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Il senso di Smilla per la neve
Per la polizia non ci sono dubbi: è stato un incidente. Il piccolo Esajas correva sul tetto innevato quando è caduto, rimanendo ucciso. Ma Smilla non è convinta: lei viene dalla Groenlandia, e la neve la conosce bene, sa leggervi le tracce, e ora le impronte del bambino le dicono in modo chiaro che non si è trattato di un incidente... Mentre Copenaghen si prepara a celebrare il Natale, Smilla inizia a investigare, trovandosi pericolosamente a confronto con una serie di inquietanti personaggi, coinvolta in un'indagine destinata a portare lontano, in viaggio su una nave la cui meta misteriosa è un punto deserto della calotta polare. Perché là, fra quei ghiacci che conosce, teme e rispetta, è nascosta la verità di cui Smilla va in cerca. La verità che forse, inconsciamente, ha sempre inseguito. -
Bell'abissina. Un'indagine del commissario Marino
Nella ""Presidenziale"""", la sezione della polizia che si occupa della sicurezza di Mussolini, c'è un gruppo molto particolare chiamato """"Squadra Fognature"""", comandato a perlustrare il sottosuolo di strade e piazze su cui passerà il Duce, a caccia di eventuali bombe. Ed è durante una di queste perlustrazioni che agli inizi degli anni '30 gli agenti della Fognature trovano le ossa dello scheletro di una donna, sgozzata e scarnificata. Dieci anni più tardi, a Cattolica, il commissario Marino, segretamente e attivamente antifascista col nome di battaglia """"Locàrd"""", riceve le confidenze di uno degli ex agenti della Fognature: forse la morte della ragazza, e di tante altre, ha a che fare con la famiglia di Francone Brandimarzio, un ricco imprenditore che ha fatto fortuna nelle Colonie, e che adesso si è ritirato a Cattolica, insieme al figlio Attilio e a una giovane e affascinante ragazza eritrea. Una famiglia all'apparenza irreprensibile, e soprattutto intoccabile, dal momento che foraggia gerarchi corrotti e ladri di regime, occultando e distribuendo fiumi di denaro sporco. Il commissario Marino si rende conto che, oltre a smascherare un assassino seriale, questa indagine può mettere in grave difficoltà il regime, ma il filo su cui si muove è davvero sottile, e il rischio di cadere dietro l'angolo."" -
Capire i sentimenti. Per conoscere meglio se stessi e gli altri
Sentimenti, affetti, emozioni accompagnano la nostra esistenza e ne influenzano il percorso verso sviluppi più o meno felici: tale è il loro impatto sull'esistenza umana che, per afferrarne il senso, la natura, le dinamiche, si sono adoperate le scienze umane e sociali, la medicina e perfino la biologia e la chimica del corpo. Tentarne un'analisi descrittiva è lo scopo di questo libro, frutto di una vasta esperienza maturata in anni di studio e di pratica terapeutica. In queste pagine Vera Slepoj presenta una rassegna completa dei sentimenti positivi quali l'amicizia, l'amore, la simpatia, la socialità, la felicità, ma anche di quelli negativi come l'angoscia, l'aggressività, la cattiveria, la gelosia, l'invidia, il narcisismo, la paura, il senso di colpa, l'odio e la violenza. Oltre alle emozioni individuali, sono presi in considerazione anche quei sentimenti collettivi che nascono in situazioni oggi di stringente attualità, come l'idea di civiltà e di progresso, il pensiero conservatore e quello rivoluzionario, l'integralismo e il fondamentalismo. -
La principessa. Shadowhunters. The infernal devices. Vol. 3
Una rete d'ombra si stringe sempre di più intorno agli Shadowhunters dell'Istituto di Londra. Mortmain progetta di usare un esercito di automi spietati per distruggere una volta per tutte i Cacciatori. Gli manca un solo elemento per completare l'opera: Tessa Gray. Intanto, Charlotte Branwell, capo dell'Istituto, cerca disperatamente di trovarlo per impedirgli di scatenare l'attacco. E quando Mortmain rapisce Tessa, Will e Jem, i ragazzi che ambiscono alla conquista del suo cuore, fanno di tutto per salvarla. Perché anche se Tessa e Jem sono fidanzati ufficialmente, Will è ancora innamorato di lei, ora più che mai. Tuttavia, mentre chi le vuole bene unisce le forze per strapparla alla perfidia di Mortmain, Tessa si rende conto che l'unica persona in grado di salvarla dal male è lei stessa. Ma come può una sola ragazza, per quanto capace di comandare il potere degli angeli, affrontare un intero esercito? Pericoli e tradimenti, segreti e magia, oltre ai fili sempre più ingarbugliati dell'amore e dell'abbandono si legano e si confondono mentre gli Shadowhunters vengono spinti sull'orlo del precipizio... -
