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The Vincent boys
Ashton, brava ragazza di ""professione"""", cerca di non deludere i suoi genitori e gioca il ruolo della fidanzata perfetta di Sawyer Vincent, il ragazzo che tutte vorrebbero. Ma durante le vacanze estive, mentre Sawyer è in campeggio con il fratello, Ashton inizia ad avvicinarsi a Beau, cugino di Sawyer, terribilmente sexy. E terribilmente pericoloso... Il ragazzo da cui tutte dovrebbero stare alla larga. Beau, che ha sempre voluto bene a Sawyer come a un fratello, ama Ashton fin dai tempi dell'asilo, considerandola però la """"ragazza di suo cugino"""" e, dunque, off limits. Che sia giunto il momento di abbandonare le maschere e di lasciarsi andare ai sentimenti veri? Più Ashton e Beau cercano di stare lontani più il desiderio si fa irrefrenabile. La tenera amicizia che li legava da piccoli si trasforma in attrazione travolgente, impossibile da combattere... Come reagirà Sawyer nel trovare la sua ragazza tra le braccia del cugino e migliore amico? C'è sempre una prima volta per """"tutto"""": per l'amore, per la gelosia, per scoprire chi siamo veramente..."" -
The Vincent brothers
Sawyer ha il cuore a pezzi. La sua ragazza, Ashton, con cui è stato per tre anni, si è messa con il suo migliore amico Beau. In più è venuto alla luce un indicibile segreto familiare sconvolgendo gli equilibri. E a complicare le cose, arriva in città Lana, la cugina di Ashton. Lei avrebbe desiderato avere non solo gli ottimi voti della cugina, il suo corpo perfetto, la sua popolarità... ma anche il suo ragazzo. Da sempre innamorata di Sawyer, la ragazza acqua e sapone di un tempo è ora sempre più audace e provocante. E bella da lasciare senza respiro. Sawyer cerca la sua compagnia per far ingelosire Ashton, ma grazie a questo gioco stuzzicante scopre in Lana un'esplosiva sensualità e un'inaspettata sintonia... Riuscirà lei a far dimenticare al ragazzo perfetto la sua prima fiamma? E Ashton e Beau potranno finalmente costruire una vita insieme? L'estate prima dell'inizio del college è destinata a diventare la più emozionante e calda stagione della loro vita. -
Bombardare Auschwitz. Perché si poteva fare, perché non è stato fatto
Si poteva intervenire dal cielo evitando alla più grande fabbrica di morte di continuare a uccidere? Si poteva bombardare Auschwitz? Era una strada percorribile nella fase conclusiva della seconda guerra mondiale? Di ciò che stava accadendo nei campi di concentramento si sapeva molto (almeno dal 1942), eppure la macchina dello sterminio nazista è rimasta in piedi; quei binari hanno continuato a trasportare treni merci stracolmi di vite e di storie che giunte a destinazione prendevano una via senza ritorno. Il complesso di Auschwitz-Birkenau non rientra tra gli obiettivi degli attacchi dell'aviazione alleata, non compare nelle zone coperte dall'aerea bombing e non raccoglie le attenzioni necessarie da politici e alti comandi. Così, in un terribile paradosso della storia, mentre le sorti della guerra danno ragione alla grande coalizione delle Nazioni Unite e la sconfitta nazista si avvicina inesorabile, non si interrompe la macchina dello sterminio, le sue strutture rimangono in piedi operanti e perfezionate. Lo sforzo verso la vittoria finale è imponente, impegnativo fino all'ultimo istante, non ammette distrazioni o secondi fini. Non è pensabile concentrarsi su priorità che non siano quelle della condotta militare, su scelte e indirizzi segnati dall'urgenza di far presto per liberare il mondo da una minaccia incombente, senza precedenti. Così gli appelli di quei pochi testimoni oculari riusciti a fuggire dai lager, anche di coloro che chiedono un'azione mirata e repentina, non vengono ascoltati... -
