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La casa sulla roccia
Fervono i preparativi per la festa dei settant'anni di Warren Barron, influente avvocato newyorkese e padre orgoglioso di tre figli ormai adulti. Beth, sua moglie, sta organizzando in grande stile il ricevimento nella splendida casa su Central Park, per celebrare il marito e insieme il dono della loro unione capace di resistere a vento e tempeste. È sera quando Beth riceve una telefonata. La voce di Luis, l'uomo con il quale ha vissuto una travolgente storia d'amore quarant'anni prima, la raggiunge attraverso il filo e con il timbro di un tempo la chiama ""Liz"""", """"gazzella mia"""". Luis è il solo a usare quel nome, che nessuno ha mai più pronunciato per lei. Luis, sparito per lunghissimi anni, non ha mai smesso di amarla. E mentre i primi ospiti iniziano ad arrivare, Beth compie un viaggio a ritroso nel tempo, ripercorrendo le tracce di un amore irripetibile, inconsapevole e glorioso come l'America di quegli anni lontani. Facendo il bilancio della propria vita, Beth ci parla di noi, della nostra vita che corre nelle città luminose e brulicanti che ogni giorno attraversiamo, e in punta di piedi, con la grazia propria di una signora di classe come lei, ci fa riflettere su ciò che si perde, e su ciò che si diventa, ogni volta che si compie una scelta."" -
Vacanze romane. Tempo libero e vita quotidiana nell'antica Roma
Cosa facevano Cicerone e Cesare nel ""tempo libero""""? La società romana, simbolo e paradigma di efficienza nel mondo antico, si rivela in questo libro nei suoi aspetti meno produttivi e più rivolti alla ricerca del piacere. Federica Guidi racconta un aspetto inedito della cultura latina facendo ricorso alle fonti antiche, storiche e letterarie ma anche archeologiche e artistiche, e ci svela tutto un mondo fatto di terme e banchetti, elevate conversazioni filosofiche e piccanti appuntamenti amorosi, giochi privati (dai dadi ai giocattoli dei fanciulli) e ludi pubblici, villeggiature, collezionismo e buoni libri. Scopriremo infatti attraverso i secoli che il tempo libero e la ricerca edonistica possono avere strade e percorsi diversissimi: dalla soddisfazione istintuale e quasi bestiale del tifo durante una corsa di carri o i giochi gladiatori alla compartecipazione catartica del teatro o all'esercizio raffinato dell'intelletto nella stesura di dotte dissertazioni."" -
Il Vaticano secondo Francesco. Da Buenos Aires a Santa Marta: come Bergoglio sta cambiando la Chiesa e conquistando i fedeli di tutto il mondo
Papa Francesco è un uomo del Nuovo Mondo. Viene dall'Argentina, che è Estremo Occidente, ed è un ""prete urbano"""": il primo pontefice figlio di una megalopoli, Buenos Aires. L'elemento spiazzante è che si tratta di un autentico """"straniero"""" per la mentalità della Curia romana. Il compito affidatogli è di smantellare la corte pontificia e una nomenklatura ecclesiastica spesso troppo autoreferenziale. """"Il Vaticano secondo Francesco"""" delinea i contorni di una sfida aperta e difficile. Per analizzarne le origini e i possibili approdi Massimo Franco è andato in Argentina e ha incontrato gli uomini più vicini a Jorge Mario Bergoglio. E racconta come è avvenuta l'esportazione di una visione radicalmente nuova del cattolicesimo nel cuore della Roma papale; e come il modello sudamericano, fino a ieri la """"periferia"""", da eccentrico sia diventato centrale. Quello in atto, infatti, è anche un rivolgimento geopolitico. Grazie al papa argentino, garante del """"commissariamento"""" a fin di bene del Vaticano, la Chiesa si è trasformata in pochi mesi da """"imputato globale"""" per gli scandali della pedofilia e le vicende opache delle sue istituzioni finanziarie, in autorità morale di nuovo ascoltata e influente. La grande novità di Francesco è, in primo luogo, questa. Non offre la soluzione a problemi tuttora dolorosamente aperti, ma rappresenta la sfida forte, coraggiosa di una Chiesa che reagisce e combatte l'idea del declino, e che sa di poterla vincere solo se la vince a Roma."" -
Fatto in casa. Segreti e ricette della maestra di cucina
