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«Moia la carestia». La scarsità alimentare in età preindustriale
Nelle società occidentali la mancanza di risorse alimentari fa spesso pensare a un passato remoto, o ad aree del pianeta ritenute sottosviluppate. Tuttavia, le problematiche legate all'alimentazione fanno parte di una storia di lunga durata perché per secoli la popolazione europea ha dovuto combattere con frequenti carestie e, come ha spiegato Malthus, le fasi di scarsità alimentare sono state determinate, soprattutto in età preindustriale, sia da cause naturali che dall'agire umano. In questo volume si mostra come, tra le diverse variabili in gioco, il rapporto domanda/offerta abbia ricoperto, in un'ottica speculativa, un ruolo preminente, anche a rischio di mettere in pericolo gli approvvigiona menti di derrate. Attraverso una pluralità di casi riferiti a uno scenario che va dall'Italia alla Gran Bretagna, emergono molte e diverse situazioni. Gli autori, che si sono avvalsi di un ricco apparato di fonti inedite, hanno messo in evidenza il lungo percorso compiuto dagli europei prima di raggiungere ii traguardo di relegare la fame al passato e ai tristi ricordi. -
Riforme elettriche tra efficienza ed equità
Obiettivo di quest'opera collettanea è l'analisi dell'evoluzione e degli esiti delle riforme elettriche, a circa quindici anni dal loro avvio, nella duplice dimensione europea e nazionale. L'efficacia dei modelli organizzativi nel passaggio dal monopolio alla concorrenza ed i risultati acquisiti sono discussi in relazione alle finalità cui le riforme avrebbero dovuto tendere -maggior efficienza, minori prezzi, integrazione dei mercati, garanzia del servizio universale - in coerenza con la nuova politica energetica dell'Unione europea in materia di sostenibilità ambientale e sicurezza energetica. Obiettivi che i mercati hanno faticato a conseguire in maniera spontanea e che stanno determinando un ritorno delle politiche pubbliche in molti paesi, nella ricerca del delicato equilibrio tra efficienza ed equità sociale. Il libero confronto di analisi, idee e proposte di esperti nazionali e internazionali costituisce un'importante base conoscitiva per la discussione in atto nel nostro paese rispetto alle scelte compiute, anche in relazione al mercato di ""maggior tutela"""", e alle possibili evoluzioni dell'assetto attuale nonché del ruolo di Acquirente Unico in un mercato unico europeo dell'energia."" -
Sistemi locali, reti e intermediari dell'innovazione. Il polo dell'ICT in Abruzzo
Lo spazio geografico è rilevante per lo sviluppo di nuovi prodotti e per le dinamiche innovative delle imprese, poiché la diffusione di conoscenza, soprattutto quella tacita, è favorita dalla prossimità territoriale e dal rafforzamento di relazioni che richiedono tempo e occasioni comuni. La globalizzazione dei mercati e la concentrazione geografica delle specializzazioni tecnologiche, tuttavia, non consentono di limitare ai confini locali l'estensione delle reti tra i soggetti dell'innovazione; a tutti i livelli, il grado di apertura esterna dei sistemi condiziona notevolmente la capacità di assorbire e generare nuove conoscenze. Si impone perciò l'adozione di forme organizzative che meglio si adattino al cambiamento, ed emerge il ruolo decisivo di intermediari che facilitino le relazioni e il trasferimento di competenze tecnologiche e manageriali. Che cosa significa questo in concreto? Significa stabilire i compiti dei vari nodi della rete sulla base dell'inventario esplicito dei tipi di intelligenze in gioco, concordando a priori la finalizzazione che si darà alla rete. Dopo aver discusso le caratteristiche e i confini dei sistemi di innovazione, il volume illustra il ruolo dei vari nodi, le imprese, i centri di ricerca, le istituzioni, con particolare riferimento ai fornitori di servizi pubblici locali e alle attività brevettuali. Il territorio di riferimento per lo studio è l'Abruzzo, dove da tre anni è stato fondato il Polo di innovazione ICT. -
I nuovi distretti industriali. Rapporto di Artimino sullo sviluppo locale 2012-2013