Il Buddha ribelle. Guida per la rivoluzione della mente
In ognuno di noi c'è un innato spirito di ribellione. Fa parte della nostra persona e, se alimentato da saggezza e compassione, ha il potere di liberarci dalla paura e dall'infelicità. È la voce della nostra mente desta. È il nostro Buddha ribelle, l'acuta e limpida intelligenza che si oppone alla condizione di illusorietà in cui ci muoviamo normalmente, che ci riscuote dalla passiva accettazione dell'ingannevole realtà di tutti i giorni, svelandoci la forza della nostra natura illuminata. È la penetrante energia che ci spinge a cercare la verità e a incamminarci sulla via che conduce alla libertà. In un agile volume che raccoglie, rielaborandoli, i temi di due cicli di lezioni tenuti negli Stati Uniti, Dzogchen Ponlop ci guida nella rivoluzione interiore che il nostro Buddha ribelle ha la capacità di operare. Fornendoci dettagliate istruzioni per la meditazione, questo grande maestro ci mostra poi come tramite l'addestramento della mente e la comprensione della nostra vera natura possiamo emanciparci da un'inutile condizione di sofferenza e dalle nevrosi che ci affliggono quotidianamente. Ci offre quindi un'esauriente introduzione all'essenza degli insegnamenti del Buddha, affrancandoli dall'alone di religiosità che talvolta rischia paradossalmente di offuscarne il senso, e spiegandoci che, se vogliamo trasporli nella nostra esperienza personale, dobbiamo sottrarci alla tentazione di emulare i rituali e il modello culturale del buddhismo asiatico tradizionale per segnare una nostra via al risveglio. -
La cucina degli angeli. Ricette per una cucina celestiale
"Oltre a fornire pane e vino o acqua, gli angeli possono svolgere una vera e propria funzione di chef o aiutanti di cucina"""" scrivono Marcello Stanzione, massimo esperto italiano in angelologia, e Bianca Bianchini, cardioioga con la vocazione della cucina sana, """"preparando pranzi deliziosi, in genere allo scopo di concedere a qualche santo monaco di potersi attardare nella preghiera. In altri casi, da pentoloni in cui monache caritatevoli hanno gettato acqua, un po' di sale e qualche erba per sfamare i poveri escono per merito loro sostanziose zuppe a base di carne e verdure. O ancora, gli angeli intervengono quando i servi di Dio sono in situazioni critiche nel compimento dei loro doveri di carità, approntando veri e propri """"pic-nic"""" sull'erba, con pane, pesci grigliati, frutta e vino. Menu non solamente simbolici, ma completi dal punto di vista nutrizionale."""" Ecco allora che questo particolare libro di cucina ci racconta storie esemplari tratte dal mondo religioso alternandole a ricette della tradizione popolare, come la zuppa di verdure, la frittata al rosmarino, la torta di pane, spesso risalenti al monachesimo, epoca in cui il cibo era visto come un dono del Signore. Tutte le ricette vengono corredate, oltre che dall'abbinamento ai vini, di una tabella nutrizionale che consente di conoscere apporto calorico e nutrienti di ogni singola porzione, e sono accompagnate da notizie storiche sull'origine degli alimenti utilizzati." -
Storia degli ebrei italiani. Vol. 3: Nel XIX e nel XX secolo.
