in ogni circostanza, il processo di selezione sociale diviene il vero livello fondamentale di descrizione della fenomenologia economica. E così quelle variabili che per la gran parte degli economisti, erano estranee al discorso economico e andavano ricondotte al dominio di pertinenza delle altre scienze sociali - sociologia e psicologia, in pri-mis - finiscono oggi per conquistarne il centro. L'accoglimento della prospettiva relazionale nel discorso economico comporta il recupero della ragionevolezza. È da poco che la scienza economica va prendendo atto delle conseguenze negative che scaturiscono dalla ""grande divisione"""", dalla separazione cioè tra razionale e ragionevole. Eppure, un argomento economico può essere razionale, ma se le sue premesse non sono ragionevoli, risulterà ben poco vantaggioso."" -
Maria Arcangela Biondini (1641-1712) e il monastero delle Serve di Maria di Arco. Una fondatrice e un archivio. Atti del Convegno (Trento 6-7 maggio 2004)
Maria Arcangela Biondini, fondatrice nel 1689 del monastero delle Serve di Maria riformate di Arco, nella diocesi di Trento, è una figura carismatica all'interno del panorama religioso e sociale della seconda metà del XVII secolo. La sua vasta produzione letteraria di carattere autobiografico, spirituale, mistico, storico e poetico è conservata nell'archivio del monastero delle Serve di Maria di Arco. I saggi del volume intendono fornire un primo contributo alla comprensione di suor Maria Arcangela e della sua opera dal punto di vista storico, teologico, letterario, psicanalitico. -
La promozione cooperativa. Coopfond tra mercato e solidarietà
Questo volume parla della ""promozione cooperativa"""": le regole, le consuetudini e le pratiche del movimento cooperativo per lo sviluppo, si tratti di nuove imprese o di imprese esistenti. L'argomento è osservato dapprima nella sua generalità, poi l'attenzione si concentra sullo strumento fondamentale: Coopfond, la società alla quale viene devoluta una parte degli utili delle cooperative per sostenere le nuove iniziative. Il libro è diviso in tre parti: la prima ha carattere analitico e teorico ed è costituita da brevi saggi di autori esperti di cooperazione che osservano il tema secondo tagli disciplinari diversi, tra cui domina quello di tipo economico; la seconda è più legata all'attualità e tratta della relazione tra cooperative e mercato, di responsabilità sociale, dei problemi della governance e delle possibili contraddizioni tra il governo democratico delle cooperative e l'esigenza dell'efficienza imprenditoriale; la terza parte - di contenuto documentario descrive differenti casi di costituzione e avvio di nuove imprese, e offre un quadro significativo delle possibilità, ma anche dei problemi."" -
La cooperazione in Emilia Romagna. Dalla Resistenza alla svolta degli anni settanta
La cooperazione è un oggetto di studio che presenta una straordinaria sovrapposizione di piani: è, o è stata, movimento e impresa; valore universale e radicamento locale; politica ed economia; impegno sociale e cultura di gestione; tradizione socialista, cattolica, repubblicana e liberale; agricoltura, manifattura, commercio, servizi, credito. L'Emilia Romagna è generalmente riconosciuta come una delle sue culle storiche, capace di produrre varie ondate di fioritura associazionistica, e di mantenere sempre viva la tradizione, la memoria e i valori di questa imprenditoria collettiva. Questo volume affronta l'oggetto d'indagine nella sua complessità, alla ricerca di una interpretazione che contribuisca a sciogliere alcuni dei nodi relativi alle alterne fortune della cooperazione regionale. L'indagine è incentrata sull'arco temporale che va dalla seconda guerra mondiale alla fine degli anni settanta, periodo che per la cooperazione è denso di occasioni, in un susseguirsi di dibattiti intellettuali, provvedimenti organizzativi, lotte politiche, investimenti economici, e scelte strategiche. In quarant'anni, la cooperazione ha interpretato e subito una serie di maturazioni e stravolgimenti, che ne hanno riformulato cultura e organizzazione, nel rispetto dei valori fondanti, ma alla ricerca di un rinnovato modello, che tra le perplessità del momento e le apparenti contraddizioni, ha costituito la base dell'odierno modo di fare cooperazione. -
