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Sogno di una notte di mezza estate-Romeo e Giulietta
La tragedia simbolo dell'amore assoluto e contrastato e la commedia più fiabesca di Shakespeare, intessuta di labirinti sentimentali complessi e lievi al tempo stesso: a quattro secoli dalla scomparsa del più grande drammaturgo della modernità, i mondi usciti dalla sua penna sono più attuali e vivi che mai. In ""Sogno di una notte di mezza estate"""", capolavoro del genio comico shakespeariano, uno scenario che mescola mitologia classica e folklore inglese fa da teatro alle trame amorose e di ripicca di una galleria di personaggi straordinari, tra giovani innamorati, folletti e sovrani delle fate. La maestria del versatile Arthur Rackham ricrea nei più minuti dettagli questo mondo incantato, restituendo visivamente il brio e la raffinatezza di una commedia indimenticabile. Con """"Romeo e Giulietta"""" ritroviamo l'eterno conflitto tra cuore e calcolo, tra lo splendore dell'innocenza e la cinica ottusità dell'esperienza; William Hatherell segue con tocco delicato la storia dei due sfortunati amanti adolescenti, dando corpo e colore al racconto di una passione struggente e luminosa. Due grandi artisti, diversi e complementari, per un'edizione pregiata che ripropone due dei più celebri capolavori di Shakespeare. Che li compose nello stesso momento: perché amava cantare l'amore, in tutte le sue forme."" -
Jane Eyre
Trasgressivo, indecoroso, scandaloso. Così fu definito, alla sua uscita nel 1847, il capolavoro di Charlotte Brontë; l'eroina senza famiglia e senza soldi, intelligente e colta ma cresciuta in un orfanotrofio, che osava dar voce ai sentimenti che provava per un uomo proibito, infranse molti divieti nel rigore dell'Inghilterra vittoriana. Ma la forza del personaggio di Jane, e della scrittura di Charlotte, ebbero la meglio su ogni critica. E ancora oggi, a duecento anni dalla nascita della sua autrice, Jane Eyre è la storia di tutte le donne indipendenti che pensano che la vita vada affrontata con coraggio. E che non sognano un cortese principe azzurro, ma un compagno che sappia tener loro testa, e che sia pronto a sfidare il mondo al loro fianco. Questa edizione pregiata di un classico della letteratura mondiale è arricchita e impreziosita dalle fini illustrazioni di Edmund Garrett, che sorprendono per l'efficacia con cui sanno trasmettere, in pochi tratti, l'intimità di una conversazione sussurrata davanti a un camino, e il gelo di una corsa disperata nella brughiera. Introduzione di Virginia Woolf. -
L'universo senza parole svelato dalla matematica in 24 equazioni
"L'universo senza parole"""" racconta la storia di ventiquattro celebri equazioni che hanno plasmato la matematica, la scienza e la società: dalla più elementare (1 + 1 = 2) alla più sofisticata (la formula di Black-Scholes sui derivati finanziari), dalla più famosa (E = MC2) alla più arcana (l'equazione dei quaternioni di Hamilton). Mackenzie spiega in maniera chiara che cosa ciascuna di esse significa, chi l'ha scoperta e come, e in che modo influisce sulle nostre vite, raccontando le storie curiose che si celano dietro la loro elaborazione. Scopriremo come una sigaretta di pessima qualità ha cambiato il corso della meccanica quantistica e come le balene, se potessero comunicare con noi, ci insegnerebbero una geometria completamente diversa. Il volume mostra perché le equazioni hanno qualcosa di eterno da dire sull'universo con un'ssenzialità che nessun'altra forma di comunicazione umana può raggiungere." -
Il mio mestiere è vivere la vita
"Mi ritorni in mente"""", """"Emozioni"""", """"Ventinove settembre"""", """"Una lacrima sul viso"""", """"Una donna per amico""""... Parole che, come poesie, tutti gli italiani hanno nel cuore. Il racconto di una vita attraverso canzoni, ricordi ed emozioni diventati parte della nostra memoria." -
Storia di una principessa e della sua forchetta
È l'anno Mille, più o meno. Per suggellare l'amicizia tra Venezia e Bisanzio, la principessa bizantina Teodora andrà in sposa al secondogenito del doge. Teodora ha dodici anni, e sbarca in laguna insieme alla balia e a un ricco corredo di tappeti, porcellane tessuti preziosi. Viene dalla splendida Bisanzio, lei, ed è abituata a essere servita. Ben diversa la Venezia in cui approda, piccola città di pescatori e mercanti, palazzi semplici e strade maleodoranti. Teodora e Giovanni si piacciono subito. I veneziani, invece, scrutano con diffidenza la stravagante principessa che - scandalo! - mangia con la forchetta e si fa il bagno in una vasca. In particolare, Piero il Castigatore... Ma chi la fa l'aspetti! Una storia medievale quasi vera che si prende gioco di tutti i pregiudizi. Età di lettura: da 7 anni. -
