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L' ultima storia
L'ultima storia segna l'avvincente ritorno di John Grisham al mystery, dopo il felice esordio de Il caso Fitzgerald, che ancora una volta trascina il lettore in una nuova e appassionante avventura.rn rn«Il mondo legale e politico USA è terreno fertile per i miei libri. Il profitto a ogni costo corrompe tutto. Eserciti di lobbisti hanno per sola missione far passare leggi favorevoli a chi li paga». - John GrishamrnÈ piena estate e a Camino Island sta per abbattersi un uragano di proporzioni allarmanti. Il governatore della Florida ordina a tutti gli abitanti l'immediata evacuazione dell'isola. La maggior parte fugge sulla terraferma, ma Bruce Cable, noto libraio e collezionista di libri antichi, nonché animatore della vita culturale dell'isola, decide di rimanere sul posto. Come previsto, l'uragano devasta ogni cosa, abbattendo alberi e danneggiando gravemente abitazioni, alberghi e negozi, e purtroppo ci sono delle vittime. Tra queste Nelson Kerr, un noto scrittore di thriller amico di Bruce. Ma la furia della tempesta non sembra essere stata la causa della sua morte. I numerosi colpi alla testa farebbero pensare a ben altro. Chi può aver voluto Nelson morto? La polizia locale non è solita occuparsi di omicidi, meno che mai in un momento di emergenza come questo, e Bruce inizia la sua personale indagine. E se la morte dell'amico fosse legata in qualche modo ai suoi romanzi, e soprattutto all'ultimo romanzo, ancora inedito e custodito nel suo computer? Quello che Bruce scoprirà è molto più sconvolgente dei colpi di scena delle storie di Nelson Kerr. -
Siamo cinque
Un romanzo molto originale, che fonde horror, science-fiction e thriller, su ciò che può accadere quando noi umani ci troviamo ad affrontare forze al di fuori del nostro controllo che noi stessi abbiamo suscitato.A Råset, un villaggio sperduto nella campagna norvegese, vivono Tormod Blystad, sua moglie Siv e i loro due figli. Lasciatosi alle spalle gli anni selvaggi e pericolosi della giovinezza, Tormod ora è un padre di famiglia affidabile. Ma quando l'adorato cane Snusken scompare, all'improvviso all'interno della famiglia si apre un vuoto che dev'essere riempito in qualche modo. E così Tormod si trova a passare le serate trafficando nel suo laboratorio in garage, dove sperimenta miscelazioni di argilla rossa e concime chimico. Finché un giorno questi suoi esperimenti non finiscono per dare vita al pezzo di argilla che diventerà – a modo suo – parte della famiglia, scatenando potenti forze di cui Tormod non immagina nemmeno lontanamente la portata. Siamo cinque è una versione moderna di leggende come quelle di Loki e del Golem, di storie come quella di Frankenstein, ma ci ricorda anche fiabe nelle quali omini di pan di zenzero prendono vita e scappano. -
La donna orso
Un romanzo sorprendente che prende le mosse dalla morte e dall'oscurità, ma che in realtà finisce per raccontarci la vita nei suoi momenti più brucianti.rnrnDue donne, separate dai secoli, lottano per sopravviverernIl 16 aprile 1542, una giovane nobildonna francese di nome Marguerite de la Rocque si imbarca assieme al suo tutore Jean-François Roberval su una delle prime spedizioni coloniali nel Nuovo Mondo. A causa di uno scandalo sessuale a bordo della nave, viene abbandonata per punizione insieme al suo amante e a una domestica su un'isola desolata e deserta al largo della costa canadese. Marguerite è incinta e si trova all'improvviso in balia di animali selvaggi e di una natura inclemente. Incredibilmente, contro ogni previsione, a costo di prove durissime, Marguerite riuscirà a sopravvivere a questa esperienza terribile. Secoli dopo, un'autrice contemporanea – madre di tre bambini, a sua volta alle prese con un inverno rigidissimo e un clima culturale ancor più gelido – si imbatte in alcuni testi che raccontano questa storia. In breve, la ""donna orso"""" diventa per lei un'ossessione e, a poco a poco, la sua vita finisce per intrecciarsi con quella di Marguerite. Karolina Ramqvist ha saputo creare un delicato equilibrio tra saggistico, autobiografico e immaginario, dando vita a un romanzo storico che non è come gli altri romanzi storici, e nel quale la protagonista centrale è l'autrice stessa e il suo rapporto appassionato con l'inafferrabile e straordinaria Marguerite de la Rocque. La donna orso non è solo una storia di sopravvivenza, ma anche una potente meditazione sulla femminilità e sull'atto di scrivere che trascende i secoli, una narrazione affascinante e complessa sulla vita, la morte, il corpo, l'anima, la femminilità, il potere, il denaro, il passato e il presente, la genitorialità, la verità, le bugie e il modo in cui la scrittura si lega al racconto della verità."" -
