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In giro per il mondo. Ediz. a colori
A Londra con gatto Pip Pip, in Algeria con l'investigatore Cusous, tra le montagne della Svizzera con lo scalatore Ernst, a Venezia con il gondoliere Mario... Un viaggio dalla Danimarca all'India, dall'Antico Egitto alla Finlandia a caccia di avventure. In questo libro ogni disegno racconta con inesauribile fantasia come è fatto il mondo e chi lo abita! Età di lettura: da 3 anni. -
Tuttoruote. Ediz. a colori
Automobili, trattori, ma anche cetriolomobili, ruspipotami e ciambelle a rotelle ... Quanti fantastici mezzi la famiglia porcellini incontrerà nel suo viaggio verso il mare! Cosa aspetti? Lasciati trasportare anche tu! In questo libro ogni disegno racconta con fantasia insesauribile il magico mondo dei mezzi di trasporto. Età di lettura: da 3 anni. -
ABC. Ediz. a colori
Entra nel fantastico mondo dell'alfabeto, insieme ai personaggi di Richiard Scarry ogni lettera è una storia e ogni storia è un mondo ricco di avventure. E con tutte queste storie sarà impossibile non imparare divertendosi! In questo libro ogni disegno racconta con fantasia inesauribile tutte le lettere dell'alfabeto. Età di lettura: da 3 anni. -
Il mio primo libro. Ediz. a colori
Per le strade della città, a casa, a scuola, al supermercato, dal dottore... il mondo è pieno di parole, forme e colori e numeri tutti da scoprire e imparare. Basta sfogliare le pagine e seguire le avventure di Zigo Zago, Sandrino e la famiglia Porcellini fino all'ultima riga. In questo libro ogni disegno racconta con fantasia inesauribile le parole di cui è fatto il mondo. Età di lettura: da 3 anni. -
Le filastrocche. Ediz. a colori
I tre porcellini, il lupo e i sette capretti. L'omino di pan pepato...le fiabe più belle della tradizione rurale in rima! E dopo mille peripezie Cappuccetto rosso e i mercanti di Brema e la topina piccina piccina il lieto fine è assicurato! In questo libro ogni disegno racconta con fantasia inesauribile i personaggi più incredibili delle fiabe! Età di lettura: da 3 anni. -
Dossier 5G. Inchiesta non autorizzata sulla rivoluzione tecnologica destinata a cambiare la nostra esistenza
In questo eccezionale libro inchiesta Marco Pizzuti fa il punto della situazione su ciò che sappiamo per certo riguardo alla rivoluzione tecnologica in arrivo, rivelandoci come un progresso promettente e ""scintillante"""" possa nascondere anche degli aspetti inquietanti.rnrnLa nuova connessione di telefonia mobile, chiamata 5G in quanto giunta alla sua quinta generazione, correrà a velocità impensabili solo fino a qualche anno fa e soprattutto stabilirà una stretta relazione fra gli oggetti """"smart"""" e l'intelligenza artificiale, facendoci compiere il salto evolutivo nella nuova era dell'""""Internet delle cose"""". Saremo sicuramente più assistiti, ma anche più controllati; saremo più profilati, ma anche più bombardati da raffinate strategie di marketing; verremo catapultati in un ecosistema artificiale quasi totalmente interattivo e le nostre informazioni più intime saranno sempre e immediatamente note a tutti coloro che vi avranno accesso. Il 5G in buona sostanza è la tecnologia che può garantire il controllo individuale e collettivo sull'intera popolazione, trasformandosi nella versione contemporanea del Grande Fratello di George Orwell. La rivoluzione tecnologica porta con sé anche altri dilemmi che riguardano la nostra salute: da una parte il 5G permetterà, per esempio, di farci operare in remoto senza far spostare fisicamente il chirurgo; dall'altra molti scienziati denunciano la trasmissione delle onde del 5G come un grave pericolo per il nostro organismo e l'intero ecosistema. E a questo proposito il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier ha persino avanzato il sospetto che l'epidemia di Coronavirus sia esplosa a Wuhan proprio perché si tratta della """"smart city"""" 5G per eccellenza, con oltre 60.000 antenne a onde millimetriche già attive: secondo la sua controversa tesi, l'esposizione al 5G può avere indebolito le difese immunitarie della popolazione rendendo più gravi gli effetti patogeni del virus. Dossier 5G affronta anche le questioni di sicurezza e di carattere militare: come fa uno Stato ad assicurarsi che i big data generati dal 5G dei suoi cittadini non finiscano in mano a potenze straniere o, peggio ancora, a formazioni di stampo terroristico?"" -