Chi ama non sa
"Un uomo guida nella notte: ha quasi quarant'anni, è in fuga e si sente braccato. Non è dove dovrebbe essere, a qualche decina di chilometri di distanza, nella sala parto di una clinica. Una donna dà alla luce un bambino: è stata lasciata sola, ma sa di non potersi lamentare. Lei ha responsabilità ancora più gravi."""" Comincia come un thriller dei sentimenti """"Chi ama non sa"""", il primo romanzo di Gianna Schelotto, brillante prova d'autore per una profonda conoscitrice delle relazioni umane. Un bambino non cercato né desiderato arriva a sconvolgere la vita di Luca e Alice, due single immaturi come li si sarebbe definiti un tempo, i quali però, anziché sposarsi e intraprendere un'esistenza (forse) infelice, decidono di sperimentare un'altra via, un modo diverso di interpretare la famiglia. La loro scelta, all'inizio, va a turbare tutti gli equilibri fra parenti, stanando un padre rimasto assente per qualche decina d'anni, suscitando dubbi e sospetti in una zia, evocando fantasmi dalla memoria di una madre. Ma l'amore non si distrugge, semplicemente muta forma. E infatti il giorno del battesimo... In questo romanzo Gianna Schelotto costruisce una trama corale e movimentata, cesella le emozioni e accompagna i personaggi in un percorso di crescita: ne nasce così una storia illuminante sull'evoluzione dei legami familiari nella nostra epoca. Una storia che racchiude in sé un messaggio prezioso: tutti possiamo imboccare nuove strade per la felicità." -
I bambini imparano quello che vivono
In questo libro l'autrice ha ripreso la sua poesia ""I bambini imparano quello che vivono"""", ormai diventata un classico, e l'ha commentata verso per verso con anedotti e esempi puntuali - per insegnare a genitori ed educatori come mettere in pratica ogni giorno i precetti in essa contenuti. Il volume spiega in modo semplice e comprensibile come il comportamento genitoriale influenzi quello dei figli e presenta criteri e metodi che possono aiutare a educare bambini sicuri, pazienti, determinati, generosi, rispettosi, giusti e amichevoli. Oltre a insegnare come diventare un genitore più in gamba, questo libro spiega anche come riuscire a stabilire rapporti saldi e efficaci con tutti, diventando un miglior consorte, insegnante e manager. Prefazione di Jack Canfield."" -
I ragazzi imparano quello che vivono
Un saggio per i genitori che devono condividere la fase forse più difficile e problematica della vita dei propri figli: il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. I figli apprendono non solo dagli insegnamenti dei genitori, ma soprattutto dal loro comportamento: ecco perché madri e padri devono sempre essere profondamente coinvolti e attenti, mantenendo aperte le linee di comunicazione anche sui temi più difficili. -
The corner. Vite all'angolo
1920, porto di Boston. Sulla banchina sono allineate lunghe file di corpi senz'anima. Nel duro viaggio in nave dall'Italia, molti disperati hanno perso la vita per il tifo. Tra questi cadaveri spicca quello di Savino Serpio. Una pallottola gli ha trapassato il cranio. Che ci faceva Savino, un uomo benestante, tra i passeggeri di terza classe? E perché ha portato con sé i suoi figli? Da chi stava scappando? A queste domande può rispondere solo suo fratello Italo, un anarchico fuggito negli Usa molti anni prima. -
Pollo alle prugne
Il cuore del musicista Nasser Ali ha deciso di non battere più. Da quando sua moglie ha spezzato il suo tar, una sorta di liuto persiano, l'uomo si è dato otto giorni prima di lasciare questo mondo. Otto giorni per riflettere su quel che resta della sua vita, delle sue ambizioni e di un suo vecchio amore. Un'ultima occasione per fare un amaro bilancio dei sogni a cui ha rinunciato e di quello che la realtà gli ha offerto in cambio. Chiuso nella sua stanza, Nasser Ali ascolta le storie e gli incoraggiamenti dei suoi figli, della moglie, di suo fratello e di sua sorella, ma quelle parole non bastano a rimetterlo in piedi. Neanche i ricordi più profondi e vividi riescono a strapparlo alla dolce spirale della sua rassegnazione: né le forme procaci di Sophia Loren nell'Oro di Napoli né il gusto del pollo alle prugne, il suo piatto preferito. Deluso da tutto e tutti, Nasser Ali si abbandona alla deriva, in un cammino a ritroso nel suo passato, legato a doppio filo a quello di un Paese scosso dalla violenza. -
