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L' armonia del mondo. Storia semantica di un'idea
Spitzer si propone di ricostruire la base su cui si formò in Occidente il concetto di armonia universale racchiuso nella parola tedesca ""Stimmung"""". Per far questo, indaga la storia di un intero """"campo semantico"""", nei suoi sviluppi in epoche e in letterature diverse. La storia dell'armonia universale è la storia della continuità della civiltà classica nel Medioevo cristiano e nella moderna civiltà laica: le pagine di Spitzer mostrano il formarsi della solidarietà culturale europea e, al tempo stesso, il suo disintegrarsi dall'Illuminismo in poi."" -
La vita della mente
È questo non solo l'ultimo libro di Hannah Arendt ma anche il coronamento finale della sua ""vita activa"""". Rimasto incompiuto, si sarebbe dovuto comporre di tre parti: restano le prime due e un abbozzo della terza. La prima, dedicata al Pensare, si domanda dove si trovi l'io che pensa, quali siano il suo spazio e il suo tempo, concludendo che esso si pone tra passato e futuro, tra la memoria del non più e l'attesa del non ancora. Qui, nel presente del pensare, l'angelo della storia ferma talvolta il suo volo e ci fa essere liberi. Ed è proprio alla libertà che è dedicata la seconda parte, quella che studia una nozione sconosciuta ai greci antichi: il Volere. Solo il cristianesimo si pose infatti il problema di come conciliare la fede in un Dio onnipotente con le esigenze del libero arbitrio. E dal cristianesimo tale questione arriva sino all'epoca moderna, allorché la volontà si scontra con la legge di causalità, o quando ci si sforza di farla convivere con le leggi della storia. In appendice gli appunti della terza parte, dedicata al Giudicare."" -
L' interazione strategica
L'interazione faccia a faccia ""non è mai soltanto e non è sempre una forma di comunicazione"""": sta qui racchiusa la brillante intuizione al centro di quest'opera, tra le maggiori di Goffman. Cos'altro c'è, dunque, nei rapporti diretti che quotidianamente intratteniamo con i nostri interlocutori? Elementi di competizione che caratterizzano l'interazione come una sequenza di scelte """"strategiche"""" nel contesto di un gioco. In questa illuminante prospettiva sono analizzati i presupposti e le mosse fondamentali di un incontro faccia a faccia, le regole cui deve sottostare, i vincoli ambientali, i tipi di gioco. Un modo originale di vedere i rapporti sociali e le occasioni di incontro, nel consueto e variegato palcoscenico della vita quotidiana di cui Goffman rimane ineguagliato scopritore e interprete."" -
Ragioni pratiche
In questa piccola summa, muovendosi fra arte, letteratura, istituzione accademica, burocrazia, economia dei beni simbolici, fondamenti della morale, Bourdieu ha voluto illustrare il senso più autentico e profondo del proprio percorso di ricerca e riflessione. Anzitutto, un approccio che riconosce il primato delle relazioni, le quali ""non si possono mostrare o toccare con mano, e che bisogna conquistare, costruire e convalidare attraverso il lavoro scientifico"""". Una prospettiva relazionale che rompe con tutta una serie di potenti opposizioni: individuo/società, individuale/collettivo, conscio/inconscio, interessato/disinteressato, oggettivo/soggettivo. Di qui nascono i concetti fondamentali che il grande sociologo francese ha lasciato in eredità alle scienze sociali contemporanee: habitus, campo, capitale culturale."" -
La civiltà delle buone maniere. La trasformazione dei costumi nel mondo aristocratico occidentale
Usare le posate per mangiare, evitare di sputare nel piatto, soddisfare in privato i bisogni fisici ci sembrano comportamenti del tutto naturali. Ma sono davvero tali o sono invece il risultato dell'evoluzione culturale? Elias mostra, sulla base di fonti spesso curiose come i galatei, che anche le forme di convivenza più ovvie e quotidiane hanno alle spalle un processo di genesi storica. Le ""buone maniere"""" cominciano ad affermarsi alla fine del Medioevo, con l'avvento della società di corte, una sorta di laboratorio dove si perfezionano tecniche di autodisciplina degli impulsi spontanei - per lo più smodati e violenti - cui i liberi cavalieri medievali potevano dare incontrollata soddisfazione. Si costruiscono così quei codici di comportamento, destinati col tempo a diffondersi in tutta la società, che saranno di fondamentale importanza nello sviluppo dell'età moderna. Ma il """"processo di civilizzazione"""" non è affatto concluso: forse i posteri troveranno rozze e sorprendenti le nostre abitudini più raffinate."" -