Il delitto di Agora. Una nuvola rossa
Ispirandosi a fatti realmente accaduti ma rielaborandoli con le armi della scrittura e dell'invenzione letteraria, Antonio Pennacchi tesse un romanzo giallo inconsueto e imprevedibile, una vicenda originale, universale e paradigmatica insieme, un dramma esistenziale sulla spasmodica ricerca della Verità.rnrn ""Io questo libro non lo volevo fare. Non avevo nessunissima intenzione di impicciarmi in questa storia."""" E invece, il romanzo alla fine su carta ci è arrivato lo stesso. Ma cos'aveva di particolare """"questa storia"""" per disturbare tanto l'autore premio Strega Antonio Pennacchi, e allo stesso tempo per convincerlo a impicciarsi? Tutto inizia ad Agora, un paesaccio sull'Agro Pontino, che una notte di fine febbraio diventa il teatro di un cruentissimo delitto: Loredana ed Emanuele, giovani fidanzati, vengono ritrovati uccisi da centottantaquattro coltellate. A scoprire i cadaveri sono il padre e il fratellino della ragazza, insieme a Giacinto, un amico delle vittime, ovviamente le prime tre persone informate sui fatti che la polizia interroga. Presto però arriva il turno di parenti, amici e semplici conoscenti, un caleidoscopio di voci che l'autore di Canale Mussolini rincorre e restituisce con la consueta maestria, un coro disarticolato da cui piano piano emergono discrepanze di orari, comportamenti incongruenti, alibi poco attendibili, tutte cose che mal si combinano con l'urgenza tipica dell'essere umano di trovare sempre e comunque un colpevole… anche a costo di accanirsi su probabili innocenti. Ispirandosi a fatti realmente accaduti ma rielaborandoli con le armi della scrittura e dell'invenzione letteraria, Antonio Pennacchi tesse un romanzo giallo inconsueto e imprevedibile, una vicenda originale, universale e paradigmatica insieme, un dramma esistenziale sulla spasmodica ricerca della Verità."" -
L' anticristo. Testo latino a fronte. Vol. 3: scienza della fine. Testi dal XIII al XV secolo, La.
Un libro affascinante, che presenta gli incubi del Medioevo con chiarezza esemplare.rnÈ il Nemico supremo, che minaccia il cosmo, la cristianità, il Signore stesso. Preannunciato nelle Lettere di Giovanni e incastonato nella Trinità del Male dell'Apocalisse, è «inventato» da Ireneo, Ippolito, Tertulliano e Origene. Poi, dilaga nell'immaginazione del Medioevo. Questo terzo e ultimo volume completa la serie dedicata a quella che è forse la leggenda più grande dell'Occidente medievale: il Figlio della perdizione, colui che precede la seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi. I secoli dal XIII al XV vogliono fare «scienza» del suo avvento. Pietro d'Ailly, per esempio, predica la concordanza quasi perfetta di astronomia e storia, elaborando un calcolo complesso per collocare la venuta dell'Anticristo attorno all'anno 1789 - quello della Rivoluzione francese - e sostenere che «a quei tempi secondo gli astronomi ci sarà un cambiamento di religione, e secondo loro dopo Maometto ci sarà qualcuno potente che stabilirà una legislazione vergognosa e fondata sulla magia, perciò si può credere con verosimile probabilità che dopo la religione di Maometto non ne arriverà nessun'altra, se non la legge dell'Anticristo». Chi è, infatti, l'Anticristo per gli studiosi del tardo Medioevo? È un eretico, un giudeo, un musulmano? O, addirittura, il papa di Roma, come suggeriscono tra gli altri Pietro di Giovanni Olivi e Ubertino da Casale, nonché l'inglese John Wyclif? Per scoprirlo, il Medioevo mette in campo tutta la sua scienza. Da un lato, decide che l'Anticristo è già nato. Dall'altro, cerca di costruirne la biografia, e impiega l'esegesi biblica (cioè la «scienza» della Bibbia) e la «scienza» astrologica per discuterne l'avvento. Così, Bernardino da Siena inscena, a partire dalla bolla «Exiit qui seminat» di Niccolò III, e dall'Apocalisse, un grandioso «concilio dei diavoli convocato da Lucifero in persona», in cui Ammone, il Diavolo dello sterminio, Belzebù e Asmodeo gli riferiscono «su quanto stanno mettendo in opera per preparare la venuta dell'Anticristo». Asmodeo viene poi incaricato di recarsi in paradiso a chiedere giustizia. Mentre Ruggero Bacone raccomanda l'uso della matematica per determinare il quando, il dove e il come l'Anticristo sorgerà. -