La ricreazione è finita. Scegliere cosa studiare e dove per crescere occupati e felici
La disoccupazione giovanile nel nostro Paese ha cause ben più profonde e lontane della crisi economica. Il problema è che i ragazzi italiani non sono preparati al lavoro del Ventunesimo secolo. E le famiglie, con i loro pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni, sono spesso le prime fabbriche di disoccupati. Quello che i datori di lavoro cercano oggi nei giovani è molto diverso da ciò che volevano cinquant'anni fa: meno ""mestiere"""" e più senso di responsabilità, spirito critico e capacità di comunicare con gli altri. Per questo i genitori non riescono a capirlo. E per questo la scuola e l'università, a parte poche eccezioni, non riescono a insegnarlo. Ma i giovani italiani e le loro famiglie non possono aspettare la riforma epocale di cui l'istruzione italiana avrebbe bisogno. Hanno domande alle quali è urgente dare una risposta. Quale percorso scolastico scegliere? Perché la laurea non basta più? Quali esperienze extrascolastiche sono più utili? Come trovare il lavoro giusto? Come si può correggere il tiro quando il percorso scelto non porta i risultati sperati? Roger Abravanel e Luca D'Agnese, attraverso l'analisi dei dati più significativi sull'istruzione e sull'occupazione, interviste a imprenditori e responsabili delle risorse umane e racconti in presa diretta di tanti ragazzi che """"ce l'hanno fatta"""", mostrano come questo sia possibile. Si deve provare da soli a costruire il percorso migliore per sé, perché disegnare il proprio futuro si può."" -
Isis. I terroristi più fortunati del mondo e tutto ciò che è stato fatto per favorirli
L'Isis stringe l'Occidente nella morsa del terrore. È ormai una banalità dirlo; quel che non è banale è comprendere che genere di fenomeno sia e, di conseguenza, come potremmo contrastarlo o almeno contenerlo. Dopo aver studiato approfonditamente le vite e i profili degli autori di tutti gli attentati in Nord America e in Europa, da quello della metropolitana di Londra ai fatti recenti di Parigi, Alessandro Orsini, uno dei massimi esperti in materia, ci offre una visione lucidissima e destinata a rovesciare molte idee consolidate. Parte da una tesi sconvolgente: l'Isis è l'organizzazione terroristica più fortunata al mondo. Perché? Quanto a forza militare, non è in grado di competere con l'Occidente. Eppure è potuta diventare man mano più temuta e pericolosa perché le potenze che avrebbero dovuto combatterla sono venute a trovarsi in una sorta di paralisi, dovuta alla paura o a miopi giochi di equilibrio politico. L'altro grande punto di forza dell'Isis è il fenomeno, sempre più pervasivo, della radicalizzazione: come può accadere che tanti giovani, di diversa estrazione, in Medio Oriente e nel ricco Occidente, si trasformino in inafferrabili, sanguinari soldati della Jihad? Illuminandoci i loro oscuri percorsi biografici, svelandoci i veri volti di individui come i fratelli Kouachi che hanno massacrato la redazione di ""Charlie Ebdo"""", Orsini ci permette di entrare negli schemi mentali che muovono l'Isis. Solo così possiamo tentare di dare una risposta alle domande che più ci turbano."" -
Un buon presagio
La incontriamo in un piovoso mattino d'aprile, nel bugigattolo dove legge l'aura a signore fragili di nervi, dispensando loro consigli e previsioni. Di lei non conosciamo il nome, sappiamo solo che è una giovane donna intraprendente, scaltra, cresciuta da una madre bizzarra e spesso assente, e che fin da bambina è stata abituata a vivere di espedienti, a escogitare ogni giorno un modo per tirare avanti. Quando nel piccolo locale entra Susan Burke, bionda, bella, occhi azzurri e ben vestita, da una analisi veloce la nostra ""sensitiva"""" si convince che si tratta dell'ennesima signora benestante e infelice, in cerca di emozioni forti. In realtà Susan è lì per chiedere aiuto: nella vecchia casa dove vive con la famiglia si verificano fatti inquietanti. Fiutato l'affare, la truffatrice si propone per una """"purificazione"""" dell'ambiente domestico a base di spargimenti di sale, erbe da bruciare e formule pseudomagiche. Nel varcare la soglia della sinistra casa vittoriana, però, si rende conto che qualcosa davvero non va, e l'incontro con il figliastro di Susan non fa che confermare le sue impressioni. Miles è un quindicenne indecifrabile, dal comportamento disturbato e violento, capace con le sue storie di creare nuove realtà. Ma sono davvero soltanto storie, le sue? In presenza di Miles nulla è come sembra, verità e invenzione si sovrappongono e si mescolano fino a confondersi."" -