Cuoca eccezionale, nota al grande pubblico per la sua partecipazione alla ""Prova del cuoco"""" su Raiuno a fianco di Antonella Clerici, Alessandra Spisni arriva sulle nostre tavole con le sue ricette più intime e familiari. Da anni titolare della Vecchia Scuola Bolognese, che accoglie allievi provenienti da tutto il mondo, Alessandra è il simbolo di una cucina tradizionale che si rifà alle vecchie ricette tramandate di madre in figlia. Animata da una grande saggezza popolare e aiutata dal fido mattarello """"Luiso"""", la Spisni ci presenta le sue ricette del cuore, da quelle classiche alle più nuove, tutte semplici, praticabili e facili da riproporre. Ecco quindi piatti intramontabili della tradizione, come le tagliatelle al ragù, i tortellini in brodo, gli gnocchi, la pasta e fagioli, lo spezzatino in umido, le crescentine ripiene, le polpette. E ancora piatti meno conosciuti ma sempre tipici e legati a un ricordo come i carciofi ripieni, le frittelle di verdura, i tagliolini rucola e mascarpone, i gobbetti prosciutto e piselli, i biscotti all'arancia ricoperti di cioccolato. Circa cento ricette gustosissime per imparare a cucinare come una vera """"zdora"""" bolognese!"" -
Tre imperi... mancati. Cronaca 1922-1945
La comicità di Aldo Palazzeschi non è certo scollegata dalle ragioni della storia: anzi, deriva da una pensosa riflessione sulle insensatezze del mondo. Lo ha dimostrato nel 1920 con il manifesto pacifista ""Due imperi... mancati"""" e lo ha ribadito nel 1945 con """"Tre imperi... mancati"""". Personalissima cronaca degli anni del fascismo e della guerra nella capitale, il libro è il racconto di illusioni, o meglio di colpevoli velleità, giustamente cadute; un insieme di vivide istantanee sui vizi eterni del popolo italiano; la denuncia lucida delle responsabilità di un'intera nazione. Il tutto descritto con uno stile farsesco più che mai adeguato a dipingere una realtà politica buffonesca nel suo essere tragica. Ma """"Tre Imperi... mancati"""" è anche il canto dolente di chi ha creduto nella sacralità della vita e nella forza della bellezza, della tolleranza, della civiltà (tra gli imperi mancati c'è anche quello della poesia), e le ha viste miseramente crollare intorno a sé. È, come lo definì Gadda, """"la testimonianza del suo dolore"""": il libro sofferto di un grande scrittore."" -
Indagine sulla vita eterna
Esiste un aldilà? Qualcuno è in grado di dimostrarlo? Un'equilibrata inchiesta sul più antico interrogativo dell'umanità.rnChe cosa succede dopo la morte? Una semplice domanda, ma quante discussioni ha suscitato da quando l'uomo è comparso sulla Terra! Questa indagine, resa in forma di dialogo tra due studiosi di formazione, competenze e punti di vista assai diversi - scientifico Massimo Polidoro e filosofico Marco Vannini -, nasce dal desiderio di capire se esistano elementi sufficienti a sostegno della credenza in un possibile aldilà. Il risultato è una delle inchieste più complete sul tema della vita eterna, in cui scienza, religione, antropologia, storia e filosofia si intrecciano per cercare di illuminare il più pressante e intimo interrogativo dell'uomo. -
Staying strong. Le parole che mi hanno dato la forza
"Nella mia vita ho attraversato esperienze di tutti i tipi, e affrontato problemi che vanno dalla droga alla depressione, senza mai smettere di impegnarmi nella ricerca dell'autoconsapevolezza e della felicità. Ci saranno sempre alti e bassi, cuori spezzati e vittorie, e tutti gli stati d'animo intermedi. A volte, però, poche semplici parole possono fare una gran differenza, possono offrire conforto e ispirazione. Questo libro è una raccolta dei miei pensieri, delle citazioni che mi ispirano, insieme ad alcune lezioni, meditazioni, riflessioni e piccoli compiti quotidiani. Mi hanno aiutato davvero moltissimo, ed è un regalo speciale e personale che voglio condividere con tutti voi."""" (D. Lovato)" -
Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali
Gioele Dix sapeva che suo padre Vittorio custodiva una storia, ma per anni non era riuscito a farsela raccontare. Perché a volte chi è passato da certi crepacci della Storia, chi ha vissuto l'assurdo e l'orrore, non ha molta voglia di scendere nei dettagli. Finché un giorno finalmente lo ha convinto, si è seduto davanti a lui e si è messo ad ascoltare. Ne è nato questo libro: la storia di una famiglia di ebrei italiani, era il 1938, che come molte altre fu colta di sorpresa dalle leggi razziali. Di un ragazzino che non capisce perché deve lasciare la propria scuola, la propria casa, mettere tutto quello che può dentro uno zaino e fuggire. Una storia di paure, di scelte fatali, di umiliazioni. Ma anche di lampi di inaspettata bontà umana, di angeli all'inferno. Di fiducia, speranza, ostinato ottimismo. Una storia di emozioni, di affetti, che in mezzo alla tragedia diventano più forti e forse più puri. La storia di un padre e di un figlio, raccontata da un padre a un figlio. E che senza volerlo diventa una lezione di Storia e di vita. -
Nuovo dizionario delle cose perdute
Da quando è uscito il primo ""Dizionario delle cose perdute"""", Francesco Guccini non può fare un passo, per strada, senza che qualcuno lo fermi per suggerirgli con entusiasmo e commozione qualche oggetto """"del tempo andato"""" che merita di essere ripescato dal veloce oblio dei nostri anni e celebrato dalla sua penna. Dall'idrolitina ai calendarietti profumati dei barbieri, dal temibile gioco del Traforo alle cabine telefoniche, dal deflettore all'autoradio passando per i """"luoghi comodi"""" e i vespasiani, le letterine di Natale piene di buoni propositi da mettere sotto il piatto del babbo, le osterie (quelle vere, senza la H davanti per darsi un tono) e molto altro, Guccini torna a scavare nel passato che ha vissuto in prima persona per riportarcelo intatto e pieno di sapore. E con questo suo catalogo delle cose perdute dà vita a un personalissimo genere letterario nel quale l'estro del cantautore - capace di condensare in poche strofe un universo intero di emozioni -, la sua passione storica e filologica e la sua vena poetica trovano sintesi piena: regalandoci pagine in cui ogni oggetto, ogni situazione, suscita intorno a sé un intero mondo, sempre illuminato dalla luce di un'insuperabile ironia."" -
Un' oscurità trasparente-Una mattina in Virginia
"Un'oscurità trasparente"""" racconta la personale """"discesa agli inferi"""" di William Styron nella depressione, malattia tanto diffusa quanto misconosciuta. Felicemente in bilico tra la purissima eleganza del racconto e la bruciante urgenza dell'autobiografia, Styron indaga sul legame tra il """"male oscuro"""" e la scrittura anche nelle vicende di altri autori come Virginia Woolf, Albert Camus e Primo Levi. Ma soprattutto ci dà il ritratto più intimo di un grande scrittore, contraltare dei suoi personaggi problematici e tormentati, da Peyton Loftis di """"Un letto di tenebre"""" allo schiavo Nat Turner, fino a Sophie, la protagonista del suo romanzo più celebre. Al memoir, che ebbe un successo dirompente sia negli Stati Uniti, dove uscì nel 1990, sia in Italia, sono accostati i tre racconti di """"Una mattina in Virginia"""", nei quali uno stesso narratore rievoca la propria giovinezza nel Sud degli Stati Uniti toccando i temi più congeniali a Styron: l'eredità del razzismo, la violenza dei legami familiari, la perdita dell'innocenza." -
La ragazza cubana
Perla, una giovane spogliarellista di origine cubana, vive con la madre in un modesto appartamento a Little Havana e lavora in uno squallido locale notturno di Fort Lauderdale. Questo non è certo il tipo di vita che lei vorrebbe per sé, ma al momento è tutto ciò che può fare per sopravvivere. Perla non è solita intrecciare relazioni con gli uomini che incontra al club, si tiene ben lontana da ogni tipo di coinvolgimento emotivo, fino al giorno in cui conosce Julian, un ricchissimo uomo d'affari di origine russa che vive a New York. Tra i due scocca la scintilla. Julian, che ha un passato avventuroso e tragico in Siberia, lascia nel suo lussuoso appartamento sulla Quinta Strada l'amatissima moglie Sophie, una donna affascinante e sofisticata, cui tutta la ricchezza del mondo non può comperare l'unica cosa che vorrebbe riavere: la dignità di una vita normale. Il suo matrimonio rischia infatti di precipitare nella depressione, nella frustrazione e nei sensi di colpa, dopo che lei è rimasta paralizzata in seguito a un incidente stradale. L'ingresso di Perla nella vita della coppia cambierà completamente la prospettiva delle cose, rompendo gli equilibri consolidati e suggerendo la possibilità di una nuova dimensione esistenziale e amorosa fuori dagli schemi. -