La partecipazione politica
Nelle democrazie consolidate la partecipazione politica rappresenta una funzione fondamentale, suscettibile di oscillare fra i poli dell'entusiasmo e della delusione. Il volume illustra questo complesso e mutevole fenomeno. Inoltre tracciate le principali e più recenti trasformazioni qualitative e quantitative della partecipazione, e della non partecipazione, in Italia e in Europa. -
Piccole imprese e distretti industriali. Politiche per lo sviluppo in Italia e in America Latina
In un momento storico in cui l'economia appare sempre più dominata dalle logiche della globalizzazione, si sta rafforzando l'attenzione sui sistemi produttivi locali formati da numerose piccole imprese. Dietro questo apparente paradosso tra la dimensione mondiale e quella locale si scorge il desiderio dei territori di governare il proprio sviluppo locale attraverso forme di imprenditorialità diffusa, capaci di dare vita a modelli competitivi di successo a livello mondiale senza tuttavia rinunciare ai legami forti con le risorse, le culture e le comunità locali. Si tratta di un cammino difficile sia per chi, come l'America Latina, lo sta intraprendendo per la prima volta, sia per chi, come l'Italia, può contare su un'esperienza già storicamente consolidata come quella dei distretti industriali. Il volume focalizza la ricerca su queste due diverse realtà, mettendone in luce similitudini e differenze e proponendo anche casi di intervento pubblico a sostegno dello sviluppo di tali sistemi. Nella prima parte si analizza la realtà attuale dei distretti industriali italiani, le cui imprese stanno vivendo già da qualche anno una fase di profonda trasformazione, non priva di aspetti problematici. Nella seconda parte, invece, sono presentati alcuni casi di intervento a sostegno dello sviluppo di sistemi produttivi in Messico, Brasile e Argentina, casi a cui hanno sovente contribuito anche operatori italiani ed europei, nell'ambito di progetti di cooperazione internazionale. -
A volte producono. Le imprese italiane in Cina
Già da qualche anno la Cina è divenuta l'officina manifatturiera del mondo, costringendo l'occidente a prendere atto di questa nuova, per certi versi scioccante forza economica. Numerose sono le imprese europee che producono stabilmente in Cina con propri impianti, e molte fra queste sono italiane. Questo volume presenta i risultati di una ricerca svolta da Osservatorio Asia su tale presenza. Dopo una breve analisi dei rapporti economici che intercorrono tra Cina ed Italia, la ricerca si focalizza infatti sulla presenza imprenditoriale: nel libro vengono analizzate le scelte d'investimento, mettendo a fuoco similitudini e differenze a livello sia settoriale sia d'impresa. Vengono poi approfonditi aspetti particolarmente importanti per chi investe in Cina, come la scelta della tipologia d'entrata sul mercato, l'ambiente istituzionale-giuridico in cui le imprese si trovano ad operare e il supporto che ricevono dal ""sistema paese"""", anche in relazione alle esperienze di altre nazioni europee."" -
Scegliere un'etica
Caposcuola della filosofia analitica applicata allo studio del linguaggio etico, Hare offre in questo libro un serrato e vivace confronto fra le teorie etiche concorrenti per consegnare, allo stesso tempo, la versione ultima e definitiva della sua metaetica, il prescrittivismo universale. -
Lingue e comunità nell'Europa moderna