L'ultimo cacciatore di libri
Londra, 1890. Pen Davenport è il più famigerato cacciatore di libri d'Europa, un maestro dell'inganno che ha fatto fortuna setacciando fumosi locali e rumorose tipografie alla ricerca di manoscritti da rubare e consegnare al miglior offerente. L'assenza di regole sul diritto d'autore ha consentito a figure come la sua di arricchirsi procurando a famelici editori copie pirata da smerciare a prezzi stracciati, alle spalle di scrittori del calibro di Charles Dickens e Mark Twain. Tuttavia una nuova legge internazionale sta per porre fine all'età d'oro dell'illegalità, condannando all'estinzione il losco e avventuroso mestiere di cacciatore di libri. Un'attraente, conclusiva missione attende però Davenport: trafugare l'ultimo romanzo del celebre Robert Louis Stevenson, che da anni vive in una grande casa nelle isole Samoa, in pieno Pacifico, circondato dai familiari e da una schiera di nativi che lo hanno ribattezzato Tusitala, narratore di storie. È un'impresa rischiosa, che non ammette fallimenti, ma Davenport è deciso a non rinunciare al più prezioso dei bottini. Accompagnato dall'assistente Edgar Fergins, un modesto libraio ambulante, partirà per un lungo viaggio che lo condurrà all'altro capo del mondo, dove scoprirà di non essere affatto l'unico cacciatore ad ambire a una preda tanto irresistibile. -
Una ragazza intrattabile
Kate Battista ha ventinove anni, vive a Baltimora e si sente in trappola. Tocca a lei occuparsi del padre scienziato, l'eccentrico e dispotico dottor Battista, tocca a lei badare alla sorella quindicenne con le sue manie da fanatica vegetariana. E anche al lavoro, salta sempre fuori qualche problema: i bambini della scuola materna la adorano, ma i genitori gradiscono un po' meno certi suoi metodi insoliti e sbrigativi. Altre sono le preoccupazioni del dottor Battista, che dopo anni di carriera accademica sente finalmente di avere per le mani una scoperta importante. Le sue ricerche sulle malattie autoimmuni sono a un punto di svolta, ma è necessario che Pëtr Scerbacév, il suo brillante e insostituibile assistente russo, non lo abbandoni proprio adesso; e invece purtroppo il visto di Pëtr sta per scadere. Un modo per farlo restare in America, però, ci sarebbe, e allora, come sempre, il dottor Battista chiede soccorso a Kate, e sarà un grido d'aiuto quasi commovente, per quanto assurdo. Da spirito indipendente e anticonformista qual è, la bisbetica Kate si lascerà domare, a modo suo. C'è, in questa effervescente riscrittura della ""Bisbetica domata"""", tutto lo humor raffinato che è il marchio di fabbrica di Anne Tyler. E noi lettori ci ritroviamo con il sapore pieno e agrodolce di una commedia cha fa splendere di leggerezza una figura femminile ribelle, devota, amabilissima."" -
Nella notte di Roma. Un incontro casuale. Una città sospesa. I suoi vizi capitali
La cena romana è ""un organismo ipertrofico che cresce e monta attorno alla tavola, finché non ricordi più chi era invitato e chi no"""". Antonello Venditti è diretto proprio a una di queste cene quando, parcheggiata l'auto su un Lungotevere inspiegabilmente deserto e privo delle immancabili buche, si imbatte in una sconosciuta, Laura, appena rimasta vittima di una tempesta di guano dai tratti mitologici. Prestarle soccorso e dare vita a una complicità basata sulla totale casualità dell'incontro è quasi tutt'uno. Anche perché è bello potersi trovare """"prima che domani ricominci tutto. Roma lo fa, Roma lo concede questo senso di immobilità e di rinascita"""". Inizia così un viaggio a tappe dentro la città e dentro la sua notte, e dialogando con Laura, che romana non è, Venditti individua sette vizi capitali di Roma, non biblici ma peculiari, alcuni atavici, altri di nuova generazione. Dal vizio di Unicità (peccato originale che vede l'Urbe essere il centro del potere temporale e spirituale) a quello di Impero (retaggio dell'antica volontà di potenza sintetizzata oggi nello slogan da stadio 'ndo annamo dominamo); dal vizio di Illusione e di Memoria (corta) a quello di Neopaganesimo che porta a mettere sul trono imperiale calciatori ormai simili a semidei e infine ad accoltellarli, secondo il destino di ogni Cesare. Fino a due vizi paradossali, i più scandalosi, i più imperdonabili: quello di Bellezza e quello di Purezza."" -
Il terrone fuori sede. Come dite voi al Nord?
