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Un'overdose di te. Over
"Sono Cher, ho diciott'anni e credo che abbiamo tutti bisogno di qualcosa da cui dipendere, per cui impazzire. Fino a qualche mese fa non lo sapevo, perché non avevo ancora incontrato Hunter. Noi siamo l'opposto: il bianco e il nero, il bene e il male, non possiamo esistere l'una senza l'altro. Lui porta i miei stessi segni sulla pelle, lo stesso passato, ci sorreggiamo a vicenda. Ma Hunter fa del male a chiunque gli si avvicini, e l'ha fatto anche a me. È colpa mia, lo so: ho perso la testa per un ragazzo che ha perso se stesso. Domani sarà un'altra gara clandestina, un'altra lotta, un altro casino... e io lo seguirò, come ogni volta, spingendomi al limite e poi oltre, perché sto bene solo dove c'è lui. Anche se questo richiede altri graffi, altro sangue, lo farò per sentire ancora il suo respiro sulla mia bocca, le sue mani su di me. Ho scalato questa montagna insieme all'amore della mia vita e voglio tornare indietro con la stessa persona, a costo di ferire tutti quelli che ho intorno: il mio migliore amico, i miei genitori, me stessa... Io voglio lui, ed è per lui che lotterò ancora."""" Un'attrazione travolgente, un amore folle, passioni, errori, rabbia, dolcezza." -
Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)
La vita di Maia Marini procede a vele spiegate: un fidanzato di ottima famiglia, un lavoro presso un'importante agenzia di comunicazione di Milano, tre amiche splendide con cui trascorrere il weekend per festeggiare l'addio al nubilato di Diana, la futura cognata. Peccato che la meta prescelta sia la Versilia: è lì che Maia ha passato le vacanze fino all'estate dei 16 anni e sempre lì ha lasciato il cuore… e Marco, il suo primo amore. Dopo un venerdì sera a base di mojito, Maia riapre gli occhi con un gran mal di testa, Marco steso a letto accanto a lei, e un completo blackout sugli eventi che li hanno portati lì. In compenso, però, a sapere tutto sono i suoi 768 amici di Facebook. Cercando di ricucire una situazione compromettente, Maia si troverà a porsi una domanda fondamentale: e se invece che la fine di tutto, fosse solo un nuovo inizio? -
Scommettiamo che ti faccio innamorare?
Quel bacio è stato il migliore della mia vita. E questo potrebbe essere un problemarnrnMaddie ha odiato Braden al primo sguardo. Arrogante, sbruffone, dongiovanni: esattamente ciò che detesta. Certo, è bello e sexy da morire, ha sempre due o tre ragazze che gli ronzano attorno, e chissà chi si crede di essere. Si meriterebbe una lezione, qualcuna che lo faccia davvero innamorare. Così, quando le amiche la sfidano, Maddie accetta la scommessa: riuscirà a dargli quello che si merita? Anche Braden ha notato Maddie, e da subito: la ragazza non è niente male. Si dice che sia anche una tipa seria e con la testa sulle spalle, ma la sfida lo intriga: un mese per riuscire a portarsela a letto. In fondo, da quel punto di vista non ha mai avuto problemi. Comincia tutto così, per scommessa. I due iniziano a frequentarsi, a studiarsi, a giocare. Poi, all'improvviso, la posta in gioco cambia: Braden non può fare a meno di provare qualcosa per la ragazza fragile che si nasconde dietro quegli occhioni verdi, e Maddie si accorge che, oltre i muscoli e ai sorrisi da seduttore, ci sono un cuore e dei sentimenti. Maddie e Braden si sono infilati in un mare di guai, perché adesso non conta più vincere o perdere. Adesso conta soltanto sentirsi vicini, essere parte l'uno dell'altro. -
Cancella il giorno che mi hai incontrato
