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Le fonti della conoscenza e dell'ignoranza
I due saggi che compongono questo libro sono, pur nella loro brevità, emblematici della postazione filosofica di Popper, ed esprimono il senso profondo che ne ha animato la battaglia culturale e politica. Interrogarsi e pronunciarsi sulla validità della nostra conoscenza non significa infatti soltanto affinare la speculazione, ma anche offrire visioni del mondo che possono essere fatte da tutti gli uomini. E' un nesso, questo, che il filosofo ha costantemente posto in evidenza anche attraverso il suo insegnamento quasi ""militante"""". Popper non ammette fonti privilegiate di verità e giudica deleterio perseguire idolatricamente la certezza e l'oggettività della scienza."" -
Integration through legal education. The role of EU legal studies in shaping the EU
La ricerca contenuta in questo volume - della serie SENT, il Network of European Studies promosso dall'Unione europea e composto da studiosi provenienti da oltre venti Università d'Europa - è intesa a verificare come le modalità e i contenuti dell'insegnamento del diritto dell'Unione europea abbiano contribuito alla formazione della istituzione stessa. L'analisi è condotta in riferimento ai vari Stati membri, comprendendo sia Paesi fondatori, come l'Italia, la Germania e il Benelux, sia Paesi di nuova adesione, come la Polonia, la Slovacchia e la Lettonia. I risultati dell'indagine mostrano come accanto ad una integrazione europea che potremmo definire di livello ""primario"""", e che consiste nella posizione stessa del diritto dell'Unione e delle normative che ne derivano negli Stati membri, l'educazione giuridica nei Paesi membri - funzionando come """"formante giuridico"""" - promuova una più profonda """"unificazione di secondo livello"""", in riferimento alla quale più le formazioni giuridiche nazionali si """"europeizzano"""", più l'Unione europea matura un'integrazione socio-politica verso il modello propriamente federale."" -
Giovani senza futuro. Proposte per una nuova politica
Mai come in questo periodo la politica e l'economia si sono occupati, almeno a parole, dei giovani. Eppure mai come in questo periodo i giovani si sono trovati a fare i conti con una situazione difficilissima, al punto da farli dubitare di quello che proprio loro dovrebbero possedere più degli altri: la fiducia nel futuro. Negli anni che hanno preceduto la crisi globale, tra il 2000 e il 2007, in Italia il tasso di occupazione giovanile - l'età di riferimento è quella compresa tra i 15 e i 29 anni - era aumentato soltanto di mezzo punto percentuale, meno che negli altri paesi europei. La differenza rimaneva molto elevata: 39,6% il tasso di occupazione nel nostro paese contro il 53,5% nella media dell'Europa dei Quindici. Con la crisi, il peggioramento delle condizioni dei giovani nel mercato del lavoro in Italia è stato forte e il tasso di occupazione è sceso di oltre 5 punti, ben più della media europea: si calcola che siano circa 2 milioni coloro che restano fuori sia dall'occupazione che dai processi di istruzione e formazione. È arrivato il momento di una nuova politica. I curatori di questo volume analizzano le migliori pratiche europee per occupare i giovani, dando voce a protagonisti e referenti a tutto campo, nello sforzo di individuare un percorso che cambi davvero l'approccio, fin qui parcellizzato, a uno dei principali problemi del nostro tempo. -
L' uomo dello schermo. De Gaulle e i media
Protagonista della storia politica europea del Novecento, Charles de Gaulle è stato anche un pioniere nel ricorso ai mass media. Dopo essersi ampiamente servito della radio durante la seconda guerra mondiale (guadagnandosi il soprannome di ""Général-micro""""), una volta tornato al potere nel 1958 avvia un sodalizio intenso e fruttuoso con la televisione, denunciato dai suoi oppositori come """"telecrazia"""". Questo volume ricostruisce le modalità di utilizzo e di ferreo controllo del mezzo televisivo adottate dal generale de Gaulle tra il 1958 e il 1969, mettendo in luce il ruolo che l'associazione tra potere carismatico e televisione ha svolto nel legittimare la leadership gollista e nel determinare un'evoluzione in senso presidenziale delle istituzioni della V Repubblica. Dagli esordi stentati davanti alle telecamere, corretti grazie ai consigli di pubblicitari ed esperti del settore, alle magistrali apparizioni nei momenti drammatici della guerra d'Algeria, sino alla campagna presidenziale del 1965 e alla crisi del Maggio 1968, quello che si delinea è un avvincente affresco della prima leadership televisiva della storia europea contemporanea."" -
Vico eversivo