L' angelo. Shadowhunters. The infernal devices. Vol. 1
Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte. -
Il principe. Shadowhunters. The infernal devices. Vol. 2
In una Londra vittoriana fosca e inquietante, e nel suo magico mondo nascosto, Tessa Gray crede di avere finalmente trovato tranquillità e sicurezza con gli Shadowhunters, i cacciatori di demoni, che proteggono lei e il suo terribile potere dalle mire del perfido Mortmain. Ma con lui e il suo esercito di automi ancora in azione, il Consiglio vuole spodestare Charlotte Fairchild, per affidare il comando a Benedict Lightwood, uomo senza scrupoli e affamato di potere. Nella speranza di salvare Charlotte, Will, Jem e Tessa decidono di svelare i segreti del passato di Mortmain e scoprono sconvolgenti legami fra gli Shadowhunters e la chiave del mistero dell'identità di Tessa. La ragazza, intrappolata nei sentimenti che prova per Will e Jem, si trova a dover compiere una scelta cruciale quando scopre in che modo gli Shadowhunters abbiano contribuito a fare di lei ""un mostro"""". Sconvolta, Tessa è tentata di schierarsi con il fratello Nate dalla parte di Mortmain. Ma a chi è davvero fedele? E chi ama, nel profondo del suo cuore? Soltanto lei può scegliere se salvare gli Shadowhunters di Londra oppure distruggerli per sempre."" -
Buio a mezzogiorno
Ispirato al processo Bucharin del 1938 (dei cui atti si traducono in appendice alcuni emblematici passaggi), il romanzo è stato protagonista tra il 1940 e i giorni nostri, tra Francia, Svizzera e Inghilterra, di una tormentata e sorprendente avventura editoriale che Silvia Albesano ricostruisce con rigore filologico e convincente ricchezza di dettagli.Mosca, anni Trenta. Nicolaj Salmanovič Rubascëv è un commissario politico: è compito suo scoprire gli avversari del regime, interrogarli, punirli. Ma il destino lo porta sul banco degli imputati, vittima degli stessi aberranti trattamenti che di solito era lui a infliggere. In un primo momento Rubascëv si difende, respinge le accuse, resiste alla tortura. Poi invece capitola. L’indottrinamento dell’ideologia politica vissuta con assolutismo granitico, come una fede, ha la meglio su ogni ragionevolezza e sull’istinto di conservazione: Rubascëv finisce per condividere il punto di vista dei suoi inquisitori e accetta la morte come ultimo servizio da rendere al partito. Feroce conflitto di anime, dramma di coscienze indagato con acuminato scavo psicologico, Buio a mezzogiorno mette in scena la tragedia, storicamente realizzata, del cortocircuito tra l’aspirazione all’utopia e le nefaste conseguenze dell’uso improprio del potere. -
Le avventure del bravo soldato Svejk nella grande guerra
Quando nel 1921 inizia a lavorare a quello che sarà il suo capolavoro Jaroslav Hasek ha alle spalle cinque anni di vita militare e un ventennio di attività giornalistico-letteraria: una solida base grazie a cui può dare corpo a un romanzo esilarante che è l'affresco storico di un'epoca percepita come insensata anche da chi la viveva, pazzia e idiozia infatti sono temi cruciali che percorrono l'intera vicenda di Svejk, un tipo umano nuovo nella letteratura mondiale, così come completamente nuovo era per l'epoca lo stile espressionista e plurilinguistico di Hasek, dagli effetti dirompenti - qui resi con efficacia dalla traduzione di Annalisa Cosentino, dall'approccio disinibito e attualizzante, Soldato semplice dell'esercito asburgico poi riformato per malattia mentale, Svejk racconta ""dal basso"""" la Grande Guerra; il suo nemico non è perciò l'esercito avversario ma la casta degli ufficiali, """"Nella quantità di opere sulla Grande Guerra"""" ha scritto Luigi Reitani """"al capolavoro di Hasek spetta ancor oggi un'importanza centrale, vittima innocente di quella follia a lui superiore che viene chiamata Storia - ma al tempo stesso inesauribile narratore in prima persona di storie che mostrano l'infinita follia del mondo - Svejk è davvero il grande Gian Burrasca del Novecento, a cui va la nostra eterna simpatia."""""" -