Esistono ancora i distretti industriali? E qual è il loro stato di salute attuale? È possibile identificare caratteristiche peculiari dei ""nuovi"""" distretti? Sono alcuni dei quesiti a cui si è tentato di rispondere nelle edizioni 2012 e 2013 degli Incontri di Artimino sullo sviluppo locale, in un confronto interessante e proficuo con rappresentanti del mondo delle imprese, del lavoro, delle istituzioni. I risultati della riflessione sono presentati in questo volume, che aiuta a comprendere meglio le trasformazioni del tessuto industriale italiano in questi anni di crisi. I contributi qui raccolti sono divisi in tre parti: la prima comprende le analisi condotte sui distretti industriali italiani a partire dai dati censuari del 2011; nella seconda parte, viene descritta l'evoluzione dei distretti industriali in alcune regioni del Nord-Est e del Centro, in particolare in Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Toscana; la terza parte, infine, è dedicata all'analisi delle politiche pubbliche per lo sviluppo industriale locale e alla loro recente evoluzione."" -
Ibridi organizzativi. L'innovazione sociale generata dal gruppo cooperativo Cgm
Il volume analizza il fenomeno dell'ibridazione organizzativa nel Gruppo cooperativo Cgm (Consorzio Gino Mattarelli), la più importante rete d'impresa sociale in Italia. A partire dalla letteratura internazionale sulle ""hybrid organisations"""", il volume evidenzia gli elementi distintivi di imprese capaci di attivare processi di innovazione sociale per risolvere problemi, sia sociali che ambientali, attraverso la produzione di valore per la società nel suo complesso. Lo studio si sviluppa su due piani: a livello macro osserva gli ibridi organizzativi come innovazione istituzionale che scaturisce dai cambiamenti in atto sul piano economico-sociale; a livello micro li analizza nell'ambito della cooperazione sociale, ovvero l'ecosistema imprenditoriale non profit che ha generato queste nuove iniziative. Ulteriore obiettivo è la ricostruzione, in senso quali-quantitativo, degli ibridi organizzativi del Gruppo cooperativo Cgm, grazie a un'indagine sul campo che ha permesso di delineare il loro profilo evolutivo, strutturale e societario. Completa il volume l'approfondimento di alcuni casi di studio in grado di esemplificare gli elementi distintivi degli ibridi organizzativi generati dalla cooperazione sociale italiana e che, in prospettiva, si candidano al ruolo di vettori dell'innovazione sociale nel nostro Paese."" -
Philanthropication thru privatization. Building permanent endowments for the common good
Con la diminuzione delle risorse e delle possibilità di spesa dei governi e con l'aumento di problemi legati al degrado sociale e ambientale, è sempre più urgente indirizzare nuove risorse per contrastare le sfide che minacciano il pianeta. Una soluzione promettente è l'utilizzo di tutti o parte dei profitti delle transazioni di privatizzazione, realizzati in vari paesi del mondo, in fondazioni caritatevoli, un processo che Lester Salamon ha chiamato Philanthropication thru Privatization, o PtP. Rendendo permanenti questi finanziamenti a istituzioni private che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, in particolare di quelli colpiti dai processi di privatizzazione, la PtP può ridurre l'opposizione dei cittadini stessi alla legittimazione di tali processi e ottenere un risultato ""win-win"""" per cittadini, governi e investitori. Questo volume intende dimostrare che PtP non è un'idea astratta, ma è già realtà. Infatti, alcune delle maggiori e più stimabili fondazioni al mondo, come la tedesca Volkswagen Foundation o le fondazioni bancarie italiane, sono tutte il risultato di un processo di PtP. Basandosi su una ricerca a livello mondiale e su oltre una ventina di casi di studio, in queste pagine Salamon suggerisce una promettente strategia per far confluire nuove risorse nella soluzione dei problemi globali."" -
Etica, impresa, contratto e mercato. L'esperienza dei codici etici
Sono molte le aziende che, negli ultimi anni, hanno adottato un codice etico: tale scelta garantisce una nuova legittimazione all'impresa, le permette di avere vantaggi di immagine e di mercato e, nello stesso tempo, rinnova la concezione dell'idea di business. L'adozione di un codice etico, quindi, non è mera promozione d'attività, ma permette una migliore performatività dell'impresa, garantendo una maggiore competitività nel rispetto sia delle regole sociali che della realtà circostante. In sostanza, i codici etici, che entrano in tutti i rapporti interni ed esterni modellandoli e conformandoli non solo a valori e principi, ma anche a direttive e comandi aventi efficacia giuridica, possono essere definiti come atti di espressione dell'autonomia privata di un'azienda capaci di suscitare fiducia in chi, a diverso titolo, viene in contatto con essa. Questo libro ripercorre l'evoluzione storica del fenomeno, individuandone momenti salienti e ragioni. L'analisi si sofferma sulle caratteristiche strutturali che un codice etico deve avere per essere efficace e sul ruolo di una cultura in grado di valorizzarne il contenuto, viste le difficoltà e le potenzialità dei Codes of Ethics, nell'incontro non solo con i paesi europei ma anche con Cina, India, Russia, Sud Africa e Sud America. -