MemoRandom
Un thriller dall'intreccio ""affascinante e complesso"""" (Kirkus Review) e che richiama, nel sofisticato gioco delle forze in campo e nel finale imprevedibile, il nome di John Grisham. «Il mio lavoro è raccogliere informazioni. Accumulare segreti. Il mio metodo? Scambiare i tuoi segreti per i miei.»Il pubblico ministero Jesper Stenberg, in procinto di essere nominato ministro della Giustizia svedese, ha urgenza di chiudere la relazione con la sua giovane amante dalla pelle perfetta e bianchissima, e la chiude. Con un litigio violento, le urla, la porta che sbatte, la fretta di arrivare all'ascensore, di scendere al parcheggio sotterraneo e uscire con la sua costosa auto alla luce del sole, libero. Ma sulla salita della rampa accade quello che non doveva accadere: con uno schianto terrificante il corpo della ragazza gli sfonda il cofano. La sua amante Sophie si è buttata nel vuoto, centrandolo in pieno, uccidendosi. Stravolto, l'avvocato si guarda intorno, nessun testimone, nessuna telecamera, solo lui e il cadavere della ragazza. Lentamente fa retromarcia, parcheggia nel punto più buio del garage e fa una telefonata. Chiama un risolutore, uno che risolve i problemi. Anche il suo, dice lo sconosciuto. E così è. La macchina sparisce. Il cadavere viene ritrovato su una Volvo casualmente parcheggiata proprio sotto il balcone della ragazza. Nessuna traccia. Nessun coinvolgimento. Ma un prezzo da pagare c'è, dice lo sconosciuto nella seconda telefonata. Quanto? Chiede l'avvocato. Niente soldi, gli viene detto. Un semplice favore, l'identità di un informatore della polizia chiamato Janus. Facile, si dice l'avvocato, arrogantemente sicuro dei suoi contatti ad alto livello. Ma non così facile, si accorgerà presto, perché l'unico agente dell'intelligence che conosce il vero nome di Janus ha perso la memoria in seguito a un grave incidente e Janus è come l'antico dio romano dai due volti, non facilmente conoscibile. rnJanus è colui che scatena tutte le guerre, è il Dio della Porta, colui che ha il potere sia all'interno che all'esterno, colui che raccoglie i segreti. Janus non è contattabile, e non contatta nessuno."" -
Uomini e insetti
Andrea è un artista singolare, nelle sue opere reinterpreta i classici dell'arte attraverso un raffinatissimo montaggio di fotografie d'insetti: ne possiede a migliaia, conservati in speciali teche o ritratti in uno sterminato archivio iconografico. Ma il perfetto ordine con cui cataloga e impiega i suoi insetti non basta; Andrea è inseguito da un bisogno di fine, che non lo abbandona soprattutto dopo che Mike, il suo ultimo amore, è scomparso improvvisamente. Andrea non sa più se avrà forza per amare ancora, è stanco. E si dà un anno di tempo: sfida la vita a mostrargli qualcosa per cui valga la pena restare al mondo. Con una lucida disperazione mascherata da cinismo, Andrea si immerge nel frenetico universo gay di Milano. Tra palestre, cruising bar e chat, affastella corpi su corpi. Tutti gli amanti di Andrea soddisfano un bisogno estetico, ma non riempiono il suo vuoto. Nemmeno gli affetti più cari sono in grado di distrarlo: il Balena, che fa del sesso una forma d'arte, e Becca che ci rinuncia deliberatamente, incapace di sostituire l'immagine della compagna che l'ha abbandonata. Anche suo padre Armando è una figura distante: il lavoro di ambasciatore l'ha sempre portato lontano, i rapporti tra di loro rasentano la formalità. Ma il giorno del suo compleanno, proprio da Armando, Andrea riceve in dono il diario di sua madre Jules, scomparsa quando lui aveva appena sedici anni durante una vacanza insieme a Maiorca... -
La volatilità dell'amore
