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L'Isis non è morto. Ha solo cambiato pelle
Questo libro offre un'analisi originale e, coniugando un approccio scientifico e un'esposizione chiara a tutti, si pone come uno strumento unico e prezioso per leggere uno dei fenomeni più complessi e inquietanti del nostro tempo.rn""L'Isis deve ancora farci paura? come si spiega la recente ondata di attentati a opera di lupi solitari o di cellule autonome? Isis e al-Quaeda si scontreranno fra loro o troveranno un accordo?""""rnComprendere il fenomeno dell'Isis e capire quanto sia pericoloso per l'Italia e per l'Occidente non è mai stato facile. Non lo era già nel 2014 quando, con un'avanzata travolgente in Iraq e in Siria, sconvolgeva il mondo, apparendo come un mostro spaventoso. Non lo è nemmeno oggi dopo la caduta di Raqqa – la capitale dello Stato islamico – e delle altre roccaforti, avvenuta a fine 2017. Come se quel mostro spaventoso fosse stato un grande bluff.Studioso di terrorismo alla LUISS di Roma e al MIT di Boston, Alessandro Orsini analizza rigorosamente la situazione attuale, aiutandoci a sfatare l'immagine distorta dell'Isis che spesso ci hanno offerto i media, ora ingigantendone la potenza ora banalizzandone i reali moventi e obiettivi, la preparazione bellica e gli strumenti militari a disposizione.Partiamo da un fatto: secondo Orsini, nonostante lo Stato islamico sia crollato, l'Isis continua ancora oggi a rappresentare un pericolo per le città in Occidente. Ed è un pericolo che ha assunto diversi, nuovi, imprevedibili volti che Orsini ci illustra per cercare di prevederne i futuri movimenti: dai lupi solitari, come l'autore della strage di Nizza, alle cellule autonome più o meno addestrate, come quella che ha colpito a Barcellona e che per fortuna era molto impreparata. Al tempo stesso Orsini ci illumina sui rapporti tra Isis e al-Qaeda, la cui evoluzione influenzerà il terrorismo in Occidente."" -
L'italiano è meraviglioso. Come e perché dobbiamo salvare la nostra lingua
Dal presidente dell'Accademia della Crusca, una lucida analisi della nostra lingua oggi e preziose indicazioni per farla sopravvivere domani.rnrnPerché oggi è molto più facile sentirsi offrire dello street food anziché del ""cibo di strada""""? Come mai i politici dichiarano di voler refreshare il Paese se intendono semplicemente """"rivoltarlo come un calzino""""? Chi teme un competitor e cerca un endorsement non potrebbe aver paura di un """"concorrente"""" o di un """"avversario"""" e aspirare a un """"sostegno"""" o a un """"appoggio""""? Questi esempi ci segnalano un'evoluzione preoccupante dell'italiano che negli ultimi anni si sta logorando non solo per il proliferare degli anglismi ma anche per un grave peggioramento delle nostre cognizioni linguistiche. Siamo ormai un Paese dove i fiumi non straripano (una parola perduta!) più, semmai esondano, e i tribunali emettono """"ordinazioni"""" (sacerdotali?) invece che """"ordinanze"""". Come presidente dell'Accademia della Crusca, Claudio Marazzini combatte ogni giorno per difendere la nostra meravigliosa lingua e attrezzarla per le sfide del futuro. L'italiano, ci ricorda Marazzini, ha una storia diversa da quella dell'inglese o del francese - nati con gli Stati nazionali - perché è fiorito ben prima che ci fosse l'Italia: dopo essersi sviluppato nel Medioevo come idioma popolare figlio del latino, si è arricchito splendidamente con la nostra grande letteratura diventando così, fra tutte le lingue, la più colta, raffinata e amata all'estero. Vogliamo dunque ora perdere questo nostro immenso patrimonio di sensibilità e di cultura? In questo libro Marazzini, compiendo un'analisi rigorosa e approfondita, presenta una lucida diagnosi dello stato di salute della nostra lingua e pone le basi per invertire la rotta, appellandosi anche ai politici e alle università, spesso responsabili della dispersione di parole e significati. Allo stesso tempo, passando in rassegna gli errori di ogni genere che si stanno insinuando, ci offre l'opportunità di correggerci e di recuperare le mille e mille sfumature della nostra meravigliosa lingua che forse ci stanno sfuggendo."" -