Il posto del disordine. Critica delle teorie del mutamento sociale
Nella seconda metà del Novecento le scienze sociali hanno prodotto numerose teorie del mutamento sociale (teorie della modernizzazione, della mobilitazione politica, dello sviluppo socioeconomico, del mutamento culturale). Se ne ricava però l'impressione generale di un fallimento: la maggior parte di esse è stata smentita dalla realtà. Per Boudon, che si ispira alla tradizione critica che va da Kant a Popper, occorre orientarsi verso un modello di spiegazione che non pretenda di essere ""universale e necessario"""", nel quale vi sia posto per il disordine. Misurarsi col disordine significa infatti aderire alla realtà e rinunciare a pericolose leggi astratte. """"La teoria, nel suo insieme"""", come scrive Arnaldo Bagnasco nella presentazione al volume, """"è una grande scatola degli attrezzi, che il ricercatore adopera trovando e combinando strumenti adatti alla comprensione di un caso concreto"""". Una riflessione divenuta imprescindibile sullo statuto delle scienze sociali."" -
Il capitalismo
La nostra epoca è dominata da un sistema economico senza più rivali: dopo il crollo del blocco sovietico, sulla scena mondiale il capitalismo è rimasto protagonista unico. Molti chiarimenti sono forniti da questa piccola guida al capitalismo come processo economico e come ideologia. È un sistema ""naturale"""", che promuove la libertà, o una grande fucina di squilibri e disuguaglianze? Migliora la nostra vita o produce inaccettabili ingiustizie? Come è mutato nel tempo e nello spazio? E le sue ibridazioni con regimi politici autoritari? E il capitalismo globalizzato? A queste e a numerose altre domande il libro risponde chiamando in causa testimoni quali Adam Smith e Milton Friedman, John Maynard Keynes e Francis Fukuyama, Karl Marx e George Soros. Le conclusioni sono all'insegna di una preoccupazione che gli ultimi eventi sembrano confermare: che il """"capitalismo scatenato"""" minacci di portarci verso un futuro di impoverimento."" -
Ariosto. Profili di storia letteraria
Pensata come complemento della ""Storia della letteratura italiana"""", questa serie di """"profili"""" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute le opere e ne illustra la poetica. Questo volume è dedicato a Ludovico Ariosto. Dopo aver ricostruito la vicenda biografica del poeta, l'autore fornisce gli elementi necessari per comprenderne le scelte poetiche e stilistiche e un quadro complessivo delle sue opere. L'ultimo capitolo approfondisce più da vicino la produzione poetica condensatasi nell' """"Orlando Furioso""""."" -
Svevo. Profili di storia letteraria
Pensata come complemento della ""Storia della letteratura italiana"""", questa serie di """"profili"""" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute le opere e ne illustra la poetica. Questo volume è dedicato a Italo Svevo. Dopo aver ricostruito la vicenda biografica dello scrittore, l'autrice fornisce gli elementi necessari per comprenderne le scelte narrative e stilistiche e un quadro complessivo delle sue opere. Nel volume vengo trattati in modo approfondito i romanzi: """"Una vita"""", """"Senilità"""", """"La coscienza di Zeno."""""" -
Calvino. Profili di storia letteraria
Pensata come complemento della ""Storia della letteratura italiana"""", questa serie di """"profili"""" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute le opere e ne illustra la poetica. Questo volume è dedicato a Italo Calvino. Dopo aver ricostruito la vicenda biografica dello scrittore, l'autore fornisce gli elementi necessari per comprenderne le scelte narrative e stilistiche e un quadro complessivo delle sue opere."" -
Paragone degli ingegni moderni e postmoderni
Questo libro mette in discussione le tesi dei superatori del moderno e dei profeti del postmoderno; analizza gli incroci, le mescolanze e le convergenze tra Destra e Sinistra presenti nella cultura italiana del secondo Novecento; polemizza contro le semplicistiche diagnosi epocali della modernità; discute e tenta una classificazione di coloro che, in Italia, si opposero all'idea dell'esistenza di un rapporto significativo tra la filosofia di Heidegger e il nazismo. Questa edizione rivista, in cui Paolo Rossi conferma le sue doti di forte polemista, contiene nuovi testi: tra gli altri, un contributo alla non convenzionale immagine della modernità come età ricca di incertezze; la confutazione delle argomentazioni di certa teologia e filosofia heideggeriana così come trova espressione sia nella cultura tedesca sia in quella italiana. -