Cosa succede nella vita di persone adulte quando l'equilibrio che hanno costruito è messo a repentaglio dalla forza di un'attrazione amorosa più profonda di qualsiasi desiderio momentaneo o bisogno di gratificazione passeggero? Christian Eschenbach, unico abitante di un'isola minuscola del Mare del Nord, nelle lunghe sere che seguono il suo lavoro di birdwatching, vorrebbe coltivare quelle domande come un esercizio di distaccata meditazione. Ma quando Anna telefona a sei anni dalla sua fuga a New York e dice che verrà a trovarlo, lui deve confrontarsi con il passato che lo ha fatto sbarcare lì quasi come un naufrago. Era il titolare di un'azienda informatica a Berlino, il compagno di una fantasiosa designer di gioielli, un uomo che credeva di aver già fatto i propri errori e rinunciato alle vocazioni impossibili della giovinezza. Era un uomo sereno e appagato sino a quando non aveva conosciuto Anna, la moglie di un amico, la donna per cui aveva perso tutto e che ora vorrebbe tornare da lui per un'ultima volta. Uwe Timm, in questo omaggio alle ""Affinità elettive"""", tesse la storia di due coppie stabili - Eschenbach e Selma; Ewald e Anna - che si rompono e ricompongono in maniera imprevedibile. Ma soprattutto si tuffa nel conflitto tra ciò che pensiamo giusto e ciò che s'impone al nostro desiderio, conflitto che può scatenarsi anche in un'epoca satura come la nostra; per seguire ognuno dei protagonisti in quelle ragioni del cuore che la ragione non conosce."" -
Il duca che non poteva amare
Urbino, 1488: il duca Guidobaldo di Montefeltro non ha mai amato nessuna donna ma per Elisabetta Gonzaga, sua sposa, prova una vera passione. Il giovane duca sa di non avere ereditato il carisma e la sensualità di suo padre Federico, ma desidera liberarsi dall'affettuosa ma limitante tutela dello zio Ottaviano Ubaldini. L'Ubaldini, uomo dotto con una spiccata inclinazione per l'astrologia e l'alchimia, nasconde un segreto doloroso: lo spettro di un antenato lo tormenta da decenni, ricordandogli una colpa del passato. Unica sua consolazione è l'amore di una donna misteriosa, incontrata anni prima nei boschi quasi assiderata e senza memoria; lui l'ha chiamata Deodata, le ha assegnato una piccola casa e la protegge lasciando che eserciti le sue straordinarie doti di curatrice: arti che, però, la mettono in pericolo perché attirano su di lei il sospetto di stregoneria. Deodata vive ai margini della città, in compagnia di un lupo e di una ragazzina muta, eppure proprio la sua misera capanna diventerà il crocevia di molti destini... -
L' estate che comincia
Elvira e Roser sono stese sulla sabbia, a riva, nell'ora in cui la spiaggia sembra fondersi. Se qualcuno le osservasse di lato penserebbe che le loro pance sono delle dune. Manca poco ormai, le due ragazze si godono le ultime settimane fantasticando sul futuro dei loro figli. ""Se sono un maschio e una femmina si innamoreranno, no?"""" Al termine della gravidanza, l'amicizia tra Elvira e Roser è ancora più forte: ogni anno le loro famiglie si riuniscono nella casa al mare dei Balart per celebrare i compleanni di Júlia e Andreu, entrambi nati in giugno, e per brindare all'estate che comincia nella notte di San Giovanni. La vita scorre serena fino al momento in cui Júlia sta per compiere diciott'anni quando, prima ancora di avviare i loro soliti festeggiamenti, ricevono una telefonata dall'ospedale: Elvira e Roser sono state coinvolte in un incidente d'auto e sono morte. Da quel giorno le due famiglie si separano, sprofondando in un lutto che sembra non aver fine. E, pur di dimenticare, Júlia decide di non rivedere mai più Andreu... Ma dopo tanti anni, dopo matrimoni, nascite e vicissitudini varie, Júlia e Andreu, rimasti soli e con i figli già grandi, avranno l'occasione di incontrarsi di nuovo..."" -
Debole di costituzione. Difetti e anacronismi della nostra carta fondamentale
La nostra Costituzione è ancora adeguata al suo ruolo, che oggi è quello di favorire la fase di passaggio del Paese dalla società industriale a quella postindustriale o dei servizi? Secondo Luigi Mazzetta no: l'insigne costituzionalista individua le cause della ""debolezza"""" della nostra Carta principalmente nelle sue origini ideologiche e nella sostanziale latitanza di una concezione della vita consociata che sia volta soprattutto a garantire ai cittadini quell'effettiva ed efficace certezza del diritto che è propria degli ordinamenti liberali (in senso lato)."" -
Fossi in te io insisterei. Lettere a mio padre sulla vita ancora da vivere