Cassandra e Ethan. Quando sono sul palco insieme, a nessuno sfugge l'attrazione e la potente alchimia che si sprigiona tra loro appena si sfiorano o si guardano negli occhi. Una passione che toglie il respiro, davanti alla quale è impossibile restare indifferenti. Tanto che all'Accademia d'Arte di New York vengono scelti come protagonisti per lo spettacolo di fine anno, Romeo e Giulietta, la storia d'amore più famosa di tutti i tempi. Però, una volta calato il sipario e smessi gli abiti di scena, il rapporto tra Ethan e Cassandra si rivela complicato e ingestibile. Lei è la classica brava studentessa, timida, ingenua e sempre pronta ad assecondare il prossimo pur di farsi accettare. Ethan invece è bello e dannato, con un volto da angelo ribelle a cui nessuna ragazza può resistere. Lasciarsi sembra l'unica soluzione per continuare a sopravvivere, anche se il dolore è devastante, soprattutto per Cassandra. Rimasta sola a New York deve ricominciare da zero partendo proprio da se stessa e dal suo cuore tradito. Mentre Ethan, baciato dal successo, è in tournée in giro per l'Europa. Anni dopo, scritturati di nuovo per interpretare una coppia di amanti, Cassandra e Ethan si ritrovano sul palco ad affrontare i demoni del loro passato e il fuoco di quella passione che, nonostante il tempo, non ha mai smesso di ardere. Ma può un amore così intenso e lacerante finire davvero? -
Il caffè dei miracoli
«Una carovana di figurine indimenticabili, un caffè dove i miracoli sono di casa (fino all'ultima tazzina)» - Bruno Gambarotta, La Stamparnrn«Un romanzo molto divertente. Una commedia umana, piena di caratteri napoletani e quindi universali» - Aldo CazzullornrnÈ sempre intorno a loro, le fimmine, che si agita il mare delle passioni. E il mare, quando tira malo tempo, in un niente può volgere a tempesta. Ma vale lo stesso se la donna in questione è una statua di marmo, un opulento nudo di Botero il cui sedere da tre tonnellate guarda malauguratamente in direzione di una chiesa? È quel che succede a Bauci, piccolo borgo a strapiombo sulla costiera amalfitana, diventato località alla moda grazie a un festival artistico che quest'anno celebra appunto il maestro colombiano. Quando don Enzo, il parroco, vede l'opera al centro della piazza va su tutte le furie: come si può concepire tale oscenità, peraltro a pochi giorni dalla visita del vescovo? Ma toglierla non si può. Spostarla neppure. Cosa fare, dunque? Se lo chiede Rocco Casillo, il sindaco, al quale la statua serve per coronare i suoi sogni politici, e se lo chiede l'intera, colorata comunità di Bauci. Strane dicerie e fatti inspiegabili si susseguono fin quando, ai piedi dell'imponente chiattona, compare un fagotto con dentro una neonata. La pietra dello scandalo è servita... In un romanzo che sembra già un classico, Franco Di Mare dirige un coro formidabile di furbizie e rivalità, di voltafaccia e colpi di genio. E tocca il nostro cuore da vicino, strappandoci sorrisi e lacrime. Bauci non esiste eppure è verissima, è al Sud ma potrebbe trovarsi in qualunque parte d'Italia; i suoi abitanti siamo noi, così ingegnosi nel complicarci la vita ma così tenaci nel tirarci fuori dai guai. -
Orti di guerra
In tempo di guerra, qualsiasi spazio diventa buono per seminare: in casa, nella vasca da bagno, nel bidet o dentro scatole di scarpe.” Gli orti di guerra servono a fare di pochi ritagli una speranza di nutri- mento per il futuro; in questo libro Edoardo Albinati riesce a coltivare la scrittura proprio in questo modo, seminando frammenti di cuore e parole nelle righe recintate delle pagine: canzoni, notizie di giornale, visioni tv, echi di classici, massime filosofiche – dalla politica al calcio, dalla musica alla scuola, dal sesso al cibo ai videogiochi. Una raccolta di appunti letterari da consultare liberamente e in cui perdersi che accompagna il lettore alla scoperta di sentieri ricchi di bellezza, umorismo, poesia e intelligenza, rivelandoci tra le righe significati inaspettati. -