Nel terzo e conclusivo volume della sua ""Storia degli ebrei italiani"""", Riccardo Calimani ripercorre due secoli, il XIX e il XX, cruciali per il destino della comunità ebraica del nostro Paese, disegnando un complesso itinerario in cui si susseguono e si intrecciano la chiusura dei ghetti, la progressiva estensione dei diritti civili, un lento ma costante processo di integrazione e, quasi in parallelo, l'insorgere di un nuovo antisemitismo di stampo razzista, che culminerà nella tragedia delle cosiddette """"leggi razziali"""" e della Shoah. All'inizio dell'Ottocento, in un'Italia ancora in bilico tra Rivoluzione e Restaurazione e ampiamente frammentata, si manifestano i primi, timidi segnali di emancipazione delle minoranze ebraiche. Poi, dopo l'unità, il posto degli ebrei nella società muta radicalmente, perché essi iniziano a partecipare con grande passione alla costruzione di un Paese cui sentono di appartenere a pieno titolo, dopo il tributo di sangue versato sui campi di battaglia del Risorgimento e della Grande Guerra. Nel contempo la Chiesa di Pio IX, che addebita l'oltraggio di Porta Pia a un complotto di forze anticattoliche, ridà fiato alla propaganda antigiudaica e rilancia contro gli ebrei le infamanti accuse di deicidio e di omicidio rituale, fornendo nuovi alibi e argomenti all'antisemitismo moderno. Ma la pagina nera - vergognosa e incancellabile - della storia degli ebrei italiani sono le cosiddette """"leggi razziali"""" promulgate dal regime fascista nel 1938..."" -
Il contrario della solitudine
Nel maggio del 2012, solo cinque giorni dopo essersi laureata alla Yale University con il massimo dei voti, Marina Keegan muore in un incidente automobilistico nei pressi di Cape Code. Studentessa brillante, allieva di Harold Bloom, animatrice di ""Occupy Yale"""", in attesa di uno stage al """"New Yorker"""", all'età di ventidue anni era considerata dalla critica una delle voci più promettenti della letteratura americana. Quando la sua famiglia pubblica sul web il suo ultimo scritto, """"Il contrario della solitudine"""", che dà il titolo a questa raccolta di saggi e racconti brevi, oltre un milione e mezzo di persone in tutto il mondo scopre nel giro di pochissime ore il suo straordinario talento. """"Siamo così giovani. Siamo così giovani. Abbiamo ventidue anni. Abbiamo un sacco di tempo"""" scriveva. La giovinezza e il tempo, non il tempo che passa, ma il tempo che deve ancora arrivare, come un premio tanto ambito e tuttavia temuto, costituiscono il tema principale dei racconti di Marina Keegan, la sua cifra stilistica, ciò che ha fatto di lei l'icona di un'intera generazione. L'essere giovani e trovarsi di fronte all'orizzonte cangiante delle attese e delle opportunità: l'opportunità di cambiare vita, lavoro, di prendere decisioni importanti, di compiere un salto verso l'ignoto, di uscire dal guscio confortevole e protettivo della famiglia, del campus universitario, degli amici."" -
Morso e mangiato
"Qual è il migliore segno di affetto che possiamo dare ai nostri amici pelosi? Prenderci totalmente cura di loro! Perché allora non preparargli 'ciotole' che siano al contempo appetitose e adatte alle loro esigenze?!"""" Ad Almo Bibolotti è bastato incrociare l'amore per la cucina con quello per i cani per ottenere il primo ricettario di alta cucina per i nostri amici a quattro zampe. Da sempre appassionato di cucina, ha confermato il suo talento arrivando a giocarsi la finale della terza edizione di """"Masterchef Italia"""". Al tempo stesso, il suo profondo sentimento per la natura e gli animali lo ha portato a creare insieme alla moglie Giovanna il primo dog's hotel a cinque stelle a Bari, un luogo progettato a misura di cane, in cui i premurosi padroni possono lasciare a pensione i loro amici pelosi. Con l'obiettivo di accudire al meglio i suoi """"clienti"""", Bibolotti ha creato una serie di ciotole d'alta cucina con cui coccolarli e nutrirli al meglio. Invece del cibo industriale o, peggio ancora, della cucina degli avanzi, chef Almo ha perfezionato tantissime ricette originali, varie ed equilibrate, talmente gustose che possono tentare più di un essere umano. Chi non assaggerebbe gli arancini di riso, manzo e prezzemolo, il cuscus con verdure e tacchino, il riso soffiato con straccetti di pollo all'ananas, i tortelli di zucca e pecorino, la zuppa di avena e coniglio o un'altra delle gustosissime leccornie descritte e fotografate in questo libro?" -
