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La pratica della saggezza
In che cosa consiste la vera saggezza? È possibile, per gli uomini dei nostri tempi, così superficiali e dispersivi, sviluppare la saggezza, viverla nell'esistenza quotidiana, e raggiungere un'autentica serenità, un duraturo benessere interiore e una ""compassionevole"""" armonia con le creature dell'universo? Il Dalai Lama risponde a queste domande commentando un classico del Buddhismo indiano, """"La Via del Bodhisattva"""", un testo in versi composto dal monaco Shantideva nel nono secolo. In particolare il Dalai Lama si concentra sul nono capitolo, ritenuto dal buddhismo tibetano come una delle più autentiche testimonianze dell'insegnamento del Buddha. Di quelle antiche parole il Dalai Lama fornisce un'illuminante interpretazione, ricca di consigli, suggerimenti pratici, esempi in grado di parlare al cuore stesso del lettore, per portarlo a sviluppare una saggezza """"quotidiana"""", concreta, praticabile, senza bisogno di estenuanti macerazioni o complicati rituali."" -
Santa degli impossibili
"Ho sempre pensato che a Milano sto bene, che è un posto da combattenti, da apolidi, una legione straniera. Che non saprei dove altro vivere. Ho fatto tutto qui: università, figli, matrimonio, lavoro. Milano mi somiglia. Parla poco, non ha tempo, sembra che non si affezioni a nessuno, ma non è così. Milano è come me, va di fretta e cerca di fare tutto meglio che può, nonostante se stessa."""" Mila è stata una bambina amata e luminosa, una ragazza solitaria: oggi è la moglie di Paolo e la madre di Maddi e dei gemelli, una donna che ha perso il filo del suo destino. Un giorno cede a un impulso segreto, e si ritrova in ospedale. Qui incontra Annamaria, un'insegnante laica che, come le suore, ha fatto voto di povertà, castità e obbedienza. Tramite lei Mila torna in contatto con una figura straordinaria della sua infanzia, santa Rita, la santa degli impossibili, che ha attraversato i secoli con la forza della sua testimonianza: quella di una donna che - a nome di tutte le donne - riuscì a volare oltre ogni ostacolo grazie alla potenza magica di una passione inestinguibile. Attraverso un racconto asciutto e raccolto, Daria Bignardi dà vita a un personaggio inquieto, pieno di contraddizioni, segnato da un bisogno di trascendenza inespresso eppure capace di cogliere l'amore del mondo che silenziosamente ci può salvare." -
Poesie (1972-2015)
"'Da eccetera. E', la raccolta d'esordio (1972), fino a 'Se il tempo è matto' (2010), questo volume curato da Beppe Cavatorta racchiude l'intera opera di Luigi Ballerini finora pubblicata: le raccolte 'Che figurato muore' (1988), 'Che oror l'orient' (1991), 'Il terzo gode' (1994), 'Stracci shakespeariani' (1996), 'Uno monta la luna' (2001) e il poemetto 'Cefalonia' (2005). Si dà così conto di un universo poetico che ha nel linguaggio uno dei suoi centri nevralgici: lungo quarant'anni di poesia Ballerini si è dimostrato fedele a un progetto di ricerca che comporta sempre nuove partenze; un perpetuo viaggiare tra tempeste e bonacce ben sapendo di non poter mai approdare a un porto sicuro. Una sfida, necessaria alla sussistenza stessa della poesia, che da una prima fase di 'apprendistato', nella quale Ballerini ha iniziato a costruire il proprio armamentario imparando dalla lezione gaddiana a desclerotizzare la parola, è passata per una breve ma fondamentale fase 'oracolare' fondata sull'intuizione che le vibrazioni della lingua permettono di accedere a una conoscenza nuova, per giungere infine a una fase 'ragionante', caratterizzata da un dettato discorsivo in cui la quotidianità, le responsabilità della consapevolezza, i tradimenti della storia parlano con la voce di una stravolta saggezza popolare.""""" -
La luce del Vangelo. I più toccanti discorsi del nostro papa