Il capolavoro di Giambattista Vico, ""La scienza nuova"""", viene letto in questo volume attraverso le categorie della teoria politica anglosassone più aggiornata. L'autore fa interagire le pagine di Vico con alcuni dei temi controversi che alimentano - e talora infiammano - il dibattito contemporaneo: il ruolo delle emozioni nell'ambito della filosofia morale, politica e giuridica; la centralità del concetto di eguaglianza, talora influenzata da sfide cruciali come quella della discriminazione razziale; il rapporto fra istituzioni e cittadinanza e quello fra diritto e morale. Ne risulta un'analisi originale, all'interno della quale trova ulteriore conferma la centralità dell'opera vichiana, che dal pieno della stagione barocca fornisce tuttora un contributo fondamentale alla riflessione e alla discussione sulle istanze della modernità."" -
Il Mulino. Vol. 454
Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione. -
Il Mulino. Vol. 457
Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione. -
Rivista italiana di scienza politica (2011). Vol. 2
Fondata nel 1971 da Giovanni Sartori e divenuta dal 2004 la rivista della Società Italiana di Scienza Politica, la ""Rivista italiana di scienza politica"""" ha contribuito allo sviluppo della scienza politica italiana e ne rimane il punto di riferimento essenziale, anche sul piano internazionale. Privilegiando l'approccio comparato e confrontandosi costantemente con il dibattito politologico internazionale, gli articoli presentati si concentrano su aspetti e metodi da sempre oggetto della scienza politica (istituzioni di governo, partiti, trasformazione dei regimi politici interni e internazionali ecc.), mentre i """"Focus"""" e le recensioni proposte riguardano i temi di frontiera della ricerca politologica (dall'idea di governance allo sviluppo delle istituzioni politiche europee, dal futuro delle relazioni internazionali alla riforma dell'amministrazione)."" -
Vaticano II in rete. Vol. 2: Conservare le tradizioni: poteva bastare?.
Poteva un evento epoeale come il Concilio Vaticano II limitarsi a difendere la tradizione cristiana contro fili assalti della società moderna e quelli, ancor più insidiosi, del tempo post-moderno? La risposta di questo libro è no, questo non poteva bastare. Quando i vescovi di tutto il mondo si riunirono a San Pietro, infatti, alla condanna degli errori osservati nel mondo preferirono un'esposizione positiva e convincente delle verità da accogliere e testimoniare, perseguendo quel rinnovamento spirituale e pastorale che era stato il grande insegnamento di papa Roncalli. Questo seeondo volume della serie ""Vaticano II in rete"""" ripercorre l'interessante fase preparatoria che precede il Concilio, nella quale le due anime - quella rigidamente difensiva e quella aperta all'ascolto - sono entrambe presenti e all'opera. Un contesto rispetto al quale la scelta decisiva compiuta successivamente dai Padri conciliari acquista maggior valore."" -
Contemporanea (2011). Vol. 2
"Contemporanea"""" promuove l'incontro tra studiosi di diverse generazioni, il confronto con la storiografia internazionale e il dialogo tra gli storici di professione e gli appassionati di storia, gli insegnanti e gli studenti, per discutere di ricerca, ma anche di formazione e didattica, di documenti e di attualità. """"Contemporanea"""", avvalendosi di un metodo di peer-review anonima, propone i risultati di ricerche originali e innovative di studiosi italiani e stranieri su aspetti politici, sociali e culturali della storia italiana, europea e mondiale dal tardo Settecento ad oggi. Informa sulle tendenze e i temi più significativi del dibattito internazionale, affrontando argomenti e problemi storici di particolare rilievo, in una discussione """"scritta"""" tra studiosi italiani e stranieri e nel dialogo tra la storia e le altre scienze sociali. Inoltre, la rivista presenta criticamente fonti e documenti utili agli storici e discute, anche a più voci, opere classiche o di grande interesse e gli esiti più ragguardevoli della storiografia attuale." -
Etnografia e ricerca qualitativa (2011). Vol. 3
"Etnografia e ricerca qualitativa"""" è la prima rivista italiana dedicata all'approccio etnografico nella ricerca sociale. Incoraggiando l'interdisciplinarietà e il pluralismo degli stili di ricerca e delle tendenze teoriche che si ispirano all'etnografia, la rivista pubblica ricerche sia su temi classici del dibattito sociologico e antropologico sia su temi sociali di attualità. È articolata in diversi settori: saggi, interviste, note dal campo, dibattiti, rassegne, note critiche e recensioni." -
L' avvocato medievale tra mestiere e scienze giuridiche. Il «Liber cautele et doctrine» di Uberto da Bobbio (...1241-1245)