Oltre la soglia. Messaggi, consigli e aiuti dall'Aldilà
Esiste un'altra dimensione? Com'è fatta? Possiamo conoscerla? Cosa c'è, se c'è qualcosa, oltre tutto ciò che possiamo vedere, toccare, sentire? Dal 1979 Evi Spedicato, di professione avvocato, ha potuto conoscere questa dimensione ""oltre"""" e sperimentarla, grazie alla comunicazione assidua con il suo spirito guida, Enrico. E in queste pagine racconta la sua esperienza, con naturalezza e razionalità, consegnando ai lettori la testimonianza di un percorso di crescita spirituale cui ciascuno può avvicinarsi."" -
Noi non ci lasceremo mai. La mia vita con Bovo
"Mi chiamo Federica Lisi Bovolenta, ho trentasette anni e cinque figli. Sono la moglie di Vigor Bovolenta, il campione di volley che in molti ricorderete, scomparso in campo il 24 marzo 2012. Vigor Bovolenta. Bovo per gli amici e per me. Quindici anni insieme. Poi lui se n'è andato. Se n'è andato senza lasciarmi. E senza lasciarmi istruzioni. Se n'è andato restando dentro la mia vita. Restando la mia vita. 'Bovo per sempre', 'Bovo nel cuore', 'Bovo in tutti noi': scrivono così in certi striscioni durante le partite. Sono striscioni grandi, colorati, struggenti. Uno di questi è dentro di me. 'Bovo per sempre.' È proprio come una scritta incisa nella mia anima, e sta lì, anche quando il vento cambia, quando si ferma, quando fa paura. Il vento che a volte arriva e si porta via tutto quello che abbiamo, la parte più importante di noi, senza la quale ci sembra di non ricevere più vita, di non poter più crescere. Ma poi non è così. Qualcosa resta sempre e si cresce ugualmente, come alberi le cui fronde si piegano verso il fiume anziché andare verso il cielo, come commedianti che accolgono l'improvviso colpo di scena. Si continua a giocare, a recitare; anche dal basso il cielo si vede lo stesso. Io, ora che lo so, cerco di non avere paura, di essere forte. Ci sono momenti in cui penso che cederò e manderò tutto all'aria. Altri in cui penso che sarò più forte di qualunque cosa che mi possa capitare...""""" -
La forza dell'amore
Nel cuore di una grande metropoli come Buenos Aires, il suo pastore, Jorge Mario Bergoglio, annuncia il Vangelo con lo spirito profetico dell'uomo di Dio che non ha paura di usare parole scomode e forti, perché vuol far sentire la novità profonda e la forza dell'amore che nasce dall'incontro con Cristo. Ancora una volta, nel leggere questi discorsi e omelie, si avverte chiara la sensazione che qui ci siano già tutta la tensione, la volontà e l'energia che sta ispirando ora il pontificato di Francesco. C'è la fede del pastore che prega per il suo popolo e si mette in cammino per portargli l'annuncio della salvezza, seguendo i passi di Gesù, lasciandosi guidare dallo Spirito e sempre invocando la materna protezione di Maria. C'è il senso della tradizione, delle radici della fede e dell'appartenenza cristiana, assieme alla consapevolezza di quanto costa ""vivere nella verità"""", quando il demonio - padre della menzogna - è sempre in agguato per allontanare da essa. C'è la consapevolezza del sacrificio e della lotta permanente da ingaggiare contro le seduzioni dei mercanti di morte che rubano la speranza e la libertà, contro le distruttive illusioni di tanti paradisi artificiali, contro le tentazioni della superbia, della mondanità, dell'autosufficienza, l'onda lunga dell'illegalità, della violenza, della corruzione. C'è lo sconfinato paesaggio quotidiano dell'egoismo, dell'ingiustizia, dell'indifferenza, che si manifesta anche nei confronti del Creato e della sua custodia..."" -
Quattro zampe e un amore