Horcynus Orca
"'Horcynus Orca' è un mitico e epico poema della metamorfosi. La concezione del mondo come metamorfosi affonda le sue radici nella religiosità mediterranea... Per questo D'Arrigo ha potuto creare un epos moderno, riprendendo, come Joyce nell'Ulisse, un tema mitico: perché in un'età in cui il mito dominante è quello di dissolvere i miti arcaici, solo la tragedia incommensurabile della loro perdita può essere il tema della tragedia."""" (Giuseppe Pontiggia)" -
Il filo d'oro. Il romanzo della vita di Sant'Ignazio di Loyola
Vedeva le vite dei guerrieri e degli uomini di stato, i loro successi e i fallimenti, e vedeva come il groviglio intrecciato delle azioni di un re e di un mendicante, dei semplici e dei potenti, arrivasse fino a Dio lungo un filo dorato che tracciava le linee semplici e perfette di una geometria dell'amorernrnPamplona nel 1521 è sotto l'assedio del Regno di Navarra. Ulric von der Flue, detto Uli il Lungo, un arguto mercenario svizzero, intelligente e coraggioso sergente di artiglieria, riesce ad aprire una breccia nelle mura con un colpo di cannone, decretando di fatto la resa degli spagnoli e ferendo un giovane ufficiale basco, Iñigo de Loyola y Licona. A Uli viene affidato il compito di riportare il nobile ferito alla sua casa. Inizia così l'avventura della conversione di sant'Ignazio di Loyola che, insieme a Uli e a una donna travestita da maschio, Juanita, viaggeranno fino in Terra Santa per un pellegrinaggio che cambierà le loro vite. Attraverso gli occhi di Uli seguiamo la storia emozionante del santo tra Spagna, Roma e Gerusalemme, e il suo cammino verso un destino che non avrebbe mai immaginato: quello che lo porterà a diventare Cavaliere di Dio. -
Il mago
«Se sentite la mancanza di Harry Potter, questo è il libro che fa per voi.» - The Washington PostrnQuentin Coldwater ha diciassette anni, la mente di un genio e troppe inquietudini. Da cui si libera solo immergendosi nel mondo incantato di Fillory, in cui sono ambientati i suoi romanzi preferiti. Un giorno viene scelto dalla prestigiosa università per maghi di Brakebills, che sorge nascosta da un incantesimo sulle rive dell’Hudson. A Brakebills la magia è una cosa seria, e tra lezioni di stregoneria, emozionanti partite a welters, primi amori e nuove amicizie, Quentin ne impara i segreti. Ma la magia ha anche dei lati oscuri e Quentin lo capirà a proprie spese ritrovandosi nella “sua” Fillory, magicamente reale, per scoprire che anche lì, come nel nostro mondo, i colori del bene e del male sono pericolosamente sfumati. Un romanzo fantastico, brulicante di invenzioni e fantasia come nei mondi creati da C.S. Lewis e J.K. Rowling; un universo senza confini che è lo specchio tragico e magnifico della vita. -
Never stop designing spaces. Viaggio emozionale in dieci luoghi del vivere italiano. Ediz. a colori
Un’esortazione a godere della vita appieno, immaginandosi protagonisti di un viaggio attraverso alcuni dei luoghi più belli d'Italia, un'esperienza emozionale per sviluppare il proprio potenziale creativo da condividere con gli altri. Il titolo vuole essere un richiamo positivo all'azione sintetizzato nell'espressione ""Never stop"""". Never stop designing spaces è un percorso emozionale in dieci luoghi del vivere italiano: Assisi, San Gimignano, Lucca, Matera, Napoli. Sorrento, San Vito Lo Capo, Vicenza, Livigno. Torino."" -
