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Dal dire al fare. Modelli, metodi, strumenti per la gestione del cambiamento organizzativo negli atenei
Sono ormai quasi cinque anni che un gruppo di atenei ha iniziato un percorso di analisi e studio del proprio modello organizzativo e di applicazione di metodologie e strumenti condivisi per migliorare i sistemi di governance nell'ambito dello sviluppo organizzativo. Questo volume non solo sintetizza il lavoro svolto, mostrando in un percorso strutturato e rigoroso come sia possibile, anche all'interno di strutture pubbliche, applicare metodologie complesse per sviluppare e gestire le proprie risorse con una visione evoluta, ma pone, insieme, le basi per una proposta di soluzione di sistema. Codau - il Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e dirigenti delle Università italiane - si fa promotore del processo di cambiamento del sistema Università e questa pubblicazione mostra la traduzione in concreto di quanto si afferma nel titolo, ""Dal dire al fare""""."" -
A scuola d'italiano a 150 anni dall'Unità. Più lingua più letteratura più lessico: tre obiettivi per l'italiano d'oggi nella scuola secondaria superiore
Nei centocinquant'anni dall'unità, l'italiano è riuscito a diventare la lingua del Paese, realizzandosi, per questo profilo, l'auspicio di Massimo d'Azeglio. Ma oggi molte e nuove insidie ne minacciano il futuro. Senza una scuola capace di chiari obiettivi formativi si rischia il naufragio della nostra lingua e di una ben più antica tradizione letteraria. E l'allarme sulla povertà linguistica dei nostri giovani non può essere ignorato, se non ci si vuole arrendere al declino irreversibile della nostra identità. La scuola oggi ha quindi una responsabilità onerosa, ma anche affascinante: trovare un curricolo di studio dell'italiano più adeguato alle generazioni attuali. Quali sono i luoghi formativi indispensabili? Lessico, lingua, letteratura. Arricchire il lessico, possedere la grammatica, sapendo anche riflettere sui vincoli e sulle scelte che essa offre ai parlanti, saper scrivere, coltivare il senso estetico e il mondo dei valori attraverso i classici vecchi e nuovi della letteratura. Obiettivi importanti, e connessi interrogativi, per gli insegnanti di italiano e per coloro cui sta a cuore il mondo dell'educazione. Ai quali offre articolate risposte questo libro a più voci, che vede il contributo dei maggiori specialisti della materia. -
L' Europa di carta. Stampa e opinione pubblica in Europa nel 2010
Il 2010 è stato un anno di grandi difficoltà per l'Europa e la sua costruzione comunitaria. L'attesa nuova architettura istituzionale, dominata dal Presidente fisso del Consiglio europeo e dall'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune ha faticato ad entrare a regime e Herman Van Rompuy e Catherine Ashton hanno avuto non poche difficoltà nel tentare di ritagliarsi un loro ruolo indipendente accanto a quello dei principali leader nazionali. Ma il 2010 è stato anche l'anno della ""grande paura"""" per la moneta comune. Le crisi successive di Grecia e Irlanda e quelle che diversi analisti paventano (Portogallo? Spagna?) hanno non solo messo a dura prova le nuove istituzioni previste dal Trattato di Lisbona, ma soprattutto hanno risvegliato la tensione tra sovranità nazionali e governo comune, e sovranazionale, dell'Ue. In un quadro in rapida evoluzione, a dominare è stato senza dubbio il protagonismo (per molti, il """"non-protagonismo"""") tedesco, incarnato dal cancelliere Angela Merkel, parte dominante di un nuovo asse franco-tedesco nel quale Berlino ha sostituito Parigi non solo economicamente ma anche politicamente. Se l'evoluzione interna dell'Europa è stata segnata dall'incertezza, non meno complicato è apparso il ruolo dell'Unione nel contesto delle nuove dinamiche multipolari."" -
Zone di transizione. Etnografia urbana nei quartieri e nello spazio pubblico