Giro di vite
«Quello che ho visto avrebbe fatto impazzire lei; ma ha reso me ancora più lucida, mi ha fatto vedere molte altre cose.»rnrnIspirato da una storia di fantasmi narrata allo scrittore dall'arcivescovo di Canterbury Edward White Benson, Giro di vite racconta la vicenda di due bambini affidati alla servitù di una vecchia villa di campagna dove avvengono sconcertanti apparizioni. L'atmosfera di un Male incombente è resa ancor più intollerabile dall'ambientazione quasi pastorale e dal senso di pace e luminosità che questa sembra irradiare tutt'intorno. Il terrore che scaturisce da tale contrasto è di natura psicologica, nasce dalla mente del narratore più che dalla descrizione dei fatti: un sottile e modernissimo espediente che rivoluziona la tradizione del romanzo gotico e anticipa la sperimentazione letteraria del Novecento. -
La mite
Nel romanzo breve ""La mite"""" (1876), considerato uno dei suoi capolavori, Fëdor Dostoevskij tratta in modo del tutto nuovo il tema del suicidio, facendo narrare una dolorosa vicenda familiare da un marito meschino e grossolano che tuttavia, a poco a poco, riesce a riconoscere le proprie colpe nei motivi che hanno spinto la giovane moglie a togliersi la vita. Nel racconto fantastico """"Il sogno di un uomo ridicolo"""" (1877) lo scrittore cerca invece di rappresentare una società utopica, una nuova età dell'oro di bontà e fraternità, regalandoci un messaggio di speranza innocente e bellissimo. Nell'insieme i due racconti rappresentano una radicale esposizione degli aspetti essenziali della vita stessa: l'amore e l'orgoglio, il coraggio e l'umiltà, il bene e il male."" -
La stanza del vescovo
Estate 1946. Un giovane uomo solca per diporto le acque del Lago Maggiore; conosce così l'enigmatico dottor Orimbelli, che lo invita a casa sua, dove vive con la moglie molto più anziana e la bella cognata Matilde, vedova. Il giovane - attratto e nello stesso tempo respinto dal mistero che si respira nelle stanze della villa - finisce con l'accettare l'ospitalità di Orimbelli. Un tragico avvenimento viene però a turbare il clima tranquillo dell'estate, e quello che fino a quel momento è stato un fine ritratto della vita di provincia assume all'improvviso i contorni del giallo, tingendo di colori insospettati un romanzo sapido e intenso, indimenticabile capolavoro della narrativa del Novecento. -
La malattia mortale
Considerata da molti critici il capolavoro di Sören Kierkegaard, ""La malattia mortale"""" (1848) rappresenta l'opera forse più drammatica e sottile del pensatore danese, un fitto dialogo tra l'esistenza religiosa e la sua disperata negazione. La «malattia mortale» del titolo è proprio la disperazione come condizione dell'incompiutezza dell'individuo: malattia dello spirito, dell'io e al tempo stesso elemento indispensabile per divenire coscienti del significato eterno della propria esistenza. Il problema religioso acquista così centralità assoluta laddove viene descritto il tormento e lo squilibrio di un uomo che rifiuta di conoscere il rapporto che ha con il suo io eterno e di conseguenza con Dio."" -
Pi