Da dove la vita è perfetta
Silvia Avallone ha parole come sentieri allungati oltre un orizzonte che davamo per scontato. Fa deflagrare la potenza di fuoco dell’età in cui tutto accade, la forza del destino che insegue chi vorrebbe solo essere diverso. Apre finestre, prende i dettagli della memoria e ne fa mosaici. Sedetevi con lei su una panchina e guardate lontano, per scoprire che un posto da dove la vita è perfetta, forse, esiste.rnrn“Bianca non apparteneva né a lei né a nessun altro.rnEra l’inizio di una storia.”rnrnC’è un quartiere vicino alla città ma lontano dal centro, con molte strade e nessuna via d’uscita. C’è una ragazzina di nome Adele, che non si aspettava nulla dalla vita, e invece la vita le regala una decisione irreparabile. C’è Manuel, che per un pezzetto di mondo placcato oro è disposto a tutto ma sembra nato per perdere. Ci sono Dora e Fabio, che si amano quasi da sempre ma quel “quasi” è una frattura divaricata dal desiderio di un figlio. E poi c’è Zeno, che dei desideri ha già imparato a fare a meno, e ha solo diciassette anni. Questa è la loro storia, d’amore e di abbandono, di genitori visti dai figli, che poi è l’unico modo di guardarli. Un intreccio di attese, scelte e rinunce che si sfiorano e illuminano il senso più profondo dell’essere madri, padri e figli. Eternamente in lotta, eternamente in cerca di un luogo sicuro dove basta stare fermi per essere altrove. -
L'americano
Massimiliano Virgilio disegna un ritratto impetuoso dell’ultimo trentennio italiano, in cuirnla violenza e le passioni si scontrano con il desiderio più intimo di trovare il proprio posto in un mondo chernnon si è scelto. «L'americano fissò la penombra davanti a sé in attesa dell'esplosione di luce da cui sarebbe arrivata la pallottola. Poi, siccome il suo destino tardava a presentarsi, decise di andargli incontro.»Confinato nel nulla della campagna beneventana, un uomo trascina un corpo vicino alla riva di un fiume. È un prigioniero della camorra, guardiano di un cimitero invisibile in cui seppellisce cadaveri di sconosciuti che hanno pagato con la vita la loro disobbedienza. Fino a quando, un giorno, riconosce gli occhi di un malcapitato, che per la prima volta gli viene portato vivo. Mentre scava in quel deserto per preparargli la fossa, le sue ultime parole – «Raccontaglielo, sopravvivi e raccontaglielo» – non gli danno tregua e con loro affiorano i ricordi sfocati di un tempo che gli sembra lontanissimo. In una strada di Napoli, uno scugnizzo calcia un pallone con la ferocia di un cane da combattimento. Un altro ragazzino lo fissa affascinato. Basta un attimo per far divampare l’amicizia. Ma i mondi da cui provengono sono troppo distanti per unirli davvero. Leo, “l’americano” – se non hai un soprannome, nel quartiere non sei nessuno – è figlio di un camorrista; il padre di Marcello, invece, è un impiegato al Banco di Napoli, che fa di tutto per allontanarli. Così le loro strade si separano, ma quel legame è talmente indissolubile che il passato torna a presentare il conto dopo anni. Massimiliano Virgilio disegna un ritratto impetuoso dell’ultimo trentennio italiano, in cui la violenza e le passioni si scontrano con il desiderio più intimo di trovare il proprio posto in un mondo che non si è scelto. Questo è un libro inaspettato, il romanzo rivelatore di cosa significhi sentirsi smarriti. Ma è anche la grande storia di chi si ritrova. -
Consigli pratici per uccidere mia suocera