Rubè
Giovane siciliano laureato in legge, Filippo Rubè va a Roma per iniziare la pratica dell'avvocatura e darsi alla politica. Acceso interventista, allo scoppiare del primo conflitto mondiale decide di arruolarsi. Terrorizzato dall'idea di avere paura, disperatamente alla ricerca di eroica consacrazione, si getta nella mischia, riportandone ferite e gloria. Ma ciò non basterà a placare le sue confuse e mai sopite ambizioni. Altrettanto inquieta e incerta è anche la sua vita sentimentale, divisa fra l'aristocratica Mary, la giovane Eugenia e la bellissima Celestina. La sua esistenza procede così fra insicurezze economiche e fallimenti sentimentali, passioni politiche smodate e frustrazioni professionali, fino a un tragico epilogo segnato dalla follia. Ritratto di un uomo mancato che non riesce a realizzare né a soffocare le proprie aspirazioni, rimanendo in questo modo vittima della propria inettitudine, Rubè è l'emblema di quella crisi di valori generazionale, sullo sfondo di una crisi politica nazionale che accomuna i protagonisti della letteratura italiana degli anni Venti. -
Pensa che cretino che è l'amore
Io e Luca Gamberini ci siamo conosciuti a Bologna in un caldissimo pomeriggio di giugno, ma forse era luglio. Sicuramente eravamo a Bologna e sicuramente faceva un caldo atroce. Io stavo sudando le proverbiali sette camicie anche se avevo solo una camicia di riserva e facevo le prove microfono su un palco dove la sera mi sarei esibito in un reading. Luca mi guardava da sotto il palco. Era piuttosto coraggioso da parte sua stare sotto il sole di Bologna a circa quaranta gradi. Siccome mi fissava in modo insistente mi sono appropinquato al bordo del palco, escludendo ottimisticamente che si trattasse di uno psicopatico che voleva uccidermi. In effetti ci ho preso. E di cosa abbiamo chiacchierato in quel tardo pomeriggio bolognese? Per lo più di una delle cose che ci sta massimamente a cuore: di poesia. D'altra parte di cosa dovrebbero chiacchierare un poeta giovane e uno meno giovane prima di uno spettacolo di poesia? Abbiamo aperto una bottiglia di vino bianco e ci siamo parlati. Credo di avere anche offerto del formaggio a Luca, ma lui lo ha saggiamente rifiutato. Abbiamo parlato di cosa sia oggi fare poesia per noi, dell'andare in giro per le città, leggere le nostre cose davanti alle persone, se si ha fortuna rendere qualcuno felice con la propria roba, scrivere libri, avere a che fare con le case editrici, quelle piccole e quelle grandi. Abbiamo parlato di inclusione e di passione e dell'importanza di esserci e di non risparmiarsi e lui, come si conviene a un giovane poeta, mi ha chiesto dei consigli, e io, al terzo bicchiere, ho finto di saperglieli dare. E intanto che Luca mi mitragliava di complimenti e il mio ego bulimico veniva nutrito, a Bologna scendeva la sera e il cielo prometteva una bella notte. A un certo punto Luca mi ha raccontato delle cose di sé. Per esempio che lui va in giro per le città e i paesi e i villaggi d'Italia con una Olivetti Lettera22 e scrive poesie espresse per chi ne ha bisogno. Tu ti metti seduto davanti a lui, che sta seduto davanti alla sua macchina da scrivere, e improvvisa una poesia per te. È una cosa che non sarei capace di fare neanche per scherzo. Perciò sapete che vi dico? C'è vento forte, teniamoci stretti, magari con una #poesiaespressa. -
Una casacca di seta blu. Romanzo di un allenatore illusionista
Ci voleva la prosa risciacquata nel Danubio di Paolo Frusca, la sua elegante vena di narratore percorsa da inquietudini mitteleuripee e dell'amore smisurato verso il Gioco, per modellare al meglio non solo la personalità di Bela Guttmann ma la totalità del mondo nel quale ha agito - Federico Buffarn«Bela Guttmann è un personaggio che ho sempre inseguito e adorato, ma perché scrivere ancora di lui? E perché scrivere un romanzo? A raccontare il genio egocentrico, istrionesco e multiforme dell'ungherese (Budapest 1899-Vienna 1981) prima centrocampista e poi allenatore delle più grandi squadre d'Europa e del Brasile (Milan, San Paolo, Benfica, Peñarol, Porto, Panathinaikos...) ma anche psicologo, maestro