A tre anni dall'inizio del suo pontificato, papa Francesco non finisce di sorprendere per la forza della sua fede cristallina e la concretezza del suo essere pastore, al servizio della Chiesa e degli uomini del nostro tempo. Questi scritti ne sono una testimonianza e ben documentano, nella loro stessa parabola cronologica, quanto radicale e rapido sia stato il percorso da lui compiuto nel mettere in atto il progetto pastorale ed ecclesiale di una Chiesa in cammino, povera tra i poveri, che nel rinnovare se stessa e riformare le strutture si protende con amore e misericordia verso ogni uomo. Francesco fa sentire prima di tutto che, se si è afferrati da Cristo e ci si lascia illuminare dalla luce del Vangelo, l'esperienza della fede diventa novità di vita. È così che una Chiesa dalle porte sempre più aperte e sempre più generosa nel servizio svolto nel suo immenso ""ospedale da campo"""" si avvicina alle frontiere e alle periferie dell'esistenza. Ma lo sguardo, saldamente ancorato alla concretezza dei problemi, abbraccia di fatto tutto l'uomo, nella sua interezza, ossia ciò che lo costituisce come persona. Nei discorsi qui raccolti c'è la summa del presente e insieme l'orizzonte pastorale degli anni a venire. Una teologia del reale, in cui lo spirito evangelico sposa la quotidianità del vivere, e questa è in definitiva la forma dell'umanesimo sociale che Francesco vorrebbe come bussola per il presente e il futuro della società."" -
Levante. Smirne, Alessandria, Beirut: splendore e catastrofe nel Mediterraneo
Che cosa hanno in comune lo storico marxista Eric Hobsbawm, il poeta Konstantinos Kavafis, il vice Führer Rudolf Hess e il futurista Filippo Tommaso Marinetti? Nulla, se non il fatto di essere nati ad Alessandria, la città più cosmopolita dell'Egitto. Un mondo a parte, un crogiolo di lingue, etnie e culture, dov'era possibile leggere gli ultimi romanzi pubblicati a Londra e Parigi, organizzare mostre di artisti di fama internazionale o mettere insieme collezioni archeologiche dal valore inestimabile. E, soprattutto, passare da un'identità a un'altra, da una lingua all'altra, liberandosi dai vincoli delle nazionalità e delle confessioni. Alessandria, la regina del Mediterraneo, ma non solo. Smirne, Salonicco, Beirut, città globali prima della globalizzazione, esempi aurorali delle città miste che caratterizzano il mondo contemporaneo. In una parola, il Levante: luogo d'incontro tra Oriente e Occidente, di dialogo e di confronto tra cristianesimo e Islam, ma anche di violenze laceranti, di genocidi e pogrom perpetrati in nome del nazionalismo o del fanatismo religioso. Se ""multiculturalismo"""", """"assimilazione"""" e """"integrazione"""" sono parole che spesso in modo astratto scandiscono da anni l'agenda del dibattito politico, c'è stato un tempo in cui esse testimoniavano di realtà concrete, tangibili, fatte di scambi e compromessi, di convivenza e di tolleranza, per quanto fragili e difficili da conservare."" -
Banche: possiamo ancora fidarci?
Il 2015 verrà ricordato per uno shock a cui gli italiani non erano abituati né preparati. Sono fallite delle banche. Piccole, ma non trascurabili. La protezione del risparmio è stata messa in dubbio. Un brivido di paura si è diffuso perfino tra i clienti di altre banche più grosse e più solide, perché nel frattempo entravano in vigore nuove regole, imposte dall'Europa, che comportano maggiori rischi per i risparmiatori. Sono così venute alla luce storie tragiche: cittadini ingannati, titoli insicuri venduti agli sportelli bancari, obbligazioni travolte nei crac. In parallelo, brividi di paura sulla tenuta delle banche si sono manifestati anche in altre parti del mondo: in Cina e persino nell'insospettabile Germania. E a preoccuparci non ci sono solo le banche private, quelle dove abbiamo i conti correnti e i libretti di risparmio. Anche quelle che stanno molto al di sopra, le istituzioni che dovrebbero governare la moneta e l'economia, non offrono certezze. In America, nell'Eurozona o in Giappone, la debolezza dell'economia ha rivelato errori e limiti delle banche centrali. In un'epoca come questa, in cui i redditi da lavoro diventano incerti o precari, il risparmio è ancora più importante che in passato. Ma possiamo fidarci di chi ce lo gestisce? -