L' Italia e l'Europa di un «pessimista attivo». «Stati Uniti d'Europa» e altri scritti sparsi (1930-1976)
A un settantennio dalla fine della Seconda guerra mondiale e dall'avvio della storia repubblicana, il pensiero di uomini e donne del nostro antifascismo, come i valori e le battaglie di quelle generazioni, costituiscono un patrimonio comune della nostra recente storia democratica ed europea e ad essi possiamo attingere come a una fonte d'ispirazione per riflettere sulla condizione presente. Gli scritti di Mario Alberto Rollier raccolti in questo volume, redatti fra gli anni Trenta e Settanta del secolo scorso, affrontano con sorprendente attualità alcune questioni centrali del Novecento che ancora oggi si pongono alla nostra attenzione: l'ecumenismo cristiano e il desiderio di rinnovamento evangelico, l'antifascismo e la Resistenza, la difesa della laicità dello Stato e l'esperienza costituente, il federalismo interno e sovranazionale, il sogno degli Stati Uniti d'Europa, fino alle problematiche di carattere scientifico sull'impiego civile dell'energia nucleare. La vita di Rollier traccia, con una prospettiva inedita, il quadro di un'epoca della storia europea caratterizzata dalla profonda crisi dei valori cristiani, sopraffatta dagli egoismi nazionali e dalla ferocia dei totalitarismi, ma anche carica di forti tensioni morali, di attese, di entusiasmi e di impegno civile e politico. -
Avvocati protagonisti e rinnovatori del primo diritto unitario
Quale ruolo svolsero gli avvocati nei primi anni dell'Unità d'Italia? Le riflessioni e le decisioni di chi lavorava nel sistema della giustizia del Regno offrono un'interessante lettura dell'evoluzione del diritto italiano, dei suoi limiti e dei suoi risultati: la condizione dello straniero, la considerazione della donna, il matrimonio civile, la struttura familiare e il diritto successorio, la tutela del diritto d'autore, per quanto riguarda la materia civilistica; in campo penale l'ampia discussione sulla pena di morte, come pure la questione della giuria popolare. E poi l'aggiornamento del diritto commerciale, allora in piena espansione; la costruzione di un ordinamento giudiziario unitario basato su giudici di carriera protetti da un minimo di garanzia costituzionale; la tutela del cittadino di fronte alla pubblica amministrazione; l'organizzazione comunale e provinciale; il riconoscimento del diritto di associazione. Su questi argomenti le soluzioni legislative adottate nel primo decennio unitario non furono sempre condivise né definitive, ma diedero comunque al nuovo Stato un'impronta nazionale, che oltre le polemiche - portò in pochi anni ad avere una legislazione unica per tutta la penisola, il percorso non si concluse qui, ma questo fu sicuramente un inizio significativo, che merita di essere ricordato a un secolo e mezzo di distanza. -
L' America Latina. Un profilo
L'America Latina, con l'ampliamento geografico del mondo, giunge finalmente alla modernità. Oriente e Occidente competono fra loro secondo un sistema di conoscenze che, dal Rinascimento all'illuminismo, propizia l'avvento dell'industrializzazione; Spagna e Portogallo devono fronteggiare i nuovi assetti territoriali americani che, sulla scorta dei movimenti rivoluzionari del Nord America anglosassone e dell'Europa continentale, ambiscono a configurarsi autonomamente nello scenario internazionale. Dopo un secolo e mezzo di drammatico riassestamento frontaliere e normativo, caratterizzato dall'instabilità autoritaria, l'influenza della tecnologia moderna consente di trasformare, sia pure gradualmente, l'antica economia agraria e padronale in economia industriale e dei servizi, contribuendo a instaurare, negli ultimi decenni del XX secolo, la democrazia rappresentativa, impegnata nel processo di modernizzazione dell'area e di promozione dei diritti positivi e dello sviluppo, secondo criteri di salvaguardia ambientale e comportamentale. -
Istanbul. Seduttrice, conquistatrice, sovrana