A un millimetro di cuore
Tornano i protagonisti de La luna blu – il romanzo che ha fatto conoscere e amare Massimo Bisotti – in una storia d'amore che sussurra al cuore di ognuno di noi.Si può aver paura della solitudine e al tempo stesso aver paura di essere amati? Se lo sta chiedendo Meg, sola in una casa ormai vuota. Demian, lo scrittore e l'uomo con cui ha vissuto gli ultimi due anni se n'è andato senza darle nessuna spiegazione: solo i suoi scritti a parlare per lui. Da tempo la loro storia aveva iniziato a logorarsi, fra abitudine, noia e disillusione, eppure Meg non era preparata a un distacco. Per una vita era stata lei ad andarsene, incapace di cedere del tutto ai sentimenti e convinta che ognuno dovesse farcela da solo, e ora si trovava a fare i conti con l'abbandono. Meg aveva conosciuto Demian mentre lui era in coma, in seguito a un drammatico incidente. Al risveglio, lui era riuscito a liberarla da un sentimento che era diventato un chiodo fisso, quello per George Cabot, un uomo immaginario che aveva conosciuto solo in sogno. Si era fissata con l'idea di poterlo incontrare nella sua realtà, innamorata dell'amore perfetto e utopistico, ma si era poi disillusa. George Cabot altro non era che il personaggio di un libro di Demian. Con pazienza e cura, Demian l'aveva strappata a quell'illusione e le aveva regalato una storia vera, concreta, tacendole tuttavia molti dettagli del suo passato. Ora che è sparito Meg è frastornata e non sa cosa fare. È il momento di pensare a se stessa o di alimentare la speranza che Demian ritorni? E se per una serie di strane coincidenze si accorgesse della reale esistenza di George Cabot? Cosa cambierebbe nel suo instabile cuore? Con A un millimetro di cuore Massimo Bisotti ci fa un grande regalo. Tornano infatti i protagonisti de La luna blu – il romanzo che lo ha fatto conoscere e amare al pubblico – con una storia d'amore che sussurra al cuore di ognuno di noi. -
La fortuna aiuta il morto. Un caso per Pentecost e Parker
New York, 1942, notte fonda. Willowjean ""Will"""" Parker racimola qualche soldo facendo la guardia in uno spettrale cantiere edile armata di una spranga di piombo. Nonostante le apparenze, sembra proprio che si trovi nel posto giusto al momento giusto. Abile tuttofare del circo e destrissima lanciatrice di coltelli, senza saperlo ha appena salvato la vita alla detective privata più famosa e meno ortodossa della città: Lillian Pentecost, una distinta signora in tailleur che, a causa di una malattia degenerativa, si aggira sostenendosi con un bastone. E quando qualche giorno dopo Lillian la contatta, Will non può credere alle sue orecchie: Pentecost le sta offrendo di diventare il suo braccio destro in cambio di uno stipendio, vitto e alloggio e l'iniziazione ai suoi peculiarissimi stili d'indagine. Quando tre anni dopo Abigail Collins viene trovata morta nella sua lussuosa abitazione durante una festa di Halloween e la polizia brancola nel buio, Pentecost e Parker entrano in azione. Più facile a dirsi che a farsi, in un caso che vede protagonisti messaggi dall'aldilà, una languida spiritista e Becca Collins, l'affascinante figlia della morta per cui Will perde pericolosamente la testa."" -
Disturbo della pubblica quiete