Le zone di transizione emergono fra i centri dello sviluppo urbano e le periferie, con varie forme e composizioni: dagli esempi storici di Chicago agli inizi del Novecento fino alla urbanizzazione diffusa di molte aree dell'Italia del centro-nord. In esse crescono i processi produttivi e le connessioni globali che trascinano le città e le regioni nel flusso del cambiamento culturale ed economico. Ma le transizioni cui si fa riferimento in questo volume sono almeno di due tipi: orizzontali (spaziali), tra le aree centrali e lo spazio esterno; dai luoghi degli affari a quelli del lavoro, tra le aree che ospitano le classi borghesi, i quartieri prima abitati dagli operai delle fabbriche e i vicinati dell'immigrazione; verticali (temporali), dal tempo dell'industria a quello del terziario, dal capitalismo manifatturiero a quello cognitivo, dai tempi della emigrazione interna (mai conclusasi) a quelli dell'immigrazione; dagli anni d'oro delle esportazioni dei prodotti industriali a quelli della globalizzazione degli scambi e del lavoro. Quattro gli esempi paradigmatici scelti per l'indagine: il quartiere Isola di Milano, le aree demaniali romane lungo il Tevere alla Magliana, i quartieri spagnoli di Napoli, e il Macrolotto Zero di Prato. Abitanti, vecchi e nuovi, che si confrontano con la percezione della sicurezza, forme di segregazione e negazione della città, con la difficile reinterpretazione dello spazio della vita quotidiana. -
Riflessioni sulla DDR. Prospettive internazionali e interdisciplinari vent'anni dopo
Il volume trae origine dalle riflessioni del primo convegno italiano sulla storia dello ""Stato tedesco degli operai e dei contadini"""": studiosi e conoscitori della storia della Germania socialista tracciano il bilancio di vent'anni di ricerca non soltanto storica, ma minuziosamente microstorica, antropologica, culturale e comparata. Ne emerge il profilo di un paese complesso, lontano tanto dai clichés dominanti nei mass media quanto dagli schematismi diffusi anche in ambito storiografico. Non una nota a piè di pagina della storia tedesca, ma nemmeno la perduta Atlantide che qualcuno rimpiange. Una vicenda su cui riflettere, piuttosto, mettendo in discussione non solo il passato di chi ne ha vissuto la storia ma anche il presente di chi la scrive, come accade nel romanzo di Christa Wolf """"Riflessioni su Christa T"""". Riconsiderando tutto: i miti rivoluzionari e l'ideologia, la politica e l'economia, le relazioni intenazionali e la Stasi, la letteratura e il cinema, gli intellettuali e lo sport, l'avvicendarsi delle generazioni e i processi di costruzione della memoria, fino all'eredità consegnata alla Germania contemporanea."" -
Da Ravenna al mondo. Come la CMC è diventata una grande cooperativa internazionale (1952-1985)
L'impresa cooperativa ha raggiunto in Italia posizioni di leadership in alcuni settori, ma raramente è riuscita ad internazionalizzarsi come ha fatto CMC, la storica Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna. Questo libro ripercorre il tratto dell'ultracentenaria storia di CMC che vede la cooperativa di costruzioni del ravennate prima rafforzarsi sul mercato interno fino a diventare uno dei principali players italiani nella costruzione di infrastrutture e poi spiccare il balzo nel mondo, con una modalità assai originale. Un simile percorso ha implicato un notevole cambiamento organizzativo, inusuale per una cooperativa, che ha definitivamente collocato CMC fra i primi dieci general contractors italiani. Il libro ricostruisce i passaggi del cambiamento organizzativo e la dialettica dei soggetti che vi hanno a vario titolo contribuito. Un caso aziendale dunque con una tripla valenza: un'impresa cooperativa, che ha conquistato posizioni di leadership in Italia, ed è presente sullo scacchiere internazionale in Africa ed Asia. -
Impegno per la ragione. Il caso del neoilluminismo
Ne scrive Bobbio nel 1951, richiamando all'esigenza di ""una filosofia in lotta contro gli attacchi da qualsiasi parte provengano - tanto da quella dei tradizionalisti quanto da quella degli innovatori - alla libertà della ragione rischiaratrice"""". Si sono evocate parole di Norberto Bobbio, si sarebbero potuti richiamare Ludovico Geymonat o Nicola Abbagnano. Ideatore, proprio quest'ultimo, di quella esperienza che va sotto il nome di neoilluminismo, e che questo libro rivisita. Un'esperienza che fu di breve durata, dai primi anni Cinquanta ai primi anni Sessanta, e che - come si legge nel volume - si configurò come """"un'impresa intesa a raccogliere sotto un unico progetto culturale studiosi che, nella diversità delle ascendenze e formazioni, condividevano un ideale di rigore e di indipendenza intellettuale"""". Un'esperienza che vide riunite menti alte, e spiriti grandi, come quelli dei filosofi ora richiamati, e che altri con loro e come loro vollero condividere. Nel comune obiettivo di riproporre di una filosofia critica, non dogmatica, disposta a mettere in discussione la tradizione, a al confronto con la scienza contemporanea, impegnata a capire le articolazioni storiche e sociali del mondo moderno."" -