Pi è il libro che ci permette di veder fiorire il seme che abbiamo piantato dentro di noi: “Ci gettarono nella terra, ma non sapevano che noi eravamo i semi”.rnrn""Questo è l'ultimo libro della serie PI: è il mio tentativo di far notare a NOI che nella semplicità c'è serenità, che nel lavoro c'è fede, che produrre è un servizio, che la vera forza sta nel trovare noi stessi, che tutto il resto sono solo trappole architettate per mettere alla prova la nostra determinazione, e che questa sfida la vince chi analizza ciò che gli accade. Questa è la fine del viaggio e l'inizio... del NOI siamo.""""rnrnrnArriviamo a noi stessi passo dopo passo, attraverso le scelte che facciamo. L’essere umano si forma scegliendo in ogni istante. Rinasciamo in ogni momento se facciamo la cosa giusta, altrimenti ogni volta muore una piccola parte di noi. Pi, il libro finale della trilogia-evento, ci fa il dono della nostra storia. Attraverso le scelte di Özge comprendiamo come le battaglie non si vincano attraverso la lotta e che c’è vera vittoria solo se non lasciamo il sentiero della rettitudine; attraverso Can vediamo come tutto ciò che facciamo torna indietro; Duru ci parla delle amare conseguenze che derivano dal valutare noi stessi solo attraverso gli occhi degli altri; Bilge ci offre la prova che possiamo esistere grazie alla nostra intelligenza e Deniz ci insegna a concentrarci su cosa sia davvero importante. Ognuno di questi personaggi indimenticabili ci dice qualcosa di noi stessi."" -
Chi
Questo libro è stato scritto per chi tra noi è consapevole della propria esistenza, per chi aspetta un cenno per agire, e per chi si è perso nel proprio percorso. ""Chi"""" è il libro dell'equilibrio.rn«Quando cerchi di allontanarti da te stesso, la vita ti acciuffare ti mette nell'angolo in modo che tu non possa scappare. E ti tiene lì, all'angolo, finché non trovi la forza dentro di te e non vedi con chiarezza ciò che devi cambiare. Non puoi andartene dal mondo senza prima aver compreso questo, perché l'uomo è qui per dare un senso a ogni cosa. Non puoi esistere senza trovare te stesso.»rnDopo averla desiderata tanto, Can Manay riesce finalmente a conquistare Duru, la ballerina bellissima che lo ha stregato fin dal primo incontro. I due sono travolti dal desiderio, ma presto Can precipita in un vortice di gelosia e ossessione, che lo induce a spiarla costantemente e allontanarla da tutto ciò che per lei è importante, compresa la danza, finché Duru si ribella e fugge in Europa a bordo di un peschereccio. Devastato, Can perde del tutto la rotta, come già era accaduto in passato: violento, irascibile, cade in un baratro da cui lo salverà, inaspettatamente, la comprensione e l’umanità di Bilge, la sua giovane assistente. Ma quando per caso, a Londra, si imbatte in un cartellone pubblicitario che ritrae la ballerina, la sua ossessione riesplode più feroce che mai. Sullo sfondo delle proteste turche contro la corruzione e la violazione dei principi democratici, seguiamo l’evoluzione degli altri straordinari personaggi che popolano il romanzo, tra cui Deniz che, attraverso la disperazione per la perdita di Duru, riesce a capire chi è davvero. “Nessuno ci dice che solo per mezzo della sofferenza troviamo noi stessi, forse per non spaventarci. Più soffriamo, più la nostra scorza si assottiglia… Finché non emerge la nostra bellezza.” Dopo il successo di PHI, CHI segna la seconda tappa lungo il percorso di autoconsapevolezza che questa indimenticabile trilogia propone al lettore."" -
Commedie
«Che fretta! Ma l'avevi deciso uscendo di casa, di innamorarti di qualcuno?»L'opera di Menandro, che sembrava completamente perduta, è stata in parte recuperata nel XX secolo. Questo volume raccoglie le cinque commedie in cui è recepibile una struttura drammatica chiara e consistente. In un'Atene definitivamente sottomessa ad Alessandro e nella quale il distacco dalla politica accentua l'individualismo e le quiete aspirazioni borghesi, Menandro porta sulla scena vicende familiari: una fanciulla sedotta, un matrimonio contrastato, la gelosia tra coniugi. Non più quindi la robusta comicità di Aristofane, ma il tenue sorriso del poeta per il quale l'individuo, la cui vita è dominata dal caso, può solo esercitare un equilibrato raziocinio che trovi conferma nella solidarietà umana. -
Tutte le poesie. Testo inglese a fronte