La vicenda che mette in mezzo i due poliziotti, inventata ma assolutamente verosimile, racconta con acuta verve difficoltà e contraddizioni dell'Italia multiculturale di oggi.rn""Speriamo non sia nulla di grave, che sono già quasi le undici."""" Salendo in macchina Rossetti lo riportò sulla terra. Non lo poteva dire, ma stavolta era d'accordo con lui: il turno sarebbe finito a mezzanotte e certe sere poteva capitare che per un ubriacone che aveva rotto lo specchietto di una macchina camminando a zig-zag si dovessero fermare in questura a scrivere fino alle due o alle tre del mattino, mentre il beone magari era già a letto beato. Alle volte veniva quasi voglia di non rispondere a quella maledetta radio. Il turno di pattuglia sta andando via liscio come l'acqua protetta dai frangiflutti del porto in una fredda notte d'inverno. Fino a quando la pantera della polizia su cui viaggiano l'ispettore Marco Pieve e l'agente Enrico Rossetti riceve una richiesta d'intervento: in una zona piuttosto malfamata della città un immigrato sta prendendo a calci una porta e urla, disturbando la pubblica quiete dell'intero quartiere. È così che i due poliziotti fanno conoscenza con Mamadou, migrante senegalese che chiede, irragionevolmente ma con tenace insistenza, di essere portato in carcere, pur non avendo commesso alcun reato. Pieve e Rossetti si ritrovano in un cul de sac, fra superficiale menefreghismo, voglia di staccare dal lavoro, umana pietas per l'incomprensibile richiesta del ragazzone di colore, improvvisi pruriti alle mani da tenere a bada, scorciatoie mezze illegali e imprevisti vari. Fino all'inatteso, tragico epilogo. Luca Bizzarri, attore di cinema, tv e teatro, politicamente molto attivo sui social, ha scritto una black comedy che tratta in modo brillante il tema dell'immigrazione, allontanando per una volta lo sguardo dall'emergenza degli sbarchi per rivolgerlo ai problemi quotidiani di chi vive da straniero nel nostro paese. La vicenda che mette in mezzo i due poliziotti, inventata ma assolutamente verosimile, racconta con acuta verve difficoltà e contraddizioni dell'Italia multiculturale di oggi."" -
Fiori affamati di vita
Un romanzo pieno di luce, dolce e ironico, che racconta l'amicizia, l'amore e l'accettazione di sé. Nonostante il corpo. Nonostante il sesso.Il mio collo lungo, la sagoma del viso. Da sotto il naso a sinistra si allarga una cicatrice fresca che spunta sulla guancia e torna a nascondersi, poi cola giù dalle spalle e dalle cosce fino alle estremità fasciate. Conosco già il paesaggio irregolare della mia pelle. Solo adesso che me lo vedo addosso mi rendo conto che è mio, sono io. Trattengo il respiro, fisso lo sguardo e immagino il mio corpo fuori da qui, nei miei posti, nelle cose che faccio, negli occhi di chi mi vede e nel mondo. Capiranno che sono ancora io?Una sera, senza preavviso, la vita e il corpo di Yoko sono segnati per sempre. E anche se non c'è niente di diverso, è come se tutto fosse cambiato. Ma Yoko non è sola. Ci sono sua mamma e le sue filosofie orientali, l'entusiasmo di papà Max e la saggezza di suo nonno, ma soprattutto c'è Lu. Yoko e Lu sono amiche da sempre anche se sono l'una l'opposto dell'altra. Yoko è testarda, iperattiva ed estroversa, mentre Lu è riflessiva, taciturna e insicura. Sono due adolescenti come tante in una città di provincia come tante. Il loro corpo, dentro e fuori, si sta trasformando: si segna, evolve, cresce come la voglia di fare nuove esperienze, di scoprire il mondo, di vivere. In fondo Yoko il cambiamento ce l'ha perfino nel nome, nel destino. ""Figlia del sole"""", """"figlia dell'oceano"""", """"figlia delle foglie"""", e molto altro visto che, come dice Lu, i nomi giapponesi, a seconda di come vengono scritti, assumono significati differenti. Un po' come la vita che, anche se viene sconvolta, può sempre nascondere un senso inaspettato. Un po' come il corpo di Yoko e le sue cicatrici che a guardarle bene sembrano ricami. Fiori affamati di vita è un romanzo pieno di luce, dolce e ironico, che racconta l'amicizia, l'amore e l'accettazione di sé. Nonostante il corpo. Nonostante il sesso. Diverso, bello, brutto, forte, debole, giusto, sbagliato, dritto, storto, normale, del resto, sono solo categorie con cui si cerca di uniformare ciò che invece è naturale varietà, e la varietà è bellezza."" -
L' intelligenza non è artificiale. La rivoluzione tecnologica che sta già cambiando il mondo