L'apporto scientifico offerto dall'avvocatura al progredire dei sistemi giudiziari dell'Europa continentale si è sostanziato, dal XIII secolo, in un genere letterario autonomo, di profilo manualistico, vocato alla formazione dei patroni causarum e dei procuratori. II ""Liber cautele et doctrine"""" di Uberto da Bobbio (ca. 1190-1245) costituisce la prima testimonianza di questa scienza giuridica per gli avvocati, nella quale le cautelae - scaltrezze e tatticismi del professionista abile e smaliziato - si coniugano con la doctrina, dotta formazione tecnica di modello bolognese, calata nelle complesse dinamiche del sistema di diritto comune. L'ambiente in cui Uberto opera, perfezionando la sua carriera di 'legum doctor' e di uomo delle istituzioni in un clima di fervida adesione alle politiche ghibelline di Federico II, è quello comunale medio-padano di Reggio Emilia, Parma, Modena, Vercelli; sedi di studio cosiddette """"minori"""" (ma al solo fine di distinguerle dalle inarrivabili dimensioni e capacità di attrazione dello Studium bolognese), dalle quali la scienza giuridica di Uberto sa comunque brillare sino al di là dei confini dell'Italia. Della scienza di questo antico maestro il volume dà testimonianza, offrendo al lettore odierno la possibilità di conoscere direttamente il """"Liber"""" nell'attenta edizione critica curata da Nicoletta Sarti sul manoscritto conservato fra i piccoli e grandi gioielli dell'Archiginnasio bolognese."" -
Parlamento e politica estera. Il ruolo delle commissioni
In che termini si declina, oggi, il controllo parlamentare sulla politica estera e di difesa? Le assemblee rappresentative nazionali sono destinate ad una irreversibile marginalizzazione ad esclusivo vantaggio dei governi? Più in particolare, quale ruolo giocano in questo ambito le commissioni parlamentari permanenti? Nel volume, gli organi e gli istituti propri del modello italiano vengono confrontati con alcuni casi stranieri paradigmatici (Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania), al fine di verifìcare lo ""stato di salute"""" dei parlamenti contemporanei sia in relazione alla gestione """"ordinaria"""" della politica estera, sia rispetto alle ipotesi più drastiche di utilizzo della forza in ambito internazionale. Solo attraverso un efficiente sistema di commissioni permanenti, sedi ristrette ma ancora rappresentative, i parlamenti possono soddisfare quelle domande di controllo e di trasparenza che, in definitiva, coincidono con una delle cifre distintive della democrazia rappresentativa. Dallo studio dell'attività delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato emerge l'immagine di un parlamento, quello italiano, a """"centralità intermittente"""", che si distingue dagli omologhi stranieri per la molteplicità delle sedi di confronto e di verifica e per una non sempre utile dispersione delle occasioni di indirizzo e controllo parlamentare."" -
Rapporto sulla popolazione. L'Italia a 150 anni dall'unità
Popolazione e territorio, giovani e anziani, matrimoni e divorzi, fecondità e scelte riproduttive, salute e longevità, immigrazione e presenza straniera: la scheda anagrafica aggiornata dell'Italia. A partire da una solida base documentaria, il quadro complessivo della situazione demografica italiana è illustrato con un'attenzione particolare per le trasformazioni intervenute nei comportamenti sociali e per le loro implicazioni future. -
Tradizioni giuridiche nel mondo. La sostenibilità della differenza
Alla competizione per la globalizzazione concorrono oggi tre principali candidati: l'Occidente, l'Islam e l'Asia orientale. Nessuno è in grado di prevedere il risultato di questa gara. Imbrigliati in forme di pensiero che scaturiscono dal colonialismo dei secoli XVIII e XIX, rischiamo di vedere la globalizzazione come mera espansione dell'influenza occidentale. In realtà è in corso una sostenuta islamizzazione (un quinto della popolazione mondiale è oggi di fede musulmana) mentre nel management e nelle relazioni industriali si assiste ad una crescente diffusione di tecniche organizzative asiatiche. È dunque improbabile che ci si stia dirigendo verso una singola cultura mondiale e cosmopolita. Il volume ricostruisce le sette maggiori tradizioni giuridiche presenti nel mondo, ""figlie"""" di quelle religiose (indigena, talmudica, islamica, hindu, confuciana, civil law, common law). Di ognuna vengono esaminate le concezioni fondamentali, le istituzioni, il metodo, le affinità reciproche e le divergenze."" -
Il cervello. La macchina della mente
Intelligenza, coscienza, memoria, emozioni affondano le radici nel nostro cervello. Oggi la relazione tra mente e cervello sembra ovvia ma in realtà sono stati necessari molti secoli per affermarla con certezza. Dopo un affascinante excursus storico dalla Grecia antica ai nostri giorni, l'autore ci spiega come è fatto il cervello, come si forma, come funziona, cosa succede quando si guasta e come (e se) è possibile ripararlo. Ricordandoci infine che usiamo il cervello anche quando riteniamo di agire con il cuore. -