di danza, barista e parecchio altro ancora, non bastavano le biografie, i saggi e i mille articoli scritti su di lui a partire dagli anni Trenta? No, non bastavano. Perché per rendere omaggio a questo innovatore, a questo illusionista dello spogliatoio, a questo visionario che incise così profondamente nella storia del football, ci voleva un sapiente, calibrato mix di realtà e fantasia. Solo così il Guttmann motivatore, quello che manipolava la psiche dei propri giocatori, ma li sapeva anche disporre in campo con maestria, poteva entrare di diritto nella schiera ristretta di coloro che il Gioco non lo hanno subìto ma lo hanno cambiato, trasformato, modellato a propria immagine e somiglianza: gli Happel, i Sacchi, i Meisl, i Cruyff, i Guardiola. E ci voleva la prosa risciacquata nel Danubio di Paolo Frusca, la sua elegante vena di narratore percorsa da inquietudini mitteleuropee e dall'amore smisurato verso il Gioco, per modellare al meglio non solo la personalità di Bela Guttmann ma la totalità del mondo nel quale ha agito: i sentieri e i percorsi impervi della sua carriera, le vette e le cadute, le fughe e i ritorni. Il tutto tragicamente trascolorato nei vortici del ""secolo breve"""": quel Novecento per capire il quale, parafrasando José Mourinho, sapere di calcio non sarebbe indispensabile, ma aiuterebbe molto...»"" -
La regola del bonsai
A sette anni, mentre assiste con il padre Rudolf allo sbarco del primo uomo sulla luna, Werner Wolf viene a sapere qualcosa che gli cambierà la vita per sempre: sua madre Klara è il frutto segreto della relazione tra Eva Braun e Adolf Hitler. L'inevitabile conseguenza è che Werner ha avuto in sorte come nonno, anziché un simpatico vecchietto che gli racconti le favole davanti al camino, il più esecrabile criminale della storia: il male assoluto. La sua vita diventa così un'impossibile fuga da se stesso e dalla vergogna di una colpa mai commessa, mentre la madre, bellissima cantante d'opera fallita, vende il proprio sangue a decrepiti filonazisti per una bottiglia di vodka. Cinquant'anni dopo Werner vive – senza passato e soprattutto senza futuro – in una baracca ai margini di Berlino. Trascorre le giornate in solitudine, cammina nei boschi, raccoglie oggetti dalla spazzatura e si barcamena tra l'ostilità del padre Rudolf, anziano e paranoico vivaista appassionato di bonsai, e gli assalti di Danny Grunberg, logorroico agente di spettacolo deciso a trasformarlo in un fenomeno da baraccone, convinto che la memoria sia il vero business del nostro tempo. Da questo vicolo cieco parte un imprevedibile viaggio, reale e soprannaturale al tempo stesso, dalla Germania all'estremo Sud dell'Italia. Un viaggio che, attraverso l'incontro con una ragazzina impertinente e poco incline alle lezioni della storia, catapulterà il nipote di Hitler in una dimensione arcana e sospesa, dove tutto – perfino l'incancellabile macchia di Werner – potrà essere illuminato da una luce diversa. La regola del bonsai è un romanzo tragico e al tempo stesso ironico, scandito da un'azione incalzante e innervato di simboli, che ribalta le prospettive abituali intorno alla memoria suggerendo la necessità di un'elaborazione del passato in grado di farci entrare in modo nuovo nel futuro. -
Terrore
Danila Comastri Montanari ci presenta un romanzo brulicante in cui l'indagine di Verneuil s'incrocia con i momenti salienti e meno conosciuti di uno dei periodi più affascinanti e decisivi della Storia. Nel cruciale settembre del 1793, la Rivoluzione si dibatte in grave difficoltà, stretta tra nemici interni ed esterni. A Parigi, mentre il Comitato di Salute Pubblica instaura il Terrore, un misterioso giustiziere vendica le vittime della Rivoluzione con una serie di delitti efferati. A indagare con discrezione e prudenza viene chiamato un avvocato di sicura fede repubblicana, Etienne Verneuil. Etienne comincia ad aggirarsi nei meandri di una Parigi infida e magmatica, scoprendo complotti e trame delittuose sia nelle alte sfere sia tra i semplici cittadini che tentano di sopravvivere all'uragano: una folla vivace e ondivaga di aristocratici decaduti, agenti monarchici intenzionati a liberare la regina prigioniera, politici corrotti, profittatori; ma anche onesti patrioti, sartine ingenue e innamorate, eroici soldati. -