Questo libro ci racconta la storia e l'evoluzione dell'Intelligenza Artificiale dalla voce di chi la sta progettando giorno per giorno nei centri di ricerca italiani e spiega come essa sia frutto del pensiero, del controllo e del comportamento umano. Siamo noi i suoi maestri e i suoi giudici. Quindi saranno il nostro sentire, la nostra cultura e il nostro umanesimo a disegnarne il futuro.rn Era il 3 gennaio 1983 quando la rivista «Time» assegnò per la prima volta nella sua storia il premio di «persona dell'anno» non a un essere umano bensì al personal computer. Quella celebre copertina sanciva una svolta epocale, l'inizio di una rivoluzione tecnologica che ci avrebbe traghettato verso il mondo nuovo, veloce e leggero dell'Intelligenza Artificiale. Un mondo immateriale, dove però i prodotti della ricerca avanzata sono sempre più concreti. Con il tempo l'Intelligenza Artificiale ha smesso di cercare di riprodurre il nostro modo di ragionare, non è più un imitation game . È diventata una forma di intelligenza diversa, che partendo dai dati e dall'esperienza è capace di imparare e quindi di parlare, vedere, sentire, guidare, muoversi e interagire con gli esseri umani. Lavora con l'uomo nella medicina elaborando migliaia di immagini, nell'industria, nella finanza, supporta la sicurezza nazionale e può diventare pericolosa se progettata o utilizzata in modo sbagliato. Anche per questo siamo indotti a chiederci fino a dove potrà spingersi e se ci siano dei confini etici da non valicare. Come ogni tecnologia l'Intelligenza Artificiale non è né buona né cattiva, ma può essere usata in modo corretto oppure inopportuno. Certo la scienza, per definizione, è libera, democratica e al servizio dell'umanità, ma proprio per questo serve una struttura normativa internazionale, perché più una tecnologia è potente, più dev'essere affidabile e sicura. -
Che cos'è il cristianesimo
Il libro che Benedetto XVI ha voluto fosse pubblicato dopo la sua scomparsa.rnNegli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II, il volume Introduzione al cristianesimo faceva conoscere al grande pubblico un giovane teologo tedesco. Oggi, a conclusione della sua vita e in veste di papa emerito, Benedetto XVI affida in eredità quest’opera agli uomini tutti per condividere le sue ultime riflessioni su alcuni temi fondamentali della religione cristiana.rnAl centro vi è la misericordia di Dio, che nasce da una passione d’amore verso ogni creatura. Al servizio di Dio sono i sacerdoti, chiamati a stare alla sua presenza e a essere testimoni del suo amore. Vi sono poi i temi del dialogo con le altre religioni, con gli ebrei, il popolo della promessa, con le confessioni cristiane, con il mondo. Questo dialogo, tuttavia, non può prescindere dai contenuti centrali del credo: l’incarnazione del Figlio di Dio, la fede nella morte e resurrezione di Gesù, la presenza eucaristica, la comunione fraterna nella Chiesa, i temi centrali della morale cristiana.rnCome recita il sottotitolo, il volume è quasi un testamento spirituale, dettato dalla sapienza del cuore di un maestro sempre attento alle attese e alle speranze dei fedeli. Negli anni trascorsi nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano la sua presenza discreta e la sua preghiera sono state un sostegno importante per la vita della Chiesa. Da lì osservava benevolo la natura, specchio dell’amore di Dio creatore, dal quale proveniamo e verso il quale siamo diretti. Da lì guardava al suo paese d’origine, la Germania, all’Italia ove trascorse buona parte della sua vita, alla Francia che lo accolse nella sua Académie, all’intera Europa. A questi paesi il papa emerito affida, con voce flebile ma appassionata, la sua richiesta di non rinunciare all’eredità cristiana, che è un patrimonio prezioso per l’intera umanità.rnIn vita, Benedetto XVI non sempre è stato compreso. Nessuno, tuttavia, ha potuto negare la lucidità del suo pensiero e la forza delle sue argomentazioni, che quest’ultima opera egregiamente raccoglie. -
Gli ultimi duchi di Milano. Il crepuscolo degli Sforza e l'inizio delle dominazioni straniere