Milano tra storia, realtà e sogno. Conversazione con Maria Luisa Agnese
Milano è una città dalle molte anime. Operosa, con il suo ricco patrimonio industriale; internazionale, aperta all'Europa e al mondo; accogliente, capace di integrare chi viene da fuori; generosa, grazie alle sue antiche istituzioni di solidarietà. Ma quella che è definita la ""capitale morale"""" d'Italia sta riscoprendo anche una nuova bellezza, che affonda le radici nella storia millenaria e vi affianca i grattacieli avveniristici che oggi ne ridisegnano lo skyline, proiettandola di diritto fra le più importanti metropoli globali del futuro. Ed è proprio guardando al domani, alle nuove sfide e alle inevitabili criticità da affrontare per una città destinata a diventare una megalopoli, che una milanese doc come Letizia Moratti ha risposto in queste pagine alle domande di Maria Luisa Agnese, in un colloquio sui grandi temi che segneranno l'avvenire di una città e la qualità del suo viverci. Temi su cui, già negli anni da sindaco, Letizia Moratti è stata chiamata a prendere importanti decisioni: la sicurezza, l'ambiente, la cultura, la mobilità, il welfare, le pari opportunità. Per arrivare alla scelta di offrire a Milano un sogno, a partire dal quale immaginare il proprio rinnovamento: Expo 2015. Un sogno che si è compiuto, rivelandosi uno straordinario volano non solo per Milano ma per l'Italia intera."" -
Spartaco il gladiatore. Il romanzo di Roma. Vol. 3
Nella scuola gladiatoria di Lentulo Batiato a Capua gli schiavi stanno preparando la rivolta: Spartaco ne è l'ideatore e altri duecento sono con lui. Il vigore e l'eleganza del fisico, la dolcezza dello sguardo e la forza incrollabile dei suoi ideali lo rendono immediatamente un simbolo. Il suo nome diventa l'urlo della ribellione, l'emblema del riscatto dalla schiavitù, l'ideale di libertà che nutre i sogni di decine di migliaia di schiavi e popola gli incubi dei pretori e dei consoli romani. Mentre il nome di Spartaco e la leggenda delle sue gesta si diffondono per le strade di Roma, sussurrati con timore o scritti a grandi lettere sui muri, attorno alla figura del gladiatore ribelle si intrecciano i destini di Deck), Claudia e Floro, così lontani e diversi eppure tanto vicini. Decio, valoroso legionario romano poi condannato ingiustamente come traditore e reso schiavo, si trova al fianco di Spartaco fin dall'inizio, tra i gladiatori di Capua, scegliendo di restare con lui battaglia dopo battaglia, sebbene già conosca le conseguenze del folle progetto di opporsi alla potenza di Roma. Claudia, giovane e bellissima nobile costretta a sposare un uomo arrogante e senza scrupoli, trova il coraggio di ascoltare l'amore che prova per lo schiavo della sua domus, Lucio, e si batte per affrancare alcune serve bambine. -
Carthago. Annibale contro Scipione l'Africano. Il romanzo di Roma. Vol. 2
Nel 218 a.C. Cartagine non è più la potenza che ha regnato incontrastata per cinquecento anni sul Mediterraneo: la disfatta patita nella Prima guerra punica ha fatto di Roma la nuova signora dei mari e delle terre conosciute fino a Oriente. L'orgoglio dei cartaginesi, però, reclama vendetta. Il giovane Annibale, cresciuto nell'odio per i romani, decide di sfidare apertamente l'Urbe e attacca la città di Sagunto, violando la tregua. Dopo avere approntato un esercito formidabile, che si avvale del supporto degli elefanti, parte per una marcia impossibile che lo porterà a varcare i Pirenei e le Alpi, per scendere nella Gallia Cisalpina e affrontare Roma sul suo territorio. Il piano di Annibale appare folle e senza speranza. Solo un uomo fra i romani sa di trovarsi di fronte al più temibile avversario che la Repubblica abbia mai conosciuto: è Publio Cornelio Scipione, figlio del console Scipione, affascinato dall'abilità e dall'intelligenza dimostrate da Annibale. Quando gli eserciti di Cartagine e di Roma si affrontano nella battaglia del Ticino, il giovane condottiero romano capisce che per poterlo sconfiggere occorre studiare tutto di lui e della sua tattica di guerra. Inizia così un confronto a distanza destinato a durare quindici anni, fino alla resa dei conti a Zama, sulle coste dell'Africa, quando Annibale e Scipione si sfidano in campo aperto, decisi a dimostrare il loro valore in uno scontro che segnerà il destino dei loro popoli. -