La giovinezza è sopravvalutata. Il manifesto per una vecchiaia felice
C'è un solo modo per evitare di diventare vecchi: morire prima. Ma non mi sembra una gran soluzione.rn""Lo dico con tutto l'amore possibile nei suoi confronti: secondo me, riguardo alla giovinezza («dell'arida vita unico fiore») Leopardi esagerava. E la vecchiaia, caro Giacomo, me la butteresti via? Credi a me, è bene che la giovinezza se ne vada via liscia, nel modo più indolore possibile e senza tanti rimpianti. E ben venga l'età della vecchiaia, quando le distrazioni diminuiscono e riesci a dedicarti alle cose importanti della vita: il dolce far niente (se hai la fortuna di potertelo permettere), gli affetti, le cene con gli amici, le ore, mai troppe, passate a giocare con i nipotini, la lettura. Insomma, per quanto mi riguarda devo dire che non sono mai stato troppo affezionato alla giovinezza. Intendiamoci, sono contento di essere stato giovane e mi dovesse ricapitare lo rifarei volentieri, ma mi sono trovato benissimo anche dopo.""""rnNella vita i pensieri più seri e profondi scaturiscono spesso da una sciocchezza. È accaduto anche a Paolo Hendel che, dopo questa buffa coincidenza, si è lasciato andare alla lunga riflessione sull'invecchiamento che ha ispirato questo libro. Una riflessione seria e profonda, oseremmo dire filosofica, e al tempo stesso ironica, lieve, a tratti esilarante, perché Hendel, di mestiere, ha sempre fatto ridere la gente. Paolo sostiene di essere arrivato a trent'anni senza aver combinato nulla di indimenticabile, per imparare solo nei decenni successivi a godersi le cose più belle e ritrovarsi ora, a più di sessanta, entusiasta ma prudente, non più schiavo delle tentazioni e insieme padre attempato più accanito alla PlayStation di sua figlia dodicenne. Ma invecchiare non vuol dire solo questo. Perciò, incuriosito dal tema, con l'aiuto di Marco Vicari, autore televisivo e teatrale, e con la supervisione della geriatra, Hendel ha sentito l'esigenza di approfondire tutti gli aspetti di questa fase della vita: dalla fatica nel lavoro (per come vanno le pensioni oggi, ormai nei cantieri i vecchietti guardano altri vecchietti all'opera!) agli esami clinici che non finiscono mai. Non si è fermato nemmeno di fronte ai temi più difficili come l'Alzheimer (quando il cervello manda in prescrizione le cazzate che hai fatto), la prostata, che purtroppo non è un cibo come la bottarga, o l'osteoporosi, spesso un regalo della menopausa. Ne è nato un libro che alterna ricordi, note di saggezza e consigli pratici (della geriatra), spaziando da Leopardi alle badanti, dai supernonni alle bufale in rete, dalle carceri al sesso. Tra lacrime e risate, un libro sul senso della vita."" -
Conservatorio di Santa Teresa
Storia interiore dell'infanzia di Sergio tra campagna e città, ""Conservatorio di Santa Teresa"""", primo romanzo """"definitivo e confesso"""" di Bilenchi e suo capolavoro, indaga e racconta la formazione impossibile del protagonista stretto fra gli affetti familiari e la scoperta prima del paesaggio e poi di una più complessa e controversa alterità."" -
Il Signor Distruggere. Le pancine d'amore