"Eddy non dimenticherà mai il giorno in cui, tornando da scuola, trovò a casa un cocker spaniel dal manto dorato. Erano andati a prenderlo il papà e la mamma e glielo avevano fatto trovare proprio il giorno del suo compleanno. Eddy era il bambino più felice del mondo."""" Eddy oggi vive in un agriturismo immerso nelle colline emiliane, con la donna che ama, in compagnia di molti animali. Ma il suo percorso esistenziale è stato molto accidentato: la scomparsa del padre, le incomprensioni con il resto della famiglia, la difficoltà nello scoprire qual è il suo posto nel mondo e tutte le altre tensioni che animano qualsiasi giovane alla sincera ricerca di sé. Eddy, per sua fortuna, non è mai stato solo: ha sempre avuto una grande passione per i fratelli e le sorelle del regno animale. Una passione ricambiata soprattutto dai cani. Proprio la presenza continua e fedele di tanti amici a quattro zampe scandirà le tappe della sua crescita, fino al passaggio decisivo: quello che dall'amore per gli animali conduce inevitabilmente all'amore per la vita e le persone che si incontrano lungo il cammino. Edoardo Stoppa, il fratello degli animali di """"Striscia la notizia"""", racconta la storia di un ragazzo che, esattamente come lui, crede che gli animali siano stati creati dalla natura per rendere migliore il mondo degli uomini. E ci riescono ogni qualvolta gli esseri umani glielo permettono." -
Amarli non basta. Come comprendere il linguaggio misterioso dei nostri figli e riuscire a comunicare con loro
Amare i nostri figli spesso non basta per capirli. Capita di trovarsi sconcertati da certi loro incomprensibili comportamenti, preoccupati davanti a certi impenetrabili silenzi, muti di fronte a certi segnali che sembrano mandarci. Ma che non riusciamo a decifrare. ""Sempre più spesso mi ritrovo a pensare cosa passi per la testolina della mia piccola: i suoi silenzi a volte mi preoccupano, temo possano celare tristezza e senso di solitudine..."""" """"Sono proprio angosciata per mia figlia. Ogni giorno, a tavola, è un supplizio convincerla a mangiare qualcosa e a nulla sono servite dolcezza, minacce, ricatti, dialogo, comprensione..."""" """"Il mio bambino morde, urla, rompe, scalcia, sembra in preda a ingestibili crisi di rabbia quando proviamo a impedirgli azioni o comportamenti pericolosi e inappropriati..."""" """"Quando Gianluca insiste nel ripetere una parolaccia lo fa ridendo come se volesse sfidare me e mio marito..."""" """"Ho un bambino che racconta sempre bugie. Mente su tutto, dalla scuola alle piccole cose quotidiane."""" """"Nostro figlio Mattia non fa altro che giocare con i videogame..."""" Il gioco, il cibo, i disegni, le posture, i gesti e il linguaggio non corporeo, le bugie, le parolacce sono tutti segnali che, se interpretati con la chiave giusta, possono farci entrare in comunicazione profonda coi bambini. In questo libro Maria Rita Parsi, insieme alla dottoressa Angela Gangeri, mette la sua grande competenza nella psicologia infantile al servizio dei genitori e dei loro dubbi."" -
Mea culpa. Voglio che mio figlio sia orgoglioso di me
"Quando si decide di vivere una vita spericolata, sempre di corsa, quando si vuole avere tutto e subito, quando si riescono a ottenere facilmente le cose che hai sempre desiderato e la tua preoccupazione è cercare di avere ancora di più, quando sei 'drogato' di adrenalina e non riesci ad ascoltare niente e nessuno perché metti te stesso sempre avanti a tutto, quando scegli di sacrificare i tuoi affetti per i successi personali, quando ti ami troppo e ti senti onnipotente e decidi di camminare sempre su un cornicione, prima o poi cadi."""" Per anni Fabrizio Corona ha condotto una vita sopra le righe, sprezzante di ogni regola e limite, si è imposto come uno dei protagonisti della cronaca e del gossip, ha suscitato l'ammirazione incondizionata di molti, ma anche l'avversione, persino l'odio, di tanti altri. Oggi, condannato a tredici anni di carcere e recluso dal 25 gennaio 2013, il bad boy si trova a fare i conti con il passato e con l'immagine pubblica che lui stesso si è costruito. Fra tentativi di dare un senso alla condanna e moti di ribellione, fra progetti ambiziosi e momenti di sconforto, emerge una semplice verità: finora il personaggio Corona ha soffocato l'uomo Fabrizio. Così, attraverso lettere a uomini pubblici e amici personali, scritte con la sincerità di chi non ha più nulla da nascondere, e squarci della sua tormentata esperienza dietro le sbarre, Fabrizio getta la maschera e mostra il suo vero volto, i valori, i sentimenti e gli affetti... Con una testimonianza di Franco Bolelli." -
La gioia di ogni giorno