Sylvia Plath, voce tra le più potenti e limpide della letteratura americana, dopo la tragica morte divenne rapidamente e a lungo rimase un simbolo delle rivendicazioni femministe. Educata ai rigidi valori della società statunitense, nella sua breve vita la Plath riuscì a coniugare potenza espressiva e realizzazione estrema di sé, evadendo dalle sbarre imposte dalla condizione di “moglie” e trovando proprio in questo tentativo di superamento la suprema forza creativa. Nei suoi versi il tono è assoluto, ogni parola, e ciò che essa rappresenta, non potrebbe essere altrimenti: «suono e senso» scrive Seamus Heaney nel brano che introduce il volume «si alzano come una marea dalla lingua per trascinare l'espressione individuale su una corrente più forte e profonda di quanto l'individuo potesse prevedere». In tutto il percorso lirico della Plath, e fino alle perfette composizioni di Ariel, istanze psicologiche, biografiche e poetiche si fondono con un tono di libertà e perentorietà unico, un senso di urgenza e spontaneità che emerge dalla disciplina di metro, metafore, rime con la potenza di un fiat, con l'euforia di una mente che crea e supera il dolore personale, per approdare a un sentimento stupefatto, meravigliato dell'esistere. -
Canone inverso
Uno scrittore, appassionato musicofilo, incontra a Vienna Jenö Varga, un violinista ambulante in grado di suonare con meravigliosa naturalezza la complicatissima Ciaccona di Bach. In seguito a quali disavventure un artista eccelso si è ridotto a trascinare per bettole e osterie un talento che avrebbe potuto aprirgli i palcoscenici dei teatri più celebri del mondo? Qual è la forza terribile che è entrata nella sua vita? Paolo Maurensig costruisce un'avventura in cui le sorprese, i trasalimenti, i colpi di scena non sono puri espedienti narrativi, ma simboli drammatici dello scontro tra le inquietudini, la delicatezza delle anime individuali e la ferocia della storia del Novecento. -
Antonio e Cleopatra. Testo inglese a fronte
Tra le più alte opere della piena maturità di Shakespeare, ""Antonio e Cleopatra"""" segue la tormentata relazione tra i due celebri amanti, il triumviro romano e l'ultima regina d'Egitto. A contrapporsi alla loro divorante passione, il futuro imperatore Ottaviano. Il contrasto cosmico che oppone due mondi - il """"giovane"""" Impero romano in ascesa e il """"vecchio"""" Egitto in declino - si intreccia con la conflittualità dei sentimenti che uniscono e contemporaneamente separano i protagonisti. In questo testo perfetto, nel quale il linguaggio raggiunge una fluida, incandescente altezza poetica, spicca in particolar modo il personaggio di Cleopatra, incarnazione della poliedricità della vita e dell'arte, dell'amore, del desiderio."" -
Novantatré
"Novantatré"""" (1872), dedicato all'anno del Terrore, conclude il dialogo che Hugo aveva intrattenuto per tutta la vita con la Rivoluzione: nuova barbarie o nuova età dell'oro? Immenso affresco storico, questo romanzo è anche la storia di tre """"caratteri"""" scolpiti con stupefacente maestria: Lantenac, l'uomo del re e dell'onore antico; Cimourdain, genio austero e implacabile della Rivoluzione; Gauvain, aristocratico nipote di Lantenac, passato al popolo. Sullo sfondo del grande dramma collettivo e personale, la folla di """"spiriti in preda al vento"""" che hanno cambiato la Francia e il mondo, veri protagonisti di questa formidabile raffigurazione dalle tinte infuocate, in cui buoni e cattivi, torto e ragione sono mossi da quell'""""enigma della storia"""" che tutti e tutto trascende." -
Se morisse mio marito
È una proposta molto insolita quella che Poirot riceve da Jane Wilkinson: cercare di convincere il marito della celebre diva a concederle il divorzio. Poirot, incuriosito, accetta, ma scopre che la situazione è ancora più strana di quanto si aspettava: il marito, il vizioso lord Edgware, aveva già ampiamente acconsentito a divorziare. Quando poi, qualche giorno dopo, il nobiluomo viene assassinato, e l’ispettore Japp ne arresta la moglie, Poirot può intervenire a ragion veduta. Che movente poteva avere infatti la meravigliosa Jane Wilkinson?