Danubio rosso. L'alba dei barbari. Il romanzo di Roma. Vol. 9
Anno 376 d.C. Il vecchio mondo sta morendo. I figli delle streghe e degli spiriti del male, hanno lasciato le steppe dell'Asia centrale seminando morte e distruzione nel loro cammino verso ovest. Costretti ad abbandonare le proprie case e ormai ridotti alla fame, i Goti ora premono sui confini dell'Impero Romano. Vogliono passare il Danubio, chiedono cibo e terre da coltivare. La decisione spetta a Valente, tormentato imperatore d'Oriente, vecchio e malato: accogliere le loro richieste oppure affrontare il nemico in campo aperto? Per le trattative l'imperatore invia al confine il suo più fidato consigliere, ponendolo sotto la scorta di Batraz, magister della sua guardia personale. A fronteggiare Fritigerno, il temuto capotribù dei Goti, si trovano così due barbari romanizzati, diversissimi per temperamento e propositi: pagano fedelissimo all'imperatore, Batraz; potente monaco del Cristianesimo in ascesa e profeta dell'imminente avvento dell'Anticristo, l'altro. Mentre dalla sponda romana del Danubio osserva la lunga fila dei carri barbari pronti ad attraversare il fiume, Batraz sa che niente rimarrà uguale a prima, ma allo stesso tempo sente che nel mondo nuovo che si prepara non potrà più esserci posto per lui. Tra presagi nefasti e scontri sanguinari, fra tradimenti meschini ed eroismi disperati, corpi e anime convergono ineluttabilmente verso lo scontro conclusivo: Adrianopoli. Presentazione di Valerio Massimo Manfredi. -
L' arte di attaccare
L'offensiva è l'elemento fondamentale della guerra. Lo dimostra in queste pagine un grandissimo teorico dell'arte militare, forse il più grande di tutti, Carl von Clausewitz. Questa antologia di brani tratti dal suo celeberrimo trattato ""Della guerra"""", curata da uno dei massimi studiosi di storia militare, Gastone Breccia, è dedicata principalmente alle strategie offensive, sui campi di battaglìa e nella vita. Perché tutti noi siamo come piccoli Stati, determinati a raggiungere i nostri obiettivi anche a costo di metterci in contrasto con altri individui. E spesso ci troviamo costretti a """"muovere guerra"""": è indispensabile tenere presenti allora le regole fondamentali che rispecchiano la natura stessa dei conflitti. Qui si rivelano tutta la genialità e l'attualità del grande teorico prussiano di inizio Ottocento. Nessuno ha saputo analizzare l'essenza e i caratteri della guerra con tale profondità, ed è per questo che leggere il suo testo, dopo duecento anni e in un mondo socialmente, politicamente e tecnologicamente così diverso, è di estremo interesse non solo per gli specialisti ma per chiunque si trovi a misurarsi con una situazione conflittuale. Il che, prima a poi, capita davvero a tutti."" -
Un prezzo da pagare
"La vita cambia, e non te ne accorgi. La vita ti cambia, e se ne accorgono gli altri."""" A questo sta pensando Antonino Lombardo, vicequestore aggiunto, che tutti chiamano commissario o, se sono più timidi, dottore. È Venerdì Santo, la Pasqua è alle porte e, prima di raggiungere la famiglia in Toscana, dai parenti della moglie, Lombardo decide di trascorrere una serata tranquilla, a casa da solo, e poi di passare al mattino in commissariato per saluti e auguri. E questo è il suo errore. Nella notte è stato ritrovato il cadavere di Patricia Calvi, nome d'arte di Patrizia Calvetti, giovane soubrette televisiva emergente, pronta, dopo comparsate in vari programmi, a debuttare come attrice in una fiction da prima serata. Le vacanze di Lombardo dovranno aspettare, resterà a Milano per le indagini. Chi può avere voluto la morte di Patricia? Il