La precarietà del presente e l'incertezza del futuro, la miseria materiale e morale che sta contagiando le società occidentali, la solitudine di giovani e anziani, la freddezza e la distanza che inaridiscono il rapporto fra le persone, il ruolo diseducativo dei mass media. In queste omelie pronunciate negli anni precedenti l'elezione al soglio pontificio, papa Francesco affronta le questioni più scottanti del nostro tempo, in un confronto illuminante con la parola di Dio che sorprende per attualità e originalità di interpretazioni e prospettive. Bergoglio pensa a un rinnovamento della missione sacerdotale secondo lo spirito evangelico della ""prossimità"""" agli ultimi, e ridefinisce la """"maturità umana e cristiana"""" nella capacità di vivere il tempo come memoria, visione e attesa, superando la """"cultura dell'immediato"""" che priva l'uomo di orizzonti di speranza. Un obiettivo che presuppone alcuni decisivi cambiamenti di rotta. Tra i più urgenti, la ricostruzione del legame sociale tra emarginati e classi privilegiate, ma anche tra generazioni, basata su quella che definisce un'""""etica del servizio"""": chinarsi al bisogno dell'altro e scoprirlo come fratello. Con un linguaggio vivido e diretto, Bergoglio invita a riscoprire la gioia del cristianesimo oltre la tristezza che opprime lo spirito del mondo, la bellezza della verità oltre la sua ortodossia, la festa dell'incontro quotidiano con Gesù, che troviamo là dove nessuno più lo cerca: nei volti e nelle aspirazioni dei poveri, dei prigionieri, degli oppressi."" -
La spia-A most wanted man
Chi è lo sconosciuto avvolto in un cappotto nero, in cui Melik, immigrato turco di seconda generazione nato ad Amburgo, continua a imbattersi? Dopo l'11 settembre la vita del giovane, devoto musulmano e promessa della boxe, è diventata più difficile e lui farebbe di tutto pur di non cacciarsi nei guai. Ma sua madre Leyla, che considera un dovere prestare aiuto a un compagno di fede, decide di dare ospitalità allo straniero. A poco a poco lo strano ragazzo, che dice di chiamarsi Yssa Karpov, rivela di essere un profugo ceceno fuggito da un carcere russo e di essere entrato in Germania clandestinamente per studiare medicina grazie anche all'aiuto di Tommy Brue. Peccato che Brue, proprietario della banca che porta il suo nome, sia all'oscuro di tutto. Il ceceno, però, conosce una misteriosa parola d'ordine capace di suscitare l'interesse del banchiere: ""lipizzano"""". Era la parola in codice con cui suo padre indicava ingenti e loschi capitali travasati dall'Unione Sovietica nelle casse della sua banca. Ma l'enigmatico Yssa sembra nascondere anche qualcos'altro: a lui, infatti, sono interessati i servizi segreti inglesi e tedeschi, mentre gli americani osservano attentamente... Con questo romanzo pubblicato originariamente da Mondadori con il titolo Yssa il buono - John le Carré ci regala una storia emozionante che affronta questioni decisive nella civiltà globale."" -
Unbroken
Nel maggio del 1943, un bombardiere americano precipita nel mezzo dell'Oceano Pacifico: dell'equipaggio si salvano soltanto tre membri, uno dei quali è Louis Zamperini, figlio di immigrati italiani. Comincia così, con un minuscolo canotto alla deriva mitragliato dagli aerei giapponesi, l'incredibile storia di un eroe del Novecento: dopo aver percorso 3200 chilometri in mare, sbarcato su un'isola giapponese, per due anni passerà da un campo di prigionia all'altro, incontrando sadici aguzzini e misurandosi ogni giorno con la possibilità di essere ucciso, fino alla resa del Giappone e alla liberazione. Questa, per Zamperini, è solo l'ennesima prova di una vita avventurosa: giovanissimo delinquente di strada, aveva trovato nell'atletica leggera una via d'uscita, diventando campione di mezzofondo e partecipando con onore alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Reclutato dall'Aviazione nel 1940, prima di precipitare nel Pacifico era sopravvissuto a durissimi combattimenti alle Hawaii. Conclusa la guerra, anche il rientro in patria non è semplice: gli incubi lo tormentano, portandolo a rifugiarsi nell'alcol. È il matrimonio con una ragazza di buona famiglia, bella e intelligente, insieme alla riscoperta della fede, a riportarlo alla vita. Dal libro è tratto l'omonimo film di Angelina Jolie. -
Odissea. Testo greco a fronte. Vol. 1: Libri I-IV.