Con la cattiveria e l’umorismo nero che l’ha reso un fenomeno del web, Vincenzo Maisto, alias il Signor Distruggere, ci guida in una tragicomica esplorazione dell’estremismo materno da social network, in un viaggio sul fondo del barile nel quale i contorni tra realtà e immaginazione sfumano fino a farsi indecifrabili.rnrnrnSu Facebook esistono centinaia di pagine e gruppi incentrati sull’esperienza della maternità, alcuni dei quali popolati da mamme che si autodefiniscono “pancine”. Se ne trovano di pubblici, di chiusi e addirittura di segreti, ai quali è possibile accedere solo su invito o dopo una lunga gavetta.rnUna volta dentro, però, la fatica per arrivarci è ripagata dalla scoperta di un universo fantastico, distopico, in cui non valgono le più elementari regole della grammatica italiana, in cui le bigotte partecipanti si riferiscono ai rapporti di coppia come “le cose dei grandi” e le donne istruite e indipendenti figurano come “maestrine” dedite all’invidia e ai malefici; una realtà parallela fatta di grottesche torte partoritrici, di esilaranti metodi contraccettivi e improbabili riti di fertilità, di nauseabonde ricette a base di latte materno da propinare a ignari vicini di casa e di pregevoli pezzi di bigiotteria realizzati con fluidi corporei. Nonché di altre varie nefandezze. -
Da dove la vita è perfetta
Bianca non apparteneva né a lei né a nessun altro. Era l’inizio di una storia.rn«La vita è narrazione incessante, e la letteratura per Silvia Avallone è prendersene cura.» - Barbara Stefanelli, Corriere della Serarn«Un racconto intimo ma molto cinematografico fatto di apparizioni improvvise e finestre di fronte: Silvia Avallone conosce il sentimento e racconta senza filtri il dolore e la gioia carnali, lo schiudersi del corpo e la rabbia di sentirlo pieno soltanto di sassi.» - Annalena Benini, Il Fogliorn«Un bel romanzo di formazione corale e pieno di verità.» - Valeria Parrella, Graziarn«Una storia bellissima, che ti prende e ti porta via. tra le opere più importanti dell'anno..» - Pietro Cheli, AmicarnrnC'è un quartiere vicino alla città ma lontano dal centro, con molte strade e nessuna via d'uscita. C'è una ragazzina di nome Adele, che non si aspettava nulla dalla vita, e invece la vita le regala una decisione irreparabile. C'è Manuel, che per un pezzetto di mondo placcato oro è disposto a tutto ma sembra nato per perdere. Ci sono Dora e Fabio, che si amano quasi da sempre ma quel “quasi” è una frattura divaricata dal desiderio di un figlio. E poi c'è Zeno, che dei desideri ha già imparato a fare a meno, e ha solo diciassette anni. Questa è la loro storia, d'amore e di abbandono, di genitori visti dai figli, che poi è l'unico modo di guardarli. Un intreccio di attese, scelte e rinunce che si sfiorano e illuminano il senso più profondo dell'essere madri, padri e figli. Eternamente in lotta, eternamente in cerca di un luogo sicuro dove basta stare fermi per essere altrove.Silvia Avallone ha parole come sentieri allungati oltre un orizzonte che davamo per scontato. Fa deflagrare la potenza di fuoco dell'età in cui tutto accade, la forza del destino che insegue chi vorrebbe solo essere diverso. Apre finestre, prende i dettagli della memoria e ne fa mosaici. Sedetevi con lei su una panchina e guardate lontano, per scoprire che un posto da dove la vita è perfetta, forse, esiste. -
L'Italia della dolce vita