"Ciao papà, non so se ti spedirò mai questa lettera, ma intanto la scrivo. Ti devo dire delle cose perché qua la vita si fa complessa ed è sempre più difficile capire, restare lucidi, trovare un senso, interrogarsi sulla felicità."""" Inizia così la lettera di Carlo G. Gabardini al padre. Una lettera che è il dialogo a lungo rimandato fra un figlio diventato adulto e un padre troppo esemplare e troppo amato a cui, chi scrive, deve dire addio per affrontare la vita ancora da vivere. Alternando ciò che è stato e ciò che è, Gabardini dà voce a un """"romanzo famigliare"""" che prende avvio nella Milano degli anni Settanta-Ottanta in un appartamento nel quale i protagonisti - un padre, una madre e cinque figli, fra maschi e femmine - consumano cene """"politicamente scorrette"""", si confrontano e si contano per scegliere la nuova auto da acquistare o il luogo dove trascorrere uno specialissimo compleanno, giocano partite di Trivial Pursuit, si danno appuntamento in cucina per tè notturni che diventano il momento più atteso e più intimo della loro quotidianità. """"Fossi in te io insisterei"""" è un racconto intimo e coraggioso, ironico e struggente, in cui è impossibile non riconoscersi perché, come scrive Gabardini, """"il coming-out non è un'esclusiva degli omosessuali, ma di tutti. Perché """"venir fuori"""", mostrarsi per chi si è realmente, urlare cosa si desidera per la propria esistenza, non concerne solo la sfera sessuale, riguarda il nostro senso di stare al mondo." -
Amico mio, sono felice
Giulio ha 15 anni, frequenta l'istituto tecnico commerciale, suona il piano, adora il nuoto e il cinema. Ama la compagnia degli amici e con le ragazze è gentile e simpatico. Giulio è come tutti gli altri suoi coetanei, ma anche diverso da tutti loro. A 3 anni, gli è stato diagnosticato un ""autismo ad alto funzionamento"""". Garantirgli una vita ricca e attiva è la missione della famiglia D'Aucelli, in particolare di suo padre Vincenzo, che da undici anni lo affianca nello studio e nel tempo libero. Al punto che Vincenzo (informatore scientifico) si è laureato in Scienze della formazione per seguire Giulio in un momento cruciale della sua vita: l'ingresso nella scuola superiore. Dal 2013, per la prima volta in Italia, un padre è il compagno di banco ufficiale del figlio, un'ombra discreta che stimola il ragazzo a dare il meglio di sé. Ma anche un coach esigente, che vuole che suo figlio sia valutato come tutti gli altri compagni, senza l'accondiscendenza e i pietismi che si hanno verso i disabili. Come un allenatore tenace, Vincenzo ha creato un metodo che non si ispira ai manuali di psicologia, ma è fondato sull'esperienza concreta di un padre che vuole dare al figlio autistico un'educazione uguale agli altri, che crede nella forza dell'amore per trasmettere fiducia e sicurezza, che non ha smesso neppure un istante di pensare che suo figlio può e deve farcela. Arriverà al traguardo più lentamente degli altri, ma senza perdere mai la speranza."" -
Cento giorni da imperatore. L'ultima vittoria di Napoleone
Durante l'esilio definitivo a Sant'Elena, ripensando alla straordinaria parabola della sua vita, Napoleone sembra guardare alla sconfitta di Waterloo come a una tappa necessaria del suo percorso verso la gloria: per entrare nella leggenda era indispensabile abbandonare il ritiro dell'isola d'Elba, quel 26 febbraio 1815, e vivere le giornate esaltanti del rientro a Parigi, per giungere poi il 18 giugno dello stesso anno alla grande sconfitta dell'esercito francese sotto il suo supremo comando. Sono state fornite le più diverse spiegazioni militari per dare ragione dell'esito della campagna del Belgio, basata su di un piano geniale e trasformatasi in un rovescio di proporzioni immense, ma nessuna delle interpretazioni tecniche appare del tutto convincente. Sergio Valzania, storico e biografo, ripercorre quei ""cento giorni"""" cercando di illustrare il punto di vista di Napoleone, interrogandosi in particolare sul suo stato d'animo, sulle motivazioni profonde che guidarono il suo genio verso la realizzazione di quella che oggi viene portata a esempio di sconfitta totale, ma che lui stesso nel suo memoriale continuava a vedere come parte integrante e necessaria del cammino destinato a farlo entrare nel pantheon dei grandi condottieri. Al Napoleone elbano, vittima del tradimento dei marescialli, mancava il finale tragico, quello che Vincenzo Bellini sosteneva essere necessario nella costruzione narrativa del melodramma.""