Un romanzo di irresistibile e disarmante sincerità sull'incostanza dei desideri maschili.«Il mondo stavolta ha bussato così forte che rimettersi a dormire è davvero impossibile. Persino per me.»Leo era sposato con Marta – seducente, comprensiva, i piedi ben piantati per terra – e con lei aveva un sogno, aprire una libreria. Poi ha conosciuto Annalisa – tenerissima, vitale, lo sguardo sempre rivolto al futuro – e ha mandato all’aria il suo matrimonio, iniziando con lei una nuova vita che sembrava finalmente appagarlo. Ma mettere radici non è il suo forte, tantomeno fare scelte definitive e impegnarsi troppo a lungo in qualcosa. Lo sa chiaramente, eppure non riesce a essere diverso. Così ha sentito Marta al telefono, si sono rivisti, hanno fatto l’amore, e adesso Leo si ritrova nella paradossale situazione di avere come amante… la propria ex moglie.rnDividersi tra due donne che ti vogliono per sé e che si odiano può essere eccitante, all’inizio, ma alla lunga diventa una discesa infernale tra bugie, scuse improbabili, sensi di colpa e la consapevolezza di stare rimandando, insieme alle decisioni importanti, anche la possibilità di realizzare i propri sogni. rnPer Leo è arrivato il momento di scegliere – già, ma quale delle due? – e di certo non lo aiuta avere come unici modelli un padre che ha il vizietto del gioco e racconta d’essere stato la controfigura di Dustin Hoffman nel Laureato, e un datore di lavoro che lo assilla per sapere in che modo eliminare propria suocera… -
Semplice
Semplice. Come il gioco. Come l'amicizia.rnrn""Sembravano fratelli, riuscivano a intendersi in un attimo, in un campo e fuori. Per questo erano meravigliosi, erano pericolosi.""""rnrnCi sono persone che restano con noi anche quando se ne sono andate, e a volte basta un gesto minimo, tuo figlio che si sfiora le labbra con un dito mentre gioca, per ricordarti che non sei mai riuscito ad archiviarne il ricordo. È quello che succede a Luciano: il pensiero corre subito ad Alex, il suo capitano di vent'anni prima. Stesso campo, stesso amore, il rugby. Alex, forte, generoso, cuore della squadra e mattatore dello spogliatoio, Alex, il campione che li aveva abbandonati troppo presto. Sei amici, fratelli in campo e nella vita. Sembravano indivisibili. Invece erano rimasti in cinque e avevano finito col perdersi. Oggi, superati i quarant'anni, a unirli c'è una ferita che non si è mai fatta cicatrice. Ma quando il passato torna a presentare il conto con quella che sembra una strana convocazione, è come se l'amicizia che li legava da ragazzi non si fosse mai spenta. È la miccia, l'inizio di un viaggio inatteso e necessario che permetterà a ciascuno di loro di ritrovare l'altro, restituendo un senso doloroso ma pieno allo schiaffo che li aveva colpiti e disorientati. Con """"Semplice"""" Giorgio Terruzzi ci racconta gli inciampi e la forza dei sentimenti dell'adolescenza, e ci ricorda che c'è sempre tempo per riscoprire un'amicizia autentica, perché una squadra che ha lottato davvero non abbandona nessun compagno."" -
Un albero al contrario
Un gruppo di ragazzini un po’ folli, dolcissimi e intensamente umani. E la loro vita in una casa molto speciale.«Qui dentro non capita mai di sentirsi soli. Siamo reduci di famiglie esplose che vivono insieme nella stessa tana.»Quando varca la soglia della comunità, Ginevra ha solo due grossi sacchi neri. Dentro c’è tutta la sua vita di undicenne: giocattoli, vestiti e quaderni accumulati in anni passati tra istituti e famiglie affidatarie, in cerca di un posto da chiamare “casa”. Adesso non sa cosa aspettarsi: e se i bambini e gli educatori fossero cattivi come li immagina nei suoi incubi? O, peggio, se la mandassero via ancora una volta? Per fortuna, quel