Tra i tavolini di via Veneto o nei teatri di posa di Cinecittà, in piazzetta a Capri o al Lido di Venezia, uno sguardo attento e ironico illumina i riti dell'Italia della dolce vita.rnrnOriana Fallaci, giovane scrittrice allora impegnata come corrispondente dell'Europeo, coglie lo spirito di quegli anni e di chi li abita: intellettuali, gente di cinema, ma anche viveur, nobili decaduti, borghesi in cerca di gloria. In un grande affresco, scanzonato e senza preconcetti, si ritrovano, con i loro tic, speranze e aspirazioni, gli attori famosi – da Sordi a Gassman, da Gina Lollobrigida a Sofia Loren –, i registi – Visconti, Rossellini, Fellini, Antonioni –, gli scrittori, i grandi produttori e le stelline in cerca di gloria che hanno fatto la fortuna del cinema italiano nel mondo e hanno saputo rappresentare, forse più che in qualsiasi altra epoca, le caratteristiche del ""genio italico"""". Oriana Fallaci li osserva, li incontra, li intervista, qualche volta ne diventa amica, a volte si fa odiare, ma sempre ce li restituisce vividi e umani, cogliendone i punti deboli e le grandezze, le idiosincrasie e le passioni. Un """"dietro le quinte"""" che racconta un'epoca eccezionale attraverso la penna pungente di una grande scrittrice."" -
I guardiani
Il primo capitolo di una trilogia che cambia tutte le regole.rnNapoli ha un'altra verità. Ed è lì nelle loro mani.rn«Un noir esoterico, ma non solo, nelle viscere di una metropoli unica al mondo.» - Il Fatto Quotidianornrn«De Giovanni tenta qualcosa di più di un viaggio nei bassifondi della città: azzarda una dimensione quasi fantastica, sul terreno dei miti, delle leggende, delle origini ancestrali del Male.» - Il Fatto Quotidianorn«Una nuova saga, un altro De giovanni e un'altra Napoli, stavolta più misteriosa e oscura, esoterica e sotterranea.» - Il Fatto Quotidianorn«Un protagonista svagato e geniale, tetragono e inconcludente, rissoso e misogino, in un libro pieno di ritmo e azione.» - Il MattinornrnrnNapoli non è una città come le altre. Napoli non è neppure una città sola. Perché sotto quella che conosciamo ce n'è una sotterranea, nascosta agli occhi del mondo, con il buio al posto della luce. Marco Di Giacomo l'aveva intuito, un tempo, quando era un brillante antropologo e aveva un talento unico nell'individuare collegamenti invisibili tra le cose. Poi qualcosa non ha funzionato e ora, ad appena quarant'anni, non è altro che un professore universitario collerico e introverso, con un solo amico, il suo impacciato ma utilissimo assistente Brazo Moscati. Considerati folli per le loro accanite ricerche sui culti antichi, i due sono costante oggetto dell'ironia di colleghi e studenti. Perciò nessuno si meraviglia quando il direttore del loro dipartimento li spedisce a fare da balie a una giornalista tedesca venuta in Italia per scrivere un pezzo sensazionalistico sui luoghi simbolo dell'esoterismo. Per liberarsi della seccatura, Marco chiede aiuto a sua nipote Lisi, ricercatrice anche più geniale dello zio ma con una preoccupante passione per le teorie complottiste. I quattro s'imbatteranno in una lunga catena di reati e strani eventi, scoprendosi parte di un disegno che potrebbe coinvolgere l'intera umanità. Soltanto Maurizio de Giovanni poteva scrivere questo romanzo, che nasce dalla conoscenza profonda di una città e della sua gente ma si spinge molto più lontano, mettendo in discussione tutte le categorie, comprese quelle letterarie, per inseguire una verità che forse avevamo davanti da sempre e non abbiamo mai voluto vedere. E questo è l'inizio. Solo l'inizio. -
Benedetta tutto l'anno. 170 nuove ricette facili e sorprendenti per quattro stagioni di bontà
Tutti i sapori di primavera, estate, autunno e inverno in 170 ricette che seguono il ritmo delle stagioni. Con tanti piatti sorprendenti e irresistibili, in questo libro colorato e be llissimo Benedetta ci racconta e ci mostra soluzioni perfette per tutti i giorni e per le occasioni importanti, dalla serata di Halloween alla tavolata di Natale, dal buffet di Pasqua al Ferragosto al mare. Perché ogni festa sia unica, e ogni giorno attorno alla tavola sia un momento speciale. -
Papà, fatti sentire. Come liberare le proprie emozioni per diventare genitori migliori