Una politica influente. Vicende, dinamiche e prospettive dell'intervento regionale europeo
Sostanzialmente assente nell'originaria impostazione del Trattato, la politica regionale europea si è progressivamente affermata, nell'esperienza comunitaria, come uno tra i più pervasivi strumenti di intervento nelle economie degli Stati membri. È un dato che non si riferisce soltanto al costante incremento registrato in termini di risorse attribuite alla politica di coesione. Per comprenderne la più generale portata occorre guardare anche ad aspetti che la configurano come una politica ""influente"""" nei confronti del livello nazionale. Grazie a linee.di indirizzo comuni essa condiziona le ammin degli Stati membri sul piano delle finalità. Con il principio di programmazion garantisce un'attenzione costante al tema degli squilibri territoriali negli ordinamenti nazionali. Attraverso la prescrizione di criteri organizzativi e funzionali e la circolazione di metodi ed esperienze contribuisce alla realizzazione di un'arena amministrativa ed allo svilupparsi di un linguaggio comune alle diverse amministrazioni. Il volume delinea le vicende storiche dell'intervento regionale a partire dal 1958, ne analizza le dinamiche di funzionamento e cerca di tracciarne le prospettive. Ne emerge una politica molto diversa da quella originariamente concepita. Un intervento che costituisce un rilevante avanzamento nel processo di costruzione di un sistema amministrativo europeo ed un'esperienza guardata con crescente interesse in or esterni all'Unione."" -
Il nano-mondo che verrà. Verso la società nanotecnologica
La convergenza tra nanotecnologie, biotecnologie, neuroscienze e informatica avrà un impatto rivoluzionario non solo sul nostro mondo, ma su noi stessi. Queste tecnologie, infatti, ""hanno cominciato a fondersi con la nostra mente, i nostri ricordi, il nostro metabolismo, la nostra personalità, la nostra progenie e forse anche la nostra anima"""". Le nanotecnologie consentono di manipolare la materia """"atomo per atomo"""": farlo con le mani sarebbe come afferrare una capocchia di spillo con una gru larga un chilometro. Eppure oggi è possibile. Delle ricadute si parla con un linguaggio che pare quello di """"Star Trek""""; elettronica molecolare e computer quantistici, celle solari superefficienti e biosensori, uomini potenziati sull'esempio di Oscar Pistorius. E non è lontano il giorno dei nano-farmaci e del nano-dosaggio, né quello in cui ci saranno iniettati nano-robot capaci di """"riparare"""" le cellule difettose o sostituirle una per una. Il """"viaggio allucinante"""" raccontato da un vecchio film è già quasi realtà."" -
In ricchezza e in povertà. Il benessere degli italiani dall'Unità a oggi
Una ricerca straordinaria sulle condizioni di vita degli italiani, dal 1861 al 2011. Il libro ripercorre i 150 anni di storia unitaria documentando i successi e i ritardi con cui il progresso economico ha distribuito i propri benefici alla popolazione. Nel corso di un secolo e mezzo, un tempo breve quanto un battito di ciglia se si usa il metro della storia, il benessere degli italiani ha compiuto un balzo di dimensioni epocali: sconfitte la fame e la miseria, l'ignoranza e la malattia, gli italiani godono oggi di un benessere pari a quello di pochi altri paesi al mondo. Tuttavia non sempre e non tutti gli italiani sono riusciti a partecipare nella stessa misura alla parabola ascendente del paese. Le condizioni di vita (nutrizione, statura, salute, lavoro minorile, istruzione) si intrecciano in questa analisi alle variabili distributive, per comprendere le ragioni della straordinaria crescita del paese, della disuguaglianza distributiva e della vulnerabilità delle famiglie italiane. -
Kant. Una biografia
La ricca aneddotica fiorita sulla figura di Immanuel Kant (1724-1804) trasmette l'immagine caricaturale di un uomo interamente votato alla monotona esistenza di studioso e professore, abitudinario sino all'ossessione, isolato anche sul piano personale. Nel proporre questo nuovo libro sulla vita, le opere e il pensiero del filosofo di Königsberg, Kuehn sgombra il campo da tutti i facili cliché e restituisce il ritratto di un gentiluomo elegante e ricco di spirito, che svolse un ruolo importante nella vita sociale della sua città natale. E fu anche un uomo del suo tempo, capace di recepire e trarre ispirazione dagli avvenimenti intellettuali, culturali e politici dell'epoca, dal culto del genio dello Sturm und Drang agli scritti di Hume e Rousseau e alle idee della Rivoluzione francese.