Concorrenza e antitrust
Oggi la concorrenza è considerata il motore dello sviluppo economico, ma non è sempre stato così. Le prime leggi a vietare ogni comportamento restrittivo del libero commercio nascono negli Stati Uniti nel 1890, ma ci vorrà molto tempo prima che queste siano codificate in un vero e proprio sistema di norme. In Europa le regole della concorrenza si affermano nel secondo dopoguerra con la nascita della Comunità europea; in Italia l'istituzione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato avviene solo nel 1990. Il volume ripercorre le tappe di questa lunga vicenda, e spiega finalità e modalità di applicazione delle leggi antitrust tenendo presente anche le più recenti normative comunitarie elaborate durante il processo di integrazione. -
Castelli di carte. Zanichelli 1959-2009: una storia
Zanichelli ha nell'editoria italiana un ruolo, se non unico, certo diverso dalla maggior parte degli altri editori. La concentrazione, crescente negli anni, su libri di testo al servizio di una didattica più moderna, la specializzazione nelle opere lessicografiche, l'enfasi sulla cultura scientifica di base e, su altri piani, una struttura proprietaria rimasta famigliare sono caratteristiche che, almeno tutte insieme, non hanno altri. Questo libro racconta gli ultimi cinquant'anni della casa bolognese. Non solo l'oggetto lo distingue dalla maggior parte delle storie dell'editoria. Non è infatti consueta la storia scritta dall'interno e l'attenzione, oltre che alle opere, alle persone, alle tecniche, all'organizzazione, insomma a quanto succede dietro le quinte: un po' storia di un'azienda, un po' foto di gruppo di amici al lavoro, un po' verbale di ciò che avviene nel cortile di casa (editrice). -
Storia del Regno delle Due Sicilie
La storia del Regno delle Due Sicilie è compresa in poco più di un secolo: dal 1734, quando don Carlos di Borbone si insediò a Napoli come primo re di un regno autonomo, dopo due secoli in cui il sud d'Italia era stato dominato dalla Spagna e dall'Austria, all'ottobre 1860, quando un plebiscito sancì l'unificazione al regno dei Savoia. Dopo un inquadramento fattuale del Regno, questo libro prende in esame la dinastia borbonica e la nobiltà, nonché i re ""napoleonidi"""" che regnarono nel decennio francese (1806-15), e studia la struttura amministrativa della monarchia, il rapporto con la Chiesa, la riforma costituzionale, il conflitto con la parte siciliana del Regno, la situazione economica. Vengono infine sintetizzati gli eventi che portarono al dissolvimento del Regno dinanzi all'impresa garibaldina."" -
La guerra d'Algeria
Primo novembre 1954: ad Algeri scoppia un'insurrezione contro il dominio francese. Prende avvio una delle maggiori guerre di decolonizzazione, otto anni di conflitto sanguinoso che termineranno nel 1962 con l'indipendenza dell'Algeria. Questa informata sintesi riesce a dire l'essenziale di ciò che occorre sapere sulla guerra d'Algeria: dalle cause scatenanti agli sviluppi politico-militari, fino alla gestione della memoria del conflitto, Stora affronta con coraggio e imparzialità la complessa questione, senza tralasciare di fare chiarezza anche sui suoi aspetti più torbidi, come le azioni terroristiche del Fronte di liberazione nazionale algerino e il ricorso alla tortura da parte francese. Una lettura utile che apre molteplici linee di riflessione, superando lo stereotipo coloniale basato sulla dinamica vittima/aggressore. -
Giovani e legalità
Viviamo in un periodo di rapidi cambiamenti e di crescenti contraddizioni in cui l'insicurezza e l'instabilità sociale sono sempre più sentite e sofferte. Sono condizioni dove i temi della convivenza e della legalità divengono cruciali. Come si rapportano i giovani d'oggi alle regole della convivenza? Qual è il loro concetto di legalità? Come si relazionano alle istituzioni? Frutto del contributo di autori che vantano esperienze di primo piano nel panorama culturale relativo al tema della legalità, questo volume fornisce attraverso un approccio integrato e multidisciplinare (dalla psicologia al diritto, alla società con il contributo di Pietro Grasso e don Luigi Ciotti) uno spaccato della relazione tra giovani e legalità a partire da una vasta ricerca a livello nazionale. Il libro è rivolto a coloro che sono interessati a comprendere i meccanismi che regolano gli atteggiamenti verso le norme e verso la violazione delle regole: dai responsabili di progetti di sensibilizzazione alla legalità e al senso civico fino alle forze dell'ordine. -