mondo bizzarro è pronto a stupirla: c’è la signora Tilde, che le prepara grandi tazze di cioccolata calda; c’è Verde, la compagna di stanza, chiamata così perché ha i capelli tinti di color asparago; c’è Bao Kim che non sa parlare bene, ma ha sempre voglia di ridere e giocare. E poi c’è Agape, bello come una creatura marina, che le stringe la mano ogni volta che ne ha bisogno, facendole provare qualcosa di nuovo e speciale. Con loro Ginevra sente di non essere sola: in comunità tutti hanno storie dure alle spalle, ma insieme si fanno coraggio, e quando si ritrovano intorno al tavolo sanno che è a questo, in fondo, che serve una famiglia. rnUn romanzo toccante e vitale, che insegna a sperare e a non lasciarsi abbattere. Perché anche senza radici si può trovare la forza per crescere. -
Un piccolo favore
Due figure femminili opposte, eppure per certi versi affini, di cui il lettore capirà presto di non potersi fidare.«Astuto, ironico, sovversivo: una storia deliziosamente velenosa.» - Lisa HiltonTutto ha inizio con un piccolo favore tra madri. «Puoi passare tu a prendere Nicky?» chiede Emily alla sua migliore amica, Stephanie. rnE Stephanie, mamma di Miles, è felice di dare una mano, guidata dall’urgenza di essere utile, di sentirsi in qualche modo importante per gli altri. Quel giorno però Emily non torna a prendere suo figlio, e non risponderà alle telefonate, né ai messaggi. Stephanie, preoccupata, smarrita, si avvicina al marito della sua amica, Sean, gli sta accanto e si prende cura di lui e del bambino. E col passare dei giorni si innamora. Poi la notizia. Un corpo è stato ritrovato nelle acque del lago, e la polizia conferma: si tratta di Emily. Suicidio, il caso è chiuso. Ma è davvero così? Presto, Stephanie si renderà conto che niente è come sembra, e dietro l’amicizia, l’amore, o anche la semplicità di un piccolo favore, si nascondono invece una mente subdola e un disegno perverso e diabolico. Un piccolo favore è un thriller psicologico ad alto tasso adrenalinico, ricco di imprevisti e colpi di scena, denso di segreti e rivelazioni, che scivola tra amore e lealtà, morte e vendetta. Qui Darcey Bell ci presenta due figure femminili opposte, eppure per certi versi affini, di cui il lettore capirà presto di non potersi fidare. -
Campione Gringo
In questo mirabolante, picaresco, drammatico romanzo d’esordio Aura Xilonen inventa una lingua nuova e potentissima per tratteggiare una storia in cui non c’è nulla di inventato.«Un debutto fantastico, maestoso, spettacolare.» - Booklist«E allora mi viene in mente, mentre i coattoni seguono la bella ragazza per bulleggiarla e sfotterla dicendole cose sozze, che posso andarmene all’altro mondo se do una lezione a tutti quei facching bastardi. Ma sono nato morto e non ho manco un briciolo di paura.»rnLiborio parla così. Ed è così che pensa. A sedici anni ha dovuto lasciare il Messico, una terra che non gli ha dato nulla se non pena e istinto di sopravvivenza, in seguito a una rissa in cui, puro incidente, ha ucciso qualcuno. È fuggito sulla rotta seguita da tanti altri, superando a nuoto il Río Bravo, e dal quartiere gringo nel quale è precipitato ora ci racconta la sua avventura. In questo mirabolante, picaresco, drammatico romanzo d’esordio Aura Xilonen inventa una lingua nuova e potentissima per tratteggiare una storia in cui non c’è nulla di inventato: veri sono i problemi sociali, vera la solitudine, vera la miseria dei migranti in un paese dove sempre e sempre di più sono costretti ai margini; ma veri sono anche l’amore, gli incontri, i piccoli miracoli cui vanno incontro. Liborio è un concentrato di tutto questo, ed è nel suo vernacolo colorato e vivacissimo, pungente, efficace che ci descrive i vuoti e le infelicità dell’infanzia, l’arrivo nel- la «terra promessa» e il primo impiego clandestino in una piccola libreria che lo nutre di parole incomprensibili e stupende al tempo stesso. Fino all’incontro con Aireen. È per lei, oltre che per se stesso, che Liborio vuole resistere, e saranno i pugni e i guantoni a indicargli la strada: lì, sul ring, il campione è lui. -