In questo volume, che conclude la trilogia sugli Sforza, Carlo Maria Lomartire ci racconta con il rigore dello storico e la vivacità descrittiva del romanziere una delle fasi cruciali delle cosiddette Guerre d'Italia, la lunga e sanguinosa serie di battaglie che coinvolse la maggior parte degli Stati italiani e caratterizzò la storia europea del XVI secolo.Il 2 settembre 1499 Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, era fuggito a Innsbruck, presso la corte dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo. Il re francese Luigi XII Valois-Orléans, sceso in Italia con un forte e nutrito esercito, era deciso a conquistare il ricco e ambito Ducato di Milano. Vi riuscì dopo l'assedio di Novara del 1500, un evento storico che turbò persino Niccolò Machiavelli. Per il Moro fu la fine. Tradito dai mercenari svizzeri, catturato e imprigionato, morì alcuni anni dopo nella torre del castello di Loches, nella Loira. Che cosa accadde, dunque, alla gloriosa dinastia degli Sforza? All'apparenza, non tutto era perduto. In Tirolo, Ludovico aveva messo al sicuro due figli illegittimi, Ercole Massimiliano e Francesco, affidandoli alla premurosa tutela di Bianca Maria, moglie dell'imperatore e sua nipote. A loro, gli «ultimi duchi», spettava il difficile compito di riconquistare il potere, stringere le giuste alleanze politico-militari e neutralizzare le bramosie di dominio sull'Italia. Il primogenito Ercole Massimiliano, poco propenso allo studio e al sacrificio, attento più ai piaceri della carne che al bilancio delle finanze pubbliche, si rivelò ben presto inadeguato, tanto da governare il Ducato per soli tre anni. Francesco, più intelligente e perspicace, dopo il lungo esilio rientrò vittorioso a Milano e, pur sotto la tutela della Lega Santa voluta da papa Leone X e Carlo V d'Asburgo, mostrò brillanti doti di amministratore. Peccato che, come si vociferava a corte, non riuscisse ad avere figli, e dunque eredi… Con la sua morte, avvenuta nel 1535, si estinse per sempre la dinastia degli Sforza, fondata da Muzio Attendolo, il ragazzo di Cotignola diventato capitano di ventura. Per l'Italia iniziò un periodo di decadenza e di dominazione straniera che sarebbe durato trecento anni. In questo volume, che conclude la trilogia sugli Sforza, Carlo Maria Lomartire ci racconta con il rigore dello storico e la vivacità descrittiva del romanziere una delle fasi cruciali delle cosiddette Guerre d'Italia, la lunga e sanguinosa serie di battaglie che coinvolse la maggior parte degli Stati italiani – compresa la Serenissima Repubblica di Venezia – e caratterizzò la storia europea del XVI secolo. In mezzo a tradimenti e congiure, streghe messe al rogo, conflitti dinastici e matrimoni combinati per ragioni di Stato, Lomartire ci conduce per mano dentro un secolo pieno di avvenimenti drammatici e colpi di scena, dal sacco di Roma del 1527 alla pace di Cambrai del 1529, dall'epidemia di peste che mise in ginocchio Milano alle gesta di celebri condottieri come Ettore Fieramosca e Giovanni dalle Bande Nere. -
Scolpiti nel marmo. Le storie di chi ha costruito il Duomo di Milano
Il Duomo di Milano, impassibile nello scandire la vita cittadina, ha rappresentato per generazioni un catalizzatore straordinario di storie. Sin dal 1386, con la posa della prima pietra, il Monumento è stato plasmato dal lavoro di un cantiere che ha attraversato indenne, quasi prodigiosamente, un arco temporale lunghissimo, fronteggiando gli urti della storia, senza mai venire meno al proprio impegno. Ma quali possono essere state le emozioni di chi, nei secoli, si è trovato ad avere a che fare con la costruzione della Cattedrale di Milano? È possibile che un filo invisibile abbia unito le vite di chi l'ha vista nascere e crescere? Teresa Signorini immagina di sì e ci racconta, dal Medioevo al Rinascimento, dall'età borromaica all'Illuminismo, dalle Cinque Giornate alle guerre mondiali, fino ai giorni nostri, il grande cammino di Milano e dei suoi cittadini, segnato da un legame indissolubile e speciale col loro Duomo. Nel succedersi di epoche, mode e regnanti, l'imponente quinta scenica, la piazza che circonda la Cattedrale, ha accolto tutti, osservando non solo la Storia e le mosse