Passo dopo passo Stefania Andreoli ci insegna a liberare e trasmettere il nostro mondo interiore. E regalarlo ai nostri figli i quali, dietro ogni apparenza, attendono da noi proprio questo dono.rnrn""Ma come, mi hai letto le favole accarezzandomi teneramente i capelli, e ora non mi parli d'amore?""""rnrnrnrn“Da che mondo è mondo, alle mamme tocca tutto, dall’inizio alla fine. E i papà, allora?” Oggi molte delle funzioni simboliche che da sempre sono state attribuite al ruolo di padre sono ormai scomparse. Abbandonato lo stile autoritario, i padri di oggi cambiano i pannolini, giocano con i figli, passano del tempo libero con loro. Ma allora perché il loro modello è ancora percepito come fortemente in crisi? Perché i padri di oggi non hanno trovato del tutto la propria dimensione all’interno della famiglia? E cosa possono insegnare senza la loro occasione di mettersi tra il figlio e la madre? Stefania Andreoli, una delle più importanti terapeute dell’adolescenza, negli ultimi anni ha incontrato sempre più figli con una sofferenza in comune: la mancanza di comunicazione emotiva da parte dei papà. Impreparati a sostenere la vita perché non capiscono come la affrontano i genitori, questi ragazzi chiedono di sentire l’emotività dei loro padri per poi raccogliere il testimone: una sorta di anteprima di come ci si dovrebbe sentire a essere uomini e svilupparsi pienamente. E attraverso la sua esperienza clinica, grazie alle parole stesse dei ragazzi, ci spiega cosa ancora oggi i padri non sanno fare, e come possono evolvere per dare ai figli un supporto reale: dotarsi di empatia e condividere esperienze affettivamente significative, esprimere le loro emozioni perché farlo solo con le mamme ai figli non basta più. Diventare complici, facendosi sentire. Ecco dunque che passo dopo passo Stefania Andreoli ci insegna a liberare e trasmettere il nostro mondo interiore. E regalarlo ai nostri figli i quali, dietro ogni apparenza, attendono da noi proprio questo dono."" -
L'ultima carta è la morte
Dopo Il codice dello scorpione Arturo Pérez-Reverte si cala, forte del suo talento, in uno dei momenti più bui della storia europea del secolo scorso. E ci consegna il noir di un maestro.rnrnEcco, avvicinarsi allo splendido corpo di donna che dorme a pochi passi e, con il semplice gesto di tagliarle il collo, trasformarlo in un pezzo di carne morta. Come è possibile sopravvivere a un gesto simile?rnrnNome: Lorenzo Falcó. Età: 37 anni. Professione: donnaiolo, ex trafficante d'armi, ora spia franchista nel pieno della Guerra civile spagnola. Segni particolari: eterna sigaretta fra le labbra, cravatta di seta, l'immancabile Browning nella fondina legata alla cintura, un sorriso tra i più insolenti. Nel mese di marzo del 1937 la sua nuova missione lo porta a Tangeri, per spingere alla resa il capitano di un mercantile repubblicano che imbarca un carico d'oro di proprietà del Banco de España. Pochi giorni per guardarsi intorno, abbozzare un piano, valutare il grado di pericolosità dei suoi tanti interlocutori: uomini, tutti, pronti a misurarsi con l'azzardo di una situazione ad alto rischio, chi per opportunismo, chi per idealismo, chi per banale avidità o semplicemente per obbedire a un ordine. E una donna, che Falcó conosce molto bene, un'indiscutibile maestra del gioco sporco, di una freddezza così sovietica, quasi inumana. La sola, in realtà, a fargli paura veramente. -
Fuga da un videogioco. Un'avventura Fifa non ufficiale