L'Italia non c'è più. Come eravamo, come siamo
«Non è la mia autobiografia, è la vostra vita che racconto. Come finiremo? Temo di saperlo. I partiti politici spariranno. Si imporrà un governo di gelidi super tecnici o di militari, un affare per carabinieri e guardie di finanza. Sono pessimista? Giudicherete voi.»Immaginate di avere di fronte i due protagonisti di questo libro. Il primo è un giornalista anziano, Paolo. L’altro è una ragazza sui vent’anni, Carlotta, bella, sfrontata e ignorante. Che cosa credete stiano facendo? Se pensate all’inizio di un rapporto a luci rosse, vi sbagliate. In realtà Carlotta, figlia di un amico, ha accettato di assistere Paolo nella stesura delle proprie memorie. Ecco, avete tra le mani il diario del loro lavoro. Un racconto dell’Italia com’era qualche decennio fa e una previsione dell’Italia che sta cambiando sotto i nostri occhi. Cambia in meglio? Per niente. Siamo un paese che ha perduto se stesso. Tanto da rendere inevitabile il titolo di questo libro: L’Italia non c’è più. Come eravamo, come siamo. Anzi, come saremo. Sull’Italia del passato non ho dubbi. Ci ho vissuto da bambino, quindi da studente e infine da cronista. Ho fatto in tempo a vedere in carne e ossa Benito Mussolini, ancora in sella. Poi la guerra e ilrnterrore di morire sotto le bombe americane. Le notti nei rifugi antiaerei che offrivano uno spettacolo dirnsorprendente umanità, comprese un po’ di ragazze senza vergogna e senza mutande. I giorni sanguinosirndella Liberazione. Il miracolo del dopoguerra, quando il boom economico non era un sogno, ma unrntraguardo possibile. Infine tutte le altre puntate del film che qui troverete. Dove rivivono donne e uominirnche avete intravisto soltanto da lontano. Eroi e avventurieri, vittime e carnefici, morti ammazzati e terroristirnrivoluzionari, partiti politici decenti e altri avviati a diventare la casta di ladri arroganti che continua adrnasfissiarci. La mia opinione è che un tempo l’Italia fosse migliore di questa del 2017. Oggi siamo un paesernallo sbando, schiavo di troppe vanità inutili, a cominciare dal sesso esibito. Dove il bullismo è diventato lornsport nazionale, tanto da contagiare leader di prima fila. Il lavoro manca soprattutto ai giovani. E la linguarnitaliana sta sparendo, sconfitta dal gergo impoverito dei social net- work. Tutto questo e altro ancora lornnarro nel libro che avete tra le mani. -
Il cervello di Siddhartha
Kingsland, apprezzato giornalista scientifico e buddhista praticante, ripercorre il viaggio spirituale di Siddhartha e contemporaneamente illustra i più recenti sviluppi delle ricerche sulla mindfulness e la meditazione praticata dai monaci buddhisti.