Studioso della cultura rinascimentale, Burke affronta in questo libro la storia delle lingue europee fra l'invenzione della stampa e la Rivoluzione francese. Se ne occupa non da linguista, ma da storico interessato alla relazione fra le lingue e le comunità che le parlano, alle lingue come elemento dell'identità delle comunità (regioni o chiese, mestieri o nazioni). E così approfondito l'uso del latino come lingua delle professioni, della cultura e della chiesa, e vengono discusse l'affermazione delle lingue volgari a spese del latino, la loro standardizzazione a mano a mano che acquistano importanza, l'interazione fra le diverse lingue, che tendono a influenzarsi reciprocamente, e le reazioni puristiche cui ciò dà luogo quando, a partire dal Settecento, le lingue si nazionalizzano. Un contributo originale ed erudito sulla storia culturale e sociale delle lingue europee in età moderna. -
La letteratura araba
Dagli oscuri inizi nel V secolo ai giorni nostri, viene presa in esame un'ampia varietà di testi letterari, che l'autore raggruppa per generi: dal libro sacro dell'Islam, il Corano, al patrimonio della poesia, della prosa narrativa, del teatro e della letteratura critica. Emerge così la continuità che lega la produzione contemporanea alla illustre eredità del passato, secondo una linea di sviluppo che include il ricco filone di letteratura popolare e il suo più celebre esempio: le ""Mille e una notte""""."" -
I babilonesi
Al di là dei miti e dei pregiudizi, quella babilonese è stata, fra le civiltà antiche, una delle più prestigiose. Fiorita in Mesopotamia fra il III e il I millennio a.C. essa ha lasciato una traccia profonda in molti campi del sapere, in particolare nelle scienze, nella medicina, nella matematica. Fama imperitura si conquistò il re Hammurabi, il quale nel XVIII secolo a.C. trasformò Babilonia in un regno grande e stabile istituendo un codice di leggi sistematico. Questo libro offre una chiara introduzione all'economia, alla società, alla religione e alla cultura dei babilonesi. Un racconto affascinante che si conclude con il tramonto di quella civiltà nella battaglia contro i persiani nel VI secolo a.C. -
Previdenza: a ciascuno il suo?
Se potessimo ripartire da zero con il sistema previdenziale, senza i vincoli che sono oggi imposti dai versamenti già effettuati, dalle aspettative e dalle promesse del passato, lo rifaremmo identico a quello attuale? Lo copieremmo da qualche paese vicino? Lo aboliremmo del tutto? O, smaliziati dalla conoscenza delle difficoltà, cercheremmo di prevenirle, costruendo un sistema potenzialmente impermeabile a (quasi) tutti gli sviluppi economici e demografici? Il volume privilegia questa strada, e mostra come la questione previdenziale possa essere ricondotta a poche variabili essenziali, di cui si esplicitano le interconnessioni. Emergono allora con chiarezza la natura e le potenzialità, ma anche i limiti, di un sistema che non crea ma semplicemente trasferisce risorse tra generazioni. Una ricerca informata e originale che porta un contributo prezioso alla riflessione sul problema previdenziale, che in Italia e negli altri paesi sviluppati è ancora lungi dall'aver trovato soluzione. -
Gadamer
Nato nel 1900 e scomparso nel 2002, Hans Georg Gadamer è una delle figure che meglio rappresentano, anche sul piano biografico, la stagione filosofica novecentesca. La sua opera principale, ""Verità e metodo"""", è considerata ormai un classico. Ma qual è davvero la sua ermeneutica filosofica? E come viene svolgendosi e modificandosi nel corso degli anni? Il volume racconta la vita del filosofo di Marburgo e ripercorre tutte le tappe della sua riflessione, dagli anni della formazione nella sua città natale a quelli del nazismo e della guerra a Lipsia, dalla nascita dell'ermeneutica a Heidelberg fino al suo successo negli Stati Uniti e nel mondo. Il gioco dell'arte, la storia e i suoi effetti, la questione del comprendere, un'etica vicina alla vita, l'orizzonte del linguaggio: sono questi i nuclei teorici attraverso i quali si snoda un pensiero che si allontana sempre più da Heidegger e sceglie il dialogo di Platone per dispiegarsi criticamente. Rinunciando a ogni fondazione metafisica ma non all'universalità, l'ermeneutica filosofica accetta la finitezza e, nel contempo, si apre ad un dialogo infinito nel costante confronto con le altre principali correnti filosofiche contemporanee: la critica dell'ideologia di Habermas, il pragmatismo di Rorty, la decostruzione di Derrida, il pensiero debole di Vattimo."" -