In Fuga da un videogioco Sodin, uno dei gamer più amati e seguiti del web, mescola calcio e fantascienza per trascinarci in un'avventura straordinaria, dove solo una grande amicizia può vincere una grande battaglia.rnrnPer Luca e per il suo fraterno amico Federico detto 5a5quatz esiste solo un giorno più atteso di quello della fine della scuola: quello dell'uscita della nuova versione del Gioco, IL videogame di calcio senza se, senza ma e senza timore di imitazioni. Per questo Luca e 5a5quatz – saggio fatalista l'uno, nerd implacabile l'altro – si precipitano a casa senza dare troppo peso neppure ai sorrisi che la bella Melissa e le sue amiche riservano loro in autobus. Ma proprio quando la nuova release è stata scaricata e installata e non resterebbe che cominciare, una inspiegabile reazione elettrica porta Luca a essere letteralmente risucchiato nel Gioco, lasciando 5a5quatz con in mano il joypad e un milione di dubbi. Neppure il tempo di capire cosa sia accaduto ed ecco che Luca si trova in maglia e pantaloncini (virtuali), ribattezzato genericamente Player e costretto a scendere in campo contro gli avatar di campioni come Messi, Cristiano Ronaldo, persino Pelé, ma avendo come compagni di squadra quelli di Salah, Casemiro e Neymar. E mentre sua sorella Alessandra e 5a5quatz si chiedono come fare per tirarlo fuori dal Gioco, lui si trova catapultato in epiche sfide sportive. Riuscirà, vincendo le tre partite che lo aspettano, a tornare nella realtà? O si trasformerà per sempre in un avatar senza sentimenti, capace di parlare e ragionare solo in termini di stamina e overall? -
La magia delle #piccolecose
Un grande amore non dà alternative: puoi viverlo fino in fondo o dimenticarlo per sempre.rnrnAlla fine del primo romanzo avevamo lasciato la protagonista Luna alle prese con un addio difficile da mandar giù, ma anche con intorno tanti nuovi amici e la consapevolezza che il trasferimento dalla provincia a Milano è stato l'inizio di una nuova vita. E poi con la musica, compagna preziosa di ogni giornata, e l'insostituibile gatto Salem. E adesso? Come potrà andare avanti la sua storia d'amore con Gemma, quando c'è un oceano intero a dividerle? Saprà mettere a frutto il suo talento nel disegno? E quali sorprendenti incontri la aspettano? Il secondo romanzo della storia di Luna, una storia tenera e attuale sulle mille sfumature dell'amore. -
Mia. Come sono diventato lo zar fra pallavolo e beach volley, amore e guerre
Una storia di determinazione e successo, di sacrifici e colpi di testa, di battaglie dentro al campo e di grandi amicizie fuori. La storia dello Zar.rnrnUn campione è una miscela di forza fisica, agilità, intelligenza tattica, determinazione e, soprattutto, passione. Ed è questa passione che ha permesso a Ivan Zaytsev di diventare uno dei giocatori di pallavolo più forti del mondo. Nelle pagine scritte con la penna coinvolgente di Marco Pastonesi, Ivan ci parla delle sue avventure sportive, delle vittorie e delle sconfitte, della sua famiglia d’origine, della sua bellissima storia d’amore con la moglie Ashling e tutta la tenerezza per Sasha, il loro primo figlio. -
Il libro degli haiku dell'ufficio
Un libro esilarante e ""poeticamente scorretto"""" per ridere degli assilli tragicomici che ci perseguitano ogni giorno.rnrnLe stampanti che s'inceppano, il capo che ti sta addosso, il collega pedante e quello che alle cinque e mezza del pomeriggio fa cadere la penna: la vita d'ufficio è un microcosmo con regole di sopravvivenza tutte sue, e anche se si cerca di affrontarla ogni giorno con spirito zen e collaborativo, il rischio di una crisi isterica è dietro l'angolo. Stefano Ciccolo ha ideato questa raccolta di haiku dell'ufficio come un esercizio catartico elegante e poetico (ma anche un po' incazzato) per evitare di sprofondare nella frustrazione più totale, e scaricare le scorie accumulate tra le nostre quotidiane scrivanie."" -