L' evoluzione attuale del regime rappresentativo. Cinque risposte a un'inchiesta dell'Union Interparlementaire
Il 1928, anno della pubblicazione di questi scritti, è un punto di non ritorno per la storia della vecchia Europa: i regimi bolscevico e fascista proiettano ombre sinistre sul suo sistema politico proprio quando una crisi economica di proporzioni inimmaginabili incombe all'orizzonte. Del baratro che si sta aprendo, i cinque autori non hanno piena consapevolezza, né avrebbero potuto averla, ma emerge già qualche illuminato sentore. Gaetano Mosca si chiede ""se vi sia una crisi del regime parlamentare, quali siano i sintomi di questa crisi, quali ne siano le cause e quali finalmente i rimedi"""". La crisi dello Stato """"moderno"""" implosa con la Grande Guerra; la sua riorganizzazione economica, amministrativa e, soprattutto, politica: i dilemmi della rappresentanza; il ruolo delle classi medie e il problema delle competenze nelle moderne società di massa. Sono alcune delle questioni con cui la classe politica occidentale degli anni Venti è chiamata con urgenza a confrontarsi. L'Union interparlementaire raccolse quella sfida e si rivolse a cinque studiosi di diritto pubblico e costituzionale. Se ne ripropone qui, per la prima volta in lingua italiana, il prezioso contributo."" -
Cavour, l'Italia e l'Europa
Privo del fascino di un Mazzini o di un Garibaldi,e meno amato di loro, Cavour è stato però il vero artefice del processo che ha condotto all'unità d'Italia. Quello che gli stava a cuore era soprattutto, più che l'unificazione, la modernizzazione politica ed economica del paese: il che voleva dire, per lui, l'instaurazione di uno stato liberale, di un'economia di mercato sul modello inglese, di relazioni con la chiesa fondate sulla reciproca autonomia. L'unità d'Italia fu così resa possibile da una politica lungimirante che guardava al di là dei confini, senza indulgere a sogni rivoluzionari o a sterili avventure. Questo volume al quale hanno collaborato alcuni dei maggiori studiosi italiani dell'Otto-Novecento (A. Viarengo, S. Montaldo, M. L. Salvadori, L. Cafagna, F. Traniello, U. Levra, G. Galasso, E. Di Nolfo) delinea i complessi rapporti tra il programma cavouriano e la sua realizzazione, avviando una riflessione sul processo di unificazione del paese e sull'eredità di Cavour. -
I comandamenti. Non ti farai idolo né immagine
L'interdetto di questo comandamento nella cultura biblica non vieta la produzione d'immagini, ma il loro uso improprio, la loro elevazione a divinità. Non si possono adorare altri dei e non si può adorare Dio al modo degli altri, ossia rendendolo immagine-feticcio. Non solo: le storiche dispute religiose in ambito cristiano su questo divieto hanno investito anche il tema della differenza fra l'autentico sacramento della presenza divina e il segno magico o superstizioso, come l'amuleto e il feticcio. Oggi il problema dell'idolatria non si è esaurito, ha solo trovato la sua metamorfosi banale nella proliferazione di nuove icone e idoli di massa prodotti dai media. Come distinguere ancora l'incanto dell'immagine sacra e artistica dalla perversione del feticcio? -
Scienza, religione e politica
Robert K. Merton è unanimemente riconosciuto come il fondatore della sociologia della scienza. A lui si debbono le prime riflessioni sulla scienza come istituzione e i suoi rapporti con altre sfere quali politica e religione, nonché le prime ricerche empiriche sulla produzione scientifica. Dei suoi saggi sulla scienza, classico riferimento a livello internazionale e da tempo non più disponibili in italiano, si propone qui una selezione che espunge quelli più legati a polemiche d'epoca o ad analisi molto dettagliate di dinamiche contingenti. Ciò consente di far emergere con maggiore forza temi che nel tempo hanno dimostrato, se possibile, un'attualità crescente, come lo spazio della fede religiosa e dei valori nell'attività di ricerca o il ruolo della scienza nelle società democratiche. -
Come Giuda. La gente comune e i giochi dell'economia all'inizio dell'età moderna