"L'Odissea"""" è il libro che ha più influito sulla psicologia e sulla letteratura europee: il libro senza il quale né Cervantes, né Defoe, né Stevenson, né Kafka, né Joyce avrebbero scritto i loro capolavori; il libro al quale l'Occidente ha affidato il senso più profondo della ricerca, del viaggio, della fantasia, del sogno, della lucidità, dell'ironia, della maschera, dell'infinita capacità di metamorfosi, che da trenta secoli lo distinguono; il libro al quale l'Occidente non può rinunciare senza uccidere sé stesso. A ogni verso siamo in preda all'avventura, alla magia, alla stregoneria, all'irreale, alla favola, all'immenso. I primi quattro canti ci offrono alcuni tra i passi più prodigiosi dell'""""Odissea"""": ora nel registro famigliare - Euriclea che accompagna a letto Telemaco -, ora nel registro magico-favoloso - Proteo, il profetico Vecchio del mare, il dio della perenne metamorfosi (come Ulisse è l'uomo della metamorfosi perenne), che dorme, circondato dal suo gregge di foche." -
Odissea. Testo greco a fronte. Vol. 4: Libri XIII-XVI.
I libri XVII-XX dell'Odissea ci introducono alla vita nelle grandi dimore regali. Ulisse fa della soglia il suo punto di riferimento fisso: condizione liminale di un re che è tornato in patria ma non ha riacquistato l'autorità regia e, nello stesso tempo, di un vagabondo che non ha sede stabile in alcuna comunità né alcun ruolo sociale. Non è mai precipitato cosi in basso - ma proprio qui comincia la sua resurrezione. Penelope scende finalmente nella sala. La regina diffonde attorno a sé un'irradiazione erotica, che infiamma i Proci di desiderio. Seduta accanto al fuoco, interroga il marito travestito: lo stesso rapporto di affetto, di affinità e di intesa, che intercorreva un tempo tra i due coniugi, ora rinasce improvvisamente tra i due sconosciuti. Penelope rivela al mendico, come se lo conoscesse da sempre, l'inganno della tela, e gli confida i propri sogni, consegnandogli delicatamente il proprio inconscio; mentre Ulisse le racconta un'altra volta la sua vita falsa e veritiera, le parla del suo mantello di porpora con un fermaglio d'oro, e annuncia il proprio ritorno. -
Odissea. Testo greco a fronte. Vol. 5: Libri XVII-XX.
I libri XVII-XX dell'Odissea ci introducono alla vita nelle grandi dimore regali. Ulisse fa della soglia il suo punto di riferimento fisso: condizione liminale di un re che è tornato in patria ma non ha riacquistato l'autorità regia e, nello stesso tempo, di un vagabondo che non ha sede stabile in alcuna comunità né alcun ruolo sociale. Non è mai precipitato cosi in basso - ma proprio qui comincia la sua resurrezione. Penelope scende finalmente nella sala. La regina diffonde attorno a sé un'irradiazione erotica, che infiamma i Proci di desiderio. Seduta accanto al fuoco, interroga il marito travestito: lo stesso rapporto di affetto, di affinità e di intesa, che intercorreva un tempo tra i due coniugi, ora rinasce improvvisamente tra i due sconosciuti. Penelope rivela al mendico, come se lo conoscesse da sempre, l'inganno della tela, e gli confida i propri sogni, consegnandogli delicatamente il proprio inconscio; mentre Ulisse le racconta un'altra volta la sua vita falsa e veritiera, le parla del suo mantello di porpora con un fermaglio d'oro, e annuncia il proprio ritorno.