dei suoi grandi protagonisti, ma anche le vicende dei più piccoli. È questo intreccio di vite, desideri, pensieri e volontà ad aver forgiato il marmo di Candoglia, dandogli una forma unica al mondo. Ed è questo intreccio che l'autrice ridisegna, soffermandosi sugli episodi più rilevanti della storia del Duomo, facendo dialogare personaggi fittizi con personaggi storici come Gian Galeazzo Visconti, Leonardo da Vinci, Carlo Borromeo, Napoleone. Un racconto in cui passato, presente e futuro si mescolano e si confondono, perché certamente qualcosa perisce, ma qualcos'altro è destinato a durare, ben oltre la finitezza della condizione umana. Chiunque sia entrato in relazione con il Monumento «ha lasciato qualcosa di sé dentro al Duomo». A ciascuno è dato di ricercare la propria parte, traendo insegnamento dalle storie di chi è venuto prima, onorando le emozioni di una città che ha scolpito la sua storia nel marmo della sua Cattedrale. -
Pokémon. 50 epiche battaglie
Rivivi in tempo reale 50 scontri mozzafiato della serie animata. Racconti dettagliati per rivivere battaglie incredibili, minuto per minuto le mosse vincenti, le strategie geniali e gli allenatori (quasi) imbattibili lotte totali, nemici giurati, potenti Capipalestra e minacce planetarie. Tantissime curiosità sul mondo dei Pokémon, da Kanto ad Alola. Età di lettura: da 6 anni. -
Lo specchio delle nostre miserie
Lo specchio delle nostre miserie chiude la straordinaria trilogia inaugurata con Ci rivediamo lassù, Premio Goncourt nel 2013, e proseguita con I colori dell'incendio, confermando Pierre Lemaitre come uno dei grandi maestri della narrativa mondiale.rnrn Aprile 1940. Louise ha trent'anni. Fa l'insegnante di scuola elementare a Parigi e il sabato dà una mano come cameriera al ristorante del signor Jules a Montmartre, dove non si parla d'altro che di quella "" drôle de guerre """", quella """"strana guerra"""" scoppiata da pochi mesi con l'invasione tedesca in Polonia e che non si pensa possa realmente coinvolgere la Francia. Nessuno dunque ha previsto la catastrofe, men che meno Louise che finirà per ritrovarsi in mezzo alla strada, costretta alla fuga come milioni di altre persone in preda al panico in un paese sprofondato nel caos. Ed è proprio nel corso del drammatico esodo dalla capitale che lei potrà ricostruire la storia della sua vita e delle sue origini e scoprirà che questa guerra, proprio come tutte le altre, porta con sé un corteo grandioso e squallido di eroi e di mascalzoni. Segreti di famiglia, grandi personaggi, amori appassionati, colpi di scena, farsa e tragedia, avventure e sventure si avvicendano con rara potenza narrativa grazie a una scrittura magnifica e a una perfetta padronanza della trama."" -
Scuola elementare sto arrivando! Ediz. a colori
Con il suo zainetto nuovo nuovo Marta segue la mamma, in testa tanti pensieri: ""Come sarà la scuola? Come saranno le maestre? Riuscirò a fare amicizia con i compagni?"""". Un albo che racconta passo passo ai bambini cosa li attende nella scuola primaria: la preparazione dello zainetto, la campanella, i maestri, i nuovi compagni, l'aula, il pranzo, l'intervallo, le lezioni... Una storia da leggere tante e tante volte per affrontare sereni il primo giorno alla scuola dei grandi. La scuola primaria sta per cominciare... preparati a viverla al meglio. Età di lettura: da 5 anni."" -
Arcanum Unbounded. La collezione Cosmoverso
In questo volume, per la prima volta, sono riunite storie che raffigurano diversi pianeti, ognuno con il suo specifico sistema magico, ed esplorano i limiti conosciuti dell'universo di Sanderson, svelandone i segreti anche grazie a mappe, illustrazioni, note.Arcanum Unbounded racchiude sei mondi raccontati in nove stupefacenti gioielli narrativi: Sel (L'anima dell'imperatore e La speranza di Elantris); Scadrial (L'undicesimo metallo, L'allomante Jak e le fosse di Eltania e Mistborn: Storia segreta); Taldain (Sabbia bianca); Threnody (Ombre per Silence nelle Foreste dell'Inferno); Drominad (Sesto del Vespro); e Roshar (Edgedancer). Questi racconti entusiasmanti trascineranno il lettore in un viaggio senza precedenti attraverso un cosmo che solo Brandon Sanderson avrebbe potuto creare. Arcanum Unbounded è un volume indispensabile per tutti gli appassionati dei suoi libri. -