Fin dai primordi dell'era cristiana l'aspetto più inquietante della figura di Giuda è l'inadeguatezza della sua scelta economica, più ancora del suo tradimento: che tipo d'uomo era colui che aveva potuto scambiare l'infinito valore del Cristo per la misera somma di trenta denari? Giuda diventa così il prototipo negativo di chi non sa riconoscere il vero valore delle cose, e, a poco a poco, di chi non riesce a comprendere le regole del mercato e dell'economia che si vennero definendo tra medioevo ed età moderna. Di contro, la figura della Maddalena, che ""sperpera"""" un prezioso unguento per ungere il capo del Signore, diventa emblematica dell'agire economico lungimirante e corretto, del sapere distinguere fra il gretto calcolo privato e l'uso sociale della ricchezza. Le conseguenze di questa contrapposizione si riflettono nel codice di esclusione sociale che caratterizza la modernizzazione economica europea e alimenta lo stigma della gente comune di cui Giuda rappresenta la maschera."" -
Romanzo mondo. La letteratura nel villaggio globale
Nella sua lunga storia il romanzo ha avuto grande circolazione internazionale sempre portando ben radicati in sé i segni delle sue patrie linguistiche e culturali (Francia, Inghilterra, Russia, Germania, Italia). Ma che succede quando le differenze linguistiche e culturali si attenuano e la specificità nazionale si riduce? Nel rispondere a questo interrogativo, l'autore segue il percorso del romanzo da quando i tratti locali sono stati sopraffatti da quelli planetari fino ad oggi, all'epoca in cui il mondo diventa insieme paese d'origine e di destinazione del più occidentale fra i generi letterari. Nella narrativa contemporanea emerge così una inedita inessenzialità dei luoghi, letterariamente divenuti interscambiabili. -
Capitalismo e finanza. Il futuro tra rischio e fiducia
Per comprendere pienamente la crisi finanziaria di fine decennio contano tanto le emozioni quanto i modelli matematici. Ma soprattutto occorre recepire un dato fondamentale: per ricostruire la fiducia e arginare il rischio dall'azzardo bisogna muoversi su un terreno mollo più ampio della finanza. Ce lo mostra bene questo volume che narra, attingendo alle più diverse fonti reports ufficiali, indagini empiriche, romanzi, biografie, interviste, blog -, le vicende che hanno condotto il mondo sull'orlo del collasso. Il nuovo ordine nel campo della finanza rappresenta di fatto un laboratorio di idee al crocevia fra diritto, economia e psicologia le cui proposte e soluzioni saranno utili non solo per la sfera degli affari e della finanza e per la sua democratizzazione, ma anche per la collettività intera e per il capitalismo di nuova generazione, che non potrà più essere ""come prima""""."" -
Il profeta disarmato. L'eresia di Francesco Pucci nell'Europa del Cinquecento
L'approfondita ricerca di Caravale mette a fuoco la vicenda biografica e l'itinerario intellettuale del fiorentino Francesco Pucci (1543-1597). Stabilitosi ventenne a Lione per praticare la mercatura, nello stimolante ambiente lionese Pucci maturò la decisione di dedicarsi ""allo studio delle cose celesti ed eterne"""", e da allora visse in Francia, in Inghilterra, in Olanda, in Polonia, a Praga elaborando e discutendo un suo ideale di religione universale che tuttavia non trovò ascolto nei differenti ambienti religiosi protestanti in cui visse. Tornato al cattolicesimo, volle rientrare in Italia per presentare al papa le sue tesi, ma venne imprigionato e condannato a morte per eresia. Lo studio di Caravale, che si avvale anche di lettere inedite, mette in luce in particolare il peso fondamentale della formazione italiana di Pucci, ricostruisce il contesto in cui maturò la sua proposta politica e religiosa e spiega le ragioni del suo fallimento."" -
La trappola delle leggi. Molte, oscure, complicate
Dal punto di vista della normazione, l'Italia ha molti primati negativi: il numero delle leggi vigenti è molto più alto di quelli degli altri paesi europei, la dimensione delle singole leggi arriva a livelli parossistici, le contraddizioni tra diverse norme sono continue, la durata in vigore è a volte ridotta a pochi giorni. Le leggi hanno una vita disordinata, anche per via delle anomalie dei processi normativi, che determinano distorsioni rispetto al normale ordine delle competenze e delle procedure: come il sostanziale esautoramento del Parlamento o il fatto che, nonostante l'eccesso di leggi, i giudici sono costretti a risolvere questioni importanti, come quelle di bioetica, che il legislatore non riesce ad affrontare. L'inflazione normativa e i difetti della legislazione sono da tempo lamentati e studiati. Questo libro esamina l'eccesso di leggi e i possibili rimedi, i processi di produzione normativa e i loro risultati, le regole di tecnica legislativa e la loro frequente violazione, la politica di semplificazione normativa e le sue deviazioni, i tentativi di riordino e i fattori che alimentano il disordine. -