«La meditazione ci consente di raggiungere un senso profondo di appagamento spirituale. Kingsland ci mostra come integrare facilmente questa pratica nelle nostre vite quotidiane.» - Scientific American«Noi siamo ciò che pensiamo, e tutto ciò che siamo sorge con i nostri pensieri. Con i nostri pensieri creiamo il mondo.» - BuddharnrnV SECOLO A.C., India del nord: Siddhartha Gautama - il ricco figlio di re che si è fatto asceta itinerante e sarà conosciuto come il Buddha, l’illuminato - sviluppa un metodo basato sulla meditazione e la consapevolezza per padroneggiare la mente e raggiungere la pace interiore. Oggi, venticinque secoli dopo, nonostante l’uomo abbia trasformato radicalmente il mondo che lo circonda, c’è una cosa che non è ancora cambiata: il suo cervello. Uno strumento potente, che gli ha dato il predominio sulla natura, ma che contiene in sé anche alcune debolezze strutturali. I più recenti studi sul disagio mentale, infatti, hanno portato gli esperti del settore a sfumare la classica distinzione tra malattia e salute, e a ritenere che la causa delle difficoltà e del dolore così ampiamente sperimentati dall’uomo moderno sia almeno in parte attribuibile al modo in cui si è evoluta la nostra mente, alla sua “configurazione standard”. E se i problemi psicologici oggi più diffusi - distrazione, ansia, dipendenze - fossero già stati risolti dal Buddha, nell’antica India? Kingsland, apprezzato giornalista scientifico e buddhista praticante, ripercorre il viaggio spirituale di Siddhartha e contemporaneamente illustra i più recenti sviluppi delle ricerche condotte da neuroscienziati e psicologi clinici - molti dei quali intervistati nel libro - dalle quali risulta che la mindfulness, la meditazione praticata dai monaci buddhisti, può contribuire a riconfigurare il cervello, rendendolo più acuto, più sano e più felice, oltre a incrementare le difese immunitarie, contrastare l’invecchiamento e moderare gli effetti del- le malattie degenerative che colpiscono il cervello. Un viaggio nella mente ricco di suggerimenti e ispira- zioni, con sei brevi guide alla meditazione, per poter apprezzare da subito i benefici della mindfulness. -
Le stelle dimenticate. Storia delle scienziate che misurarono il cielo
Non avevano diritto di voto. Ma hanno riscritto la storia della scienza.rnrn«Dava Sobel mostra come progresso scientifico e sociale procedano il più delle volte di pari passo.» - The New Yorkerrnrn«Una biografia intellettuale di grande ispirazione, che splende come splendono le stelle» - The Economistrnrn«Un affresco storico commovente, dalla scrittrice che ha svelato i segreti dell'astronomia» - The Boston GlobernrnDalla fine del XIX secolo, l’Osservatorio astronomico di Harvard iniziò ad assumere alcune donne comern“calcolatori umani”. L’“harem” – così veniva talvolta deriso il personale femminile – era formato da signorerndi tutte le età: esperte di matematica, astronome dilettanti, mogli, sorelle e figlie dei professori; alcunernlaureate, altre semplicemente appassionate. Attraverso l’“universo di vetro” che avevano a disposizione,rnformato da circa mezzo milione di lastre fotografiche su cui erano impresse le immagini delle stelle, questernstudiose fecero alcune scoperte straordinarie: svilupparono un sistema di classificazione che fu accettato arnlivello internazionale ed è ancora in uso; intuirono la verità sulla composizione chi- mica dei cieli, erndefinirono una scala per misurare le distanze nello spazio. Alla loro storia Dava Sobel dedica il suo libro piùrnappassionato, arricchito dai testi inediti di diari e lettere: “Quando hanno letto i nomi dei membri” scrivernAnnie Jump Cannon, una delle protagoniste, “mi sono assai meravigliata di scoprire che ero stata inseritarnnella Commissione per la classificazione degli spettri stellari, e una delle esperienze inattese è stata larnriunione con i suoi membri. Sede- vano a un lungo tavolo, quegli uomini provenienti da varie nazioni, e iornero l’unica donna”. Era stata lei a studiare per anni gli spettri stellari, e fu lei a parlare per tutto il tempo.