Istanbul, com'è stata chiamata fin dalla conquista ottomana del 1453, ma com'è denominata ufficialmente solo all'indomani della Prima guerra mondiale. ""Nèa Ryme"""", Nuova Roma, secondo il suo nome ufficiale. Costantinopoli, il suo vero nome, da sempre e per sempre. Un nome che evoca immagini mirabili: il sogno dell'Oriente, le lontananze raggiungibili attraverso il Bosforo e l'Anatolia. Le moschee, gli harem, i sufi danzanti, gli aromi dei bazar. Da mezzo millennio l'Europa identifica in quella sola città il prezioso anello di congiunzione fra l'antichità perduta e la modernità mai davvero raggiunta, fra il Levante e l'Occidente. Ancor oggi, dietro la megalopoli brulicante di vita noi cerchiamo le tracce d'un passato che ci appartiene e che tuttavia inseguiamo nel sogno orientalistico attraverso il quale l'Occidente cerca da secoli di definire se stesso. Franco Cardini ci accompagna nella città incantata, aiutandoci a penetrare lo spirito di una cultura che ci sfugge forse perché anche profondamente ci appartiene."" -
Perché abbiamo bisogno dell'anima. Cervello e dualismo mente-corpo
Succede spesso di spiegare i comportamenti degli altri in base alle loro inclinazioni, al loro carattere o alle loro opinioni. Il fatto è che diamo per scontato di avere, oltre al cervello, anche una mente, o - secondo la concezione degli antichi - un'anima che si contrappone al corpo. Che cosa dicono in proposito la psicologia e le neuroscienze? Se in ambito scientifico appare vincente la progressiva riduzione delle funzioni mentali a quelle neurali, perché nella vita quotidiana continuiamo a pensare, sentire e interagire secondo una premessa dualista, come se mente e corpo fossero separati? Le risposte a queste domande sono oggi più rilevanti che mai, dal momento che nascita, vita e morte non dipendono solo dalla natura, ma anche dalle scelte intenzionali degli individui. -
Vincere e vinceremo! Gli italiani al fronte, 1940-1943
Come hanno veramente vissuto la guerra gli italiani che fra il 1940 e il 1943 la combatterono, all'insegna della famigerata parola d'ordine mussoliniana ""Vincere e vinceremo""""? I diari e la corrispondenza dei soldati, i biglietti clandestini, le lettere censurate o sequestrate, le relazioni delle autorità militari e di polizia, le note delle spie fasciste che gli autori hanno ritrovato negli archivi, e su cui costruiscono un resoconto originale, fanno emergere speranze, ideali, miti, aspettative degli italiani rispetto alla guerra e al fascismo. Anche se in alcuni non tardò a insinuarsi un senso di delusione, nell'insieme ci troviamo davanti alla diffusa adesione e anzi all'entusiasmo con cui la guerra fu accolta e combattuta da tanti italiani, sedotti dai sogni di gloria dispensati dal fascismo. Un consenso che solo con gli sviluppi catastrofici del conflitto si trasformò, ma piuttosto lentamente, in distacco e avversione."" -
Introduzione alla vita saggia
Ironico e divagante ma non tanto. Gianni Brera compie un viaggio attorno alla perenne inquietudine che caratterizza la specie umana fin dagli albori: un'ansia positiva, perché pungola, fa percepire e sconfiggere i pericoli, mette in moto il progresso, ma anche negativa, se degenera in angoscia. Saggio è allora chi sa trovare il punto medio, l'equilibrio ""fra il timore che si spenga e la speranza che lingueggi la fiammella fatidica"""" dell'anima. Contro le folate dell'angoscia, scrive Brera, occorre mettere """"l'anima sottovento"""". E per questo può servire anche una pillolina presa al momento giusto."" -
Tre favole romane
Scena prima, nel 14 d.C. Augusto è in ambasce: dalla sua statua è caduta la C di CAESAR (ma anche C = 100). È un segno funesto, gli restano solo cento giorni di vita. Scena seconda, 306 d.C. Un anziano senatore commenta ironico le nuove idee che i cristiani stanno diffondendo. E siamo all'epilogo, nel 396. A parlare è il nipote del senatore di prima. Roma non è più capitale, a difendere i confini adesso sono i barbari: un intero mondo sta scomparendo. Ci sarà un Rinascimento? -
La guerra nel mondo antico
Si parla comunemente di un'""arte occidentale della guerra"""" che, nata nella Grecia antica ed evolutasi in età romana, costituirebbe tuttora il tratto distintivo, dal punto di vista militare, della nostra civiltà. Precisando quanto vi è di ideologico e quanto di reale in tale immagine, il volume racconta e discute con vivacità questo stile di combattimento (strategia, formazioni, tattiche), così come trovava espressione nello scontro con nemici orientali o """"barbari"""". Ne emerge il ruolo centrale della guerra nel mondo antico, così come la sua influenza sulla cultura e la società."" -
Convivere o sposarsi?