Argentina
Dopo l'acuta crisi economica del 2001 l'Argentina si è stabilizzata e, forte di un nuovo periodo di crescita, è oggi una delle nazioni più sviluppate dell'America Latina. Attualmente repubblica democratica federale con circa 40 milioni di abitanti, è stata teatro di vicende politiche che hanno avuto rilievo ed eco internazionali. Terra di forte immigrazione, dal 1946 al 1955 ha visto l'affermarsi del movimento peronista, singolare al punto da divenire una variante di scuola dei modelli autoritari. Vent'anni di tensioni politiche condussero poi nel 1974 al golpe del generale Videla. Sotto la dittatura, durata fino al 1983, anno della sconfitta nella guerra per le Falkland, le opposizioni vennero represse con metodi che la storia chiamerà ""Guerra sporca"""": circa 30.000 furono le persone torturate, uccise o disperse nell'Oceano. Sono i desaparecidos, una ferita profonda ancora viva. L'Argentina, a differenza del Cile e del Sudafrica, non ha percorso infatti la strada del perdono e dell'amnistia e molti processi sono ancora in corso."" -
Svizzera
Qual è il collante che tiene unito il popolo svizzero? Non l'affinità di lingua o cultura o religione ma la semplice volontà di stare assieme, pare. Il lungo e pacifico percorso storico comune, la condivisione di miti nazionali e dei fondamenti istituzionali (federalismo, democrazia diretta, neutralità) alimentano l'orgoglio di rappresentare un caso particolare. La sua forma di governo è unica al mondo come unico il suo sistema politico-istituzionale (una democrazia semi-diretta). Economicamente avanzata (settori chiave sono quelli ad alta produzione di reddito), forte di aperture internazionali (è sede di numerose organizzazioni e multinazionali), incontra tuttavia delle crescenti difficoltà per la scarsa integrazione nel contesto europeo (per volontà del corpo elettorale la Svizzera può stringere rapporti solo bilaterali). Inoltre l'elevata presenza di capitali poco onerosi dovuta al segreto bancario e alla vantaggiosa politica fiscale ha spinto la Svizzera verso la finanziarizzazione esponendola recentemente ai rischi della crisi mondiale. -
Geografia dell'Italia cattolica
Secondo un'opinione diffusa il cattolicesimo è un tratto unificante degli italiani, con una tradizionale frattura tra Lombardo-Veneto ""bianco"""" e regioni """"rosse"""". Ma quanto c'è ancora di vero in questa geografia? Quanti sono i cattolici praticanti e in quali aree del paese sono più numerosi? Da alcuni interessanti indicatori (frequenza alla messa, otto per mille, insegnamento della religione, matrimoni civili, nascite fuori dal matrimonio) risulta che i praticanti sono una minoranza del 30-40% concentrata nelle regioni del Sud, la vera zona """"bianca"""". Per un verso, dunque, il cattolicesimo si accompagna a una sindrome meridionale fatta di minore ricchezza, inefficienza delle istituzioni e carenza di capitale sociale; per un altro, nella generale crisi della partecipazione sociale e politica, i movimenti ecclesiali costituiscono una risorsa tale da fornire alla Chiesa-istituzione un forte potere di veto."" -
Bric. Brasile, Russia, India, Cina alla guida dell'economia globale
Nato dalla fantasia di una banca d'affari come un semplice artificio di marketing, l'acronimo Bric è ormai diventato sinonimo dello spostamento dell'ago della bilancia dell'economia mondiale dai paesi industrializzati alle economie emergenti. Grazie all'impressionante crescita registrata negli ultimi anni, Brasile, Russia, India e Cina hanno ridotto la povertà e incorporato centinaia di milioni di persone nella classe media. Un risultato ottenuto grazie alla globalizzazione, al commercio e agli investimenti, ma seguendo un percorso originale, in cui le politiche pubbliche hanno sostenuto la trasformazione dell'economia. Un processo che ha creato molti vincitori, non esente tuttavia da conseguenze negative in termini di diseguaglianze e utilizzo di risorse esauribili. Conoscere a fondo le dinamiche emergenti dell'economia mondiale, qui descritte nelle loro luci ed ombre, aiuta a fare scelte importanti senza cadere preda delle facili sirene del protezionismo e della xenofobia.