Per caso (tanto il caso non esiste)
Forse occorre partire dall'amore per capire chi siamo, forse l'identità è il frutto di una scelta d'amore.rnrn«Ti sento di nuovo, dopo pochi istanti. Respiri. Un respiro di risposta al mio timido ciao. Un respiro sottile ancora più timido e impotente. Un respiro da sveglio, mica da dormiente. Lo riconosco dal fremito di aspettativa. Dall'esitazione. Sono ammaliato da un'esitazione. Forse per istinto, forse per necessità. È bastato il fiato trattenuto al di là di una tenda verdina per riconoscere l'appartenenza, siamo già in collegamento, un'amicizia o l'amore della vita. Non so nemmeno cosa sei. Sei un respiro Sottile appoggiato al silenzio della notte.»rnrnBasta un niente per riempire fino all'orlo il cuore di Paolo. Lui è un ragazzino ricoverato al Sant'Orsola di Bologna, reparto malattie genetiche. Il suo pediatra vuole capire come mai si sia fermato al metro e ventuno nonostante i suoi tredici anni. Paolo non conosce invece la ragione per la quale il bambino che ha soprannominato Sottile sia nel letto a fianco a lui. Ma è così che, libero dal gioco dei ruoli definiti, comincia a esplorare i propri sentimenti. La magia, la forza ancestrale del mito e delle fiabe sono facilmente riconoscibili in questo incontro che vive nelle prime pagine di Per caso, il secondo romanzo di Paolo Stella, ispirato ancora una volta alla sua vera storia, a quel difetto genetico che, diagnosticato in giovanissima età, gli regalò l'incontro con un bambino davvero speciale e con le prime emozioni che chiamiamo amore. Per caso è anche una risposta poetica, potente e magica alle domande sull'amore e sull'identità. È lo sforzo narrativo di trovare un sentiero totalmente nuovo nella giungla delle storie che a questo sentimento hanno chiesto tutto, spesso senza donare nulla. -
Apocalisse amore
È davvero sorprendente la quantità e la varietà di informazioni vive, sotto forma di situazioni, personaggi, eventi e microeventi, che Davide Rondoni riesce a coinvolgere sulla pagina di questo suo libro di poesia. Un documento lirico potente, carico di amore, soprattutto, ma anche di passeggeri quanto sinistri smarrimenti. Un testo di continuo giocato sulla presenza di una realtà buia eppure ogni volta, d'improvviso, illuminata da squarci di luce, dal fuoco e dalla passione dell'esistere. Rondoni è un poeta realista, che pure tende al canto, un poeta che si propone come inesausto viaggiatore nel cuore umano, convinto che «amare è l'occupazione / di chi non ha paura». E chi dice io, in questi versi, anche se spesso catturato nelle più strane orbite dell'universo o immerso nei più diversi inferni umani, accetta di misurarsi con coraggio nelle cose, muovendosi veloce nei più disparati luoghi della terra, ormai purtroppo quasi del tutto privi di mistero. Eccolo allora passare dalla Sierra Leone al Nicaragua, da Berlino a Caracas a Rabat, fino a New York e alle vittime delle Twin Towers. Ma i suoi percorsi comprendono anche, più semplicemente, i paesaggi di un'«Italia meticcia», perciò Milano e Roma, Firenze, Bologna e la Romagna. L'energia poetica di Rondoni, insomma, si esercita senza risparmio nelle quotidiane e spesso umili tracce d'amore ovunque sparse, ma anche nei territori di rovina e apocalisse della nostra epoca. Agisce e testimonia dentro una «folla rovinosa d'uomini», nella loro notte e nelle loro ombre, dove però, sempre, il respiro di Dio e la verità di una spinta interiore ineludibile possono accendere nuove, vertiginose possibilità di salvezza. -
Tieni presente che