L' ordine delle parole. Storie di vocabolari italiani
Assieme alla grammatica, il vocabolario rappresenta la norma linguistica per eccellenza e sembra contenere in sé le potenzialità della lingua nazionale, di cui finisce a volte per diventare l'icona. Questo libro prende le mosse dai lessici e glossari medievali, dalle raccolte lessicali cinquecentesche, per esaminare via via tutti i grandi dizionari italiani, fino ai giorni nostri. La storia che viene raccontata è ricca di tensioni, dominata dallo scontro tra modelli culturali alternativi. Ne emergono le discussioni normative, la gara tra regioni, talora la rivalità tra città (Siena e Firenze, Firenze e Milano), il nesso tra lessicografia, progresso scientifico e tecnologico, le istanze civili, l'affascinante rapporto che lega vocabolari e scrittori, come ad esempio Manzoni, D'Annunzio, Svevo, Pavese. Come in ogni buona storia, non mancano i colpi di scena: si pensi, tra i fallimenti, al rogo del ""Vocabolario cateriniano"""" del Gigli e al """"Vocabolario"""" dell'Accademia d'Italia voluto da Mussolini e arrestatosi alla lettera """"C"""" per la caduta del fascismo. Oggi l'avvento dell'informatica ha mutato profondamente la forma e le tecniche di interrogazione dei dizionari, ridando fiato a un'antica ansia di totalità e rinnovando l'utopia di racchiudere il mondo in un libro, in un'opera """"totale""""."" -
Giudici e diritto straniero. La pratica del diritto comparato
Nel diritto contemporaneo crescono anche a livello giurisprudenziale le necessità di scambio e le occasioni di ""contaminazione"""", come conseguenza dell'interdipendenza e stretta interrelazione degli atti e delle situazioni giuridiche. Che si tratti di tutela dei diritti umani, di risarcimenti, di modelli societari, finanziari o di mercato per il commercio e gli affari, i giudici, nelle loro decisioni, possono ispirarsi ad una pluralità di fonti, soprattutto quando il diritto nazionale è obsoleto, poco chiaro o contraddittorio. Nel loro approfondito studio Markesinis e Fedtke analizzano l'operato dei giudici nazionali nel momento in cui si trovano a dialogare con leggi e prassi giuridiche altre, evidenziano il ruolo della mentalità del giudice nell'indirizzarsi al diritto non nazionale, sottolineando le implicazioni del ricorso al diritto straniero in termini di accettazione e adozione di valori etici ed aspirazioni comuni. Il volume prende in considerazione i più importanti sistemi giuridici occidentali, tocca sia l'ambito del diritto privato sia quello del diritto pubblico, ed è corredato dagli interventi di alcuni fra i più autorevoli giudici delle Corti supreme."" -
Carteggio Croce-De Ruggiero
II carteggio tra Benedetto Croce e Guido De Ruggiero copre l'arco cronologico compreso tra il settembre 1910 e il giugno 1947, e consta di oltre 600 documenti. Vi si possono distinguere tre fasi che riflettono momenti significativi, storici, culturali e politici, della biografia dei due corrispondenti. Gli anni 1910-1919, della formazione di De Ruggiero e della sua affermazione precoce in seno al neo-idealismo italiano; il ventennio 1920-1943, segnato dall'intensificarsi della collaborazione di De Ruggiero alla ""Critica"""", sullo sfondo del dissidio tra Croce e Gentile. Il periodo 1943-1947 in cui la relazione, diventa meno intensa e regolare risentendo inevitabilmente del mutato clima politico e culturale."" -
Il buddismo in Occidente
Libri, articoli, film, siti internet, conferenze, sedute di meditazione... trasmigrando dal suo alveo asiatico il buddhismo è venuto sempre più insediandosi nelle culture occidentali, espressione di quella ""nuova spiritualità"""" che si propone come possibile risposta alla crisi della modernità. Di questo fenomeno, che suscita molti interrogativi e curiosità, l'autore - sulla base di una approfondita conoscenza delle religioni orientali - indaga origini e cause e, tracciando un panorama storico e geografico delle forme assunte dal buddhismo in Occidente, analizza le interpretazioni che ne sono state date, ne descrive i contesti e le modalità di espansione, precisa la natura dell'adesione e la questione dell'identità degli adepti (migranti e convertiti), per soffermarsi infine sugli sviluppi futuri che si aprono alla religione di Buddha fuori dalla sua sede originale.""