Lavorare gratis, lavorare tutti. Perché il futuro è dei disoccupati
«C'è di che far rizzare i capelli in testa a qualsiasi sindacalista» - il manifestornrn""Per uno che progetta una macchina, ci sono migliaia di persone che non lavorano. Pensiamo a quanti cassieri di banca sono scomparsi con l'arrivo del bancomat""""rnLa crisi ci ha abituato a convivere con un altissimo tasso di disoccupazione, in particolare giovanile. Insieme ai disagi economici, lo stato di disoccupato porta con sé anche una specie di esclusione sociale, come se tutti fossero convinti che il lavoro esiste, basta trovarlo. I rimedi messi in atto dalle varie politiche economiche sono serviti a poco: l'occupazione cresce di pochi punti decimali ogni anno, e gli scarsi posti guadagnati sono sempre più volatili. In questo libro provocatorio, De Masi propone la sua ricetta per un futuro migliore. Prima di tutto è necessario affrontare il problema in tutta la sua gravità: la disoccupazione non solo non diminuirà, ma è destinata ad aumentare. Le macchine che una volta sostituivano l'uomo nei lavori manuali ora, grazie a software sempre più sofisticati, si preparano a svolgere le mansioni di medici, dirigenti e notai. Il progresso tecnologico, quindi, produrrà beni e servizi utilizzando sempre meno lavoro umano; per questo è necessario trovare soluzioni nuove per ridistribuire la ricchezza in modo equo. Ecco perché i disoccupati, e tutti coloro che temono di diventarlo, devono adottare una strategia precisa di riscatto – lavorare gratis – per scardinare il modello economico esistente e diventare l'avanguardia di un movimento che punti alla creazione di un nuovo modello di convivenza sociale, libero dal lavoro e in definitiva più felice."" -
In te mi specchio. Per una scienza dell'empatia
Perché a volte comprendiamo le azioni di chi ci sta di fronte e altre volte no? Siamo progettati biologicamente per stare con gli altri o per essere soli?rn«Il padre dei neuroni specchio racconta la scienza delle emozioni» - la Repubblicarn«Giacomo Rizzolatti è una star della scienza» - Corriere della SerarnGli studi rivoluzionari portati avanti negli ultimi anni da alcuni scienziati possono offrire una risposta a queste domande. Tra i protagonisti di queste ricerche il più noto è Giacomo Rizzolatti, che ha scoperto un tipo particolare di cellule, i neuroni specchio, che si attivano sia quando osserviamo un'azione sia quando la compiamo noi stessi. Grazie all'individuazione di questi ""neuroni dell'empatia"""", molti comportamenti individuali e sociali trovano una spiegazione e il nostro modo di intendere percezione, azione e linguaggio viene trasformato. Si tratta di una scoperta che ha rivoluzionato le idee sulla mente: qualcuno l'ha paragonata a quella del DNA in biologia; altri ritengono che la differenza tra ragione ed emozioni sia stata azzerata. In questo libro, che sfata molti luoghi comuni sull'argomento, vengono affrontati gli aspetti filosofici e sociali della scoperta e analizzate le prospettive cliniche che i neuroni specchio lasciano intravedere nella cura di una delle malattie più misteriose: l'autismo. Forse, per la specie umana si apre una nuova stagione, dopo quella dell'homo homini lupus, in cui la scienza ci dice che siamo biologicamente costruiti per stare insieme agli altri e condividere con loro le nostre emozioni."" -
La paura è un peccato. Lettere da una vita straordinaria