Il miracolo economico italiano (1958-1963)
Due epoche hanno caratterizzato il Novecento: l'età dei grandi conflitti mondiali, dal 1914 al 1945, e l'età dello sviluppo economico e del benessere, dal 1945 al 1973. Nel periodo successivo all'attuazione del piano Marshall, l'economia mondiale imperniata sul dollaro e sul sistema americano conobbe una crescita senza paragoni nella storia, e a trarne vantaggio furono soprattutto paesi come la Germania Occidentale, il Giappone e l'Italia. Fu l'inserimento di quest'ultima nel contesto dell'economia europea e internazionale, derivante dalla scelta occidentale compiuta nel 1948, a trascinare la penisola in una gigantesca crescita produttiva, che si associò non solo alla costituzione di una vera e propria economia industriale, ma anche a una profondissima trasformazione sociale. Per capire il Novecento dobbiamo dunque analizzare il fenomeno dell'industrializzazione. L'Italia del venticinquennio 1948-1973 fu assorbita interamente dal proprio ""miracolo economico"""", che ebbe conseguenze sociali di portata millenaria, con la fine dell'Italia rurale e una modificazione degli assetti socio-economici della penisola risalenti al medioevo e alla """"rifeudalizzazione"""" dell'età moderna. I saggi raccolti in questo volume ripercorrono da varie angolazioni i temi principali di questo periodo, fondamentale per il processo di modernizzazione dello Stato nazionale, creato un secolo prima."" -
Le ellissi della lingua. Da Moritz a Canetti
Sette autori tedeschi dall'Illuminismo a oggi - Moritz, Knigge, Schopenhauer, Ebner-Eschenbach, Döblin, Benjamin, Canetti - vengono qui presentati come maestri di forme della scrittura scorciata, dai confini aperti a continui passaggi e incroci fra generi letterari diversi. L'originale, inesauribile combinarsi e attivarsi di tradizioni mai soltanto nazionali, la sterminata cultura a tutto campo, ""leggera come la luce"""", destinano questi scrittori a lettori non frettolosi, disposti a intraprendere una molteplicità di percorsi, nella certezza di una splendida ricompensa. Il criterio della polifonia di voci si rispecchia anche nella provenienza degli estensori dei contributi, italiani e stranieri in egual numero."" -
Gli italiani e la politica
Prima i consumi diffusi, la scolarizzazione e le comunicazioni di massa, poi la globalizzazione, la deindustrializzazione e l'immigrazione, insieme alla fine della guerra fredda e alla crisi della Prima repubblica, hanno cambiato profondamente, negli ultimi decenni, il rapporto degli italiani con la politica. Fra i tratti salienti di questa trasformazione troviamo il venir meno delle subculture ""bianca"""" e """"rossa"""", la decrescente incidenza delle caratteristiche socio-demografiche (genere, età, istruzione, occupazione spiegano ormai ben poco degli atteggiamenti e dei comportamenti politici), il declino delle posizioni di centro a vantaggio di quelle di destra e di centro-destra, la domanda di leadership e il ruolo decisivo che ne deriva per la televisione. Delineando il ritratto dell'odierno """"civis italicus"""", di cui vengono illustrati i valori e il grado di consapevolezza relativamente alla cosa pubblica, il volume ci aiuta a capire meglio tali trasformazioni e il modo in cui i cittadini entrano in contatto con la sfera politica.""