Una galleria di momenti tutti da ridere e condividere, le espressioni intraducibili più divertenti e tante sentenze di lucidissima saggezza popolare. Da uno dei nuovi fenomeni del web, un manuale per sopravvivere al Nord e per spiegare a chi è rimasto al Sud cosa significa essere terroni fuori sede. -
Jones e altri sogni
Ha una benda sull'occhio, ma non è un pirata. Ama dormire, ""ma con i cuscini ha una relazione parecchio complicata. Le sue avventure, a metà tra Walt Disney e Samuel Beckett, sono una lettura di culto per veri gourmet del fumetto e vengono qui proposte per la prima volta in un unico volume. Arricchite da illustrazioni e inediti, le storie di Jones gettano luce sull'umbratile mondo del suo creatore, Franco Matticchio."" -
Bumf. Vol. 1
Cosa resterà di Barack Obama? In che modo i suoi otto anni di mandato hanno segnato la politica americana e internazionale? Nel 2009, quando gli fu assegnato il Premio Nobel per la Pace, in molti storsero il naso e si chiesero: ""Che ha fatto per meritarselo?"""". Oggi, mentre la sua parabola politica è prossima alla conclusione e qualcun altro scalpita per prendere il suo posto, sono in tanti a domandarsi se le sue parole d'ordine (change e hope, cambiamento e speranza) non siano state solo delle vaghe promesse. Tra le fila dei delusi, la voce di Joe Sacco è senza dubbio la più radicale e schietta. Il Re del giornalismo a fumetti, infatti, ha concentrato in """"Bumf"""" tutta la sua rabbia nei confronti di un presidente che si è presentato al mondo come un'alternativa per poi tenere in vita, con la scusa della lotta al terrorismo, alcune delle peggiori manifestazioni del potere a stelle e strisce: il campo di prigionia di Guantanamo, l'uso spropositato di droni in Pakistan e le sistematiche intrusioni nella privacy dci cittadini americani denunciate da Edward Snowden, per citare solo le più evidenti. In una folle cavalcata narrativa che mescola guerre mondiali e universi paralleli, Sacco immagina un Nixon redivivo che si sostituisce a Obama senza che nessuno noti la differenza, un presidente senza scrupoli per il quale ogni forma di violenza è permessa nel nome della ragion di Stato."" -
Cambiamo argomento per favore?
Per tutta la vita Roz Chast ha visto i suoi genitori coltivare un'insana illusione: i due erano convinti che se non avessero mai parlato di morte, il loro momento non sarebbe mai arrivato. Il gioco ha retto per un bel po', ma quando i signori Chast hanno superato i novanta, il trucco ha smesso di funzionare. Una banale caduta dallo sgabello e Elizabeth, una madre dispotica come quelle sbeffeggiate (e temute) da Philip Roth nei suoi romanzi, comincia la sua lunga e inesorabile spirale. Il primo a essere risucchiato in quel vortice è George, il suo remissivo e devoto marito, un uomo dolce, svagato e del tutto dipendente da quella che lui definisce - senza alcuna ironia - la sua ""anima gemella"""". Lontano dalla moglie, George appassisce in fretta, mentre sua figlia documenta il crollo fisico e psicologico che lo trasforma in un bambinone ingestibile. Questo libro, nel quale Roz Chast ha registrato con grande umanità gli anni che hanno preceduto la perdita dei suoi genitori, fa emergere tutte le difficoltà, le paure e le sensazioni di inadeguatezza che i figli sono costretti ad affrontare quando le circostanze li chiamano a rendere un antico favore: prendersi cura delle persone che si sono prese cura di loro. Alternando momenti di alta comicità a riflessioni di spiazzante tenerezza, Roz Chast ha creato un resoconto struggente e appassionato dell'ultima stagione di George e Elizabeth, raccontando con rinfrancante ironia la sua esperienza di """"sopravvissuta"""".""