suo manager, Giacomo Spanò detto Jack, un piccolo faccendiere che si è sempre arrabattato tra mille lavori e magari teme di essere scaricato proprio ora che Patricia sta incontrando il successo? Il suo fidanzato Fabio, che come lei viene da Ceranova, piccolo paese della provincia di Pavia, e con cui formava la coppia perfetta prima che Patrizia cambiasse vita e iniziasse a vederlo come un peso? Il suo fan numero uno, un ragazzo alto e solo da lei soprannominato Archimede, come l'amico di Paperino, impacciato e inquietante, ossessionato al punto da seguirla e fotografarla in ogni occasione? Cristina, la sorella minore, che le somiglia come una goccia d'acqua..." -
Angeli in fiamme
In uno sperduto ghiacciaio della Groenlandia, calato in un crepaccio con l'ausilio di una gabbia di ferro, il tenente delle SS Herman Wirth non crede ai suoi occhi. Davanti a sé, perfettamente conservato nel ghiaccio, c'è il cadavere di una donna, morta cinquemila anni prima, una vergine vichinga magnificamente nuda ma segnata da un terribile dolore: la sua bocca è tormentata da un orrendo grumo di sangue, il suo corpo ha sudato sangue, dai suoi occhi scendono lacrime di sangue. Quale può essere stata la causa di una morte così atroce? e perché Hitler ha finanziato per anni quella fatidica missione scientifica alla ricerca di una bara di ghiaccio? Quale maledizione è racchiusa in quel gelo? L'affascinante risposta a questo enigma, settanta anni dopo, si snoda nelle pagine di un appassionante e feroce thriller. Will Jaeger, dopo aver servito nei Royal Marines e nella SAS, è di nuovo costretto all'azione violenta in uno scenario inaspettato che, come nel giorno più buio della storia, risolleva la minaccia nazista. E questa volta all'ex professionista della guerra non è sufficiente conoscere l'utilizzo di ogni arma, dal temibile gas nervino Kolokol-1 alla sua fedele SIG Sauer dotata di silenziatore SWR Trident, questa volta la minaccia è più subdola e spaventosa di un combattimento con un nemico visibile. -
Nerofumo e cenere
In un'Inghilterra dickensiana, cupa e corrotta, le persone che compiono atti o hanno pensieri malvagi sono marcate da un segno: il Fumo ne ricopre i corpi rendendo visibile a tutti il loro peccato. rnrnL'aristocrazia sembra non produrre Fumo, a riprova della propria virtù, mentre le classi più povere sono avvolte dalla nebbia e dalla cenere. rnIn un collegio illustre gli studenti vengono educati da insegnanti crudeli che abusano del potere del Fumo e intrecciano strani rapporti con il governo. I ragazzi crescono nel terrore e nel rimorso, e quando vengono condotti per la prima volta a Londra scoprono che la città è immersa nel fumo più cupo, impiccagioni e paura li attendono agli angoli delle strade. rnThomas, che viene da una famiglia povera, è tormentato dalla vergogna di portare in sé un peccato indelebile a causa delle proprie origini. Charlie, il suo migliore amico, decide di invitarlo a passare il Natale dalla ricchissima zia, lady Naylor, per distrarlo dai suoi cattivi pensieri. Ma Thomas ha già visto lady Naylor, non era forse lei la donna che raccoglieva il Fumo dal corpo di un'impiccata nelle strade di Londra? rnThomas, Charlie e la cugina Livia capiscono presto che il Fumo potrebbe essere solo un inganno, un passatempo per dilettare i ricchi o uno strumento di potere. E se tutto quello che viene insegnato a scuola non fosse altro che una bugia? rnLa facciata immacolata del collegio precipita, e i tre, se vogliono salvarsi la vita, devono scappare. Ma sono del tutto impreparati al mondo fuori. Li aspettano triangoli amorosi, fughe, soffitte piene di lussuosi intrighi e laboratori nascosti, rivoluzionari e polizia segreta, fanatici religiosi e scienziati, madri che adorano i figli e detestano le figlie. Assassini. Inaspettati alleati e traditori insospettabili. Un romanzo che è un tour de force d'immaginazione, avventura e suspense. -
Le pietre magiche di Shannara