Il libro che tutti aspettavamo da tempo: un libro che narra i trucchi del mestiere di uno scrittore, ma che è anche un'autobiografia, un romanzo di formazione, una guida galattica per ribelli e aspiranti ribelli, una confessione, un atto di sfida.rnrnA rigore un libro come questo dovrebbe insegnare ai profani i segreti della scrittura creativa ma, se il docente si chiama Chuck Palahniuk, le cose finiscono per non essere mai così semplici come appaiono a prima vista. Da più di vent'anni i libri di Chuck accompagnano legioni di lettori giovani (e nemmeno più tanto giovani) alla scoperta di universi spaventosi, affascinanti, elettrizzanti. La lettura di Fight Club, Soffocare, Ninna nanna e di altri suoi romanzi è diventata una sorta di rito iniziatico generazionale per un sacco di anime perse alla ricerca di una guida, di una specie di fratello maggiore saggio e matto, capace di raccontarci come funziona il Grande Casino Là Fuori. Tieni presente che è il libro che tutti aspettavamo da tempo: un libro che narra i trucchi del mestiere di uno scrittore, ma che è anche un'autobiografia, un romanzo di formazione, una guida galattica per ribelli e aspiranti ribelli, una confessione, un atto di sfida. Al centro di queste pagine ci sono le storie: come raccontarle ma anche perché e a chi raccontarle. Raccontare storie significa esercitare un potere formidabile, un potere di vita e di morte; significa creare di volta in volta, intorno e dentro a un libro, una comunità di persone che condividono uno smarrimento, una rabbia, una rivolta. Tieni presente che è un ""on the road"""" molto particolare, nel corso del quale ci sfrecciano accanto grandi autori passati e presenti, amici, ricordi, film, romanzi, emozioni, scherzi, disillusioni, e alla fine del quale niente sarà più come prima. Shakespeare diceva che «noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d'un sogno è raccolta la nostra breve vita». Questo libro ci parla proprio di quei sogni, della loro sostanza e delle nostre brevi vite che bruciano di una indomabile inquietudine."" -
Amazzonia verde d'acqua. Poesia bilingue
Nel vortice e nell'incanto di queste pagine si realizza al livello più alto il grande canto dell'Amazzonia di Márcia Theóphilo, che nei decenni ha composto un disegno epico articolatissimo, una narrazione in versi che è poesia di fantasmagorica atmosfera.rnrnCon strenua vitalità, Márcia Theóphilo ci parla di un mondo dove la natura – di cui gli umani sono semplice parte – «lavora senza posa», e dove agisce un'energia diffusa e inarrestabile, nel movimento di un continuo rinascere. La poesia di Márcia Theóphilo, nota fin dagli esordi in ambito internazionale, si impone per una rara ampiezza di respiro, che le consente di convocare sulla pagina umani personaggi e figure mitologiche, in un vorticare prodigioso degli elementi, dove «non solo gli animali ma tutto in natura ha un'anima», o dove operano senza sosta «memorie di verdi immensità». In questa esoticissima realtà troviamo la dea Giaguaro, che «si trasforma in tutte le cose / che vivono sulla terra / piante e animali / fiumi e piogge», mentre anche «gli alberi raccontano la loro storia». Ma è l'io stesso dell'autrice a mescolarsi alle molteplici presenze di un reale magico e immenso, fatto di «impensate foreste senza fine / di fiori e frutti tropicali / e cuori di antichi animali», su cui la nostra ormai plurisecolare ""civiltà"""" opera con colpevole indifferenza o ottuso disprezzo. Ed ecco, allora, il suggestivo spargersi di Márcia Theóphilo nei suoi versi e il continuo rigenerarsi della sua opera, in simbiosi intatta con l'habitat delle sue radici, con l'orizzonte naturale in cui da sempre si esprime e ci comunica la sua inconfondibile, preziosissima, testimoniale presenza poetica."" -
Donne informate sui fatti
Otto donne, e ciascuna ha visto o sentito uno spicchio dei ""fatti"""" in questione, ciascuna porta al lettore ciò che sa, o crede di sapere, o non sa di sapere, o finge di non sapere. Otto voci, incalzanti, divaganti, intenerite, rabbiose, pietose, che si susseguono, si intrecciano, si smentiscono lungo quella freccia che il narratore ha scagliato a partire dal cadavere di una misteriosa ragazza, """"Milena la bellissima, Milena la santa santissima"""" (dice qualcuno acidamente di lei). Misteriosa sul momento, perché dalla banca dati dell'Arma arriva in poche ore quanto serve all'inchiesta. Resta sospeso il perché: un truce delitto di malavita, forse. Una resa dei conti, una lezione. O forse un ingorgo più torbido, uno sbocco tortuosamente, crudelmente vendicativo a più alto e insospettabile livello.""