Che vi sia in Italia una rivoluzione dei tempi e dei modi di fare famiglia è dimostrato da molti dati ormai noti. Essi, però, ci aiutano solo in parte a comprendere perché gli italiani scelgono di convivere oppure di sposarsi. Quali sono le ragioni che spingono al matrimonio o alla convivenza? Quali i vantaggi e gli svantaggi dei due tipi di unione? In che modo sono percepite le convivenze in un contesto come quello dell'Italia contemporanea, in cui la legislazione non riconosce diritti e doveri alle coppie di fatto? Per rispondere a questi ed altri interrogativi, gli autori cedono la parola ai protagonisti, donne e uomini che raccontano in prima persona le motivazioni alla base delle proprie scelte. -
Potenza/atto
Nella filosofia occidentale la coppia di concetti potenza/atto ha una storia millenaria che comincia con Aristotele e arriva, con Heidegger, sin dentro il Novecento e oltre. La tradizione intende la potenza, rispetto all'atto, come luogo della possibilità, della facoltà e della capacità, oltre che come ciò che precede la realizzazione compiuta. Esiste però anche un'altra linea di pensiero che, soprattutto in età moderna, concepisce la relazione potenza/atto in senso deterministico, come qualcosa di simile alla coppia causa/effetto. Il volume ripercorre la lunga contrapposizione filosofica tra i due modelli sottolineando le implicazioni antropologiche, morali e politiche del binomio potenza/atto, così come emergono nelle categorie di possibilità e necessità, contingenza e mutamento, immaginazione e utopia. -
L' era dell'atomo. Energia, medicina, nanotecnologie
Può distruggere o curare, essere usato per diagnosi mediche o come chiave di accesso per esplorare l'infinitamente piccolo. Dannazione o salvezza per l'umanità? L'atomo è il mattone fondamentale della materia, il suo nucleo alimenta il Sole e potrebbe garantirci per sempre energia sicura e pulita. Questo libro ce lo illustra a tutto campo, dai nanomateriali alla medicina, alle comunicazioni, affacciandosi sul futuro dove il teletrasporto, i computer quantistici, i mantelli dell'invisibilità lo renderanno ancora più protagonista. -
Le istituzioni della democrazia. Un viaggio lungo cinquant'anni
Storia costituzionale e forma di governo, crescita della democrazia ed espansione delle libertà, mercato e interesse pubblico, costruzione europea e prospettive sovranazionali: sono i percorsi lungo i quali si è venuta articolando, nell'arco di cinquant'anni, la riflessione giuridica di Giuliano Amato. Un impegno instancabile e fecondo, dedicato non solo a innovare ricerca e saperi ma anche a coniugarli con le domande via via più urgenti poste dalle nostre democrazie, sempre fragili e non sempre in grado di affrontare le sfide dei tempi. Analisi fini e penetranti che hanno avuto come stella polare la realizzazione compiuta di una democrazia pluralista, partecipata, solidale e responsabile, e che trovano ora in questo volume un loro ordine. Augusto Barbera, Sabino Cassese, Maurizio Fioravanti, Giulio Napolitano contribuiscono ciascuno con un proprio commento a illustrare le tappe di questo viaggio intellettuale.