Ad Arborlon, la mitica capitale del regno degli Elfi, la popolazione sta per essere investita da uno spaventoso cataclisma. L'Eterea, la pianta magica che protegge tutto l'antico popolo dalle forze del male, sta soccombendo sotto un magico attacco. Da ogni parte stanno per irrompere mostri delle tenebre e demoni spaventosi. Solo il giovane Lauren, alla testa di un pugno di eroi, troverà il coraggio di opporsi alle forze del male. -
La battaglia di Qadesh. Il romanzo di Ramses. Vol. 3
Forte e armoniosa, la nuova capitale Pi-Ramses rispecchia il carattere del faraone. È una città dalla bellezza miracolosa e il suo compimento sembra aprire a un'era di ricchezza e di pace. Ma Nefertari, la bella tra le belle, scruta il cielo: gli uccelli sono nervosi, si prepara una tempesta che scuoterà la famiglia reale, e vedrà il nemico varcare il sacro suolo d'Egitto. Ramses, il Figlio della Luce, dovrà affrontarlo in una prova decisiva, che le generazioni a venire non dimenticheranno. -
La regina di Abu Simbel. Il romanzo di Ramses. Vol. 4
Nere nubi minacciano la pace appena raggiunta: gli ittiti continuano a premere ai confini del regno; Ofir e Shenar, i nemici di sempre, tramano ancora nell'ombra; gli ebrei guidati da Mosè, l'amico fraterno di un tempo, si sollevano contro il faraone. Circondato da mille pericoli, Ramses sa di poter contare sulla magica protezione di Nefertari e le offre il più favoloso dei regali: un monumento al loro amore eterno, che consegni alle future generazioni l'immagine della grande sposa reale. -
L'ultimo nemico. Il romanzo di Ramses. Vol. 5
Dopo aver assicurato al suo popolo pace e prosperità, Ramses vorrebbe assaporare la tranquillità conquistata a così caro prezzo. Ma non è ancora giunto il tempo del riposo. Il faraone dovrà affrontare nuove prove, e tra esse la più difficile: la solitudine. Solo dopo aver vinto tutte le battaglie, e aver perduto gli amici di sempre, potrà sedersi sotto l'acacia dell'Occidente ad attendere l'oblio. -
Madre d'inverno
Vincitore del Premio Bagutta 2017Vivian Lamarque possiede una rarissima dote: quella di rendere lievi e trasparenti i temi e gli strappi dell'emozione più complessi e profondi. E di comunicarne le tracce e gli esiti con la grazia sottile della sua impeccabile 'petite musique'. Ne aveva dato prove nelle opere precedenti e lo conferma in questo nuovo libro, dove già dal titolo,"" Madre d'inverno"""", indica il percorso centrale di una raccolta che riesce comunque a svilupparsi in varie direzioni. L'idea e la figura materna, dunque, vissuta nel trauma originario - accettato con sapienza eppure inguaribile, nel paradosso e nel dolore - della sua doppia immagine, quella della madre biologica e quella della madre adottiva. In uno scenario aperto e sofferto, fitto di elementi di una concretissima realtà quotidiana, dove si intessono frammenti di dialogo e schegge di parlato, si passa da una iniziale sequenza ospedaliera a una serie di versi in cui si realizza una sorta di postumo colloquio con la figura materna. Rispetto alla quale il coinvolgimento del lettore scatta immediato poiché, partendo dalla propria esperienza personale, l'autrice mette a punto un disegno in cui la madre diventa una forma assoluta, diventa l'emblema di tutte le madri. Nella mobile ricchezza di un'opera composta in un ampio arco di tempo, l'autrice si rivolge alle più svariate tracce della memoria, fino a introdurre, improvvisa, """"l'altra madre"""", quella biologica, insinuando, in un tono di assoluta normalità antiretorica, un senso di pervasiva, interiore instabilità."" -
Charlie Chan e il cammello nero
Shelah Fane, ammirata star del cinema, è alle Hawaii per le riprese di un kolossal. Durante una festa sulla spiaggia di Waikiki, la donna viene pugnalata al cuore. Chi può averla uccisa? Un amante respinto? Un ammiratore folle? Un rapinatore sorpreso sul fatto? Una curiosa figura di indovino, Tarneverro, rivela all'ispettore della polizia di Honolulu, Charlie Chan, che tre anni prima Shelah aveva assistito a un omicidio. Che l'assassino sia tornato per eliminare una scomoda testimone?