La giostra dei fiori spezzati
Padova, inverno 1888. Mentre nelle campagne infuria la pellagra, al Portello, la zona più popolare e malfamata della città, al termine di una notte nevosa viene ritrovato il cadavere straziato di una prostituta. L'ispettore Roberto Pastrello capisce che le sue forze non basteranno a risolvere il caso e chiede la collaborazione di due detective d'eccezione: il giornalista Giorgio Fanton, massimo esperto del Portello, e il famoso criminologo Alexander Weisz, intuitivo, tormentato, affascinante. Da quando, bambino, ha trovato sua madre uccisa da un criminale misterioso, Weisz ha giurato che non avrebbe mai più permesso che a una donna venisse fatto del male. Ma il trauma dell'infanzia gli ha lasciato anche una pericolosa dipendenza dal laudano. Dopo qualche riluttanza, l'irruente Fanton, allegro e conviviale, molto abile nelle risse, e Weisz, geniale e anticonformista, trovano accordo e affiatamento, aiutati non solo dall'ispettore Pastrello ma anche da Erendira, meravigliosa gitana, cartomante e prostituta, avvolta nel mistero dei suoi occhi blu in cui è impossibile non perdersi. L'assassino, però, continua a colpire finché Weisz coglie un primo collegamento negli omicidi: tutte le vittime hanno il nome di un fiore... -
La saga dei pirati
Virginia, 1701. È questo il luogo ideale per il ricco Thomas Marlowe, desideroso di lasciarsi il passato alle spalle e insediarsi nella buona società locale, composta soprattutto di latifondisti e coltivatori di tabacco. A tal fine acquista, pagando in contanti con cinquemila sterline d'oro e d'argento, la piantagione della vedova Tinling. Ma la vita di terra non fa per lui e il suo non può essere un tranquillobuen retiro: con l'aiuto di un manipolo di fedeli compagni rimette in sesto la Plymouth Prize, un decrepito vascello, e con essa inizia una vittoriosa guerra contro i pirati. Ma se Marlowe riesce a sconfiggere con facilità i Fratelli della costa è perché li conosce bene. Bene come solo uno di loro potrebbe. Anch'egli, infatti, un tempo era un bucaniere, ma ora ha deciso di dimenticare quel passato. Solo che, a volte, è il passato che non vuole farsi dimenticare. Incapace di resistere al richiamo del mare e dell'avventura, Marlowe si troverà così nuovamente a solcare gli oceani, ancora una volta trascinato nella lotta per proteggere, con audacia e astuzia, quanto di più prezioso possiede, nella resa dei conti con amici e nemici della vita di un tempo impossibile da ignorare. -
Opere. 1974-1996
Tra erotismo ed esotismo, i grafismi visionari e raffinati di Magnus alle prese con il tema erotico, esplorato con grazia e sensualità. Le mille sfumature del desiderio, alcune davvero sorprendenti accendono le pagine di questa raccolta. -
Get in the game. La sfida della crescita
Get in the Game è una storia di crescita. Crescita di una splendida ventenne che da start up è diventata una delle aziende top performer in Europa da ventotto trimestri consecutivi. Crescita di un ragazzo che è diventato grande in simbiosi con questa organizzazione, a cui deve molto. Crescita della consapevolezza che non dobbiamo per forza essere sportivi professionisti ma che ognuno può essere atleta. E, come atleti, farsi trovare pronti, per giocare la propria partita in una squadra che deve sapersi rinnovare ogni giorno.Alberto Calcagno, ripercorrendo la sua esperienza personale e professionale, ci rivela l'importanza del saper mettersi continuamente in gioco, per vincere le sfide del mondo globale, ancor di più nella situazione attuale, che ha richiesto una profonda trasformazione mentale e dei modelli di relazione e organizzazione del lavoro. Nasce genoano a Voltri, dove è vissuto per i suoi primi diciotto anni. Quindi diventa migrante, prima a Milano, per studiare economia politica all'Università Bocconi, e poi a Londra, per lavorare nel settore delle banche di investimento. Nel 2000 ritorna in Italia ed entra in Fastweb, di cui è amministratore delegato dal 2013.L'autore devolve i proventi di questo libro per sostenere attività di welfare dei dipendenti Fastweb. -
Come una notte a Bali