Una raccolta della corrispondenza di Oriana Fallaci, testimonianza di una vita epica e allo stesso tempo angosciata dai dubbi esistenziali che attanagliano anche gli individui comuni.rn«La giornalista con l'elmetto che seguiva in prima linea la guerra in Vietnam, la penna indignata e rabbiosa che si scagliò contro l'Islam e la debolezza dell'Occidente all'indomani dell'11 settembre, era una donna che sapeva anche soffrire, in modo talvolta straziante, per amore.» - Alessandro Cannavò, Corriere della Serarn""Nel lercio mestiere ho sprecato l'esistenza fin dall'età di diciotto anzi diciassette anni"""".rnrnOriana Fallaci odiava scrivere lettere perché le rubavano tempo prezioso; eppure, fin dagli inizi della sua carriera tenne una fitta corrispondenza con personaggi della politica, della cultura e del giornalismo: da Andreotti a Nenni; da Ingrid Bergman a Shirley McLaine, da Henry Kissinger a Fidel Castro. Per ogni lettera era capace di stendere tre o quattro minute - con le quali tentava di immaginare che cosa avrebbe visto il suo interlocutore una volta aperta la busta - che venivano archiviate e grazie alle quali è ora possibile osservare da vicino il talento di una donna ossessionata dalla scrittura e talmente innamorata del proprio lavoro da trasformare in opere letterarie anche le lettere d'amore. La corrispondenza raccolta in questo libro è la testimonianza di una vita epica e allo stesso tempo angosciata dai dubbi esistenziali che attanagliano anche gli individui comuni: la necessità di scegliere tra affermazione professionale e affetti personali; il piacere di fare il proprio lavoro e la paura di vedere divorato tutto il tempo da dedicare a se stessi; la voglia di autonomia e il desiderio di trovare un conforto negli altri. Contemporaneamente, anche quando parlano di inezie e piccoli problemi quotidiani sono anche una lezione straordinaria sull'arte della scrittura, e un giacimento unico sulla vita e la personalità di questa straordinaria donna."" -
Non ci avrete mai. Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi
Qual è la reazione dei tanti musulmani che vivono in Europa di fronte agli attentati terroristici?rnrnInneggiando ad Allah, i terroristi seminano morte e paura in Europa. Ma qual è la reazione dei tanti musulmani che vivono nel nostro continente di fronte a questi attentati? A risponderci in questo libro è la voce fermissima e dolce di Chaimaa Fatihi, nata in Marocco e cresciuta in provincia di Modena, studentessa di legge. All'indomani della strage al Bataclan di Parigi, scrive una lettera aperta in cui esprime i sentimenti che la accomunano a molti musulmani che risiedono in Occidente: l'orrore dinanzi a questi atti e la responsabilità di sentirsi chiamati a combattere il terrorismo con il coraggio e la non-violenza. La vita di Chaimaa raccontata in questo libro è la storia di un'integrazione portata avanti senza rinunciare alle proprie radici, e contemporaneamente un esempio di come l'alleanza con i musulmani europei di seconda e terza generazione può diventare un'arma vincente contro il terrorismo. E anche di come la tolleranza, il confronto positivo fra culture e la capacità di convivere in pace nella diversità siano i presupposti fondamentali per costruire un futuro di pace. -
Come non uccidere le tue piante
Le tue piante muoiono sempre, nonostante l'impegno e la buona volontà che ci metti? Ecco il libro di cui tu, e il tuo verde domestico, avete un disperato bisogno.rn«Anche i pollici neri senza speranza trovano qui l'ispirazione e la guida per curare al meglio le proprie piante.» - Publishers WeeklyrnUna guida coloratissima e facile da leggere, oltre 100 tipi di piante fotografate e riconoscibili con tutti i consigli indispensabili per tenerle in vita: il luogo, la luce, il cibo, l'acqua, l'umidità, i colori delle foglie, le muffe e gli insetti a cui fare attenzione. I segreti per salvare le tue piante non sono mai stati così facili da memorizzare! Basteranno pochi gesti mirati e cinque minuti al giorno per fare della tua casa, e del tuo ufficio, un paradiso green.