Trascorri anni a immaginare il momento in cui la tua vita cambierà. Quel momento però non arriva. La vita va avanti come sempre, senza sorprese, senza novità, senza grandi emozioni. Ma poi, proprio quando ormai credi che nulla possa cambiare, ecco che succede qualcosa di totalmente inaspettato. È il destino? È colpa di Dio? O forse è l'Universo? O è semplicemente il caso? Dopo anni di calma piatta, ora il mare è in tempesta. Puoi tornare in fretta al porto sicuro che conosci alla perfezione. Oppure farti trasportare lontano dalle nuove correnti. Così facendo, potresti trovare qualcosa che non riuscivi nemmeno a immaginare nei tuoi sogni più sfrenati. Potresti scoprire di non aver mai capito niente su di te e di non aver mai amato davvero. Potresti riacquistare un sorriso che neanche sapevi di avere: quello vero, che nasce dal cuore. E un giorno potresti ritrovarti sulla cima di un promontorio a Bali. Di fronte all'immensità dell'oceano. Felice come non eri mai stato nella tua vita. Un romanzo dedicato a chiunque creda nel valore del cambiamento, nella forza dei sogni, nella possibilità di realizzare la propria felicità, qui e ora. E nel potere dell'amore: per se stessi, per gli altri, per il mondo intero. -
Indagine non autorizzata
«A dirigente commissariato Rimini et tutti funzionari et guardie: complimenti vivissimi per tempestiva soluzione caso. Stop. Dimostrata efficienza perfetto stile fascista. Firmato: M.» Agosto 1936. Sulla spiaggia di Riccione, nei pressi di una villa, viene trovato il cadavere di una donna assassinata, presto riconosciuta come tale Miranda Rubino, nome d'arte di Palmina Tabanelli, sedicente soubrette, in pratica una prostituta. L'avrà fatta fuori il suo pappone, pensa subito il commissario. Un caso di routine, quindi? In realtà no, perché in quella villa c'è Lui, Benito Mussolini, che nuota, gioca a tennis, riposa… Non si può turbare la serenità delle sue vacanze: il colpevole va trovato, e subito. Così avviene e i poliziotti della Questura di Rimini, in «perfetto stile fascista», arrestano il presunto colpevole, un piccolo delinquente già noto. Caso chiuso in fretta… forse troppa. È questa l'opinione del vicecommissario Marino. Che, nell'Italia che ignora la cronaca nera, nel Paese dove «gli ordini sono ordini», inizia una sua personale indagine. Ovviamente non autorizzata… -
Salvati tu che hai un sogno
Quando la tua comunità esplode e tutto va in fumo ci vogliono fortuna, coraggio e determinazione per sopravvivere nel tutti contro tutti di un camion che trasporta clandestini o di un barcone abbandonato alla deriva dai trafficanti d'uomini. E chi ha un sogno forse ha uno stimolo in più per cercare di dare una nuova forma al suo mondo.""Mister, dimmi tu. Dove posso andare?"""" """"Ovunque. Sia per la vita che per il calcio, non credo ci sia un posto con meno futuro di questo. Ma per capire se è la scelta giusta c'è un solo modo."""" """"Quale?"""" """"Cosa vuoi fare? Qual è il tuo sogno? Non devi rispondere a me, rispondi a te stesso."""" Su questo non ho dubbi: """"Fare il calciatore"""". In sei anni Cherif Karamoko è passato dall'inferno della Guinea, al debutto in serie B con la maglia del Padova. In questo lasso di tempo la sua esistenza è stata sconvolta più volte. Il padre ucciso in salotto dalle milizie cristiane. La mamma portata via dall'Ebola. Il primo viaggio di nove mesi in mano ai trafficanti di uomini per raggiungere il fratello scappato in Libia dopo aver vendicato il genitore: torture, estorsioni, ricatti, vita al limite. Poi il secondo viaggio per raggiungere l'altra sponda del Mediterraneo. Il fratello che gli allunga uno dei pochissimi giubbotti di salvataggio e scompare fra le onde. L'arrivo di una nave di soccorso. La salvezza e la consapevolezza di essere rimasto solo. Le difficoltà nel centro di prima accoglienza denunciate con una camminata pacifica fino in Prefettura. Poi il trasferimento in Veneto dove alcune persone di una cooperativa sociale se ne prendono cura. Lo fanno studiare e lo portano a fare un provino per il Padova. Sei anni di una storia incredibile e tutta vera, quella che Cherif Karamoko ha raccontato in questo libro. Una storia emblematica che aiuta a comprendere l'apocalisse che molte persone e interi popoli, non solo del continente africano, stanno vivendo in questi decenni oscuri.""